L'arte del Ricamo e Cucito

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    Guida di base per imparare a ricamare

    In questo redazionale vi spieghiamo il minimo indispensabile che dovete sapere per avvicinarvi all'hobby del ricamo. Vi spieghiamo cosa vi serve e alcune istruzioni di base sul come fare, rimandandovi a un articolo di approfondimento per conoscere i punti ricamo.

    La prima cosa che vi serve è un disegno da ricamare, se non ne avete ne troverete a volontà nel più vicino negozio che venda materiale per ricamo. Come in qualsiasi altro hobby creativo l'acquisto di un kit dove è compreos tutto l'occorrente può essere un buon modo per iniziare.
    Imparare a ricamare: la tela
    Diamo per scontato che abbiate una di quelle tele col disegno stampato sopra. La prima cosa che dovete fare è fermare i bordi con nastro isolante. Non usate un nastro particolarmente largo, un paio di centimetri andrà benissimo. In alternativa al nastro isolante potete fermare i bordi della tela cucendoli con la vostra macchina per cucire. questo eviterà problemi durante l'esecuzione per via del nastro isolante che scivola giù. Specialmente consigliabile in un ambiente caldo ed umido. Prima di iniziare a ricamare poggiate la vostra tela su della carta spessa o del cartoncino e disegnate i contorni della tela. questo tornerà utile dopo che il ricamo sarà stato effettuato. Specialmente se il ricamo non è di dimensioni molto limitate sarebe una buona idea utilizzare una cornice per ricamo dove montare la tela.
    Imparare a ricamare: la scelta dell'ago
    Se state imparando il ricamo avrete bisogno di un ago da tappezziere. un ago da tappezziere ha un capo smussato e una larga cruna. volendo potreste comprare un pacchetto di aghi assortiti di varie dimensioni a un prezzo molto economico.
    Di seguito vi forniamo la dimensione di ago più appropriata per i diversi fomati di maglia, regolare generale: l'ago deve essere abbastanza grosso per evitare che il filo si logori passando nel tessuto..
    Ago formato 16 - maglia tela da 8
    Ago formato 18 - maglia tela da 10
    Ago formato 20 - maglia tela da 12- o 14
    Ago formato 22 - maglia tela da 16 o 18
    La dimensione dell'ago è inversamente proporzionale al numero cioè a numero più basso equivale un ago più grande. Comunque se l'ago passando non distorce le maglie della tela perchè troppo grande ma non dovete tirare troppo e il filo scorre bene probabilmente avete scelto l'ago giusto.
    Imparare a ricamare: i punti ricamo e alcuni consigli
    Per conoscere i principali punti ricamo vi rimandiamo ad un'altra guida dedicata al Punto ricamo.
    Una volta terminato di ricamare probabilmente, anzi sicuramente la vostra tela avrà perso la forma inziale e il vostro lavoro avrà bisogno di essere stirato, ecco perchè in precedenza vi avevamo fatto disegnare i contorni della tela su un cartoncino o foglio di carta spessa, rimuoveta il vostro lavoro id ricamo dalla cornice 8se ne stavate utilizzando una), inumiditelo leggermente, stendetelo sul foglio e stiratelo in maniera da andare far coincidere i bordi con quelli disegnati, fissatelo e lasciatelo asciugare così.
    Qui vi forniamo invece alcuni consigli:Mentre ricamate il vostro lavoro tenderà ad attorcigliarsi, ogni pochi punti lsciate penzolare l'ago e il filo si srotolerà.. Fate attenzione alla tensione del filo: se lo tirate troppo la tela si piegherà e deformerà, il filo deve essere abbastanza rilassato, ma non esagerate o i punti potrebbero saltare, non vi preoccupate troppo comunque sono cose che vengono automatiche dopo una breve esperienza.

     
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    i punti del ricamo

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    CONOSCERE I PUNTI DEL RICAMO……………. DALLA A ALLA Z

    A


    Punto Aemilia Ars:
    Si esegue un giro di filza e si traccia la crocetta centrale ricoprendo il tutto a punto Cordoncino, facendo contemporaneamente dei passaggi a punto Festone e sempre con questo punto si formano quattro triangoli. Si completa questa fase a punto Cordoncino.

    Punto Annodato:Si procede da destra verso sinistra formando un piccolo cappio con il filo e facendo passare l'ago all'interno. Si ripete il movimento accanto al punto formando un effetto simile alla catenella ma con annodature piu' morbide e piu' in rilievo.

    Punto Antico:Il punto Antico si esegue contando i fili ed è formato da una infinita' di punti ripartiti tra punti base: il Punto Quadro , il Punto Gigliuccio e punti più specifici quali il Punto Riccio, il Punto Spirito, il Punto Reale, il Punto Reticello, il Punto Aemilia Ars, il Punto Piatto, il Punto Scritto e il Punto Retina. L'utilizzo di tutti questi punti uniti alla fantasia di chi ricama da origine a lavori veramente unici. Gia' verso la fine del 1400 si eseguiva questo tipo di lavoro.

    Punto Assisi:Il punto Assisi si esegue a fili contati copiando il disegno da uno schema e utilizzando un tessuto a trama regolare. Si prepara il tessuto tracciando con una filza la meta' sia in larghezza che in lunghezza e si lavorano i contorni del disegno a punto scritto, in giri di andata e di ritorno. L'andata si esegue a punto filza prendendo e saltando lo stesso numero di fili ed il ritorno eseguendo lo stesso punto negli spazi rimasti precedentemente vuoti. Il ricamo va iniziato in alto a sinistra contando sia sullo schema che sul tessuto i punti che lo separano dalle meta' tracciate in precedenza. Una volta eseguito il contorno del disegno si procede con il riempimento del tessuto a punto croce lavorato da sinistra a destra, esterno al punto scritto.

    Punto Avvolto:Si inizia da destra eseguendo tre punti vicini su sei fili di tessuto poi si saltano sei fili e procedendo verso sinistra si esegue un altro gruppo di tre punti. Voltare il lavoro ed eseguire lo stesso punto su tre fili.


    B


    Punto Bandera:Il ricamo bandera consiste nella riproduzione di motivi decorativi policromi elaborati, con una parte centrale di soggetto floreale o di figure antropomorfe ed una cornice spessa in figura di nastro a colore sfumato.

    Punto Bizantino:Si esegue su canovaccio ad uno o due fili. Si lavora con cotone lanato, lana o cotone moulinè. Si usa di solito per coprire spazi di fondo e si lavora in diagonale prendendo ogni volta 2 fili di canovaccio. S i alternano 5 punti diagonali eseguiti in verticale e 5 punti diagonali eseguiti in orizzontale.

    Punto Broccatello:Così chiamato per la sua somiglianza al tessuto broccato. Il punto può essere eseguito sia in orizzontale che in verticale seguendo la trama e l'ordito del tessuto. Per questo tipo di ricamo e' indicato un cotone lucido come il Perla n.5. Sul tessuto da ricamare vanno tracciate tante righe per il verso scelto ad una distanza di ca.2 mm l'una dall'altra. Si lavora da destra verso sinistra e si esegue un punto lungo quanto la linea tracciata e si esce con l'ago 3 o 4 fili sotto il punto terminale del tracciato, ritornando poi verso il basso con piccoli punti obliqui e cosi'b fino a coprire tutte le linee .


    C

    Punto Catenella:
    Si esce con l'ago dal tessuto e si forma un cappio con il filo intorno alla punta dell'ago, procedendo da destra verso sinistra. Si rientra nel tessuto poco al di fuori del cappio precedente, quindi si esce con l'ago, si forma un nuovo cappio e si ripete eseguendo i punti in fila.

