La casa fai da te (pitture e trucchi).impariamo

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  1. Lussy60
     
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    Preparare le pareti alla tinteggiatura

    Prima di applicare qualunque tipo di rivestimento alle superfici murarie e' fondamentale effettuare un'adeguata preparazione delle stesse.

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    Tinteggiare o tappezzare le pareti sono alcuni di quei lavoretti, senza dubbio faticosi ma che, con una certa dose di buona volonta', si possono anche fare da soli.
    Ma prima di applicare qualsiasi tipo di rivestimento murale e' fondamentale che esse siano adeguatamente preparate, pulite, omogenee e ben asciutte.

    La preparazione, da cui dipenderà molto del risultato finale, è costituita da una serie di operazioni preliminari.
    Questo tipo di lavori produce molta sporcizia, per cui è necessario spostare tutti i mobili in un’altra stanza, o perlomeno raggrupparli al centro e ricoprirli con teli di plastica, togliere le tende e proteggere i pavimenti con fogli di plastica o vecchi giornali.

    Preparazione delle pareti


    Nel caso di muri nuovi, con intonaco applicato da poco, in genere non è necessario effettuare particolari trattamenti. Tuttavia può capitare che, in fase di essiccazione, si formino dei cristalli salini che assumono l’aspetto di polvere bianca.

    REMOPAI_FORTE_2In questo caso è necessario spazzolare bene la superficie fino a che sia perfettamente pulita. Se ci sono, invece, delle parti ruvide bisogna carteggiarle con carta vetrata a grana fine.

    Per questo tipo di superficie sono ideali le idropitture, che lasciano traspirare il muro. Se invece si preferisce utilizzare un prodotto impermeabile, smalto o tappezzeria, bisognerà aspettare almeno 3 mesi dall’intonacatura.

    Ma nella maggior parte dei casi ci si trova a dover trattare pareti esistenti già tinteggiate. In questo caso è sufficiente pulire bene la superficie prima di tinteggiarla, ma solo dopo aver eliminato l’eventuale muffa presente e stuccato le crepe.

    Se la tinteggiatura esistente è del tipo ruvido, andrà completamente asportata con l’apposito attrezzo a vapore o con uno sverniciatore chimico.
    Se la parete esistente è tappezzata, è meglio non ricoprirla con altra tappezzeria, perché la colla bagnata tenderebbe a far staccare quella esistente.

    Solo se la tappezzeria è perfettamente liscia ed uniforme o se l’intonaco sottostante è in pessimo stato, è meglio non rimuoverla, ma prima di incollare quella nuova è meglio applicare una carta sottoparati come base.

    Attrezzatura occorrente per la preparazione


    Prima di incominciare assicuratevi di avere tutto l’occorrente, tra cui non possono mancare:

    - per lavare le pareti, una spugna o un panno, meglio una spazzola per le superfici ruvide;
    - detersivo o sapone per rimuovere sporco e grasso;
    - carta vetrata da usare bagnata sulle superfici tinteggiate e asciutta su quelle ruvide;
    PPE5800_APPL_321x400- uno sverniciatore per sverniciare le superfici ruvide;
    - un liquido apposito per staccare i parati;
    - uno stacca-parati a vapore, che si può anche noleggiare. Il suo funzionamento è molto semplice: è una sorta di piastra che si fa aderire alla parete e in questo modo il vapore accelera il processo di ammorbidimento della colla;
    - una spatola larga per raschiare sia carta che vernici;
    - una spazzola metallica dura per intaccare i parati e renderne più semplice il distacco;
    - stucco per riempire crepe e fessure;
    - una spatola a lama stretta per stuccare;
    - un pennello pulito per spolverare e svuotare crepe;
    - un preparato specifico antimuffa o semplice candeggina per rimuovere le macchie di muffa.

    Rimuovere la muffa


    In alcuni locali della casa, come la cucina e i bagni, è facile che si formi condensa e, se le stanze non sono ben isolate ed areate, questa può contribuire a generare muffa.
    La muffa è molto pericolosa per la salute, oltre che antiestetica, quindi va completamente rimossa prima di tinteggiare.

    f3b77c1de27a4bc6b1b7213137cc0dacSi può usare a questo scopo della candeggina o dei prodotti specifici, seguendo attentamente le istruzioni per il loro utilizzo.

    Se usate la candeggina, preparate una soluzione con 5 parti di acqua e 1 di candeggina.
    Stendetela con un pennello sulle superfici interessate e quelle adiacenti e lasciate agire per mezza giornata. Quindi asportate la muffa raschiandola e magari bruciando successivamente i prodotti della raschiatura. Sciacquate bene e applicate nuovamente la soluzione, che va preparata al momento.
    Procedete alla tinteggiatura dopo che siano passati almeno 3 giorni.

