GORDON RAMSAY ... “cuoco e fiamme”

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    Gordon Ramsay


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    Gordon James Ramsay (Johnstone, 8 novembre 1966) è un cuoco britannico. È noto come conduttore di programmi televisivi dedicati alla cucina, come i reality show culinari Hell's Kitchen, Kitchen Nightmares, il talent MasterChef e The F Word. Gordon Ramsey è diventato famoso al grande pubblico italiano grazie alle trasmissioni "Hell's Kitchen" e "Cucine da Incubo" andate in onda su Sky, e Gambero Rosso Channel. E' lo chef più pagato al mondo.
    Durante la sua carriera come ristoratore è stato premiato con 13 stelle Michelin in totale; ne detiene 12.

    Infanzia

    E' nato a Johnstone in Scozia, da una semplice famiglia, con un padre senza un lavoro fisso e con problemi di droga e la madre infermiera, a cinque anni lui e la famiglia si trasferirono in Inghilterra dove passerà il resto della sua infanzia. La sua adolescenza è legata al calcio, un serio incidente ad un ginocchio ne spezza la futura carriera.

    Carriera calcistica

    Prima di dedicarsi alla cucina, Ramsay ha giocato nelle giovanili dei Rangers e fu scelto per giocare nell'under 14 all'età di 12 anni, per lo Warwickshire. Nel 1984 viene selezionato in prova nei Rangers, il club di cui è stato tifoso da bambino. Si infortuna seriamente al ginocchio durante gli allenamenti ma continuerà ad allenarsi. Successivamente si rompe un legamento crociato dello stesso ginocchio mentre gioca una partita a squash. A causa di tali eventi è costretto ad abbandonare il calcio.

    Carriera culinaria e televisiva

    Dopo aver interrotto una promettente carriera calcistica, Gordon riprende gli studi alla scuola alberghiera. A fine degli anni 1980 trova il suo primo posto di lavoro come sous-chef nel Roxburgh House Hotel, le prime esperienze in cucina Ramsey le ha avute a Londra con grandi nomi quali: Marco Pierre White and Albert Roux. Quando si sposta a Parigi trova lavoro nei ristorante di Guy Savoy e Joël Robuchon per tre anni, seguiranno tre anni di intenso lavoro al termine dei quali Ramsey deciderà di prendersi una pausa impiegandosi come cuoco negli yacht privati alle Bermuda. Nel 1993 apre il suo primo ristorante, l'Aubergine, nel quartiere di Chelsea a Londra, per il quale ottiene il prestigioso riconoscimento di tre stelle Michelin. Nel maggio 2003 inaugura il "Boxwood Cafè" al The Berkeley di Knightsbridge, Ramsay non apre ristoranti all'estero sino al 2005, quando inaugura il Verre a Dubai e altri due ristoranti a Tokio. Nel 2006 dà il via al Gordon Ramsay at the London a New York, nel 2007 inaugura un ristorante in Irlanda e un anno dopo ne apre uno a Los Angeles e uno a Versailles. Nel frattempo Ramsey ha indetto anche il Gordon Ramsay Scholar Award, premio che viene dato a giovani cuochi. Nel corso della sua carriera, ha ottenuto complessivamente tredici stelle Michelin, perdendone successivamente una, e ha aperto 21 ristoranti nel mondo.
    La sua fama è dovuta prevalentemente alla sua partecipazione a programmi televisivi di successo, tra i quali il reality show Hell's Kitchen, di cui ha condotto la prima stagione della versione britannica e in seguito quella statunitense, lo show The F Word e il documentario-reality Cucine da incubo. È anche autore di libri di cucina quali Passion for Flavour, A Chef for All Seasons e Passion for Seafood.
    Nel 2008 Ubisoft ha pubblicato il gioco Hell's Kitchen con oltre trentacinque ricette originali di Ramsay.
    Nel luglio 2009 apre il suo primo locale in Italia, il ristorante gourmet presso il Forte Village (Pula (Italia) - Sardegna).
    Successivamente, nello stesso anno, apre il ristorante gourmet di Castel Monastero, a Castelnuovo Berardenga, nel cuore del Chianti.
    Insieme allo chef Marcus Wareing, suo collaboratore, ha la gestione dei ristoranti "Savoy Grill" e "Petrus".


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    Vegetarianismo e animalismo

    Da sempre sostenitore dell'utilizzo della carne in cucina, Ramsay si è per questa ragione attirato le ire di associazioni animaliste e di vegetariani. In due occasioni ha servito carne a clienti vegetariani nascondendone la presenza nella ricetta. Durante la seconda serie di The F Word, ha tuttavia criticato alcune modalità di allevamento intensivo e macellazione.
    Nel corso della terza serie di The F Word la giornalista Janet Street-Porter, convinta che la carne di cavallo dovesse essere maggiormente consumata in Gran Bretagna, cercò di servire bistecche equine durante lo svolgimento dell'annuale corsa di cavalli della "Gold Cup Week" a Cheltenham. La polizia le impedì di farlo giudicando la condotta "altamente provocatoria". La giornalista servì successivamente la carne all'interno degli studi televisivi, con approvazione dei commensali presenti. La conclusione della giornalista e di Ramsay fu che la carne di cavallo meritasse un maggior rilievo nella dieta alimentare inglese. Contro questa affermazione, l'associazione per i diritti degli animali PETA ha inscenato un atto di protesta rovesciando una tonnellata di letame di cavallo all'esterno del ristorante di Ramsay Claridge's situato nel centro di Londra.

    Patrimonio

    Ad agosto 2011 Ramsay accusa il suocero di aver sottratto circa un milione e mezzo di sterline dai suoi conti; gli altri membri della famiglia sono accusati invece di aver sottratto documenti e email personali.

    Carattere

    Il suo comportamento spesso irascibile e impulsivo è stato oggetto di critiche. Il critico gastronomico A.A. Gill, dopo esser stato cacciato da un suo ristorante, l'ha definito un ottimo cuoco ma una delusione come uomo. Ha cominciato a farsi riconoscere anche da noi grazie ai canali satellitari, il suo caratteristico accento scozzese e la schietta personalità, a tratti brutale, ne hanno fatto un personaggio televisivo di alto rango. La sua adolescenza è legata al calcio, un serio incidente ad un ginocchio ne spezza la futura carriera.


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    Impegni

    Gordon Ramsey oltre che essere chef proprietario di diversi ristoranti, pub e brasserie, continua il suo impegno con la televisione e i libri. La Gordon Ramsay Holdings insieme con altri soci hanno acquistato la "Tante Marie School of Cookery", scuola fondata oltre 50 anni fa, degna di ottima reputazione sia nel Regno Unito che a livello internazionale. Gordon Ramsey ha creato e firmato anche una linea di prodotti da cucina," Gordon Ramsay by Royal Doulton"; una serie limitata di coltelli, Limited Edition Gordon Ramsay Kin Knife, una collezione di vini, chiamata Château Bauduc, e la vendita di prodotti freschi e conservati con il marchio Nona's Deli, che variano dall'olio, alle marmellate, e squisitezze varie.


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    Vita privata

    Dal 1996 è sposato con Cayetana Elizabeth Hutcheson, conosciuta come Tana Ramsay, dalla quale ha avuto quattro figli. La moglie, con la collaborazione del marito, ha pubblicato diversi libri di cucina. Ramsay e la famiglia risiedono a Battersea, quartiere nel centro di Londra.


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    Gordon con la moglie Tana

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    Con la moglie Tana e i 4 figli, Megan Jane, Matilde Elisabetta i gemelli Jack Scott e Holly Anna


    Programmi televisivi


    Ramsay nel 2008

    Cucine da incubo (Ramsay's Kitchen Nightmares)
    Hell's Kitchen - versione britannica
    Hell's Kitchen - versione statunitense
    The F Word
    Cucine da incubo USA (Kitchen Nightmares)
    Extras Christmas
    Masterchef USA
    Ramsay's Best Restaurant
    Gordon Ramsay: diavolo di uno chef (Gordon Ramsay Cookalong Live)
    Gordon Ramsay - Cose dell'altro mondo (Gordon Ramsay great escape)

    Doppiatori italiani

    Nelle versioni italiane dei programmi a cui partecipa, trasmessi principalmente da Cielo, Real Time e Rai 5, Gordon Ramsay è doppiato da:
    Francesco Caruso Cardelli in: Hell's Kitchen (versione USA, dalla 1° alla 4° stagione)
    Gianluca Iacono in: Hell's Kitchen (versione USA, dalla 5° stagione) e Masterchef USA
    Diego Sabre in: Cucine da incubo, Cucine da incubo USA e Ramsays Best Restaurant
    Andrea Ward in: The F Word e Gordon Ramsay: Cookalong Live


