NUOTO - NEWS

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    Europei di nuoto 2013, Federica Pellegrini vince l’oro nei 200 stile libero

    La campionessa italiana ha chiuso in 1'52"80, lasciandosi alle spalle la francese Charlotte Bonnet e la russa Veronika Popova. Bronzo per Magnini nella stessa disciplina e per Pizzamiglio nei 100 metri misti. Gli azzurri si portano a casa dodici medaglie

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    Dodici medaglie per il team azzurro agli Europei di nuoto in vasca corta a Herning, in Danimarca. E proprio in extremis è arrivato l’unico oro per l’Italia: a conquistarlo, una rediviva Federica Pellegrini, che ha vinto la finale dei 200 metri stile libero. La fuoriclasse di Spinea ha chiuso in 1’52″80, lasciandosi alle spalle la francese Charlotte Bonnet (1’53″26) e la russa Veronika Popova (1’53″62). L’altra azzurra in gara, Alice Mizzau, ha chiuso ottava in 1’55″96. “Devo dire che sono sorpresa perché non pensavo di scendere sotto l’1’53″ – è il primo commento dell’atleta -. Sono strafelice, era dal 2009 che non facevo bene un 200 stile libero in vasca corta e sono contenta di essere tornata la numero uno in Europa“. Ma la campionessa guarda già alla prossima sfida: “In estate ci saranno gli Europei in lunga a Berlino: ora da gennaio inizieranno gli allenamenti tosti e vediamo come andrà ma vittorie come questa sono sempre grandi iniezioni di fiducia”.

    Ma l’oro di Federica Pellegrini non è l’unica medaglia italiana della giornata. Il suo ex fidanzato Filippo Magnini ha vinto il bronzo nella stessa disciplina, i 200 metri stile libero. Il 31enne pesarese ha toccato con il tempo di 1’43″34 ex-aequo con l’ungherese Dominik Kozma. La gara è stata vinta dal russo Daniil Izotov con il tempo di 1’41″70, davanti al connazionale Nikita Lobintsev (1’42″23). Ottavo in 1’44″60 l’altro azzurro Andrea Mitchell D’Arrigo. Bronzo anche per Stefano Mauro Pizzamiglio, che nuotava per i 100 misti. La gara è stata vinta dal russo Vladimir Morozov con il tempo di 51″20, davanti al connazionale Sergej Fesikov, che in 52″23 ha preceduto l’azzurro, terzo in 52″81.

    Con i due bronzi di Magnini e Pizzamiglio e l’oro della Pellegrini, la squadra italiana si porta quindi a casa dodici medaglie. Avevano conquistato l’argento Andrea Mitchell d’Arrigo nei 400 stile libero, Marco Orsi nei 50 stile libero, staffetta 4×50 stile libero maschile, staffetta 4×50 mista maschile, staffetta 4×50 mixed stile libero. I bronzi erano arrivati con Federico Turrini nei 400 misti, Gabriele Detti nei 1500 stile libero, Federica Pellegrini nei 400 stile libero, Marco Orsi nei 100 stile libero. Nell’edizione 2012 del campionato europeo in vasca corta disputata a Chartres in Francia l’Italia aveva chiuso con 9 medaglie (4-2-3 ).







    di Redazione Il Fatto Quotidiano | 15 dicembre 2013
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    Nuoto, Mondiali 2015:
    Furlan bronzo nella 5 km di fondo


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    KAZAN (Russia) - Prima medaglia per l'Italia ai mondiali di nuoto di Kazan, in Russia. Matteo Furlan ha vinto il bronzo nella 5 km di fondo. Per il 26enne di Pordenone, all'esordio iridato, si tratta della prima medaglia internazionale in carriera dopo l'argento nella 10 km delle Universiadi a Gwangju. L'Italia non conquistava una medaglia iridata sulla distanza dal bronzo di Simone Ercoli a Montreal 2005, che poi si confermò l'anno successivo a Napoli nei mondiali di specialità.
    A vincere l'oro è stato il sudafricano Chad Ho, il bronzo ai mondiali del 2009 ha finito la sua gara coprendo la distanza in 55'17"06, secondo d'un soffio il tedesco Rob Muffels che si deve accontentare dell'argento, terzo Furlan che ferma il cronometro a 55'20", ottavo l'altro azzurro in gara, Mario Sanzullo




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    Mondiali, tuffi:
    Cagnotto medaglia d'oro nel trampolino


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    KAZAN - Piange tutto quello che ha dentro: la fatica, le batoste, le rinascite. "E' il giorno più bello della mia vita, un sogno realizzato". La regina dei tuffi Tania Cagnotto all'ottavo e ultimo mondiale della sua carriera si prende l'oro che all'Italia mancava da 40 anni (Dibiasi, 1975) e a lei da troppo tempo: "Era uno dei miei sogni nel cassetto, l'altro vedremo a Rio". A 30 anni, batte la meglio gioventù delle cinesi che si tuffano da un altro pianeta e stavolta in cima al mondo finisce lei: 310,85 punti complessivi, davanti al fenomeno d'argento 23enne Shi Tingmao (309,20) e al bronzo He Zi, 24 anni, proprio colei che due anni fa a Barcellona le soffiò il titolo per 10 centesimi. Tania: "Pensavo di aver perso l'occasione lì, in Spagna, invece eccomi qui: me lo sentivo, già dai preliminari, che qualcosa di buono era nell'aria. Non ho dormito tutta la notte, non stavo più nella pelle, non vedevo l'ora di salire su questo trampolino e non pensarci più".

    Piange lei e piange tutta la famiglia dei tuffi: la compagna del sincro Francesca Dallapè e papà Giorgio, che dice: "L'ho vista subito da come si muoveva che era il giorno giusto per lei: gara perfetta". La gara che non cancelli: in otto mondiali mancava solo l'oro (3 argenti, 4 bronzi): "Credo che la ricorderò per sempre. Adesso farò il trampolino da 3 metri dove ho già il pass per Rio godendomela: peccato per il sincro con Francesca, non è andata bene, anche perché ci hanno cambiato i trampolini all'ultimo e non abbiamo avuto il tempo di adattarci. Però sono riuscita a staccare subito da quella delusione e sono ripartita carica, mi sono sentita subito di nuovo bene".





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    Nuoto, Mondiali:
    Bruni quarta, ma va alle Olimpiadi


    L’amaro in bocca per una medaglia svanita in extremis, ma dall’altro lato la soddisfazione per essersi guadagnata le Olimpiadi di Rio 2016. Sfuma per poche bracciate il bronzo per Rachele Bruni nella 10 km di fondo in acque libere ai Mondiali di nuoto di Kazan. L’azzurra chiude al quarto posto sul fiume Kazanka, ma si qualifica per i prossimi Giochi brasiliani, impresa già riuscita lunedì a Simone Ruffini e Federico Vanelli. L’oro è andato alla francese Aurelie Muller, argento all’olandese Rouwuendaal, bronzo alla brasiliana Ana Marcela Cunha.

