JOE BASTIANICH ... “un cuoco a New York”

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  1. giuliascardone
     
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    Masterchef Italia 2: L'intervista a Joe Bastianich,

    giudice con Carlo Cracco e Bruno Barbieri


    Joe-Bastianich


    Laura Pacelli


    Tra i giudici di Masterchef Italia è il più temuto. I suoi commenti non lasciano spazio a fraintendimenti, il suo sguardo è più inequivocabile di un coltello alla gola. Dopo la copertina con Carlo Cracco e l'intervista con Bruno Barbieri, GQ ha raggiunto a New York Joe Bastianich



    Tra i tre giudici di Masterchef Italia è il più temuto. I suoi commenti non lasciano spazio a fraintendimenti, il suo sguardo è più inequivocabile di un coltello alla gola. Dopo la copertina con Carlo Cracco e l'intervista con Bruno Barbieri, GQ ha raggiunto a New York Joe Bastianich l'imprenditore italoamericano bandiera della gastronomia italiana negli Stati Uniti, già giudice di MasterChef USA, per la seconda volta giudice dell'edizione Masterchef Italia.

    All'inizio della prima serie non parlavi granché l'italiano e non ti sbilanciavi troppo sull'esito dell'esperienza. Oggi sei un volto noto della tv internazionale ed è appena iniziata la seconda serie di Masterchef Italia. Com'è andata?
    Questa volta, conoscendo meglio il gioco e parlando meglio l'italiano ammetto che mi sono divertito di più. E sono riuscito anche a lavorare meglio. Certo, abbiamo girato per molte ore al giorno per 3-4 mesi. Ma come nella vita, le cose belle non sono mai facili.

    Com'è il casting di quest'anno, punti su qualcuno in particolare?
    Molti di loro sono davvero aggressivi, ma la tempo stesso divertenti. Quest'edizione spaccherà. La media tra uomini e donne è equilibrata.

    Ma è vero che gli uomini ai fornelli sono più bravi delle donne?
    Dipende da cosa cerchi: se vuoi mangiare o se vuoi essere picchiato. Io preferisco mangiare bene, (dunque la donna, ndr).

    Lo chef è ormai una vera star. Secondo te, dopo il boom, il fenomeno è in fase calante? Insomma, finiremo di vedere programmi tv di cucina o siamo solo all'inizio?
    In Italia siete indietro di anni. Negli Stati Uniti abbiamo iniziato tanti anni fa. La verità è che tutti vorrebbero che il cibo entrasse a far parte della loro vita nel modo migliore, in inglese si dice "quality life". Lo chef diventa così il prete di questa grande chiesa, il comunicatore per una nuova tendenza di vita. Pensa a Gordon Ramsay o a Jamie Oliver: loro insegnano facendo intrattenimento. La risposta alla tua domanda è dunque no, il fenomeno in Italia è appena iniziato...

    Ok, ma i vincitori dei reality di cucina che fine fanno?
    Solo per farti qualche esempio, tre o forse quattro di loro li abbiamo assunti a Eataly a New York, altri conducono tuttora show televisivi e altri ancora hanno aperto ristoranti. Insomma, in molti hanno intrapreso la ristorazione in un modo o nell'altro.

    Che programmi hai da qui a gennaio?
    Adesso sono in partenza per le feste natalizie, verrò in Italia a sciare con la mia famiglia. Poi a gennaio riparte Masterchef Usa. E si ricomincia. Poi andrò come ospite a Masterchef Cina e Polonia.

    Ti riguardi mai in tv?
    Mai, non mi piace. Sai chi mi ha suggerito di non farlo? Gordon (Ramsey, ndr), anche lui non si riguarda.

    Hai visto Carlo Cracco sulla nostra cover di dicembre?
    Certo che l'ho visto: ne sono molto ma molto invidioso. Il servizio è molto bello, mi ha fatto sorridere (d'invidia!).


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    Fonte:www.gqitalia.it,Corbis Images,web
     
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