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    Pubblicazioni

    Dal 1996, Ramsay ha scritto oltre 20 libri. Ha inoltre contribuito con degli articoli all'edizione del sabato del quotidiano britannico The Times.
    Gordon Ramsay’s Passion for Flavour (1996)
    Gordon Ramsay’s Passion for Seafood (1999)
    Gordon Ramsay - A Chef for All Seasons (2000)
    Gordon Ramsay’s Just Desserts (2001)
    Gordon Ramsay’s Secrets (2003)
    Gordon Ramsay’s Kitchen Heaven (2004)
    Gordon Ramsay Makes it Easy (2005)
    Gordon Ramsay - Easy All Year Round (2006)
    Gordon Ramsay's Sunday Lunch and Other Recipes from the F Word (2006)
    Humble Pie (2006) (Autobiography)
    Roasting in Hell's Kitchen (2006)
    Gordon Ramsay's Fast Food Recipes from the F Word (2007)
    Playing with Fire (2007)
    Recipes From a 3 Star Chef (2007)
    Gordon Ramsay's Three Star Chef (2008)
    Gordon Ramsay's Fast Food (2008)
    Gordon Ramsay's Healthy Appetite (2008)
    Cooking for Friends: Food from My Table (2008)
    Gordon Ramsay's On Top of the World (2009)
    Gordon Ramsay's World Kitchen: Recipes from The F Word (2009)
    Ramsay's Best Menus (2010)
    Master Chefs Series
    Pasta Sauces (1996)
    Fish And Shellfish (1997)
    Cook Cards
    Hot Dinners (2006)
    Cool Sweets (2006)


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    Ristoranti di proprietà di Gordon Ramsay

    Restaurant Gordon Ramsay - 68, Royal Hospital Road - SW3 4HP Londra (Regno Unito)
    Gordon Ramsay at Claridge's - Brook Street - W1K 4HR Londra (Regno Unito)
    Petrus - 1, Kinnerton Street - SW1X 8EA Londra (Regno Unito)
    The Savoy Grill - Strand - WC2R 0EU Londra (Regno Unito)
    Maze - 10-13, Grosvenor Square - W1K 6JP Londra (Regno Unito)
    Maze Grill - 10-13, Grosvenor Square - W1K 6JP Londra (Regno Unito)
    Foxtrot Oscar - 79, Royal Hospital Road - SW3 4HN Londra (Regno Unito)
    Plane Food - Terminal 5, Wellington Road, Aeroporto di Londra-Heathrow - TW6 2GA Hounslow (Regno Unito)
    York & Albany - 127-129, Parkway - NW1 7PS Londra (Regno Unito)
    Bread Street Kitchen - 10, Bread Street - EC4M 9AB Londra (Regno Unito)
    The Narrow - 44, Narrow Street - E14 8DP Londra (Regno Unito)
    Gordon Ramsay at the London - 151, West 54th Street - NY 10019 New York (Stati Uniti)
    Maze by Gordon Ramsay at the London - 151, West 54th Street - NY 10019 New York (Stati Uniti)
    Gordon Ramsay at the London - West Hollywood - 1020, North San Vicente Boulevard - CA 90069 West Hollywood (Stati Uniti)
    Gordon Ramsay at Powerscourt - Powerscourt Estate - Enniskerry (Irlanda)
    Gordon Ramsay at Trianon - Boulevard de la Reine, 1 - 78000 Versailles (Francia)
    Gordon Ramsay at Castel Monastero - Loc. Monastero d’Ombrone, 19 - 53019 Castelnuovo Berardenga (Italia)
    Gordon Ramsay at Fortevillage - Sardegna - Forte Village Resort S.r.l., S.S.195 Km 39,600 - 09010 Santa Margherita di Pula (Italia)
    Maze Doha - Parcel 1, Porto Arabia - Doha (Qatar)
    Gordon Ramsay at Conrad Tokyo - 1-9-1, Higashi-Shinbashi, Minato-Ku - Tokyo (Giappone)
    Cerise by Gordon Ramsay - 1-9-1, Higashi-Shinbashi, Minato-Ku - Tokyo (Giappone)
    Gordon Ramsay Restaurant - Costa Adeje - Torviscas ( Tenerife ) Isole Canarie (Spagna)


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    Fonte:wikipedia,blogs.coventrytelegraph.net,blogs.food24.com,londraweb.com,gordonramsayitalianfanpage.blogspot.it,chinaetc.co.uk,web
     
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    Intervista a Gordon Ramsay


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    Perché la sua cucina è il mondo (e non la tv)


    Non è solo uno chef geniale, ma una vera e propria multinazionale del gusto. Gordon Ramsay, inglese di fama planetaria, ha una ventina di ristoranti in tutto il mondo, fra cui il capostipite che porta il suo nome, a Londra (3 stelle Michelin). Ora è sbarcato anche in Italia, in Sardegna al Forte Village Resort, dove è consulente di tutti i ristoranti e tiene corsi di cucina, e in Toscana con un suo ristorante al Castel Monastero Retreat & Spa. È autore di vari libri e star di programmi TV come Hell’s Kitchen e The F Word. Allievo di Joël Robuchon, il suo stile parte dalle tecniche francesi, poi fa il giro del mondo e si declina localmente in modi sempre diversi. Il risultato è una convergenza di creatività, sapienza e ricerca dell’eccellenza nelle materie prime. Nel suo ottalogo ci svela vezzi, luoghi e gusti intimi: in una privatissima mappa culinaria, oltre il personaggio pubblico. È una star grazie ai programmi televisivi e ai tanti ristoranti da un capo all’altro del globo. ma qui Gordon Ramsay ci svela il suo lato privato.

    1. Per rilassarsi e lasciarsi andare ai ricordi
    Quando non lavoro e ho bisogno di un po’ di tempo per me, mi oriento verso piatti semplici, ma con ingredienti eccellenti come erbe fresche, ortaggi crudi, tagli di carne di prima qualità. Mi piace anche il classico comfort food inglese: a volte l’unica cosa che ho voglia di mangiare è una shepherd’s pie (un tortino di carne e patate, ndr). Mi fa tornare in mente l’infanzia e miamadre che cucina. È perfetta nelle serate fredde, soprattutto se ci aggiungi il tocco speziato della Worcestershire sauce e di una generosa dose di tabasco!

    2. Il piatto simbolo
    Adoro cucinare le aragoste, trovo che abbiano un sapore unico, davvero speciale. Al Gordon Ramsay Restaurant di Londra (tel. +44 20 7352 4441) il signature dish è non a caso Ravioli di aragosta: il più richiesto, il più popolare da sempre.

    3. Davanti alla TV
    Non c’è bisogno di indulgere nel junk food della peggior specie davanti al proprio programma preferito. Si possono invece preparare in pochi minuti piccoli snack gustosi. Pop-corn fatti in casa, ad esempio, con tanti topping diversi (come dell’ottimo parmigiano grattugiato); oppure l’hummus, una salsa di ceci per cui bastano pochi ingredienti e un bel giro nel frullatore.

    4. I love Sardinia (e i suoi prodotti)
    Se penso alla Sardegna è l’immagine dello zafferano a venirmi in mente per prima, dal sapore e l’aroma inconfondibili. Versatile, rende vibrante ogni piatto: brodi di pesce, chutney, dolce al risotto. E quando sono sull’isola, potrei trascorrere ore al mercato del pesce di Cagliari, un posto meraviglioso con un’offerta straordinaria.

    5. Sapore di mare
    La gente si preoccupa troppo quando si accinge a cucinare il pesce. E invece è molto semplice. Basta sceglierlo freschissimo, grigliarlo e spruzzarlo di limone, olio extravergine d’oliva, poi una spolverizzata di pepe nero. Oppure si prende una spigola intera, si farcisce di erbe aromatiche e si cuoce su una piastra rovente finché la carne appare opaca. Deliziosamente elementare.

    6. Nella Grande Mela
    Di recente sono stato al ristorante ABC Kitchen (abckitchennyc.com): lo chef Jean-Georges Vongerichten ha saputo creare un luogo e dei menu sorprendenti. Usa prodotti biologici e a km 0 e bevande da cooperative del fair trade. Ha un orto sul tetto e perfino le candele sono da soia coltivata senza pesticidi, additivi, OGM. Un progetto non solo gastronomico, ma anche etico ed ecologico.

    7. A Londra per un’esperienza memorabile
    Nella mia città mi piace andare da Texture, ristorante con sessanta coperti, più altri trenta nello Champagne Bar. È un concept innovativo scaturito dalle menti dei due patron: il sommelier Xavier Rousset e lo chef Agnar Sverrisson, di origine islandese: superbo il suo agnello alle erbe islandesi e il dolce al cocco e cioccolato, che gioca con differenti texture, accompagnato da gelato al cardamomo.

    8. Una cena informale
    A casa, quando invito gli amici, mi piace partire con un antipasto di prosciutto, salame e olive. Non c’è modo migliore per iniziare: facile, perfetto per socializzare e per scaldare l’atmosfera. Poi magari faccio seguire un maialino da latte arrosto: adoro il sapore della sua carne, che il giorno dopo è perfetta per prepararsi un panino.

    Da Marie Claire Travel.