    Rachele Bruni è tesserata per l’Esercito ed è allenata da Fabrizio Antonelli; fiorentina, compirà 25 anni il prossimo 4 novembre ed è al secondo mondiale consecutivo sulla distanza, ma aveva già sfiorato il podio a Shanghai coi quarti posti nel team event e nella 5 chilometri e già fu della mischia anche a Roma 2009. In carriera sei ori e due argenti tra europei di specialità e generali. In stagione guida la classifica di coppa del mondo.


    Mondiali nuoto, sincro misto:
    bronzo per la coppia Flamini-Minisini


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    KAZAN - Bronzo all'Italia nella routine tecnica del sincro misto per la prima volta inserito ai Mondiali in corso a Kazan. Manila Flamini e Giorgio Minisini salgono sul podio con 86,3640 punti alle spalle della coppia Usa formata da Christina Jones e dal 'veterano' del sincro maschile Bill May (88,5108) e dei russi Valitova-Maltseve (88,2986).


    Pallanuoto, Mondiali:
    il Setterosa stende gli Usa


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    Il Setterosa manda al tappeto le campionesse olimpiche degli Usa e mantiene il primato nel girone ai Mondiali di pallanuoto in corso di svolgimento a Kazan. Dopo la schiacciante vittoria contro il Giappone all’esordio, le azzurre oggi si sono imposte per 10-9 nel match della seconda giornata del gruppo C e ora ‘vedono’ i quarti di finale.

    ITALIA SEMPRE AVANTI – Contro gli Usa, l’Italia è stata sempre avanti e più volte anche di tre gol (6-3, 7-4, 10-7). Una grande difesa e la qualità in attacco hanno fatto la differenza. Quattro reti della Bianconi, tra cui l’8-7 del terzo parziale che ha stoppato il rientro degli Usa guidate dalla fuoriclasse Fattal (5 reti). Gli Stati Uniti, oro a Londra 2012 e fuori dal podio ai Mondiali di Barcellona 2013, sono tra la favorite del torneo mondiale e quest’anno hanno vinto la World League a Shanghai battendo in finale l’Australia 8-7. L’ultimo precedente fra le due formazioni ai Mondiali risaliva addirittura al 2003, quando il Setterosa di Formiconi perse 8-6 vedendo così sfumare il possibile tris iridato. Il girone si concluderà il 30 luglio con il match delle azzurre contro il Brasile alle 9.30 locali.

    CONTI: “APPROCCIO MENTALE GIUSTO” – “E’ stata una grande partita, le ragazze hanno fatto tutto quello che avevamo preparato alla vigilia”, ha commentato il ct azzurro Fabio Conti. “L’approccio mentale giusto, l’intensità, unita alla qualità delle nostre finalizzatrici hanno fatto la differenza – ha sottolineato ancora Conti -. Molto bene la concentrazione anche nella fase in cui gli Usa erano rientrati sul 7-7. Non ci siamo disuniti e non siamo cascati nelle loro trappole. Molto bene la difesa con le nostre variazioni tattiche e bene le inferiorità numeriche (solo 1/8 per le avversarie). Ora testa bassa verso il Brasile senza fare calcoli”.




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    Mondiali nuoto, oro e bronzo per gli azzurri nella 25 km di fondo
    Storica doppietta azzurra ai Mondiali di Kazan (Russia). Medaglia di bronzo per Furlan


    Bella giornata di festa per gli azzurri del nuoto. Simone Ruffini ha vinto la medaglia d’oro nella 25 chilometri di fondo ai mondiali di nuoto in corso di svolgimento a Kazan, in Russia.

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    Alle spalle dell’italiano lo statunitense Alex Meyer, la doppietta azzurra è completata dal terzo gradino del podio andato a Matteo Furlan.

    Per l’Italia è la prima storica doppietta sulla distanza più lunga, che ai Mondiali aveva già portato gli argenti di Sergio Chiarandini a Perth 1991 e di Marco Formentini a Melbourne 2007 e la medaglia d’oro di Valerio Cleri a Roma 2009.

    "Mi sono svegliato con problemi di stomaco - racconta Ruffini -. Ai primi tre giri non stavo molto bene. Al quinto e al settimo chilometri ho vomitato due volte a 5 e 7 chilometri. Per fortuna c'è stato l'intervento del dottore che mi ha dato qualcosa rimettendo tutto a posto". Il 26enne è alla prima medaglia iridata della carriera dopo due noni posti nella 5 chilometri a Roma 2009 e Shanghai 2011 e il settimo posto nella 25 chilometri a Barcellona 2013. "Ho sempre creduto al podio. Alla vittoria non pensavo fino agli ultimi 1500 metri quando ho visto Meyer in seria difficoltà. Ai 1000 metri mi ha lasciato passare e si è incollato ai piedi. Ancora non mi rendo conto di aver conquistato il titolo mondiale".

    Fonte http://www.ilgiornale.it/news/sport/mondia...do-1157603.html
     
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    Mondiali, tuffi: ancora una impresa della Cagnotto.
    E' bronzo nel trampolino dai 3 metri


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    Tania Cagnotto non finisce di stupire e lascia il segno anche nel trampolino da 3 metri ai Mondiali di tuffi di Kazan. La 30enne bolzanina, dopo l'oro conquistato nel trampolino un metro, ha conquistato anche il bronzo da quello da tre. La campionessa di Bolzano ha chiuso con 356,15 punti. Oro alla cinese Shi Tingmao, argento per la connazionale He Zi. Per la Cagnotto è la nona medaglia in diciotto finali iridate. Decisivo l'ultimo salto, costato il podio all'australiana Esther Qin ed alla canadese Pamela Ware, che non hanno retto alla tensione e sono state scavalcate in extremis dalla fuoriclasse azzurra.

    Il salto del sorpasso è stato un doppio e mezzo rovesciato carpiato da 78 punti rispetto ai 40,50 di Abel fino a quel momento saldamente al terzo posto e a un certo punto della finale perfino tra le cinesi. La gara è stata regolare, con Cagnotto al quarto posto nei primi tre round. Poi la sbavatura in entrata nel triplo e mezzo chiuso con 66.65. Li ne ha approfittato l'australiana Qin che ha effettuato il sorpasso, mentre il podio della Abel, canadese colored di origine haitiana ritornata sul podio mondiale da 3 metri come a Shanghai 2011, era lontano ormai dodici punti.

    "Questa medaglia è bellissima, ma ho avuto talmente tante emozioni nella vittoria da un metro che oggi sono stupita. Ho visto la canadese molto in forma (Ware, ndr), pensavo di arrivare quarta o quinta", è il commento a caldo della Cagnotto. "Ho pensato solo a fare un buon punteggio. E' sicuramente il mio Mondiale più bello, domani spero di fare una bella gara in sincro".

