Il fai da te creativo casa

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    il fai da te creativo

    Lavori-creativi-fai-da-te

    Oggi scopriremo insieme tanti lavori creativi da realizzare nel vostro tempo libero. In questi weekend uggiosi di pioggia, cosa c’è di migliore per far passare il tempo di un po’ di lavoretti divertenti da realizzare, il cui risultato finale diventa anche utile per la casa.

    Creare una saponetta alla vaniglia

    Saponette-alla-vaniglia

    Creare delle saponette alla vaniglia è facile e economico. Nonostante nell’ultimo periodo sono più di modo i saponi liquidi, le saponette non hanno nulla da invidiargli. Potete crearne di diversi profumi e forme. In questo articolo ne abbiamo create diverse alla vaniglia. Scopriamo insieme come realizzarne un po’. Potrebbe diventare un’ottima idea regalo.

    Sapone fatto in casa, ricette classiche e idee originali

    sapone-fai-da-te

    Un tempo il sapone fatto in casa era la normalità, un tempo in cui le famiglie erano autosufficienti, o quasi, per ogni esigenza, inclusa la fabbricazione di prodotti per l’igiene. Le nostre nonne non erano certo abituate a recarsi nei centri commerciali (che erano ben lontani dall’esistere) o al mercato per acquistare le saponette per la pulizia del corpo o per il bucato. Semplicemente, conoscevano le ricette del sapone fatto in casa, che producevano nelle quantità giuste per le esigenze familiari. Oggi noi siamo diventati consumatori, ovvero, siamo abituati ad andare a comprare tutto quello che ci serve, e anche di più. Ma complice la crisi economica, molti di noi stanno riscoprendo il piacere del riciclo, del fai da te, della manualità.

    Il piacere di fare le cose che ci servono con le nostre mani, personalizzandole e partendo da ingredienti quanto più possibili “green” e low cost. Discorso che si adatta alla perfezione, anzi, diremmo che calza come un guanto, ai prodotti per l’igiene personale. Il sapone fai da te? Lo possiamo fare tutti, scopriamo qualche facile ricetta


    Sapone fatto in casa: le saponette profumate

    Sapone-fai-da-te-ricette

    Un buon motivo per farci il sapone da noi, è che sappiamo cosa contiene. Un buon sapone è infatti totalmente atossico, con sostanze che fanno bene alla nostra pelle, che la nutrono e non la seccano come i normali saponi industriali che troviamo in commercio. Per il sapone fatto in casa senza soda, adatto, quindi, all’igiene del corpo e non alla pulizia dei panni, ci servono poche cose (che troveremo in qualunque negozio di hobbistica):
    Glicerina
    Coloranti alimentari
    Oli essenziali (limone, lavanda, bergamotto, rosa eccetera)
    Stampi in silicone di varie forme
    Si prende la glicerina, un materiale bianco-trasparente che troverete in forma solida, e la si fa sciogliere a bagnomaria un po’ come si fa per la cera delle candele fai da te. Una volta liquida la si cola negli stampi – che potremo scegliere anche in forme molto graziose, specialmente se abbiamo in mente di regalarle – e si aggiungono poche gocce di coloranti e di oli essenziali. Quando le saponette saranno pronte, quindi solide, si staccheranno facilmente dagli stampi e saranno pronte per essere usate.

    Sapone fatto in casa liquido

    Sapone-fai-da-te-liquido

    Il sapone può essere fatto in casa anche liquido, molto comodo soprattutto per lavarci le mani e il corpo. Possiamo realizzarne facilmente uno a partire dal nostro sapone di Marsiglia classico. Ecco cosa ci serve:
    50 g di sapone di Marsiglia
    1 L e mezzo di acqua di rubinetto
    50 gocce di un olio essenziale a scelta
    1 cucchiaio di un olio profumato idratante come quello alle mandorle dolci (oppure di mais o di riso)
    Per fare il nostro sapone liquido dobbiamo grattugiare il panetto di Marsiglia e mettere le scaglie a sciogliersi in una pentola con 1 litro d’acqua. Quando l’acqua arriva a bollore occorre spegnere il fuoco e aspettare che il sapone si sciolga completamente, quindi si lascia riposare fino al giorno dopo, coprendo la pentola con un panno. A questo punto il sapone sarà diventato una massa gelatinosa che andrà resa fluida, ma non con il calore. Come si può notare, questa ricetta del sapone fatto in casa è praticamente a freddo (con un buon risparmio energetico). Con il frullatore ad immersione non ci resta che sciogliere il sapone aggiungendo un po’ dell’acqua restante se fosse necessario. Una volta ottenuta la fluidità desiderata, potremo aggiungere l’olio di mandorle e le gocce di olio essenziale e infine versare nei flaconi erogatori. Et voila, pronto per l’uso!

    Sapone fatto in casa all’olio d’oliva

    Sapone-fai-da-te-olio-d-oliva

    Il sapone fatto in casa all’olio d’oliva è una vera meraviglia per la pelle, una volta cominciato ad usarlo non potrete più utilizzare i comuni saponi industriali. Vediamo cosa ci serve per prepararlo con modalità a caldo. Servono:
    350 g d’acqua
    1 kg di olio d’oliva
    134 g di soda caustica (ma anche meno, da acquistarsi in cristalli)
    Riscaldate la soda caustica mescolando con un cucchiaio in legno fino a che raggiunga la temperatura di 45°, la stessa che dovrà raggiungere l’olio con l’acqua, in un pentolino a parte. Unite i due ingredienti e omogeneizzateli con un frullatore ad immersione per circa 5 minuti, quindi mantenete il composto caldo riscaldando la pentola a bagnomaria, ma senza che l’acqua bolla. Fate cuocere per circa due ore, fino a quando sia completato il processo di saponificazione, quindi versate negli stampi e lasciate riposare. Dopo due o tre giorni il vostro magnifico sapone all’olio d’oliva è pronto per essere tagliato in panetti e usato.

    fonte:http://tempolibero.pourfemme.it

     
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    Fai da te i sali da bagno profumati

    sali-da-bagno-fai-da-te

    Cosa c’è di meglio di un bel bagno rilassante? Trascorrere del tempo immerse nella vasca piena d’acqua profumata è un vero toccasana per corpo e mente. Se poi in sottofondo c’è la nostra musica preferita, tenuta a basso volume e intorno a noi delle candele profumate, il relax totale è assicurato. Molte di noi utilizzano i sali da bagno che tonificano, ammorbidiscono e rinfrescano la pelle mntre il sale favorisce l’eliminazione delle tossine. Volete preparare dei sali da bagno fai da te?