    Punto Caterina de' Medici: si eseguono su tessuti radi a trama regolare e consistono nel ricoprire i bordi del disegno con una filza di punti sempre uguali in un giro di andata e uno di ritorno. Si lavora con cotone mouline' o perlato e si suddividono in punto per contorni regolari, a gradini e a zig zag. Il punto Caterina de' Medici per contorni regolari è formato da una serie di punti filza in andata e ritorno,.scambiando i puntoi in modo da ottenere una linea continua a due diritti. Il punto a gradini deve essere lavorato dal basso verso l'alto eseguendo punti filza verticali e spostandoli lateralmente ogni volta. Nel giro di ritorno i punti filza vengono eseguiti in modo orizzontale, dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra, unendo i punti precdentemente eseguiti. Il punto a zig-zag si lavora in andata da sinistra verso destra eseguendo i punti filza obliqui con altri di inclinazione contraria lavorando da destra verso sinistra.

    Punto Corallo:Si esce con l'ago dal tessuto e si rientra a destra lasciando il filo morbido e uscendo circa al centro del punto più in basso. Si rientra nel tessuto a destra, per uscire verso il basso tenendo il filo sotto la punta dell'ago. Si entra ancora nel tessuto da sinistra formando un nuovo punto, quindi si rientra nel tessuto da destra e si ripete.

    Punto Cordoncino:Si esegue da sinistra verso destra: passare una filza sul disegno, poi lanciare punti verticali molto ravvicinati cercando di coprire la filza .

    Punto Cravatta: e' un punto semplice ma d'effetto che va eseguito in due tempi perche' prima si eseguono tanti punti orizzontali larghi ca.8 fili di tessuto e poi dall'alto verso il basso si formano tanti occhielli facendo scorrere il filo nei punti precedentemente eseguiti.

    Punto Croce verticale:Si lavora in giri di andata e di ritorno dal basso verso l'alto e viceversa. Per mantenere sempre verticali i fili sul rovescio del lavoro si lavorano prima i mezzi punti inclinati verso sinistra , alternando i passaggi dell'ago e poi si ritorna indietro eseguendo la croce e con lo stesso procedimento.

    Punto Croce diagonale:Si lavora in giri di andata e di ritorno dal basso verso l'alto e viceversa. Si lavorano alternativamente i mezzi punti verso destra e verso sinistra ricordando di passare sopra o sotto l'ago nel giro di ritorno. Usualmente il primo filo, quello che sta sotto e' rivolto verso destra.

    Punto Croce doppio:Eseguire un punto croce semplice, uscendo con l'ago in alto, al centro di due punti ed entrare in basso sul lato opposto, uscendo con l'ago a sinistra. Rientrare al centro a destra.

    Punto Croce doppio diritto:Si ottiene il diritto sul davanti e sul dietro del lavoro se si esegue una riga di punti obliqui da destra verso sinistra e poi da sinistra verso destra negli spazi lasciati. Poi eseguire la croce da destra verso sinistra e poi da sinistra verso destra.


    D

    Punto Dama:
    si effettua in senso orizzontale da sinistra verso destra alternando un quadrato a punto lanciato e un quadrato a mezzo punto, magari con 2 tonalita' di colore per accentuare proprio l'effetto dama. Il primo quadratino corrisponde a 4 fili di trama e 4 fili di ordito presi in diagonale ed il secondo quadratino si esegue a mezzo punto sempre 4x4.

    Punto Dischetti: Si lavora su tessuto a trama molto fitta e con filo sottile ma resistente, disegnando un cerchietto di 1 cm di diametro. Si ritaglia la circonferenza e si rifinisce il bordo a punto cordoncino molto fitto. Dentro il cerchio si possono eseguire da sei a dodici raggi sempre distanziati tra loro in modo uguale. Si procede fissando il filo sul bordo del cerchietto sul rovescio del lavoro. Poi si lancia un punto che vada verso il centro del cerchio e torni a bordo a punto cordoncino, formando un'asola. Si fa girare il filo intorno all'asola in modo da arrivare a metà del punto lanciato. Si torna sul bordo e si forma un'altra asola e si prosegue così fino a raggiungere il numero dei raggi desiderato. Il raggio iniziale resta scoperto e viene chiuso arrotolando il filo intorno e fissandolo sul rovescio a punto cordoncino dopo aver eseguito il cerchietto interno che si è creato nella lavorazione.


    E

    Punto Erba: Si lavora da sinistra verso destra, uscendo dal tessuto e rientrando pochi millimetri piu' a destra per uscire di nuovo accanto al punto appena eseguito e ripetere in modo identico seguendo la linea del disegno. Eseguendo piu' file vicine di punt'erba si ottiene un effetto simile al punto raso.

    F

    Punto Festone con archetti e pippiolini:
    Si esegue prima il punto festone poi da sinistra si punta l'ago nel ricamo già eseguito e si lancia un filo verso destra per la lunghezza che si vuole dare all'archetto. Si torna nella posizione iniziale, a sinistra e si copre a festone il doppio lancio di filo, procedendo verso destra. Si ripete sempre per ogni archetto successivo. per eseguire i pippiolini lungo la lavorazione del punto festone, giunti nella posizione in cui si vuole eseguire il pippiolino, si punta l'ago nell'ultimo punto eseguito, si esce in parte con la punta e si avvolge più volte il filo, come per il punto vapore, quindi si estrae l'ago e si procede normalmente con il punto festone.

    Punto Festone con foro centrale: Si esegue una imbastitura lungo i contorni del disegno da ricamare e all'interno come per il punto pieno. Poi si esce con l'ago subito sotto l'imbastitura e si rientra sopra e si esce di nuovo sotto passando il filo sotto la punta dell'ago. Si ripete il movimento puntando l'ago nel tessuto, facendo passare il filo sopra l'imbastitura e uscendo appena sotto, tenendo sempre il filo sotto la punta dell'ago. Si forma così una costina con un margine opposto sempre nella stessa posizione che talvolta forma un forellino, lavorando in tondo.

    Punto Fiamma: Detto anche punto fiorentino è essenzialmente formato dall'alternarsi di movimenti di salita e di discesa con colori in gradazione. In genere si lavora su quattro o sei fili di canovaccio e qualche volta su otto fili. Se si lavora a righe sovrapposte il motivo è lo stesso ma cambia ad ogni giro la scalatura di colore. Il classico punto fiorentino a guglie e curve è realizzato su quattro fili del canovaccio ed ogni spostamento che si esegue viene viene effettuato su due fili, talvolta su un solo filo. Si lavora a righe orizzontali che alternano per tutta la superficie punte e ondulazioni che cambiano di colore in perfetta gradazione. Il disegno può essere ripetuto in modo simmetrico e il centro che rimane vuoto può essere colorato a punti lanciati oppure a punto croce. Si può usare un canovaccio con 80 fori in cm.10 o a trama grossa con 56-60 fori in cm.10.

    Punto Filza: Si esegue una serie di punti orizzontali o verticali, regolari e si continua ad eseguire la filza in maniera uguale al primo rigo o alternata adattandola al motivo.

    Punto Foglia con venatura: si eseguono 8 punti orizzontali e 8 perpendicolari tra loro che comprendono da 1 filo del tessuto per il primo punto a 8 fili per l’ultimo. Sono punti lanciati che formano angoli retti. Per la venatura si esegue una filza centrale.

    Punto Foglia: e’ un punto che si lavora orizzontalmente da sinistra verso destra in giri di andata e ritorno, sempre a punti lanciati.

