Roma

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  1. arca1959
     
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    A.S. Roma
    Calcio 25px-Football_pictogram.svg

    140px-Romaasstemma

    Giallorossi; Lupi; 'A Maggica
    Segni distintivi
    Uniformi di gara

    roma-divise-12-13
    Casa Trasferta Terza divisa


    Colori sociali 20px-600px_Giallo_e_Rosso2Giallo ocra-Rosso pompeiano

    Simboli Lupa capitolina

    Inno Roma Roma
    Antonello Venditti

    Dati societari


    Città 20px-Roma-StemmaRoma

    19px-Flag_of_Italy.svgPaese Italia

    Confederazione UEFA

    Federazione FIGC

    Campionato Serie A

    Fondazione 1927

    Presidente James Pallotta 20px-Flag_of_the_United_States.svg

    Allenatore Zdeněk Zeman

    Stadio Olimpico di Roma (73.481 posti)
    Sito web www.asroma.it

    Palmarès



    20px-Scudetto.svgScudetti 3
    Titoli nazionali 1 Campionato di Serie B

    Trofei nazionali

    20px-Coccarda_Coppa_Italia.svg9 Coppe Italia
    20px-Supercoppaitaliana2 Supercoppe italiane
    1 Coppa CONI

    Trofei internazionali

    15px-UEFA_-_Inter-Cities_Fairs_Cup.svg1 Coppe delle Fiere
    1 Torneo Anglo-Italiano

    30px-Soccerball_current_event.svgStagione in corso


    « La Roma non si discute, si ama »



    L'Associazione Sportiva Roma S.p.A., abbreviata in A.S. Roma o più semplicemente Roma, è una società calcistica per azioni italiana con sede a Roma. Fu fondata il 22 luglio 1927 e, per la stagione 2012-13, milita nella Serie A del campionato italiano di calcio. È una delle tre società di calcio italiane (con Lazio e Juventus) ad essere quotate in borsa.
    Il simbolo della squadra è la Lupa capitolina; la divisa, che prende i colori dal gonfalone cittadino, è rosso scura tendente al porpora (rosso pompeiano) bordata di giallo-arancio (giallo oro o ocra).
    In 85 anni di storia ha sempre partecipato ai campionati di massima serie italiani, disputandone 83 su 84 e mancando in una sola occasione (nel 1951-52), vincendo 3 scudetti, 9 Coppe Italia (primato di vittorie nella competizione, condiviso con la Juventus) e 2 Supercoppe italiane. Dopo l'Inter, che è stata presente in tutte le edizioni, è, insieme alla Juventus, la squadra che ha partecipato a più campionati di serie A: 80 volte su 81. In ambito europeo i migliori risultati ottenuti sono stati la vittoria della Coppa delle Fiere nella stagione 1960-61 e la vittoria della Coppa Anglo-Italiana del 1972, oltre a una finale di Coppa dei Campioni persa contro il Liverpool nel 1984 e una finale di Coppa UEFA nel 1991, persa contro l'Inter.
    Nella classifica mondiale per club dell'International Federation of Football History & Statistics di tutti i tempi (IFFHS All-Time Club World Ranking), aggiornata al dicembre 2009, la Roma occupa il dodicesimo posto. Nel 1991 la Roma termina in testa alla classifica mondiale di rendimento dei club stilata dall'IFFHS (IFFHS The World's Club Team for the Year).
    La Roma è anche uno dei membri dell'ECA – Associazione dei Club Europei, organizzazione internazionale che ha preso il posto del soppresso G-14, e composta dai principali club calcistici riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA.

    Storia

    Dalle origini agli anni cinquanta

    Ferraris_IV
    Attilio Ferraris IV, il primo capitano giallorosso


    Agli inizi del XX secolo nella città di Roma la pratica del foot-ball era svolta da un gran numero di piccoli club costituiti da semplici squadre di quartiere o da rappresentative calcistiche di classi sociali ben definite. Negli anni venti continuarono ad esistere otto rappresentative cittadine nella prima divisione regionale: S.S. Alba, C.R. Juventus Audax, S.G.S. Fortitudo, S.S. Lazio, S.S. Pro Roma, U.S. Romana, Roman F.C. e C.S. Audace.

    La squadra capitolina venne costituita a Roma, in via Forlì 16, il 7 giugno 1927 grazie alla fusione delle società calcistiche: Alba Audace, presieduta dall'onorevole Ulisse Igliori, Roman e Fortitudo Pro Roma. Il percorso che portò alla fusione venne intrapreso dal segretario della federazione romana del Partito Nazionale Fascista: Italo Foschi, all'epoca anche membro del CONI e dirigente della Fortitudo Pro Roma e dall'onorevole Ulisse Igliori, membro del direttorio nazionale del PNF; Foschi, seguendo le direttive della Carta di Viareggio riuscì nell'intento di creare un'unica società potenzialmente più competitiva.
    La data di nascita della Roma è stata lungamente discussa: ufficialmente viene infatti indicato il 22 luglio 1927, data del primo ordine del giorno; in realtà l'accordo per la fusione venne raggiunto il 7 giugno dello stesso anno, come annunciato il giorno successivo da alcuni quotidiani romani..
    Nei primi anni trenta la Roma occupò stabilmente le parti alte della classifica, esordendo in Coppa dell'Europa Centrale già nel 1931. Protagonisti del periodo furono alcuni giocatori di spessore presenti nella rosa, quali il capitano Attilio Ferraris IV, il portiere Guido Masetti, il mediano Fulvio Bernardini ed il centravanti Rodolfo Volk. Nel 1934 il presidente Renato Sacerdoti rinnovò la squadra: cedette sia Volk che il capitano Ferraris IV (quest'ultimo alla Lazio tra i malumori della tifoseria) e acquistò tre giocatori argentini, tra i quali Enrique Guaita. I tre furono protagonisti di una rocambolesca fuga nell'estate del 1935, pare a seguito di minacce circa un arruolamento nella guerra in Abissinia. Della situazione, probabilmente anche a causa delle sue origini ebraiche, ne fece le spese anche il presidente Sacerdoti che si trovò costretto a lasciare la presidenza; nonostante queste vicissitudini la squadra nella stagione 1935-36 si classificò seconda.
    Nella stagione 1941-42 la Roma conquistò il suo primo scudetto, vincendo nell'ultima giornata per 2-0 contro il Modena. Il titolo fu frutto, tra gli altri, dell'allenatore Alfred Schaffer e del giovane centravanti Amedeo Amadei, autore di 18 reti. Negli anni successivi, la squadra venne sostanzialmente confermata, nonostante l'elevata età media della ristretta rosa giallorossa. Anche a causa di questo motivo, terminato il conflitto mondiale e ripresi i campionati, la Roma disputò alcune stagioni particolarmente negative.
    Dagli anni cinquanta ai settanta

    513px-Associazione_Sportiva_Roma_-_Coppa_delle_Fiere_1960-1961
    Il capitano Giacomo Losi con la Coppa delle Fiere 1960-61, primo e unico titolo internazionale del club


    Gli anni quaranta si conclusero con la Roma salva rispettivamente in due stagioni, entrambe al centro di polemiche per presunti favoritismi arbitrali nei confronti degli stessi giallorossi: nella stagione 1947-48, in Roma-Salernitana, con l'arbitro Vittorio Pera che non vide un evidente fallo sul portiere Vittorio Masci e, di conseguenza, non annulla il gol decisivo di Pesaola che condanna i campani alla B; nella penultima partita della stagione 1949-50, in Roma-Novara, incontro terminato 2-1 che permise ai giallorossi di salvarsi. La discesa in Serie B venne solo rimandata di un anno, nella stagione 1950-51 la squadra perse 11 partite per 1-0 e cambiò numerosi allenatori, retrocedendo il 17 giugno del 1951, esattamente nove anni dopo la conquista, anch'essa all'ultima giornata, del primo scudetto. La caduta nella serie cadetta spinse il vecchio presidente Renato Sacerdoti a riprendere la guida della società riuscendo a farla risalire subito nella massima serie nonostante nella stagione 1951-52 vi fosse un unico posto utile per la promozione. Negli anni successivi la squadra venne potenziata con acquisti di rilievo come quelli di Alcides Ghiggia e Dino Da Costa, quest'ultimo vinse la classifica marcatori del 1957-58 con 22 reti e segnò in quasi tutti i derby da lui disputati. In quegli anni un altro protagonista della squadra fu Giacomo Losi che per 40 anni rimase il giocatore con più presenze in assoluto con la maglia della Roma venendo appellato dai tifosi Core de Roma. In campionato la Roma alternò buone stagioni, come il terzo posto nel 1954-55, ad altre negative come nel 1956-57 quando sfiorò nuovamente la retrocessione, mentre nelle restanti annate mantenne quasi costantemente il sesto posto in classifica.

    Prati-DeSisti
    Pierino Prati e Giancarlo De Sisti con la maglia della Roma negli anni settanta


    Nel 1960-61 la Roma conquistò la Coppa delle Fiere vincendo la doppia finale contro il Birmingham City: dopo aver pareggiato 2-2 in trasferta, i giallorossi si imposero all'Olimpico per 2-0.
    A questo successo seguirono due vittorie in Coppe Italia. La prima venne ottenuta battendo in finale il Torino nel 1963-64, nonostante un campionato deludente concluso con un dodicesimo posto in classifica. La seconda affermazione giunse cinque anni dopo, al termine di un girone finale che vide la Roma sfidare il Foggia nell'ultima partita decisiva, sebbene ai fini della vittoria risultò determinante il successo in trasferta sul campo del Cagliari.
    A dispetto di tali successi la Roma durante il decennio attraversò una grave crisi finanziaria tale da non permettere, nel 1964, il pagamento degli stipendi ai giocatori, Nel 1967 il presidente Franco Evangelisti, dopo alcune importanti cessioni completò il piano di risanamento delle casse societarie, trasformando la Roma in una società per azioni. La squadra dispose comunque di buoni giocatori, tra i quali l'attaccante argentino Manfredini, tra i più prolifici cannonieri della storia giallorossa e l'oriundo Angelillo. Altri protagonisti dell'epoca furono lo svedese Selmosson e l'uruguagio Schiaffino, Capello, De Sisti e l'allenatore Herrera. La Roma di questi anni non riuscì mai a superare il quinto posto in classifica in campionato, per questo la stampa accusò i giocatori di condurre stile di vita poco professionale.
    La Roma comunque raggiunse la semifinale di Coppa delle Coppe 1969-70, perdendo però il sorteggio con la monetina avvenuto al termine della partita di spareggio conclusasi in parità.
    Gli anni settanta furono uno dei decenni meno gloriosi per la storia romanista: a Giacomo Losi non venne rinnovato il contratto e nell'ultimo anno della presidenza di Marchini vennero ceduti alla Juventus i tre gioielli della rosa: Spinosi, Capello e Landini. La Roma, ribattezzata "Rometta", oscillava costantemente in posizioni di media classifica ad esclusione del 1974-75, quando si classificò al terzo posto e del 1978-79 quando ottenne la salvezza solo alla penultima giornata. Nella stagione successiva la Roma venne rilevata da Dino Viola, che la trasformò completamente, affidando la guida tecnica a Nils Liedholm.
    Dagli anni ottanta ai duemiladieci

    BrunoConti
    Dino Viola ottenne immediatamente buoni risultati vincendo due Coppe Italia consecutive superando in entrambe le finali il Torino ai rigori. Le partite furono caratterizzate dalle parate dei portieri e dagli errori dei giocatori, in particolare la sequenza nella finale del 1979-80 si chiuse con sette errori e cinque realizzazioni.
    In campionato la crescita societaria portò nella stagione 1980-81 al raggiungimento di un secondo posto, ciò anticipò la vittoria del secondo scudetto, avvenuta nella stagione 1982-83, sempre sotto la guida di Nils Liedholm. Elementi di spicco della squadra furono capitano Agostino Di Bartolomei, il brasiliano Paulo Roberto Falcão, il centravanti Roberto Pruzzo e l'ala campione del mondo Bruno Conti. Nell'arco della stagione la Roma conquistò il primato nelle prime giornate e lo mantiene continuativamente sino alla fine: il titolo venne conquistato l'8 maggio 1983 nello Stadio Luigi Ferraris, dopo un pareggio con il Genoa.
    L'anno successivo la Roma vinse la sua quinta Coppa Italia e giunse in finale di Coppa dei Campioni, che nell'occasione si disputò proprio allo Stadio Olimpico di Roma. Tuttavia la squadra non riuscì ad imporsi contro il Liverpool e, dopo aver concluso i tempi regolamentari per 1-1, perse il trofeo ai calci di rigore, a causa degli errori dal dischetto di Bruno Conti e Ciccio Graziani.
    Dino Viola affidò successivamente la panchina giallorossa a Sven-Göran Eriksson, che nella stagione 1985-86 vince la sesta Coppa Italia e giunse vicino a conquistare un nuovo scudetto, conquistato tuttavia dalla Juventus.
    La Roma di Dino Viola perse gradualmente competitività riuscendo comunque ad avere un ultimo sussulto nel 1990-91: pochi mesi dopo la morte del presidente la squadra vinse la sua settima Coppa Italia, battendo in finale la Sampdoria campione d'Italia e raggiunse anche la finale di Coppa UEFA, perdendola nella doppia sfida contro l'Inter.