    Cristiana Ceci


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    Fonte:marieclaire.it,web
     
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    Curiosità su Gordon Ramsey


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    Gordon Ramsey testimonial nella campagna manifesto per promuovere i benefici del latte magro


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    Altezza:1.88 metri;
    numero di scarpe:15 (UK) 48 (IT);
    sposato il 21/12/1996 con Cayetana (Tana) Hutcheson;
    figli: Megan Jane (1998), Holly Anna & Jack Scott (2000), Matilda
    Elizabeth (2002);
    fobie: ballare in pubblico;
    è mancino, mette sempre una matita dietro l’ orecchio sinistro;
    dorme sul lato sinistro del letto;
    sport: partecipa ad ogni maratona d Londra. Giocava nei Glasgow
    Rangers finchè un infortunio al ginocchio ha messo fine alla sua carriera di calciatore ;
    a 21 anni cucinava senza mutande;
    1996: esce Passion for flavour il suo primo libro;
    fratelli: ha un fratello (Ronnie) eroinomane, e due sorelle più
    un’altra che è rimasta segreta fino a poco tempo fa;
    Gordon ha incontrato Tana a un party di Capodanno;
    Gordon dice: “Tana è l’unica che mi può accendere, la sua calma
    completa la mia esuberanza. Lei è mia moglie, la mia amante, la
    persona che voglio tra le mie braccia ogni sera!;
    ha pianto mentre lavorava sotto il suo mentore
    pensava che la cucina fosse per gay ma è riuscito a trasformarla in virile;
    è stato premiato padre dell’anno 2006;
    la famiglia Ramsay è stata premiata come “celebrity family 2007″;
    film: Love’s Kitchen;
    motto: “SIAMO QUELLO CHE MANGIAMO e tutti vogliamo stare bene e
    apparire al meglio”;
    fecondazione in vetro: i primi 3 figli son stati concepiti con la
    fecondazione in vetro. Matilda è stata un “incidente”;
    ha perso la verginità a 17 anni, e fino a quell’età non ha mai detto una parolaccia;
    la moglie ha partecipato a “Dancing on ice 2010″;
    colazione: mangia porridge ogni mattina, lo fa sentire scozzese;
    a 19 anni si iscrive al college per catering;
    mentore: Marco Pierre White.



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    Curiosità - Gordon Ramsay, dalle padelle alla…pelle


    gordon-ramsay-biografia


    Apre un salone di bellezza. Il nome: “It's all about the girl"
    Gordon Ramsay, noto agli appassionati di cucina per la partecipazione ai reality televisivi "Hell's kitchen" (su Sky) e "Kitchen nightmares" (su Real Time con il titolo "Cucine da incubo"), diversifica la propria attività.

    Ramsay, scozzese, dopo aver constatato che ultimamente gli affari non vanno eccessivamente bene e, dopo essere stato costretto a chiudere due suoi ristoranti in Australia, prova altre strade. Il nuovo capitolo dello chef è un salone di bellezza che sta per essere inaugurato a Londra. Il locale è stato battezzato "It's all about the girl" e sarà gestito da Gordon e sua moglie Tana.

    Il salone si trova esattamente davanti agli uffici del management di Victoria Beckham; Gordon e moglie sono amici di vecchia data dei Beckham e pare che questi ultimi stiano appoggiando l'iniziativa.



    Gordon Ramsay: David e Victoria Beckham mi hanno salvato


    Ramsay_Beckham


    Lo chef più cattivo del piccolo schermo e la moglie Tana hanno passato un anno veramente difficile, a causa di comportamenti illeciti del padre della donna, Chris Hutcheson, un tempo socio di Ramsay e direttore generale delle sue società. La lunga battaglia legale, terminata con un risarcimento milionario a favore della star dei fornelli, ha portato Tana ad allontanarsi dalla sua famiglia (oltre al padre, erano coinvolti negli illeciti anche la madre, la sorella, il fratello, la cognata e addirittura l'amante di Hutcheson). Fortunatamente la coppia è resistito alla tempesta e ne è anzi uscita fortificata, anche grazie all'appoggio incondizionato dei loro migliori amici David e Vic Beckham. «Per me è stata una brutta batosta e sono rimasto deluso dal comportamento di diverse persone. - si è sfogato Ramsay - Ma David e Victoria sono stati fantastici, non ci hanno mai fatto mancare il loro aiuto e supporto, tanto che in molti davano per scontato che lasciassimo l'Inghilterra per trasferirci a Los Angeles. Ma io sono un combattente, non esiste che molli tutto e me ne vada».
    Chi ha perso di più da questa vicenda è probabilmente Tana Hutcherson: sua madre le ha detto di non voler avere pù niente a che fare con lei finché resterà con Gordon. «Fra ragazzi, come siamo Chris ed io - è normale litigare. - ha commentato Ramsay - Ma quando tua madre ti volta le spalle, è dura. Tana però non si abbatte: si è lasciata alle spalle questa negatività e ha concentrato tutte le proprie energie nel lavoro, dedicandosi al nuovo salone che sta per aprire».



    Gordon Ramsey: il videogioco per PC e Nintendo



    “È stato davvero divertente registrare la voce per il mio personaggio virtuale” ha dichiarato Gordon Ramsay. “Comparire in un videogioco è una nuova esperienza e sono molto contento dei risultati ottenuti.” Dopo aver eseguito con cura le varie fasi dell’ordinazione: preparazione, cottura e servizio, lo chef Gordon Ramsay vi darà un punteggio per ogni piatto. Avanzando nel corso del gioco, sarete ricompensati con l’accesso a nuove ricette dal repertorio personale di Ramsay. Un videogioco che appassionata grandi e piccoli.


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    La cucina di Gordon Ramsey


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    "Siamo quello che mangiamo, e tutti vogliamo stare bene e apparire al meglio"è questo il principio secondo il quale si basa la cucina di chef Ramsey. La sua è una cucina basata sulla qualità della materia prima, rigorosamente sempre di stagione, con grandi influenze francesi. "Ci devono essere leggi severe per assicurarsi che la produzione venga utilizzata solo in stagione e solo di stagione", sostiene Ramsey. Questo è l'unico modo per salvaguardare noi stessi e la salute del mondo intero.


    Fonte:hells-kitchen.it,Gordon Ramsay Italian Fan Club,style.it,alimentipedia.it,youtube.com,doublegames.org,web
     
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    Cucine da incubo


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    Cucine da incubo (Ramsay's Kitchen Nightmares) è stato un programma televisivo trasmesso dall'emittente TV britannica Channel 4 dal 2004 al 2009 in cui il cuoco Gordon Ramsay cercava di salvare dei ristoranti e dei pub sull'orlo del fallimento. Il programma è la versione ambientata nel Regno Unito del successivo Cucine da incubo USA (Kitchen Nightmares), ambientato, invece, negli Stati Uniti. In Italia il programma viene attualmente trasmesso da Real Time con il titolo Cucine da incubo; la stessa rete trasmette anche la versione statunitense del programma. Nella versione italiana del programma, la voce di chef Ramsay appartiene al doppiatore Diego Sabre.


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    Gordon Ramsay, ogni settimana, aiuta a riportare al successo dei locali sull'orlo del fallimento. I problemi tipici che deve affrontare sono: sporcizia in cucina, ingredienti avariati, pietanze disgustose, chef arroganti, staff incompetente e scarsa comunicazione.

    Lo chef britannico viene chiamato come esperto della ristorazione in alcuni locali che hanno necessità del suo imminente intervento. Dopo aver conosciuto i proprietari e vissuto con loro qualche giorno, osservando i loro modo di lavorare e di servire i clienti, cerca di capire cosa manca. A volte ristruttura la cucina, altre volte cambia i menù o semplicemente l'arredamento, altre ancora manda via il personale zavorra. Lo fa sempre con i suoi modi duri e burberi che l'hanno reso famoso in questi anni. Il suo difetto è anche il suo pregio: dice sempre quello che pensa.

    Il giorno dell'arrivo, Ramsay conosce lo staff e pranza nel locale per dare una valutazione del cibo servito. Il secondo giorno fa notare le mancanze più gravi ai dipendenti ed ispeziona cucina e dispensa. Il terzo giorno vengono operati i cambiamenti più drastici, come arredamento del locale e pietanze nel menù. Nei giorni seguenti, il ristorante viene riaperto con Gordon che assiste gli chef in cucina e corregge gli eventuali altri errori. Finita la settimana, riaffida il lavoro totalmente nelle mani dei proprietari.
    Tempo dopo, Ramsay rivisita gli stessi locali senza preavviso per vedere se gli affari sono migliorati durante la sua assenza. Non sempre il successo dura a lungo: alcune volte lo staff ripete gli errori passati, altre addirittura si trova nuovamente a un passo dalla chiusura. Nella maggior parte dei casi però, lo chef riesce nella sua "missione" risollevando le sorti del locale.

    In considerazione vengono presi soprattutto i ristoranti in grave crisi negli Stati Uniti d’America e per tutti gli appassionati possono vedere le puntate in streaming grazie ad alcune puntate postate su Youtube, oppure sul sito della Fox, in lingua originale, mentre sul sito di Real time tv ci sono dei contenuti extra.


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    Fonte:wikipedia,tv.excite.it,web
     
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    Chi ha paura di Gordon Ramsey?



