LA CUCINA IN TV ....

Il fattore “C” sfonda in televisione, ma la “C” non indica quello che pensate voi, bensì, sta per cucina. Il boom delle trasmissioni culinarie è il fenomeno dell’anno, la cucina-mania ha invaso i palinsesti, sono più di 20 i programmi dove imperversa, tra fornelli e padelle, lo chef di turno.

Tra preparazione di ricette, consigli, gare gastronomiche e talent, il filone della cucina è la nuova riserva aurea delle reti tv che tra piattaforma satellitare e digitale terrestre, tra social media e ipad, sgomitano per tenere incollati allo schermo spettatori sempre più frastornati da un’offerta monstre, ormai incontrollabile. Cosa c’è di meglio quindi di quella ninna-nanna sinuosa, che giocando sulla sinestesia gusto-vista, accompagna il pubblico nel regno morbido e accogliente del cibo pret à porter dove lo studio-cucina della tv diventa l’estensione di quello domestico. Cucinare è un arte, ma è anche una metafora di vita e perché no, pure un business. E tra i cuochi, tra improvvisati e provetti, c’è anche chi si è costruito un brand e una carriera, come Benedetta Parodi, che oltre al programma su La7 “I menu di Benedetta”, ha licenziato tre libri e cura una rubrica su Sette del Corriere. Tra i format, il piatto forte della stagione è Masterchef Italia, in onda su Cielo il “talent”gastronomico che in veste di giudici ha schierato tre severissimi top chef stellati: Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich.

Tra le reti, quelle che più ci danno dentro sono Real Time e Alice, che a rotazione schierano una falange di programmi. Su Real Time i dominus sono tre: Alessandro Borghese con “In cucina con Ale”, “Fuori Menù” e “L’Ost”; il pasticcere italoamericano più famoso d’America, Buddy Valastro con il format “Il boss delle torte” e “Cucina con Buddy”, il talentuoso scozzese Gordon Ramsay, grande quanto il suo caratteraccio, protagonista di una versione “dark” con “Hell’s Kitchen” e “Cucine da incubo”. Su Alice ricordiamo le due food comedy “Masseria Sciarra” con Lucia Sardo e Santo Pennisi e “Strascinati Innamorati”, ma anche “Le mani in pasta”con Cristina Lunardini, e “Bischeri&Bischerate” con Luisanna Messeri e Beppe Bigazzi. Ma la lista è ancora lunga. Su RaiUno c’è lo storico programma di Antonella Clerici “La prova del cuoco”, su La7 “Cuochi e Fiamme” con l’ex naufrago dell’Isola Simone Rugiati, su SkyUno “Ace of Cakes” con lo chef Duff Goldman e il suo team di artisti pasticceri, per non parlare delle rubriche nascoste nei vari Tg e della scorpacciata di programmi offerta da Gambero Rosso, tra i quali “Le ricette di Laura Ravaioli”, “Nudo e crudo” con il giù citato Rugiati, “La cucina di Moreno Cedroni” e “Gamberetto”, quest’ultimo con otto mini-chef tra gli 8 e i 12 anni.





Al di là delle variazioni sul tema e delle differenze tra i format, tutti questi programmi puntano a stabilire un’intimità con il telespettatore, cercando di renderlo partecipe non solo delle ricette che vengono preparate negli studi, ma anche degli scambi di battute, delle piccole confessioni amichevoli tra i partecipanti alle gare culinarie. “In tempi di crisi economica e ideologica – ha dichiarato lo chef Carlo Cracco – la cucina è una zona franca in cui rifugiarsi, il cibo è un bisogno primario, unisce gola e benessere. E poi è come il calcio: ognuno può dire la sua”. Non tutti però sopportano questa invasione di soffritti. Anzi, per qualcuno questa cucina-mania è diventata un virus pericolosissimo, una discesa nei meandri dell’ovvio che induce allo sconforto. Quando se ne accorge anche il pubblico non c’è star o starlette che tenga. La bastonata arriva dritta dritta nelle terga. Come è accaduto qualche tempo fa a “La notte degli chef”, un mega flop targato Canale5 nonostante Alfonso Signorini alla conduzione e uno stuolo di belle figliole in studio.