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    I tifosi giallorossi festeggiano all'Olimpico la vittoria dello scudetto 2000-01


    Morto Viola, la Roma entrò in un lungo periodo di caos societario, acuito nel 1993 dall'arresto del nuovo presidente Giuseppe Ciarrapico.
    La società venne rilevata successivamente da Franco Sensi, che rinforzò la squadra, mancando tuttavia di ottenere risultati di rilievo. Nel decennio si alternarono nella panchina in tutto quattro allenatori. Tra i giocatori più rappresentativi del periodo figurano la punta argentina Abel Balbo, il centrocampista Amedeo Carboni, un esordiente Francesco Totti, Marco Delvecchio e Vincent Candela.
    Nell'estate del 1999 la Roma ingaggiò il titolato allenatore Fabio Capello e la punta Vincenzo Montella, ai quali l'anno successivo seguì una campagna acquisti tra le più dispendiose della storia giallorossa che, sostenuta dall'iniezione di capitali derivata dall'ingresso in borsa della società, ingaggiò atleti di elevato valore, come l'attaccante Batistuta. La Roma nel 2001 si presentò quindi come pretendente per il titolo che a fine stagione riuscì a vincere: la squadra conquistò quasi subito la testa della classifica senza abbandonarla per tutta la durata del torneo, tuttavia alcuni pareggi nelle ultime partite la portarono a vincere il titolo solamente nell'ultima giornata grazie ad una vittoria sul Parma. Due mesi dopo la Roma vinse anche la sua prima Supercoppa italiana contro la Fiorentina.

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    Il capitano della Roma Francesco Totti alza la Coppa Italia 2007-08


    Negli anni successivi la Roma si mantenne nelle prime posizioni in classifica giungendo seconda nella stagione 2001-02 e nella stagione 2003-04. All'esordio nella nuova UEFA Champions League la squadra non superò il secondo girone eliminatorio nonostante si fosse trovata prima in classifica a due sole partite dal termine. Nell'estate del 2004 Capello lasciò la Roma assieme a diversi giocatori chiudendo definitivamente un ciclo.
    In questo periodo Rosella Sensi, sostituendo gradualmente alla presidenza il padre Franco, attuò una politica societaria di autofinanziamento mirata a garantire il mantenimento di un adeguato livello tecnico della squadra.
    Nella stagione 2005-06 la Roma ingaggiò l'emergente allenatore Luciano Spalletti con il quale, anche per effetto delle sentenze sportive di Calciopoli, riuscì a raggiungere il secondo posto in campionato per tre anni consecutivi. La squadra alternando vittorie di prestigio e rovesci eclatanti si ritagliò anche uno spazio in Europa raggiungendo due volte i quarti di finale di Champions League e vincendo il girone eliminatorio. Tali buoni risultati si concretizzarono con la vittoria di due Coppe Italia consecutive (2006-07 e 2007-08), vinte entrambe in finale contro l'Inter, ed una Supercoppa italiana nel 2007.
    Nella stagione 2009-10 il dimissionario Spalletti venne sostituito dal romano Claudio Ranieri che raggiunse il secondo posto in campionato e la finale di Coppa Italia, persa sempre contro i nerazzurri. Nella stagione successiva, in seguito alla sconfitta per 4-3 contro il Genoa, Ranieri si dimise per lasciare il posto all'esordiente Vincenzo Montella.. Al termine della stagione la società giallorossa venne ceduta ad un gruppo di imprenditori statunitensi guidato da Thomas DiBenedetto. La nuova proprietà ingaggiò come direttore sportivo Walter Sabatini, il quale decise di affidare la panchina giallorossa all'emergente spagnolo Luis Enrique. Tuttavia la squadra non ottenne i risultati sperati, concludendo la stagione con un settimo posto che ha portato il tecnico asturiano ad abbandonare la capitale.
    La società ha però risposto riportando a Roma il tecnico Zdeněk Zeman e con una campagna acquisti estiva che ha consegnato al boemo molti nuovi giocatori. Inoltre il 27 agosto 2012 il Consiglio d'Amministrazione della Roma ha eletto, come nuovo presidente, un altro uomo della cordata americana: James Pallotta.
    Cronistoria
    Cronistoria della Associazione Sportiva Roma
    • 1901 - Nasce il FBC di Roma, conosciuto anche come Roman. Vince il Campionato Romano e la Coppa Città di Roma.
    • 1901 - Nasce il C.S. Audace. Vince il Campionato Romano e il Campionato Laziale.
    • 1907 - Nasce la S.S. Alba. Campionato romano di I Categoria: Roman 3º. La Juventus Roma vince il Campionato Romano Riserve e il Campionato Laziale.
    • 1908 - Nasce la S.G.S. Fortitudo. Campionato FGNI: Roman 4º (ritirato). Vince la Coppa di Natale, il Torneo di Perugia e la Coppa di Pasqua.
    • 1909 - Nessun torneo ufficiale a Roma. Il Roman vince la Coppa Tosti e la Coppa Viscogliosi-Baccelli.
    • 1910 - Campionato romano di III Categoria: Roman 2º, Fortitudo 4ª.
    • 1911 - Nasce la S.S. Pro Roma. Campionato romano di III Categoria: Roman 3º. Il Pro Roma vince il Campionato Romano di Seconda Categoria.
    • 1912 - Campionato romano di III Categoria: Roman 4º, Fortitudo 4ª, Alba 6ª.
    •1912-13 - Roman 4º, Pro Roma 5ª, Alba 6ª.
    • 1913-14 - Roman 2º, Fortitudo 4ª, Pro Roma 6ª.
    • 1914-15 - Roman 1º; vince il Campionato Romano, Fortitudo 4ª, Pro Roma 5ª.
    • 1915-16 - Attività sospesa a causa della guerra. La Fortitudo Roma vince il Campionato Romano Riserve.
    • 1916-17 - Attività sospesa a causa della guerra. La Fortitudo Roma vince la Coppa di Natale e il Campionato Romano.
    • 1917 - Nasce l'U.S. Romana.
    • 1917-18 - Attività sospesa a causa della guerra. La Fortitudo vince il Campionato Romano.
    • 1918-19 - Attività sospesa a causa della guerra.
    • 1919-20 - Fortitudo 1ª; vince il Campionato Romano, Romana 5ª, Pro Roma 6ª, Roman 7º. Fortitudo finalista interregionale.
    • 1920-21 - Fortitudo 1ª; vince il Campionato Romano, Pro Roma 4ª, Romana 6ª, Roman 8º. Fortitudo 2ª semifinali interregionali.
    • 1921-22 - Fortitudo 1ª; vince il Campionato Romano, Alba 2ª, Romana 5ª, Roman 6º, Pro Roma 8ª. Fortitudo vince il Campionato dell'Italia Centro-Meridionale; Fortitudo in Finalissima.
    • 1922-23 - Alba 2ª, Fortitudo 3ª, Romana 4ª, Roman 6º. Alba 2ª semifinali interregionali.
    L'U.S. Romana vince la Coppa di Natale.
    • 1923-24 - Alba 1ª; vince il Campionato Romano, Fortitudo 2ª, Romana 5ª. Alba finalista Lega Sud.
    • 1924 - La S.S. Pro Roma assorbe la U.S. Romana.
    • 1924-25 - Alba 1ª; vince il Campionato Romano, Fortitudo 3ª, Pro Roma 5ª. Alba vince il Campionato dell'Italia Centro-Meridionale; Alba in Finalissima.
    • 1925-26 - Alba 1ª; vince il Campionato Romano, Fortitudo 2ª, Roman 5º, Pro Roma 6ª. Alba vince il Campionato dell'Italia Centro-Meridionale; Alba in Finalissima.
    • 1926 - S.S. Alba e C.S. Audace si fondono nella U.S. Alba Audace.
    • 1926 - S.G.S. Fortitudo e S.S. Pro Roma si fondono nella S.S. Fortitudo Pro Roma.
    • 1926-27 - Divisione Nazionale: Alba Audace 9ª nel Girone A, Fortitudo Pro Roma 10ª nel Girone B.
    • 1927 - 22 luglio. S.S. Alba, S.G.S. Fortitudo e Roman F.C. si fondono nell' Associazione Sportiva Roma.
    La Roma prende tutti i trofei delle squadre romane.
    • 1927-28 - 8ª nel Girone B Divisione Nazionale.
    Vincitrice della Coppa CONI.
    • 1928-29 - 3ª nel Girone A Divisione Nazionale.
    • 1929-30 - 6ª in Serie A.
    • 1930-31 - 2ª in Serie A.
    Semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale.
    • 1931-32 - 3ª in Serie A.
    • 1932-33 - 5ª in Serie A; Vincitrice della Coppa della MittelEuropa - Trofeo Cappelli e Ferrania (1º titolo)
    • 1933-34 - 5ª in Serie A.
    • 1934-35 - 4ª in Serie A; Vincitrice della Coppa della MittelEuropa - Trofeo Cappelli e Ferrania (2º titolo)
    Ottavi di finale di Coppa dell'Europa Centrale.
    • 1935-36 - 2ª in Serie A.
    Ottavi di finale di Coppa Italia.
    Quarti di finale di Coppa dell'Europa Centrale.
    • 1936-37 - 10ª in Serie A.
    Finalista di Coppa Italia.
    • 1937-38 - 6ª in Serie A.
    Ottavi di finale di Coppa Italia.
    • 1938-39 - 5ª in Serie A.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    • 1939-40 - 7ª in Serie A.
    Ottavi di finale di Coppa Italia.
    • 1940-41 - 11ª in Serie A.
    Finalista di Coppa Italia.
    • 1941-42 - Campione d'Italia (1º titolo).
    Sedicesimi di finale di Coppa Italia.
    • 1942-43 - 9ª in Serie A.
    Semifinalista di Coppa Italia.
    • 1943-44 - 2ª nel Campionato romano di guerra.
    Vincitrice del successivo Torneo a quattro tra le prime quattro classificate del Campionato romano di guerra 1943-1944.
    • 1944-45 - Vincitrice del Campionato romano di guerra.
    Vincitrice della Coppa Città di Roma.
    Vincitrice del Torneo Interregionale Toscano-Laziale.
    • 1945-46 - 6ª nel Girone Finale Divisione Nazionale.
    • 1946-47 - 15ª in Serie A.
    • 1947-48 - 17ª in Serie A.
    • 1948-49 - 14ª in Serie A.
    • 1949-50 - 17ª in Serie A.
    • 1950-51 - 19ª in Serie A. Retrocessa in Serie B.10px-Red_Arrow_Down.svg
    • 1951-52 - 1ª in Serie B. Promossa in Serie A.10px-Green_Arrow_Up.svg
    • 1952-53 - 6ª in Serie A.
    • 1953-54 - 6ª in Serie A.
    • 1954-55 - 3ª in Serie A.
    • 1955-56 - 6ª in Serie A.
    • 1956-57 - 14ª in Serie A.
    • 1957-58 - 5ª in Serie A.
    Gironi eliminatori di Coppa Italia.
    • 1958-59 - 6ª in Serie A.
    Quarto turno di Coppa Italia.
    • 1959-60 - 9ª in Serie A.
    Secondo turno di Coppa Italia.
    Quarti di finale di Coppa delle Fiere.
    • 1960-61 - 5ª in Serie A.
    Vincitrice della Coppa delle Fiere (1º titolo).
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    • 1961-62 - 5ª in Serie A.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Coppa delle Fiere.
    • 1962-63 - 5ª in Serie A.
    Ottavi di finale di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Coppa delle Fiere.
    • 1963-64 - 12ª in Serie A.
    Vincitrice della Coppa Italia (1º titolo).
    Quarti di finale di Coppa delle Fiere.
    • 1964-65 - 9ª in Serie A.
    Semifinalista di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Coppa delle Fiere.
    • 1965-66 - 8ª in Serie A.
    Prima fase di Coppa Italia.
    . Primo turno di Coppa delle Fiere.
    • 1966-67 - 10ª in Serie A.
    Prima fase di Coppa Italia.
    • 1967-68 - 10ª in Serie A.
    Prima fase di Coppa Italia.
    • 1968-69 - 8ª in Serie A.
    Vincitrice della Coppa Italia (2º titolo).
    Finalista di Coppa di Lega Italo-Inglese.
    • 1969-70 - 11ª in Serie A.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    Semifinalista di Coppa delle Coppe.
    • 1970-71 - 6ª in Serie A.
    Vincitrice del Trofeo Nazionale di Lega Armando Picchi.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    • 1971-72 - 7ª in Serie A.
    Vincitrice del Torneo Anglo-Italiano.
    Prima fase di Coppa Italia.
    • 1972-73 - 11ª in Serie A.
    Prima fase di Coppa Italia.
    • 1973-74 - 8ª in Serie A.
    Prima fase di Coppa Italia.
    • 1974-75 - 3ª in Serie A.
    Semifinalista di Coppa Italia.
    • 1975-76 - 10ª in Serie A.
    Prima fase di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Coppa UEFA.
    • 1976-77 - 7ª in Serie A.
    Prima fase di Coppa Italia.
    • 1977-78 - 8ª in Serie A.
    Prima fase di Coppa Italia.
    • 1978-79 - 12ª in Serie A.
    Prima fase di Coppa Italia.
    • 1979-80 - 7ª in Serie A.
    Vincitrice della Coppa Italia (3º titolo).
    • 1980-81 - 2ª in Serie A.
    Vincitrice della Coppa Italia (4º titolo).
    Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe.
    • 1981-82 - 3ª in Serie A.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Coppa delle Coppe.
    • 1982-83 - Campione d'Italia (2º titolo).
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    Quarti di finale di Coppa UEFA.
    • 1983-84 - 2ª in Serie A.
    Vincitrice della Coppa Italia (5º titolo).
    Finalista di Coppa dei Campioni.
    • 1984-85 - 7ª in Serie A.
    Ottavi di finale di Coppa Italia.
    Quarti di finale di Coppa delle Coppe.
    • 1985-86 - 2ª in Serie A.
    Vincitrice della Coppa Italia (6º titolo).
    • 1986-87 - 7ª in Serie A.
    Ottavi di finale di Coppa Italia.
    Sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe.
    • 1987-88 - 3ª in Serie A.
    Ottavi di finale di Coppa Italia.
    • 1988-89 - 7ª in Serie A.
    Secondo turno di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Coppa UEFA.
    • 1989-90 - 6ª in Serie A.
    Semifinalista di Coppa Italia.
    • 1990-91 - 9ª in Serie A.
    Vincitrice della Coppa Italia (7º titolo).
    Finalista di Coppa UEFA.
    • 1991-92 - 5ª in Serie A.
    Sconfitta in Supercoppa italiana.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    Quarti di finale di Coppa delle Coppe.
    • 1992-93 - 10ª in Serie A.
    Finalista di Coppa Italia.
    Quarti di finale di Coppa UEFA.
    • 1993-94 - 7ª in Serie A.
    Ottavi di finale di Coppa Italia.
    • 1994-95 - 5ª in Serie A.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    • 1995-96 - 5ª in Serie A.
    Secondo turno di Coppa Italia.
    Quarti di finale di Coppa UEFA.
    • 1996-97 - 12ª in Serie A.
    Secondo turno di Coppa Italia.
    Sedicesimi di finale di Coppa UEFA.
    • 1997-98 - 4ª in Serie A.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    • 1998-99 - 5ª in Serie A.
    Ottavi di finale di Coppa Italia.
    Quarti di finale di Coppa UEFA.
    • 1999-00 - 6ª in Serie A.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Coppa UEFA.
    • 2000-01 - Campione d'Italia (3º titolo).
    Ottavi di finale di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Coppa UEFA.
    • 2001-02 - 2ª in Serie A.
    Vincitrice della Supercoppa italiana (1º titolo).
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    Seconda fase a gironi di Champions League.
    • 2002-03 - 8ª in Serie A.
    Finalista di Coppa Italia.
    Seconda fase a gironi di Champions League.
    • 2003-04 - 2ª in Serie A.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Coppa UEFA.
    • 2004-05 - 8ª in Serie A.
    Finalista di Coppa Italia.
    Fase a gironi di Champions League.
    • 2005-06 - 2ª in Serie A.
    Finalista di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Coppa UEFA.
    •2006-07 - 2ª in Serie A.
    Vincitrice della Coppa Italia (8º titolo).
    Sconfitta in Supercoppa italiana.
    Quarti di finale di Champions League.
    •2007-08 - 2ª in Serie A.
    Vincitrice della Supercoppa italiana (2º titolo).
    Vincitrice della Coppa Italia (9º titolo).
    Quarti di finale di Champions League.
    • 2008-09 - 6ª in Serie A.
    Sconfitta in Supercoppa italiana.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Champions League.
    • 2009-10 - 2ª in Serie A.
    Finalista di Coppa Italia.
    Sedicesimi di finale di Europa League.
    • 2010-11 - 6ª in Serie A.
    Sconfitta in Supercoppa italiana.
    Semifinalista di Coppa Italia.
    Ottavi di finale di Champions League.
    • 2011-12 - 7ª in Serie A.
    Quarti di finale di Coppa Italia.
    Play-off di Europa League.
    • 2012-13 - Partecipa alla Serie A.
    Partecipa alla Coppa Italia.