    E’ un metodo rapido, economico, e vi permette di stare tranquille su ciò che usate per farvi il bagno.
    Procuratevi:
    500 g di sale grosso;
    oli essenziali a vostra scelta o un unico olio essenziale.
    Mescolate il sale con 10 gocce di olio essenziale. Potete sceglierne uno solo, oppure creare un mix di oli. Volete dei sali da bagno dagli effetti benefici straordinari? Utilizzate il sale himalayano.
    Se volte dei sali da bagno colorati, vi basterà aggiungere il colorante alimentare del colore che preferite. I sali da bagno fai da te si conservano in barattoli di vetro ben sigillati in un luogo fresco e asciutto. Per un bagno rilassante e tonificante ne bastano 4-5 cucchiai nella vasca piena d’acqua.

     
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    Come preparare delle bottigliette di sale colorato

    In questa guida vi spiegherò come fare uno dei lavoretti tradizionali della scuola materna, in modo che possiate farlo con i vostri bambini anche a casa, occupando piacevolmente un pomeriggio. Il procedimento è facile e divertente, il risultato di grande effetto!

    saperlo_come-preparare-delle-bottigliette-di-sale-colorato

    Istruzioni


    1)Mettete in un piatto di carta una buona quantità di sale. Ora prendete un gessetto colorato e sfregatelo nel sale, conme se doveste svrivere sul fondo del piatto, fino a che il gessetto non è consumato e il sale colorato. Girate il sale in modo che il colore si sparga in modo uniforme. Questa parte del procedimento, una volta avviata da voi, la possono svolgere i bambini autonomamente.

    2)Ripetete il procedimento con altro sale e diversi colori. Alla fine avrete ottenuto diversi piatti di sale colorato con diversi colori. Ora prendete un contenitore in vetro: vanno benissimo bottigliette dei succhi di frutta o barattoli. Usando un fogli di carta arrotolato come imbuto, versate nella bottiglietta un po' di sale di ogni colore, alternandoli.
    In questo modo otterrete un bellissimo effetto ottico in cui i colori formano diversi strati senza mischiarsi!

    3)Chiudete la bottiglietta con un ritaglio di stoffa e un elastico, o con un pezzo di plastilina, e usatela come soprammobile o per fare un regalo da parte del bambino a un parente o un amico, sarà molto apprezzata!

    saperlo_come-realizzare-delle-coloratissime-bottigliette

     
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    CANDELE: ISTRUZIONI

    c-costruzione13

    1. L'occorrente - 2. Gli stoppini - 3. Il procedimento base



    1. L'occorrente
    - Una vecchia pentola in cui mettere l'acqua per sciogliere la cera in bagnomaria.
    - Dei vecchi pentolini in cui mettere la cera da sciogliere; noi abbiamo ricavato questi pentolini dalle scatole di latta del caffè e dei pelati; tagliando la scatola e ripiegando poi la parte ritagliata in modo da formare un manico, lo abbiamo rivestito con i tubi di cartone della carta da cucina, per non tagliarci.
    - Un vecchio coltello per tagliare a pezzi le candele "recuperate" da fondere.
    - Un taglierino, una forbice e degli stecchini da spiedino.
    - Una bomboletta di olio silicone spray, oppure olio da tavola, per "ungere" gli stampi.
    - Filo di ferro o graffette per fissare gli oggetti messi all'interno della candela (fette di arancio, bastoncini di cannella, ecc.).
    - Gli stampi: in commercio si trovano degli stampi per candele in plastica o in lattice, ma si possono anche usare degli stampi ricavati da scatole del caffè oppure dai cartoni del latte; si può scegliere qualsiasi forma, l'importante è che poi si possa sfilare la candela una volta che questa si è raffreddata.
    - Un apriscatole, utile per tagliare il bordo della latta del caffè che altrimenti impedirebbe alla candela di uscire.
    - Dei pastelli a cera oppure cera colorata (utilizzando ad es. vecchie candele colorate) da sciogliere insieme alla cera per colorarla.
    - Un nastro di carta per chiudere il buco nello stampo (es. cartone del latte) necessario per fissare lo stoppino.
    - Degli stoppini ricavabili da comuni cordini oppure da vecchie candele. Per comodità, per alcuni tipi di candela, si può usare anche una intera candela come stoppino.
    - Infine, ma fondamentale, la paraffina! Questa può essere ricavata in vari modi: dalle vecchie candele, facendole a pezzi e levandogli lo stoppino; comperandola in grani nei colorifici o nei negozi di belle arti; direttamente dalle cererie, in tal caso otterrete un enorme risparmio ma dovete comperare sacchi da 20/30 Kg.
    Di solito la cera comperata presso i negozi o le cererie è già miscelata con una minima parte di stearina e quindi non dovete preoccuparvi di comperare anche quest'ultima che ha lo scopo di aumentare il punto di fusione della candela per farla durare di più.
    Per contro le candele con poca stearina sono più trasparenti e si prestano meglio a creare candele artistiche.
    Nei negozi si trova anche la cera in granellini già colorata che sembra sabbia (cristalli di cera): con questa potete realizzare delle candele senza bisogno di fonderle, basta infatti mischiare a piacere vari strati di cera di colore diverso in un bicchiere od una ciotola trasparenti.

