Manchester United Football Club

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. arca1959
     
    .

    User deleted


    Manchester United
    Calcio 25px-Football_pictogram.svg

    140px-Manchester_United_logo
    Red Devils (Diavoli rossi)
    Segni distintivi
    Uniformi di gara

    united-leak-12-13
    Casa Terza divisa

    maglia-manchester-united
    Trasferta


    Colori sociali 20px-600px_Rosso_con_scudo_forcone_e_barca_Gialli

    rosso, bianco e nero

    Simboli Diavolo



    Dati societari
    Città Manchester

    Paese 20px-Flag_of_England.svg Inghilterra

    Confederazione UEFA

    Federazione 20px-Flag_of_England.svg FA

    Campionato Premier League

    Fondazione 1878

    Presidente 20px-Flag_of_the_United_States.svg Malcolm Glazer

    Allenatore 20px-Flag_of_Scotland.svg Alex Ferguson

    Stadio Old Trafford
    (76.212 posti)
    Sito web www.manutd.com


    Palmarès

    20px-Premier10 19 Titoli d'Inghilterra

    20px-Premier 11 Coppe d'Inghilterra

    20px-FAcup10 4 Coppe di Lega inglesi

    20px-FA_Cup 19 Charity/Community Shield

    Trofei internazionali
    20px-Coppacampioni 3 Coppe dei Campioni/Champions League
    20px-Coppacoppe 1 Coppe delle Coppe
    20px-Supercoppaeuropea 1 Supercoppe UEFA
    10px-Copa_Intercontinental.svg 1 Coppe Intercontinentali

    12px-FIFA_Club_World_Cup.svg 1 Coppe del mondo per club


    Stagione in corso 30px-Soccerball_current_event.svg



    Il Manchester United Football Club è una società calcistica inglese di Manchester. Disputa le partite in casa all'Old Trafford (76.213 posti), situato nella contea metropolitana di Greater Manchester, e milita in Premier League.
    Fondata nel 1878, è una delle squadre più vincenti del calcio inglese e mondiale con 60 trofei vinti, davanti al Liverpool (59 trofei), ma squadra inglese più vincente dalla fondazione della Premier League – con 12 titoli dal 1992-1993 a oggi – e dall'arrivo dell'allenatore scozzese Alex Ferguson, che siede sulla panchina del Manchester United dal novembre 1986 (da allora il club ha vinto 37 trofei).
    A livello nazionale il club si è aggiudicato 19 campionati (record assoluto), 11 Coppe d'Inghilterra (record), 4 Coppe di Lega e 19 (di cui 4 condivise) Supercoppe d'Inghilterra (record). A livello internazionale ha vinto 3 Coppe dei Campioni/Champions League, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea e si è laureato Campione del mondo di club due volte: nel 1999, vincendo la Coppa Intercontinentale e nel 2008 la Coppa del mondo per club FIFA (primo e finora unico club inglese e britannico ad ottenere questo risultato). In ambito nazionale è il primo club inglese per numero di trofei vinti, davanti al Liverpool, mentre a livello internazionale è il secondo dietro ai Reds.
    È tra le otto squadre al mondo che siano riuscite a centrare il treble composto dai 3 titoli di campione del proprio paese, del continente e del mondo. Ci sono riuscite anche Santos (1962 e 1963), Nacional Montevideo (1971 e 1980), Peñarol Montevideo (1961 e 1982), Ajax (1972 e 1995), Boca Juniors (2000 e 2003), Barcellona (2009, 2011) e Inter (1965 e 2010). È la squadra inglese che nelle 34 passate stagioni ha registrato l'affluenza media di spettatori più alta (ad eccezione delle stagioni 1987-88 e 1988-89). Il 31 marzo 2007 l'Old Trafford ha registrato il record di spettatori (76.098), valevole per tutta la Premier League, durante la sfida tra Manchester United e Blackburn Rovers.
    Dal 1991 la società è una Public limited company. Precedentemente quotata al London Stock Exchange, nel 1998 ha subito un tentativo di scalata da parte del magnate della televisione Rupert Murdoch (bloccato dal Governo inglese)). Durante gli anni novanta il flottante della società raggiunse il valore di un miliardo di sterline (1,5 miliardi di euro), rendendo così improbabile un cambio di gestione. Nonostante ciò, nel maggio del 2005 Malcolm Glazer portò a termine un'OPA ostile e delistò il titolo dal mercato borsistico. Nel 2008 il fatturato ha raggiunto quota 324,8 milioni di euro.
    Dal 6 novembre 1986 l'allenatore è lo scozzese Alex Ferguson. L'amministratore delegato è David Gill, mentre Martin Edwards, che ricoprì il ruolo per circa 20 anni prima di Gill, rimane presidente onorario a vita. Attualmente il capitano della squadra è Nemanja Vidić, che ha ereditato la fascia da Gary Neville.
    I colori sociali sono maglia rossa, calzoncini bianchi e calzettoni neri, mentre il simbolo ufficiale è il diavolo. Giocatori e tifosi sono soprannominati Red Devils (Diavoli Rossi).

    Storia

    Gli inizi (1878-1945)


    Il Manchester United nacque con il nome di Newton Heath F.C. nel 1878 come squadra dei lavoratori della Lancashire and Yorkshire Railway (Ferrovia del Lancashire e Yorkshire). La squadra giocò le partite contro altri dipartimenti e compagnie ferroviarie; il 20 novembre 1880 vi fu il primo match disputato di cui si hanno notizie: con i colori sociali della propria compagnia ferroviaria - verde e oro - furono sconfitti 6-0 dalla squadra delle riserve del Bolton Wanderers.
    Nel 1889 la squadra del Newton Heath entrò a far parte della Football Alliance, federazione parallela alla Football League nata l'anno precedente. Nel 1892 il secondo posto in campionato dietro il Nottingham Forest permise l'ammissione alla First Division della stagione successiva, in quanto le due federazioni si fusero dando vita a due divisioni. Nel gennaio del 1902, a causa di un debito di 2.670 sterline - pari a £ 210.000 del 2010 -, il club fu messo in liquidazione. Il Capitano Harry Stafford radunò quattro imprenditori locali, tra cui John Henry Davies - che divenne presidente del club -, disposti a investire ciascuno 500 sterline in cambio di una partecipazione nella gestione del club. Il 28 aprile 1902 fu fondato il Manchester United Football Club e i colori sociali passarono dal verde-oro al rosso-nero.
    La nuova società riuscì a vincere i primi due titoli nazionali nel 1907-1908 e nel 1910-1911, ai quali si aggiunsero una Charity Shield e la FA Cup. Subito dopo il primo successo la squadra si trasferì al campo dell'Old Trafford. Lo stadio fu bombardato nel corso del secondo conflitto mondiale dall'aviazione tedesca, per cui la squadra dovette chiedere ospitalità ai concittadini del Manchester City fino al 1949.

    I Busby Babes (1945-1969)


    Busby_babes_last_match

    I Busby Babes nella loro ultima partita prima del disastro di Monaco



    Shield
    Scudo dedicato alla vittoria della Coppa dei Campioni del 1968

    united1968
    Campione d’Europa 1968


    La squadra arrivò poi nuovamente ai vertici negli anni '50 grazie all'apporto dell'allenatore Matt Busby e ai cosiddetti Busby Babes, un gruppo di giovani giocatori di cui faceva parte Bobby Charlton e Duncan Edwards. Busby guidò la squadra al secondo posto nel campionato nel 1946-1947, 1947-1948 e 1948-1949, e alla vittoria della FA Cup nel 1948. Nel 1952 il club vinse la First Division 41 anni dopo l'ultimo titolo. Nel 1957 il Manchester United divenne la prima squadra inglese a partecipare alla Coppa dei Campioni, nonostante le obiezioni della Football League, che aveva negato al Chelsea questa possibilità nella stagione precedente. Nel percorso verso la semifinale, dove persero contro il Real Madrid, la squadra ottenne una vittoria per 10-0 contro i campioni del Belgio dell'Anderlecht, che rimane tuttora la più larga vittoria del club nella competizione.
    Il 6 febbraio del 1958 avvenne il disastro aereo di Monaco di Baviera, nel quale persero la vita 23 persone tra cui i giocatori Geoff Bent, Roger Byrne, Eddie Colman, Duncan Edwards, Mark Jones, David Pegg, Tommy Taylor e Billy Whelan mentre Busby e Charlton si salvarono per miracolo. In solidarietà per la tragedia, la UEFA invitò il club a prendere parte alla successiva edizione della Coppa dei Campioni al fianco del Wolverhampton Wanderers. Nonostante l'approvazione da parte della FA, la Football League stabilì che il club non avrebbe dovuto partecipare alla competizione, dal momento che non si era qualificato.

    1268065187_extras_ladillos_1_0
    Bobby Charlton uno dei pochi superstiti al disastro aereo



    Sul finire del decennio successivo la squadra, grazie al fenomenale trio d'attacco formato da Bobby Charlton, George Best e Denis Law, tornò a vincere il titolo nazionale nel 1965 e nel 1967 e andò in crescendo fino a diventare la prima squadra inglese a vincere la Coppa dei Campioni nell'edizione del 1968, avversario il grande Benfica di Eusebio. Il Manchester United arrivò in finale battendo 1-0 il Real Madrid, rimontando da 3-1 a 3-3 nel ritorno al Santiago Bernabeu. Nella finale, disputata a Londra allo Stadio Imperiale di Wembley, gli inglesi vinsero per 4-1 dopo i tempi supplementari. Quando alzò la Coppa, Charlton lo fece anche in nome dei ragazzi del 1958.

    Gli anni di buio (1969-1986)

    Matt Busby lasciò la guida della squadra nel 1969, ma a seguito di un ottavo posto nella stagione 1969-1970 e a una brutta partenza nel 1970-1971, fu convinto a riprendere temporaneamente funzioni dirigenziali. Nel 1974 il Manchester United retrocesse e il trio Best, Law e Charlton lasciò il club. Negli anni successivi, nonostante acquisti importanti - tra cui Joe Jordan, Gordon McQueen, Gary Bailey, e Ray Wilkins - il club non riuscì a ottenere risultati significativi.

