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Condividi Philip Seymour Hoffman è morto: è overdose
Scritto da Django | Oh my Gossip – 1 ora 22 minuti fa
Lutto nel mondo del cinema. Il corpo senza vita di Philip Seymour Hoffman è stato ritrovato nel suo appartamento di Manhattan, a New York. Aveva 46 anni. Stando ad una prima ricostruzione, a causare la morte del Premio Oscar sarebbe stata un'overdose. Per averne conferma bisognerà aspettare i risultati dei test tossicologici.
Nel 2013 l'attore aveva trascorso 10 giorni in rehab dopo essere ricaduto nell'abuso di sostanze stupefacenti. Hoffman non aveva mai nascosto i problemi vissuti in gioventù a causa della droga, ma per 2 decenni - fino all'anno scorso, per l'appunto - l'attore era riuscito a tenere a bada i propri demoni.
La sua carriera era culminata nel 2005 con l'Oscar per l'interpretazione dello scrittore Truman Capote nel film diretto da Bennett Miller. Nel 2012 era stato candidato all'Oscar come Migliore attore non protagonista per The Master, terza nomination al premio dopo quelle di La guerra di Charlie Wilson e Il dubbio. Fra i suoi ultimi film, ricordiamo Catching Fire - La ragazza di fuoco, secondo capitolo della saga di The Hunger Games, al fianco di Jennifer Lawrence.
Fonte:it.celebrity.yahoo.com,es.hungertimes.com,www.salon.com,wegotthiscovered.com,web. -
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Philip Seymour Hoffman allontana
il figlio Cooper dagli eccessi di Hollywood
Foto Olycom, Ansa
Aperto a Manhattan il testamento dell'attore, scomparso lo scorso 2 febbrai
20 febbraio 2014 10:14 - Il testamento di Philip Seymour Hoffman, scomparso a inizio febbraio, è stato aperto a Manhattan e prevede indicazioni precise per il primogenito Cooper, nato nel 2003. Nelle sue ultime volontà l'attore spera che venga cresciuto lontano da Hollywood. Il documento risale al 2004 e non menziona quindi le altre due figlie: Tallulah (2006) e Willa (2008). La compagna Mimi O'Donnell è invece indicata come la principale erede del patrimonio.
Attraverso le sue ultime volontà l'attore ha cercato forse di proteggere il figlio dagli eccessi della mecca del cinema, che hanno rovinato la vita dello stesso Hoffman. Come mete alternative per la formazione del primogenito ha indicato Manhattan, Chicago o San Francisco in modo che sia "esposto alla cultura, all'arte e all'architettura che queste città offrono".
Il testamento di 13 pagine prevede infine la creazione di un fondo per Cooper, di cui la gestione va alla compagna, madre di tutti e tre i suoi figli ed esecutrice testamentaria.
Fonte:
http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/...d_2028099.shtml.