    Colori e simboli

    Colori


    La divisa utilizzata nelle partite casalinghe dalla Roma è costituita da maglia rosso porpora con bordi e colletto giallo ocra, pantaloncini bianchi e calzettoni anch'essi rosso porpora con una fascia orizzontale giallo ocra. Nel corso della storia del club essa ha subito varie modifiche: la maglia in alcune stagioni ha presentato la colorazione precedentemente descritta, in altre, invece, un rosso più chiaro (per esempio dal 1960-61 al 1962-63) e un giallo tendente all'aureo (dal girone di ritorno del 1983-84 al 1991-92). I pantaloncini, originariamente bianchi, diventarono neri dalla stagione 1951-52 a quella 1953-54, tornando poi nuovamente candidi fino al 1980-81, quando furono dello stesso colore della maglia. Dal 1998-99 ebbero nuovamente il colore originario. I primi calzettoni erano completamente neri; questi furono poi sostituiti con altri rossi con fascia giallo ocra che, a eccezione delle parentesi 1951-52 - 1953-54 e 1998-99 - 2011-12, sono stati mantenuti. Da notare, inoltre, che dal girone di ritorno della stagione 1968-69 a quella 1972-73 divisa casalinga e divisa da trasferta (completamente bianca con bordi giallorossi) si sono invertite, tornando poi alla colorazione originale dalla stagione 1973-74.


    Lo stemma
    Evoluzione dello stemma


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    Lo stemma in una delle prime versioni

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    Il lupetto

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    L'attuale stemma della Roma



    L'attuale logo della Roma è il restyling del primo stemma, quello che la società adottò dalla sua fondazione fino alla fine degli anni settanta. Nel 1978, l'ultimo anno di Anzalone alla presidenza della squadra, durante un'amichevole negli Stati Uniti contro i New York Cosmos, i dirigenti giallorossi ebbero occasione di osservare come in America lo sport fosse trainato principalmente dal merchandising e dalla vendita di prodotti legati alla squadra. La proprietà decise pertanto di istituire un ufficio per la pubblicità, diretto dal grafico Piero Gratton, il quale realizzò un nuovo logotipo per la società giallorossa, affinché si potessero successivamente creare una serie di prodotti per la vendita legati ad esso. La lupa capitolina non poteva essere registrata come marchio, così venne creato il celebre lupetto nero stilizzato con l'occhio rosso, che spesso compariva incorniciato da due cerchi concentrici giallo-rossi. Insieme al lupetto venne creato anche un secondo logo, un "R" stilizzata, giallo rossa e nera ma, a differenza del più celebre lupetto, non ebbe molta fortuna. Il lupetto ha accompagnato le maglie giallorosse fino alla stagione 1996-97, per essere riutilizzato poi dalla stagione 2009-10 fino ad oggi, nelle maglie da trasferta e nelle terze divise.
    Il 20 luglio 1997, grazie ad un accordo con il Comune di Roma, venne concesso un permesso speciale alla società capitolina per poter utilizzare il simbolo della lupa e riproporre, così, una nuova versione dello stemma, ispirato a quello originale che aveva caratterizzato la società dagli albori fino agli anni settanta. Venne così creato l'attuale simbolo della società.

    L'inno
    L'inno ufficiale della Roma è Roma Roma, con il testo di Antonello Venditti e Sergio Bardotti e la musica di Antonello Venditti e Giampiero Scalamogna, meglio noto con il nome d'arte di Gepy & Gepy. Il brano venne proposto per la prima volta durante la partita Roma-Fiorentina del 15 dicembre 1974 per festeggiare la marcatura di Penzo, circostanza questa rimasta isolata, in seguito verrà infatti diffuso al termine della lettura delle formazioni di ogni partita, poco prima dell'ingresso in campo delle squadre (ad eccezione delle partite casalinghe di UEFA Champions League)..

    La mascotte
    La mascotte ufficiale della società è Romolo, un pupazzo a forma di lupo, la maglia che indossa ha il numero 753, a simboleggiare il 753 a.C., anno di fondazione della città di Roma. È solito fare un giro di campo prima della partita e farsi scattare foto insieme a tifosi e calciatori della Roma, inoltre è presente in alcuni eventi riguardante il club giallorosso.


    Strutture
    Stadi



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    La Roma al Motovelodromo Appio


    Il primo stadio utilizzato dalla Roma fu il Motovelodromo Appio, il quale era precedentemente utilizzato dal Club Sportivo Audace Roma; saltuariamente i giallorossi giocheranno anche nel Campo Rondinella e nello Stadio Nazionale del PNF.

    CampoTestaccio
    Tifosi sul Monte dei Cocci al Campo Testaccio


    La Fortitudo Roma (altra squadra costituente l'attuale club romanista) aveva in progetto la costruzione di un impianto in stile inglese nel quartiere di Testaccio: tale progetto venne successivamente ripreso dalla Roma; tra i costruttori figura l'ingegnere Silvio Sensi, padre di Franco Sensi, che disegnò lo stadio e procurò il legno per le tribune. La Roma giocò a Testaccio fino alla stagione 1939-40, l'impianto venne abbandonato poiché dava segni di cedimento ed aveva subito ristrutturazioni che ne avevano sensibilmente ridotto i posti. Nella stagione 1940-41 la squadra si spostò nello Stadio Nazionale del PNF, ampliato nel 1934 per i mondiali di calcio, dove vinse il suo primo scudetto. L'impianto, rinominato semplicemente Stadio Torino dopo la tragedia di Superga, venne utilizzato dalla società fino al 1953, vide quindi la retrocessione del 1951 e la stagione in Serie B l'anno successivo.

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    L'Olimpico, attuale stadio della Roma


    Nella stagione 1953-54 la Roma si spostò nello Stadio Olimpico, ristrutturato ed inaugurato nel 1953, dove gioca le partite casalinghe ancora oggi. L'impianto ha subito diverse modifiche negli anni, le più corpose sono avvenute negli anni novanta con la demolizione di quasi tutto il vecchio impianto e la relativa ricostruzione, in occasione dei mondiali che si svolsero in Italia nel 1990. Con tale opera venne installata una copertura che chiuse la visuale del campo dalla collina di Monte Mario che sorge alle spalle dello stadio e da dove moltissime persone ogni domenica si radunavano per vedere gli incontri analogamente con quanto accadeva al campo di Testaccio con i tifosi stipati sul Monte dei Cocci.
    Centro di allenamento
    Situato in via di Trigoria al km 3.600 nella zona sudorientale di Roma, fu acquistato da Gaetano Anzalone, quindicesimo presidente della società, il 22 luglio 1977 e inaugurato il 23 luglio dell'anno seguente, in sostituzione della precedente sede situata al Circo Massimo. Il suo costo complessivo era di 2 miliardi di lire.
    Il centro dispone di sette campi da calcio regolamentari (tra cui uno dotato di tribuna denominato "Campo Testaccio", in onore dello storico stadio omonimo). All'interno del centro sorgono i quattro edifici principali collegati tra loro e circondati da un ruscello artificiale. L'edificio centrale è strutturato su tre piani e dispone di 26 stanze: al piano terra si trovano gli uffici del settore giovanile e la biglietteria; al secondo, la sala del consiglio con tutti i trofei conquistati; al terzo la stanza del presidente e la segreteria del club.
    Il secondo edificio per ordine di grandezza è quello riservato ai giocatori: comprende il centro medico, con i locali della fisioterapia e della riabilitazione, la palestra e il bagno turco; gli spogliatoi per la squadra, per l'allenatore e il magazzino. Al piano superiore, invece, ci sono 18 stanze doppie per accogliere i calciatori.
    Il terzo è quello adibito a bar e ristorante, che si affaccia sulla piscina.
    Il 23 febbraio 2012 il "Campo A" del Centro viene intitolato a Agostino Di Bartolomei.