    L'avvento di Ferguson e l'era pre-treble (1986-1998)


    DEP3001_9


    Nel 1986 assunse la guida tecnica del Manchester lo scozzese Alex Ferguson che riuscì, dopo alcuni anni di transizione, a vincere nel 1990 il primo trofeo della sua gestione, la FA Cup, e nel 1991 ottenne il primo successo internazionale, aggiudicandosi la Coppa delle Coppe (vittoria per 2-1 contro il Barcellona), accompagnata nella stagione seguente dalla Supercoppa europea, vinta a spese della Stella Rossa Belgrado. Intanto cominciava a formarsi l'ossatura della squadra che sarebbe diventata protagonista degli anni '90 con l'acquisto, nell'estate del 1991, del portiere danese Peter Schmeichel.
    I ragazzi allenati da Ferguson giunsero secondi nel 1991-1992. Schmeichel rimase imbattuto per 17 giornate nell'annata dell'ingresso in pianta stabile di Ryan Giggs. Rinforzata con l'ingaggio dell'attaccante francese Éric Cantona, la squadra tornò a vincere il campionato nel 1992-1993 dopo ventisei anni. Da quel momento avrebbe avuto per un decennio un predominio assoluto in Premier League, con otto successi nelle seguenti undici stagioni.

    manchester-united-ferguson
    Alex Ferguson, allenatore del Manchester United dal novembre 1986


    Nel 1993 fu ingaggiato arrivò l'irlandese Roy Keane, destinato a diventare una bandiera del Manchester United. Il 1993-1994 passò agli annali come la stagione del secondo double nella storia del club, in virtù del successo conseguito in campionato (il secondo consecutivo, non accadeva dal 1957) e nella FA Cup. Il ritorno del club in Champions League dopo 25 anni fu amaro, stante l'eliminazione subita al secondo turno contro il Galatasaray (3-3 all'Old Trafford e 0-0 in Turchia). Nell'annata seguente il Manchester rimase senza trofei, pur essendo stato in corsa per il titolo fino alla fine ed avendo raggiunto la finale di FA Cup. A gennaio 1995 venne ingaggiato il centravanti Andy Cole, che esordì contro il Crystal Palace. In quella partita Cantona fu espulso per un fallo su un difensore avversario e, avviandosi verso gli spogliatoi, colpì con un calcio un tifoso avversario che lo aveva insultato dagli spalti. A seguito della vicenda al calciatore furono inflitti nove mesi di squalifica e una forte multa. Secondo molti l'assenza di Cantona fu tra le cause principali del calo di rendimento dello United.
    L'epilogo amaro della stagione indusse Ferguson a ridisegnare l'organico in vista della stagione 1995-1996. Ceduti Paul Ince, Mark Hughes e Andrei Kanchelskis, fecero il loro ingresso in prima squadra elementi del settore giovanile quali David Beckham e i fratelli Gary e Phil Neville, che si aggiunsero a Paul Scholes e Nicky Butt, che avevano già collezionato numerose presenze nella stagione precedente. La scelta si rivelò azzeccata e , grazie anche al ritorno di Cantona nell'ottobre del 1995, il Manchester diventò la prima squadra inglese a conseguire il secondo double.
    Steve Bruce, il capitano, se ne andò dopo nove anni nell'estate del 1996, lasciando il numero 7, icona del club, a Beckham e la fascia a Cantona. Il francese guidò la compagine di Manchester alla conquista del quarto titolo in cinque anni nel 1996-1997, prima di ritirarsi, all'età di trent'anni, dall'attività agonistica. Al suo posto fu ingaggiato Teddy Sheringham. Al titolo del 1997 fece seguito il secondo posto del 1998 alle spalle del Arsenal. Nella Champions 1996-97 i Red Devils arrivarono sino alla semifinale, in cui furono eliminati dal Borussia Dortmund - con una sconfitta sia all'andata che al ritorno per 1 a 0 - che si aggiudico poi il titolo, mentre nell'edizione 1997-98 il loro camminò si interruppe ai quarti per opera del Monaco (0 a 0 in trasferta e 1 a 1 in casa).

    Il treble (1998-1999)

    David-Beckham3
    David Beckham, protagonista del treble del Manchester united


    L'apice del successo fu raggiunto nel 1999, anno che sarà ricordato come quello del treble, che consiste nella vittoria nella stessa stagione di campionato, coppa nazionale e Champions League.
    Deciso a non ripetere il deludente finale di stagione precedente, Ferguson caldeggiò l'acquisto del difensore olandese Jaap Stam (ingaggiato per una cifra record per il club) e volle in squadra Dwight Yorke, attaccante dell'Aston Villa, oltre a Jesper Blomqvist del Parma. I nuovi si inserirono in un impianto di squadra già collaudato, capace di subire solo tre sconfitte durante tutto il campionato. La battaglia per il titolo fu, comunque, serrata: il Manchester superò l'Arsenal in modo decisivo solo alla penultima giornata e all'ultimo turno vinse per 2-1 in rimonta sul campo del Tottenham Hotspur, proclamandosi campione per la quinta volta in sette anni. Sette giorni dopo la vittoria per 2-1 contro il Newcastle United consentì ai Red Devils di sollevare la FA Cup. Lo United fu la prima squadra inglese a centrare il double per la terza volta.
    Il double sarebbe presto divenuto treble. In Champions il Manchester aveva impressionato tutti uscendo imbattuto da un girone con Barcellona e Bayern Monaco, eliminando poi due grandi italiane, Inter e Juventus. L'altra squadra finalista, il Bayern Monaco, pure in corsa per il proprio treble, passò in vantaggio quasi subito con un gol su punizione di Mario Basler e dominò per tutta la partita, dove colpì anche due pali. Quando al 90° la coppa sembrava saldamente nelle mani dei Bavaresi l'arbitro Pierluigi Collina accordò tre minuti di recupero, dove la squadra inglese compì un incredibile rimonta: a seguito di un corner tutti i giocatori del Manchester si riversarono nell'area avversaria. Catturando un'affrettata respinta della difesa tedesca, Ryan Giggs dal limite calciò verso la porta avversaria. A pochi metri dalla porta il subentrato Sheringham raccolse quello che sembrava un innocuo pallone e beffò il portiere Oliver Kahn con un tocco di destro. Con i giocatori tedeschi visibilmente scossi, il Manchester ottenne, un minuto dopo il pareggio, un altro calcio d'angolo: la battuta di Beckham spiovve in area, dove la difesa del Bayern si fece di nuovo sorprendere dal tocco sotto misura di Ole Gunnar Solskjær, servito da Sheringham e anch'egli subentrato nella ripresa. Questo repentino uno-due consegnò agli inglesi la più insperata e straordinaria delle vittorie. Ai giocatori del Manchester non riuscì l'accoppiata con la Supercoppa europea, che fu vinta dalla Lazio. Pochi mesi dopo, però, a Tokyo, il Manchester vinse la Coppa Intercontinentale, battendo per 1-0 i brasiliani del Palmeiras.

    manchester-united-champions-league-2008

    manchester_united_premier



    Era post-treble (1999-oggi)
    Seguirono due altre affermazioni in campionato, nel 1999-2000 e nel 2000-2001. Nel 2001-2002 il club si classificò terzo, ma nella stagione 2002-2003 mise in bacheca l'ottavo titolo in undici anni. I due anni seguenti videro un solo trionfo, nella FA Cup 2003-2004, e segnarono la ricostruzione della rosa, con innesti di giovani promettenti quali Cristiano Ronaldo, Wayne Rooney e di calciatori di valore come Rio Ferdinand.
    Nel 2005 la squadra fu abbandonata da una colonna storica, Roy Keane, nel corso di una stagione negativa, caratterizzata per la prima volta in più di dieci anni dal mancato accesso agli ottavi di UEFA Champions League. Il secondo posto in campionato e l'eliminazione dalla FA Cup contro il Liverpool parvero sancire la fine del ciclo di Ferguson. Nel 2006 il Manchester United vinse comunque la Coppa di Lega e alla fine dell'anno perse Ruud Van Nistelrooy, ceduto al Real Madrid.

    551px-Giggs_PL_trophy
    Ryan Giggs, bandiera del club, posa con il trofeo della Premier League vinta nel 2008


    Nella stagione 2006-2007 si aggiudicò il titolo inglese con sei punti di vantaggio sul Chelsea, a quattro anni dall'ultima vittoria. La squadra sfiorò inoltre il quarto double della propria storia: i Red Devils, infatti, persero la finale di FA Cup per 1-0 contro il Chelsea. In Champions League fu il Milan, poi Campione d'Europa, a estromettere lo United in semifinale.

    546px-Cristiano_Ronaldo_%28cropped%29
    Cristiano Ronaldo, Pallone d'oro 2008


    La stagione 2007-2008 è stata una delle più feconde della storia del club. Dopo la vittoria della Supercoppa d'Inghilterra ai tiri di rigore contro il Chelsea, la squadra procede nel suo cammino in Champions League nel segno di un grande Cristiano Ronaldo che, nell'aprile del 2008, raggiunge i 38 gol stagionali e viene eletto per la seconda volta consecutiva miglior giocatore della Premier League. Dopo aver vinto il proprio raggruppamento, i Red Devils eliminano il Lione negli ottavi di finale, e la Roma nei quarti e il Barcellona in semifinale, qualificandosi per la finale di Mosca. L'11 maggio il club si conferma Campione d'Inghilterra (decimo titolo in sedici stagioni dalla fondazione della Premier League) battendo il Wigan Athletic al JJB Stadium e beneficiando del pareggio del Bolton Wanderers all'ultimo minuto contro il Chelsea. Dieci giorni dopo si laurea Campione d'Europa per la terza volta dopo aver prevalso ai rigori ancora contro il Chelsea, allo Stadio Lužniki di Mosca. In occasione della finale europea Ryan Giggs ha battuto il record di presenze con il Manchester precedentemente detenuto da Bobby Charlton.

    manchester-united-mundial-clubes


    La stagione 2008-2009 ha visto la squadra ripercorrere il trionfale cammino in campionato dell'anno precedente e aggiudicarsi il terzo titolo consecutivo. Dopo la sconfitta contro lo Zenit San Pietroburgo nella partita valevole per l'assegnazione della Supercoppa europea, i Red Devils hanno conquistato la Supercoppa inglese ai danni del Portsmouth ai tiri di rigore. Nel dicembre seguente il club si è aggiudicato la Coppa del mondo per club FIFA, sconfiggendo per 1-0 in finale la LDU Quito e laureandosi Campione del mondo per la seconda volta nella propria storia. Il 27 gennaio 2009, contro il West Bromwich Albion, il portiere del Manchester United Edwin van der Sar ha stabilito il nuovo primato di imbattibilità in Premier League (1032 minuti senza subire gol). La serie di successi è proseguita il 1º marzo, quando i Red Devils hanno vinto la Coppa di Lega superando il Tottenham con il punteggio di 4-1 dopo i tiri di rigore. Il 16 maggio, con una giornata di anticipo, la squadra ha vinto la Premier League per la terza volta di fila (e per la diciottesima volta il titolo nazionale, eguagliando il numero dei successi del Liverpool), prima compagine inglese a riuscire nell'impresa per due volte. Il 27 maggio ii Red Devils hanno disputato allo Stadio Olimpico di Roma ancora una la finale di Champions League , ma hanno avuto la peggio contro il Barcellona, uscito vittorioso per 2-0.
    L'11 giugno 2009 il club ha accettato l'offerta di 80 milioni di sterline, equivalenti a 93 milioni di euro, del Real Madrid per Cristiano Ronaldo, fissando così l'acquisto più oneroso della storia del calcio. Nonostante la cessione del portoghese - sostituito da Michael Owen e Antonio Valencia, il debito totale della "Red Football Joint Venture" - la società controllante il Manchester United - raggiunse la somma di 819 milioni di euro. Il Manchester United è riuscito comunque ad aggiudicarsi la Coppa di Lega, battendo in finale l'Aston Villa per 2-1 e in Premier League si è piazzato secondo a un punto di distanza dal Chelsea. In Champions League la squadra di Ferguson è stata estromessa ai quarti di finale dal Bayern Monaco.
    L'8 agosto 2010 la squadra di Sir Alex Ferguson conquista la Supercoppa d'Inghilterra battendo per 3 a 1 il Chelsea di Ancelotti con i gol di Valencia, Berbatov e del giovane attaccante messicano Hernandez. Il 14 maggio 2011, grazie al pareggio esterno ottenuto ai danni del Blackburn, i Red Devils si laureano campioni d'Inghilterra per la diciannovesima volta nella loro storia. Il Manchester United riesce così a superare gli acerrimi rivali del Liverpool nel numero dei campionati vinti, portandosi a 19 titoli e lasciando i Reds a quota 18. Il 28 maggio 2011 vengono sconfitti nuovamente nella finale di Champions League disputata a Wembley dal Barcellona per 3-1.
    Il 7 dicembre 2011 viene sconfitto 2-1 dal Basilea ed viene eliminato dalla Champions League, in un girone che vede anche Benfica e Otelul Galati. Per la prima volta la squadra finalista della precedente Champions viene eliminata nella fase a gironi. In campionato giunge secondo dietro i rivali cittadini del Manchester City.