    "Bravissima Tania, ha fatto una gara non così perfetta come da un metro, ma mi è piaciuta tanto sotto il valore tecnico - è l'analisi del ct azzurro
    Giorgio Cagnotto - Aveva tanta pressione, c'erano altre atlete che non scherzavano, la Cina è imbattibile, ma ce la possiamo fare. Un bronzo anche a Rio? Ci metterei la firma, abbiamo visto lo spessore di queste due atlete (le cinesi, oro e argento, ndr). Dobbiamo lavorare di più e riuscire a togliere qualche imperfezione: per arrivare a 370 punti abbiamo ancora dei passetti da fare".




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    Nuoto, Mondiali:
    Pellegrini e Paltrinieri, splendidi argenti nei 200 e 800 stile libero


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    KAZAN - Fede e Greg, la resistenza e l'orizzonte. Pellegrini e Paltrinieri d'argento ai mondiali di nuoto a Kazan, lei nei suoi amatissimi 200 stile libero, lui nei meno graditi 800. L'Italia che c'era e ci sarà. Infatti: sei volte Federica. Nel giorno del suo ventisettesimo compleanno, il regalo migliore non poteva che essere questo segno ancora una volta nella gara della sua vita, per la quale ha abbandonato da un anno i travagliati 400 stile che l'hanno fatta sì gioire, ma soprattutto penare. Anche per questo piange: "Pensavo di non farcela, tutti mi dicevano di fare i 400 perché lì la medaglia era sicura, invece i 200 erano orami erano troppo veloci per me". Alla sua età, in mezzo a una banda di sbarbate scatenate. E invece: seconda in 1'55''32, in mezzo alla meglio gioventù d'America. Oro alla teenager Katye Ledecky (1'55''16), diciottenne campionessa olimpica negli 800 sl e due primati nei 1500 sl qui a Kazan, uno dopo l'altro, con una facilità spaventosa. Tanto da far temere un suo attacco al record del mondo che è ancora nelle mani di Federica, quel 1'52''98 nuotato a Roma 2009. C'è da aspettare baby. Bronzo alla californiana Missy Franklin (1'55''49), detronizzata dal titolo di Barcellona 2013 quando Fede fu seconda.
    Rimangono all'asciutto le altre promesse: quinta Katinka Hosszu, ungherese di ferro due record mondiali e titolo nei 200 misti qui a Kazan e solo ottava l'olandese Femke Heemskerk. La più "anziana" della finale (1987), che in Russia si era presentata col miglior tempo stagionale. "E' stato importantissimo per me riuscire a prendere una medaglia nello stile a dieci anni dalla prima, nel mio ultimo mondiale. Dove ho trovato la forza? Nel lavoro e nel piacere di nuotare i 200. Contro il parere di molti". Ha lasciato i 400 e l'allenatore francese Philippe Lucas dopo gli Europei di Berlino. Molti non sono stati d'accordo, ma lei come al solito è andata avanti sulla sua strada. Ha fatto bene: "Sono felice. E' stato difficile lottare con queste voci. Ancora sul podio a dieci anni dalla prima volta è stato importantissimo". Nell'amatissima battaglia delle quattro vasche, non ha mai tolto le unghie da dieci anni a questa parte: dal secondo posto a Montreal 2005 a quello di Kazan, In mezzo, il bronzo nel 2007 a Melbourne, l'oro nel 2009 a Roma, l'oro ancora nel 2011 a Shanghai, l'argento nel 2013 a Barcellona nell'anno che per lei doveva essere sabbatico dopo la delusione dei due quinti posti ai Giochi di Londra. "E' stato difficile, ma la forza l'ho trovata nel lavoro, nei tempi in allenamento che non facevo da anni. Soprattutto, nel piacere di nuotare. Sapevo che non potevo rimanere indietro, ma sapevo che la gara non sarebbe stata veloce come immaginavo, quindi ho detto proviamoci fino alla fine. Il difficile è stato che tutte e 8 eravamo più o meno sullo stesso tempo e non sapevi da che parte guardare, ma mi sono concentrata sulla mia gara e basta". Regina, ancora una volta. All'ultimo mondiale e all'ultimo anno di carriera: dopo le Olimpiadi di Rio 2016 Federica dirà addio alle vasche: dopo un oro olimpico (Pechino 2008, nei 200), 4 titoli mondiali (tra Roma 2009 e Shanghai 2011, 2 nei 200 e 2 nei 400), 11 primati del mondo tra cui l'ancora intoccabile nei 200. "Ancora non posso festeggiare, domani c'è la 4X200 cui tengo molto".

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    Ci tiene anche Greg a quello che verrà: il mezzofondista di Carpi, 20 anni, allenato da Stefano Morini a Ostia, si prende l'argento negli 800 sl in 7'40''81, record europeo, dietro allo spaziale cinese Sun Yang, campione olimpico, che lo ha preceduto di 0''85 (7'39''96) e davanti al compagno di allenamenti l'autunno scorso in Australia Mack Horton (7'44''02). Paltrinieri è stato in testa per buona parte della gara salvo cedere nel finale al cinese. "Non ne avevo più. Ci ho provato, ma negli ultimi cento metri ero morto. Sun è stato bravo a battermi". Tra sabato (batterie) e domenica (finali) la sua distanza preferita, i 1500. "Vediamo se gli altri mi stanno dietro". Vediamo, volentieri.





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    Nuoto, finali: Pellegrini, impresa d'argento. Prima medaglia per la staffetta

    La campionessa di Spinea trascina le compagne sul podio, dietro gli Stati Uniti, con una grandissima rimonta nell'ultima frazione dove nuota quasi 1" meglio dell'iridata Ledecky. Bronzo alla Cina

    Super Fede. Super Italia. La medaglia mai vista, ai Mondiali: con le donne in staffetta. La 4x200, quella che dà spessore a un Paese. Anche se solo tra le donne. L'abbraccio di Federica Pellegrini alle altre in un entusiasmo straripante dopo l'1'54"73 in ultima frazione che ha consentito all'Italia di salire sul podio in 7'48"41 dietro solo le imprendibili americane con Katie Ledecky e Missy Franklin (la neo iridata 1'55"64, in prima frazione Missy da 1'55"95, la svedese Sjostrom 1'54"31) da 7'45"37. In avvio un'ottima frazione con Alice Mizzau autrice di 1'57"50, poi la deb Erica Musso da 1'58"66 (sesta), quindi Chiara Masini Luccetti (1'57"52) e infine la regina, la Divina delle acque, magistrale recupero per un argento mai conquistato all'Italia in rosa. Fantastiche. L'Italia della 4x200 sl è campione europea e il miglior risultato era un quarto posto a Roma 2009 col record italiano di 7'46"57, nell'epoca dei superbody. Il bronzo è cinese in 7'49"10.