    Società
    A.S. Roma S.p.A. è una società per azioni dal 1967 con un capitale sociale di 19 milioni e 800 000 euro (circa 132 milioni e 500 000 azioni con un valore nominale di 15 centesimi di euro). La proprietà è suddivisa come segue: il 67.1% riconducibile alla "Neep Roma Holding SpA" di DiBenedetto, il 2.5% alla Tikal Plaza SA di Danilo Coppola ed il restante 30.403% negoziato sul mercato. A partire dal 23 maggio 2000, la società è stata quotata sul listino della Borsa Italiana, nel segmento Standard (codice ISIN: IT0001008876 - codice alfanumerico: ASR), e su tale mercato vengono negoziate le azioni ordinarie circolanti.
    La sede sociale è il Centro sportivo Fulvio Bernardini, di proprietà della società fino al 28 dicembre 2005, poi ceduto con la formula del leasing a Banca Italease per un guadagno di 30 milioni di euro. Alla Roma viene concesso il diritto ad usufruirne per almeno 15 anni, per un affitto annuo di 3.2 milioni di euro, e potrà esercitare l'opzione di riscatto alla scadenza.
    Secondo la rivista americana Forbes, in uno speciale reportage del 2008, il valore del club capitolino ammonta a 434 milioni di dollari, classificando la Roma undicesima nella graduatoria mondiale delle società più valutate e terza tra quelle italiane, dopo Milan e Juventus. Nel 2010, dal rapporto annuale pubblicato da Deloitte, risulta essere la diciottesima società di calcio più ricca in Europa, con un fatturato di 122,7 milioni di euro, posizionandosi quarta tra i club italiani.
    Organigramma societario
    Dal sito internet ufficiale della società.

    A.S. Roma S.p.A
    Presidente
    •James Pallotta
    Amministratore delegato
    •Claudio Fenucci
    Mark Pannes
    Consiglio di amministrazione
    •Vice Presidenti
    Roberto Cappelli
    Joseph Tacopina
    •Consiglieri
    Mauro Baldissoni
    Roberto Cappelli
    Thomas DiBenedetto
    Claudio Fenucci
    Paolo Fiorentino
    Andrea Gabrielle
    Brian Klein
    Giuseppe P. Marra
    Bernardo Mingrone
    Benedetta Navarra
    James Pallotta
    Mark Pannes
    Joseph Tacopina
    Comitato esecutivo
    •Consiglieri
    Mark Pannes
    Paolo Fiorentino
    James Pallotta
    Collegio sindacale
    •Presidente
    Claudia Cattani
    •Sindaci effettivi
    Pietro Mastropasqua
    Massimo Gambini
    •Sindaci supplenti
    Maria Serpieri
    Alberto Gambino
    Società di revisione
    •BDO S.p.A

    A.S. Roma S.p.A
    Struttura organizzativa
    •Direttore generale
    Franco Baldini
    •Direttore pianificazione controllo ed affari societari
    Cristina Mazzoleni
    •Direttore sportivo
    Walter Sabatini
    •Responsabile del settore giovanile (al di sotto degli Allievi)
    Bruno Conti
    •Responsabile organizzativo e logistico
    Antonio Tempestilli
    •Responsabile organizzazione e stadio
    Maurizio Cenci
    •Responsabile biglietteria e servizi tecnici
    Carlo Feliziani
    •Responsabile area comunicazione
    Elena Turra
    •Consulente area comunicazione
    Catia Augelli
    •Travel manager
    Antonio Tozzi
    •Internal audit
    Flavio Mecenate
    •Responsabile amministrativo
    Francesco Malknecht
    •Responsabile rapporti con i club
    Marco Seghi
    Soccer SAS di Brand Management s.r.l.
    •Amministratore pro tempore
    Roberto Venturini
    •Responsabile amministrativo
    Roberto Pellegrini
    •Responsabile commerciale
    Stefano De Alessi
    •Responsabile marketing relazionale
    Edoardo Ottaviani
    •Responsabile merchandising
    Raffaella Cecilia Santamaria
    •Responsabile licensing
    Andrea Caloro
    •Responsabile editoriale
    Riccardo Viola

    Sedi sociali
    Le sedi della Roma.


    Sedi sociali della Roma
    •1927 - 30 Via Uffici del Vicario 35, Roma
    •1930 - 35 Passeggiata di Ripetta 35, Roma
    •1931 - 37 Via Monterone 2, Roma
    •1937 - 52 Via del Tritone 125, Roma
    •1952 - 55 Via del Quirinale 21, Roma
    •1955 - 65 Viale Tiziano 3/5, Roma
    •1965 - 70 Via Lucrezio Caro 67, Roma
    •1970 - 88 Via del Circo Massimo 7, Roma
    •1988 - oggi Piazzale Dino Viola 1, Roma "Centro sportivo Fulvio Bernardini"

    Sponsor
    La cronologia di sponsor e fornitori tecnici della Roma.

    ViolaSponsor
    Viola presenta alla stampa la maglia con il primo sponsor ufficiale della Roma: Barilla



    Cronologia degli sponsor ufficiali
    •Barilla (pasta), dal 1981-82 al 1993-94
    •Nuova Tirrena (assicurazioni), nel 1994-95
    •INA Assitalia (assicurazioni), dal 1995-96 al 2001-02
    •Stream (TV satellitare), solo in Coppa Italia 1999-00
    •Mazda (automobili), dal 2002-03 al 2004-05
    •Acqua Fiuggi (acqua), solo in Roma-Juventus del 19 novembre 2005
    •Banca Italease (gruppo bancario), solo nel girone di ritorno 2005-06
    •Festa del Cinema di Roma (evento), solo in Reggina-Roma del 15 ottobre 2006
    •Pepsi Collection (bibite), solo in Roma-Milan del 31 marzo 2007
    •Wind (telecomunicazioni), dal 2007-08- 2012-13


    Cronologia degli sponsor tecnici
    • Lacoste: dal 1970-71 al 1976-77
    • Adidas: dal 1977-78 a 1978-79
    • Pouchain: nel 1979-80
    • Playground: dal 1980-81 al 1981-82
    • Patrick: dal 1982-83 a tutto il girone di andata del 1983-84
    • Kappa: dal girone di ritorno del 1983-84 al 1985-86
    • NR (Ennerre): dal 1986-87 al 1990-91
    • Adidas: dal 1991-92 al 1993-94
    • Asics: dal 1994-95 al 1996-97
    • Diadora: dal 1997-98 al 1999-00
    • Kappa: dal 2000-01 al 2002-03
    • Diadora: dal 2003-04 al 2006-07
    • Kappa: dal 2007-08 al 2012-13

    Impegno nel sociale

    La Roma è attiva nel campo sociale e umanitario. Il 14 dicembre 2009 ha partecipato a Roma scende in campo, un'iniziativa nella quale i giallorossi e la Virtus Roma si sono scontrati in due partite amichevoli, una di calcio e una di pallacanestro, a squadre miste, i cui ricavati sono stati devoluti in beneficenza. Il 19 giugno 2012 è stata presente, insieme alla Lazio, all'evento L’Emilia siamo tutti noi, nel quale ha donato una maglia autografata di Francesco Totti, poi messa all'asta; il ricavato è stato devoluto alle popolazioni terremotate dell'Emilia. La Roma ha anche partecipato all'evento 10 decimi il 17 maggio 2011, mettendo all'asta, anche in questo caso, la maglia del capitano giallorosso: il ricavato è stato devoluto al Comitato 10 decimi. Parte del ricavato ottenuto dall'Open Day della vendita della maglia della Roma del 19 luglio 2012 è stato dato in beneficenza all'Onlus. Un'organizzazione sociale legata alla società giallorossa è l’Unione tifosi romanisti Onlus, che ha per scopo la promozione di attività sportive dilettantistiche ed attività motorie in genere, della cultura e dell’arte, manifestazioni e spettacoli, formazione, educazione, ricreazione, istituzione, turismo e solidarietà. Il calciatore della Roma che negli ultimi anni è stato famoso per le proprie azioni umanitarie è il già citato capitano Francesco Totti. Egli è infatti ambasciatore UNICEF, inoltre parte dei ricavati dei suoi libri sono stati devoluti a scopo benefico. È stato uno dei testimonial della Partita del Cuore, partita di beneficenza tra la Nazionale cantanti e la rappresentativa di Numeri Uno giocata il 12 maggio 2008, per promuovere la raccolta fondi per la costruzione di un Campus Produttivo della Legalità e della Solidarietà. Il 29 maggio 2009 Totti prende parte all'evento benefico Stars for charity: poker per l'Abruzzo, in favore dei terremotati d'Abruzzo, condotto da Giorgia Surina. All'evento prendono parte anche Pupo, Giorgio Rocca, Lillo, Pamela Camassa e Thomas De Gasperi.

    Settore giovanile
    Il settore giovanile della Roma è formato da squadre partecipanti ai campionati Primavera, Allievi Nazionali, Allievi Regionali, Giovanissimi Nazionali, Giovanissimi Regionali, Giovanissimi Provinciali A, Giovanissimi Provinciali B, Esordienti, Pulcini 2001, Pulcini 2000.
    La Primavera, in questo periodo guidata da Alberto De Rossi, è una delle squadre più titolate d’Italia grazie a 7 Campionati Primavera, 4 Coppe Italia, 3 Torneo di Viareggio e 1 Supercoppa Primavera.
    Alla scuola calcio giallorossa se ne sono affiliate altre delle quali 24 a Roma (tra le quali la SSD ARL Time Sport Roma e la ASD Totti Soccer Schools), 28 nella regione Lazio (alcuni esempi sono la ASD Virtus Nettuno di Nettuno e la ASD Pro Calcio di Tecchiena di Alatri, in provincia di Frosinone), 33 nel resto d'Italia (come la GS Oltrera a Pontedera e la ASD L'Aquila Calcio 1927 di L'Aquila) e 3 nel resto del mondo (la ASR Pro Football PTY Limited - Group ASR PTY LTD di Seven Hills, un sobborgo di Sidney, la FC Futura Juniorit di Porvoo e la PRO Calcio Canada FC di Ontario).
    Molti calciatori professionisti sono stati educati da questo settore giovanile; negli anni settanta troviamo nel vivaio giallorosso, ad esempio, Bruno Conti e Agostino Di Bartolomei, negli ottanta Giuseppe Giannini, e negli ultimi tempi, l'attuale capitano Francesco Totti, Daniele De Rossi, Nicolás López, Alessandro Florenzi, Federico Viviani (al Padova), Gianluca Caprari (al Pescara), Valerio Verre (al Siena), Daniele Conti (al Cagliari), Simone Pepe (alla Juventus), Alberto Aquilani (alla Fiorentina).
    Tra questi Francesco Totti è stato plurivincitore dell’Oscar del calcio AIC, capocannoniere 2007, vincitore della Scarpa d'oro 2007 e del Golden Foot 2010, inserito nell’All-Star Team al Mondiale 2006 e all’Europeo 2000. Anche Daniele De Rossi è stato vincitore di Oscar del calcio AIC oltre che inserito nella top undici dell'Europeo 2012. Entrambi hanno vinto con l'Italia il Mondiale 2006.

    La Roma nella cultura popolare
    La Roma, essendo uno dei club più famosi d'Italia, si è spesso distinta non solo in ambito calcistico, ma anche nella cultura italiana.
    Molte canzoni sono state dedicate al club capitolino, tra le quali La canzona di Testaccio di Armando Fragna e Toto Castellucci (Sandro Ciotti ne inserì una versione registrata da Vittorio Lombardi in un volume sonoro pubblicato per i 50 anni della squadra), Roma Roma Alè di Riccardo Angelini (detto Galopeira) e Un Amore Infinito per sempre canteremo di Guido Zappavigna.