    2. Gli stoppini
    In commercio si trovano stoppini già preparati, cerati o non cerati. Si possono però preparare anche in casa. Se si stanno facendo delle candele "tradizionali" (ossia con la paraffina!) è sufficiente prendere un pezzo di filo di cotone e immergerlo nella cera liquida e lasciarlo solidificare, ripetendo un paio di volte l'operazione. In alternativa si possono anche usare stoppini "riciclati" da candele già fatte; oppure, a seconda delle candele che si stanno realizzando, è consigliabile usare come stoppino una candela pronta (come quella della foto).
    Lo stoppino può anche essere non cerato: infatti, una volta che lo si è sistemato al centro dello stampo e colato la cera, questo automaticamente si impregna di cera liquida e quindi diventa cerato. Quando si accenderà la candela, per effetto di un processo di osmosi, si cererà anche la parte di stoppino che esce dalla candela e che non si è cerato durante la colata; in altre parole: per effetto del calore che si sprigiona nell'accensione, la cera intorno allo stoppino diventa liquida e viene "succhiata" dallo stoppino come se questo fosse una spugna. Per esperienza possiamo dire che la scelta dello stoppino non è poi così critica, si possono scegliere di vari diametri, quello che importa è trovare un giusto rapporto tra lunghezza della fiamma (lunghezza dello stoppino che prende fuoco) e diametro della candela, infatti se la fiamma è troppo alta, si sprigiona troppo calore e si scioglie troppa cera, di conseguenza la fiamma si abbassa fino a spegnersi. Se lo stoppino non era troppo alto il processo si stabilizza da solo e la candela non si spegne. Se invece l'accensione parte con uno stoppino corto, la fiamma si stabilizza più facilmente. Infine, se l'accensione parte con uno stoppino troppo corto, la fiamma tende a spegnersi perché lo stoppino tende a consumarsi più velocemente della cera che ha intorno. L'intensità del calore sprigionato oltre che dalla lunghezza dello stoppino dipende anche dal suo diametro.
    Lo stoppino può essere aggiunto in diversi modi:
    - Prima della colata: si fissa lo stoppino allo stampo facendolo passare per un buco che poi andrà energicamente chiuso con più passaggi di nastro adesivo da un lato e tenendolo teso dall'altro lato semplicemente arrotolandolo ad uno stecchino da spiedino messo di traverso.
    - Durante la colata: si fissa una candela al centro dello stampo ed in seguito si cola la cera (di solito si usa questo metodo per candele medio-alte, per dare stabilità alla candela stessa).
    - Mentre la candela solidifica: mettendo un ferro da calzamaglia al centro della candela e tenendolo in posizione fino al raffreddamento (occorre ogni tanto rigirare sul posto il ferro in modo da non farlo aderire alla cera e facilitarne l'estrazione ). Se non si ha a disposizione un ferro allora si può usare un bastoncino da spiedino, in tal caso occorre però rigirarlo più volte altrimenti diventa impossibile l'estrazione una volta che la candela si è solidificata. Una volta estratta la candela dallo stampo si estrae il ferro e si inserisce al suo posto lo stoppino.
    - A candela solidificata: con un ferro da calza arroventato si pratica a più riprese (quando il ferro si raffredda occorre riscaldarlo di nuovo) un buco nel mezzo della candela già solidificata e si inserisce poi lo stoppino.

    3. Il procedimento base
    Il procedimento è molto semplice:
    - Mettere la cera da sciogliere nei pentolini e mettere questi nella pentola a bagnomaria.
    - Regolare la fiamma in modo che l'acqua arrivi quasi all'ebollizione: attenzione a non far bollire l'acqua ed evitare che schizzi di acqua entrino nella cera.
    - La temperatura ideale è di circa 80°C.
    - Attendere che la cera si sciolga ed aggiungere dei pezzetti di pastello per colorarla, mescolando bene. Un consiglio è quello di mettere piccoli pezzetti di pastello fino ad ottenere la tonalità di colore desiderata: è importante ricordare che la cera liquida è sempre più chiara della cera solidificata; per verificare il colore provare a far solificare un pezzettino di cera prima di procedere con la candela. Non esagerare con il pastello poiché se messo in eccesso forma degli inestetici grumi che possono rovinare la candela.
    - Mentre la cera si sta sciogliendo pulire lo stampo e spruzzare al suo interno in modo regolare il silicone, in questo modo la candela, una volta raffreddata, si staccherà facilmente dalle pareti. Usate il silicone anche se lo stampo è il cartone del latte e quindi ha le pareti già cerate: si facilita il distacco e rende la candela più lucida.
    - A seconda dello stampo scelto, lo stoppino andrà aggiunto prima di colare la cera oppure dopo (vedi sopra).
    - Una volta che è stata colata la cera nello stampo occorre aspettare che si raffreddi; poiché raffreddandosi la paraffina diminuisce il proprio volume tenderà a formarsi un avvallamento della candela che andrà colmato con altra cera liquida. Per non fare vedere l'avvallamento e l'inestetico tentativo di coprirlo, è consigliabile usare come base di accesione della candela quella che durante la colata si trova in basso: praticamente è bene "capovolgere" la candela!.
    Il tempo di solidificazione dipende dal diamentro della candela ed è di solito di qualche ora; sarà la candela stessa a "dire" quando si è rafreddata, infatti solo quando questa è completamente fredda si assiste ad un restringimento che ci permette di sfilarla con facilità. Se non si riesce a sfilare una candela o non avete unto lo stampo, oppure non è ancora del tutto fredda, quindi bisogna attendere.
    Per accelerare la solidificazione si può immergere la candela nell'acqua fredda, ma è importante che la candela si raffreddi con gradualità, quindi non mettetela nel frizer altrimenti si crepa rendendo così vano il vostro lavoro.


    Come realizzare le candele in gel fai da te

    Come-realizzare-le-candele-in-gel-fai-da-te

    Con pochi e semplici elementi, invece di acquistarle, possiamo realizzare delle candele in gel fai da te. Queste decorazioni possono essere trasparenti o colorate e normalmente sono abbellite con diversi oggetti come sassolini, fiori finti, frutta secca, conchiglie o pupazzetti divertenti. Inoltre, possiamo realizzare all’interno della candela, una vera e propria composizione ricreando ad esempio un ambiente marino o un’altra ambientazione. Ci occorrono del gel puro per candele, un pentolino, uno stoppino con graffa metallica o senza, uno spiedino in legno, un contenitore a scelta, essenze o oli profumati (per dare alla nostra candela un odore gradevole) e infine dei coloranti (se vogliamo realizzare una candela colorata).