    Lo chef di fama internazionale è uno dei personaggi più discussi degli ultimi tempi. Gordon Ramsey si ama o si odia

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    È diventato famoso per aver collezionato, sin dagli inizi della sua carriera, una stella Michelin dopo l'altra: al momento ne detiene ben dodici. Che sia stato notato per questo o per il suo temperamento non lo sapremo mai, fatto sta che Gordon Ramsey è un personaggio che si ama o si odia, senza mezze misure, ed è forse per questo che i palinsesti televisivi se lo tengono ben stretto.
    Sono tre, attualmente, i programmi più famosi che lo vedono protagonista: oltre ad essere uno dei tre giudici di Masterchef USA, che un anno fa è arrivato da noi con la versione italiana, è anche colui che salva i ristoranti in fallimento (quando si può) in "Cucine da incubo" nelle vesti di maestro e motivatore, nonché il terribile capo-chef di "Hell's Kitchen". Quest'ultimo programma in particolare gli ha dato la fama di essere "incontrollabile": per contratto, infatti, ha la licenza di offendere pesantemente i concorrenti, dire parolacce in continuazione, cacciare chiunque in qualsiasi momento, e per questo tutti sudano a freddo solo vedendolo arrivare. Ovviamente il verso senso di ciò è mettere i concorrenti sotto pressione continua, visto che il vincitore diventerà capo chef di uno dei ristoranti che Ramsey, alla fine di ogni stagione, aprirà.
    Il meglio di sè, comunque, Gordon Ramsey lo dà in "Cucine da Incubo", di cui c'è una versione inglese e una americana. Oltre a farti passare la voglia di mangiare fuori, lo scopo è quello di salvare i ristoranti in fallimento, dovuto alla scarsa qualità del cibo e del servizio. Più di una volta lo si è visto vomitare al primo cassonetto, dopo aver trovato cibi scaduti da mesi (e serviti) o aver scovato topi morti in angoli dimenticati. È sicuramente qui che lo si comincia ad apprezzare davvero: non vedendolo vomitare, è chiaro, ma ascoltandolo mentre cerca disperatamente di motivare staff e proprietari, potendo percepire la sua passione per ciò a cui ha dedicato la sua vita.
    Giuro che mi mette quasi voglia di imparare a cucinare. Quasi.


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    Fonte:bigodino.it,web
     
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    La mia cucina come un campo militare


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    Mentre si è chiuso il casting per la seconda stagione di Masterchef Italia, comincia la trasmissione della nuova serie di Hell's Kitchen, giunta al decimo anno. Qui il "perfido" chef Gordon Ramsay - 9 stelle Michelin tra i suoi 20 ristoranti nel mondo - continuerà a strapazzare aspiranti professionisti di alta cucina per farne dei cuochi degni delle sue aspettative. Intanto si è aperto a delle confidenze sul suo rapporto con il programma


    "Hell's kitchen è un centro di addestramento militare per chef professionisti, che vogliono vincere qualcosa di importante".

    Mentre parte la nuova serie del reality in cui Gordon Ramsay 'strapazza' aspiranti executive chef per farne dei grandi cuochi e manager di cucina, il 'cattivo dei fornelli' si racconta, non nascondendo di essere conscio del suo caratteraccio. "Alle volte, ne sono consapevole, sono una peste. Non sono perfetto ma sono uno che lavora duro, e che non ha mai commesso nessun crimine, non ho scontato nessuna pena in prigione, e lavoro per guadagnarmi da vivere".

    Ramsay nel programma tv si mostra come una specie di capo marines, oltre che il giudice culinario più esigente e perfido, come si potrà constatare - per chi non avesse ancora visto una puntata - da stasera, quando tornerà su Sky Uno per la decima stagione di Hell's kitchen. Intanto ha rilasciato una intervista-confessione proprio davanti alle telecamera dell'ammiraglia della piattaforma satellitare, svelando quello che c'è al di là della maschera di giudice inflessibile.

    Scopriamo così che lui non è solo piatti rotti, pentole lanciate in aria, collaboratori cacciati a parolacce dalla cucina: c'è soprattutto tantissima passione e la convinzione che con la durezza potrà rendere suoi migliori apprendisti degli chef di successo. Apprendiamo che il mestiere di chef (pur avendo lui sempre coltivato interesse per la gastronomia) è nato quasi come ripiego perché Ramsay giocava nelle giovanili dei Rangers e fu scelto per giocare nell'under 14 per lo Warwickshire. Nel 1984 venne selezionato in prova nei Rangers, il club di cui è stato tifoso da bambino. Si infortunò seriamente al ginocchio durante gli allenamenti ma continuò ad allenarsi. Successivamente si ruppe un legamento crociato dello stesso ginocchio mentre giocava una partita a squash. Ecco perché lo sport da professionista è solo un ricordo, che però gli ha lasciato per sempre in eredità la disciplina e la propensione al sacrificio.

    Ramsay, piaccia o meno, è di certo un cuoco geniale, che ha saputo creare una vera e propria multinazionale del gusto. Scozzese di nascita, londinese d'adozione, ha ormai fama planetaria, con all'attivo una ventina di ristoranti in tutto il mondo, fra cui il capostipite che porta il suo nome, a Londra (3 stelle Michelin).
    I suoi talent show televisivi, trasmessi in tutto il mondo (Hell's Kitchen, Kitchen Nightmares, The F Word) lo hanno reso talmente celebre che conta un affollatissimo 'italian fan club', come fosse un calciatore. Tuttavia questi suoi show mostrano meglio di tanti altri in quale razza di guaio si infili chi pensa di aprire un ristorante.

    La chiave del suo successo è prendersi decisamente sul serio, perché le sue sfuriate spaventose, l'aggressività e sincerità crudele nello stroncare qualsiasi concorrente che non si riveli all'altezza dei suoi standard sviluppano una potente fascinazione nel telespettatore. L'appassionato Gordon, un po' come il Dottor House, col suo implacabile sguardo da killer, riesce cioè a piacere non nonostante il suo carattere, ma proprio in virtù di quello. Il suo coinvolgimento nelle puntate è così sincero, che addirittura confessa di non amare le riprese e il format, specie quando il programma comincia con nuovi concorrenti.

    "Il programma all'inizio è davvero tosto, a metà diventa un po' meglio, ma alla fine diventa un sogno, perchè io inizio a guidarli, a seguirli individualmente e loro cominciano a comprendere l'enorme opportunità che hanno". Ramsay rivela che l'inizio del programma non gli piace affatto, la parte centrale lo entusiasma ben poco, mentre il finale (quando si apre la porta ed esce il vincitore, che porta a casa un ingaggio da 250mila dollari) è quella che ama".

    Nelle puntate della nuova stagione, da oggi su Sky Uno, ma già iniziate in America, ci sono molti ospiti famosi. Tra questi anche il calciatore David Beckham, sulla cui cena Ramsay svela in anteprima un aneddoto. "Il locale era stracolmo, ai tavoli erano seduti vip del mondo dello sport, come David Beckham. L'ordinazione prevedeva un pollo che una ragazza ha messo in forno, salvo poi perderlo. Come si fa a perdere un pollo nel forno?" Ora che le registrazioni sono fatte, lo racconta col sorriso sulle labbra, ma di certo non era allegro mentra la sgridava e nessuno vorrebbe essere nei suoi panni.

    e.c. (01 settembre 2012)


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    Fonte:espresso.repubblica.it,web
     
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    Ramsay, chef da incubo



    Le gaffe sui carcerati di Brixton, i cuochi dei suoi show morti suicidi e il crac finanziario: il lato nero della star dei fornelli.


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    di Antonella Scutiero

    Gordon Ramsay alla prigione di Brixton, a Londra, per il suo nuovo show: Gordon Ramsay Behind Bars.

    Tredici stelline Michelin, di cui dodici attualmente in suo possesso, decine di ristoranti sparsi per il globo, da New York alla Sardegna, sono bastate a fare di Gordon Ramsay uno chef iperacclamato, ma non una star. Per quello c'è voluto il «personaggio Gordon», dotato di una certa presunzione, il caratteraccio, e il vizietto di non mandarla mai a dire, arrivando a insultare ferocemente e a infierire sul malcapitato di turno. Così s’è conquistato il titolo di cuoco più famoso del mondo, inanellando una ventina di libri e un reality dopo l’altro: MasterChef, Hell’s Kitchen, Kitchen Nightmares, The F world e il nuovissimo Gordon Ramsay Behind Bars. Ma, tutte le sue ricette sono buone? Macché.
    L'ultima uscita indigesta il burbero cuoco scozzese l'ha fatta proprio all'esordio del suo nuovo programma, in onda il 26 giugno scorso sull'inglese Channel 4.

    La gaffe in carcere. Lo show, con una spruzzata di valore sociale, insegna a 12 detenuti della prigione di Brixton, a Londra, a cucinare piatti sopraffini da vendere in un’azienda tutta loro, guadagnando con lo scopo di riscattare ciò che avevano in precedenza sottratto illegalmente. Ma la voglia di provocare ha preso come al solito il sopravvento su Ramsay. «Neanche un cuoco professionista ha una cucina cosi attrezzata!», ha dichiarato all’ingresso, e tutto sommato sarebbe stata solo l’ennesima battuta infelice, se non avesse insistito aggiungendo che «non pensavo che la vita del detenuto fosse così facile, e sono rimasto molto sorpreso dal livello di comfort di cui la prigione è dotata. Ciò mi ha imbarazzato e francamente irritato. Pensavo che la nostra fosse una nazione di lavoratori, ma mi sbagliavo. Queste persone non hanno mostrato nessuno spirito di collaborazione. Già, perché dovrebbero lavorare con me dieci ore al giorno quando è molto più semplice stare in poltrona davanti alla tivù?».
    E il tentativo di riscatto dalle numerose ombre della sua storia personale s’è rivelato un clamoroso boomerang.
    Nonostante le vette raggiunte la carriera del cuoco scozzese è infatti zeppa episodi discussi.
    Dal fratello tossicodipendente alle accuse di furto al suocero

    Ramsay si è spesso attirato le critiche delle associazioni animaliste. Nello show F Word ha mostrato la macellazione di animali allevati nel giardino di casa sua.