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    Il murales che ritrae Francesco Totti


    Per quanto riguarda l'ambito cinematografico, tra i film che si riferiscono alla squadra giallorossa ci sono Fratelli di'Italia (1989) e Tifosi (1999): in entrambi Massimo Boldi, che interpreta uno sfegatato tifoso milanista, è alle prese con Angelo Bernabucci e da Maurizio Mattioli, tifosi romanisti. Sempre riguardo all'ambito della tifoseria sono presenti riferimenti anche in Ultrà di Tognazzi (1990), che parla delle vicende di un capotifoso della Roma (interpretato da Claudio Amendola) e del gruppo organizzato da lui guidato che si reca in trasferta a Torino, dove ingaggia violenti scontri contro i Drughi, frangia di ultras bianconeri. Anche ne L'allenatore nel pallone (1982) e L'allenatore nel pallone 2 (2008), nei quali la Roma gioca contro la Longobarda (squadra di Oronzo Canà), vincendo in tutte le occasioni. Infine, nel secondo episodio de Il tifoso, l'arbitro e il calciatore (1984) Pippo Franco interpreta Amedeo, tifoso romanista il quale per entrare nelle grazie del suocero, nonché suo datore di lavoro, si finge di fede laziale.
    Importante citazione cinematografica della squadra capitolina è presente nel film Mangia prega ama (2010), dove Julia Roberts, impersonando la scrittrice Elizabeth Gilbert, assiste in un bar pieno di tifosi giallorossi al derby Roma-Lazio, esultando al gol decisivo di Mancini, che porta la vittoria alla Maggica. Questa scena differisce dalla versione del libro, in quanto la squadra per cui la protagonista doveva fare il tifo era la Lazio e non la Roma: ciò è stato raccontato dal commercialista romano Luca Spaghetti (da cui è tratto il personaggio) a Tele Radio Stereo, il quale afferma che ha portato la scrittrice del romanzo a vedere allo stadio Lazio-Sparta Praga e Lazio-Bologna, poi in un pub a vedere in tv Lazio-Ancona. In seguito a questo, Spaghetti afferma che la scrittrice divenne una accesa simpatizzante biancoceleste e infatti nel libro si parla della passione per la Lazio che le ha trasmesso.
    A livello televisivo la Roma è spesso citata nel telefilm I Cesaroni, nel quale la maggior parte dei protagonisti è di fede giallorossa. Nel 14° episodio della seconda stagione compaiono, come comparse calciatori della squadra (tra i quali Francesco Totti e Daniele De Rossi), i quali giocano una partita di calcio contro Claudio Amendola e compagni. L'attore romanista è presente anche nel film Ultrà di Ricky Tognazzi (1990), dove interpreta un capotifoso della squadra capitolina e del gruppo organizzato da lui guidato che si reca in trasferta a Torino, dove ingaggia violenti scontri con i Drughi, frangia di ultras bianconeri. Tale film è un'analisi del disagio sociale e del tifo come valvola di sfogo dell'aggressività.
    Anche in molti libri sono presenti citazioni del club, dei suoi giocatori e capitani, tra i quali Capitano mio capitano-Storia della A.S. Roma attraverso i suoi capitani coraggiosi di Annibale Bartolozzi e Tutti gli uomini che hanno fatto grande l'AS Roma di Adriano Stabile.
    In onore del capitano giallorosso Francesco Totti, è stato disegnato, in seguito alla vittoria del campionato nella stagione 2000-01, un murales che lo ritrae esultante, nel Rione Monti. Questo è stato imbrattato con dello spray che ha coperto la parte superiore del disegno nel 2012 e in seguito restaurato.

    Allenatori e presidenti
    Allenatori


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    Luciano Spalletti


    In totale sono sessantacinque gli allenatori che hanno guidato la Roma, il primo dei quali (stagione 1927-28) fu William Garbutt, che perdurò fino al 1929.
    L'allenatore che per più tempo si è seduto sulla panchina giallorossa è stato Nils Liedholm, rimasto alla guida per dodici stagioni (dalla stagione 1973-74 a quella stagione 1976-77, dalla stagione 1979-80 alla stagione 1983-84, dalla stagione 1987-88 alla stagione 1988-89 e una parentesi nella stagione 1996-97 con Ezio Sella).
    Alfred Schaffer fu l'allenatore del primo scudetto romanista, Liedholm del secondo, Fabio Capello del terzo.
    Gli allenatori che hanno vinto la Coppa Italia con la Roma sono (cronologicamente): Juan Carlos Lorenzo (1963-64), Helenio Herrera (1968-69), Nils Liedholm ((1979-80, 1980-81 e 1983-44), Ottavio Bianchi (1990-91), Luciano Spalletti (2006-07 e 2007-08). Spalletti e Capello hanno anche vinto una Supercoppa Italiana a testa, Luis Carniglia una Coppa delle Fiere, Herrera anche un Torneo Anglo-Italiano.
    L'allenatore che ha vinto più titoli è Liedholm, con uno scudetto e tre Coppe Italia, segue Spalletti con due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana, Capello con uno scudetto e una Supercoppa, Herrera con una Coppa Italia e un Torneo Anglo-Italiano, Schaffer con un campionato, Eriksson, Lorenzo e Bianchi con una Coppa Italia e Carniglia con una Coppa delle Fiere.
    Guido Masetti, Giovanni Degni, Carlo Mazzone, Luigi Brunella, Angelo Benedicto Sormani, Fabio Capello, Claudio Ranieri e Vincenzo Montella oltre che essere stati allenatori, hanno anche giocato nella Roma.

    Presidenti
    In più di ottanta anni di storia romanista, vi sono stati ventitre presidenti avvicendatisi; il più longevo è stato Franco Sensi, a capo della Roma dal 1993 al 2008, anno della sua morte. È anche il più vincente per trofei, alla pari di Dino Viola: questo ha vinto uno scudetto (1982-83) e quattro Coppe Italia, Sensi uno scudetto (2000-01), due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane.
    Gli unici presidenti ad aver vinto un trofeo internazionale sono Gaetano Anzalone (Torneo Anglo-Italiano 1972) e Anacleto Gianni (Coppa dell Fiere 1960-61).
    Thomas DiBenedetto, dopo l'acquisizione della Roma nel 2011, è diventato il primo presidente straniero possedente di una squadra di calcio italiana.
    L'attuale presidente giallorosso è James Pallotta, il quale è stato nominato tale dal Consiglio d'Amministrazione della società il 27 giugno 2012.
    Giocatori
    Giocatori celebri e rappresentativi
    In oltre ottanta anni di storia molti giocatori hanno indossato la maglia della Roma, alcuni dei quali hanno militato anche nelle corrispettive nazionali. Tra i calciatori della Roma più famosi vi furono i capitani Attilio Ferraris IV, primo della storia giallorossa e campione del mondo 1934, il centrocampista Fulvio Bernardini, Guido Masetti, portiere e a capo della squadra del primo scudetto, campione del mondo 1934 e 1938, l'attaccante Amedeo Amadei, detto Fornaretto, vincitore anch'egli del primo campionato giallorosso e tuttora detentore del record di più giovane giocatore a segnare un gol in Serie A. Oltre a questi sono ricordati dai tifosi anche il terzino Eraldo Monzeglio, anch'egli bi-campione del mondo e la punta storica Rodolfo Volk, autore del primo gol della squadra su campo Testaccio e Enrique Guaita, campione del mondo con l'Italia nel 1934 e dell’America meridionale con l'Argentina nel 1937, capocannoniere della stagione 1934-35 e detentore del record di marcature in Serie A nel campionato a sedici squadre. A cavallo tra anni cinquanta e sessanta, troviamo Giacomo Losi, soprannominato Core de Roma per l'attaccamento alla maglia che lo ha portato a essere il calciatore con più presenze giallorosse (record poi superato da Francesco Totti); fu difensore e capitano della Roma vincitrice della Coppa delle Fiere, prima e unica della storia della società. Tra anni settanta e ottanta vi furono diversi calciatori celebri in squadra, fra i quali sono ricordati soprattutto i protagonisti del secondo scudetto romanista:
    •l'allora capitano, Agostino Di Bartolomei, proveniente dalle giovanili della Roma e titolare fisso dal ritorno dal prestito al Vicenza (nella sua ultima partita prima della cessione i tifosi gli dedicarono uno striscione in cui vi era scritto: "Ti hanno tolto la Roma, ma non la tua curva");
    •Bruno Conti il quale, oltre ad essere bandiera della squadra, fu un vero e proprio talento del vivaio: dopo le giovanili, passò in prima squadra dove, dopo due stagioni in prestito al Genoa, diventò l'ala titolare; con la Roma vinse un campionato e cinque Coppe Italia, con la Nazionale la Coppa del Mondo 1982 essendo definito da Pelé miglior giocatore del torneo. Al termine della carriera agonistica assunse il ruolo di allenatore prima degli Esordienti, poi dei Giovanissimi della Roma fino ad allenare anche la prima squadra alla fine della stagione 2004-05. È ora un dirigente sportivo della squadra;
    •Roberto Pruzzo, uno dei migliori attaccanti giallorossi: vinse tre volte il titolo di capocannoniere, il campionato 1982-83 e quattro Coppe Italia con la Roma;
    •Falcao il quale, nonostante lo scetticismo iniziale, riuscì a diventare uno dei calciatori stranieri più amati della storia della società capitolina: dopo una prima stagione non particolarmente brillante, il brasiliano divenne un punto cardine della squadra che, anche grazie alle sue giocate, riuscì a vincere il secondo scudetto, due Coppe Italia e a raggiungere la finale di Coppa dei Campioni 1983-84; fu soprannominato dai tifosi "divino" e anche "ottavo re di Roma".
    A cavallo tra anni ottanta e novanta, vi furono due giocatori particolarmente acclamati dai tifosi della Roma: Rudi Völler e Giuseppe Giannini. Tra anni novanta e duemila, tale sorte toccò a due brasiliani: Aldair e Cafu.
    Hall of fame
    Il 7 ottobre 2012 è stata presentata la hall of fame della Roma, la quale è la seconda società di calcio italiana a averne una, essendo stata preceduta dalla Fiorentina di un solo giorno. Questo è l'elenco di tali giocatori:
    • Franco Tancredi (1977-90)
    • Cafu (1997-03)
    • Giacomo Losi (1954-69)
    • Aldair (1990-03)
    • Francesco Rocca (1972-81)
    • Fulvio Bernardini (1928-39)
    • Agostino Di Bartolomei (1972-75; 1976-84)
    • Falcao (1980-85)
    • Bruno Conti (1973-75; 1976-78; 1979-91)
    • Roberto Pruzzo (1978-88)
    • Amedeo Amadei (1936-38; 1939-48)

    Numeri ritirati
    • 6 - Aldair
    Giocatori vincitori di titoli con le proprie nazionali
    Giocatori campioni del mondo

    Dinoviola
    Nils Liedholm, Bruno Conti, Dino Viola e Paulo Roberto Falcao, in una foto prima del Mondiale 1982


    Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il campionato mondiale di calcio nel periodo in cui hanno indossato la maglia giallorossa.
    • Attilio Ferraris IV (Italia 1934)
    • Enrique Guaita (Italia 1934)
    • Guido Masetti (Italia 1934) (Francia 1938)
    • Aldo Donati (Francia 1938)
    • Eraldo Monzeglio (Francia 1938)
    • Pietro Serantoni (Francia 1938)
    • Alcides Ghiggia (Brasile 1950)
    • Juan Alberto Schiaffino (Brasile 1950)
    • Bruno Conti (Spagna 1982)
    • Francesco Graziani (Spagna 1982)
    • Thomas Berthold (Italia 1990)
    • Rudi Völler (Italia 1990)
    • Aldair (Stati Uniti 1994)
    • Cafu (Stati Uniti 1994(Corea del Sud-Giappone 2002)
    • Vincent Candela (Francia 1998)
    • Daniele De Rossi (Germania 2006)
    • Simone Perrotta (Germania 2006)
    • Francesco Totti (Germania 2006)

    Giocatori campioni della Confederations Cup
    Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto la FIFA Confederations Cup di calcio nel periodo in cui hanno indossato la maglia giallorossa.
    • Claudio Caniggia (Arabia Saudita 1992)
    • Gabriel Batistuta (Arabia Saudita 1992)
    • Cafu (Arabia Saudita 1997)
    • Aldair (Arabia Saudita 1997)
    • Emerson (Germania 2005)
    • Juan (Sudafrica 2009)
    • Julio Baptista (Sudafrica 2009)
    Giocatori campioni d' Europa
    Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto il campionato europeo di calcio nel periodo in cui hanno indossato la maglia giallorossa.
    • Vincent Candela (Belgio-Paesi Bassi 2000)
    • Traianos Dellas (Portogallo 2004)
    Giocatori campioni della Coppa America
    Di seguito l'elenco dei giocatori che hanno vinto la Coppa America di calcio nel periodo in cui hanno indossato la maglia giallorossa.
    • Enrique Guaita (Argentina 1937)
    • Aldair (Brasile 1989) (Bolivia 1997)
    • Claudio Caniggia (Cile 1991)
    • Gabriel Batistuta (Cile 1991) (Ecuador 1993)
    • Daniel Fonseca (Uruguay 1995)
    • Cafu (Bolivia 1997) (Paraguay 1999)
    • Zago (Paraguay 1999)
    • Emerson (Paraguay 1999)
    • Mancini (Perù 2004)
    • Doni (Venezuela 2007)