    Punti di Fondo:

    Alternato: nella prima riga si lavorano alternativamente cinque punti uguali su tre fili del tessuto e tre punti uguali su nove fili del tessuto. Nella seconda riga si lavora allo stesso modo ma "spostando" i punti. Tutte le righe dispari sono come la prima riga e tutte le righe pari sono come la seconda riga.

    Scacchiera: si eseguono righe di quattro punti paralleli verticali, distanziati di quattro fili, alternate con righe di quattro punti paralleli orizzontali, per poi ripetere dall'inizio.

    Stella: si eseguono raggiere di sedici fili uscenti tutti dallo stesso centro, le estremità dei quali formano un contorno quadrato. Si ripete sempre.

    Raggiere alternate: si esegue una raggiera con cinque raggi uscenti verso destra e verso sinistra, su sei fili, quindi una seconda raggiera con raggi verso l'alto e verso il basso. Poi si ripete dall'inizio disponendo i due tipi diversi di raggiera in posizione di scacchiera.

    Scaletta: si procede come per il punto Rodi, da destra in alto verso sinistra in basso, lavorando alternativamente punti orizzontali e punti verticali con spostamenti da rovescio eseguiti in diagonale. Terminata una serie di punti a scaletta si passa a lavorare quella accanto, spostata di un filo rispetto alla serie precedente di punti.

    Zig-zag: si eseguono in successione un punto orizzontale in basso, un punto obliquo da destra in basso verso sinistra in alto, un punto orizzontale in alto, un punto obliquo da destra in alto verso sinistra in basso, per riprendere dall'inizio con identici spostamenti.

    Fasce parallele: si esegue una serie di tredici punti uguali e paralleli tutti verticali o orizzontali su quattro fili del tessuto poi ci si sposta di quattro fili e si esegue una seconda serie identica alla prima e così via. Si lavorano poi la serie di punti perpendicolari a quelli della prima serie, formando scaletta, poi si eseguono punti identici a quelli della prima serie e così via.

    Scacchi e Quadretti: si eseguono a scacchiera serie di dieci punti verticali, tutti identici, su nove fili del tessuto, alternati con punti quadro al centro dello spazio quadrato tra le serie di punti verticali con quattro punti obliqui diretti verso i vertici corrispondenti.

    Canestro: si alternano a scacchiera formando effetto canestro, gruppi di tre fasce di dodici punti uguali paralleli e verticali su tre fili del tessuto e gruppi identici ai precedenti ma tutti orizzontali.

    Punte di Freccia: si eseguono punti diagonali da sinistra in basso verso destra in alto, di quattro misure diverse, in successione, per riprendere con il quinto punto, identico al primo. Poi si esegue una seconda serie di punti ad incastro con i precedenti per ottenere un effetto a punta di freccia con direzione verso il basso, a destra. Quindi si prosegue ad incastro eseguendo una serie di punti identici alla prima.

    Ventagli: si esegue una serie di nove punti uscenti da uno stesso vertice, che si aprono a ventaglio verso destra in basso con lunghezze diverse. A scacchiera si eseguono altre serie di nove punti a ventaglio con centro in corrispondenza del punto più lungo del ventaglio precedente.

    Scacchi in rilievo: si eseguono a scacchiera tante serie di sei punti identici su sei fili di tessuto tutti orizzontali o tutti verticali. Poi si passa con un filo alternativamente sotto un primo gruppo e poi sotto quello accanto senza però attraversare il tessuto.

    Clessidre: si esegue una raggiera di dieci punti uscenti da uno stesso centro con direzione verso l'alto e verso il basso. La seconda raggiera è identica alla prima e così anche le raggiere successive.

    Losanghe: si esegue una serie di sette punti obliqui di diversa lunghezza e un'altra serie simmetrica alla prima. La terza serie sarà uguale alla prima e così via.

    G

    Punto Genevose: iintorno ad un piccolo cerchio disegnato si esce al centro dello stesso con l'ago e si lavora un piccolo punto di catenella. Girando in tondo si eseguono altri punti di catenella puntando sempre l'ago al centro del punto precedente e uscendo in posizione opposta diametralmente. I punti diventano piu' lunghi e si modellano intorno ai primi creando un effetto rosellina.

    Punto Gigliuccio: Si esegue un primo giro a Punto Quadro formato da quattro fili per quattro, poi si sfilano sei fili e si esegue un secondo giro formando dei mazzettini e si procede con un terzo giro a Punto Quadro.

    Punto a Giorno semplice:Fissare il filo sotto l'orlo, passare l'ago da destra a sinistra sotto due fili di tessuto, raggruppandoli. Quindi fissare il punto prendendo due fili del tessuto sul margine ripiegato.

    Punto Gobelin: E' il classico punto usato per l'esecuzione degli arazzi. Su canovaccio si esegue prima l'imbastitura, passando fili orizzontali lungo il disegno , poi si copre con punti verticali usando in entrambi i punti lo stesso colore del ricamo.

    Punto Gobelin a intarsio: e’ eseguito da destra verso sinistra nel giro di andata e da sinistra verso destra in quello di ritorno. Si inizia in alto a destra inserendo l’ago in modo obliquo dall’alto verso il basso. Si prendono 5 fili di tessuto e se ne lascia 1 laterale, nel giro di ritorno l’ago va inserito tra i due punti del giro di andata formando cosi’ l’intarsio.

    Punto Gobelin mezzo: Si lancia un filo di imbottitura da destra verso sinistra. Si prendono 2 fili di canovaccio obliquamente verso destra saltando un filo e si esce verticalmente di 2 fili.

    Punto Gobelin diritto: Si esegue come il mezzo punto ma si punta l'ago dall'alto verso il basso, prendendo 2 fili e uscendo con l'ago obliquamente di un filo verso destra. Si esegue sempre prima un filo di imbottitura.

    Punto Gobelin obliquo:Si esegue come il mezzo punto ma entrando ed uscendo in tutti i fili del canovaccio. Si lavora con un filo di imbottitura.

    Punto Gobelin piccolo: Si esegue partendo da destra con un punto obliquo verso destra e coprendo un solo filo di canovaccio nel giro di andata e durante il giro di ritorno si punta l'ago dal basso verso l'alto, da sinistra a destra.

    Punto Guipure: e' un tipo di ricamo. Ha l'aspetto di un pizzo e le varie parti sono unite da barrette. Si esegue il motivo disegnato su stoffa a punto occhiello. Dopo aver eseguito un pulto filza regolare su tutto il motivo per ottenere un effetto imbottitura si eseguono le barrette lanciando da una parte all'altra del disegno per 3 volte il filo con tensione uniforme. Una volta eseguito questo passaggio le barrette vengono ricoperte con punto occhiello. Si termina tagliando le parti di stoffa in eccedenza creando un effetto pizzo.


    H

    Hardanger:
    Nel ricamo di Hardanger si iniziano a ricamare le parti destinate al contorno dei trafori, poi si passa alla tagliatura e alla sfilatura dei fili, quindi alla ricopertura dei reticolati. I punti che vengono utilizzati nell'Hardanger sono:
    - Punto piatto o passato: si lavora da sinistra a destra eseguendo dei punti verticali dall'alto verso il basso o orizzontali da destra a sinistra. Completare tutto il contorno seguendo il disegno relativo al lavoro che volete realizzare, quindi tagliare e sfilare i fili destinati al traforo. Ricoprire il reticolato a punto rammendo.
    - Punto rammendo: Si lavora da destra a sinistra passando il filo sopra ai 2 o 3 fili in alto e poi sopra ai 2 o 3 fili sotto, ripetere sempre questi movimenti.
    - Punto cordoncino: Si lavora in un primo giro di andata da destra a sinistra e si ricoprono 2 o 3 fili del tessuto con punti, dall'alto in basso, vicinissimi gli uni agli altri. Terminata la riga si ricoprono i fili sotto da sinistra a destra.
    - Punto occhiello: Si lavora da sinistra a destra eseguendo un punto verticale, si passa poi il filo da destra a sinistra e sotto l'ago e si tira l'ago verso l'alto.
    - Punto stella: si esegue all'interno del punto piatto eseguendo dei punti lanciati dal centro verso i punti gia' esistenti in modo tale da formare una stella , con tre fili per lato.


