LA CUCINA NEI LIBRI...

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  1. gheagabry
     
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    L'Isola della Noce Moscata

    di Giles Milton



    Isola di Run, circa 3 chilometri quadrati di terra, la più piccola dell'arcipelago delle isole Banda, e la più preziosa. Solo alle isole Banda infatti, ed in particolare a Run, cresce l'albero della noce moscata, che in passato si credeva rimedio per mille mali e dal valore economico altissimo. Tutto ruota intorno a quel seme tondo, rinsecchito e profumatissimo che noi grattugiamo nel puré, ignari di quanto c'è voluto nell'antichità per procurarselo, in termini di fatica, denaro e vite umane. Il libro racconta in modo coinvolgente le storie ed i personaggi che negli anni del mercantilismo hanno rischiato la pelle (e spesso ce l'hanno lasciata) nel tentativo di impossessarsi della noce moscata e commerciarla.
    Navigatori coraggiosi, spietati pirati, spregiudicati mercanti, tagliagole, avventurieri e assassini sono i protagonisti di questa storia avvincente. Molto di loro sono assai famosi: Magellano, che scoprì il passaggio ad Ovest, gli dette in proprio nome e attraversò coraggiosamente il Pacifico, che era leggermente più ampio del previsto, sopportando la fame, la sete, le malattie .. Oppure Hudson, quello che ha dato il nome alla baia e al fiume: costui era un ribelle, davvero sprezzante di ogni rischio ma soprattutto di ogni ordine. Era deciso a scoprire il passaggio a Nord-Ovest, quello tanto favoleggiato che avrebbe permesso di raggiungere l'Oceano Indiano passando da sopra, ovvero dall'Artico. La prima volta fece morire praticamente tutto il suo equipaggio tra i ghiacci della Russia. La seconda volta raggiunse l'America del Nord ed esplorò il fiume Hudson per conto degli Olandesi, convinto che sbucasse dall'altra parte del continente. Ma alla fine tornò indietro e strinse rapporti con gli indigeni dell'isola di Manhattan.Infine menzione d'onore al capitano William Keeney, che durante i lunghi viaggi in mare faceva recitare Sheakspeare all'equipaggio, che diventò così bravo che tenne diversi spettacoli nelle tappe intermedie dei viaggi.
    Al centro delle vicende la lotta durata secoli tra l'Inghilterra e gli altri imperi coloniali europei (Portogallo prima, Olanda poi, per la conquista ed il controllo delle isole Banda, culminata con l'eroica quanto vana difesa di Nathaniel Courthope, l'ultimo inglese rimasto a difendere le isolette in nome della sua regina dalle grinfie di Ian Coen, giovane ma risoluto olandese dai ferrei principi religiosi e dalla rigida morale, ma anche spietato, irascibile e vendicativo.


    "..se leggerete questo libro ogni volta che userete un pizzico di questa polvere potrete evocare oceani e continenti, navi in tempesta, spedizioni coloniali, guerre e atrocità varie, avventure, rovesci della storia e profumi di terre esotiche... Perchè questa è la storia della spezia più pregiata, una storia di meraviglie e crimini pazzeschi, una storia da leggersi come un romanzo senza mai dimenticare che è tutto vero. E che la storia si può fare anche così: non come una noiosa elencazione di dati e fatti di rilievo, ma come qualcosa che è vita, semplicemente vita. Se volete, buono per rifletterci, davanti a ogni cosa che finisca sulla nostra tavola: che c'è dietro? che c'è prima? Con quale sudore, quali parole, quali viaggi?"(Paolo Ciampi)

    "Sino a che non ho letto questo libro, le varie spezie erano solo un gradevole ingrediente della buona cucina. Ora le vedo come protagoniste della storia e di avvenimenti che avrebbero inciso significativamente sugli attuali assetti del mondo. E chi lo poteva immaginare!! Saggio documentatissimo su un aspetto, sconosciuto ai più, delle grandi esplorazioni marittime della prima metà del '600. E' anche una conferma di come nei rapporti fra potere costituito e commerci i primi spesso vadano a seguito dei secondi. Forse un po' troppo sbilanciato a favore degli inglesi, che qui vengono raffigurati come “i buoni” a scapito degli olandesi “i cattivi”.."(shellback)
     
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38 replies since 26/8/2012, 16:44   3599 views
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