    La Roma e le Nazionali di calcio
    Italia


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    L'Italia campione del Mondo 1982: tra i finalisti anche Bruno Conti e Francesco Graziani


    Tra i primi giocatori della roma ad aver giocato in nazionale meritano menzione Fulvio Bernardini, Attilio Ferraris IV, Amedeo Amadei e Enrique Guaita. Il primo fu considerato un giocatore eclettico: quando ancora giocava nella Lazio giocava nel ruolo di estremo difensore, nell'Inter fu centravanti, nella Roma e in Nazionale giocò come centromediano. Il secondo fu preferito inizialmente a Bernardini per la sua tempra e la capacità di raggiungere le due ali con lunghi e improvvisi traversoni; con l'Italia vinse il mondiale 1934. L’attaccante Amadei fu una risorsa preziosa per la Roma del primo scudetto ed anche per gli azzurri, soprattutto per la sua velocità. Guaita, ala rapida e imprevedibile, fu una delle scelte offensive di Vittorio Pozzo nella vincente Italia del 1934.
    Negli anni settanta e ottanta diversi giocatori della Roma hanno indossato la casacca azzurra: Francesco Rocca, instancabile terzino e punto fermo della Nazionale fino all'infortunio al ginocchio; l'ala Bruno Conti, campione del mondo 1982 insieme all'attaccante Francesco Graziani, che all'epoca era giocava nella Fiorentina; il centravanti Roberto Pruzzo, tre volte capocannoniere della Serie A; il centrocampista Carlo Ancelotti che in seguito, passato al Milan, fu terzo al Mondiale 1990.
    Il centrocampista Luigi Di Biagio partecipò al mondiale del 1998 quando vestiva la maglia della Roma. Suo fu il rigore che finì sulla traversa nei quarti contro la Francia e che condannò gli azzurri ad uscire anzitempo dalla competizione.
    L'Italia che arrivò seconda agli Europei del 2000 aveva tra le sue fila molti giocatori della Roma come Vincenzo Montella, Francesco Totti, Francesco Antonioli e Marco Delvecchio. Quest'ultimo segnò in finale contro la Francia il gol del momentaneo vantaggio azzurro.
    Nei Mondiali 2002 l'allora centrocampista centrale della Roma Damiano Tommasi giocò titolare il torneo. Nella partita con la Corea del Sud, che costò l'eliminazione all'Italia, segnò un gol che venne annullato dall'arbitro Byron Moreno.
    Francesco Totti, Daniele De Rossi e Simone Perrotta furono tra i protagonisti del Mondiale 2006 vinto dagli Azzurri. Di quella formazione giocò successivamente in giallorosso Luca Toni.

    Altre Nazionali


    Tra i primi calciatori stranieri della Roma ad essersi messi in luce nella propria nazionale figurano Alcides Ghiggia e Pedro Manfredini. Il primo (uruguaiano naturalizzato dopo italiano) quando ancora giocava nel Peñarol, fu protagonista con la Celeste del Disastro del Maracanã: firmò infatti lui il gol che portò all'Uruguay la sua seconda Coppa del Mondo. L'attaccante argentino Manfredini (all'epoca al Racing Club de Avellaneda) fu uno dei convocati per la Copa América del 1959, nella quale, all'esordio, segnò una doppietta.
    Negli anni ottanta il più famoso calciatore brasiliano giallorosso era Falcao: oltre ad essere il punto di riferimento del centrocampo romanista, lo era anche in quello della sua Nazionale, con la quale (quando ancora giocava nell'Internacional arrivò terzo nella Copa América 1979 e secondo (da allenatore) in quella del 1991.
    200px-Italia_%2790_-_Germania_Ovest-Argentina_-_Maradona%2BMatth%C3%A4us%2BV%C3%B6ller
    Negli anni novanta troviamo Rudi Völler, Abel Balbo e Aldair. L'attaccante tedesco, quando ancora giocava nel Werder Brema, con la sua Nazionale arrivò secondo nel Mondiale 1986; durante le stagioni nella Roma vinse quello del 1990 e arrivò in finale nell'Europeo 1992, perdendo poi con la Danimarca. Da allenatore ha ottenuto un secondo posto nel Mondiale 2002. L'argentino Balbo (ancora al River Plate) arrivò terzo nella Copa América 1989 e (quando era un calciatore dell'Udinese) fu vice-campione nel Mondiale 1990 Aldair, durante il periodo romanista, ebbe molti successi con il Brasile: vinse la Copa América del 1989, il Mondiale del 1994, la Copa América del 1997, la Confederations Cup nel medesimo anno; inoltre arrivò secondo nella Copa América del 1995 e nel Mondiale del 1998, terzo nell'Olimpiade del 1996. Campione del mondo nel 1994 fu anche Paulo Sergio, allora giovanissimo e ancora in forza al Bayer Leverkusen.
    Nei primi anni duemila furono soprattutto i calciatori del terzo scudetto ad essere dei punti fermi per le corrispettive Nazionali; tra questi vi furono Vincent Candela, Gabriel Batistuta, Cafu e Emerson. Il difensore francese fu uno dei pochi calciatori a vincere un Mondiale ed un Europeo consecutivamente, precisamente il Mondiale 1998 e l'Europeo 2000. Batistuta fu un punto fermo dell'Argentina dalla Copa América 1991 (trofeo vinto quando era ancora un giocatore del Boca Juniors); fu anche vincitore (quando giocava nella Fiorentina) della Copa América 1993 e della Confederations Cup 1992, inoltre arrivò secondo in quella del 1995. Il brasiliano Cafu vinse molti titoli con la Seleção: il Mondiale 1994 e quello 2002 (il primo quando era ancora al San Paolo, il secondo alla Roma), la Copa América 1997 e quella del 1999 (durante la prima giocava nel Palmeiras mentre durante la seconda con i giallorossi) e la Confederations Cup del 1997. Ottenne anche due secondi posti, precisamente nella Copa América 1991 (era sempre al San Paolo) e nel Mondiale 1998. Il centrocampista Emerson fu presente con Cafu alla conquista del titolo americano del 1999 ed al secondo posto nel Mondiale 1998 (era ancora al Bayer Leverkusen); tuttavia ottenne anche un altro argento, nella Confederations Cup del 1999 (quando giocava ancora nel club tedesco), e la vittoria di quella del 2005 (allora alla Juventus). L'ultimo calciatore che ha vinto con la propria Nazionale mentre era tesserato della Roma è stato Traianos Dellas, difensore centrale e leader della Grecia campione d'Europa 2004. Decisivo per il cammino nella manifestazione della compagine greca fu il suo silver gol ai tempi supplementari nella semifinale con la Repubblica Ceca. A fine europeo verrà premiato come miglior difensore della competizione.
    Palmarès
    Competizioni nazionali
    16px-Scudetto.svg Campionato italiano: 3
    1941-42, 1982-83, 2000-01
    20px-Coccarda_Coppa_Italia.svg Coppa Italia: 9 (Record condiviso con la Juventus)
    1963-64, 1968-69, 1979-80, 1980-81, 1983-84, 1985-86, 1990-91, 2006-07, 2007-08
    20px-Supercoppaitaliana Supercoppa italiana: 2
    2001, 2007
    •Serie B: 1
    1951-52
    • Coppa CONI: 1
    1928
    Altri piazzamenti
    20px-UEFA_-_Inter-Cities_Fairs_Cup.svgCoppa delle Fiere: 1:
    1960-61
    •Torneo Anglo-Italiano: 1
    1972
    Competizioni giovanili
    La sezione giovanile della Roma è una delle più titolate della sua categoria a livello nazionale, vanta infatti 7 titoli del Campionato Primavera, 4 Coppe Italia Primavera, 1 Supercoppa Primavera e altri appartenenti alle altre categorie giovanili. Possiede anche molti titoli internazionali, tra i quali il torneo di Viareggio, vinto 3 volte, la più recente delle quali nel 1991, la FIFA Youth Cup, vinta nel 1980 e nel 2003.

    Statistiche e record
    Statistiche di squadra

    La Roma esordì in Divisione Nazionale il 25 settembre 1927, allora la massima serie italiana, partecipando anche all'edizione successiva. Dalla stagione 1929-30 la Roma partecipa alla Serie A: la stagione 2012-13 è l'80ª partecipazione; la squadra romana ha partecipato una sola volta nella serie cadetta (stagione 1951-52) arrivando prima in classifica e tornando quindi in A.
    Nel corso delle stagioni la squadra ha vinto 3 volte il campionato, giungendo seconda 11 volte. La vittoria con maggior numero di reti di scarto in casa fu nella stagione 1929-30 (Roma - Cremonese 9-0) mentre, quella in trasferta, nella stagione 1934-35 (Alessandria - Roma 1-6); la peggior sconfitta in casa, nella stagione 1947-48, fu Roma - Torino 1-7, in trasferta stagione 1931-32, Juventus-Roma 7-1.
    I giallorossi hanno vinto 9 edizioni della Coppa Italia (record condiviso con la Juventus) e ha disputato 16 finali di questa competizione.
    La Roma ha anche vinto 2 edizioni della Supercoppa Italiana ed è arrivata finalista 6 volte.
    Per quanto riguarda le competizioni europee, ha vinto la Coppa delle Fiere 1960-61, è arrivata in finale di Coppa UEFA nel 1991 e in finale di Coppa dei Campioni nel 1984.
    Nella classifica mondiale per club IFFHS di tutti i tempi (All-Time Club World Ranking), aggiornata al dicembre 2009, la Roma occupa il tredicesimo posto mentre la classifica mondiale per club IFFHS relativa al periodo maggio 2010 - aprile 2011 (Club World Ranking) pone la Roma al quarantaseiesimo posto. mentre nel 1991 termina in testa alla classifica mondiale di rendimento dei club stilata dall'IFFHS (International Federation of Football History & Statistics), organismo internazionale che si occupa delle statistiche riguardanti la storia del calcio.
    Ha anche vinto il maggior numero di Derby di Roma giocati contro la Lazio. Nella stracittadina detiene, inoltre, diversi primati positivi, quali il maggior numero di vittorie consecutive (5, tra il 1958 e il 1960 e tra il 2010 e il 2011) e il risultato più largo, sia in casa sia in trasferta (5-0, il 1º novembre 1933; 1-5, il 10 marzo 2002). Tuttavia detiene un record negativo: quattro derby persi su quattro (due in Coppa Italia) nella stagione 1997-98.
    Il 26 febbraio 2006, battendo la Lazio per 2-0 nel derby, stabilisce il record assoluto di 11 vittorie consecutive nella Serie A italiana, primato prima appartenente, con 10 vittorie, a Bologna, Juventus e Milan. La striscia di vittorie è poi interrotta, il 5 marzo 2006, dal pareggio casalingo per 1-1 con l'Inter (rete di Taddei al nono minuto e pareggio di Materazzi all'ottantanovesimo). La stessa Inter ha poi battuto tale record nel campionato successivo con 17 vittorie consecutive.

    Statistiche individuali

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    Francesco Totti, calciatore con più presenze nella Roma


    Il giocatore che detiene, a oggi, il maggior numero di presenze con la maglia della Roma in Serie A è Francesco Totti (513); il precedente record, di Giacomo Losi, era di 386 presenze.
    Totti è anche il detentore del maggior numero di presenze con la casacca giallorossa, 511 in Serie A, 47 nelle coppe nazionali, 88 in quelle continentali, 5 in altre, per un totale di 648 presenze e del numero di stagioni da capitano della squadra capitolina (13).
    Il calciatore romano è anche il miglior marcatore della storia romanista (301 reti complessive) ed è inoltre al terzo posto nella classifica marcatori di Serie A di tutti i tempi con 221 gol, secondo tra i bomber italiani, primo tra i giocatori ancora in attività; il precedente record di marcature giallorosse nella massima serie italiana apparteneva a Roberto Pruzzo, con 106 gol.
    Quest'ultimo è anche il calciatore che, con la maglia della Roma, ha vinto il maggior numero di volte la classifica marcatori in Serie A (1980-81, 1981-82 e 1985-86).