    I

    Impuntura:
    Si lavora da destra a sinistra, si esce con l'ago e si rientra nel tessuto un po' piu' a destra per uscire a sinistra della prima uscita . Si rientra nel tessuto nel punto esatto della prima uscita, per uscire a sinistra e si continua cosi' seguendo la linea disegnata.

    Punto Incrociato doppio: Si esegue un primo punto verticale dal vertice della foglia, si esce con l'ago a sinistra del disegno e si rientra a destra a fianco del vertice per uscire orizzontalmente a sinistra sempre accanto al vertice. Si rientra nel tessuto in basso a destra , alla stessa altezza del punto opposto precedente e si esce orizzontalmente a destra appena sotto al punto precedente formando cosi' degli incroci sovrapposti che formano nella foglia un effetto "venatura".

    Punto Inglese: Si esegue una imbastitura lungo il disegno, poi si usa un punteruolo e forbici per l'interno dei motivi disegnati sui quali si ricama a punto cordoncino intorno e dal rovescio si taglia il tessuto e si ferma il filo.

    Punto Intaglio: Si esegue una imbastitura lungo tutti i contorni del disegno ad eccezione delle barrette. Si ricoprono a punto festone tutte le imbastiture con la costina rivolta verso l'esterno, cioe' dalla parte da tagliare. Sulle barrette si esegue un triplo lancio di filo e lo si copre a punto festone. Alla fine si ritaglianbil tessuto lungo tutti i contorni facendo attenzione a non tagliare ne' le barrette ne' la costina eseguita nel punto festone.

    L

    Punto Lanciato:
    Si esegue lanciando il filo da una parte all'altra del disegno formando punti verticali od orizzontali di lunghezza variabile senza accavalarli.

    Punto Lisca: si usa per petali e foglie che vanno divisi a meta’ e l’ago va inserito obliquo facendolo uscire appena dopo la linea di meta’ tracciata.


    M

    Punto Maglia:
    Si usa per ricamare sui lavori a maglia, ma viene anche usato per riempire ampie superfici di canovaccio. E' un lavoro a fili contati ed il filo usato deve coprire i punti sottostanti. Si esegue verticalmente, uscendo con il filo sul diritto del lavoro, puntando l'ago obliquamente dal basso verso l'alto sia a destra che a sinistra.

    Punto Margherita imbottito:
    si eseguono punti di catenella ravvicinati e lievemente obliqui uscendo dal tessuto e puntando l'ago vicino all'uscita per uscire nuovamente all'altra estremità del disegno formando un cappio intorno alla punta dell'ago e si esegue un piccolo punto di fermo intorno all'occhiello di filo e si ripete dall'inizio.

    Punto Mezzo: E’ un particolare punto di ricamo adatto per quadri e arazzi che si esegue in giri di andata e ritorno con punti obliqui. L’ago entra ed esce verticalmente nel canovaccio e se esuito correttamente il mezzo punto sul retro del lavoro e’ formato da tanti punti verticali.


    Punto Mosca: Si esce con l'ago dal tessuto e si rientra a destra per uscire in basso tenendo il filo sotto la punta dell'ago. Al vertice del punto si esegue un piccolo punto di fermo e si continua eseguendo un altro punto nella posizione desiderata.


    N

    Punto a Noccioline: si esegue un punto catenella dal basso in alto formando un cappio intorno alla punta dell'ago, poi senza attraversare il tessuto si forma un primo punto "volante". Si eseguono altri punti volanti come il primo (almeno 3-4 punti), si fa passare l'ago attraverso i vari cappi del filo, da destra verso sinistra e si forma con il filo un ulteriore cappio intorno alla punta dell'ago, si tira dolcemente il filo formando una "nocciolina" e si punta l'ago nel tessuto per fermare la nocciolina e si ricomincia dall'inizio.

    Punto Nodini: Uscire con l'ago sul diritto del lavoro poi, tenendo il filo tra il pollice e l'indice della mano sinistra, avvolgerlo tre o quattro volte attorno alla punta dell'ago, da sinistra verso destra; infilare l'ago nel tessuto vicinissimo al punto di uscita.


    O

    Punto Ombra:
    Si lavora da destra verso sinistra;eseguire un'impuntura a piccoli punti passando alternativamente da una parte all'altra del disegno in modo che il filo sul dietro del lavoro venga ad incrociarsi.

    Punto Ombra a rovescio:
    Si lavora come il punto ombra ma procedendo in senso inverso,cioè da sinistra verso destra.


    P

    Punto Palestrina: e' un punto adatto per linee, contorni e motivi curvi. Si esegue formando una serie di nodini piu' o meno ravvicinati e risulta molto decorativo e va usato con cotone ritorto o perlato su tessuti pesanti per ottenere il massimo rendimento. Si lavora verticalmente dall'alto verso il basso o orizzontalmente da sinistra verso destra. Uscire con l'ago sul diritto del lavoro, puntare l'ago obliquamente e prendere un tratto di tessuto uguale in altezza ed in larghezza, entrare con l'ago verticalmente e tirare il filo. Far passare l'ago parallelamente al tessuto, sotto al filo obliquo senza prendere la stoffa. Tenere fermo il filo sotto al pollice della mano sinistra, far passare l'ago sotto il filo obliquo e sopra il filo del punto precedente. Continuare allo stesso modo facendo attenzione a non tirare troppo le gugliate.

    Punto Pallino traforato: Si esegue con una piccola imbastitura forando con il punteruolo e ripassando a punto Cordoncino. Sul punto Cordoncino si puo' lavorare anche un punto Festone.

    Punto Paniere: Si lavora da sinistra a destra. Uscendo con l'ago dal tessuto entrare da un punto del tessuto 4 fili a sinistra più in alto e uscire in basso formando un punto obliquo. Ricamare quindi un punto verticale 2 fili più a destra del punto fatto, entrando con l'ago dall'alto verso il basso. Si ripete dall'inizio eseguendo un primo punto verticale a 4 fili di distanza verso sinistra e un secondo punto verticale a 2 fili di distanza verso destra , dal punto precedente. Il rovescio deve presentare dei punti verticali doppi a distanza perfettamente uguale.

    Punto Parigi: si lavora da destra verso sinistra e l’ago va inserito orizzontalmente nel tessuto, prendendo 3 o 4 fili. E’ un punto utile per attaccare pizzi al tessuto che va unito quando l’ago esce obliquamente di 3 o 4 fili, formando cosi’ tante barrette orizzontali e verticali.


    Punto Passato sbieco: E' formato da punti lanciati eseguiti tra due contorni opposti di un disegno e obliqui al contorno stesso.

    Punto Pechinese doppio:
    si esegue una doppia fila di impunture parallele da destra verso sinistra con punti uguali tra loro ed in corrispondenza. Poi procedendo da sinistra verso destra, si eseguono punti incrociati che non passano mai attraverso il tessuto, ma soltanto sotto i punti delle due impunture, alternativamente in alto ed in basso.