Eppure qualche nervo scoperto, per non dire una punta di invidia, queste trasmissioni devono averlo toccato, se anche un fuoriclasse come Piero Chiambretti ha sentito il bisogno di infilzarle con lo spadino:” In questo momento, l’erotismo di una carota tagliata dalla Parodi è probabilmente superiore a quello di Rocco Siffredi sotto la doccia“. Non esistono prove certe che in tv il genere cibo abbia addirittura surclassato il sesso, serpeggia invece il dubbio che Chiambretti, nonostante possieda tre ristoranti, non sia capace di cucinare neppure un uovo sodo. E allora si può anche capire che teorizzi l’autodistruzione del genere per eccesso di presenza catodica. Nessuno però lo informi che nel frattempo la cucina in tv sta entrando a piccoli passi nel mito. Gli chef, questi unici depositari di segrete ricette, sono finiti in un album di figurine lanciato da “Italia Squisita”. Dai giovanissimi ai veterani, dai pluripremiati agli emergenti, ben 100 volti di chef con i loro piatti cult sono diventati i protagonisti in formato adesivo di una originale iniziativa che unisce la passione della gastronomia con il mondo del “celo-manca”. Una volta si cercava spasmodicamente il portiere Pizzaballa, adesso invece per una figurina della Parodi, uno, accecato dall’acquolina in bocca, potrebbe svenarsi offrendo persino tre Clerici e un Vissani.

Fonte: Mauro Scarpellini - www.sfilate.it

Sono davvero tantissimi, ecco ritorni e novità della prossima stagione!

Settembre è il mese in cui tutto riparte dopo la pausa estiva, anche molti programmi televisivi vecchi e nuovi. In questi ultimi anni poi i programmi di cucina hanno un grande successo, primo fra tutti Masterchef Italia, che ha tenuto incollati alla tv milioni di fan della cucina e non solo.

Ma sicuramente ne sono nati anche troppi, ogni canale televisivo ormai ha la sua puntata girata in cucina, tra ricette, sagre, cultura del cibo etc etc. Io credo che siano carini, perché ovviamente sono appassionata di cibo e cucina e un'occhio qua e là lo butto sempre, per vedere cosa dicono e cosa fanno, per non perdermi le discussioni sui social che nascono dopo la messa in onda ma ad un certo punto non sono un po' troppi?

Vediamo velocemente questo mese cosa possiamo guardare in tv, come dicevo anche solo per curiosità e per poterne parlare dopo o durante, come su Twitter dove ormai si commenta tutto in real time!

Sono iniziate pochi giorni fa le nuove puntate di In cucina con Ale, lo so che alcuni di voi lo odiano, altri lo amano.. io sono un pò una via di mezzo, trovo che sia un po' troppo convinto, ma la chiave rock on roll mi colpisce assai.. quindi non lo butto via del tutto e le sue ricette in tutti i casi sono sempre abbastanza veloci e interessanti per i miei gusti, quindi io qualche puntata me lo guarderò su Real Time alle 18:15 dal lunedì al venerdì.

Sono in onda anche le nuove puntate di Hell's Kitchen con lo chef più temuto, ovvero Gordon Ramsay, imperdibili a mio avviso, programmazione sempre visibile sul canale Sky Uno. Chissà a chi urlerà peste e corna quest'anno? Io queste non me le perdo, anche solo per fare un corso del tipo “come diventare più cattiva!” Voi avete mai visto Gordon all'opera? Cosa ne pensate, è esagerato?

Poi devono ancora iniziare, ma lo faranno in contemporanea, sia la tanto amata/odiata Benedetta Parodi (a me fa simpatia, ma non parliamo di ricette anche se ha il suo pubblico) con il uso programma I menù di Benedetta su la7 alle 18:30 dal lunedì al sabato, sia La prova del Cuoco con la tenerona Antonella Clerici, in programmazione alle 12 su Rai Uno.

