NIGELLA LAWSON ... “domestic goddess”

di Enrico Franceschini

Nigella Lawson, uno dei più noti “celebrity chef” inglesi, ha preso l’occasione della presentazione di un suo nuovo libro di ricette (”Nigellissima” – su piatti italiani, come suggerisce il titolo) per lanciare una sfida alla gastronomia francese. “Non ho niente contro la Francia”, ha cominciato col dire al festival di letteratura di Cheltenham, “ma proprio perchè i miei genitori sono francofili e mio padre vive addirittura in Francia mi diverto sempre a provocarli, facendo battute come questa: oh, la Francia, non è per caso quell’irritante paese che uno deve attraversare per arrivare in Italia?” Ma questo era solo l’antipasto: Nigella ha poi spiegato di avere dedicato il suo ultimo libro alla cucina italiana perchè la preferisce di gran lunga a quella francese, ed ha aggiunto che in fondo preferisce anche la cucina britannica a quella di Francia. “La cucina italiana richiama l’attenzione sul cibo”, ha osservato, “la cucina francese richiama l’attenzione sui cuochi, ecco il problema. Troppe salse, troppo impegno messo su come si dispone il cibo nel piatto, sull’aspetto e la decorazione anzichè su semplicità e sostanza. Il cibo dev’essere cibo. Lasciamo ai francesi il pane e il burro, per il resto meglio gli italiani”. La risposta non si è fatta attendere. Jean-Christophe Novelli, cuoco francese che ha vinto due stelle Michelin con i suoi ristoranti in Gran Bretagna, commenta sul Times: “E’ incredibile che una persona come Nigella, appropriatasi della cucina francese per gran parte della sua vita professionale, abbia il coraggio di fare confronti così sciocchi, senza alcun rispetto per una gastronomia da cui ha appreso tanto. Farebbe meglio a sostenere la cucina britannica, che ne ha bisogno, specie in questi tempi di crisi”. Se voi suonerete le vostre pentole, noi suoneremo le nostre padelle.