    Il procedimento è abbastanza semplice, ma per realizzare composizioni più elaborate, occorre una certa praticità. Iniziamo a sciogliere il gel a bagnomaria (finché non diventerà liquido) versandolo in un barattolo o in un vasetto di vetro e inserendo il contenitore all’interno di un pentolino con un po’ d’acqua. Se vogliamo realizzare una candela colorata, basta aggiungere al gel sciolto un po’ di colorante ed amalgamare bene il tutto girando con un stecca di legno (come quella dei gelati confezionati).
    Per profumare la nostra candela fai da te, invece, dobbiamo aggiungere qualche goccia di essenza o di olio profumato. A questo punto, posizioniamo 1 stoppino sul fondo del contenitore scelto per la candela versando un po’ di cera sciolta per tenerlo fermo e facciamo asciugare per circa 1 minuto. Successivamente, per far si che lo stoppino sia ben teso, posizioniamo orizzontalmente lo spiedino in legno sul bordo del bicchiere ed arrotoliamo l’estremità dello stoppino intorno ad esso. A questo punto possiamo versare il resto del gel oppure inserire gli elementi decorativi come preferiamo.

     
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    Come decorare un portaoggetti in stoffa a muro in modo originale

    Portatutto-a-muro-fai-da-te

    Cosa ne pensate di questo bel portaoggetti in stoffa? L’ordine in casa non è mai troppo, in qualsiasi ambiente della casa, quindi in una cucina piuttosto che nella camera dei ragazzi possiamo posizionarlo a muro. In questo modo possiamo raccogliere asciugamani, anziché ciabatte o qualsiasi cosa vi venga in mente o vi possa tornare utile. Potrebbe anche essere appeso anche all’interno di un armadio in modo da risparmiare spazio. Di seguito vedremo insieme com’è possibile decorarlo al meglio, utilizzando della carta decoupage con soggetti colorati su misura per la stanza a in cui andremo a riporlo.

    Materiale necessario: portaoggetti in stoffa con tasconi come quello nella foto, tovaglioli con soggetti a piacere, feltro con spessore di circa 3 millimetri, carta termoadesiva, carta da forno, ferro da stiro, medium per tessuti, colore nero per rilievo, forbici, matita ed infine un pennello piatto.
    Come prima cosa disporre sulla parte più ruvida della carta termoadesiva il velo superiore del tovagliolo ritagliato, con il soggetto che avete scelto poi coprite con della carta da forno e scaldate con il ferro da stiro alla temperatura impostata a “cotone” per qualche secondo soltanto. Ritagliate quindi la figura lungo i suoi contorni e dopo aver tolto la parte sottostante, applicatelo sulla tasca, ripassando il ferro da stiro per far aderire al meglio. Ricoprire con il medium davanti e dietro e stirare di nuovo dopo 24 ore.
    Adesso con un pennarello per stoffa potrete personalizzare con delle scritte il vostro lavoro che una volta decorate tutte le tasche, si potrà dire completo. Non vi resta che appenderlo da qualche parte e arredare la stanza in maniera unica e originale.

     
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    Come riparare una cerniera lampo

    aggiustare-cerniera-lampo

    Le cerniere lampo sono complementi molto frequenti nei nostri vestiti o nelle nostre borse e sono composte da denti che si inseriscono l’uno dentro l’altro chiudendo, così. le due estremità nelle quali sono cucite. Purtroppo, spesso, capita che le cerniere si rompano, ecco quindi che oggi vi spiegheremo come rimediare con facilità a questo inconveniente.

    Vediamo delle situazioni tipo che possono provocare la rottura della zip. Se i cursori della cerniera di staccano dai denti non intervenire cercando di forzare i denti all’interno del cursore: la cosa migliore è far uscire del tutto il cursore e poi infilarlo di nuovo. Per far ciò dovete scucire il fondo della cerniera, rimuovendo anche i fermi metallici o di plastica.

    Rimuovete il cursore e riattaccatelo all’indumento, ricreando un nuovo fermo, magari facendo una cucitura ad hoc sul fondo della cerniera, oppure se il fermo originario era di metallo, cercato di riutilizzarlo.

    Se invece il problema è la perdita di alcuni dentini della cerniera, la cosa migliore da fare è effettuare una cucitura fino al punto in cui mancano i dentini, ovviamente se è in punto che non si vede, altrimenti non rimane altra soluzione che sostituire la zip.

    Affinché la cerniera lampo sia sempre in ordine e funzionante sono necessarie alcune piccole accortezze. Uno dei problemi più comuni è l’apertura della cerniera nonostante risulti chiusa; controllate che tutti i dentini siano a posto e, se lo sono, cambiate solo il cursore e non tutta la cerniera.

    Molto spesso la zip tende a deformarsi: ciò significa che si è asciugata e che si riaprirà non appena cercheremo di chiuderla; in questo caso basta passarci sopra una candela spenta in quando la cera che vi si depositerà permetterà alla cerniera di lubrificarsi e quindi di permettere al cursore di scorrere meglio e di far “vivere” al lungo e bene la nostra zip.

     
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    Come fare una "catena chainmail ".in maglia bizantina

    foto tutorial per spiegare (o almeno provarci) la tecnica chainmail detta "maglia bizantina".
    Ho cercato di scattare più foto possibile per evidenziare ogni passaggio della lavorazione. Spero di esserci riuscita.
    Cliccando sulle foto le ingrandirete, così da vedere meglio.

    12+giugno+2010+004
    1. Materiale occorrente: anellini misura indicativa 8/9 mm di diametro e spessore 2 mm., in numero variabile, multiplo di 6 per ogni colore + 2 anellini chiudere l'ultima maglia; 2 pinze con i becchi lisci per aprire e chiudere gli anellini.

    Io li ho preparati tutti aperti, tranne i primi due per l'avvio, che possono essere lasciati chiusi.
    Gli anellini sono in due colori per due motivi: il primo è che questa tecnica rende molto bene se c'è un contrasto tra le maglie, e poi per potervelo spiegare meglio...

    12+giugno+2010+005 12+giugno+2010+006

    2. Primo passaggio: nei due anellini rosa chiusi, che servono per la partenza, si infilano due anellini grigi, che vanno chiusi, come vedete sopra.
    3. Nei due anellini grigi se ne infilano altri due rosa, chiudendoli. Otterremo così tre serie da due anellini ciascuna, rosa, grigio, rosa, ognuno agganciato al successivo. Così:

    12+giugno+2010+007

    A questo punto si inizia l'intreccio vero e proprio. E' necessario portare indietro gli ultimi due anellini rosa, rimangono in evidenza gli anellini grigi del secondo gruppo:

    12+giugno+2010+008 12+giugno+2010+009

    Si allargano un po' gli anellini grigi per permetterci di scoprire i due rosa che abbiamo appena girato indietro... e a questi due rosa agganciamo due anellini grigi. E' importante che i colori siano sempre alternati, cioè a due anellini rosa si agganciano sempre due grigi e viceversa...