    Tifoseria

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    Tifosi della Maggica al Circo Massimo


    La Roma è la quinta squadra di calcio più tifata in Italia, dietro a Juventus, Internazionale, Milan and Napoli, con il 6% dei tifosi italiani che la sostengono (secondo Doxa Institute-Ricerca de L'Espresso di Aprile 2006). Storicamente la più grande fetta di tifosi in città proviene dalla parte interna della città, specialmente da Testaccio.
    Il tradizionale gruppo ultras della squadra era il Commando Ultrà Curva Sud, comunemente abbreviato come CUCS; questo gruppo era stato fondato dalla fusione di molti piccoli gruppi, ed era considerato uno dei più storici nella storia del calcio europeo. Comunque, dalla meta degli anni 90' il CUCS si sciolse per via delle fazioni interne ostili. Da questo momento, la Curva Sud dello Stadio Olimpico è occupata da più gruppi ultras; A.S. Roma Ultras, Boys, Giovinezza e altri. Il più vecchio gruppo, Fedayn, è apolitico, e la politica non è la raison d'être della Roma, è solamente una parte della loro intera identità. A Settembre 2009 la società ha svelato dei progetti per costruire un nuovo stadio da 55.000 posti nella periferia occidentale di Roma.

    Cenni storici
    Il 9 gennaio 1977 in occasione della gara Roma-Sampdoria (terminata con il punteggio di 3-0 per la squadra di casa) e seguendo l'esempio dei primi gruppi di ultras italiani che si davano da fare (ad esempio gli Ultras Granata del Torino), tutti i gruppi che si erano formati in curva (Guerriglieri della Curva Sud, Panthers, Boys, Fossa dei Lupi) decisero di unirsi in un unico gruppo organizzato, il Commando Ultrà Curva Sud (noto anche come CUCS).
    Dal 1977 fino al 1987 (anno in cui il gruppo si scisse a seguito dei contrasti interni nati dall'arrivo in giallorosso dell'ex calciatore della Lazio Lionello Manfredonia) il CUCS fu uno dei più importanti gruppi organizzati italiani. Il Commando Ultrà Curva Sud si sciolse definitivamente nel 1999 per essere poi sostituito dal nuovo gruppo maggioritario, gli A.S. Roma Ultras.
    A partire dalla stagione 2004-05 e a seguito dello scioglimento di tale gruppo, la Curva Sud è rimasta luogo di esistenza di numerosi gruppi autonomi, che non hanno una vera e propria prevalenza sugli altri, nonostante la posizione di riguardo assunta da "Boys" e "Fedayn", entrambi nati nel 1972.
    Dal 2010-11, a causa dell'avvento della tessera del tifoso, la Curva Sud si divide in due: la parte bassa, dove i gruppi si sono riuniti per protestare contro la tessera del tifoso; la parte alta, dove si trova invece la maggior parte dei tifosi non appartenenti a gruppi o che si sono tesserati.

    Amicizie e rivalità
    La Roma presenta gemellaggi ufficiali con i greci del Panathinaikos. Negli anni ottanta il gemellaggio più famoso è stato quello che la legava al Napoli, altra importante squadra del centro-Sud, con la quale i giallorossi disputano il cosiddetto derby del Sud (anche conosciuto come Derby del Sole): la fratellanza fu interrotta da un gesto offensivo di Salvatore Bagni rivolto ai supporters romanisti in un Roma-Napoli del 1987. Negli ultimi tempi, però, ci sono stati dei ravvicinamenti tra gli ultras della Roma e del Napoli, perlomeno di alcune frange, che hanno stemperato le ostilità.
    La rivalità più sentita in assoluto dai tifosi romanisti è quella con la Lazio storica rivale giallorossa. Altrettanto forte è quella che c'è con la Juventus, rivale di sempre nella lotta ai vertici del campionato italiano, con cui il clima è inasprito anche dalla annosa controversia tra l'allenatore giallorosso Zdenek Zeman e la Juventus. La rivalità con l'Inter si è riaccesa nel secondo quinquennio del 2000, quando nerazzurri e giallorossi si sono contesi la vittoria di quasi tutti i titoli nazionali; altra possibile ragione degli attriti tra le tifoserie di Roma e Inter è il gemellaggio che lega quest'ultima alla tifoseria della Lazio.
    I rapporti con la tifoseria della Sampdoria, già non buoni, sono peggiorati da quando, in occasione della partita Roma 1-2 Sampdoria della stagione 2009-10, i blucerchiati compromisero a poche giornate dal termine del campionato la corsa al titolo della Roma di Claudio Ranieri (titolo poi conquistato dall'Inter).
    Da registrare anche la rivalità con le tifoserie di Fiorentina, Milan, Napoli, Atalanta, Livorno, Bari, Verona, Bologna, Catania (a seguito di un Roma 7-0 Catania del novembre 2006; inoltre occorre ricordare che la simpatia tra Palermo e Roma contribuisce alla rivalità esistente con gli etnei), Pescara, Siena (due partite sospese per lancio di fumogeni da parte dei tifosi romanisti, alcuni feriti da arma da taglio e in qualche occasione, nella Curva Sud di Roma, comparsa di striscioni minatori contro i tifosi del Siena; il 13 settembre 2009 i sostenitori senesi in un Siena-Roma 1-2 intonarono cori offensivi nei confronti del suocero di Daniele De Rossi, Massimo Pisnoli, ucciso l'anno precedente, e dello stesso giocatore; gli attriti tra la tifoseria bianconera e il giocatore romanista erano nati nel 2003-04 quando De Rossi causò un grave infortunio ad Andrea Ardito, allora giocatore senese).
    Il Milan costituisce, infine, un caso particolare: i rapporti tra le parti non sono amichevoli, anche per la tragica morte del tifoso romanista Antonio De Falchi, avvenuta nel 1989 a seguito di uno scontro con gli ultras rossoneri, ma, ciononostante, la rivalità tra le tifoserie non è così accesa come quella verso i supporter di altre squadre.
    Organico
    Rosa

    Rosa e numerazione sono aggiornati al 31 agosto 2012.
    N. Ruolo Giocatore
    1 P Bogdan Lobonţ
    3 D Marquinhos
    4 C Michael Bradley
    5 D Leandro Castán
    7 C Marquinho
    8 A Erik Lamela
    9 A Pablo Osvaldo
    10 A Francesco Totti (Capitano)
    11 C Rodrigo Taddei
    13 P Mauro Goicoechea
    15 C Miralem Pjanić
    16 C Daniele De Rossi (Vice capitano)
    17 A Nico Lopez
    20 C Simone Perrotta
    22 A Mattia Destro
    23 D Iván Piris
    24 P Maarten Stekelenburg
    26 A Gadji J. Tallo
    27 D Dodô
    29 D Nicolás Burdisso
    42 D Federico Balzaretti
    46 D Alessio Romagnoli
    47 C Jonatan Lucca
    48 C Alessandro Florenzi
    55 P Tomas Švedkauskas
    77 C Panagiotis Tachtsidis

    Staff tecnico
    Staff aggiornato all'11 dicembre 2012.


    Staff dell'area tecnica
    • Allenatore: Zdenek Zeman.
    • Allenatore in 2ª: Vincenzo Cangelosi.
    • Collaboratore tecnico: Giacomo Modica.
    • Preparatore portieri: Guido Nanni.
    • Preparatore atletico: Roberto Ferola; Vito Scala.
    • Coordinatore staff sanitario: Michele Gemignani.
    • Responsabile staff sanitario: Francesco Colautti.
    • Medico sociale prima squadra: Alessandro Fioretti.
    • Allenatore squadra Primavera: Alberto De Rossi.
    • Team manager: Salvatore Scaglia.
    • Recupero degli infortunati: Luca Franceschi; Francesco Chinnici.
    Superleague Formula

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    La Roma ha preso parte alle competizioni automobilistiche della Superleague Formula partecipando ai campionati Superleague Formula 2008, 2009 e 2010. Insieme al Milan è stata l'unica squadra italiana a parteciparvi.
    Stagione Scuderia Piloti Vittorie Gara + Super Finale Pole Positions Posizione Finale
    2008
    FMS International
    Enrico Toccacelo - Franck Perera 0 1 5° (307 punti)
    2009
    Azerti Motorsport - Alan Docking Racing Jonathan Kennard - Franck Perera - Julien Jousse 0 + 0 0 13° (211 punti)
    2010
    Emilio De Villota.com/Motorsport Franck Perera - Julien Jousse - Máximo Cortés 1 + 0 1 8° (458 punti)



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    I gladiatori del derby di Roma

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    I giocatori che hanno fatto la storia dei due club della Capitale, schierati in due formazioni da sogno.

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    Marchegiani
    Dal 1993 al 2003 ha difeso, con grande classe, la porta biancoceleste. Protagonista dello scudetto 1999/2000. 339 presenze con la Lazio.

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    Tancredi
    Il numero uno giallorosso per eccellenza. Ben 14 stagioni alla Roma, tutte da autentico protagonista. Uno degli eroi del secondo scudetto.

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    Favalli
    Ben 12 le stagioni in biancoceleste per il difensore che è anche il record man di presenze con la casacca della Lazio (401 gettoni).

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    Cafù
    Nessuno ha corso sulla fascia giallorossa come il Pendolino. Decisivo nello scudetto 2000/01. Ben sei le stagioni alla Roma per il brasiliano.

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    Wilson
    Uno dei capitani storici della Lazio. Protagonista durante la trionfale cavalcata biancoceleste del 1973/74. Un uomo di Maestrelli.

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    Losi
    Dopo Totti, nella classifica con più presenze in giallorosso, c'è lui. Soprannominato Core de Roma, è ancora oggi un idolo indiscusso del popolo giallorosso.

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    Nesta
    Nesta – E' diventato uno dei più grandi difensori al mondo con la maglia biancoceleste. Nove stagioni a Roma e tutti i titoli dell'era Cragnotti.



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    Aldair
    I migliori anni della carriera di Pluto sono legati alla sua esperienza in maglia Roma (1990-2003). Difensore centrale con pochi eguali al mondo.

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    Negro
    Uno dei simboli della Lazio. Arrivato a Roma, sponda biancoceleste, nel 1992, ci è rimasto sino al 2005. Professionalità e dedizione al lavoro.

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    Rocca
    Ha dato l'addio al calcio a soli 26 anni ma è comunque riuscito ad entrare nella leggenda giallorossa. Sul campo era noto con il soprannome di Kawasaki.

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    D'Amico
    Una bandiera della Lazio. Ha esordito con i colori biancocelesti a 17 anni. Una vita alla Lazio, c'era nella cavalcata dello scudetto 1973/74.

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    De Rossi
    DDR è il presente e il futuro della Roma. I tifosi sono pronti a tutto per lui, anche a scontrarsi con allenatori e società. Capitan Futuro non si tocca.



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    Hernanes
    Il presente e il futuro della nuova Lazio. Lui è il Profeta, quello che sa cambiare il volto della partite. Classe infinita, piedi unici.

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    Di Bartolomei
    Anche un cantautore come Venditti gli ha dedicato una canzone. Centrocampista vecchia maniera, di quelli che sapevano far girare la palla.

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    Gascoigne
    Alla Lazio lo si è visto per poco tempo (dal 1992 al 1995) ma, in quanto a talento, in pochi hanno esaltato la piazza più del folle inglese.

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    Falcao
    Campione d'Italia, ovviamente con la Roma, nella stagione 1982/83. Regista dai piedi raffinati, è rimasto nel cuore del popolo giallorosso per la sua classe purissima.

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    Signori
    In sei stagioni alla Lazio, tre volte miglior capocannoniere della serie A. Beppe si è consacrato proprio con la Lazio. Punta favolosa.

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    Conti
    Non poteva mancare nella formazione di tutti i tempi. Ben 402 presenze in giallorosso, con uno scudetto vinto e cinque Coppa Italia. Un artista del dribbling.

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    Giordano
    Con la Lazio ha vinto solo un campionato Primavera ma, dal 1975 al 1985, l'attacco biancoceleste era nelle sue mani. Bomber di razza.

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    Amadei
    L'attaccante principe della Maggica. Ha esordito in maglia Roma a soli 15 anni. Ha segnato 85 reti con la Roma e ha pure vinto una classifica marcatori (1940/41).

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    Chinaglia
    Un mito laziale. Ricordato soprattutto per la sua stagione d'oro, quella dello scudetto 1973/74 in cui segnò la bellezza di 24 reti. Immenso.

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    Totti
    Sta scrivendo la storia della Roma. La città gli appartiene. Ha dedicato la sua vita alla Roma e, ancora oggi, è l'anima della squadra. Infinito, il vero, unico Capitano.

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    Maestrelli
    L'indimenticato allenatore del primo scudetto laziale, quello della stagione 1973/74. Tecnico dalle grande capacità, un punto di riferimento.

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    Liedholm
    Il capolavoro del Barone, ossia la conquista del tricolore nella stagione 1982/83, lo ha reso immortale. Allenatore dalla calma olimpica e dal gioco sontuoso.

    fonte:notizie.it.msn.