    Punto Pelliccia: e’ un punto particolarmente indicato nei lavori d’arazzo e va eseguito con lana grossa. Si lavora da destra a sinistra ed in file eseguite dal basso verso l’alto.

    Punto Piatto: Si lavora contando sempre quattro fili con punti verticali messi gli uni accanto agli altri introducendo l'ago dall'alto, facendo uscire in basso e seguendo il tracciato del disegno. Il punto piatto è chiamato anche punto reale.

    Punto Piccolo: si lavora in giri di andata da destra verso sinistra e giri di ritorno in senso orizzontale , mentre l’ago entra ed esce obliquamente.

    Punto Pieno: Si esegue un'imbastitura intorno al disegno e al centro dello stesso si prepara la base con una imbottitura a punto filza molto fitta, poi si ricopre l'imbottitura con punti regolari lanciati da un lato all'altro del motivo, perpendicolari ai punti precedenti e vicinissimi tra loro.

    Punto Pisano: si esegue un'imbastitura con piccole filze da destra verso sinistra fino a raggiungere il punto dove andra' eseguita la barretta. Si inserisce l'ago nella parte opposta dell'imbottitura e si esce al di sotto del margine tracciato. Si ripete per tre volte in modo alterno ottenendo cosi' 3 fili ben tesi sul quale eseguire il punto cordoncino, senza prendere la tela sottostante.Si continua con il punto filza, sul quale si lavorerà a punto cordoncino. Con le forbici si taglierà la parte interna al punto cordoncino.

    Punto Pittura: è un punto usato per fiori e ornamenti e consente di ottenere sfumature cromatiche stupende. Si lavora su qualunque tipo di tessuto con filo mouline' e si puo' usare anche per il ricamo bianco su bianco per ottenere un effetto cangiante molto raffinato. Esiste il punto pittura semplice e quello cinese. Il punto pittura semplice si lavora lanciando dei punti molto ravvicinati verso il centro ideale del lavoro, sul quale e' stato disegnato il motivo. I punti non dovranno essere tutti uguali ma uno corto ed uno lungo. Eseguita una prima fila di punti si esegue la seconda invertendo i punti lunghi a quelli corti e per conferire l'effetto di sfumatura si cambia colore fino al riempimento del lavoro. Il punto pittura cinese, invece, cambia nelle gradazioni di colore che occupano superfici precise, che vanno segnate sul disegno prima di iniziare a ricamare.

    Punto Principessa: Si esegue contando quattro fili con un'andata ed un ritorno che formano un ottagono, separato dall'altro da un quadrato.



    Q

    Punto Quadro:
    Si lavora da destra a sinistra: uscire con l'ago nella sfilatura inferiore, eseguire un punto indietro prendendo quattro fili. Spostarsi in alto con un punto verticale e uscire quattro fili a sinistra. Eseguire un punto indietro prendendo quattro fili, uscendo diagonalmente in basso, quattro fili a sinistra rispetto al primo punto. Ripetere.

    Punto a Quadretti: si lavora in diagonale rispetto alla trama del canovaccio da sinistra verso destra in giri di andata e viceversa.Il ricamo va iniziato nell'angolo superiore sinistro del canovaccio, scendendo verso il basso. Si formano più punti lunghi in diagonale partendo da 2 incroci di filo poi 3/4/5 e tornando indietro con 4 /3/2. Terminata una diagonale nella parte parellela al lavoro si eseguono nuovamenti i punti alternando i punti lunghi a quelli corti rispetto al giro precedente.


    R

    Punto Rammendo: Si esegue su fili lanciati: lanciare più fili lungo i contorni del motivo da ricamare; quindi ricoprire il motivo prendendo una volta i fili sulla destra, una volta quelli sulla sinistra.

    Punto Raso: Si esegue con una imbastitura tutto il contorno del motivo da riempire a punto raso. Con il primo colore si eseguono punti irregolari gli uni vicini agli altri, in modo da "colorare" parte del motivo, iniziando dai contorni esterni del disegno. Con il secondo colore o sempre con lo stesso si esegue un secondo giro di punti con direzione verso il centro del motivo (se e' un fiore) o verso la venatura (se e' foglia). I nuovi punti coprono in parte i precedenti ed in parte li completano.

    Punto Retina con punto spirito: Si esegue una filza di contorno al disegno da completare a punto Cordoncino. Si esegue un reticolato di fili sfilati e non , lasciando all'interno del quadratino delle crocette di filo.


    Punto Riccio: Si esegue una filza con quattro fili presi e quattro lasciati e si procede con una seconda filza alternata alla precedente. Si esegue un sopraggitto e si fa il punto Cordoncino fitto senza prendere il tessuto, dando così un effetto in rilievo.


    Punto Risparmiato: Si procede da sinistra verso destra uscendo dal tessuto ed eseguendo un punto verso destra, ma rientrando con l'ago nel tessuto per uscire di nuovo verso sinistra, verso il centro del filo. Ogni punto si lavora uscendo a metà del filo precedente.

    Punto Rodi: Si procede da destra in alto verso sinistra in basso, si esce dal tessuto e si esegue un punto orizzontale da sinistra a destra, poi si esegue un punto verticale uscendo con l'ago in basso a sinistra , di nuovo si esegue un punto uguale al primo in basso e poi un nuovo punto verticale dal basso verso l'alto a destra, formando cosi' il primo quadratino.

    Punto Rodi su canovaccio: Questo punto si può eseguire solo su canovaccio ad un filo con lana, cotone lanato o cotone mouline' e si usa come punto di riempimento e decorativo. Da destra verso sinistra si eseguono dei punti della lunghezza del quadrato fino al completo riempimento e si ferma il filo eseguendo un piccolo punto verticale che prenda tutti i fili del quadrato e anche il canovaccio e affrancato sul rovescio.


    Punto Rumeno: si esegue un punto verticale dal basso in alto, uscendo con l'ago circa a metà e rientrando a destra del punto verticale, con un puntino lievemente obliquo. Si esce di nuovo dal tessuto in basso per riprendere dall'inizio l'esecuzione di un nuovo punto.


    S

    Punto a Scacchi: Si esegue su canovaccio a uno o due fili, con lana , cotone lanato o mouline' a seconda del tessuto scelto. Serve per coprire spazi di fondo e puo' essere lavorato a colori alternati. Si lavora da sinistra verso destra, da destra verso sinistra in giri di andata e ritorno. Si eseguono 5 punti verticali prendendo 4 fili sul canovaccio, poi 5 punti orizzontali, sempre su 4v fili per tutto il giro di andata. Nel giro di ritorno si lavorano 5 punti orizzontali sotto a quelli verticali e 5 punti verticali sotto a quelli orizzontali.

    Punto Scozia: si esegue in orizzontale formando tanti quadrati, come per il punto a quadretti separando ogni quadrato e contornandolo con un mezzo punto.

    Punto Scritto: Si esegue solitamente su tele di trama regolare, in modo che la lunghezza dei punti sia sempre uguale, in due fasi: nella prima lavorare da sinistra verso destra, passando l'ago alternativamente sopra e sotto al tessuto e formando punti equidistanti. Nella seconda, lavorare da destra verso sinistra e , passando sempre l'ago alternativamente sopra e sotto al tessuto, ricamare i punti che riempiano gli spazi lasciati vuoti nella prima fase.