    Se è la tappezzeria ad essere interessata dalla muffa, va completamente rimossa ed è meglio usare una colla antimuffa per applicare quella nuova.

    A lavoro ultimato, ricordate di lavare in candeggina sia gli attrezzi che gli indumenti usati.

    Rimozione di tinteggiature


    Per lavare le pareti tinteggiate usate una spugna o un panno morbido imbevute con una soluzione di acqua calda e sapone o detersivo in polvere. Procedete partendo dal soffitto e per i muri, dal basso verso l’alto. Sciacquate poi sempre con acqua calda e lasciate asciugare.

    jpgSe la parete è verniciata a smalto, va anche carteggiata, con carta a grana fine se deve essere ritinteggiata, a grana grossa se deve essere tappezzata.

    Le pitture a rilievo possono essere rimosse anche utilizzando l’utensile a vapore che si usa per staccare i parati. Infatti, in questo modo, la pittura si ammorbidisce e può essere staccata come se fosse tappezzeria.

    Ma esistono anche sverniciatori appositi per queste pitture. Essi vanno applicati con un pennello piatto e lasciati asciugare, dopodiché la vernice può essere asportata con una spatola morbida. Successivamente la parete va sciacquata con acqua fredda.

    Per rimuovere pitture a tempera, lavate le pareti con acqua calda, usando una spazzola a setole dure e cambiando l’acqua ogni volta che si fa torbida. Successivamente sciacquate, sempre con acqua calda.
    Quindi carteggiate con carta vetrata a grana fine e passate una mano di fissativo se dovete tinteggiare, o un sottile strato di colla se dovete tappezzare.

    Rimozione di tappezzerie


    L’asportazione della tappezzeria può avvenire soltanto bagnandola completamente in modo che il collante si sciolga. Questo lavoro produce molta sporcizia, quindi munitevi di pattumiera o sacchi per la spazzatura, per poter gettare la carta staccata.

    jpgPer rimuovere una tappezzeria normale usate una spugna o un vecchio pennello per bagnare la parete con acqua calda e liquido stacca-parati fino ad ammorbidire la colla sottostante. Infilate quindi la spatola in una giuntura dei parati per poterli staccare, avendo cura di non scalfire il muro.
    Non insistete sui punti più persistenti: sarà bene bagnarli nuovamente finchè sarà più facile staccare le strisce.

    Nel caso delle tappezzerie lavabili, invece, poiché esse sono idrorepellenti, bisognerà intaccarle in alcuni punti, per permettere al liquido di penetrare nelle parti sottostanti. Si può usare a questo scopo una spazzola di ferro, ma facendo attenzione a non scalfire il muro.

    Le tappezzerie viniliche sono composte invece di due strati. Quello superiore si stacca semplicemente usando l’unghia e tirandolo da un angolo a pavimento. Lo strato inferiore, invece, si può usare come base per il nuovo rivestimento o, se è in ottime condizioni, può essere addirittura tinteggiato. La soluzione più professionale è però quella di rimuovere tutto.

    Per rimuovere i residui di carta rimasti attaccati usate una carta vetrata a grana grossa. Per rimuovere, invece, i residui di colla, lavate il muro con acqua e detersivo, carteggiate con carta vetrata a grana fine e poi spolverate.

    Stuccatura di crepe e fori


    Crepe e fori vanno ben stuccati prima di procedere alla tinteggiatura. jpgInnanzitutto, raschiate le zone danneggiate, in modo da asportare tutte le parti che tendono a staccarsi.

    Quindi spolverate con un pennello la crepa, carteggiate e inumidite in modo che non risulti troppo asciutta, magari usando un vaporizzatore.

    A questo punto applicate lo stucco con una spatola, prima con movimenti trasversali alla crepa e poi in senso inverso. Se essa è profonda, l’applicazione va ripetuta più volte, in strati non superiori a 3 mm, avendo cura ogni volta che lo stato precedente sia ben asciutto.
    Nell’ultimo passaggio è meglio abbondare con lo strato, infatti, ad essiccazione avvenuta, se esso risulterà eccessivo, potrà essere carteggiato fino ad ottenere una superficie perfettamente liscia.

    Le zone stuccate di recente tendono ad assorbire più pittura delle altre e ad assumere un colorito grigiastro. Per evitare questo inconveniente si può passare prima uno strato di isolante oppure un paio di mani della stessa pittura che si userà per l’intera parete.

     
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