     
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    Per i tifosi romanisti...ecco l'inno della loro squadra

    1) Roma Roma Roma

    Roma Roma Roma
    core de 'sta Città
    unico grande amore
    de tanta e tanta ggente
    che fai sospirà.
    Roma Roma Roma
    lassace cantà,
    da 'sta voce nasce n'coro
    so' centomila voci
    ciai fatto 'nnamorà.
    Roma Roma bella,
    t'ho dipinta io
    gialla come er sole
    rossa come er core mio
    Roma Roma mia
    nun te fà 'ncantà
    tu sei nata grande
    e grande hai da restà
    Roma Roma Roma
    core de 'sta Città
    unico grande amore
    de tanta e tanta gente
    m'hai fatto 'nammorà





    2) Grazie Roma

    Dimmi cos'è che ci fa sentire amici
    anche se non ci conosciamo.
    Dimmi cos'è che ci fa sentire uniti
    anche se siamo lontani.
    Dimmi cos'è, cos'è
    che batte forte, forte, forte in fondo al cuore,
    che ci toglie il respiro e ci parla d'amore.
    Grazie Roma,
    che ci fai piangere e abbracciarci ancora.
    Grazie Roma, grazie Roma,
    che ci fai vivere e sentire ancora una persona nuova.
    Dimmi cos'è quella stella grande grande in fondo al cielo
    che brilla dentro di te
    e grida forte forte in alto al cuore,
    Grazie Roma,
    che ci fai piangere e abbracciarci ancora.
    Grazie Roma,
    grazie Roma, che ci fai vivere e sentire ancora una persona nuova.
    Dimmi chi è chi è che mi fa sentì importante
    anche se non conto niente,
    che mi fa re quando sento le campane
    la domenica mattina.
    Dimmi chi è chi è
    che mi fa campà sta vita così piena di problemi
    e mi dà coraggio se tu non mi vuoi bene.
    Grazie Roma,
    che ci fai piangere e abbracciarci ancora.
    Grazie Roma,
    grazie Roma, che ci fai vivere e sentire ancora una persona nuova..

     
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    Il Capitano!!!!

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    Serie A - Ora è ufficiale: la Roma esonera Zdenek Zeman
    Il cda giallorosso ha optato per il cambio di rotta dopo la pesante sconfitta interna col Cagliari: squadra affidata ad Aurelio Andreazzoli

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    Zeman addio. La seconda avventura del tecnico boemo a Roma finisce dopo 23 giornate affossate da 9 sconfitte, l'ultima, pesantissima e bruttissima, contro il Cagliari in casa. Una stagione segnata sì da momenti felici ed entusiasmanti, come la serie di cinque vittorie consecutive inanellate tra campionato e Coppa a cavallo tra novembre e dicembre, ma oscurata e azzoppata da tanti bassi, incertezze, frizioni e scelte discutibili se non quantomeno rivedibili. Certo è che Zeman, salvato soltanto per qualche ora alla vigilia della partita col Cagliari, ha voluto naufragare e affogare con le sue idee, confermando Goicoechea tra i pali e Tachtsidis in mezzo al campo, fermo, tutto d'un pezzo, com'è sempre stato e sempre sarà.

    Dopo la telefonata notturna con James Pallotta e la riunione col cda giallorosso in mattinata, Baldini e Sabatini hanno preso la scelta ormai necessaria, anche per provare a ridurre gli attriti con un pubblico che venerdì sera ha fischiato pesantemente sia l'allenatore che il quadro dirigenziale. Tanti i nomi che circolano al momento per occupare la panchina lasciata libera dal boemo, con Laurent Blanc in pole-position per un anno e mezzo di contratto in modo da poter portare sì al termine la stagione corrente ma anche per poter gettare le basi di una nuova ricostruzione per il 2014.

    La squadra è stata affidata ad Aurelio Andreazzoli, collaboratore dell'ormai ex allenatore giallorosso e in passato anche braccio destro di Luciano Spalletti.

    "In questo momento era l'unica decisione da prendere – spiega il direttore generale della Roma, Franco Baldini -. Zeman non è l'unico responsabile della situazione, ma ciò che potevamo fare era cambiare la guida tecnica. Continueremo a fare le nostre valutazioni ma questa è la decisione presa. Andreazzoli? Conosce i giocatori, con lui non si perde tempo perché sa quale sia il loro valore e ha la nostra piena fiducia. E che io resti qui è un atto di responsabilità perché sono la persona preposta a prendere le decisioni, visto che la società mi ha dato questo organico".

    "Sto malissimo per questa situazione - aggiunge il ds della Roma, Walter Sabatini, che ha avuto anche un vivace faccia a faccia con alcuni tifosi che gli hanno rimproverato la sua presunta 'fede' laziale -. Questa stagione non finirà così. Zeman è stato sfortunato ma vedrete che questa storia non finirà così".

    "La decisione che abbiamo preso oggi è basata sulla fiducia e sulla continuità. La proprietà ha piena fiducia nei giocatori, nel management e nella strategia - scrive in un nota l'amministratore delegato della Roma, Italo Zanzi -. Abbiamo affrontato una situazione difficile, ma l'abbiamo superata in maniera responsabile e strategica. Aurelio Andreazzoli è un vero professionista del calcio e ha una lunga esperienza con la Roma. Lui conosce bene il valore dei nostri giocatori e gode del loro rispetto. Crediamo nel nostro team e continueremo ad impegnarci per conquistare ogni singolo punto per tutta la stagione".

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    Andreotti: tifoso della Roma e fautore delle Olimpiadi del 1960 (VIDEO)
    La fede giallorossa immortalata anche nel film 'Il Tassinaro' con Alberto Sordi.



    “Nel calcio ho fatto una lunga carriera, non come giocatore, perché ero una schiappa, ma come tifoso. Dagli alberi al campo di Testaccio, sono finito alla tribuna d’onore”. Lapidario, moderato, efficace anche quando si parlava di calcio e della sua Roma. Giulio Andreotti ne è
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    stato tifoso fin da ragazzino e, quando ha potuto, non ha lesinato interessi particolari al club capitolino. Da sempre? Quasi. Perché la leggenda popolare riconduce a quando Franco Evangelisti, allora segretario regionale della Dc, si mise in testa di rilevare la società allora nelle mani del conte Francesco Marini Dettina. Faccenda delicata, che il ‘divo Giulio’ accolse con estrema cautela perché l’umore della folla, soprattutto dei tifosi, è mutevole e nelle piazze del pallone basta un gol al 90′ per rovesciare idoli e voti. Evangelisti restò fino al 1968: altra pasta, altri tempi scanditi subito dopo dai palazzinari e dagli industriali. E la Dc e Andreotti erano sempre vicini. Passavano i presidenti e assieme a loro facevano piroette anche i bilanci. Pure quelli sul campo: in undici metri può passare tutta una vita. A un giornalista che faceva domande indiscrete sulla sua fede calcistica rispose così: “Lei mi chiede della Roma e io le dico che il finale è già scritto: ai tramonti seguono sempre le albe”. E lui, Andreotti, aveva visto molte lune (e molti soli) abbastanza da sapere dove sorgesse il futuro.

    Dai palazzinari a Viola. Erano i tempi di Alvaro Marchini, Gaetano Anzalone. In un vecchio libro celebrativo sulla Roma – che fu commissionato dallo stesso Anzalone – c’era scritto: “Del consiglio di amministrazione fanno parte dirigenti di lunga milizia giallorossa e dirigenti nuovi, immessi per la loro sportività, non disgiunta dal loro impegno politico”. Già… in terra poteva bastare uno scudo (crociato) per resistere agli urti della vita. Avere un santo in Paradiso era anche meglio. La Dc e Andreotti erano sempre vicini, con occhio benevolo e una ‘mano santa’ a districare anche le situazioni più ingarbugliate. Fu Andreotti a spingere Dino Viola a rilevare il club da Anzalone e, siccome ‘panem et circenses’ ha sempre avuto un potere ammaliatore particolare per distrarre (o indirizzare) le emozioni del popolo/elettore, a candidarlo dopo la vittoria dello scudetto. Un plebiscito: circa 33mila preferenze alla Camera, poco mento di 30mila al Senato.

    Falcao non si tocca. La leggenda popolare narra anche di una telefonata, fatta da Andreotti all’allora presidente dell’Inter, Fraizzoli nel giugno del 1983 per dissuaderlo dall’ingaggiare il campione brasiliano. Un giorno in lacrime, presenti Mazzola, Beltrami e la moglie, la signora Renata, raccontò: “Ho ricevuto una telefonata da molto, molto, molto in alto; Falcão non possiamo più prenderlo. E non chiedetemi perché. Tanto avete capito…”. E Falcão è rimasto a Roma, fino al 1985.

    A noi, non a loro. Ciarrapico sì, Caltagirone no. La staffetta ai vertici della Società giallorossa fu affare di corrente e mandò su tutte le furie lo “squalo” Vittorio Sbardella, a cui il ‘Ciarra’ pare non piacesse. Vicino, sempre. Anche alla famiglia Sensi, come si legge in un’intervista di qualche anno fa. “Da parte mia c’è sempre stata una grande ammirazione per la famiglia Sensi, sono stati oltre che tifosi sempre sovvenzionatori dell’attività della squadra giallorossa. Loro tirano fuori i soldi, noi fischiamo o siamo felici per i risultati sportivi ma non spendiamo una lira. Roma in mani straniere? Il capitale è un conto, la squadra è un altro. Stranieri o nazionali, se la squadra va bene a tutti si chiede di dare il massimo possibile. Se la proprietà è di una o dell’altra non cambia”
    Nel bene e nel male. “E’ un momento difficile, però non si può sempre avere il sole, in qualche ora può anche piovere. Questo è un anno da non ripetere”. Disse, quando gli chiesero della Roma di Spalletti. “Mi è simpatico, ma le domeniche che va bene nessuno parla di lui quando va male tutti se la prendono con lui. Lo stimo molto, anche come uomo, ha grande pazienza”. A Zeman, alternativo al sistema (calcio) e mai alternativa di sistema, indirizzò qualche breve articolo pubblicato sul Messaggero (“A proposito di Zeman”, il 28 luglio e l’8 agosto 1999). “Riguardo a Zeman – scriveva – non mi sembra carino continuare a chiamarlo “il boemo”. Evoca il ricordo della poesia del Giusti su Sant’Ambrogio con i soldati boemi e croati messi qui nella vigna a far da pali. Poco più avanti gli stessi militi sono chiamati: schiavi per tenerci schiavi. Di Zeman mister mi colpisce la teoria che non ha importanza il risultato, ma il giuoco. E’ la leggenda del barone De Coubertin secondo cui quel che conta è il partecipare. Sarà…”. Già, perché come lo stesso Andreotti amava definirsi “sono un tifoso, non sono né profeta, né uno che si mette in cattedra a dare lezioni a nessuno”.

    Il Coni e Roma Olimpica. Nel 1946, il Comitato olimpico nazionale stava per essere sciolto, così come stabilito nel ’44, quando Giulio Onesti era stato designato commissario straordinario. La decisione spettava al presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, e la mediazione dell’onorevole Ossicini si rivelò decisiva: l’intervento di Andreotti fu determinante. Altrettano lo fu nell’organizzazione dei Giochi olimpici di Roma ’60. A convincere i membri Cio nella votazione finale del 15 giugno 1955 era stata proprio la certezza che l’imponente impegno organizzativo sarebbe stato sostenuto dal governo italiano, garantito dalla designazione di Giulio Andreotti, presidente del Comitato organizzatore.

    9a773cb815d34cb02c981d61b8214429_normalA.S. Roma ✔ @OfficialASRoma

    L'AS Roma si unisce al cordoglio per la scomparsa del senatore a vita Giulio #Andreotti e partecipa al dolore della sua famiglia #ASR
    2:00 PM - 6 May 2013

    8b171a4d6d60727a320c10c098287159_normal Rosella Sensi @RosellaSensi

    #Andreotti. Un uomo che ha fatto la storia dell'Italia e un grande romanista.
    3:27 PM - 6 May 2013


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    La Roma ha un nuovo logo
    E' una sorta di restyling del 'vecchio' brand, con la Lupa che allatta Romolo e Remo e i colori giallorossi che restano tratti distintivi.



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    Un nuovo logo per la Roma. Nuovo logo che assomiglia a una sorta di restyling del ‘vecchio’ considerato che lo stemma mantiene la sagoma e le proporzioni dello scudo originale, restano invariati anche i colori rosso e giallo e la presenza della Lupa Capitolina con i gemelli Romolo e Remo. “La città di Roma rappresenta il cuore e l’origine del nostro club – le parole del presidente James Pallotta a margine della presentazione-. Avere ‘Roma’ nel nostro logo e sul petto dei nostri calciatori rende omaggio in maniera appropriata a questo concetto e dice al mondo chi siamo”.


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