Grammatica-Analisi logica e grammaticale..verbi

appunti per studenti!!

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  1. Lussy60
     
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    Verbi transitivi e intransitivi
    Il verbo si dice transitivo quando l’azione si espande su un oggetto diretto; si dice intransitivo quando esprime un’azione o uno stato in assoluto e non esige un oggetto diretto



    Il verbo si dice transitivo quando l’azione si espande su un oggetto diretto (complemento oggetto) es. ‘leggo un libro’.
    Si dice intransitivo quando esprime un’azione o uno stato in assoluto e non esige un oggetto diretto: es. ‘nasco’, ‘corro’.
    Molti verbi non sono transitivi o intransitivi ‘per natura’, ma ammettono sia un uso transitivo sia un uso intransitivo: ad esempio nella frase ‘io mangio una mela’ il verbo ‘mangiare’ è usato in funzione transitiva, mentre nella frase ‘io mangio al ristorante’ lo stesso verbo è usato in funzione intransitiva.

    Le forme dei verbi

    - FORMA ATTIVA: quando chi compie l’azione espressa dal verbo è l’elemento che nella frase ha funzione di soggetto; essa è propria di tutti i verbi transitivi e intransitivi;

    - FORMA PASSIVA: quando chi compie l’azione espressa dal verbo è l’elemento che nella frase ha la funzione non di soggetto, ma di complemento d’agente.

    La forma passiva è caratterizzata dalla presenza degli ausiliari ‘essere’ o ‘venire’ ed è ammessa solo da verbi transitivi. La forma passiva può essere espressa anche con il ‘si passivante’;

    - FORMA RIFLESSIVA: quando l’azione o lo stato espressi al soggetto ‘si riflettono’ in tutto o in parte sul soggetto stesso, di norma richiamato con un pronome personale. Quando il pronome ha funzione di oggetto diretto si ha il riflessivo diretto o il riflessivo reciproco ; quando, invece, il pronome pur riferito al soggetto, ha una diversa funzione sintattica si ha il riflessivo indiretto;

    - FORMA IMPERSONALE: quando il verbo viene usato alla 3° persona singolare senza alcun soggetto espresso, o è preceduto dalla particella ‘si’ in espressioni del tipo ‘si dice’, ‘si chiacchiera’, ecc;
    Si parla comunemente di ‘forma impersonale’ anche quando il soggetto, è costituito non da un nome o da un pronome ma da un intera proposizione.



    Verbi servili e fraseologici
    Alcuni verbi si uniscono ad altri per completarne il significato e si dicono servili; altri si uniscono per formare un unico predicato e si dicono fraseologici

    Alcuni verbi, pur avendo un significato autonomo, si uniscono ad altri per completarne il significato, per accentuare una sfumatura, precisandone la persona, il tempo, il modo così da formare un unico predicato. Per questo motivo sono chiamati veri servili e sono tre:
    1. dovere
    2. potere
    3. volere
    Seguiti poi da verbi marginali come:
    * osare
    * preferire
    * desiderare
    esempi:devo partire, Paolo non vuole arrivare in ritardo, Matilde non ha potuto telefonare
    Questi verbi se sono usati in modo autonomo si coniugano con l'ausiliare avere; quando sono in funzione di verbi servili si coniugano con l'ausiliare del verbo che reggono (es. Luisa è dovuta partire, Sonia ha voluto correre).

    Tuttavia li coniughiamo sempre con l'ausiliare avere se:
    1. sono servili del verbo essere( avresti potuto essere il migliore),
    2. sono servili di verbi alla forma riflessiva o intransitiva pronominale con la particella dopo il verbo, in posizione enclitica (Ha potuto lavarsi, ha preferito fermarsi)

    Verbi Fraseologici
    Alcuni verbi, pur avendo un loro significato automo, si uniscono ad altri, formando un unico predicato, in forma di perifrasi.Questi verbi si uniscono all'infinito del verbo che reggono tramite una preposizione, costituendo una specie di frasi, detti appunto fraseologici. Esempi: La tempesta sta per arrivare, La nonna ha iniziato a curarsi,Tra poco comincierà a ridere

    Sono verbi fraseologici:
    1. cominciare a
    2. stare per
    3. provare a
    4. sforzarsi di
    5. tentare di
    Altri verbi, come:
    * fare
    * lasciare
    Si uniscono direttamente al verbo che reggono : ed esprimono l'azione causata dal soggetto, sono perciò detti verbi causativi: es.Ada lasciò uscire il cane. Quando esprimono il rpolungarsi di un'azione causata dal soggetto sono seguiti dal gerundio esempio: "sto parlando", "cosa vai dicendo?".

     
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