    Punto Sfilato siciliano: e' una tecnica ri ricamo antica eseguita a fili contati. Il punto base e' costituito dal punto cordoncino. Per ottenere un buon risultato è necessario avere una trama regolare del tessuto e una certa consistenza. Si lavora con mouline' non molto grosso e si usa per ornare biancheria da casa e personale. Il disegno da realizzare va prima prodotto su carta quadrettata e il ricamo deve essere montato su telaio. Prima di tagliare i fili per la sfilatura occorre delimitare con punto filza le parti piene del disegno. Si procede poi a sfilare sia verticalmente che orizzontalmente 4 o 6 fili del tessuto ogni 4 o 6 fili, seguendo lo schema ed in modo da formare un effetto rete. Ricoprire a punto cordoncino i punti sfilati in verticale e poi in orizzontale così da formare dei quadratini. Alla fine anche i bordi dei disegni pieni andranno rifiniti a punto cordoncino.

    Punto Smirne: E' un punto per tappeti e si lavora da sinistra a destra, dall'alto in basso, facendo passare il filo intorno ad un' asticciola. I punti ad occhiello cosi' creati intorno all'asticciola vengono tagliati alla lunghezza desiderata.

    Punto Smock: Si lavora su qualsiasi tessuto consistente e la stoffa impiegata dovra' essere circa 3 volte la larghezza che si intende ottenere alla fine del lavoro. La preparazione del tessuto per poter eseguire il punto smock consiste nel tracciare sul rovescio delle filze orizzontali e parallele tra loro vicine tra loro alla distanza di cm1 per ottenere cosi' un reticolato. Si tirano le filze arricciando la stoffa nella misura desiderata e formando così delle piegoline sulle quali si andra' ad eseguire il ricamo:
    - Semplice
    - Erba
    - Nido d'ape
    - Diamante
    - Croce

    Punto Sottopunto: Lavorare sul rovescio da destra a sinistra prendendo un filo del tessuto sottostante l'orlo e un filo della piega dell'orlo.

    Punto Spina: Si esegue un primo punto verticale al vertice di una foglia disegnata, poi si esce a sinistra e poi a destra per uscire al centro facendo passare il filo sotto la punta dell'ago, formando proprio una spina centrale.

    Punto Spirito: Si esegue una filza di contorno a forma di quadro poi all'interno del riquadro si forma un reticolato di fili sfilati e non. La filza di contorno si completa a punto Cordoncino. Successivamente si eseguono delle crocette con filo.

    Punto Stella quadrato: si inizia a ricamare dall'angolo superiore destro della stella, inserendo l'ago obliquamente nel canovaccio e prendendo 3 incroci di fili. Si formeranno a stella completa 24 punti lanciati che avranno lo stesso centro e che ricropriranno 6 fili verticali e 6 orizzontali del canovaccio. Con filo contrastante si potra' delimitare ogni stella con un punto lungo in orizzontale e verticale da formarne un quadrato.

    Punto Stemma: si esegue un punto orizzontale da sinistra verso destra, uscendo dal tessuto sopra il punto appena eseguito a metà del punto stesso. Si esegue un nuovo punto orizzontale verso destra, lungo come il precedente, uscendo sotto il punto, a metà del punto, si ripete dall'inizio.

    Punto Stuoia: Si lavora dall'alto in basso, possibilmente con punti orizzontali lunghi quanto la larghezza del motivo da ricoprire.Eseguire un punto lungo in diagonale dall'alto verso il basso, uscire con l'ago a pochi fili dal termine del contorno ed eseguire intorno al filo lanciato uno o più punti trasversali, ricamando come se fossero piccoli punti indietro, distribuendoli a distanze regolari, se si vuole eseguire un secondo motivo all'interno del precedente, o a distanze irregolari.

    T

    Punto Tagliato: Si contorna il quadrato di filza. S i taglia la stoffa lasciando un piccolo margine si piega sotto il lavoro e si nasconde a punto Cordoncino, formando dei passaggi a punto Festone.

    Punto Tela: Si usa su canovaccio a uno o due fili con cotone lanato, lana o mouline' e serve per riempire spazi di fondo. Si lavora da sinistra in diagonale. Il primo giro viene eseguito dall'alto verso il basso, orizzontalmente prendendo 2 fili di canovaccio e spostando ogni volta il punto di un filo verso sinistra. Il secondo giro si esegue dal basso verso l'alto, verticalmente su due fili, spostando ogni volta il punto di un filo verso l'alto.

    Punto Tessitura: Il punto tessitura si lavora su canovaccio a uno o due fili su stoffa a trama nolto rada. S i esegue con lana, cotone lanato o mouline' in base al tessuto scelto. E' un punto facile adatto per coprire fondi di grandi dimensioni o per ricamare figure geometriche e stilizzate. Si esegue con il punto filza contando i fili, lavorando in verticale, in orizzontale e in diagonale a seconda del disegno da realizzare.

    Punto Turco: si ricama da destra verso sinistra e si esegue un punto indietro prendendo 2 o 3 fili, poi si procede con un punto obliquo verso destra saltando sempre lo stesso numero di fili in altezza, si riforma un punto orizzontale in alto come il primo punto eseguito e un punto obliquo verso destra. Si formeranno tanti triangoli intersecati tra di loro.


    U


    V


    Punto Vapore: Si entra con l'ago nel tessuto e si fa uscire per metà a 8 o 10 fili di distanza verso sinistra. Tenendo l'ago fermo con il pollice della mano sinistra, con la destra avvolgere il filo intorno all'ago tante volte quanti sono i fili del tessuto presi con il punto. Tenendo ferma la spirale così formata con l'aiuto del pollice sinistro, far passare tutto l'ago attraverso la spirale e ripuntarlo a destra, nel punto preciso in cui si era entrati all'inizio del punto.

     
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    Ricamo: I punti annodati


    Punto_Corda
    PUNTO CORDA
    Si lavora da destra a sinistra. Si esce con l’ago sul diritto, si rientra prendendo verticalmente uno o due fili del tessuto, spostati sulla sinistra di tre o quattro fili rispetto al punto di uscita; il filo deve passare sotto la punta dell’ago da sinistra a destra. Per chiudere il punto tirate il filo orizzontaimente verso sinistra. Il punto corda può essere eseguito lungo tracciati rettilinei o curvi.



    Punto_Annodato_a_Festone
    PUNTO ANNODATO A FESTONE
    Si lavora da sinistra a destra. Si esce con l’ago sul diritto del lavoro e, spostandosi sulla destra di tre o quattro fili, si prende verticalmente un filo del tessuto, facendo passare l’ago nel cappio come per un punto smerlo. Stringete il punto tirando il filo verso l’alto, poi eseguitene un secondo sul primo, prendendo più fili del tessuto; stringete il punto tirando bene il filo.

    Punto_Annodato
    PUNTO ANNODATO
    Si esce con l’ago sul diritto, si rientra a un filo di distanza prendendo uno o due fili in diagonale, senza estrarre completamente l’ago. Si avvolge due o tré volte il filo sull’ago, tenendolo ben stretto e avvolto sull’ago stesso. Fate passare l’ago attraverso questi anellini di filo, tenendoli con l’unghia ben accosti al tessuto. Rientrate poi con l’ago vicino al punto di uscita e stringete bene il nodo.

    Punto_Corda_ZigZag
    PUNTO CORDA A ZIG-ZAG
    Si tratta dello stesso tipo di lavorazione; l’unica differenza consiste nel fatto che i puntini vengono annodati una volta in alto e una in basso seguendo un motivo a zig-zag. Nello stringere il punto tendete sempre il filo nella direzione dell’ultimo punto diagonale, alternativamente verso l’alto e verso il basso.

