Orologi Swatch

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    orologi swatch

    swatch_orologi

    Swatch
    Gli orologi Swatch sono ormai in voga ormai da parecchi anni, non cessano però di essere sempre un regalo azzeccato, sia per grandi che per piccini. Per i collezionisti, i modelli Swatch più ricercati sono ancora l'Happy Fish o il Jelly Bubble, entrambi scuba. Il successo degli orologi Swatch nasce anzitutto dalla fenomenale intuizione dell'azienda svizzera di creare orologi di ottima qualità e a basso costo utilizzando plastica per realizzare la cassa e il cinturino. Questo ha permesso alla Swatch di diversificare moltissimo la produzione, proponendo una collezione orologi ad ogni stagione proprio come le collezioni moda. Esistono anche Swatch in edizione speciale per feste speciali: Natale, Pasqua, San Valentino, Festa della Mamma e Halloween. Un'altra particolarità degli Swatch è che i cinturini sono intercambiabili, per cui ognuno può creare l'orologio secondo il suo gusto. Oltre alla linea tradizionale Swatch propone una linea di Cronografi, una linea di orologi Scuba e una linea ipersottile, la Skin, particolarmente apprezzata dal pubblico femminile. Swatch propone anche una linea per i più piccoli, molto colorata e realizzata in materiali completamente atossici. da qualche anno poi, Swatch propone anche una linea di bigiotteria di design. Swatch è ormai un marchio consolidato all'interno del mercato degli orologi tanto da creare fenomeni di collezionismo soprattutto per i modelli più vecchi. Per avere un valore però, gli Swatch non devono essere stati mai usati e devono essere conservati nella loro scatola originale. fate dunque attenzione!

    swatchwatch-e-tiffany

     
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    KIDROBOT FOR SWATCH COLLECTION

    swatch
    KID ROBOT FOR SWATCH COLLECTION
    L’orologio SWATCH fece la sua prima apparizione sul mercato svizzero nel 1983, sorprendendo tutti con il suo spirito provocatorio, il suo design alquanto vivace e riscosse da subito un enorme successo.
    Oggi Swatch nel mondo è uno dei marchi piu’ alla moda .
    Tutto made Swiss.
    Swatch ci presenta la sua nuova collezione KidRobot : ben otto modelli differenti
    accompagnati dalle figure della serie Dunny.

    Una grande opera d’arte per il vostro polso!


    Orologi Swatch Full-Bloded Collection

    Orologi-Swatch-full-blodeen-woman
    Come sempre il gruppo Swatch ci regala sorprese
    e novita’ nelle sue collezioni di orologi.
    Per l’anno 2011 nasce cosi’ la ‘‘Full-Bloded Collection”.
    Una collezione a passo con i tempi e molto pertinente con le mode del momento.
    Dieci nuovi modelli di orologi creati in modo da offrire una grande varietà di scelta e
    di stili diversi.
    Per una donna che sia trend ma anche sicura ,tre dei nuovi modelli dispongono di indici di cristallo.

    Orologi Swatch Full-Bloded Collection Woman
    Dato che la tendenza per i teschi continua,Swatch ha pensato a due modelli :
    uno in bianco e uno in nero.
    Un teschio stilizzato grigio si trova al centro del quadrante

    Orologi-Swatch-bianco-e-nero
    Orologi Swatch bianco e nero modello SKUN
    Ed infine gli ultimi 5 modelli sono stati creati nei colori chiave per questa stagione:
    dai grigi tenui, ai verdi, fino al classico marrone.

    Orologi-Swatch-5-modelli
    Orologi Swatch Full-Bloded Men
    Questi orologi unisex dal design classico aggiungono un tocco di vera raffinatezza ed eleganza in uno stile di tendenza.

    fonte:orologipertutti.it/

     
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  3. tomiva57
     
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    ti faccio fare una ricerca...il primo swatch ?
     
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    NIGHT GLOWS COLLECTION
    SW-428x242_SlideImages-2
    Scopri i sei nuovi modelli della preziosa Swatch Night Glows Collection.

    Un'elegante e raffinata collezione di orologi da uomo e da donna Irony in acciaio e PVD color oro giallo e oro rosa.

    Dedicata a chi desidera avere al polso un orologio alla moda, di precisione e di qualità svizzera garantita da Swatch.
    DreamnightRose
    DREAMNIGHT ROSE

    Caratterizzato da superfici levigate d'oro, audaci quadranti neri e cristalli bianchi trasparenti, la notte illumina collezione Swatch invia un messaggio di stile ed eleganza assicurata.