    Cronistoria

    Cronistoria del Manchester United Football Club
    • 1878 - Nasce il Newton Heath Football Club.
    • 1878-1892 - Partecipa ai campionati indetti dalla Football Alliance. Alla fine del campionato 1891-92 a sua richiesta la Football Association l'ammette direttamente in First Division.
    • 1892-93 - 16ª in First Division.
    • 1893-94 - 16ª in First Division. Retrocesso in Second Division.
    • 1894-95 - 3ª in Second Division.
    • 1895-96 - 6ª in Second Division.
    • 1896-97 - 2ª in Second Division.
    • 1897-98 - 4ª in Second Division.
    • 1898-99 - 4ª in Second Division.
    • 1899-00 - 4ª in Second Division.
    • 1900-01 - 10ª in Second Division.
    • 1901-02 - 15ª in Second Division. La società cambia nome: fallisce il Newton Heath e nasce il Manchester United F.C.
    • 1902-03 - 5ª in Second Division.
    • 1903-04 - 3ª in Second Division.
    • 1904-05 - 3ª in Second Division.
    • 1905-06 - 2ª in Second Division. Promosso in First Division.
    • 1906-07 - 8ª in First Division.
    • 1907-08 - Campione d'Inghilterra (1° titolo), vince il Charity Shield (1º titolo).
    • 1908-09 - 13ª in First Division, vince la FA Cup (1º titolo)
    • 1909-10 - 5ª in First Division
    • 1910-11 - Campione d'Inghilterra (2° titolo), vince il Charity Shield (2º titolo)
    • 1911-12 - 13ª in First Division
    • 1912-13 - 4ª in First Division
    • 1913-14 - 14ª in First Division
    • 1914-15 - 18ª in First Division
    • 1916 - non giocato
    • 1917 - non giocato
    • 1918 - non giocato
    • 1919 - non giocato
    • 1919-1920 - 8ª in First Division
    • 1920-1921 - 13ª in First Division
    • 1921-1922 - 22ª In First Division. Retrocede in Second Division.
    • 1922-1923 - 4ª in Second Division
    • 1923-1924 - 14ª in Second Division
    • 1924-1925 - 2ª in Second Division. Promosso in First Division.
    • 1925-1926 - 9ª in First Division
    • 1926-1927 - 15ª in First Division
    • 1927-1928 - 18ª in First Division
    • 1928-1929 - 12ª in First Division
    • 1929-1930 - 17ª in First Division
    • 1930-1931 - 22ª in First Division. Retrocede in Second Division.
    • 1931-1932 - 12ª in Second Division
    • 1932-1933 - 6ª in Second Division
    • 1933-1934 - 20ª in Second Division
    • 1934-1935 - 5ª in Second Division
    • 1935-1936 - Vince il campionato di Second Division. Promosso in First Division.
    • 1936-1937 - 21ª in First Division, Retrocede in Second Division.
    • 1937-1938 - 2ª in Second Division, Promosso in First Division.
    • 1938-1939 - 14ª in First Division
    • 1940 - non giocato
    • 1941 - non giocato
    • 1942 - non giocato
    • 1943 - non giocato
    • 1944 - non giocato
    • 1945 - non giocato
    • 1946 - non giocato
    • 1946-1947 - 2ª in First Division • 1947-1948 - 2ª in First Division, vince la FA Cup (2º titolo), perde la finale del Charity Shield contro l'Arsenal
    • 1948-1949 - 2ª in First Division
    • 1949-1950 - 4ª in First Division
    • 1950-1951 - 2ª in First Division
    • 1951-1952 - Campione d'Inghilterra (3° titolo), vince il Charity Shield (3º titolo)
    • 1952-1953 - 8ª in First Division
    • 1953-1954 - 4º in First Division
    • 1954-1955 - 5ª in First Division
    • 1955-1956 - Campione d'Inghilterra (4° titolo), vince il Charity Shield (4º titolo)
    • 1956-1957 - Campione d'Inghilterra (5º titolo), perde la finale di FA Cup con l'Aston Villa, vince il Charity Shield (5º titolo)
    • 1957-1958 - 9ª in First Division, perde la finale di FA Cup con il Bolton Wanderers
    • 1958-1959 - 2ª in First Division
    • 1959-1960 - 7ª in First Division
    • 1960-1961 - 7ª in First Division
    • 1961-1962 - 15ª in First Division
    • 1962-1963 - 19ª in First Division, vince la FA Cup (3º titolo), perde la finale del Charity Shield contro l'Everton
    • 1963-1964 - 2ª in First Division
    • 1964-1965 - Campione d'Inghilterra (6° titolo), vince il Charity Shield (6º titolo) (condiviso con il Liverpool)
    • 1965-1966 - 4ª in First Division
    • 1966-1967 - Campione d'Inghilterra (7° titolo), vince il Charity Shield (7º titolo) (condiviso con il Tottenham Hotspur)
    • 1967-1968 - 2ª in First Division, vince la Coppa dei Campioni (1º titolo), perde la finale di Coppa Intercontinentale contro l'Estudiantes La Plata
    • 1968-1969 - 11ª in First Division
    • 1969-1970 - 8ª in First Division
    • 1970-1971 - 8ª in First Division
    • 1971-1972 - 8ª in First Division
    • 1972-1973 - 18ª in First Division
    • 1973-1974 - 21ª in First Division. Retrocede in Second Division.
    • 1974-1975 - Vince il campionato di Second Division. Promosso in First Division.
    • 1975-1976 - 3ª in First Division, perde la finale di FA Cup
    • 1976-1977 - 6ª in First Division, vince la FA Cup (4° titolo), vince il Charity Shield (8º titolo) (condiviso con il Liverpool)
    • 1977-1978 - 10ª in First Division
    • 1978-1979 - 9ª in First Division, perde la finale di FA Cup
    • 1979-1980 - 2ª in First Division
    • 1980-1981 - 8ª in First Division
    • 1981-1982 - 3ª in First Division
    • 1982-1983 - 3ª in First Division, vince la FA Cup (5º titolo), perde la finale di League Cup contro il Liverpool, vince il Charity Shield (9º titolo)
    • 1983-1984 - 4ª in First Division
    • 1984-1985 - 4ª in First Division, vince la FA Cup (6º titolo), perde la finale del Charity Shield con l'Everton
    • 1985-1986 - 4ª in First Division
    • 1986-1987 - 11ª in First Division
    • 1987-1988 - 2ª in First Division
    • 1988-1989 - 11ª in First Division
    • 1989-1990 - 13ª in First Division, vince la FA Cup (7° titolo), vince il Charity Shield (10º titolo) (condiviso con il Liverpool)
    • 1990-1991 - 6ª in First Division, perde la finale di League Cup contro il Sheffield Wednesday, vince la Coppa delle Coppe (1° titolo), vince la Supercoppa Europea (1º titolo) • 1991-1992 - 2ª in First Division, vince la League Cup (1º titolo)
    • 1992-1993 - Campione d'Inghilterra (8º titolo), lo United vince la prima Premier League, vince il Charity Shield (11º titolo) (condiviso con l'Arsenal)
    • 1993-1994 - Campione d'Inghilterra (9° titolo), vince la FA Cup (8º titolo), perde la finale di League Cup contro l'Aston Villa, vince il Community Shield (12º titolo)
    • 1994-1995 - 2ª in Premier League, perde la finale di FA Cup contro l'Everton
    • 1995-1996 - Campione d'Inghilterra (10° titolo), vince la FA Cup (9° titolo), vince il Community Shield (13º titolo)
    • 1996-1997 - Campione d'Inghilterra (11° titolo), vince il Community Shield (14º titolo)
    • 1997-1998 - 2ª in Premier League, perde la finale del Community Shield contro l'Arsenal
    • 1998-1999 - Campione d'Inghilterra (12° titolo), vince la FA Cup (10º titolo), perde la finale del Community Shield contro l'Arsenal, vince la Champions League (2° titolo), vince la Coppa Intercontinentale (1º titolo) , perde la Supercoppa Europea contro la Lazio
    • 1999-2000 - Campione d'Inghilterra (13º titolo), perde la finale del Community Shield contro il Chelsea
    • 2000-2001 - Campione d'Inghilterra (14º titolo), perde la finale del Community Shield contro il Liverpool
    • 2001-2002 - 3ª in Premier League
    • 2002-2003 - Campione d'Inghilterra (15º titolo), perde la finale di League Cup contro il Liverpool, vince il Community Shield (15º titolo)
    • 2003-2004 - 3ª in Premier League, vince la FA Cup (11º titolo), perde la finale del Community Shield contro l'Arsenal
    • 2004-2005 - 3ª in Premier League, perde la finale di FA Cup contro l'Arsenal
    • 2005-2006 - 2ª in Premier League, vince la League Cup (2º titolo)
    • 2006-2007 - Campione d'Inghilterra (16º titolo), perde la finale di FA Cup contro il Chelsea, vince il Community Shield (16º titolo)
    • 2007-2008 - Campione d'Inghilterra (17° titolo), vince la Champions League (3° titolo) e vince il Community Shield (17º titolo), perde la Supercoppa Europea contro lo Zenit, vince la Coppa del mondo per club FIFA (2º titolo)
    • 2008-2009 - Campione d'Inghilterra (18° titolo), vince la League Cup (3º titolo), Perde la finale di Champions League contro il Barcellona
    • 2009-2010 - 2ª in Premier League, vince la League Cup (4° titolo), vince il Community Shield (18º titolo)
    • 2010-2011 - Campione d'Inghilterra (19° titolo), vince il Community Shield (19º titolo), Perde la finale di Champions League contro il Barcellona
    • 2011-2012- 2ª in Premier League.
    • 2012-2013- in Premier League
    Colori e simboli
    Colori
    Durante i primi anni della propria storia, quando il club si chiamava ancora Newton Heath, i colori sociali della prima maglia erano il giallo e il verde, tinte che vennero poi riprese nella divisa da trasferta durante i primi anni novanta del XX secolo. Nel 1902, quando il club venne ripristinato dopo il fallimento con il nome di Manchester United, vennero modificati anche i colori sociali. Si scelse il rosso per la maglietta, il bianco per i pantaloncini e il nero per i calzettoni. I colori sono tuttora quelli ufficiali.
    Un'eccezione ai classici colori sociali fu fatta nella finale di FA Cup del 1902 persa contro il Bristol City, quando la squadra si presentò indossando una maglietta bianca con una sottile linea rossa che evidenziava il colletto a V. Questa uniforme fu poi riproposta durante gli anni venti, prima che lo United tornasse a indossare le classiche divise rosse.
    Solitamente le divise da trasferta sono bianche con pantaloncini neri e calzettoni neri, ma altre uniformi sono state proposte durante la storia del club: una divisa a strisce verticali bianche e blu usata in alcuni incontri nel periodo che va dal 1903 al 1916, una completamente nera nella stagione 1994 e 2003 e una blu con una sottile linea orizzontale color argento nel 2000. Una delle seconde divise più famose è quella completamente grigia usata dallo United dalla stagione '96, la divisa fu abbandonata perché considerata poco visibile dagli stessi giocatori: in un incontro che vedeva di fronte il Southampton Football Club, all'intervallo il risultato era di 3-0 per i Saints di Southampton. Nel secondo tempo i diavoli rossi si presentarono con la terza divisa a strisce bianche e blu ma riuscirono a realizzare solo il gol della bandiera. Il risultato di 3-1 fu l'ultimo visto dalla divisa completamente grigia dello United.
    Un'altra storica seconda divisa dei Red Devils si componeva di una maglietta reversibile, bianca con maniche nere e finiture color oro su un lato e viceversa sull'altro lato della maglia. La divisa, commemorativa per i 100 anni dal cambio di nome (da Newton Heath a Manchester United) fu l'ultima fornita dallo sponsor tecnico Umbro, prima che il club siglasse il nuovo accordo con la Nike.
    La terza maglia dello United è tradizionalmente blu, in omaggio alla divisa indossata nella vittoria della Coppa dei Campioni del 1968. In passato sono state fatte alcune eccezioni, inclusa una versione giallo brillante indossata nei primi anni settanta, la già menzionata divisa a strisce blu e bianche introdotta dal 1996 e che risultò essere la preferita dai tifosi oltre ad una bianca con due strisce orizzontali, una rossa ed una nera usata nel 2004. Lo United ha usato come terza maglia anche la classica divisa da allenamento, come l'uniforme completamente nera utilizzata nella stagione 1998-99 e una blu scura con lati marroni nel 2001 per le partite contro il Southampton e PSV Eindhoven.