Tornerà sicuramente, sempre con i tre giudici Bruno Barnieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco anche Master Chef Italia, sempre su Sky Uno hd, un giorno nella settimana alle ore 21, presumibilmente entro fine anno, ma ancora non ci sono notizie certe sulla programmazione.

Stessa cosa per il programma seguito da molti foodblogger, Cuochi e Fiamme, in quanto uno dei tre giurati è la foodblogger Chiara Maci, che insieme a Riccardo Rossi (attore) e Fiammetta Fadda (critica gastronomica) commenta e vota i piatti dei due concorrenti. Il programma andrà in onda sempre su la7, ma ancora non ci sono notizie sulla nuova programmazione, forse entro fine anno anche questo.

Questi sono quelli un pò più seguiti, ma se siete dotati della tv satellitare e siete appassionati di cucina come me, sui canali di Gambero Rosso e Alice tv attivi ormai dal 2000, ci sono delle programmazioni quotidiane da far girar la testa!

Veramente per tutti i gusti da Jamie in 30 minuti, con Jamie Oliver lo chef inglese giovane e ruspante. Mi ricorderò sempre la ricetta dei suoi polli alla griglia, prende due polli e li gira con le mani sulla griglia così, senza protezione, e fa tutto con le mani: bellissimo, il mio stile!

Poi ci sono Zero Sprechi con Lisa Casali, Anthony Bourdain, lo chef giramodo che cerca i piatti più strani e improbabili, Lorraine Pascale specializzata in prodotti da forno e Nigella che friggerebbe anche una foglia d'insalata.

Insomma, tanti programmi di cucina ma mi chiedo... chi li guarda tutti? Non rischiano di diventare un po' ripetitivi?

Il mondo culinario, ormai da diversi anni ha trovato un posto fisso nel piccolo schermo nostrano, con ottimi risultati anche in termini di ascolto. In vista della nuova stagione televisiva, ripartiranno così anche i principali programmi dedicati alla cucina. Ad aprire le danze, da venerdì 7 settembre sarà Il Boss delle torte in onda nella seconda serata di Real Time.

Sono tante le novità in compagnia di Buddy Valastro, il pasticcere più famoso d’America e della sua folcloristica famiglia, pronti a riaprire la celebre pasticceria da Carlo’s e a stupirci ancora una volta con le spettacolari costruzioni di Pan di Spagna. Nuove ricette e nuove sculture, ci attendono nella prossima edizione che, stando ai promo, non dovrebbero deludere il telespettatore neppure quest’anno. In attesa delle nuove puntate, sul sito di Real Time il 7 settembre è andata in onda una piacevole anteprima (la prima parte del primo episodio della nuova stagione).









Da lunedì 10 settembre, ripartiranno altri due programmi culinari molto amati dal pubblico da casa: La prova del cuoco, in onda su RaiUno con Antonella Clerici e I menù di Benedetta, su La7 con Benedetta Parodi.

La prova del cuoco, è giunta quest’anno alla sua tredicesima edizione. Anche in vista della nuova edizione, la formula resterà bene o male la medesima, seppur con l’aggiunta di qualche novità che non guasta mai, tra cui lo chef emergente Andrea Mainardi e la maestra di cucina Luisanna Messeri. Nel cast anche Riccardo Facchini, vincitore della passata edizione di Caccia al cuoco.

Tra le altre succulenti novità, ogni settimana si svolgerà la gara Anna contro tutte, in cui una casalinga italiana sfiderà Anna Moroni attraverso un piatto della propria tradizione. Nella puntata del sabato, come sempre, ritroveremo Claudio Lippi nei panni di co-conduttore, mentre sarà introdotto un nuovo meccanismo per quanto riguarda la gara finale tra le squadre del Pomodoro e del Peperone.





Sempre dal 10 settembre farà il suo ritorno Benedetta Parodi con I menù di Benedetta, il programma di La7 riconfermato per il secondo anno consecutivo. Tante le novità in vista, a partire dalla messa in onda, non più fissata all’ora di pranzo bensì alle 18:25 (e fino alle 19:20), dal lunedì al venerdì. Lo studio sarà totalmente rinnovato con la presenza del pubblico; inoltre, è previsto un maggiore coinvolgimento degli ospiti vip e nuove stuzzicanti rubriche culinarie.