    Swatch notte illumina collezione 2012

    swatch-night-glows-watch-1_560x420

    Swatch sta riportando l'oro con la loro nuova collezione illumina di notte, composta da sei orologi chiamato Dreamnight Rose, Dreamnight Giallo, Rosa Perla Nera, Giallo Black Pearl, Medaglia Carbone Rosa e giallo Medaglia Carbone, con due modelli ciascuno dal suo Irony Chrono, Medio e la raccolta di grandi linee.

    Pulito, elegante e alla moda, la Notte Glows Collection firma bicolore oro e combinazione di colori nero guarnito con cristalli sicuramente decollare la tua strada-cred ad un livello completamente nuovo, e per fare un regalo di Natale anche piuttosto buona. I prezzi variano tra i $ 150 (Rs 8371) e $ 205 (Rs 11.440).

     
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    ecco la tua ricerca Ivana.. :c023.gif:


    Storia

    Il nome "Swatch" è spesso frainteso come la contrazione delle parole "Swiss", svizzero, e "watch", orologio. Nicolas Hayek, patron dello Swatch Group, ha tuttavia affermato che la contrazione originale era quella di "second", secondo, e "watch", in quanto il nuovo tipo di orologio fu introdotto con un nuovo concetto, dallo stile casual, divertente e relativamente economico. La prima collezione di 12 modelli Swatch fu presentata il 1º marzo 1983 a Zurigo, Svizzera. Inizialmente il prezzo si trovava tra i 39,90 e 49,90 Franchi svizzeri, ma fu standardizzato a 50,00 nell'autunno dello stesso anno. L'obiettivo delle vendite fu impostato a 1 milione di orologi per il 1983 e di 2,5 milioni per l'anno successivo. Con una campagna di marketing aggressiva e un prezzo veramente ragionevole per un orologio fatto in Svizzera, guadagnò subito popolarità sul mercato locale.
    Paragonato agli orologi convenzionali, uno Swatch era dell'80% più economico da produrre, grazie all'assemblaggio completamente automatizzato e alla riduzione del numero di parti da una cifra normale di 91 a solamente 51 componenti; oltretutto aveva un'ottima resistenza anche all'acqua, risultando perfettamente impermeabili. Gli Swatch hanno raggiunto il picco di popolarità negli Stati Uniti durante la metà degli anni ottanta, quando vennero fondati una serie di "Swatch Stores", cioè dei negozi che vendevano unicamente orologi Swatch. Negli anni ottanta divenne di moda portare due Swatch o usarli per legarsi i capelli a coda di cavallo. Alcuni modelli, come i Pop Swatch, potevano essere attaccati direttamente ai vestiti.
    Inoltre, in seguito ad una più larga diffusione dei primi cellulari E-TACS, venne introdotto il modello BeepUP, che includeva un sofisticato sistema di cercapersone tipo "Teledrin", operante su frequenza VHF; in pratica, il quadrante classico includeva un display a LCD dove, quando arrivava una "chiamata", compariva il numero chiamante. Questo modello, a dispetto degli altri Swatch dell'epoca, non ebbe molto successo, visti anche i costi del servizio (all'epoca gestito dalla SIP) che erano di poco inferiori ai costi di un più comodo e funzionale telefono cellulare e considerata la sua mole (giustificata dall'integrazione del circuito cercapersone) e la sua ovvia mancanza di impermeabilità all'acqua (aveva due fessure laterali per gli "altoparlanti").
    In questi stessi anni Swatch introdusse l'idea di associare gli orologi ad artisti famosi, come ad esempio Keith Haring, Jean-Michel Folon, Sam Francis, Pierre Alechinsky, Mimmo Paladino, dando così un nuovo spessore a quello che fino ad allora era stato solo un accessorio per giovani. Nonostante le vendite siano calate rispetto agli anni precedenti, il Gruppo Swatch resta l'azienda per orologi più grande del mondo, il quale ha anche accelerato l'acquisizione di marchi di lusso svizzeri negli ultimi anni, come ad esempio: Breguet, Blancpain, Jaquet Droz, Glashütte-Original, Union Glashütte, Léon Hatot, Omega, Rado, Longines, Tissot, Calvin Klein, Certina, Mido, Pierre Bal-main, Hamilton, Flik Flak e Endura.
    La Swatch stessa ha inoltre differenziato considerevolmente le proprie offerte e adesso produce più di una dozzina di differenti tipi di orologi, da quelli col corpo in metallo (le serie Irony), a quelli subacquei (le serie Scuba), a quelli col corpo sottile e piatto (la famiglia Skin) e perfino un orologio connesso ad Internet che può scaricare quotazioni azionarie, titoli di notizie, previsioni del tempo ed altri dati (le serie Paparazzi). Altri modelli specializzati sono il “Flik-Flak” per i bambini, con movimenti semiautomatici e orologi decorati con diamanti. L'azienda produce anche orologi con temi stagionali. Swatch era il cronometro ufficiale alle Olimpiadi estive del 1996, alle Olimpiadi estive del 2000 e alle Olimpiadi estive del 2004.