    Simboli ufficiali

    Stemma


    Manchester_United_Badge_1960s-1973
    Lo stemma utilizzato tra gli anni '60 e '70


    Lo stemma del Manchester United è stato modificato in diverse occasioni, anche se la base è rimasta la stessa. Il logo deriva dallo stemma cittadino e il diavolo trae origine dal soprannome della squadra: The Red Devils (I Diavoli Rossi), nomignolo adottato agli inizi degli anni sessanta dopo che Matt Busby sentì chiamare così i componenti della squadra di rugby di Salford, caratterizzata dalle maglie rosse. A partire dalla fine degli anni '60 il diavolo iniziò a comparire sulle sciarpe, prima di essere incorporato nel logo ufficiale durante gli anni settanta assieme al tridente. Nel 1998 lo stemma perse la dicitura "Football Club", ma il cambiamento non fu ben accetto da alcuni sostenitori, che vissero questa novità come una scelta rivolta più al business.

    Società
    Sponsor

    Le società che attualmente sponsorizzano il Manchester United sono:
    • Aon - Sponsor principale
    • Nike - Fornitore e sponsor tecnico
    • Audi - Fornitore delle automobili
    • Budweiser - Birra ufficiale
    • Betfred - Partner ufficiale di scommesse
    • Century Radio - Stazione radio ufficiale
    Finora il club ha avuto solo quattro sponsor principali sulle magliette: lo storico Sharp Electronics, presente dal 1982 al 2000, la Vodafone capace di siglare un contratto da 30 milioni di sterline (45 milioni di euro) per quattro anni, e le società di assicurazione statunitensi AIG, e Aon. La prima è stata presente sulle maglie dei Red Devils dal 2006 al 2010, con un contratto da 14 milioni di sterline l'anno (21 milioni di euro), diventando il contratto di sponsorizzazione più alto di sempre, superato solo dall'offerta dell'organizzazione no profit Qatar Foundation che ha siglato un accordo da 30 milioni di euro l'anno con il Barcellona. Aon è comparsa sulle maglie dello United dalla stagione 2010/2011 con un contratto da 20 milioni di euro l'anno. Nell'agosto del 2011 il Manchester United ha annunciato un accordo di sponsorizzazione con la società di trasporti tedesca DHL. il logo dell'azienda apparirà sulle maglie pre gare e d'allenamento. Questa è la prima volta che una squadra di calcio presenta un secondo sponsor per le maglie d'allenamento. L'accordo è un quadriennale da 40 milioni di sterline (quasi 46 milioni di euro), e conferma il Manchester United leader del marketing nel mondo del calcio.
    Così come lo sponsor ufficiale, anche il fornitore tecnico è stato cambiato poche volte nella storia dello United. Il primo fu la Admiral, seguito dalla Adidas a metà anni ottanta e dalla Umbro nel 1992. La Nike arrivò sulle magliette dei Red Devils siglando un contratto da 302,9 milioni di sterline (455 milioni di euro) per 13 anni. Inizialmente l'accordo prevedeva la possibilità di rescissione nel 2008 da parte della Nike, opzione inutilizzata e che anzi, ha visto allungare la partnership almeno fino al 2015.
    È il 3° club al mondo per fatturato con 349,8 milioni di euro: 122,4 derivano dagli introiti, 128 dai diritti tv, 99,4 dai diritti commerciali. Allo sponsor Aon versa 23 milioni l'anno e a Nike 28,7. Per il mercato negli ultimi tre anni ha speso 102,3 milioni. Nel periodo 2005-09 ha venduto 1,5 milioni di magliette.

    Abbigliamento tecnico
    • Admiral (1975-1980)
    • Adidas (1980-1992)
    • Umbro (1992-2002)
    • Nike (2002-oggi)

    Sponsor ufficiale
    • Sharp (1982-2000)
    • Vodafone (2000-2006)
    • AIG (2006-2010)
    • AON (2010-2014)
    • Chevrolet (dal 2014)


    Allenatori

    Allenatori
    • A. H. Albut 1892 - 1900
    • James West 1900 - 1903
    • J. Ernest Mangnall 1903 - 1912
    • John Bentley 1912 - 1914
    • Jack Robson 1914 - 1922
    • John Chapman 1921 - 1927
    • Lal Hilditch 1926 - 1927
    • Herbert Bamlett 1927 - 1931
    • Walter Crickmer 1931 - 1932, 1937 - 1947
    • Scott Duncan 1932 - 1937
    • Sir Matt Busby 1945 - 1969, 1970 - 1971
    • Wilf McGuinness 1969 - 1970
    • Frank O'Farrell 1971 - 1972
    • Tommy Docherty 1972 - 1977
    • Dave Sexton 1977 - 1981
    • Ron Atkinson 1981 - 1986
    • Sir Alex Ferguson 1986 - oggi

    Giocatori
    Capitani
    Periodo Nome Note
    1878–1882 Sconosciuto
    1882 E. Thomas
    Primo capitano noto
    1882–1883 Sconosciuto
    c.1883–1887 Sam Black

    c.1887–1890 Jack Powell

    1890–1892 Sconosciuto
    1892–1893 Joe Cassidy

    1893–1984 Sconosciuto
    c.1894 James McNaught

    1894–1896 Sconosciuto
    c.1896–1903 Harry Stafford
    Capitano del Newton Heath e primo capitano del Manchester United
    1903–1904 Sconosciuto
    c.1904–1905 Jack Peddie
    Primo capitano non inglese
    c.1905–1912 Charlie Roberts

    1912–1913 George Stacey

    1913 Dick Duckworth

    1914 George Hunter

    1914–1915 Patrick O'Connell

    1915–1919 Nessuno Sospensione dell'attività calcistica per via della prima guerra mondiale

    1919–1922 Sconosciuto
    c.1922–1928 Frank Barson

    c.1928–1931 Jack Wilson

    1931–1932 George McLachlan

    1932 Louis Page

    1932–1935 Sconosciuto
    c.1935–1939 James Brown

    1939–1945 Nessuno Sospensione dell'attività calcistica per via della seconda guerra mondiale

    1945–1953 Johnny Carey
    Primo capitano del dopoguerra e primo a non provenire dal Regno Unito
    1953–1954 Stan Pearson

    1954–1955 Allenby Chilton
    Capitano per una sola stagione dopo il ritiro di Johnny Carey
    1955–1958 Roger Byrne
    Morto nel disastro aereo di Monaco di Baviera del 1958

    1958–1959 Bill Foulkes

    1959–1960 Dennis Viollet

    1960–1962 Maurice Setters

    1962–1964 Noel Cantwell

    1964–1967 Denis Law

    1967–1973 Bobby Charlton

    1973 George Graham

    1973–1975 Willie Morgan

    1975–1982 Martin Buchan

    1982 Ray Wilkins

    1982–1994 Bryan Robson
    Capitano più longevo nella storia del Manchester United
    1994–1996 Steve Bruce

    1996–1997 Eric Cantona
    Primo capitano del Manchester United a non provenire dal Regno Unito né dalla Repubblica d'Irlanda

    1997–2005 Roy Keane
    Capitano più vincente nella storia del Manchester United
    2005–2010 Gary Neville
    Primo capitano nato a Greater Manchester dall'epoca di Roger Byrne

    2010–oggi Nemanja Vidić
    Secondo capitano del Manchester United a non provenire dal Regno Unito ne dalla Repubblica d'Irlanda

    Vincitori di titoli
    • Pallone d'oro: 4
    Denis Law 1964
    Bobby Charlton 1966
    George Best 1968
    Cristiano Ronaldo 2008
    • FIFA World Player: 1
    Cristiano Ronaldo 2008
    • Scarpa d'oro: 1
    Cristiano Ronaldo 2008
    • Campionato del mondo: 3
    Bobby Charlton (Inghilterra 1966)
    John Connelly (Inghilterra 1966)
    Nobby Stiles (Inghilterra 1966)
    • Campionato d'Europa: 1
    Peter Schmeichel (Svezia 1992)

    Organico 2012-2013

    Rosa


    Rosa, numerazione e ruoli, tratti dal sito ufficiale, sono aggiornati al 25 Agosto 2012.
    N. Ruolo Giocatore
    1 P David de Gea
    2 D Rafael
    3 D Patrice Evra (vice-capitano)
    4 D Phil Jones
    5 D Rio Ferdinand
    6 D Jonny Evans
    7 C Antonio Valencia
    8 C Anderson
    10 A Wayne Rooney
    11 C Ryan Giggs (vice-capitano)
    12 D Chris Smalling
    13 P Anders Lindegaard
    14 A Javier Hernández
    15 D Nemanja Vidić (capitano)
    16 C Michael Carrick
    17 C Nani
    18 C Ashley Young
    19 A Danny Welbeck
    20 A Robin van Persie
    22 C Paul Scholes
    23 C Tom Cleverley
    24 C Darren Fletcher
    25 C Nick Powell
    26 C Shinji Kagawa
    27 A Federico Macheda
    28 D Alexander Büttner
    50 P Sam Johnstone