    COMMENTI — Federica ieri si è fatta un regalo di compleanno pesante. Nessuna donna è rimasta sul podio mondiale per così tanto tempo. La sua carriera è ormai una leggenda. Nei 200 metri stile libero non c'è mai stata nessuna così forte. Fede con questa longevità costellata di continuità, chiede solo di essere considerata semplicemente la duecentista più brava di sempre: ha vinto i Giochi, i Mondiali, vanta 11 record mondiali. "Non potevo chiedere di meglio a questo Mondiale - spiega ai microfoni Rai, la 27enne veneta prodiga di complimenti alle compagne -. Abbiamo dato il massimo, non è stato nemmeno così difficile, eravamo preparate al peggio. È il primo risultato importante a livello internazionale, ma ci avevamo sempre creduto e siamo contente di averlo reso possibile".

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    In estasi l'esordiente Erica Musso, savonese, classe 1994: "Sono senza parole, ancora non ci credo. Mi rimane un po' di amaro in bocca per il tempo perché volevo dare un contributo migliore alla squadra". Subito la Pellegrini la consola: "È andata benissimo così, dobbiamo migliorarci tutte". La friulana Mizzau che ha lanciato le 4 azzurre è soddisfatta per aver saputo archiviare in fretta la delusione patita in batteria: "Sono contenta perché le cose vanno tirate fuori quando serve". «Sono contenta del tempo che ho fatto - chiosa la livornese Chiara Masini Luccetti - Era quello che sapevo di dover fare, stasera ho dato tutto».
    Per l'Italia è la 12ª medaglia di questi mondiali, il terzo argento dopo quelli di Federica e di Paltrinieri conquistati ieri nei 200 e 800 sl.

    Fonte www.gazzetta.it/Nuoto/06-08-2015/nu...l?refresh_ce-cp
     
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    Pallanuoto, Mondiali: il Setterosa è di bronzo! Australia ko ai rigori.

    Finale incredibile: da 5-3 in vantaggio l'Italia va sotto, poi rimonta nel finale e alla fine i rigori sorridono. Azzurre sul podio mondiale dopo 12 anni. Italia-Australia 12-10 (3-2, 2-1, 0-2, 2-2, rig. 5-3)
    MARCATRICI: 1'57" Webster s.n., 2'56" Southern s.n., 5'26" Bianconi s.n., 6'23" Garibotti s.n., 7'26" Aiello; 8'45" Webster s.n., 9'24" Di Mario s.n., 13'37" Di Mario; 19'09" Zagame s.n., 22'54" Southern; 24'58" McGhie, 27'07" Di Mario s.n., 27'44 Buckling, 29'14" Aiello;
    Rigori: Di Mario, Southern, Barzon, Webster, Bianconi, Beadsworth, Queirolo, Buckling (parato), Garibotti.
    ITALIA: Gorlero, Tabani, Garibotti, Queirolo, Radicchi, Aiello, Di Mario, Bianconi, Emmolo, Pomeri, Bardon, Frassinetti; Teani. All. Conti.
    AUSTRALIA: Yanitsas, Beadsworth, Buckling, Lincoln Gofers, Knox, Webster, McGhie, Arancini, Southern, Halligan, Zagame; Wakefield. All. McFadden.
    ARBITRI: Buch (Spa) e Putnikovic (Ser).
    NOTE: s.n. Australia 12 (5 gol), Italia 8 (5 gol); usc 3 f. Knox, Radicchi; ammonito Conti per proteste.
    MONDIALI DI NUOTO

    Il medagliere
     Il bronzo atteso da 12 anni: il bronzo delle nuove Tigri della pallanuoto: è il Setterosa che batte l'Australia ai rigori e stavolta la spunta. Decisiva la rete di Garibotti e la parata precedente di Laura Teani contro Hannah Buckling. Una partita molto equilibrata, gestita sapientemente dalla squadra di Conti nel finale. Il Setterosa comincia con gap: 2 gol subiti in superiorità, ma poi prende subito il pallino del gioco e raddrizza il punteggio proprio come le australiane, due volte in superiorità con Bianconi e Garibotti. Rosaria Aiello si accende come contro l'Olanda e sfonda per il 3-2 del primo vantaggio azzurro a fine primo parziale. Di Mario risponde al colpo su colpo delle aussie; e riporta avanti l'Italia con una prodezza balistica dagli otto metri.
    CHE PAURA — Ma Ash Southern ci riprende nel finale del terzo parziale nel quale non riusciamo ad incrementare anzi dilapidiamo il doppio vantaggio. E ad inizio quarto tempo subiamo anzi il 5-6 dalla McGhie. Sprechiamo con l'Aiello un'occasione in superiorità per pareggiare. Ci pensa Tania Di Mario ma l'Australia ci punisce ancora con la Buckling. Ma una conbinazione volante finalizzata di forza da sotto porta da Rosaria Aiello vale il 7-7. Servono i rigori, ancora una volta, col c.t. Conti che ha alternato le due portiere. Sino al verdetto. Stavolta felice. E' bronzo, Setterosa. Meritatissimo.
    PASS OLIMPICO — Nonostante il bronzo, l'Italia dovrà sudarsi la qualificazione tra Europei a gennaio (se li vince) ed eventuale torneo preolimpico che promuove 4 squadre (ipotesi rinuncia sudafricana).
    COMMENTI — Il c.t. Fabio Conti: "L'avevamo detto l'altra sera, d'altronde è una lotteria. Forse qualcuno si è dimenticato che la pallanuoto femminile è cambiata da 15 anni fa. Puoi andare sul podio o finire fuori dalle otto. Lo testimoniano le squadre sotto il ranking. Forse i supplementari ci avrebbero avvantaggiato, ma le regole sono queste. Questa volta è andata bene, qualche altra volta siamo stati puniti. Sono due anni che queste ragazze centrano delle finali importanti. Questo è il bilancio di quello che volevamo fare. Timore che la partita ci sfuggisse? Mai! Da quando sono a questo Mondiale, dopo la vittoria con gli Usa, non ho mai temuto nulla. L'unico ostacolo delle ragazze sono loro stesse, nel credere fino in fondo sulle potenzialità. E' un bronzo importante, che in chiave olimpica ci fa ben sperare. Il livello è alto tra le squadre, e ci vogliamo far trovare pronti. Ma adesso festeggiamo". Tania Di Mario: "Sono felice, non avevo mai vinto la finale per il bronzo, avevo sempre perso fino adesso, per me è un grande traguardo. Sono la più vecchia, ma sono la più felice in questo momento. Così è lo sport, la palla è rotonda, non abbiamo perso mai... Ma sul podio comunque ci saliamo. Abbiamo vinto una finale e da tanto non succedeva. Rio? E' lontana - poi, in romanesco -. Però ce devo pensa' un attimo...". (gazzetta.it)
     
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    Nuoto, Mondiali: Paltrinieri è il re dei 1500.