Il programma presenterà alcune radicali modifiche effettuate nella speranza di aumentare lo share alquanto deludente della scorsa stagione.
Infatti, nonostante le ricette di Benedetta siano tra le più copiate e seguite, grazie alla loro praticità ed alla loro velocità di esecuzione, e che la stessa conduttrice sia un personaggio molto amato, il programma non ha avuto il successo sperato.
Il quasi flop è stato constatato dalla giornalista/cuoca che, in accordo con la società produttrice del programma, Magnolia, ha deciso di apportare le giuste modifiche.

In primis, seguendo l’esempio de “La Prova del Cuoco”, la Parodi quest’anno “godrà” della compagnia del pubblico in studio, con il quale poter interagire e colloquiare. La seconda variazione riguarda l’orario. Il programma verrà spostato nella fascia preserale e andrà in onda dalle 18.25 alle 19.20. Terza ed ultima novità, l’inserimento del gossip.
Grazie all’aiuto della sorella maggiore Cristina Parodi, che proprio quest’anno ha lasciato gli studi di Mediaset per passare a La7, e al nuovo programma magazine di quest’ultima, le ricette di Benedetta verranno “condite” da qualche fresca e succulenta notizia.

Grande attesa anche per il ritorno, nell’autunno di Sky Uno, di MasterChef, dopo il successo della prima edizione vinta dal greco Spyros. Anche quest’anno, i tre temutissimi giudici, Bruno Barbieri, Carlo Cracco e Joe Bastianich avranno l’arduo compito di scegliere il nuovo MasterChef d’Italia, tra i 18 nuovi concorrenti alle prese con le varie sfide ai fornelli e tante ulteriori novità in vista.







Dal prossimo 17 settembre a partire dalle ore 12:50 su Italia 1 tornerà anche Tessa Gelisio con la nuova stagione di Cotto e Mangiato, la rubrica di ricette flash di Studio Aperto. Infine, da ottobre ritroveremo su Rete 4 il programma di Davide Mengacci, Ricette in famiglia, mentre su La7D si rinnova l’appuntamento con la gara culinaria di Cuochi e Fiamme con Simone Rugiati.

Gli italiani appassionati di gastronomia in tv li conoscono in alcuni casi più di alcuni blasonati chef del Belpaese, anche se sono uno scozzese e l'altro inglese. Visto che in parecchi visiteranno quest'estate Londra e la Gran Bretagna in occasione delle Olimpiadi un'idea per una cena esclusiva può essere quella di prenotare un tavolo in uno dei loro ristoranti: sono Gordon Ramsay e Jamie Oliver, conosciuti per la loro carismatica presenza televisiva rispettivamente in programmi come Hell's Kitchen o Jamie's Great Italian Escape.

Chi ha voglia di provare una cucina decisa e schietta, come il suo mentore, può puntare su uno dei tanti ristoranti (ben 14) che Gordon Ramsay possiede solo a Londra. A cominciare dal Plane Food al Terminal 5 dell'aeroporto di Heathrow, se si ha l'occasione di transitare da lì. In perfetto stile "in movimento", questo angolo è diverso dai ristoranti degli aeroporti. Ha due diversi tipi di menù "veloci", da 25 o 35 minuti, opzioni take away, e pietanze ad hoc per i bambini accompagnati sempre da un kit di pennarelli e fogli da colorare da portare con sé anche sull'aereo. Nel cuore di Londra, a Chelsea, c'è il famoso Restaurant Gordon Ramsay, il primo aperto, e che ha guadagnato tre stelle Michelin. Il capo degli chef è Clare Smyth, la prima e unica donna a gestire un ristorante di questo calibro in tutto il Paese. Se cercate menù a prezzo fisso, ma di qualità, si può "ripiegare" sul Boxwood Café presso il Berkeley di Knightsbridge: tre portate a 25 sterline.