    Giocatori in prestito
    Rosa, numerazione e ruoli, tratti dal sito ufficiale, sono aggiornati al 25 Agosto 2012.
    N. Ruolo Giocatore
    33 A Bebé (in prestito al Rio Ave fino al 30.06.2013)
    38 D Michael Keane (in prestito al Leicester City fino al 2.1.2013)
    40 P Ben Amos (in prestito all'Hull City fino al 30.06.2013)
    -- DFábio da Silva (in prestito al Queens Park Rangers fino al 30.06.2013)


    Palmarès

    PalmaresManU
    I trofei del treble dello United nel 1999: da sinistra: Premier League, Champions League e FA Cup


    20px-Carling
    20px-CommunityShield10
    20px-CommunityShield




    Competizioni nazionali
    • Campionato inglese: 19 (record)
    1907-08, 1910-11, 1951-52, 1955-56, 1956-57, 1964-65, 1966-67, 1992-93, 1993-94, 1995-96, 1996-97, 1998-99, 1999-00, 2000-01, 2002-03, 2006-07, 2007-08, 2008-09, 2010-11
    • Campionato inglese di seconda divisione: 2
    1935-36, 1974-75
    • Coppa d'Inghilterra: 11 (record)
    1908-09, 1947-48, 1962-63, 1976-77, 1982-83, 1984-85, 1989-90, 1993-94, 1995-96, 1998-99, 2003-04
    • Coppa di Lega inglese: 4
    1991–92, 2005-06, 2008-09, 2009-10
    • Charity/Community Shield: 19 (record)
    1908, 1911, 1952, 1956, 1957, 1965, 1967, 1977, 1983, 1990, 1993, 1994, 1996, 1997, 2003, 2007, 2008, 2010, 2011
    Competizioni internazionali
    • Coppa Intercontinentale/Coppa del mondo per club: 2 (record inglese)
    1999, 2008
    • Coppa dei Campioni/Champions League: 3
    1967-1968, 1998-1999, 2007-2008
    • Coppa delle Coppe: 1
    1990-1991
    • Supercoppa UEFA: 1
    1991
    Altri piazzamenti e riconoscimenti
    • Campionato inglese
    secondo posto: First Division: 1946-1947, 1947-1948, 1948-1949, 1950-1951, 1958-1959, 1963-1964, 1967-1968, 1979-1980, 1987-1988, 1991-1992; Premier League: 1994-1995, 1997-1998, 2005-2006, 2009-2010, 2011-2012
    • Coppa d'Inghilterra
    finalista: 1956-1957, 1957-1958, 1975-1976, 1978-1979, 1994-1995, 2004-2005, 2006-2007
    • Coppa di Lega inglese
    finalista: 1982-1983, 1990-1991, 1993-1994, 2002-2003
    • Supercoppa d'Inghilterra
    secondo posto: Charity Shield: 1934, 1948, 1963, 1985; Community Shield: 1998, 1999, 2000, 2001, 2004, 2009
    • Champions League:
    finalista: 2008-2009, 2010-2011
    • Supercoppa UEFA
    finalista: 1999, 2008
    • Coppa Intercontinentale:
    finalista: 1968
    • BBC Sports Personality of the Year Team Award: 2
    1968, 1999
    • Torneo di Amsterdam: 1
    2006
    Statistiche e record
    Partecipazione ai campionati
    Piazzamenti in Premiership
    1º 19 12º 2
    2º 13 13º 3
    3º 6 14º 2
    4º 7 15º 2
    5º 2 16º 2
    6º 2 17º 1
    7º 2 18º 3
    8º 6 19º 1
    9º 3 20º 0
    10º 1 21º 2
    11º 3 22º 2
    Statistiche di squadra
    • Stagioni nella First Division/FA Premier League: 88 (campione)
    • Stagioni nella Second Division: 23 (campione)
    • Vittoria più larga in campionato: 10-1 vs Wolves, Division 1, 15 ottobre 1892
    • Vittoria più larga in Premiership: 9-0 vs Ipswich Town, 4 marzo 1995
    • Vittoria più larga in casa 10-0 vs Anderlecht, 26 settembre 1956
    • Vittoria più larga in trasferta: 8-1 vs Nottingham Forest, 6 febbraio 1999
    • Peggior sconfitta in campionato: 0-7 vs Blackburn Rovers, Division 1, 10 aprile 1926
    • Peggior sconfitta in Coppa: 1-7 vs Burnley, FA Cup, 1º turno, 13 febbraio 1901
    • Record casalingo di spettatori: 76.098 vs Blackburn Rovers, Premiership, Old Trafford, 31 marzo 2007
    • Record esterno di spettatori: 83.250 vs Arsenal, Division 1, Maine Road, 7 gennaio 1948
    • Partite consecutive senza sconfitte: 45 dal 24 dicembre 1998 al 3 ottobre 1999
    • Partecipazioni alla Coppa dei Campioni/UEFA Champions League: 22 (campione)
    • Partecipazioni alla Coppa delle Fiere/Coppa UEFA: 8 (semifinale)
    • Partecipazioni alla Coppa delle Coppe: 5 (campione)
    • Partecipazioni alla Supercoppa UEFA: 3 (campione)
    • Partecipazioni alla Coppa Intercontinentale/Coppa del mondo per club FIFA: 4 (campione)
    • Vittoria più larga nelle Coppe Europee: 10-0 vs Anderlecht, Coppa dei Campioni, turno preliminare, 26 settembre 1956
    • Presenze: 900 Ryan Giggs
    • Presenze in campionato: 631 Ryan Giggs
    • Miglior goleador: 249 Bobby Charlton
    • Miglior goleador in campionato: 199 Bobby Charlton
    • Miglior goleador in una stagione: 46 Denis Law, stagione 1963-64
    • Maggior numero di gol segnati in una partita: 6 George Best vs Northampton Town, 7 febbraio 1970
    • Maggior numero di gol segnati in Europa: 38 Ruud Van Nistelrooy
    • Gol consecutivi realizzati: 8 consecutivamente Ruud Van Nistelrooy
    • Rigori segnati consecutivamente: 12 Ruud Van Nistelrooy
    • Maggior numero di reti segnate in una stagione: 103 1956/57, 1958/59
    • Maggior numero di punti in una stagione: 92 - 42 partite 1993/94
    • Gol più veloce: 15 secondi Ryan Giggs vs Southampton F.C., 18 novembre 1995
    • Imbattibilità portiere: Edwin van der Sar, record di imbattibilità nella Premier League con 1311 minuti (11 partite) senza subire reti - 27 gennaio 2009
    • Il Manchester United è l'unica squadra inglese ad aver vinto il treble: Premier League, Champions League e FA Cup nel 1999.
    • Il Manchester United detiene il record di successi in Premier League: 12 titoli in 20 partecipazioni (dalla stagione 1992-93).
    • Il Manchester United è la squadra inglese con il maggior numero di double ottenuti (Premier League e FA Cup). Ci è riuscito quattro volte: il primo double risale al 1993-94 (la squadra mancò per poco il treble in patria dopo aver perso la finale di League Cup), il secondo al 1995-96, il terzo al 1998-99, stagione in cui il Manchester United centrò il treble con la conquista della Champions League, e al 2007-2008, quando i Diavoli Rossi si sono aggiudicati Premier League e Champions League.
    • Il 29 ottobre 2005 il Manchester United è stato il primo club a superare la soglia dei 1.000 gol realizzati in Premier League dall'anno della fondazione: il 1992.
    • Lo United detiene il record di vittoria casalinga più ampia della Premier League: Manchester United - Ipswich Town 9-0 (4 marzo 1995).
    • Il Manchester United detiene il record di vittorie in FA Cup (11) e di partecipazioni alla finale (18).
    • Il più longevo allenatore di una squadra inglese è stato del Manchester United: Matt Busby, per 26 anni tecnico dei Red Devils (dal 1944 al 1969 e 1970/71).
    • Solo 4 squadre inglesi sono riuscite a vincere il titolo tre volte consecutivamente: Huddersfield Town (1923-24, 1924-25, 1925-26), Arsenal (1932-33, 1933-34, 1934-35), Liverpool (1981-82, 1982-83, 1983-84) e Manchester United (1998-99, 1999-00, 2000-01 e 2006-07, 2007-08, 2008-09). Lo United è stata però l'unica squadra a farcela due volte, con lo stesso allenatore e nell'attuale Premier League.
    • Lo United detiene il record di 14 vittorie consecutive realizzato in Second Division nella stagione 1904-05.
    • I Red Devils detengono il record di spettatori per una partita di Premier League (76.098 nella sfida contro il Blackburn Rovers del 31 marzo 2007) e per una partita di First Division (83.260 nel match con l'Arsenal del 17 gennaio 1948).
    • La finale di Community Shield del 2007 vede contrapposti il Manchester United ed il Chelsea. Dopo l'1-1 dei tempi regolamentari (Giggs, Malouda) si va ai rigori: per il Manchester United segnano Ferdinand, Carrick e Rooney, mentre i rigori del Chelsea (Pizarro, Lampard e Wright-Phillips), vengono tutti parati dal portiere Edwin Van Der Sar.

    manchester_united_treble_trophies_p



    Statistiche individuali

    Primatisti di presenze
    # Nome Periodo Presenze Gol
    1 Ryan Giggs attuale vice-capitano
    1990 - 909 163
    2 Bobby Charlton
    1956 - 1973 758 249
    3 Paul Scholes
    1993 - 698 154
    5 Bill Foulkes
    1952 - 1970 688 9
    4 Gary Neville
    1992 - 2011 602 7
    6 Alex Stepney
    1966 - 1978 539 2
    7 Tony Dunne
    1960 - 1973 536 2
    8 Denis Irwin
    1990 - 2002 529 33
    9 Joe Spence
    1919 - 1933 510 168
    10 Arthur Albiston
    1974 - 1988 485 7
    Primatisti di reti
    # Nome Periodo Presenze Gol Media reti
    1 Bobby Charlton
    1956 - 1973 758 249 0.328
    2 Denis Law
    1962 - 1973 444 237 0.587
    3 Jack Rowley
    1937 - 1955 424 212 0.500
    4 Wayne Rooney
    2004 - 382 189 0.466
    5= Dennis Viollet
    1953 - 1962 293 179 0.611
    5= George Best
    1963 - 1974 470 179 0.381
    7 Joe Spence
    1919 - 1933 510 168 0.329
    8 Mark Hughes
    1983 - 1986, 1988 - 1995 466 164 0.352
    9 Ryan Giggs
    1990 - 909 163 0.181
    10 Paul Scholes
    1993 - 698 154 0.223
    11 Ruud van Nistelrooy
    2001 - 2006 220 150 0.682