    Due chef che avevano partecipato alle sue trasmissioni tivù si sono tolti la vita. «Caro Joseph Cerniglia, il tuo ristorante finirà dentro il fiume Hudson», aveva detto Ramsay in una puntata dello show Kitchen Nightmares al titolare d’un ristorante sommerso dai debiti, colpevole di non saper condurre gli affari, di fare porzioni troppo abbondanti e di offrire un pessimo servizio. Le cose sembrarono andare meglio, nel 2010 nel fiume c’è finito lo stesso Cerniglia, soffocato dai problemi economici. Nel 2007 era toccato alla chef texana Rachel Brown, che si sparò nella sua casa di Dallas non troppo tempo dopo la partecipazione alla seconda serie di Hell’s Kitchen.

    Guerra alla famiglia della moglie. C’è da immaginarsi che tra le mura private lo chef, che è arrivato in cucina dopo che un infortunio ne stroncò la carriera calcistica (era un promettente giocatore delle giovanili dei Glasgow Rangers), non sia più mite che davanti alle telecamere.
    Nel 2011, dopo aver assunto un investigatore privato, ha trascinato in tribunale tutta la famiglia della moglie, Tana Hutcheson. Secondo Ramsay il padre, la madre, la sorella, il fratello, la stessa moglie e l’amante del padre sarebbero tutti colpevoli di aver hackerato mail e documenti personali. Non basta.
    Il suocero di Ramsay, Chris, che prima di essere licenziato era direttore generale dell’impero culinario dello chef scozzese, è stato accusato d’aver rubato un 1,5 milioni di sterline per consentirsi una doppia vita con l’amante. Ramsay lo ha fatto pedinare persino da un investigatore privato. Un bello scandalo, non c’è che dire: alla star dei fornelli i legami familiari non sono bastati per evitare tutto questo clamore.

    Fratello tossicodipendente. Figlio di un alcolista girovago e di un’infermiera, il maggior cruccio di casa Ramsay è Ronald, fratello dello chef, da anni tossicodipendente, che nel 2007 fu condannato a 10 mesi in prigione perché trovato in possesso di eroina. Fu proprio Gordon a pagarne la riabilitazione, come racconta, con la discrezione che c’è da immaginarsi dal personaggio, in un libro autobiografico.

    I problemi finanziari. Le polemiche seguite alle dichiarazioni nel programma Gordon Ramsay Behind Bars hanno anche fallito il tentativo di riabilitarne l'immagine dopo il crack di ristoranti sparsi in tutto il mondo - quelli di Melbourne, quello di Cape Town, tanto per fare degli esempi - e i problemi col fisco a New York che, dopo che la crisi economica del 2009 aveva colpito anche gli affari dello chef pluripremiato portando sull’orlo della bancarotta la sua società americana, aveva provveduto a inserirlo nella blacklist dei peggiori contribuenti. Gli evasori, insomma. Alcune notizie lo davano in debito col fisco per circa un milione di dollari. Non va meglio nemmeno ai ristoranti da lui “salvati” nel reality: dopo un po’ chiudono quasi tutti.

    La polemica con gli animalisti. Fermamente anti vegetariano Ramsay si è attirato spesso le ire di verdi ed animalisti, come quando fece assaggiare a un ospite, che notoriamente non mangiava carne, del prosciutto crudo. Per non parlare di quando voleva esortare gli inglesi a mangiare più carne equina durante la corsa dei cavalli della Gold Cup Week a Cheltenham. O di quando in F world ha mostrato la macellazione di sei tacchini, seguita da quella di due suoi maiali e alcuni agnelli, tutti allevati nel giardino di casa sua.
    Insomma, nessuna clemenza nemmeno per gli animali di famiglia.




    Fonte:lettera43.it,web
     
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    Gordon Ramsay pronto per gli hotel da incubo


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    In arrivo la nuova trasmissione di Gordon Ramsay. Si chiamerà "Hell Hotel" e vedrà come protagonisti i peggiori hotel d'America.


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    Gordon Ramsay è uno dei migliori chef del mondo, proprietario di molti ristoranti pluristellati, ma non solo. Attualmente è conosciuto, e temuto, dal grande pubblico grazie a seguitissime trasmissioni televisive come “Hell’s Kitchen”, “Kitchen Nightmares” e “MasterChef”, riuscitissimi reality dove il compito più importante affidato a Gordon Ramsay è quello di insultare e sbraitare contro chef poco capaci e ristoratori decisamente inetti.
    Nonostante il caratteraccio Gordon Ramsay piace e i suoi programmi hanno davvero molto seguito. Ed è proprio per questo motivo che il colosso televisivo Americano Fox ha deciso di affidargli una nuova trasmissione. Si chiamerà “Hotel Hell” e questa volta saranno gli albergatori a finire nell’occhio del ciclone.
    In questa nuova avventura televisiva, che sicuramente appassionerà il pubblico, Gordon Ramsay volerà da San Diego a New York, e in giro per gran parte degli Stati Uniti, per scovare i peggiori alberghi d’America; il suo compito – come sempre – sarà quello di provare a sistemare le cose. Nel corso delle puntate si potranno vedere camere da letto indecenti e bagni ancora peggiori, servizi in camera da dimenticare e personale completamente incompetente. Gordon cercherà di consigliare i proprietari, sempre non molto gentilmente, cercando di mettere in primo piano i bisogni degli ignari fruitori delle terribili strutture alberghiere.
    Gli standard di Gordon Ramsay saranno anche in questo caso elevatissimi. La serie è partita il 13 agosto negli Stati Uniti, naturalmente su Fox. Aspettiamo di vedere le puntate anche in Italia per capire se gli albergatori riusciranno a soddisfare Gordon e a ridare lustro alle loro attività sul baratro del disastro.


    ... Gordon Ramsey alle prese con una vasca troppo piccola ...


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    Gordon Ramsey, in "Hell Hotel", alle prese con una vasca troppo piccola ..


    Fonte:net1news.org,web,sportnewsjoel.blogspot.it,web

    Edited by gheagabry1 - 28/12/2022, 21:55
     
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    Natale a casa Ramsey


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    Scurrile, ruvido, odioso. Come ospite è il più indigesto delle Feste, ma ai suoi ristoranti

    offre per Natale menù da sogno (a casa però cucina la moglie Tana)



    gordon-ramsey-christmas-natale_280x185


    di Margo Schachter

    Lo guardiamo in Tv nei suoi vari programmi, densi di biiiiiip, urla e colpi di scena culinari. Da diverse serie è impegnato in un'opera di rinnovamento delle cucine da incubo di Inghilterra e Stati Uniti, forte della sua esperienza e dell'audience internazionale. La "formula Ramsay" sembra imbattibile, e i menù dei suoi ristoranti lo confermano. Con l'ultimo libro, Christmas with Gordon (e l'omonima trasmissione tv in onda su Real Time) promette di avvicinare – almeno un po' – i comuni mortali all'alta cucina con 75 ricette e tante ispirazioni per tutti i party e le occasioni classiche delle feste. 5 menù che ruotano attorno ad una portata principale, dall'antipasto al dessert. Preziosi consigli su come organizzarsi, fare la spesa e programmare ogni passo, abbinare i drink ed i vini. Peccato che a casa per Natale cucini la moglie, Tana - anche lei famosa foodwriter...
    Recentemente intervistato da Channel 4 alla domanda «ma chi cucina davvero a casa?» ha serenamente risposto che è la moglie, Tana, a cucinare il pranzo del loro Natale. Nessuna rinuncia però perché anche la consorte è un’apprezzata foodwriter e autrice di libri di cucina – e forse più abile nella cucina di casa del marito.
    «Sono molto fortunato, davvero – ha detto – perché è Tana ad avere tutto sotto controllo. La mattina del giorno di Natale per noi è un delirio, così facciamo sempre una colazione sul tardi, molto abbondante, con uova strapazzate, salmone e cose del genere. Quando abbiamo finito andiamo tutti al mio ristorante, Cleridge, i bambini salutano e fanno gli auguri allo staff. A quel punto Tana torna a casa con loro e comincia a preparare il pranzo, che di solo non comincia prima delle cinque del pomeriggio»

    Che cosa si mangia alla loro tavola, ce lo racconta nell’introduzione del libro natalizio.
    «Che tu debba ospitare un drink party per gli amici, cucinare per il grande giorno semplicemente fare un dolce, spero che, almeno, tu scelga di preparare alcuni dei miei piatti. Per il grande pranzo della festa, ho dato cinque diverse opzioni di menu, ognuno incentrato su un piatto classico con un tocco moderno: tacchino arrosto con limone, prezzemolo e aglio, una nuova versione del filetto alla Wellington, prosciutto glassato al miele, filetto di spigola in padella, oca arrosto aromatica con cinque spezie e miele. Inoltre ho incluso uno scadenzario per ogni menu, per incoraggiare a fare il più possibile il giorno prima ed evitare panico dell'ultimo minuto. Alcune ricette sono semplici, altre più elaborate con l'obiettivo di gratificarsi nel prepararle»

    Al ristorante Claridge il menù della Vigilia di Natale, cinque portate a 100£, mette invece in carta cocktail di gamberetti, cervo delle Highland marinato e scottato, fegato d'oca confit e barbabietole in insalata; salmone affumicato con gelato al rafano e caviale Osetra e tante altre proposte.... Come piatto principale, sempre l'immancabile tacchino arrosto!