Jamie Oliver nutre una passione incondizionata per l'Italia e per la sua tradizione enogastronomica, non a caso si è formato presso il Neal Street Restaurant di Antonio Carluccio. Nel nostro Paese è stato reso celebre dal suo show-documentario Jamie's Great Italian Escape in cui con un furgoncino ha percorso tutto lo Stivale per ritrovare slancio ai fornelli, cucinando insieme alla gente del posto e proponendo nuove versioni dei nostri piatti: non tutti hanno avuto successo, ma con la sua simpatia si è conquistato fan anche in versione tricolore. Chi in terra d'Oltremanica avesse nostalgia della cucina di casa propria può trovare conforto in uno dei locali della catena Jamie's Italian (sono 29 ristoranti, per lo più in Gran Bretagna ma ce ne sono anche uno a Dubai e uno a Sidney). A tavola il suo staff porta cibo italiano semplice a prezzi ragionevoli. Fra i più alla moda il ristorante di Canary Wharf, nel cuore del nuovo distretto finanziario di Londra, e quello a Covent Garden.

Si può mangiare in locali 'stellati' anche a prezzi non improponibili, e non solo a Londra. Carluccio's è uno di questi, di chiara origine italiana, con ristoranti anche a Cardiff, Birmingham o Bristol, oppure la Brasserie Blanc a Oxford (piatti principali da circa 7-8 sterline e 13 sterline per una bottiglia di vino. Se la vostra passione restano pesce fritto e patatine allora si deve provare Stein's Fish & Chips a Padstow.

Dal 17 settembre, dal lunedì al venerdì, con Tessa Gelisio su Italia 1

Una ricetta superveloce e una supereconomica e poi piatti vegetariani, etnici, per celiaci, per accontentare i palati di tutti i telespettatori. Da lunedì 17 settembre torna "Cotto e mangiato", la rubrica dedicata alla cucina in onda su Italia 1 dal lunedì al venerdì all'interno dell'edizione delle 12.25 di Studio Aperto. Per il secondo anno consecutivo, la cuoca che giorno dopo giorno stuzzicherà l'appetito è Tessa Gelisio.
Dai fornelli della sua cucina, Tessa proporrà piatti sfiziosi per tutti i gusti, mostrando come con poco si possano realizzare ricette all’altezza di grandi chef. Tra un passaggio e l'altro nel realizzare il piatto del giorno, Tessa darà anche il costo, il tempo necessario per la sua realizzazione e piccoli consigli sempre utili per risparmiare quotidianamente sulla spesa e sulla gestione della cucina.

Gli appassionati di cucina avranno sempre a disposizione il sito www.cottoemangiato.studioaperto.it, dove sarà possibile rivedere i piatti realizzati ma anche inviare le proprie ricette. Ogni settimana, infatti, troverà spazio nell'appuntamento di "Cotto e mangiato" anche la 'ricetta del telespettatore' che Tessa preparerà nella sua cucina.

Quali sono le ricette di questa prima settimana? La torta golosa a base di pancetta, formaggio e piselli, insalata di pollo profumata, linguine vongole e zucchine allo zafferano, morbidissima al cioccolato e dei fusilli al pesto catanese fatti con la pasta di mais e quindi perfetta per tutti i celiaci.

I 10 chef che guadagnano di più (sottotitolo: NonsoloIbra).