    Punto_Anello
    PUNTO ANELLO
    Si lavora da sinistra a destra. Si esce con l’ago sul diritto; si forma un anellino con il filo e si introduce l’ago nel tessuto all’interno di questo e lo si fa uscire verticalmente un po’ più in basso, al di fuori dell’anellino ma al di sopra del filo. Nel tirare dolcemente il filo trattenete l’anellino con il pollice. Rientrate con l’ago all’interno di un nuovo anellino, sulla destra del precedente e proseguite così.

    Punto_Avvolto
    PUNTO AVVOLTO O PUNTO VAPORE
    Si esce con l’ago sul diritto, si rientra verticalmente in alto di quattro fili e si esce nel primo punto di uscita, senza estrarre completamente l’ago. Attorno alla punta dell’ago si avvolge il filo tante volte quanti sono i fili presi dall’ago nel tessuto. Si trattiene il filo avvolto sull’ago servendosi dell’unghia e si fa passare l’ago attraverso gli anellini.

     
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    Ricamo Bandera


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    Conoscete il ricamo Bandera?
    Si tratta di un ricamo tradizionale piemontese risalente al XVII secolo che si ricama su una tela particolare chiamata, appunto, tela Bandera. E’ una tela in cotone con una trama a nido d’ape.
    Il ricamo è fatto con un filo di lana molto fine che può essere usato a uno o due capi.

    Anche i disegni sono molto particolari (fiori, frutti, figure antropomorfe, nastri, intrecci, fiocchi, grate…) e, in genere, si ispirano ai motivi tipici del periodo Barocco e Rococò.

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    I punti usati per ricamare vanno dal punto catenella, al punto erba, al punto raso, al punto pittura, al punto pieno, ai vari punti lanciati.

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    PUNTO BIZANTINO



    Il punto Bizantino è un ricamo il cui disegno risalta da un fondo lavorato in un'unica tinta. Per la sua esecuzione si esegue dapprima il contorno del disegno a punto erba, dopodichè si riempie lo sfondo a punto stuoia o risparmiato.

    L’arte del ricamo Bizantino si ispira ai mosaici, ai marmi e ai bassorilievi presenti nelle basiliche bizantine di Ravenna.
    Il Ricamo Bizantino è un ricamo molto antico le cui origini provengono da Bisanzio. All’epoca il ricamo era riservato solo per adornare gli indumenti degli Esarchi. Dopo la caduta dell’Impero d’Occidente il ricamo fu utilizzato soltanto per confezionare i paramenti sacri.

     
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    Come realizzare i principali nodi del macramè

    macram%C3%A8

    Il macramè è un’arte molto antica, probabilmente di origine araba, ed è una tecnica per tessere i nodi. Attraverso questo lavoro è possibile realizzare merletti intrecciati, alla base di cucini, salviette, tovaglie o qualsiasi oggetto che può essere caratterizzato da questo speciale ornamento. Esistono dei nodi base per le prime lezioni, che permetteranno di prendere confidenza con questo divertente e raffinato hobby.
    Da un punto di vista storico, la parola macramè deriva dalla fusione di due parole arabe “mahrana” che significa frangia e “rame” che invece vuol dire nodo, che poi rappresenta il punto cardine di questa tecnica. Secondo alcuni studi potrebbe derivare anche dal turco, “mahrama” (fazzoletto). Per iniziare il macramè bisogna dotarsi dei principali attrezzi da lavoro, che sono i seguenti:

    Un cuscino o tombolone, rotondo o rettangolare (40cmx20cm): sarà il piano d’appoggio su cui lavorare il filato e fissare, con gli spilli, il vostro decoro.
    Filato a propria scelta (lana, seta, sintetico, corda ecc). E’ importante che sia ben resistente e soprattutto non troppo sottile (del 12 è perfetto), almeno quando si è agli inizi.
    Uncinetti per montare i fili sul portanodi.
    Spilli con capocchia colorata
    Prima di incominciare a elaborare i vostri nodi, dovete scegliere un filo (o due) che avrà il ruolo di portanodi e si tratta del filo su cui vengono fissati i nodi stessi e deve essere ben teso, altrimenti sarà improbabile che riusciate a lavorare con agilità.
    Il filo portanodi dovrà essere fissato in orizzontale sul cuscino con due spilli e rimanere tirato come una corda. Individuate poi i fili annodatori, che invece dovranno essere legati sul portanodi. In che modo? La tecnica più semplice è piegare a metà un filo, far passare il cappio dietro il portanodi e infilarci i due gambi pendenti. Tirate.
    Vi conviene bagnarvi un pochino le mani con acqua e amido o passarle nel borotalco per riuscire a lavorare con più abilità il vostro filato.
    macram%C3%A8
    Frangia realizzata con il macramè



    tombolo-per-macrame

    Il tombolo su cui fissare il filo portanodi e lavorare il macramè

    Il filo portanodi, fissato con spillone e sormontato dai nodi semplici

    nodo-semplice
    Con il nodo semplice si può creare una colonnina

    punto-nodo-cordoncino
    Schema per realizzare il primo passaggio del nodo cordoncino

    filo-portanodi
    Schema per annidare i fili sul portanodi



    Fasi di esecuzione:
    1
    Nodo semplice. È il nodo più facile in assoluto e il punto base del macramè. Prendete il filo annodatore, piegatelo a metà e passatelo sotto il portanodi (che deve sempre essere ben teso). A questo punto inserite il filo, nell’asola che si è creata. Ovviamente si può decidere di farlo sia verso destra sia verso sinistra.
    2
    Nodo cordoncino. È un nodo leggermente più complesso, ma la base è strutturata da quello semplice. In questo caso i fili annodatori sono due. Dovete quindi incrociare i due fili e formare due nodi semplici. Il punto questa volta sarà decisamente più spesso e si creerà una sorta di barra. Anche in questo caso è possibile scegliere l’orientamento a destra o a sinistra.
    3
    Nodo piatto. Aumentano i fili. In questo caso ne servono ben 4 e di questi 2 hanno il ruolo di portanodi. Il movimento è abbastanza semplice. Dovente tenere fermi i fili centrali e far passare l’annodatore di sinistra sotto i due fili e quello di destra sopra (tirate bene). Il secondo movimento, invece, prevede di fare la stessa operazione stavolta, però, partendo con il filo di destra. Questo è uno dei nodi più usati in assoluto.
    4
    Nodo Piatto Alternato. È un’alternativa a quello tradizionale e permette una decorazione un po’ più elaborata. Dopo aver fatto due righe intere di nodi piatti, prendete poi due fili da entrambe le righe e proseguite con un’altra fila di nodi piatti. Potete poi riprendere le righe principali e proseguire il vostro intreccio.
    5
    Nodo Navetta. Fate prima di tutto un nodo semplice, poi prendete il filo di sinistra, passatelo sopra quello di destra e fate poi un altro nodo passando dal basso verso l’altro, prima di infilare il cappio dentro l’asola. Ecco qui un nodo che ha l’aspetto di essere doppio.
    6
    Nodo perla. Questo intreccio è chiamato da molti anche pallino, proprio per la tipica forma. In questo caso avete bisogno di 4 fili da lavorare e 4 o 5 nodi piatti già formati. Dovete quindi prendere i due fili portanodi, che saranno sicuramente al centro, in mezzo ai 4 fili in lavoro, proprio sopra ai nodi piatti. È abbastanza complicato, quindi vi conviene utilizzare un uncinetto. Tirate poi per arrotolare il pallino verso l’alto. A questo punto potete fermarlo con un altro nodo piatto. E la perla è pronta.