    Ramsay_Family



    Fonte:vanityfair.it,web
     
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    Gordon Ramsay, i problemi finanziari e i problemi di capelli!


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    Gordon Ramsay, nel 2010, è balzato agli onori della cronaca anche per alcuni problemi fiscali, dato che pare debba al fisco all'incirca un milione di dollari..

    Ma nonostante i problemi economici che lo attanagliavano (le tasse non pagate sono state causate dalla recessione che ha colpito anche il suo impero culinario) il temibile chef aveva speso più di 45.000 dollari per un impianto di capelli!

    Il quarantaquattrenne inglese, famoso per i suoi capelli selvaggi, ha trascorso dodici lunghe ore sotto i ferri per farsi trapiantare dal centro del cuoio capelluto dei follicoli da reinserire sulla linea della fronte che si stava sfoltendo.

    Sarah Symonds, l'ex compagna con cui Gordon ha fatto tira e molla per sette anni, ha dichiarato in esclusiva a Radaronline.com che i capelli per Ramsay sono una vera e propria ossessione, e in generale che il suo aspetto è per lui estremamente importante!

    La Symonds ha detto anche di essersi preoccupata quando, dopo la fine della loro storia, il celebre chef si è schiarito ulteriormente i capelli seguendo l'esempio di lei, poichè tale tipo di sbiancamento può essere molto dannoso soprattutto quando i capelli si stanno già diradando.



    Ecco cosa è successo nel primo episodio

    dell'ultima stagione di Hell's Kitchen USA....




    E' la moglie, si è travestita, per la prova di "prepara la tua specialità" ..quando tocca a lei Gordon assaggia e dice che nonostante abbia un aspetto orrendo è il piatto migliore..e poi la bacia appassionatamente tra lo stupore dei concorrenti, rivelando che è la moglie (con parrucca etc..). Spiegherà ai concorrenti che devono pensare prima al GUSTO e poi all'aspetto dei loro piatti.



    Due promo del nuovo format "Hell Hotel"







    I primi due promo che sono stati rilasciati dalla rete sul suo canale ufficiale YouTube.
    Il format (come fa intuire lo stesso nome) andrà ben oltre la cucina, e vedrà Ramsay e un team di esperti dell’ospitalità viaggiare per il paese al fine di aiutare hotel, motel e bed & breakfast che navigano in cattive acque.



    Curiosità su Gordon Ramsey



    se Tana vinceva Dancing on ice 2010 avrebbero avuto il 5° figlio (non ha vinto);
    gli piacerebbe cucinare per Obama;
    si è bruciato il testicolo sinistro urlando a un cliente sul piano di cottura ahi!;
    è stato al Graham Northon show;
    ha 2 cucine: 1 al piano terra e una al 1° piano della casa;
    Holly e Jack sono nati prematuramente, Jack aveva un buco nel cuore
    Tana conobbe Gordon quando era 20enne, era fidanzata cn un amico di Gordon, un sous chef, lei considerava Gordon arrogante;
    Tana e Gordon si sono sposati a Chelsea e il ricevimento è stato al Royal Cafe;
    Tana cit: "Gordon è fisicamente grande così quando mi abbraccia mi fa sentire al sicuro
    casa:Wandsworth;
    peccato di gola: ha mangiato da solo una torta Jaffa in 1 giorno, va pazzo per il cioccolato;
    il suo ultimo pasto sarebbe: cena arrosto classica;
    pasto + calorico mangiato: foie gras avvolto in foglie di fico con composta di fico;
    sogno ricorrente: taglia le verdure x una frittura mista veloce, si taglia 1 dito invece della carota. Quando lavora sta molto attento, fa pratica con i coltelli per non tagliarsi;
    Parigi: viveva a Rue de la Roquette 83;
    pasto + bello: appuntamento cn Tana a Monaco (prima d sposarsi) in una terrazza dell'Hotel de Paris. Ordinarono zuppa di aragosta con caviale, spigola farcita, babà al rhum, pensava di essere in paradiso;
    Gordon cit.: devo confessare che alla fine della giornata smetto di imprecare. Ho 4 figli fantastici, non vado in giro per casa dicendo parolacce;
    Gordon cit.: imprecare è il linguaggio del settore. Fino a quando siamo vivi non cambierà. Devi fare casino per ottenere risultati;
    2010: Gordon Ramsay gala dinner;
    14/07/2011: Gordon Ramsay summer ball;
    padre: Gordon madre: Helen Gordon e Ronnie dormivano in 1 letto a castello, Gordon dormiva sopra;
    2008: Islanda, riprese d the f word, perse l'equilibrio e cadde da una scogliera alta 85 m, atterrò nell'acqua ghiacciata. La mia troupe mi ha salvato, ero nel panico, i polmoni si riempivano di acqua, rimasi sotto x 45 sec, poi mi tirarono fuori. Non volevo dirlo a Tana ma poi l'ho fatto, era sconvolta e molto arrabbiata. Quand'ero sott'acqua pensavo solo a Tana e ai bambini
    ogni gennaio Tana e Gordon partono x 2 settimane x essere di nuovo fidanzata e fidanzato
    da bambino era 1 gran nuotatore;
    cantante preferito: Bon Jovi;
    sorelle Diane (+ grande) e Yvonne (+ piccola);
    uno dei primi ristoranti dove ha lavorato si chiama Aubergine (in ita = melanzana)




    Fonte:YouTube/FOX,fb Gordon Ramsey,crazyhappyhour.myblog.it,Gordon Ramsay Italian Fan Club,web

    Edited by giuliascardone - 22/1/2013, 17:46
     
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    Gordon Ramsay: «A casa sono un uomo docile, il

    boss è mia moglie»



    A tu per tu con lo chef più temuto del panorama gastronomico internazionale



    di Maria Teresa Millanta

    Cucinare in quindici minuti un filetto di rana pescatrice con coulis di purée di carote, contorno di barbabietole caramellate, spinacini saltati e prosciutto crudo al posto del bacon? Con Gordon Ramsay è possibile. Per di più con risultati molto, molto pregevoli, nonostante l'accostamento inedito degli ingredienti. L'uomo che ha la fama di essere uno tra gli chef più burberi e scontrosi l'abbiamo incontrato durante una cooking class in Toscana. Avevamo temuto il peggio. E invece…

    Sappiamo che il suo primo amore è il calcio. Com'è nata l'attrazione per la cucina? «Al College studiavo Hotel Management ma lo trovavo estremamente noioso: trascorrevamo sei mesi in sala e sei mesi in cucina. Durante questo periodo ho compreso che per me era eccitante cucinare il cibo e non servirlo. In sala mi annoiavo troppo. Quando ho lasciato il college ho avuto la fortuna di lavorare con grandi chef come Marco Pierre White, Albert Roux, Pierre Koffmann. Poi sono andato a vivere in Francia per tre anni: è stato un periodo veramente incredibile. Molto duro, ma stimolante. Niente soldi, ma il mio obiettivo primario non era guadagnare, bensì imparare il più possibile, imparare cosa fare con il cibo».

    In effetti, la passione traspare dal modo in cui lei cucina e insegna a cucinare… «Non si può fingere in cucina. C'è qualcosa di istintivo che mi lega a ciò che faccio. Un vero e proprio legame profondo, molto naturale. Puoi prendere un libro di ricette, con tutti i suggerimenti, ma devi essere portato, avere un legame con il cibo per saperlo cucinare».

    La filosofia che la ispira nella vita è la stessa che la guida in cucina?
    «La mia filosofia è "mai arrendersi". Cercare sempre la perfezione, senza pensare mai di averla raggiunta. Ogni giorno, quando mi sveglio, so che ci sono mia moglie, i miei figli, e che posso dare sempre qualcosa in più, che posso sempre fare qualcosa di meglio».

    C'è un piatto che preferisce mangiare e uno che preferisce cucinare?
    «Per un cuoco la parte magica e più eccitante è preparare il cibo. Non mangiarlo. Diciamo che è come con un calciatore: di certo preferisce giocare una partita piuttosto che assistere dalla tribuna. Ecco, per me è così. Mi piace viziare, non essere viziato».

    Chi è il capo in cucina a casa sua?
    «Mia moglie è il capo, a casa e in cucina! Quando mi levo questa divisa, nella vita privata, sono un "mostro" molto diverso! Mi trasformo in una persona docile e questo mi diverte molto».

    Quando esce a cena con la famiglia o gli amici, si attiene al suo ruolo di chef o preferisce rilassarsi e godersi una cena?
    «C'è molta attenzione nei miei confronti quando ceno fuori. Quello che ordino, come lo ordino… Preferisco staccare la spina, rilassarmi e godermi la cena. In quei momenti preferisco stare "dall'altra parte del tavolo". Davvero molto, molto, raramente mi lamento. Anche perché so quanta fatica si faccia a stare in cucina».

    Le è mai capitato di tornare a visitare i ristoranti che ha aiutato nel suo reality show Ramsay's Kitchen Nightmares (in onda in Italia col titolo Cucine da Incubo) e controllare se hanno seguito i suoi consigli?
    «In realtà a volte sono loro che non vogliono che io ritorni! Però ogni tanto è capitato che io sia tornato: alcuni hanno chiuso, altri avrebbero chiuso comunque, ma se avevano qualche chance di sopravvivere ho piacere di vedere che loro vanno meglio».

