POESIA in cucina

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  1. gheagabry
     
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    Er mortorio



    Appresso ar mio num vojo visi affritti,
    e pe’ fa’ ride pure a ‘ st’occasione
    farò un mortorio con consumazione…
    in modo che chi venga n’approfitti.

    Pe’ incenso, vojo odore de soffritti,
    ‘gni cannela dev’esse un cannellone,
    li nastri –sfoje all’ovo e le corone
    fatte de fiori de cocuzza fritti.

    Li cuscini timballi de lasagne,
    da offrì ar momento de la sepportura
    a tutti quelli che “sapranno” piagne.

    E su la tomba mia, tutta la gente
    ce leggerà ‘sta sola dicitura:
    Tolto da questo mondo troppo al dente”.

    Aldo Fabrizi

     
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21 replies since 11/7/2013, 11:37   443 views
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