    Tifoseria

    800px-Old_Trafford_5
    Tifosi del Manchester United all'Old Trafford



    Prima della seconda guerra mondiale pochi tifosi inglesi viaggiavano per seguire le partite fuori casa della propria squadra del cuore. I motivi erano diversi: costi, tempi e difficoltà logistiche nell'affrontare un viaggio che, vista la scarsa diffusione del mezzo a quattro ruote nei primi anni del XIX secolo, solo raramente veniva effettuato in auto. Le due squadre di Manchester, lo United e il City, giocavano in casa alternativamente di sabato ed era consuetudine, per i cittadini, seguire una volta una e una volta l'altra squadra della città. Dopo la guerra, però, si instaurò una forte rivalità tra i due ambienti e fu così che i tifosi si ritrovano a scegliere di seguire esclusivamente l'una o l'altra squadra.
    Quando lo United vinse la Premiership del 1955-1956, lo fece con la più alta affluenza media di spettatori per le partite casalinghe del campionato, record fino ad allora detenuto stabilmente dal Newcastle United. Dopo il disastro aereo di Monaco del 1958, nuovi tifosi si unirono a quelli già presenti e iniziarono ad assistere alle partite dei Red Devils. Ciò provocò un repentino aumento del numero di tifosi del Manchester United ed è tuttora uno dei motivi per cui la squadra registra quasi ogni anno la più alta affluenza media di tifosi allo stadio

    united060208_ES
    Formazioe del Manchester United che era a bordo dell’aereo…era un 6 febbraio 1958
    united_2060208_ES
    busbys-babes-manchester-united-munich-air-disaster



    Un'indagine del 2002 intitolata "Do you come from Manchester?" mostra come la maggior parte dei tifosi del Manchester City provenga dalla città di Manchester, mentre la maggior parte dei cittadini di Manchester sia tifoso dello United.
    Sul finire degli anni novanta e all'inizio del nuovo millennio i tifosi del Manchester United cominciarono a temere la possibilità che il club venisse acquisito sul mercato borsistico. Il gruppo di tifosi IMUSA (Independent Manchester United Supporters' Association) furono estremamente attivi per opporsi al tentativo di takeover da parte di Rupert Murdoch nel 1998. Si formò un altro gruppo, il Shareholders United Against Murdoch (divenuto poi il Shareholders United e in seguito rinominato in Manchester United Supporters' Trust), per incoraggiare i tifosi dei Red Devils ad acquistare sul mercato azioni della società, così da avere un maggior potere contrattuale per dire la propria sui problemi dei tifosi quali il costo dei biglietti e la loro ripartizione e soprattutto per ridurre il rischio di possibili acquisizioni ostili. Nonostante l'impegno, non si poté fare molto per contrastare la scalata di Malcolm Glazer, dopo la quale alcuni tifosi si staccarono dalla propria squadra del cuore per fondare un nuovo club, lo United of Manchester.
    Malgrado l'avversione verso i nuovi proprietari del Manchester United, l'affluenza media è continuata a crescere e gli eccellenti risultati sportivi del club hanno riacceso l'entusiasmo dei tifosi. Negli anni recenti è stato molto acceso il dibattito sulla mancanza di atmosfera per alcune partite all'Old Trafford, ma durante la stagione stagione 2006-2007 in diverse occasioni i tifosi hanno dimostrato la loro passione per lo United.

    Rivalità

    La rivalità tra Liverpool e Manchester United è paragonabile al Derby d'Italia, per questo la sfida è conosciuta anche come Derby d'Inghilterra.
    Un'altra grande rivalità che i tifosi vivono è quella con i londinesi dell'Arsenal e ultimamente con il Chelsea, ma anche con il Leeds United esiste una forte rivalità.
    Ovviamente il derby giocato con la concittadina del Manchester City è un'altra delle sfide di rilievo per i tifosi dello United. Soprattutto dopo l'acquisto dello United da parte dello statunitense Malcolm Glazer, i sostenitori del City cantano il coro "Usa, Usa, Usa" durante i derby cittadini, proprio per ricordare l'odiata proprietà ai rivali del Manchester United. Da menzionare il derby della stagione 2005-2006 perso dai Red Devils contro i concittadini per 3-1. Al suo terzo gol segnato, Robbie Fowler festeggiò con la mano aperta rivolta ai tifosi dello United: l'intento fu quello di ricordare la quinta Champions League vinta dal Liverpool (di cui Fowler è stato giocatore ed è tifoso): una doppia beffa per i seguaci del Manchester United, proprio per la forte rivalità che divide i Diavoli Rossi dai Reds di Liverpool e dai concittadini del City.



    Da wikipedia
     
    Top
    .
  2. arca1959
     
    .

    User deleted


    Le 1000 partite di Ryan Giggs
    Le foto e i video più belli di uno dei più grandi calciatori viventi, che stasera in Champions League raggiungerà un traguardo non da poco

    AP061206022958
    Ryan Giggs esulta dopo aver segnato nella partita di Champions League contro il Benfica il 6 dicembre 2006. (AP Photo/Jon Super)


    Il calciatore gallese Ryan Giggs, considerato una delle ali sinistre più forti di tutti i tempi, giocherà questa sera la partita numero 1.000 con il Manchester United, la squadra per cui gioca da oltre vent’anni, nella partita di ritorno degli ottavi di Champions League contro il Real Madrid. Ryan Giggs è stato votato dai tifosi come il più grande giocatore nella storia del Manchester United.

    51513916_10
    Ryan Giggs e il giocatore del Lille Sylvain N’Diaye durante la partita di Champions League del 18 settembre 2001 all’Old Trafford. (ADRIAN DENNIS/AFP/Getty Images)


    Il suo nome di battesimo è Ryan Joseph Wilson: cambiò il cognome dopo aver compiuto 18 anni, prendendo quello della madre, e cambiò anche la nazionalità, da quella inglese a quella gallese, quella della madre. Ha esordito all’Old Trafford, lo stadio del Manchester United, il 2 marzo 1991. Il suo primo gol lo segnò qualche mese dopo, il 4 maggio: fu quello della vittoria nel derby contro il Manchester City, squadra con la quale, tra l’altro, iniziò a giocare nelle categorie giovanili. Alex Ferguson, leggendario allenatore dello United, lo voleva con sé già quando Giggs aveva 14 anni, ma lui preferì inizialmente giocare con il City. Il Manchester United, l’unica squadra in cui ha giocato da professionista nella sua carriera, gli offrì il primo contratto il 29 novembre 1990, il giorno del suo diciassettesimo compleanno.

    83611738_10
    Ryan Giggs e lo spagnolo Francesc Fabregas nella partita tra Manchester United e Arsenal, 8 novembre 2008. (Shaun Botterill/Getty Images)


    Ryan Giggs è l’unico giocatore nella storia della Premier League ad aver giocato e segnato in tutte le stagioni in cui ha giocato – e in tutte le stagioni della Premier League, che esiste dal 1992 – ed è quello che ha vinto più trofei nella storia del calcio inglese: 12 campionati, 4 FA Cup, 3 Coppe di Lega, 2 Champions League. Negli ultimi anni ha giocato in diversi ruoli, anche se Giggs è soprattutto un’ala sinistra: corre, dribbla, crossa, segna, tutto a partire dalla fascia sinistra del campo. Dal 21 maggio del 2008 Giggs è il giocatore nella storia del Manchester United ad aver giocato più partite.

    91285693_10
    MANCHESTER, ENGLAND – SEPTEMBER 30: Ryan Giggs durante la partita di Champions League contro il Wolfsburg, il 30 settembre 2009. (Laurence Griffiths/Getty Images)


    Di tutti i gol per cui viene ricordato, uno dei più belli è quello della semifinale di FA Cup contro l’Arsenal, nel 1999. Giggs recupera il pallone nella propria metà campo, corre, dribbla quattro giocatori e segna tirando sotto la traversa, da posizione angolata.

    136113852_10
    MANCHESTER, ENGLAND – DECEMBER 26: Ryan Giggs e James McCarthy del Wigan, nella partita di campionato del 26 dicembre 2011. (Alex Livesey/Getty Images)




    Il 1 marzo 2013 Giggs ha firmato il rinnovo del proprio contratto con il Manchester United per un altro anno, fino al giugno del 2014, quando probabilmente, avendo ormai superato i 40 anni, si ritirerà. Giggs ha spiegato che deve la sua forma atletica soprattutto dallo yoga, che gli garantisce la forza e la flessibilità necessarie per continuare ad allenarsi ad alti livello (anche se ormai da qualche tempo, ha confessato, rientra nello spogliatoio un po’ prima rispetto ai compagni di squadra, più giovani). Giggs ha iniziato un corso da allenatore e finita la carriera dovrebbe allenare le giovanili del Manchester United.

    10 tra i gol più belli segnati da Ryan Giggs



    Gli scandali
    Ryan Giggs ha avuto una carriera esemplare, ha detto più volte Alex Ferguson: un modello per tutti i giovani calciatori che sono arrivati al Manchester United. Alcuni scandali ci sono stati però in questi anni, anche se poi non hanno mai influito sulle sue prestazioni sportive. Nel maggio del 2011 il quotidiano scozzese Sunday Herald rivelò la relazione extraconiugale tra Ryan Giggs e la modella Imogen Thomas. Per impedire che i giornali britannici pubblicassero i dettagli di questa relazione, Giggs ottenne un’ingiunzione dall’Alta Corte di Londra che proibì alla stampa di rivelare la sua identità, ma la storia venne fuori su Twitter (a cui Giggs, tra l’altro fece causa). Nei giorni successivi la stampa inglese pubblicò la notizia della relazione tra Giggs e la moglie di suo fratello Rhodri, che andava avanti da otto anni.

    AP9702040966
    Ryan Giggs e il norvegese Oyvind Leonhardsen del Wimbledon, nella partita di FA Cup, il 1 febbraio 1997. (AP Photo/Max Nash)



    I primi due gol di Ryan Giggs in Champions League



    AP99052602210
    Ryan Giggs e il portiere del Bayern Monaco Oliver Kahn nella finale di Champions League vinta dal Manchester United il 26 maggio 1999. (AP Photo/Adam Butler)


    Le Olimpiadi
    Alcuni anni difficili, tra problemi familiari e procedimenti giudiziari, hanno in parte intaccato un’immagine da “bravo ragazzo” che si era costruito nel tempo, come descritto da Ferguson. Sulla sua bravura di calciatore, invece, nessuno ha mai avuto da ridire. Una delle sue più grandi soddisfazioni sportive è stata la decisione di Stuart Pierce, allenatore della Gran Bretagna alle Olimpiadi di Londra 2012, di nominarlo capitano della squadra, per onorare una carriera meravigliosa e vincente.

    139945182_10
    Ryan Giggs esulta dopo aver segnato un gol al Norwich City, il 26 febbraio 2012. (Jamie McDonald/Getty Images)
    162429996_10
    LONDON, ENGLAND – FEBRUARY 23: Ryan Giggs esulta insieme al compagno di squadra Wayne Rooney dopo aver segnato un gol al Queens Park Rangers, il 23 febbraio 2013. (Ian Walton/Getty Images)
    AP03021904439
    Ryan Giggs contro i giocatori della Juventus Paolo Montero e Ciro Ferrara nella partita di Champions League del 19 febbraio 2003. (AP Photo/Max Nash)


    www.ilpost.it

     
    Top
    .
  3. arca1959
     
    .