    12+giugno+2010+010 12+giugno+2010+012

    I due grigi che abbiamo appena aggiunto, collegati ai due precedenti rosa, sono quelli che ci permettono di creare la seconda metà del modulo. Quindi procediamo agganciando ai due grigi altri due anellini rosa

    12+giugno+2010+013
    ai quali agganciamo a loro volta altri due grigi. Si ripete la situazione di partenza, cioè tre coppie di anellini agganciati tra di loro, questa volta con i colori invertiti, grigio, rosa, grigio. Come vedete sotto:
    12+giugno+2010+014
    Quindi si ricomincia: riportiamo indietro gli ultimi due anellini, quelli grigi, scoprendo così la coppia centrale (rosa):

    12+giugno+2010+011 12+giugno+2010+015
    Allarghiamo nuovamente i due anellini rosa così da mettere in evidenza i due grigi rovesciati indietro un attimo prima:

    12+giugno+2010+016
    e a questi anellini grigi agganciamo una coppia di anellini rosa, come vediamo qui sotto:
    12+giugno+2010+017 12+giugno+2010+018
    A questo punto abbiamo completato il primo modulo della maglia bizantina. Nella foto si vede chiaramente:

    12+giugno+2010+019
    Abbiamo terminato il lavoro con due anellini rosa, è ovvio che a questo punto agganceremo due anellini grigi e altri due rosa, per ritornare alla solita situazione di partenza, cioè con le tre coppie di anellini di colore alternato:

    12+giugno+2010+020
    Il procedimento, a questo punto, è sempre lo stesso. Ogni volta che ci troviamo con tre coppie di anellini, rovesciamo indietro l'ultima, scopriamo quella centrale, che divarichiamo leggermente per permetterci di agganciare una nuova coppia di anellini (di colore diverso) ai due che abbiamo rovesciato indietro. E così via

    12+giugno+2010+021 12+giugno+2010+022 12+giugno+2010+023

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    E' ovvio che se diminuirete il diametro degli anellini le maglie risulteranno più compatte, ravvicinate tra loro. Non scendete troppo di misura o non riuscirete ad agganciare gli anelli e il lavoro rimarrà poco flessibile.
    Mi scuso per la lunghezza chilometrica di questo post, ma non sapendo come fare a pubblicare un video tutorial (e qui ogni suggerimento è ben gradito), ho cercato di essere più chiara possibile.
    Ringrazio tutte voi, se avete avuto la forza di arrivare fin qui, e vi auguro BUON LAVORO!

    fonte:http://elenabijoux.blogspot.it

     
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    Lavoretti fai da te: realizzare un originale bracciale con le posate

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    Se abbiamo un po' di tempo libero e vogliamo dedicarci ai lavoretti fai da te, possiamo metterci all'opera per realizzare un originale bracciale con l'utilizzo delle posate. Avendo a disposizione una vecchia forchetta, ma anche un vecchio cucchiaio, potremo realizzare un bracciale originale da indossare quando vogliamo. Naturalmente sarà necessario seguire qualche piccolo accorgimento, come tenere conto in precedenza della misura del nostro polso.

    un braccialetto che sia in grado di “vestirvi”, qui c’è il tutorial che fa per voi. Avete bisogno solo di qualche posata. Il bracciale, realizzato con una vecchia forchetta o un vecchio cucchiaio, è esempio di prodotto “ecologico”, perché creato con materiale di scarto.


    L’unico accorgimento che dovete prendere è la dimensione della vostra posata: calcolate la posizione su cui volete appoggiare il vostro bracciale e prendete bene le misure. Se avete il polso molto piccolo, per esempio, ci vuole un cucchiaino da dolce o una forchettina da antipasto, non certamente un cucchiaio da minestra, perché in teoria non dovreste poter tagliare il materiale di scarto.

    Materiale necessario per la realizzazione

    1 posata. Scegliete voi la posata desiderata, trovo che le forchette permettano di realizzare oggetti decisamente più creativi, perché con i dentini si possono fare delle decorazioni estremamente divertenti. Mi raccomando, che siano prodotti di bassa qualità.
    1 pinza. Se avete quelle per creare gioielli con le perline benissimo, altrimenti una pinza generica sarà perfetta. Non state a comprare uno strumento apposito.
    1 martello di gomma
    1 feltro o comunque del tessuto abbastanza spesso. Potrebbe andar bene anche un panno di lana.
    1 lima o della carta abrasiva.
    Quest’ultimo oggetto è facoltativo e lo lascerei a chi ha già abbastanza esperienza nella creazione di oggetti. Serve per lisciare la superficie. Come sapete le posate sono abbastanza squadrate, quindi limare, soprattutto ai dentini, potrebbe dare un aspetto più omogeneo al vostro bracciale.
    Preparare il piano di lavoro. Stendete sul vostro tavolo del feltro o un panno di lana, per evitare di sporcare o rovinare la superficie. Utilizzando la lima sui metalli è possibile creare una polvere tagliente, pericolosa per gli occhi (state quindi a opportuna distanza o mettete degli occhialini trasparenti protettivi) ma anche molto graffiante.

    Recuperare la posata. La vostra forchetta non deve essere di acciaio inossidabile, ma possibilmente di alluminio. Il motivo? Se prendete una posata robusta, di un buon materiale, difficilmente riuscirete a piegarla. Ci vuole quindi un oggetto di scarsa qualità: le classiche posate da osteria o da bar. Per fare un esempio comodo un po’ a tutti, quelle che si possono acquistare all’Ikea. Potete anche utilizzare una posata in argento, magari una forchetta scompagnata. In questo caso, prima di mettervi al lavoro, pulite il vostro oggetto.

    Piegate la posata. Ora dovete martellare la parte con i dentini, per appiattire la zona convessa. Cercate di ottenere una superficie perfettamente allineata. Solo quando sarà diventata una sbarretta dritta, con le mani, potrete piegarla. Se avete scelto un oggetto in argento, aiutatevi anche per questo passaggio con una pinza, mentre con l’alluminio vi servirà semplicemente un po’ di forza. Il consiglio è quello di piegare la posata verso il basso, perché sarà più facile gestire la potenza e dare un senso di rotondità.