    C'è un alimento che non le piace cucinare?
    «Non ne ho uno in particolare. Sono cresciuto con la trippa, non mi piace il suo odore se cucinata con il latte, ma con le cipolle, del peperoncino e del vino rosso è deliziosa! In generale, non mi piace l'odore del cibo troppo cotto. Mi accorgo immediatamente quando un alimento è stato cotto troppo a lungo: mi basta semplicemente annusare l'aria per capirlo».

    C'è invece qualche profumo in cucina che la riporta alla sua infanzia?
    «Il bacon. Senza dubbio. C'era sempre profumo di bacon e uova per colazione e anche il sabato dopo le partite di calcio tornavo a casa e mangiavo avidamente uova, bacon e toast. Delizioso!».

    Parlando di infanzia. In questa epoca di junk food c'è qualcosa che si sente di consigliare ai genitori per orientare il gusto dei loro figli?
    «Prima di tutto prendersi responsabilità ed essere certi che non diventino obesi. Per esempio è importante eliminare lo zucchero. Poi, includere molto presto nella loro dieta le verdure, invogliandoli a mangiarle in molteplici modi: al forno, sotto forma di zuppe, purée, in modo da non annoiarli. Ma educarli a non mangiare zucchero è davvero molto importante. Per esempio fate un dolce con lo yogurt di montagna. E sostituite le merendine con idee simili».

    Se dovesse definire la cucina italiana con una sola parola?
    «Affascinante, senza dubbio».

    Ci aspettavamo lo chef aggressivo. Abbiamo conosciuto un professionista cortese, innamorato del suo lavoro e della vita. Non siamo riuscite a chiedergli il suo segreto, ma ripensandoci, ce lo ha indicato nel corso della giornata. Amore, passione, dedizione e, come ha detto redarguendo anche la sottoscritta alla presentazione del tiramisù: «Un bravo chef riesce a fare un buon piatto anche senza strumenti, si arrangia con quello che ha».




    Gordon e Tana


    Fonte:style.it,web
     
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    Gordon Ramsay, un’intervista facile (a sorpresa)


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    Viste dall’auto che ci sta portando a Castel Monastero le colline nei dintorni di Siena, in questa giornata di ottobre, sono da manuale; viti che rosseggiano, bruma indistinta. Però, nonostante la calma bucolica, un po’ d’ansia per l’intervista a Gordon Ramsay c’è. Perché incontrare uno chef pluristellato, di fama mondiale, stella della tv eccetera non è semplice. In più sono sua grande fan, e le interviste da groupie non vengono mai bene. Poi perché ho fatto la splendida e ho detto, no, l’interprete non mi serve, e ora sono qui a pensare se capirò qualcosa dato il suo accento non proprio da Bbc. E infine per il suo caratteraccio, noto a tutti: mi chiedo di che umore sarà. Ottimo, mi rispondo, vedendo arrivare per lo show cooking; sorriso smagliante, abbigliamento e ciuffo da rockstar, in pochi minuti è dietro ai fornelli, pieno di entusiasmo. Prepara un arrosto di vitello, ratatouille di verdure, tortellini impastati a mano ripieni di ricotta “rinfrescata” con succo di limone, conditi con un veloce sughetto di pomodori appena scottati. È rapidissimo, i gesti sono sicuri e precisi; soprattutto, si vede che ai fornelli si diverte ancora (qui le mie foto dello show cooking).
    E le donne, chiaramente, lo adorano: giornaliste e foodies in prima fila non perdono un gesto, nonostante la presenza in sala della moglie, che gentilmente declina la richiesta di Gordon di “farci una bella cheesecake”. Non ha ancora terminato il primo che ho già segnato due mantra da ricordare: “The secret is simplicity” e “Flavour first, presentation second”: boccata d’aria fresca in tempi di cucina destrutturata, liofilizzata, quasi surreale. Quando lo raggiungo per l’intervista è ancora di ottimo umore; finiremo a ridere e a mostrarci le foto dei figli sui rispettivi telefonini.

    Sono rimasta molto colpita dall’entusiasmo, dall’energia che ha messo nella cooking class. Nonostante una carriera strepitosa, non è ancora stanco? Non si annoia mai?
    Assolutamente no! Il mio non è un lavoro, è un passione e sarà così per sempre. Vivo in un sogno; come potrei essere stanco? Sono nato in Scozia, in una famiglia lontana anni luce dal mondo in cui vivo ora. Ho lavorato molto per ottenere tutto questo, ora che i miei desideri si sono avverati, come potrei annoiarmi?
    Mentre cucinava, ha citato più volte i trucchi appresi da sua madre. Il suo ricordo, e quello dei sapori dell’infanzia, l’hanno ispirata nel suo lavoro?
    Sì, moltissimo. Mia mamma lavorava come cuoca in un ristorante di Stratford Upon Avon. Nei weekend, andavo a pescare sul fiume Avon e poi passavo a prenderla per tornare a casa insieme. E restavo a guardarla mentre preparava pietanze o sceglieva i cibi. Ho imparato molto da lei; quando ci penso, ricordo una donna che ha sempre lavorato moltissimo. Eravamo quattro figli, non c’erano molti soldi: necessariamente ci si arrangiava con piatti sostanziosi ma semplici. Il sapore che non dimenticherò mai? La sua zuppa d’orzo arricchita con dadini di prosciutto. Ne faceva una pentola enorme e durava tutto il weekend. E a volte, quando ero stato fortunato, cucinava anche i pesci che avevo preso!
    Da poco meno di un anno ha scelto di collaborare con il ristorante del resort Castel Monastero: evidentemente ama la cucina italiana
    Sì, l’Italia è una delle mie mete preferite. Ho avuto la fortuna, a soli 22 anni, di lavorare in Francia e poi in Sardegna e Sicilia. I sapori mediterranei mi appassionano. E questo posto, nel cuore della Toscana, è meraviglioso perché senza tempo; ti da l’impressione che sia esistito e sempre esisterà. Per me è una splendida opportunità. Anche per sperimentare con materie prime locali, freschissime. Qui non esistono gusti omologati, puoi ancora trovare i piccoli produttori locali che ti portano carne eccellente e verdure rigorosamente di stagione, insieme a vino e olio d’oliva prodotti a pochi chilometri. Un paradiso, per uno chef.
    A proposito di benessere, lei come fa a mantenere questa energia?
    Semplice: non mi drogo, perché la mia droga è la perfezione del mio lavoro. Faccio sport tre volte alla settimana e soprattutto non fumo: fumare, per uno chef, sarebbe come giocare a golf con una benda sugli occhi. E poi sono sempre sotto i riflettori: devo essere un esempio per chi lavora con me e anche per il pubblico.
    Oltre all’Italia, ci sono paesi che la affascinano dal punto di vista del cibo?
    Sono stato recentemente in Vietnam e Cambogia e sono rimasto folgorato. Lì non usano latticini e il frigorifero è un lusso, non un’abitudine; per questo comprano cibo fresco tutti i giorni, anche due volte al giorno: frutta e verdura sono fantastiche. I loro piatti sono deliziosi ma genuini e umili, in qualche modo ancora vergini, non contaminati dalla cucina-spettacolo. Credo ci sia molto da imparare.
    Lei a casa cucina? Magari insieme ai suoi figli?
    (prima di rispondere, si fa passare il cellulare dalla sua assistente e mi mostra le foto dei figli. Megan, 12 anni, i gemelli Jack e Holly “nati nella notte del Millenium Eve, tra il 1999 e il 2000” e Matilda, del 2002. Io ricambio con le foto della mia. Combiniamo un incontro tra le e Jack, “al più presto!”). Amano molto il cibo e non saltano mai un pranzo. Hanno ottime maniere a tavola e sono grandi sportivi. La piccola principessa è Holly; quando siamo stati Hollywood, ha detto che l’hanno chiamata così in suo onore! Con loro cucino, certo, e ci divertiamo molto. Il ristorante di Chelsea nel weekend è chiuso, proprio per dedicarmi alla famiglia. Tornando a mia madre, non ci permetteva di sprecare il cibo o lasciare qualcosa nel piatto; anche se noi siamo dei privilegiati, sto educando i miei figli allo stesso modo: non accetto il “non mi piace”. E poi, per lo scorso Natale, anziché la Playstation hanno ricevuto in regalo la macchina per fare la pasta.
    Ed erano contenti?
    Ah, come no: felicissimi! (ride)
    Qualcuno di loro seguirà le sue orme?
    Come ho detto, amano molto il cibo, sono curiosi, sperimentano volentieri; ma non voglio forzarli. Se vorranno diventare chef, dovranno fare la gavetta e studiare, ma non con me. In ogni caso, qualunque professione sceglieranno, farò in modo che sappiano preparare un’eccellente carbonara, anche solo per loro stessi. Cucinare è volersi bene.
    Ultima domanda, doverosa; con tutto quello che ha raggiunto si sente felice? Appagato? O c’è ancora qualcosa che sta cercando?
    Felice sì, appagato mai. Cerco di mantenere sempre viva la mia passione per il cibo; sono sempre in giro, vivo più sugli aerei che a Londra, a casa mia. E soprattutto cerco di non fare tutto questo per i soldi. Nessuno sceglie di diventare chef per denaro; dietro devono esserci cuore e passione. Anche se, confesso: sono elettrizzato al pensiero di guidare la mia nuova Ferrari, che arriverà a giorni. (E giù una risata).