    Swatch
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    Poche realtà hanno il privilegio di dividere la storia in un prima e in un dopo. Swatch è una di queste. Non solo perché con i suoi 51componenti ha dimostrato la possibilità di costruire orologi più economici e con standard qualitativi comunque elevati. Ma soprattutto perché, in un mondo abituato a considerare la tradizione come un paradigma dal valore assoluto, Swatch ha portato l’idea di un prodotto come somma di contenuti materiali, di immagine e di componenti emotive. Ovviamente non senza un’adeguata campagna di comunicazione e un’ampia e ramificata rete distributiva. La sua rivoluzione risale al marzo del 1983, quando il
    primo esemplare - in plastica nera - plana sul mercato abbinato a un listino inferiore ai 50 dollari. I precedenti record di vendita vanno subito in pezzi. In meno di due anni, il primo esemplare si è già replicato in 3,5 milioni di copie. Che diventano 300 quando Swatch giunge al giro di boa del ventesimo compleanno. Eppure la storia dell’orologio Swatch non è solo la storia di un prodotto che ha invaso il mercato. Né quella di un marchio che ne ha scompaginato le regole formali e commerciali. L’orologio Swatch è anche la colonna portante dell’industria svizzera. Quello che ha consentito, abbracciando la parte più consumistica del mercato, di far emergere con una chiarezza diversa i prodotti complessi, quelli di alta gamma, pensati per durare nel tempo e non per l’immediatezza della contemporaneità. In 25 anni di storia, i modelli Swatch lanciati sul mercato sono ormai più di tremila, con una grande modulazione nelle forme, nei materiali e perfino nella meccanica.

     
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  6. gheagabry
     
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    Trent’anni di Swatch

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    Il primo marzo 1983, trent’anni fa, venne lanciato ufficialmente a Zurigo quella che allora era l’ultima novità dell’industria degli orologi svizzera: lo Swatch. Era l’ultimo prodotto perché il più recente, ma rischiava sul serio di essere uno degli ultimi in assoluto, perché il settore stava lentamente fallendo. La storia degli Swatch è quella di un grande ritorno sulla scena ma anche un caso esemplare di come si crea, oggi, un prodotto di successo. È una storia che ha un protagonista, «l’uomo che ha salvato l’industria degli orologi svizzera», e in cui compaiono un minerale, il Giappone e il cantante Moby.

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    Gli svizzeri sono sempre stati all’avanguardia nella produzione degli orologi: anche quelli da polso erano un’invenzione loro (della Patek Philippe) e risalivano alla seconda metà dell’Ottocento. Chi li aveva resi un accessorio relativamente popolare, però, era stato il francese Louis Cartier qualche decennio dopo, negli anni della Prima guerra mondiale. Prima di allora, l’orologio maschile era solo quello da taschino.
    Ad ogni modo, la Svizzera si mantenne fedele alla sua tradizione e dopo la Seconda guerra mondiale era la produttrice e l’esportatrice di circa metà degli orologi che si vendevano e acquistavano nel mondo. Il suo dominio quasi assoluto venne scosso solo negli anni Cinquanta dal lancio degli orologi TIMEX americani, che usavano metalli duri per i meccanismi invece di pietre preziose: si trattò di un duro colpo, ma era una concorrenza che si poteva ancora gestire.

