L'arte del Ricamo e Cucito

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  1. Lussy60
     
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    Come realizzare i principali nodi del macramè

    macram%C3%A8

    Il macramè è un’arte molto antica, probabilmente di origine araba, ed è una tecnica per tessere i nodi. Attraverso questo lavoro è possibile realizzare merletti intrecciati, alla base di cucini, salviette, tovaglie o qualsiasi oggetto che può essere caratterizzato da questo speciale ornamento. Esistono dei nodi base per le prime lezioni, che permetteranno di prendere confidenza con questo divertente e raffinato hobby.
    Da un punto di vista storico, la parola macramè deriva dalla fusione di due parole arabe “mahrana” che significa frangia e “rame” che invece vuol dire nodo, che poi rappresenta il punto cardine di questa tecnica. Secondo alcuni studi potrebbe derivare anche dal turco, “mahrama” (fazzoletto). Per iniziare il macramè bisogna dotarsi dei principali attrezzi da lavoro, che sono i seguenti:

    Un cuscino o tombolone, rotondo o rettangolare (40cmx20cm): sarà il piano d’appoggio su cui lavorare il filato e fissare, con gli spilli, il vostro decoro.
    Filato a propria scelta (lana, seta, sintetico, corda ecc). E’ importante che sia ben resistente e soprattutto non troppo sottile (del 12 è perfetto), almeno quando si è agli inizi.
    Uncinetti per montare i fili sul portanodi.
    Spilli con capocchia colorata
    Prima di incominciare a elaborare i vostri nodi, dovete scegliere un filo (o due) che avrà il ruolo di portanodi e si tratta del filo su cui vengono fissati i nodi stessi e deve essere ben teso, altrimenti sarà improbabile che riusciate a lavorare con agilità.
    Il filo portanodi dovrà essere fissato in orizzontale sul cuscino con due spilli e rimanere tirato come una corda. Individuate poi i fili annodatori, che invece dovranno essere legati sul portanodi. In che modo? La tecnica più semplice è piegare a metà un filo, far passare il cappio dietro il portanodi e infilarci i due gambi pendenti. Tirate.
    Vi conviene bagnarvi un pochino le mani con acqua e amido o passarle nel borotalco per riuscire a lavorare con più abilità il vostro filato.
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    Frangia realizzata con il macramè



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    Il tombolo su cui fissare il filo portanodi e lavorare il macramè

    Il filo portanodi, fissato con spillone e sormontato dai nodi semplici

    nodo-semplice
    Con il nodo semplice si può creare una colonnina

    punto-nodo-cordoncino
    Schema per realizzare il primo passaggio del nodo cordoncino

    filo-portanodi
    Schema per annidare i fili sul portanodi



    Fasi di esecuzione:
    1
    Nodo semplice. È il nodo più facile in assoluto e il punto base del macramè. Prendete il filo annodatore, piegatelo a metà e passatelo sotto il portanodi (che deve sempre essere ben teso). A questo punto inserite il filo, nell’asola che si è creata. Ovviamente si può decidere di farlo sia verso destra sia verso sinistra.
    2
    Nodo cordoncino. È un nodo leggermente più complesso, ma la base è strutturata da quello semplice. In questo caso i fili annodatori sono due. Dovete quindi incrociare i due fili e formare due nodi semplici. Il punto questa volta sarà decisamente più spesso e si creerà una sorta di barra. Anche in questo caso è possibile scegliere l’orientamento a destra o a sinistra.
    3
    Nodo piatto. Aumentano i fili. In questo caso ne servono ben 4 e di questi 2 hanno il ruolo di portanodi. Il movimento è abbastanza semplice. Dovente tenere fermi i fili centrali e far passare l’annodatore di sinistra sotto i due fili e quello di destra sopra (tirate bene). Il secondo movimento, invece, prevede di fare la stessa operazione stavolta, però, partendo con il filo di destra. Questo è uno dei nodi più usati in assoluto.
    4
    Nodo Piatto Alternato. È un’alternativa a quello tradizionale e permette una decorazione un po’ più elaborata. Dopo aver fatto due righe intere di nodi piatti, prendete poi due fili da entrambe le righe e proseguite con un’altra fila di nodi piatti. Potete poi riprendere le righe principali e proseguire il vostro intreccio.
    5
    Nodo Navetta. Fate prima di tutto un nodo semplice, poi prendete il filo di sinistra, passatelo sopra quello di destra e fate poi un altro nodo passando dal basso verso l’altro, prima di infilare il cappio dentro l’asola. Ecco qui un nodo che ha l’aspetto di essere doppio.
    6
    Nodo perla. Questo intreccio è chiamato da molti anche pallino, proprio per la tipica forma. In questo caso avete bisogno di 4 fili da lavorare e 4 o 5 nodi piatti già formati. Dovete quindi prendere i due fili portanodi, che saranno sicuramente al centro, in mezzo ai 4 fili in lavoro, proprio sopra ai nodi piatti. È abbastanza complicato, quindi vi conviene utilizzare un uncinetto. Tirate poi per arrotolare il pallino verso l’alto. A questo punto potete fermarlo con un altro nodo piatto. E la perla è pronta.

     
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