    Mia intervista pubblicata su Grazia, novembre 2010



    Fonte:fitufaetu.wordpress.com
     
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    Un Diavolo alla Ferrari:

    Gordon Ramsey, da Hell's Kitchen a Maranello


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    Un Diavolo alla Ferrari: Gordon Ramsey, da Hell's Kitchen a Maranello


    Lunedì, 16 luglio 2012 - Altro che McLaren ed Hamilton, Gordon Ramsey fa il tifo per... Fernando Alonso e la Ferrari. Il re dei tele-chef mondiali svela tutta la sua passione per la Rossa. Si è lasciato alle spalle per un giorno i suoi reality (da Hell's Kitchen a Cucine da Incubo, passando per Masterchef Usa), oltre agli impegni di lavoro legati alla sua catena di ristoranti sparsa per il mondo per godersi il Cavallino. Ecco il racconto dal sito ferrari.com della visita fatta dal 46enne cuoco scozzese a Maranello

    Il famoso Chef britannico, appassionato ferrarista da anni, è finalmente venuto a visitare la Ferrari. Una giornata speciale per Ramsay che ha visto tutte le aree produttive ed è rimasto affascinato dai luoghi di lavoro e dall'ambiente Ferrari.

    "La passione delle persone che lavorano qui è palpabile - ha detto - un posto così non me lo immaginavo, bellissimo!". Non hanno potuto credere ai loro occhi nemmeno i dipendenti Ferrari, che hanno calorosamente accolto Gordon Ramsay chiedendogli foto e autografi.

    Ma alle 12.30 è venuto il momento dell'esame.
    Una visita alla cucina del ristorante aziendale il Podio e poi due forchettate ai primi del giorno, comprese le classiche tagliatelle alla bolognese. Silenzio, poi il giudizio: "delicious". Applausi e un sospiro di sollievo per gli Chef del Podio che hanno recuperato il sorriso e si sono fatti autografare le divise dal pluristellato Chef inglese.

    La visita è proseguita al Tailor Made e all'Atelier, dove lo Chef ha incontrato l'Amministratore delegato Amedeo Felisa che gli ha fatto conoscere l'ultima nata di casa Ferrari: la F12berlinetta. Anche in questo caso pollice su per Gordon "una vettura fantastica e sexy". Ma si sa, una Ferrari, oltre ad essere bella, deve regalare forti emozioni in pista e in via del tutto eccezionale Gordon Ramsay è stato accompagnato dal collaudatore Raffaele de Simone sul circuito di Fiorano, dove lo Chef ha potuto vivere in prima persona le emozioni dei 740 CV e della reattività della berlinetta 12 cilindri, mettendosi poi al volante di una 458 Italia.

    Una giornata intensa per Gordon che alla fine ha dedicato anche un po' di tempo ad una lunga intervista che uscirà sul prossimo numero del Ferrari Official Magazine. "Cosa ti resterà di questa giornata?" abbiamo chiesto a Gordon Ramsay "La perfezione. Ogni giorno lavoro per raggiungere la perfezione e ottenere le tre stelle Michelin è stato davvero un sogno, ma il mio altro grande sogno si è realizzato quando ho guidato la mia prima Ferrari. Dal momento in cui entri in macchina, così come in azienda, al momento in cui esci hai in mente una sola parola: perfezione. Intendo perfezione al 100%, è davvero incredibile. E la passione, la passione pervade ogni angolo della Ferrari e tutti i suoi dipendenti: dalla cucitura a mano degli interni, all'assemblaggio del motore agli straordinari collaudatori. Giornata fantastica: non mi ero mai divertito tanto. Grazie mille. Thank you!".


    Fonte:affaritaliani.libero.it,web
     
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    Gordon Ramsey alla Ferrari: «Delicius!»


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    Un giro di pista e uno nelle cucine del ristorante «Il Podio» per il mitico giudice di «Masterchef Usa» e «Hell's Kitchen»: cronaca di una giornata particolare, a Maranello


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    Gordon Ramsey e Joe Bastanich nelle cucine del ristorante «Il Podio», a Maranello


    di Sara Tieni

    Un giro di pista e poi in cucina per assaggiare il primo del giorno, le classiche tagliatelle alla bolognese. Ovvero: metti un giorno con Gordon Ramsey, alla Ferrari.
    Lo chef di Masterchef Usa e di Hell's Kitchen ha realizzato il suo sogno e così, presa una pausa dai suoi molteplici impegni (oltre ai programmi televisivi, una serie di ristoranti in giro per il mondo), il «temutissimo» giudice gastronomico si è gettato a capofitto su uno dei suoi sogni da bambino: visitare la Ferrari a Maranello.
    «La passione delle persone che lavorano qui è palpabile», ha esclamato lo chef britannico «un posto così non me lo immaginavo, bellissimo!». Dopo aver firmato autografi e scttato foto con i suoi fan ferraristi e dopo un giro agli stabilimenti, è stato il momento di affacciarsi nella cucina del ristorante aziendale «Il podio». Ad accompagnarlo il suo «collega» Joe Bastianich, anche lui giudice a Masterchef Usa oltre che Masterchef Italia.

    In menù: culatello di Zibello e Parmigiano Reggiano, tortelloni di ricotta e spinaci al burro e salvia, tagliata di chianina cotta alla griglia con valeriana, parmigiano di Montagna e balsamico stravecchio a crudo, patate arrosto tradizionali, gelato al fior di latte con fragole e aceto balsamico di Modena e ciliegie di Vignola. Il tutto annaffiato con Sangiovese di Romagna e Lambrusco Grasparossa. Il giudizio? «Delicious!»

    Poi Gordon è stato accompagnato dal collaudatore Raffaele de Simone sul circuito di Fiorano, dove lo Chef ha potuto vivere in prima persona le emozioni dei 740 CV e della reattività della berlinetta 12 cilindri, mettendosi poi al volante di una 458 Italia.


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    «Ogni giorno lavoro per raggiungere la perfezione e ottenere le tre stelle Michelin è stato davvero un sogno, ma il mio altro grande sogno si è realizzato quando ho guidato la mia prima Ferrari»

    GORDON RAMSEY


    Fonte:vanityfair.it,museo.ferrari.com
     
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    Gordon: dalle Stelle (Michelin) alla crisi


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    Decca Aitkenhead, la giornalista di The Guardian che lo ha intervistato, lo ha definito "lo chef con l'appetito per la distruzione". E in effetti, le ultime notizie dal mondo del pluristellato Gordon Ramsay, chef diventato vera star in tutto il mondo con i suoi programmi televisivi, fanno pensare a una carriera diretta a gran falcate verso il disastro.

    L'inglese, che negli anni ha creato un vero e proprio impero con decine di ristoranti pluripremiati in ogni angolo del pianeta e migliaia di sterline di introiti dalle televisioni, sta vivendo un pessimo momento. Iniziato con il vociare su una relazione extraconiugale che sarebbe durata sette anni, il declino della fama di Gordon è continuato con le grosse perdite finanziarie che lo hanno da poco portato a chiudere decine di ristoranti, seguito dal suicidio di uno dei partecipanti al suo programma Kitchen Nightmares, e ancora la pubblica rivelazione di un suo ex amico e collega di "non volere più aver nulla a che fare con quell'uomo".

    A peggiorare la situazione, economicamente già piuttosto traballante, sono arrivati i guai famigliari. All'inizio, il grande cruccio di famiglia era Ronald Ramsay (in foto), fratello di Gordon, da anni dipendente dall'eroina, che nel 2007 fu condannato a 10 mesi in prigione per possesso di droga. Fu poi lo stesso Gordon a pagare al fratello la riabiltazione, di cui parlò con la sua usuale discrezione in un libro autobiografico.


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    Ronald Ramsey

    Ma i veri tormenti li ha portati la rottura con il suocero, Chris Hutcheson, ex Ceo della compagnia dello chef. Ramsay avrebbe ingaggiato un investigatore privato , per poi accusare il caro suocero (un tempo definito dallo stesso chef "l'altra ala del mio aereoplano") di aver rubato un milione e mezzo di sterline dalla compagnia. Pubblica come la rottura Belen-Corona, la fine dell'intesa tra i due si è trasformata in una delle mille battaglie legali e mediatiche in cui lo chef dal carattere difficile sta spendendo gran parte del suo matrimonio.

    E' facile quindi interpretare come un tentativo di ripulirsi l'immagine il lancio del nuovo programma "ramsiano". Gordon Ramsay Behind Bars, da fine giugno sui canali inglesi, vede lo chef impegnato in una prigione di Brixton, dove insegnerà ad alcuni carcerati a cucinare, con il doppio scopo dello spettacolo e della riabilitazione.
    Intanto, però, le autorità carcerarie della struttura si sono già dette piuttosto preoccupate delle reazioni che potrebbero provocare le urla a cui Gordon ha abituato i suoi spettatori su alcuni prigionieri con difficoltà nel gestire la rabbia.


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    Fonte:multimedia.lastampa.it,web
     
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118 replies since 4/9/2012, 11:02   23345 views
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