GORDON RAMSAY ... “cuoco e fiamme”

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  1. giuliascardone
     
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    Intervista a Gordon Ramsay


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    Perché la sua cucina è il mondo (e non la tv)


    Non è solo uno chef geniale, ma una vera e propria multinazionale del gusto. Gordon Ramsay, inglese di fama planetaria, ha una ventina di ristoranti in tutto il mondo, fra cui il capostipite che porta il suo nome, a Londra (3 stelle Michelin). Ora è sbarcato anche in Italia, in Sardegna al Forte Village Resort, dove è consulente di tutti i ristoranti e tiene corsi di cucina, e in Toscana con un suo ristorante al Castel Monastero Retreat & Spa. È autore di vari libri e star di programmi TV come Hell’s Kitchen e The F Word. Allievo di Joël Robuchon, il suo stile parte dalle tecniche francesi, poi fa il giro del mondo e si declina localmente in modi sempre diversi. Il risultato è una convergenza di creatività, sapienza e ricerca dell’eccellenza nelle materie prime. Nel suo ottalogo ci svela vezzi, luoghi e gusti intimi: in una privatissima mappa culinaria, oltre il personaggio pubblico. È una star grazie ai programmi televisivi e ai tanti ristoranti da un capo all’altro del globo. ma qui Gordon Ramsay ci svela il suo lato privato.

    1. Per rilassarsi e lasciarsi andare ai ricordi
    Quando non lavoro e ho bisogno di un po’ di tempo per me, mi oriento verso piatti semplici, ma con ingredienti eccellenti come erbe fresche, ortaggi crudi, tagli di carne di prima qualità. Mi piace anche il classico comfort food inglese: a volte l’unica cosa che ho voglia di mangiare è una shepherd’s pie (un tortino di carne e patate, ndr). Mi fa tornare in mente l’infanzia e miamadre che cucina. È perfetta nelle serate fredde, soprattutto se ci aggiungi il tocco speziato della Worcestershire sauce e di una generosa dose di tabasco!

    2. Il piatto simbolo
    Adoro cucinare le aragoste, trovo che abbiano un sapore unico, davvero speciale. Al Gordon Ramsay Restaurant di Londra (tel. +44 20 7352 4441) il signature dish è non a caso Ravioli di aragosta: il più richiesto, il più popolare da sempre.

    3. Davanti alla TV
    Non c’è bisogno di indulgere nel junk food della peggior specie davanti al proprio programma preferito. Si possono invece preparare in pochi minuti piccoli snack gustosi. Pop-corn fatti in casa, ad esempio, con tanti topping diversi (come dell’ottimo parmigiano grattugiato); oppure l’hummus, una salsa di ceci per cui bastano pochi ingredienti e un bel giro nel frullatore.

    4. I love Sardinia (e i suoi prodotti)
    Se penso alla Sardegna è l’immagine dello zafferano a venirmi in mente per prima, dal sapore e l’aroma inconfondibili. Versatile, rende vibrante ogni piatto: brodi di pesce, chutney, dolce al risotto. E quando sono sull’isola, potrei trascorrere ore al mercato del pesce di Cagliari, un posto meraviglioso con un’offerta straordinaria.

    5. Sapore di mare
    La gente si preoccupa troppo quando si accinge a cucinare il pesce. E invece è molto semplice. Basta sceglierlo freschissimo, grigliarlo e spruzzarlo di limone, olio extravergine d’oliva, poi una spolverizzata di pepe nero. Oppure si prende una spigola intera, si farcisce di erbe aromatiche e si cuoce su una piastra rovente finché la carne appare opaca. Deliziosamente elementare.

    6. Nella Grande Mela
    Di recente sono stato al ristorante ABC Kitchen (abckitchennyc.com): lo chef Jean-Georges Vongerichten ha saputo creare un luogo e dei menu sorprendenti. Usa prodotti biologici e a km 0 e bevande da cooperative del fair trade. Ha un orto sul tetto e perfino le candele sono da soia coltivata senza pesticidi, additivi, OGM. Un progetto non solo gastronomico, ma anche etico ed ecologico.

    7. A Londra per un’esperienza memorabile
    Nella mia città mi piace andare da Texture, ristorante con sessanta coperti, più altri trenta nello Champagne Bar. È un concept innovativo scaturito dalle menti dei due patron: il sommelier Xavier Rousset e lo chef Agnar Sverrisson, di origine islandese: superbo il suo agnello alle erbe islandesi e il dolce al cocco e cioccolato, che gioca con differenti texture, accompagnato da gelato al cardamomo.

    8. Una cena informale
    A casa, quando invito gli amici, mi piace partire con un antipasto di prosciutto, salame e olive. Non c’è modo migliore per iniziare: facile, perfetto per socializzare e per scaldare l’atmosfera. Poi magari faccio seguire un maialino da latte arrosto: adoro il sapore della sua carne, che il giorno dopo è perfetta per prepararsi un panino.

    Da Marie Claire Travel.

    Cristiana Ceci


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    Fonte:marieclaire.it,web
     
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