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    Quarzo e Giappone
    Poi arrivarono gli anni Sessanta e l’innovazione che rischiò di interrompere la lunga e gloriosa tradizione svizzera: l’orologio analogico al quarzo. In questo oggetto, la misura del tempo è data dalle vibrazioni – simili a quelle di un diapason – di un piccolo cristallo di quarzo, che garantisce una precisione superiore a quella di qualsiasi orologio meccanico. Gli svizzeri lavoravano da tempo a questa tecnologia ma vennero battuti sul tempo dalla giapponese Seiko, che intorno al 1970 era pronta a lanciare sul mercato di massa i nuovi orologi digitali. La seguirono altri giganti come Citizen e Casio.
    In Svizzera, al di là di quello che succedeva in qualche laboratorio, gli orologi continuavano ad essere fatti alla vecchia maniera: oggetti meccanici dalla produzione lenta e dall’aspetto lussuoso. Ma in tutto il mondo – e nella stessa Svizzera – la gente cominciò a comprare orologi giapponesi al quarzo, che forse non avevano la stessa eleganza ma non costavano neppure qualche settimana di stipendio. L’industria svizzera degli orologi, che aveva fatto il grave errore di considerare gli orologi al quarzo una moda passeggera, perse in pochi anni due terzi dei suoi addetti e altrettanta quota di mercato.

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    Tra le aziende più in crisi ce ne erano due molto grandi, fondate agli inizi degli anni Trenta e dai nomi poco emozionanti: la SSIH – nata dalla fusione di due marchi storici, Omega e Tissot – e la ASUAG, una holding che univa decine di marchi. Entrambe producevano orologi meccanici di alta qualità ed entrambe, ai primi degli anni Ottanta, erano sull’orlo del fallimento e stavano per vendere i loro marchi più celebri (come Longines, Tissot e Omega) all’odiata concorrenza giapponese.
    L’eroe di questa storia
    Le banche creditrici affidarono allora a un abile e ricco consulente aziendale di Zurigo, Nicolas G. Hayek, uno studio per capire che cosa si potesse salvare nel disastro generale. Oppure, per come vendere ai giapponesi al prezzo migliore e di fatto concludere la pluricentenaria tradizione di orologi del paese, mantenendo solo la fabbricazione dei più ricercati oggetti di lusso.

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    Hayek era un cinquantenne nato in una ricca famiglia del nord del Libano e trasferitosi in Svizzera negli anni Cinquanta, dopo il suo matrimonio con la figlia di un industriale del paese alpino. Si convinse che le due case di produzione si potevano salvare e presentò un piano che aveva due punti principali. Il primo era la fusione di ASUAG e SSIH in una sola società; il secondo, il lancio su larga scala di un nuovo genere di prodotti a cui stavano lavorando da alcuni anni un gruppo di ingegneri della ditta ETA, che faceva parte di ASUAG: un orologio sottile e altamente tecnologico, il progenitore dello Swatch. La fusione si realizzò nel 1983 e nacque la SMH (Societé Suisse de Microelectronique et d’Horlogerie; il nome non era ancora molto accattivante, diciamo) mentre cominciarono i grandi cambiamenti che avrebbero portato alla produzione dello Swatch: in tutti i settori, dalla produzione alla distribuzione alla pubblicità.

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    Per produrre gli Swatch vennero semplificati e automatizzati gran parte dei processi industriali, in modo da rendere gli orologi più economici e producibili in massa: la più importante e celebre di queste trasformazioni – una delle intuizioni degli ingegneri dell’ETA – fu la drastica riduzione del numero di componenti dell’orologio, portandolo da più di cento a una cinquantina circa. E stiamo parlando di orologi al quarzo: Hayek decise di sfidare i giapponesi sul loro stesso terreno.
    Hayek capì che per battere la concorrenza doveva fornire un prodotto leggermente diverso, e per farlo decise di investire sia sulla tecnologia che sul design. Gli orologi giapponesi, in effetti, funzionavano benissimo ed erano molto economici, ma erano decisamente bruttini, con i loro schermi grigi in un rettangolo di plastica nera. Le prime collezioni degli Swatch, dopo qualche aggiustamento iniziale, si presentavano con colori vivaci e con qualche altra pensata notevole – come il quadrante trasparente che lasciava vedere sotto di sé il meccanismo – che poi diventò persino bizzarra, come gli orologi profumati.