    Limare la forchetta. Ora il vostro bracciale dovrebbe aver preso forma. Adesso prendete la lima, o della carta abrasiva, ed eliminate gli spigoli tra un dente e l’altro. Un’altra cosa importante da fare è appiattire la punta: non deve darvi fastidio indossandolo.

    Piegare i dentini. L’ultimo passaggio è quello maggiormente decorativo. Con la pinza dovete piegare i vostri dentini: potreste renderli ondeggiati, arricciarli o trattarli come se fossero i capelli di Medusa.

    I bracciali si possono anche colorare: è possibili dipingerli con della semplice vernice colorata per metalli. È divertente anche creare dei disegni, facendo colare qualche goccia di smalto: si presta bene anche quello per le unghie, metallizzato o glitterato. Ci impiega un po’ ad asciugare, ma l’effetto è piacevole e originale. Inoltre, se lo desiderate, questi braccialetti possono diventare dei particolarissimi portachiavi: sarà sufficiente inserire, prima di piegare il vostro oggetto, un anello dove agganciare le chiavi.

     
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    lampada fai da te con barattoli di vetro

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    Un barattolo di vetro e una lampadina: ecco la lampada rustica fai da te – Quale è il segreto per avere successo nel fai da te? La fantasia. Vedere un oggetto e intuirne un utilizzo diverso da quello che gli è proprio è il cuore stesso della creatività.Quante di voi sono ad esempio in grado di osservare un barattolo e vederci una lampada? Già, perché il nostro progetto d’arredo fai da te di oggi prevede proprio questa straordnaria trasformazione, una missione da compiere utilizzando semplicemente barattoli, martello, cavi, pinze e lampadina.

    Ecco i passaggi da seguire:


    1. Praticare dei piccoli fori in tondo sul coperchio del barattolo.

    2. Con il martello eliminare la parte centrale e utilizzando le pinze piegare il contorno (frastagliato) verso l’interno.

    3. Collegare il cavo svitando la parte superiore in plastica e facendolo scorrere attraverso il coperchio.
    Riavvitare ed infine aggiungere la lampadina e il contenitore in vetro. Ora avrete un lampadario perfetto per la vostra cucina: originale, dal sapore un po’ rustico e, soprattutto, low cost. Non male, vi pare?fonte: www.desainer.it

     
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    Come riciclare gli albumi avanzati

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    Chi prepara spesso i dolci lo sa bene: in cucina avanzano sempre gli albumi d’uovo, molto spesso non impiegati nella preparazione di dolci o di altri piatti. Soprattutto se ne avanzano molti, però, è proprio un peccato buttarli via, ecco quindi, qualche idea per riciclare gli albumi.

    Con gli albumi avanzati dalle altre preparazioni si possono ottenere altrettante leccornie, come ad esempio biscotti, torte e le classiche meringhe.

    Torta agli albumi
    Se avete a disposizione sei albumi potete preparare la torta agli albumi.

    Ingredienti: sei albumi, 100 grammi di burro, 200 grammi di zucchero, 50 grammi di farina di fecola di patate, 50 grammi di farina, una bustina di lievito per dolci, 50 grammi di noci o di nocciole tritate e sale.

    Preparazione. In una terrina unite tutti gli ingredienti tranne gli albumi, che andrete a montare a neve soda, e che unirete per ultimi al composto; sistemate il tutto in una tortiera imburrata e fate cuocere in forno a 200°C per 35 minuti.

    Meringhe
    Le meringhe sono uno dei metodi più diffusi per riciclare gli albumi, dato che basta montarli a neve; essenziale è tenere conto della temperatura che deve essere ambiente e se, possibile, montateli all’interno di una proteina di rame che serve a stabilizzare la schiuma.

    Mousse al cioccolato
    Gli albumi avanzati possono essere usati anche per realizzare dei biscotti o, ancora, per ottenere una mousse al cioccolato da leccarsi i baffi: basterà far fondere 250 grammi di cioccolato fondente ai quali andrete ad aggiungere sei albumi montati a neve fermissima insieme a 100 grammi di zucchero.

    Biscotti agli albumi
    Per quanto riguarda i biscotti con gli albumi avanzati, ecco la ricetta.

    Ingredienti: 3 albumi avanzati, 300 grammi di farina, 100 grammi di burro ammorbidito, 120 grammi di mandorle tritare, 50 grammi di gocce di cioccolati, 50 grammi di latte, 200 grammi di zucchero.

    Preparazione. Sbattete il burro con lo zucchero, unite la farina, il latte, le gocce di cioccolato e le mandorle; montate a neve gli albumi, uniteli al composto mescolando dal basso verso l’alto per non smontarli. Su una teglia ricoperta con la carta da forno create dei mucchietti d’impasto con l’aiuto di un cucchiaio e fate cuocere in forno caldo a 180° per circa quindici minuti.

     
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    Come fare l'olio essenziale di lavanda: la preparazione passo per passo

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    Istruzioni e consigli per fare l'olio essenziale di lavanda fatto in casa.

    Gli oli essenziali sono oli in cui si concentrano tutte le proprietà delle piante medicinali e aromatiche. Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, essi sono molto difficili da realizzare a casa. Per ottenere l'essenza in olio da una pianta, infatti, occorrono complessi processi di distillazione.
    Quello che segue, perciò, non è il procedimento della distillazione dell'olio essenziale di lavanda ma la creazione di un olio alla lavanda dalle ottime proprietà cosmetiche.
    Per la preparazione degli altri olii essenziali in casa, si può seguire questo stesso procedimento.
    Ingredienti per olio di lavanda fatto in casa
    La lavanda è una pianta con un aroma forte e molto bello. Per fare l'olio, occorrono i fiori di lavanda essiccati.
    Gli oli vegetali usati per macerare la lavanda diventano la base per fare l'olio essenziale. Sono consigliati l'olio d'oliva, di jojoba, di mandorle o di soia. È inoltre possibile combinare due o più oli a piacere in base alle proprietà di ciascuno di essi. Migliore è la qualità dell'olio, migliore è la qualità dell'olio essenziale prodotto.
    Istruzioni
    1La proporzione da tenere a mente è: una porzione di fiori di lavanda per quattro parti di olio vegetale.
    2Mescolare i due ingredienti in una piccola casseruola e riscaldare insieme a fuoco basso per circa 4-8 ore.
    3Un'altra opzione per questa fase è quello di mettere l'olio e la lavanda in un contenitore ermeticamente chiuso e lasciarlo fuori in postazione soleggiata per due settimane minimo. Il metallo può contaminare la miscela perciò, il coperchio deve essere di plastica, gomma o legno.
    4Quando l'olio avrà raggiunto il colore violaceo della lavanda, l'olio essenziale ottenuto si può usare per frizionare il corpo, come profumo o per trarne vantaggio nei mille usi cosmetici della lavanda.
    Come dicevamo, un altro modo per fare l'olio essenziale è quello di distillare la lavanda. Per fare in casa questa procedura, bisogna avere un distillatore.
    Articolo scritto da Donatella M.