    KAZAN - Gregorio Paltrinieri ha vinto la medaglia d'oro ai Mondiali di Kazan. Il nuotatore di Carpi, con il tempo di 14'39"67 (nuovo record europeo, migliorato il precedente primato che a lui stesso apparteneva), ha preceduto l'americano Jaeger (14'41"20) e il canadese Cochrane (14'51"08) nella finale dei 1500 stile libero portando così per la prima volta l'Italia sul gradino più alto del podio nella gara più lunga. Una grande impresa in una finale che passerà alla storia anche per il mistero Sun Yang: il cinese non si è presentato ai blocchi di partenza della gara. Campione olimpico, già oro nei 400 e 800 sl, non ha dato alcun preavviso. Paltrinieri, dopo una partenza non al massimo, è rimasto dietro al canadese per poi passarlo dopo un terzo di gara. L'azzurro ha poi allungato accumulando secondo preziosi di vantaggio sullo statunitense Jaeger che nel frattempo era passato in seconda posizione e che nel finale ha tentato di rientrare su Paltrinieri, senza però riuscire a raggiungerlo.



    "L'ASSENZA DI SUN MI HA DESTABILIZZATO" - "Una follia davvero, è il miglior termine per esprimere questa cosa, sono contentissimo: ero veramente morto, ma morto davvero". E' questo il commento a caldo, fatto ai microfoni di RaiSport, di Gregorio Paltrinieri dopo la vittoria. "Sono partito non vedendo Sun Yang - dice ancora -. Non capivamo, e ci chiedevamo che fine avesse fatto. Questa cosa mi ha destabilizzato, non sapevo cosa fare. Sono entrato in acqua con mille dubbi in più, avevo il triplo della paura". "La gara non è stata bella, ma sono contentissimo dell'oro mondiale ma potevo fare un tempo molto migliore - dice ancora Paltrinieri -. Non essendoci lui (Sun Yang ndr) mi sono detto che dovevo vincere per forza ed ero ancora più agitato. Non so cosa gli sia successo, ma non è stato bello".



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    EUROPEI LONDRA 2016

    Il trampolino da 1 metro dell'Aquatic Center di Londra sorride all'Italia. Tania Cagnotto, che non gareggiava dal trampolino basso dalla finale di Kazan, quella del primo oro mondiale, piazza il settimo sigillo continentale chiudendo con 284.15 punti davanti ad una sorprendente Elena Bertocchi (281.30) che conquista l'argento dando forma alla terza doppietta italiana femminile agli Europei.



    QUANTI ERRORI — La gara caratterizzata dai numerosi errori da parte delle favorite (gravi sbagli compiuti da Fedorova, Reid, Torrence e Pysmenska) parte in salita per la Cagnotto. Dopo l'uno e mezzo ritornato carpiato da 61.20 che la piazza subito in vetta, la strada si complica con l'errore nel doppio e mezzo avanti carpiato (44.20, 57.20 nelle eliminatorie) sbagliato a causa di un presalto troppo arretrato. All'improvviso è tornata a farsi largo l'immagine delle lacrime di quattro anni fa, quando, proprio in questa piscina, la medaglia olimpica sfuggi alla bolzanina per 20/100. Ma oggi il destino voleva che l'azzurro fosse il colore dominante. Con l'uno e mezzo indietro carpiato (58.65), Tania ritorna prepotentemente in gara prima di balzare nuovamente in vetta con l'uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo da 63.70 e legittimare la medaglia d'oro con l'uno e mezzo rovesciato carpiato (56.40) che vale la 26a medaglia continentali (18 ori di cui 11 individuali).

    CHE ARGENTO! — L'argento a sorpresa fa salire la 21enne milanese al settimo cielo: un sogno che si realizza per l'allieva di Dario Scola che ha centrato tre ori consecutivi agli Europei juniores ad Helsinki 2010, Belgrado 2011 e Graz 2012 e in totale ha conquistato 4 ori due argenti e 1 bronzo a livello giovanile. "Ero tesa prima della finale, prima della gara ho avuto anche un calo di zuccheri, non ho praticamente mangiato e ho rischiato di svenire – ha detto Elena dopo aver raggiunto il momento più alto della sua carriera – In gara ho pensato solo a fare bene i tuffi, non ho mai ricordato il 4° posto dell'anno scorso. Questa medaglia è l'inizio di una carriera, Tania smetterà e con questo argento posso solo sperare in bene per il futuro. Spero di riuscire ad avere la stessa serenità anche dai 3 metri". Partita con un solido uno e mezzo ritornato carpiato (56.40), ha piazzato un ottimo doppio e mezzo avanti carpiato (58.50) e si è assestata al secondo posto con il uno e mezzo indietro carpiato (55.20); negli ultimi due tuffi, la trampolinista che nell'autunno del 2013 ha svolto un periodo di allenamenti in Messico, ha dimostrato estrema solidità realizzando 54 punti nell'uno e mezzo rovesciato carpiato e 57.20 punti nell'uno e mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo. E il sogno di centrare la prima medaglia internazionale tra i grandi sfumato l'anno scorso, ora è diventato realtà.

    ARGENTO NEL SINCRO — Dopo l’oro da un metro, Tania Cagnotto è risalita sul trampolino da 3 metri per la gara mista insieme a Maicol Verzotto, con il quale ha conquistato il bronzo mondiale. E’ solo il tandem con il britannico Tom Daley (affiancato dalla Reid) a negare la doppietta d’oro alla bolzanina, che con il compagno centra l'argento in 308.70 punti (per i britannici 321.06). Tania batte ancora la russa Barzhina che si tuffava con Shleikher ed ha totalizzato 305.28 punti. Per Tania è la ventisettesima medaglia in carriera agli Europei. E ne mancano 2: sabato nel sincro da 3 metri e domenica nel sincro rosa con Francesca Dallapè. La coppia azzurra, che ai mondiali di Kazan fu la prima tra le europee dietro i cinesi Wang Han e Yang Hao autori di 339,90 punti e della coppia canadese formata da Jennifer Abel e da Francoise Imbeau-Dulac che chiuse a 317,01, termina i cinque salti con 308.70 punti dietro i padroni di casa britannici, Tom Daley e Grace Raid che vincono il primo oro europeo con 321.06. Gli azzurri sono stati in testa al primo e terzo tuffo. Poi il sorpasso inglese con il triplo e emzzo e il doppio e mezzo indietro (76.26, 75.60) che scavano il solco con il resto della truppa e lasciano i due altoatesini azzurri indietro di 12.36 punti. Dopo Kazan la coppia azzurra aveva saltato lo scorso 12 marzo alle World Series di Pechino centrando ancora sul terzo gradino del podio con 289.20 punti in una finale a specchio rispetto a Kazan con i cinesi Wang Han e Yang Hao primi in 327.60 e al secondo posto i canadesi Jennifer Abel e Francois Imbeau-Dulac con 294.24 punti. Tania Cagnotto aggiorna ulteriormente lo score internazionale (37 medaglie) ed europeo arrivando a 27 medaglie: 18 d'oro, 5 d'argento e 4 di bronzo.