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    L’altro elemento era la varietà resa possibile dall’utilizzo della plastica per la cassa e il cinturino. Vennero lanciati in pochi anni decine e decine di modelli diversi, mantenendo invariate le caratteristiche produttive fondamentali (e quindi il prezzo) ma cambiando il design e i colori. In pratica, un invito al collezionismo.
    Un successo straordinario
    Sostenuti da una grande campagna pubblicitaria – circa un terzo del prezzo finale degli orologi va in pubblicità – gli Swatch diventarono di moda. Più ancora che di moda: diventarono uno dei simboli degli anni Ottanta. Gli Swatch cambiarono anche il modo di fare pubblicità degli orologi, vendendoli come un prodotto giovane e accessibile in campagne pubblicitarie molto creative e aggressive.
    Breve inciso. Spesso si pensa che il nome abbia a che fare con la Svizzera, anche perché il marchio ufficiale è formato appunto dal nome e dalla croce bianca su sfondo rosso. In realtà, “Swatch” è un’abbreviazione di “second watch”, per promuovere l’idea che i consumatori ne avrebbero comprato più di uno.
    L’idea su cui si investì, centrale per il suo successo, era che l’orologio non fosse più un oggetto che serviva solo per misurare il tempo, ma anche un modo per esprimere la propria personalità, con i suoi disegni sgargianti e i suoi colori. Cambiò anche il modo di venderli: da un lato, la Swatch aprì grandi negozi monomarca in posti molto celebri, come Times Square a New York o gli Champs Élysées a Parigi; dall’altro investì su punti vendita molto più piccoli ma molto riconoscibili in luoghi non convenzionali, come le stazioni o gli aeroporti.

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    In pochissimi anni, gli Swatch ottennero un enorme successo commerciale, come mostrano i numeri di esemplari venduti: nel primo anno, il 1983, 1,1 milioni di orologi; nel 1986, oltre 12 milioni. Il 50milionesimo esemplare venne prodotto nel 1988.
    Molti modelli venivano disegnati dagli Swatch Design Lab di Milano, guidati da Franco Bosisio. Il marchio venne associato all’arte e alla cultura pop: vennero lanciati Swatch disegnati da Moby, Akira Kurosawa, Spike Lee e Renzo Piano, per fare qualche esempio, oltre a diversi modelli disegnati da Keith Haring (la Swatch è anche sponsor dell’edizione 2013 della Biennale di Venezia). Spesso questi modelli venivano venduti in poche centinaia di esemplari che poi crescevano molto rapidamente di valore nel mercato dei collezionisti.

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    La SMH cambiò nome nel 1998, per diventare The Swatch Group. Oggi è il più grande produttore di orologi del mondo (la Swatch ha festeggiato la produzione dell’esemplare numero 333 milioni nel 2006) e mantiene la proprietà di una vasta serie di marchi, non solo destinati al mercato di massa. Impiega 25 mila persone ed è un impero così ramificato in tutti i settori dell’orologeria che ha qualcosa a che fare con praticamente tutti gli orologi con il marchio “Made in Switzerland”.
    L’impero della Swatch, in accordo con le idee di Hayek, è un impero svizzero. Hayek amava la Svizzera con l’entusiasmo che a volte si trova nei cittadini acquisiti: si opponeva con tutte le sue forze al pensiero di vendere tutto e trasformarla in un paese in cui avevano sede solo le banche (che personalmente Hayek odiava, dicendo che aveva preso un prestito l’ultima volta nel 1957). E quindi, contrariamente a una delle regole base delle multinazionali di oggi – produrre ovunque costi meno – il nucleo centrale del gruppo Swatch in tutti i settori, dalla ricerca e sviluppo alla produzione, è sempre rimasto nella zona montuosa svizzera vicino al confine con la Francia, la sede della tradizione orologiaia svizzera.

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    Nicolas G. Hayek è morto nel 2010, a 82 anni, per un infarto che lo ha colpito nel quartier generale della Swatch a Biel. La sua riorganizzazione aveva avuto così successo che Hayek rimase alla guida del gruppo dal 1983 fino alla sua morte: nel 1985 comprò una quota di controllo delle azioni della società. Quando morì era per tutti «l’uomo che ha salvato l’industria degli orologi svizzera».

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  7. tomiva57
     
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    In attesa dei mondiali di calcio



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    Non sono caramelle ma è lo Swatch primavera estate 2014


    Il nome la dice lunga….Caramellissima ed è proprio così, perché a guardarlo bene ti viene davvero voglia di addentarle tutte.

    Stiamo parlando del nuovo e coloratissimo Swatch primavera estate 2014 presentato qualche giorno fa a Milano e che sta già facendo impazzire la fashion e food blogo sfera.