     
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    Essiccare i fiori recisi per realizzare semplici composizioni per la casa

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    Rendere più calda la casa è il sogno di molti e basta davvero un pizzico di attenzione e di creatività, per trasformare un ambiente qualsiasi in un luogo speciale e unico. I fiori sono sempre un elemento d’arredo importante, soprattutto quelli secchi che durano una vita.
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    Una composizione floreale regala una sensazione di fresco e di vissuto, in qualsiasi momento dell’anno. C’è chi però lavora e non ha tempo di curare le piante e chi, invece, non è dotato di pollice verde. Che cosa fare? Facile, si possono realizzare delle composizioni di fiori secchi. Ovviamente, è necessario partire dall’essiccazione del fiore: una tecnica molto semplice e facilmente realizzabile.

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    La prima cosa da fare è ritagliarsi uno spazio in casa per appendere i fiori ad asciugare. Ci vuole un posto caldo e secco, quindi il garage è sicuramente meglio della cantina, soprattutto se è molto umida. È perfetto il balcone, uno stanzino o la dispensa. Una raccomandazione, se scegliete un luogo all’aperto, non deve arrivare sui fiori mai luce diretta o rischiano di perdere il colore.

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    Dotatevi poi di elastici (o uno spago) e di una forbice da giardinaggio. Quello che dovete fare è raccogliere i vostri fiori quando sono appena sbocciati, nel pieno della loro bellezza e soprattutto freschezza. Se il fiore sta già iniziando ad appassire, lasciate perdere: difficilmente resisterà all’essiccazione. Mantenete sempre un gambo lungo, perché è più facile da legare e appendere. Inoltre, un domani potrete tagliarlo in base alla composizione che vorrete realizzare. Se avete dei fiori già recisi, il gioco è ancor più facile. Il bouquet del fiorista va semplicemente messo a testa in giù.
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    Tutti i fiori si possono essiccare, quelli che vengono meglio sono però i fiori di campo, la lavanda, il limoncello, i girasoli, le dalie, le rose, i tulipani e le ortensie. Evitate i fiorellini molto piccoli e delicati, come le margheritine o i nontiscordardime. Tendono, infatti, a perdere velocemente i petali.

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    Fate quindi dei bouquet, misti o divisi per fiore, legateli stretti, stretti. Mi raccomando, pulite un po’ il verde. Le foglie, infatti, tendono a diventare bruttine ed è decisamente meglio far essiccare a parte del pino o del pungitopo da aggiungere in un secondo momento alla composizione. Appendete i bouquet a testa in giù (devono contenere massimo una decina di steli) e lasciateli ad asciugare, qualche settimana (circa un mesetto). Una volta pronti, sciogliete i mazzetti e create le vostre composizioni: potreste metterli in un cesto di vimini o semplicemente in un vaso. Terminato il lavoro spruzzate della lacca, per fissare i petali e soprattutto per proteggere i fiori dalla polvere.


    Se alcuni fiorellini non hanno resistito e soprattutto li avete rotti durante la composizione, non disperate. Non è un problema e soprattutto non buttate nulla: tenete i fiorellini e anche i petali e raccoglieteli in una ciotola. Sarà un handmade pot-pourri, perfetto da mettere in bagno. Aggiungete qualche goccia d’essenza per profumare l’ambiente.
    Articolo scritto da Valentina

     
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    Candele profumate fai da te

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    Linee guida per creare delle candele fai da te profumate in casa. Consigli e piccoli suggerimenti per realizzare al meglio candele originali e perfette per decorare con un tocco di romanticismo la nostra casa.
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    Realizzare delle candele fai da te in casa è un hobby piacevole e gradito a tutti coloro che amano personalizzare la propria casa in modo originale e unico, ma per poter fare questo tipo di oggetti c'è bisogno di tanta attenzione, pazienza e i materiali giusti per avere un risultato finale più che ottimale.

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    Materiali occorrenti:
    pentole e pentolini (meglio se utilizzate vecchi utensili che pensavate di buttare)
    stoppino
    stampi (ne esistono in commercio apposta per fare le candele, ma possiamo anche utilizzare bicchieri, scatole di latta e altri contenitori che abbiamo in casa)
    cera (paraffina, stearina, cera d'api oppure une miscela di tutte)
    coloranti ed essenze profumate (facoltativi)

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    Prima di realizzare una candela fai da te è bene sapere che:
    Le candele fatte con cera d'api o di soia sono più costose ma più salutari di quelle fatte con la paraffina, poiché non rilasciano sostante nocive nell'aria.
    La paraffina viene estratta dal petrolio ed è utilizzata anche nei prodotti cosmetici. Tuttavia esiste anche una versione alimentare che si chiama stearina vegetale.

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    La stearina vegetale si vende in scaglie o blocchi di colore bianco opaco, mentre la paraffina è trasparente. Di solito vengono miscelate assieme per dare più consistenza e durata alla candela.

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    Di norma si utilizza in percentuale il 90% di paraffina e il restante di stearina, ma questa non è una regola universale, potete anche sperimentare utilizzando percentuali differenti.
    La cera avanzata dalle vecchie candele può essere riutilizzata, basta togliere il vecchio stoppino e scioglierla nuovamente.