    GIORGIO FELICE — Positivo il commento del Cittì Giorgio Cagnotto: "E' stata un'ottima giornata in generale. Tania era un po' stanca e ha mollato un pochino nel sincro. Danno speranza per la ciclicità del movimento le medaglie della Bertocchi e quella di ieri di Tocci. Tania dà sempre il massimo sia in allenamento che in gara e alla sua età, con la capicità di concentrazione che la contraddistingue, può fare ancora la differenza. Le olimpiadi si avvicinano e questo è un buon viatico. Qui a Londra qualsiasi passaggio dal centro commerciale, alle vaschette evocano ricordi non bellissimi. Però anche le forti emozioni che devono trasformarsi da negative a positive per i nuovi traguardi. Questo oro rappresenta per lei una ciliegina in una carriera ricca di successi. Nel sincro, mentre Tania era un po' stanca, Maicol Verzotto invece è stato bravo a mantenere un equilibrio, sposando le figure della compagna e trascinandola ad un'importante medaglia".
    (www. gazzetta.it)



    Cagnotto, sono tre metri d'oro! Il trampolino stregato è suo
    A Londra Tania conquista il 19° titolo continentale, e le medaglie sono 28!

    14 MAGGIO 2016 - LONDRA (UK)
    Tania da impazzire: domina anche il maledetto trampolino olimpico che quattro ani fa la fece piangere a dirotto per colpa di 20 centesimi di punto in meno a vantaggio della messicana Laura Sanchez. Stavolta le lacrime sono di felicità, per il 19° trionfo europeo in carriera e dopo i 3 metri individuali non è ancora finita. Operazione ottovolante in coppia. La gara più problematica era comunque quella di oggi, da quel trampolino grande che non sempre le ha dato in Europa soddisfazioni al contrario che ai Mondiali, in cui non a caso è bronzo in carica (sono 10 le sue gemme mondiali). Anche stavolta, per l'ultima volta continentale tutta da sola, Tania ha voluto regalarsi una performance superba esaltando le sue doti di agilità, le sue grandi doti mentali e la sua inarrivabile esperienza che dal 2000 la vedono sulla scena dei big. Un trionfo forse annunciato ma tutto da costruire. Anche col pathos, i brividi e le prodezze stilistiche per non dire l'eleganza.


    CHE GARA! — Nel primo tuffo, un doppio e mezzo indietro carpiato, l'azzurra chiude in testa ex aequo con l'ucraina Anastasiia Nedobiga in 70.00, terza è la britannica Rebecca Gallantree e quarta Francesca Dallapè (67.50) che nel 2015 a Rostock chiuse sotto il podio. Nel secondo esercizio, il doppio e mezzo con due avvitamenti, la bolzanina raccoglie dai giudici ben sei volte 8, anche se la giovane ucraina per 95 centesimi di punto la lascia dietro a 147. Nel terzo spancia l'ucraina, Tania si riprende nettamente il comando della classica (con 212 sul torello olandese Uschi Freitag a 197) eseguendo senza sbavature il triplo e mezzo carpiato. Negli ultimi due tuffi, il doppio e mezzo ritornato carpiato ed il doppio e mezzo rovesciato carpiato si trattava di consolidare il punteggio, magari con regolarità ma senza strafare o rischiare di rovinare tutto davanti ad un pubblico inglese numeroso che spingeva ovviamente per Reid e Gallantree: Tania non s'è smentita prendendo anche due 8 nella penultima esecuzione, e infine mettendo il sigillo finale all'oro (con 4 9 e due 9.5 nell'ultimo salto per un totale di 360.60 punti, argento all'olandese Freitag in 330.60, bronzo alla britannica Grace Reid in 328.25, sotto il podio la Gallantree in 323.25, quinta l'ucraina Fedorova in 317.10 e undicesima la Dallapè in 262.40. L'oro che in fondo voleva di più, quello a cui è più legata anche se cominciò a vincere dalla piattaforma nel 2004 a Madrid, tutta da sola. Unica, leggendaria: 19 ori su 28. Un'enormità.
    (www. gazzetta.it)

    Cagnotto-Dallapè oro nel sincro



    Tania Cagnotto e Francesca Dallape' non abdicano e si confermano sul trono europeo del trampolino tre metri sincro vincendo all'Aquatics Cemtre di Londra il loro ottavo titolo consecutivo da quando esordirono a Torino 2009.
    Stavolta le azzure si mettono alle spalle ansie e paure che potevano regalare i trampolini beffardi che quattro anni fa alle Olimpiadi le fecero perdere il bronzo per 2 punti sulle canandesi e col pilota automatico vincono l'oro con 327.81 punti. Una marcia regale per una coppia inossidabile che regala la centesima medaglia d'oro della storia della Federnuoto ai campionati europei (28 tuffi, 47 nuoto, 8 pallanuoto e 17 fondo). Per Tania Cagnotto il regalo piu' bello, dopo gli ori da uno e tre metri, nel giorno del suo 31esimo compleanno.
    L'azzurra di Fiamme Gialle e Bolzano Nuoto centra il ventesimo titolo totale (dodici inidividuali) di una carriera interminabile che la vede in testa nel ranking europeo con ventinove metalli totali, davanti di due lunghezze sul tedesco Patrik Hausding.

    Maicol Verzotto (Fiamme Oro Roma/Bolzano Nuoto) chiude invece nono nella finale dalla piattaforma. L'azzurro, argento nel sincro tre metri con Tania Cagnotto e bronzo lo scorso anno ai Mondiali di Kazan, ha fatto una gara senza sbavature conclusa con 424.05 punti, ben oltre i 354.30 punti del mattino. Ha vinto finalmente l'eroe di casa e star televisiva Tom Daley. L'inglese, secondo nel sincro con il compagno Daniel Goodfellow, ha chiuso una serie favolosa con 570.50 punti con due dieci su due tuffi diversi. Il russo Viktor Minibaev si e' arreso con 524.60 punti.
    (www.raisport.rai.it/)

     
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    Nuoto, Europei Londra 2016:
    il medagliere aggiornato
    della rassegna continentale.
    Italia terza





    RUSSIA oro 10 arg. 2 bronzo 3 TOT 17

    UCRAINA oro 4 arg. 9 bronzo 2 TOT 15

    ITALIA oro 3 arg. 6 bronzo 6 TOT 15

    GRAN BRETAGNA oro 3 arg. 5 bronzo 3 TOT 11

    GERMANIA oro 2



    Nuoto sincronizzato, Europei Londra 2016:
    nove perfetto! Libero di squadra argento




    Prima le medaglie di bronzo di Linda Cerruti nel solo libero e tecnico e poi nel duo libero con Costanza Ferro, ai bronzi della squadra nei programmi tecnico e combo più l’argento di Giorgio Minisini e Mariangela Perrupato nel duo misto libero.
    Sono arrivate altre tre medaglie, due d’argento e una di bronzo: il bronzo è quello di Cerruti e Ferro nel duo tecnico, gli argenti sono quelli di Giorgio Minisini e Manila Flamini nel duo misto tecnico e quello della squadra nel programma libero.