    Dal quadrante color verde menta con le lancette bianche e la classica cassa in plastica color rosa cipria il nuovo orologio è dotato di un cinturino composto da un filo di perle nei colori pastello così allettante da desiderare che siano vere e proprie caramelle.

    Attente a morderle, proteste rompere i denti. E poi dal dentista sono guai. Mi dispiace ma al momento dell’acquisto il pacchetto di caramelle non è incluso.


    fonte: tenditrendy.com

     
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    Tempo Liquido per il Watches H1 Iceberg di HYT

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    Sarà sicuramente una delle novità più fresche dell’estate 2014. E’ il Watches H1 Iceberg del piccolo marchio HYT, innovativo orologio che misura il tempo con un liquido al posto delle tradizionali lancette. E’ per questo motivo che nel titolo di questo articolo abbiamo fatto riferimento al tempo liquido, perché la meccanica ha oramai superato una dei suoi più duraturi fondamenti, con questo segnatempo, quello secondo cui i liquidi e i campi magnetici non sono molto amici delle complicazioni orologiere.

    Il primo orologio di questo tipo venne ideato nel 2011 proprio dalla stessa casa HYT, che ha il suo mentore in Vincent Perriard, lo sviluppatore del movimento meccanico che permette a questo innovativo orologio a liquido di funzionare. Si tratta in ogni caso di un movimento meccanico a carica manuale che aziona un liquido di colore blu intenso che corre all’interno di un tubicino che percorre tutto il giro del quadrante.

    Con questo sistema, gestito da due piccoli compressori visibili ad ore 6 attraverso il vetro zaffiro trasparente del fondello, si misurano le ore, mentre i minuti hanno un indicatore a parte ad ore 12 con lancette apposite di piccole dimensioni. Gli indicatori asul quadrante, tuttavia, non sono ancora finiti, perché ad ore 9 troviamo quello dei minuti a forma di girante. Infine ad ore 2 circa si trova l’indicatore della riserva di carica.

    E’ uno orologio di carattere, perché ha una cassa in titanio spazzolato piuttosto ampia, larga 48,8 mm di diametro per un certo spessore. Impermeabile fino a 100 metri di profondità, l’orologio ha una corona in caucciù e un cinturino dello stesso materiale.

     
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    Swatch autunnali, il leit motiv è l’oro

    Chi ama la Swatch sa bene che il brand svizzero è leader nel settore degli orologi e stagione dopo stagione riserva agli appassionati delle novità interessanti. Dopo alcune collezioni dedicate alla tradizione, adesso è tornata sui motivi di tendenza ed ecco il risultato.

    Swatch ha dedicato alla tradizione, ai gentlemen di una volta la linea di orologi Fall Classic ma adesso ha chiuso con la tradizione e preferisce reinterpretare i trend del momento. Ecco la collezione per l’autunno inverno 2014-2015.

    La prima linea presentata dalla Swatch si chiama Let it shine e il suo obiettivo è dare luce a chi lo indossa. Per questo i dettagli sono in oro e caratterizzano tutti i modelli della linea. C’è il Golden cover, molto elgante con il cinturino e il quadrante dorato e la lunetta in acciaio lucido. Il costo di questo modello è di appena 155 euro. Un prezzo ancora più accessibile è quello dell’Ecaille, prezioso esattamente come il precedente ma dal design più sportivo. In questo caso il cinturino e il quadrante sono in plastica e generano un effetto ambrato scintillante.

    Swatch-orologio

    Per i giovani, la Swatch ha pensato di sfruttare la fantasia tartan proponendo una collezione che si chiama High Lands-mix e presenta una serie di orologi scozzesi tutti su tonalità rosse e blu. La trama del disegno è quella tipica del kilt e il look è denim. Anche qui i prezzi sono contenuti e oscillano tra i 55 e i 60 euro.

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    Se vi sembra che sia troppo maschile questa proposta, considerate che per le ragazze ci sono dei motivi a pois e strass molto delicati e sbarazzini e anche qui il prezzo è sui 55 euro. Gaet, invece, è per gli uomini e le donne amanti del nero che amano gli accessori alla moda. Le lancette rosse spezzano la monotonia cromatica.

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    Mancano all’appello soltanto i bambini: per loro c’è la collezione Flik Flak che stavolta si dedica ai divi del cinema per ragazzi con motivi di Planes per i maschietti e la principessa Sofia per le femminucce. I prezzi partono da 35 euro.

     
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  10. tomiva57
     
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