    User deleted


    Chi è David Moyes
    Il nuovo allenatore del Manchester United è stato scelto da Ferguson e un po' gli somiglia, allena l'Everton e non ha mai vinto niente

    jpg


    David Moyes sarà il nuovo allenatore del Manchester United a partire dalla fine di questa stagione: lo ha annunciato l’ufficio stampa del Manchester United giovedì 9 maggio, il giorno dopo avere comunicato il ritiro del suo storico allenatore, Alex Ferguson. È stato proprio Ferguson a suggerire alla società il nome di Moyes come suo successore.

    jpg
    David Moyes (Everton) e Alex Ferguson (Manchester United), durante la partita Manchester United-Everton, 22 aprile 2012. (Alex Livesey/Getty Images)


    Moyes, 50 anni, prima di essere allenatore è stato anche giocatore di diverse squadre del campionato inglese: ha iniziato la sua carriera professionistica come mediano della squadra scozzese dei Celtic, e l’ha terminata con gli inglesi del Preston North End. Ha ricoperto il suo primo incarico di allenatore proprio al Preston North End. Nel 2002 è andato all’Everton, società che ha continuato ad allenare fino ad oggi: durante questo periodo Moyes non ha vinto alcun trofeo ma è riuscito a raggiungere alcuni traguardi importanti, come la qualificazione per la Champions League nel 2005 e la finale di FA Cup nel 2009. Nel 2003, 2005 e 2009 è stato anche eletto allenatore dell’anno dalla League Managers Association.

    jpg
    David Moyes (Preston North End) riceve il trofeo dopo avere vinto il campionato di Seconda Divisione, 29 aprile 2000. (Paul Broadrick/Allsport UK /Allsport)



    Il suo tipo di gioco all’Everton non è stato molto diverso da quello di Ferguson: grande duttilità tattica, adozione elastica di più moduli, gioco sulle fasce laterali e in verticale, sovrapposizioni, poco possesso palla. La sua permanenza all’Everton è oggi la terza più lunga di un allenatore in Premier League, dopo Arsene Wenger all’Arsenal e naturalmente proprio Alex Ferguson al Manchester United.

    jpg
    David Moyes fuori dalla Cattedrale anglicana di Liverpool il 13 luglio 2011. Moyes era appena stato nominato membro onorario per gli eccezionali contributi al calcio e alla sportività dall’Università John Moores di Liverpool. (Christopher Furlong/Getty Images)





    www.ilpost.it
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    moderatori
    Posts
    19,944
    Location
    Zagreb(Cro) Altamura(It)

    Status
    Offline
    grazie arca
     
    Top
    .
  5. arca1959
     
    .

    User deleted


    Noi siamo Leggenda- Lo United di Sir Alex



    0436246-lsh-10-300x207
    Sir Alex Feguson. Per ventisette anni, parlando di Manchester United non si poteva non pensare a lui, dalla prossima estate la storia cambierà. Ma la storia, quella storia che Ferguson ha scritto nelle pagine del glorioso libro dei sogni chiamato United, resterà per sempre. E’ proprio questa la storia che vogliamo ripercorrere nell’appuntamento di questa settimana della nostra rubrica dedicata alle squadre leggendarie. Il Manchester United di Sir Alex Ferguson è di gran lunga nell’olimpo della storia del calcio, motivo per cui “Noi siamo Leggenda” di questa settimana non poteva che essere dedicato a questa meravigliosa squadra destinata a restare nella leggenda.

    DALLA SCOZIA ARRIVA IL PROFETA- E’ il 6 novembre 1986, Il Manchester United viene da alcune stagioni deludenti, tra cui 0436246-lsh-10 la storica retrocessione del 1974, la società decide di esonerare l’allora tecnico Ron Atkinson e affidare la squadra ad un signore scozzese. Di lui dicono sia un burbero, dicono che addirittura ai suoi esordi d’allenatore al St.Mirren sia stato esonerato per aver minacciato una segretaria del club al fine di far avere dei rimborsi in nero ai suoi giocatori. Ma la sua caratteristica principale è quella di essere un vincente, con gli scozzesi dell’Aberdeen vince 3 campionati scozzesi, 4 coppe di Scozia e una coppa delle Coppe. Impresa non esattamente facile se non si allena una tra Celtic e Glasgow Rangers. Quel signore scozzese sarebbe diventato di lì a poco Sir Alexander Chapman Ferguson, per tutti Sir Alex, per molti il più grande allenatore della storia del calcio. I primi tempi allo United non sono esaltanti ma, dopo tre anni e mezzo dal suo avvento, le cose iniziano a girare per il verso giusto. Nel 1990 arriva il primo trofeo, la FA Cup. Appena un anno dopo c’è anche la consacrazione oltre la manica, vincendo la Coppa delle Coppe in finale 2-1 sul Barcellona a Belgrado.

    “Mi ricordo ancora la prima volta che vidi Ryan Giggs. Aveva 13 anni e galleggiava sul terreno come un cocker in cerca di un pezzo di carta argentata nel vento”- Alex Ferguson

    IL MITO PRENDE FORMA- Nell’estate del 1991 arriva a Old Trafford il portierone danese Peter Schmeichel e si inizia ad affacciare in prima squadra un ragazzino gallese di nome Ryan che all’epoca di cognome fa Wilson, cognome che sarebbe presto cambiato ( e con esso la storia del calcio) in Giggs. Quella stagione i Red Devils la chiudono al secondo posto, ma avranno modo di rifarsi. L’anno successivo a Manchester arriva il fenomeno francese Eric Cantona che conduce gli uomini di Ferguson al titolo nazionale dopo ventisei anni di astinenza. E’ solo l’inizio. Ferguson continua a rafforzare la squadra con l’arrivo nell’estate del 1993 dell’arcigno centrocampista irlandese Roy Keane che ben presto divenne l’idolo di Old Trafford. La stagione 1993/94 è un successo, gli uomini di Ferguson portano a casa uno storico double vincendo il campionato e la FA Cup. Le cose andarono diversamente la stagione successiva, nonostante l’arrivo a gennaio del centravanti Andy Cole proveniente dall’Aston Villa, la squadra chiude al secondo posto anche a causa delle lunga assenza di Cantona, costretto a scontare nove mesi di squalifica per aver dato un calcio ad un tifoso avversario. Per uno come Ferguson, arrivare secondo è come arrivare ultimo. Per questo motivo decide di rifondare la squadra in vista della stagione 95/96. Partono i senatori storici dello spogliatoio di Old Trafford, come Paul Ince e Mark Hughes e vengono promossi in prima squadra giocatori che avrebbero fatto la storia del club. Si tratta di David Beckham, I fratelli Gary e Phil Neville, Nicky Butt e Paul Scholes. In più ritorna Cantona dopo la squalifica. Risultato? Lo United conquista ancora il double vincendo Premier League e FA Cup. Ma il rinnovamento continua e, a fine stagione, parte il capitano storico dello United, Steve Bruce, che lascia i gradi di capitano a Cantona. Sarà l’ultima stagione nel calcio giocato del talento francese che smette a trent’anni portando il Manchester United alla conquista del quarto titolo nazionale in cinque stagioni. Nel 1996/97 il vuoto lasciato da Cantona viene colmato dall’arrivo di Teddy Sheringham dal Tottenham ma non basta per vincere il titolo, lo United chiude infatti secondo alle spalle dell’Arsenal, mettendosi tuttavia in mostra in Champions League dove viene eliminato dal Borussia Dortmund (che poi avrebbe alzato al coppa in finale contro la Juventus) in semifinale. Il secondo posto in Premier League viene bissato anche l’anno successivo ancora per mano dell’Arsenal.

    65922551_treble

    L’APOTEOSI DEL TREBLE-
    Il Manchester United di Ferguson, si assicura un posto nella leggenda e nei ricordi degli appassionati nella stagione 1998/99. Come al solito, il manager scozzese, piazza degli ottimi colpi di mercato. Arrivano così il mastodontico difensore olandese Jaap Stam dal Psv e l’attaccante Dwight Yorke dall’Aston Villa. La Premier League di quell’anno è molto combattuta ma i Red Devils riescono a portarla a Old Trafford superando l’Arsenal alla penultima giornata e vincendo clamorosamente, in rimonta per 2-1, a White Hart Lane contro il Tottenham. Oltre alla Premier, una settimana dopo l’impresa contro gli Spurs, lo United si aggiudica anche l’Fa Cup battendo in finale il Newcastle. E’ il terzo double dell’era Ferguson, nessuno c’era mai riuscito. Ma il double era ormai consuetudine dalle parti di Old Trafford, quello che mancava per fare il salto di qualità definitivo era la vittoria della Champions League. Quello stesso anno il Man Utd si era disimpegnato bene nel girone di qualificazione, uscendone imbattuto nonostante la presenza di Bayern Monaco e Barcellona, e qualificandosi al turno successivo. Si era poi facilmente sbarazzato dell’Inter ai quarti di finale. La situazione si fece complicata in semifinale dove ad attendere gli uomini di Ferguson c’era la Juventus di Carlo Ancelotti. Le cose si mettono subito male per Giggs e compagni, all’andata a Manchester la Juventus si porta in vantaggio con un gol di Antonio Conte. Lo United trova il pari allo scadere con Giggs acciuffando un insperato 1-1. Il risultato non è, comunque, positivo in vista del ritorno a Torino. Qui la partenza della Juventus è di quelle che tagliano le gambe, i bianconeri infatti si portano subito in vantaggio per 2-0 grazie ad una doppietta di Pippo Inzaghi, da quel momento in poi però la coppia del gol Yorke-Cole sale in cattedra. Ma a suonare per primo la carica e il capitano Roy Keane che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, di testa accorcia le distanze.
    treble-300x240
    E’ poi il turno di Yorke mettere a segno il gol qualificazione prima dell’intervallo ancora di testa. Sarà poi Cole a far staccare il biglietto per Barcellona, sede della finale, ai suoi chiudendo la pratica sul 3-2. In finale gli uomini di Ferguson si trovano di fronte ancora il Bayern, sulla carta gli inglesi sono nettamente favoriti, ma il campo la pensa diversamente. E’ il 90’, al Nou Camp il Bayern conduce 1-0 grazie ad un gol di Mario Basler su punizione. I Red Devils stanno trebleattaccando senza successo da tutta la partita per cercare il gol che gli consenta di andare ai supplementari , la lavagna del quarto uomo dice che i minuti di recupero sono tre. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo al 91’ il pallone finisce fuori area, tra i piedi di Giggs, che prova il tiro dell’Ave Maria. Il pallone, calciato debolmente, finisce tra i piedi del neo entrato Sheringham che riesce a deviare il pallone e a beffare Kahn per l’1-1. In una partita normale si sarebbe atteso il triplice fischio dell’arbitro per giocarsi tutto ai supplementari, ma quella partita era tutto tranne chenormale. Beckham, guadagna un calcio d’angolo a quaranta secondi dal termine, lo scodella al centro in un incredibile mischia. Da questa sbuca il piede di Ole Gunnar Solskjaer, anche lui appena entrato, che indirizza il pallone sotto la traversa per l’incredibile gol del vantaggio inglese. Il Manchester United è campione d’Europa nella più incredibile finale della storia della manifestazione continentale. Il double, diventa treble. Ferguson diventa un eroe e viene nominato baronetto dalla Regina Elisabetta. Da quel momento sarà, per tutti, Sir Alex Ferguson.