    Chiusura in bellezza. L’ennesimo podio, il nono consecutivo in altrettante finali, un secondo posto in una disciplina olimpica – il programma a squadre, oggi nella sua versione libera – per salutare nella maniera perfetta gli Europei di Londra 2016. L’Italia di nuoto sincronizzato si è fatta grande e ha dominato alle spalle di Russia e Ucraina, chiudendo il medagliere danzante con tre argenti e sei bronzi.

    Nell’ultima gara, assenti le zarine, successo delle “cugine” gialloblu con 94.0000 punti. Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, Linda Cerruti, Francesca Deidda, Manila Flamini, Mariangela Perrupato e Sara Sgarzi, danzando sulle note di “The season on earth” di Michele Braga (coreografa Ermakova), hanno ottenuto un ottimo 91.2333 peggiorandosi però sia rispetto ai preliminari (91.8000) che al torneo di qualificazione a Rio 2016 disputato in Brasile lo scorso marzo (92.0667). Terza la Spagna, sempre dietro all’Aquatics Center, con 89.6667. Passo indietro anche per le iberiche, per fortuna.

    L’en plein è dunque realtà. L’Italia si è consacrata meglio di qualsiasi più rosea aspettativa e adesso, mai sazia, si lancia verso un futuro ancor più bello e grande. Lo promette a Raisport il tecnico Roberta Farinelli, già proiettata verso Rio, e lo conferma capitan Flamini, stamattina ancora argento nel duo misto con Giorgio Minisini: “Abbiamo chiuso in bellezza questo Europeo. Anche oggi abbiamo fatto un’ottima prestazione. E’ stato tutto fantastico, oggi eravamo un po’ stanche, ma nonostante questo abbiamo spinto in alto e siamo migliorate come esecuzione. Nove medaglie? Abbiamo lavorato tanto e ce le meritiamo. Adesso festeggiamo a casa ma pensiamo subito a Rio. Per le Olimpiadi possiamo crescere ancora“.

    Pubblicato il 13 maggio 2016 da Francesco Caligaris alle ore 18:10 in Acquaticità, All Sports, Sincronizzato

     
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    Gabriele Detti domina i 400 sl agli Europei 2016 a Londra!



    Parte alla grande la settimana europea per il nuoto azzurro: arriva subito una medaglia italiana. Ed è d'oro! Gabriele Detti sale sul trono d'Europa nei 400 stile libero. Erede di Brembilla e Rosolino, a soli 4 centesimi dal personale, ma che dominio, che oro, che gara! Uno che vanta 3'43"96, terzo al mondo quest'anno, non poteva retrocedere ed ha infatti confezionato una prestazione maiuscola nei 400 sl, specialità molto difficile da interpretare. Non è più solo il gemello di Paltrinieri o il nipote del tecnico Morini, è Detti da Livorno, nato nel '94, autore di 3'44"01 con passaggi da 54"40 (terzo) , 1'52"07, 2'24"91, 3'16"67 e un ultimo 50 quasi di controllo tant'era davanti. Grandissimo inizio per l'Italia del nuoto: e quel quarto posto di due anni fa è dimenticato, il serbo detentore uscente Velimir Stjepanovic è solo sesto in 3'47"28 (aveva battuto due anni fa Mitch D'Arrigo), sul podio con il livornese ci sono il norvegese Henrik Christiansen in 3'46"49 e l'ungherese Peter Berneck in 346"81, sotto il podio l'austriaco Auboeck in 3'46"88.
    "A TUTTI I COSTI" — "Sono contento per tutto, per la vittoria, per il tempo. Vuol dire che la preparazione c'è. Questa gara la volevo vincere a tutti i costi. E' la prima volta che suona l'inno per me: fa un bell'effetto, fa molto piacere sentire la gente che canta Mameli grazie a te. Mi sono un po' emozionato. L'ho cantato tutto, a bassa voce perché mi mancava il fiato". Poi la battuta sull'amico Paltrinieri: "Ma l'avete visto Gregorio? Mentre ero sul podio mi faceva le facce.... Speriamo sia la medaglia della svolta".
    BRAVO SABBIONI — Simone Sabbioni centra la finale dei 100 dorso col terzo tempo in 53"86, con una virata a 27"62. Solo il greco Apostoulos In 53"36 e il russo Tarasevich in 53"70 sono piu' veloci dell'azzurro che con il record italiano di Riccione puo' puntare al podio; precede pure l'iridato francese Camille Lacourt. E' lui nato nel 96 uno dei migliori talenti azzurri gia' qualificato per Rio. Christopher Ciccarese e' 15o in 55"06.
    FARFALLE — Sfortunata invece Silvia Di Pietro nei 50 delfino, fuori dalla francese Henin per 17 centesimi in 26"31 e solo al 13o posto in 26"44. La piu' veloce e' la britannica Halsall in 25"75, sulla svedese Sjostrom 25"42 e sull'olandese Kromowidjojo.



    Dal nostro inviato Stefano Arcobelli @sarcobelli www.gazzetta.it
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    Europei di Londra, doppio argento azzurro in staffetta



    Federica Pellegrini trascina la 4x100 donne, Magnini guida gli uomini. Medaglia d'argento per la staffetta italiana 100 sl donne agli Europei di Londra. Con una grande rimonta nella quarta frazione, Federica Pellegrini trascina le azzurre Erika Ferraioli, Aglaia Pezzato, Silvia Di Pietro sul podio continentale, dietro l'Olanda e davanti alla Svezia. Per i nostri colori bene Silvia Di Pietro ed Erika Ferraioli, in difficoltà Aglaia Pezzato. Queste le dichiarazioni delle azzurre ai microfoni di Rai Sport:

    Silvia Di Pietro: “Posso fare meglio e questo mi dispiace. Quando dipende da te la sorte delle altre tre compagne di squadre è un peccato. Io penso di poter limare molto dal mio tempo ma fortunatamente siamo arrivate ad un alto livello“

    Erika Ferraioli: “Mi aspettavo sotto i 54. La condizione penso che ci sia però potevo fare molto meglio“.

    Aglaia Pezzato: “Non sono contenta per il tempo. Ho dato il massimo ma purtroppo non sono riuscito a fare il crono che mi aspettavo. Prendiamo la medaglia ma devo lavorare ancora“.