     
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    Punto croce: lenzuolini per bebè


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    L’arrivo di un bebè, soprattutto se è il primo, comporta numerosi preparativi a cui la mamma e il papà devono far fronte a partire dagli ultimi mesi di gravidanza. Tra le tante cose che si devono preparare per accogliere un bambino, c’è il corredino. Quest’ultimo, oltre a vestiti, body, calzini e bavaglini, comprende anche le lenzuola e le federe per la carrozzina ed il lettino. Un’idea per avere lenzuolini graziosi e personalizzati è quella di realizzarli a mano con il punto croce.
    Disegni-punto-croce-bambino-nuvola
    Il punto croce, infatti, è una tecnica di ricamo molto semplice che permette anche alle meno esperte di cimentarsi con successo e soddisfazione. Pensate, care mamme, che anche io realizzavo ricami a punto croce quando ero una bambina per creare piccoli regalini per i miei genitori! Oggi, invece, vedremo insieme come ricamare con la tecnica del punto croce, dei graziosi lenzuolini per il lettino e la carrozzina del bebè.

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    Disegni-punto-croce-alfabeto-bambini

    Per realizzare il ricamo a punto croce occorrono:

    la stoffa: in commercio esistono molti tipi di stoffa per il punto croce ma la più comune è la tela aida. Per le lenzuola ci sono due alternative: comprare in merceria delle lenzuola già pronte per il ricamo con un inserto di tela aida o acquistare dei bordi di tela da applicare alle lenzuola che preferite. In quest’ultimo caso, prima di applicare il bordo vi consiglio di lavarlo per evitare eventuali restringimenti;
    il filo: scegliete le apposite matassine di cotone per il punto a croce del colore che preferite e in base al disegno che volete ricamare;
    l’ago: acquistate in merceria l’ago per il punto croce (punta arrotondata e cruna larga).

    buonanotte
    Procedimento

    Una volta procurato l’occorrente per il ricamo, necessario scegliere uno schema con il disegno da riprodurre sulla tela. Per le lenzuola potete scegliere di ricamare il nome del bambino, una scritta tipo “buona notte” o semplicemente un disegnino. Gli schemi di ricamo si trovano in edicola, in merceria ma anche sul web.

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    Punto croce: il fiocco nascita

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    Abbiamo parlato recentemente del punto croce, una tecnica piuttosto semplice per realizzare lavori di grande effetto. E parlo a ragion veduta, giacché anche io, che non brillo certo nell’arte del fai-da-te, colta da improvviso raptus imputabile probabilmente agli ormoni della gravidanza, mi sono cimentata con questa attività, ottenendo risultati decisamente al di sopra delle mie aspettative.


    In effetti, basta trovare uno schema carino (sulle riviste specializzate, ma ormai anche sul web), cominciando magari con qualcosa di semplice, avere un po’ di pazienza, contare i quadratini, scegliere i colori giusti, qualche volta disfare e ricominiciare e… si può fare, davvero!

    Tornando a me, e alla mia prima e (ahem) unica prova, per l’arrivo del mio primo figlio ho deciso di ricamare con le mie inesperte manine un bellissimo fiocco nascita.

    Come tutti sanno, quando nasce un bambino è usanza appendere fuori dalla porta di casa (ma anche alla porta della stanza dell’ospedale, fuori dal cancello del palazzo dove si abita, e pure a casa dei nonni, e perché no allo specchietto retrovisore della macchina… ok, sto esagerando) una coccarda rosa o azzurra per annunciare al mondo il lieto evento.

    Per personalizzare il fiocco nascita del vostro bambino e renderlo un oggetto davvero unico, da appendere poi nella sua cameretta o conservare come un prezioso ricordo, il punto croce è un’ottima soluzione.

    Intanto, scegliete la base del vostro lavoro: può essere un vero e proprio fiocco, con degli inserti in tela aida dove ricamare, ma in commercio (e su Internet!) potete trovare davvero di tutto: sagome a forma di cuore, stella, farfalla, carrozzina, cicogna, nuvoletta. Guardate ad esempio su questo sito, quante idee!

    Fiocco%20Stella

    Una volta scelto dove, dovrete decidere cosa ricamare: si può scrivere semplicemente il nome del bambino (in rete potete trovare anche gli schemi di diversi font, ad esempio qui), ma potrete anche aggiungere frasi del tipo E’ nato…, Benvenuto…, E’ arrivato… e simili. C’è chi va anche oltre, ricamando data, ora di nascita e peso… naturalmente aggiungendo questi dettagli dopo! E se volete davvero mettervi alla prova, aggiungete anche un bel disegno in tema: cicogne, carrozzine, sonagli, ma anche orsacchiotti, paperelle, gattini e tutto quello che la fantasia vi suggerisce.
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    Infine, da mamma di gemelli, non potevo non lasciare qualche idea anche alle pancine con doppio ripieno. Da ferma sostenitrice dell’individualità dei gemelli, potrei suggerirvi due fiocchi diversi, uno per ciascuno, ma sono decisamente molto carine anche altre soluzioni… guardate ad esempio questa!

    gemelli

    E dopo questa carrellata di lavori davvero molto belli, care future mammine, non vi resta che dedicare un po’ di tempo a questa attività rilassante e creativa: approfittate delle vacanze e del tempo libero che, ancora per poco, il vostro bimbo nella pancia vi concederà e, se lo vorrete, tornate a condividere con noi i vostri lavori!

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    Fiori di stoffa fai da te: tante idee creative


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    Imparare a realizzare fiori di stoffa fai da te è sempre molto utile, perché queste piccole creazioni sono adatte a molteplici usi decorativi. Un centrotavola originale, un addobbo speciale per le nostre pochette (magari fatte da noi in materiali naturali) o per i fermagli con cui creare delle acconciature romantiche per occasioni importanti, bijoux fai da te, tutti possono essere abbelliti, ingentiliti, personalizzati con l’applicazione di fiori di stoffa fatti a mano. Semplici, in materiali e tessuti “minimal”, oppure con stoffafiori di raso, seta, broccato, organza, a seconda dell’uso che ne vogliamo fare e del tipo di accessorio a cui vogliamo abbinarli, i nostri fiori di stoffa possono darci grandi soddisfazioni. Ma come fare un bel fiore di stoffa? Ecco le istruzioni per fiori di stoffa basic, e di seguito due video tutorial tutti da seguire.

    Come realizzare fiori di stoffa



    Fiori-stoffa-perline

    Ecco come si fanno i fiori di stoffa senza cuciture, utilizzando ritagli di tessuti leggeri e delicati come il raso. Vediamo il materiale occorrente:
    fiore-stoffa-tulle
    Scampoli di stoffa come: satin, raso, seta, chiffon, taffetà, organza, tulle
    Una candela (accesa)
    Filo
    Perline per il pistillo
    Carta per cartamodello
    Procedimento:

    fiore-stoffa-fantasia
    Disegnate sul cartamodello delle semplici forme floreali, ritagliatele, e usate le sagome per ricavare i vostri petali dalle diverse stoffe, che alternerete in modo da creare dei morbidi strati. Una volta effettuata questa operazione, provate ad accostare i bordi dei petali alla fiammella della candela (evitando che prendano fuoco, ovviamente) e vedrete che si piegheranno naturalmente ricreando con grande verosimiglianza le arricciature dei petali veri. A questo punto siete pronte per comporre il vostro fiore, sovrapponendo le diverse sagome, che poi fermerete cucendo al centro delle perline (potete usare anche dello strass). Questo procedimento per creare fiori di stoffa è adatto anche per decorare bomboniere o abiti da sposa, così come borsette, collane e cappelli. Infine, ultimo suggerimento, potete alternare fiori e fiocchi di stoffa fatti a mano, per creazioni romantiche e femminili.

    fiori-di-stoffa-decorativi



    Come realizzare rose di stoffa video tutorial