    “Non ci credo, non ci credo! Che il calcio sia dannato!” – Alex Ferguson dopo la vittoria della Champions League 1998/99



    DA KEANE A RONALDO-
    Dopo aver vino anche la coppa Intercontinentale 1999, negli anni successivi arrivano altre tre vittorie della Premier League. Lo United, infatti, si aggiudica i campionato 1999/00, 2000/01, 2002/2003 e l’FA Cup 2003/2004. E’ questo l’anno in cui la squadra viene rinnovata con due giovanissimi innesti fondamentali, Wayne Rooney dall’Everton e Cristiano Ronaldo dallo Sporting Lisbona. Furono loro gli interpreti da cui far ripartire il ciclo d’oro dello United dopo l’addio al calcio di Roy Keane nel 2005 e la partenza di David Beckham ceduto al Real Madrid nell’estate del 2003. I risultati però non arrivano fino alla stagione 2006/07 quando gli uomini di Ferguson, trascinati da un super Ronaldo, tornano a vincere la Premier League con sei punti di vantaggio sul Chelsea contro il quale, però, perdono la finale di FA Cup per 1-0.

    ANCORA CHAMPIONS LEAGUE- La stagione 2007/08 è un trionfo. Il club, trascinato da Cristiano Ronaldo ormai attestatosi come giocatore più forte del mondo, passeggia in campionato, vincendo il titolo per la decima volta in sedici stagioni. Ma la vera impresa arriva in Champions League. Lo United è in un raggruppamento agevole con Roma, Sporting Lisbona e Dinamo Kiev, e non ha problemi nel passare il turno. Agli ottavi dall’urna di Nyon esce il Lione, squadra temibile ma alla portata. I Red Devils passano il turno pareggiando in Francia e vincendo a Manchester. Ai quarti di finale, c’è di nuovo la Roma sulla strada dello United. Anche in questo caso però gli inglesi non hanno problemi a sbarazzarsi dei giallorossi e lo fanno con un risultato aggregato di 3-0. I guai, che più grossi non si potrebbe, arrivano in semifinale. L’avversario è il Barcellona, la squadra più forte al mondo. Le due sfide sono molto equilibrate,
    1228680363231_f
    l’andata a Barcellona finisce zero a zero. Anche la gara di ritorno è molto bloccata e serve una prodezza di Paul Scholes per regalare la vittoria e la finale di Mosca a Sir Alex. Finale che sarà tutta inglese, dall’altra semifinale infatti è uscito fuori il nome del Chelsea. Al Luzniki di Mosca, la partita è molto nervosa e combattuta. I Red Devils si portano in vantaggio con Ronaldo al 25’, ma Frank Lampard pareggia per i Blues prima dell’intervallo. La ripresa è dominata dalla paura e dal nervosismo, proprio come i supplementari. Inevitabile arrivare ai calci di rigore. Dopo i primi sei tiri dal dischetto il Chelsea è avanti 3-2 grazie all’errore di Cristiano Ronaldo. Il quinto e decisivo rigore per i londinesi lo tira John Terry, il capitano storico del club. Il centrale britannico però scivola al momento di calciare, la palla scheggia il palo e finisce a lato: si va ad oltranza. Oltranza che dura quattro calci di rigore, è Nicolas Anelka ha fallire dal dischetto per il Chelsea e regalare al Manchester United la seconda Champions League dell’era Ferguson. Lo United avrà l’occasione di bissare il successo l’anno successivo ma verrà sconfitto in finale, a Roma, dal Barcellona. Dopo la sconfitta di Roma, Cristiano Ronaldo viene ceduto al Real Madrid per la cifra record di 93 milioni di euro, ma il club non ne risentirà particolarmente. Due anni dopo, infatti, si laurea ancora campione d’Inghilterra e arriva di nuovo in finale di Champions League. Anche in questo caso, però, viene sconfitto dal Barcellona di Leo Messi. Ma lo United si rifà nel corso di questa stagione quando, trascinato da i gol di Robin Van Persie arrivato in estate dall’Arsenal, si laurea ancora una volta campione d’Inghilterra. L’ultimo trofeo dell’era Ferguson, l’ultimo trofeo di questa squadra destinata ad entrare nella leggenda.

    Il Manchester United di Sir Alex Ferguson è durato ventisette stagioni, ha vinto tredici volte la Premier League, cinque volte l’FA Cup, quattro coppe di Lega inglese, dieci tra Charity e Community Shield, due Champions League, una coppa Intercontinentale, un Mondiale per club, una Supercoppa europea e una coppa delle Coppe. In più Sir Alex è stato nominato miglior allenatore europeo nel 1999, 2007 e 2008, dieci volte miglior allenatore della Premier League e nel 2012 è stato eletto miglior allenatore del ventunesimo secolo. Basta leggere il palmarès di questa squadra e di questo allenatore per rendersi conto di quanto abbia contato nel calcio mondiale degli ultimi trent’anni e basta leggere il palmares dei precedenti 108 anni di storia per capire quale sia stata l’incidenza e l’importanza di Alex Ferguson nella storia di questo straordinario club.


    www.maidirecalcio.com
     
    Top
    .
  6. arca1959
     
    .

    User deleted


    Barcellona, Parigi, Manchester
    Le foto delle parate contemporanee di oggi per festeggiare le vittorie nei campionati di calcio spagnolo, inglese e francese

    jpg
    Manchester (Photo by Alex Livesey/Getty Images)


    Oggi si sono svolti praticamente nelle stesse ore tre simili spettacoli in tre grandi città europee, Barcellona, Parigi e Manchester. Le squadre di calcio di Barcelona, Paris St. Germain e Manchester United hanno attraversato le rispettive città su un autobus scoperto per salutare i tifosi e festeggiare le avvenute vittorie dei tre maggiori campionati nazionali, tutte e tre con anticipo rispetto all’ultima giornata (ieri Paris St. Germain e Barcelona, la settimana scorsa Manchester United). A Parigi ci sono stati a un certo punto anche dei fronteggiamenti piuttosto tesi di tifosi e polizia al Trocadero.

    AP690795164091_0
    Manchester: David De Gea e Anders Lindegaard (AP Photo/Jon Super)
    jpg
    Manchester (Photo by Alex Livesey/Getty Images)
    jpg
    Manchester: Robin Van Persie, Alex Ferguson (Alex Livesey/Getty Images)
    jpg
    Manchester: Robin Van Persie, Wayne Rooney (Alex Livesey/Getty Images)
    jpg
    Manchester (Christopher Furlong/Getty Images)
    jpg
    Manchester: Rio Ferdinand (Christopher Furlong/Getty Images)
    jpg
    Manchester Christopher Furlong/Getty Images)
    jpg
    Paul Scholes (ANDREW YATES/AFP/Getty Images)
    jpg
    Manchester: Alex Ferguson e la squadra (ANDREW YATES/AFP/Getty Images)
    jpg
    Manchester: Robin van Persie (PAUL ELLIS/AFP/Getty Images)
    jpg
    Manchester: Bobby Charlton con la squadra (PAUL ELLIS/AFP/Getty Images)



    www.ilpost.it

     
    Top
    .
  7. arca1959
     
    .

    User deleted


    David Moyes non è più l’allenatore del Manchester United
    Assunto dieci mesi fa, dopo il ritiro di Alex Ferguson, è stato da molti contestato per gli scarsi risultati ottenuti in questa stagione
    jpg


    Il Manchester United ha annunciato, nella mattinata di martedì 22 aprile, che l’allenatore David Moyes è stato esonerato, e che il calciatore Ryan Giggs – al Manchester United dal 1987 – sarà giocatore e allenatore ad interim della prima squadra. Moyes era stato assunto dieci mesi fa – con un contratto della durata di sei anni – per sostituire Alex Ferguson, che si era ritirato dopo aver allenato il Manchester United per 26 anni. Gli scarsi risultati sportivi ottenuti dal Manchester in questa stagione avevano provocato le contestazioni di una parte dei tifosi e generato diverse perplessità da parte dei commentatori sportivi, alcuni dei quali non hanno mai ritenuto Moyes tecnicamente capace di sostituire Ferguson – sebbene sia stato proprio Ferguson, a nominarlo suo successore la scorsa estate – e di sopportare le pressioni e le responsabilità legate a questo incarico.

    Il Manchester è attualmente settimo nella classifica della Premier League, il campionato di calcio inglese, a sei punti di distanza dalla sesta posizione, che è l’ultima valida per la qualificazione alle coppe europee della prossima stagione. In Champions League si è fermato ai quarti di finale, eliminato dal Bayern Monaco. In FA Cup è stato battuto ed eliminato dallo Swansea, e nelle semifinali di Capital One Cup dal Sunderland. Una delle critiche principali contro Moyes era già da diverso tempo il numero consistente di partite perse dal Manchester United in casa in questa stagione (8); nella Premier League 2013-2014 – mancano quattro partite alla fine – il Manchester United ha perso in totale 11 partite e subito complessivamente 40 gol, neppure troppo, se non fosse che è riuscito a segnarne soltanto 56 (la squadra prima in classifica, il Liverpool, ne ha subiti 44 e segnati 96).

    AP234994605809_3
    Il calciatore Ryan Giggs e l’allenatore David Moyes durante una conferenza stampa a Manchester, in Inghilterra, lunedì 31 marzo, un giorno prima della partita di Champions League contro il Bayern Monaco. (AP Photo/Jon Super)


    Domenica scorsa il Manchester ha perso 2-0 in trasferta contro la ex squadra di Moyes, l’Everton, che quest’anno ha disputato un buon campionato ed è ora in quinta posizione. Proprio quest’ultima sconfitta aveva indotto alcuni giornali a ipotizzare un imminente esonero di Moyes, comunque ritenuto improbabile dai principali media nazionali, dato che altre volte, nel corso di questa stagione, la società aveva manifestato l’intenzione di voler proseguire il rapporto di lavoro con Moyes, e anche una buona parte dei tifosi aveva espresso vicinanza al nuovo allenatore. I commentatori sportivi che hanno preso le difese di Moyes generalmente hanno indicato come principale causa degli insuccessi di questa stagione la stanchezza e l’età avanzata di alcuni giocatori importanti della squadra, e il fatto che molti di loro siano stati sostanzialmente “spremuti” nelle ultime fasi della precedente gestione (il Manchester United ha vinto il campionato della passata stagione).

    AP891993467945_4
    David Moyes durante una sessione di allenamento al centro sportivo di Carrington, a Manchester, martedì 8 aprile 2014, un giorno prima della partita di Champions League contro il Bayern Monaco. (AP Photo/Jon Super)


    Come riportato da BBC Sport, anche Steve Round e Jimmy Lumsden – due preparatori atletici dello staff di Moyes – hanno lasciato la squadra, e invece resteranno al loro posto l’allenatore dei portieri Chris Woods e l’allenatore in seconda Phil Neville. Non è ancora chiaro quante partite Giggs giocherà nel ruolo di allenatore ma è probabile che questo resterà il suo incarico fino alla fine di questa stagione. In queste ore, come possibili sostituti di Moyes, stanno circolando in Inghilterra i nomi dell’olandese Louis Van Gaal – ex allenatore di Ajax, Barcellona e Bayern Monaco, e attualmente della nazionale olandese – e quelli di Jurgen Klopp, allenatore del Borussia Dortmund e uno dei più apprezzati d’Europa, e di Diego Simeone, allenatore dell’Atletico Madrid, attualmente qualificato alle semifinali di Champions League e primo nella classifica del campionato spagnolo.



    www.ilpost.it
     
    Top
    .
6 replies since 10/1/2013, 11:49   764 views
  Share  
.