    Federica Pellegrini: “Siamo molto contente. Dopo questa mattina avevamo detto cerchiamo di sognare in grande ma purtroppo l’Olanda era fuori tiro. La medaglia è molto importante forse il miglior piazzamento europeo da anni“.

    Argento agli azzurri anche per la 4X100 sl uomini. Primi dopo le prime due frazioni (nuotate da Luca Dotto e Luca Leonardi), gli azzurri hanno subito il ritorno della Francia, ma Jonathan Boffa e Filippo Magnini hanno difeso il secondo gradino del podio davanti al Belgio.
    (http://sport.ilmessaggero.it/)

     
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    Paltrinieri d'oro, Detti d'argento!

    Paltrinelli

    Gregorio Paltrinieri conquista la medaglia d'oro nei 1500 sl europei battendo l'altro azzurro, il compagno di allenamento a Ostia, l'amico, il compagno di scherzi e sfottò Gabriele Detti per una doppietta italiana che entra nella storia. Solo Brembilla e Rosolino, nei 400 sl, erano riusciti a salire in una finale europea sui due gradini più alti del podio. Femomale tripletta d'oro agli Europei per Gregorio con super crono: il secondo mai nuotato nei 1500. Un Paltrinieri siderale: in 14'34"04 ha battuto Grant Hackett, timbrando il secondo tempo all-time dietro Sun Yang. Un record europeo che si lega a Kazan dove Gregorio non riuscì suo malgrado a provare i suoi limiti per via dell'assenza misteriosa ed improvvisa dopo aver perso la batteria del cinese. Un tarlo che lo ha accompagnato fino ad oggi, se si esclude il test di Riccione. In ogni caso in vasca lunga Gregorio non perde dal 2013 e adesso s'è ripreso la vetta del mondo dall'amico australiano Mack Horton, autore ai trials di 14'39"54. Ma quando si riaccende un campione mondiale come Greg è difficile prenderlo.
    Paltrinieri, campione del mondo a Kazan nel 2015, ha scherzato con Detti, campione europeo lunedì nei 400 sl nel tunnel d'ingresso prima del via, si sono incoraggiati, ridendo, scherzando, per smorzare una fatale tensione: erano i più attesi, essendo arrivati alla finale coi due migliori crono vantando il secondo e terzo miglior crono al mondo nel 2016. Gregorio fa subito il vuoto, ai 500 metri è già sotto il passaggio del record europeo di Kazan (6'47"54), agli 800 metri passa in 7'46"24 (il mondiale del cinese Sun Yang è 7'45"45) e comincia ad attaccare il record mondiale (10'4"09 contro 10'41"73) con un margine di 10" su Detti. Ai 1200 è sotto il record mondiale (11'40"57), ed è un crescendo in 12'38"97 contro il 12'39" dell'asiatico. Ai 1330 è 13'37"35 contro 13'37"53, la piscina s'infiamma, è una bolgia, tutti trascinano Greg all'impresa. Polverizzato il suo record europeo dell'oro mondiale di Kazan in 14'39"67 con un tocco a 14'34"04, secondo crono della storia. C'è solo Sun Yang ddavanti a lui. Il record mondiale del cinese arrivò proprio a Londra, in 14'31"02. Un progresso strepitoso in vista di Rio. L'argento di Gabriele Detti è a 14'48"75, il bronzo è dell'ucraino Romanchuk in 14'50"33, dopo una battaglia con detti finita nelle ultime due vasche, quando Detti ha chiuso la pratica... E pensare che Paltrinieri ha ceduto qualcosa per il primato mondiale solo negli ultimi 200 metri, ma va detto, per chi non lo sapesse, che al mattino si era allenato nuotando quattro chilometri...



    Paltrinieri se la ride: "E' venuto fuori un garone, non immaginavo di fare un crono del genere. Volevo vincere, volevo farlo bene. E' venuta una gara fantastica. Mi sto allenando bene, mi sto allenando duramente. Ho staccato la spina solo il martedì dopo la batteria, per il resto ho fatto tutti giorni serie a limite. Allenarsi tanto, duramente funziona. Rio? Beh: spero di fare bene anche lì... Questa era una tappa di passaggio per vedere come sarebbe andata con carichi di lavoro così alti. Anche vedendo che a Riccione, scaricando un po', mi sentivo 10 volte peggio. Sono cose che però in una stagione possono succedere. Devo arrivare a Rio mettendo in atto tutto quello che serve". Detti: "Ho fatto una fatica mostruosa, finire secondo dietro a Gregorio era quello che volevo. Dopo l'oro nei 400 è arrivato questo argento. Ho sentito parecchia fatica, speravo in qualche secondo in meno. Ora la testa va sugli 800 metri. Gregorio? Tanto di cappello". E ride di gusto.

    ORGOGLIO MORINI — Due campioni, un allenatore (zio di Detti). Morini è ovviamente in Paradiso "E' un grandissimo momento di piacere. Mi emoziono sempre, ma oggi... Il duro lavoro quotidiano di stare sempre assieme mi emoziona sempre. Vedere il frutto di tanto lavoro è la cosa principale, poi loro sono due ragazzi stupendi, educati, lavorano sempre e in silenzio senza mai alzare la cresta, magari loro avrebbero anche ragione di lamentarsi per qualche mia brontolata in più. Però mi apprezzano per quello che sono e io apprezzo loro. Sono fenomeni. Devo dire sul podio ho fatto tris, perché il podio tutto mio, avendo allenato anche l'ucraino Romanchuk perché è stato a Ostia a lavorare con me".
    POKER E TRIPLETTE — Prima di Gregorio a trionfare 4 volte consecutivamente agli Europei erano stati solo il tedesco Hoffmann ('89-91-93-95) ed il russo Prilukov (2002-04-06-08), ma Greg eguaglia un altro grandissimo russo, l'olimpionico Vladimir Salnikov che domò la distanza delle 30 vasche nel 77-81-83, secondo a centrare la tripletta continentale d'oro dopo lo svedese Borg agli albori dei campionati che valevano anche come mondiali, e cioè nel 1926-27-38. Greg ultimo erede di una specialità massacrante, logorante ma anche entusiasmante.


    Sabbioni porta a casa il bronzo! La 4x100 mista d'argento
    Sono 5 le medaglie azzurre a Londra: nei 100 dorso Simone battuto solo da Lacourt e Tarasevich. Nella mista mista 13ª medaglia europea per la Pellegrini con Sabbioni, Carraro e Codia dietro gli inglesi. Codia e Toniato beffati: quarti nei 50 farfalla (a 12/100 dal britannico Ben Proud) e nei 100 rana (a 32/100 da Titenis) . D'Arrigo in finale nei 200 sl, Di Pietro nei 50 farfalla, Carraro nei 100 rana, Turrini nei 200 misti




    Dal nostro inviato Stefano Arcobelli @sarcobelli, www.gazzetta.it
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