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    Procedimento:
    La cera va sciolta lentamente a bagnomaria, il procedimento è lento e bisogna avere un po' di pazienza. Una volta diventata liquida, possiamo inserire del colore al suo interno, un vecchio pastello di cera sarà perfetto. Successivamente inserite qualche goccia di essenza profumata, ne basta davvero poca per dare profumo alla candela.
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    Girate bene il composto e versate la cera liquida all'interno del vostro stampo: per favorire la solidificazione è consigliato tenere gli stampini immersi nell'acqua fredda o nel freezer pochi minuti prima di versare il composto. Quando la cera è ancora liquida inserite lo stoppino, così da poterla utilizzare fino in fondo.
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    Aspettiamo che la cera si solidifichi, dopodiché stacchiamola dal suo stampo e avremo la nostra candela fai da te pronta per essere utilizzata per arredare la nostra casa con un tocco profumato e colorato.
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    Fai da te: come realizzare una bambola di pezza

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    Hanno quel gusto vintage di giochi di una volta le bambole di pezza, quelle fai da te, realizzate dalla mamma o dalle nonne con scampoli di stoffa e poco più. Bottoni cuciti al posto degli occhi, o disegnati con il filo nero, corpicini un po’ bitorzoluti e cuffiette con fiocco sotto al mento, ecco come ci ricordiamo quei balocchi “poveri”, così belli da strapazzare, in compagnia dei quali inventare magnifiche storie. Le bambole possono essere fatte di lana interamente, ad esempio, oppure con fili di lana grossa possono essere fatti solo i capelli, magari scegliendo colori inusuali come il verde o il blu. E che dire delle incantevoli bambole all’uncinetto fai da te, una bazzecola per le più abili in questa tecnica. Le bimbe di ogni generazioni amano le bambole di pezza, ci si affezionano perché sono morbide e perfette da coccolare.
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    Senza contare che stiamo parlando di giocattoli ecologici perfetti anche per il riciclo creativo. Vediamo le istruzioni per realizzare bambole di pezza da regalare alla nostre bimbe, magari da far trovare sotto l’albero di Natale o come originale dono di compleanno.
    Bambole di pezza fai da te
    Le bambole di pezza, conosciute anche come bambole country, sono facili da realizzare a patto che ci sappiate fare almeno un po’ con ago e filo. Non è necessario essere delle esperte di cucito, basta avere fantasia e tanta pazienza.

    bambola-di-pezza-con-codette
    Qualità indispensabili per qualsiasi hobby creativo! Queste bambole, oltre a diventare splendide compagne di giochi per le bambine, si possono trasformare in soprammobili o regali originali, anche da collezione. Per realizzare una bambola di pezza serve il cartamodello sia della sagoma che dei vestitini, ma non è una cosa difficile, infatti i cartamodelli si trovano facilmente anche online.

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    Bambole di pezza: come realizzarle
    Oltre al cartamodello, che come abbiamo visto non è difficile da trovare, per realizzare le bambole di pezza dovete procurarvi anche:
    Stoffa rosa o beige per il corpo
    Ovatta sintetica per riempire il corpo (la trovate nei negozi di hobbistica)

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    Stoffa per i vestitini
    Un gomitolo di lana per i capelli
    Fili da ricamo per realizzare occhi, sopracciglia, naso e bocca
    Spilli per tenere ferma la stoffa sul cartamodello

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    Una volta che vi sarete procurate tutto il materiale, dovete procedere in questo modo. Dopo aver appoggiato la stoffa sul cartamodello, dovete ritagliare le due sagome che andranno cucite insieme (lasciando scucita una parte).
    bambola-di-pezza-capelli-rosa
    Rivoltate al rovescio e riempite di ovatta. Cucite il pezzo lasciato scucito. 
Procedete rifinendo la bambola con i capelli, i vestitini e tutto ciò che la fantasia vi suggerisce.

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    bambola-di-pezza-dai-capelli-rossi

     
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    Come fare le maschere di bellezza in casa

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    Le maschere per il viso da realizzare a casa sono semplici e soprattutto composte da ingredienti naturali, facili da reperire nella vostra dispensa, economiche, ma non per questo meno efficaci. Le nonne, d’altra parte, insegnano. Provare per credere. Ecco alcune maschere facciali fatte in casa per diversi tipi di pelli cioè pelle grassa, pelle secca e pelle mista, nonchè alcuni impacchi per ritardare l’invecchiamento della pelle.

    Maschera al cetriolo: Ottenete un impasto mescolando un cetriolo piccolo e una tazza di farina d’avena. Mescolate un cucchiaino di questa pasta con uno yogurt (per pelli grasse) o del latte (per pelli secche) e lasciate riposare per 30 minuti, quindi risciacquate.

    Maschera alla curcuma: Questa è la maschera tradizionale, utilizzata anche per le spose, sette giorni prima del matrimonio. Prendete una tazza con mezzo bicchiere di farina di ceci, 2 cucchiaini di curcuma in polvere, 2 cucchiaini di polvere di legno di sandalo, 2 cucchiaini di olio di mandorle o burro, e aggiungete al composto un po’ d’acqua per ottenere una pasta. Applicate su viso e se volete anche sull’intero corpo e lasciate agire per 5-10 minuti. Strofinate bene con entrambe le mani sulla pelle esercitando una leggera pressione e rimuovete l’impacco.

    Maschera facciale al miele: Sciacquate il viso con acqua calda per aprire i pori. Applicate il miele e lasciate riposare per mezz’ora. Risciacquate con acqua tiepida, quindi utilizzate l’acqua fredda per chiudere i pori.

    Maschera per pelli lucide: Mescolate un cucchiaino di lievito di birra con yogurt, ottenendo una miscela. Applicate nelle zone lucide del visto e lasciate agire per 15-20 minuti. Sciacquate con acqua tiepida, quindi utilizzate l’acqua fredda per chiudere i pori.

    Maschera per pelli secche: Mescolate 1 cucchiaino di burro con 1 cucchiaino di acqua. Applicate abbondantemente in tutte le zone più secche e screpolate del viso e lasciate riposare per 15-20 minuti. Sciacquate con acqua fredda,

    Maschera antirughe alle banane: Schiacciate 1/4 di una banana fino ad ottenere una crema e applicatela sul viso per 15-20 minuti. Sciacquate con acqua tiepida, quindi utilizzate l’acqua fredda per chiudere i pori.

    Maschera facciale all’avocado: Ottenete dall’avocado un impacco di una consistenza cremosa. Applicate accuratamente sul viso e lasciate agire per 15-20 minuti. Sciacquate con acqua tiepida, quindi utilizzate l’acqua fredda per chiudere i pori.

     
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