1: Gordon Ramsay, scozzese, infiniti programmi tv da Hell’s Kitchen a The F Word. Wikipedia lo accredita dell’apertura di 32 ristoranti disseminati per il mondo. Per Forbes dal 31 maggio 2011 allo stesso giorno del 2012 ha guadagnato 38 milioni di dollari.
2: Rachael Ray, americana, rotondetta ma carina, tre programmi di cucina su Food Network, il canale culinario più visto del mondo, una compratissima serie di libri sulla cucina veloce e la rivista Everyday with Rachel Ray. 25 milioni di $ in un anno.
3: Wolfgang Puck, il secondo austriaco più famoso di Los Angeles dopo l’ex giovernatore Schwarzenegger, il suo nome è legato al successo del ristorante Spago aperto nel 1982 e ai numerosi libri di cucina. Oggi gestisce 20 ristoranti. 20 milioni di $ in un anno.
4: Paula Deen, americana, è proprietaria di un ristorante a Savannah in Georgia ma è soprattutto uno dei volti Tv più popolari degli Stati Uniti. Al suo attivo anche una rivista molto diffusa, Cooking with Paula Deen. 17 milioni di $ in un anno.
5: Mario Batali, americano, di evidenti origini italiane ha iniziato come lavapiatti. Le cose hanno iniziato a girare con Babbo, ristorante italiano aperto a New York insieme a Joe Bastianich, conosciuto in Italia per Masterchef. Oggi è coproprietario di molti ristoranti, anche di Eataly New York, scrive libri di cucina e prezzemola ossessivamente in Tv. 13 milioni di $ in un anno.
6: Alain Ducasse, francese naturalizzato monegasco per comprensibili ragioni di tasse. E’ a capo del gruppo che porta il suo nome: 20 ristoranti, tanti libri di cucina, 1400 impiegati. 2 milioni di $ in un anno.
7: Todd English, un ristorante di grande successo, Olives a Boston, e un seguitissimo programmma di cucina in Tv: Food Trip with Todd English. 11 milioni di $ in un anno.
8: Nobu Matsuhisa, giapponese, nel 1993 in società con Robert De Niro ha aperto il primo Nobu a New York, poi replicato in altre 32 città tra cui Milano. 10 millioni di $ in un anno.
9: Bobby Flay, americano, proprietario di 12 ristoranti. Uno dei volti noti di Food Network, più che un canale tv il Paris Saint-Germain dei cuochi. 9 milioni di $ in un anno.
10: Guy Fieri, americano, in assoluto il volto più noto di Food Network, gestisce 5 ristoranti negli Stati Uniti. 8 milioni di $ in un anno.

Il tratto comune agli chef della topten di Forbes, quello che nel compianto “Giochi senza frontiere” si chiamava fil rouge è uno: non si diventa ricchi con un solo ristorante. Troppo sottili i margini, oggi per fare soldi veri ci vogliono la Tv, le riviste, persino il merchandising.

Capitolo assenze vistose. Manca Jamie Oliver, da The Naked Chef in poi il piacione di molte Tv planetarie, nonché proprietario della catena Jamie’s Italian, che nel suo piccolo, comunque, mette insieme 29 ristoranti. E mancano gli chef italiani, il cui livello di medialità è ancora modesto.

Possiamo sempre giocare a candidarne qualcuno per la classifica di Forbes del prossimo anno. Io dico Carlo Cracco. Sulla sponda romana potrei suggerire Antonello Colonna. O ancora, il meno noto Nino Graziano, partito da Palermo e ormai al diciasettesimo ristorante in Russia. E voi?

Se pensate che le sfuriate di Gordon debbano per forza condurre a qualcosa di eccezionale nel piatto, avete ben due ristoranti e località tutte italiane da visitare per testare con mano e forchetta la vostra convinzione: "Castel Monastero", a Castelnuovo Berardenga (SI), e "Resort Forte Village", a Santa Margherita di Pula (CA). A vedere in tv come si diverte nelle cucine altrui in giro per il mondo, c'è da scommettere che le pietanze saranno quanto meno curiose. E a garanzia di qualità c'è la sua fissazione per ingredienti freschi, di stagione e possibilmente a chilometri zero. Se optate per il relais sulle colline toscane, potrete assaggiare fra le altre delizie gnocchi di baccalà con elisir di pomodoro e schiuma all’olio d’oliva; ravioli di Castelmagno con salsa di cavolfiori e tartufo Marzolino; coniglio con prosciutto croccante; semifreddo alla liquirizia con pere alla vaniglia e zafferano. Se invece riuscite a spingervi fino alla meravigliosa isuledda, vi aspettano ad esempio fonduta di pecorino sardo con culurgiones (ravioli) alla menta; uovo di quaglia fritto e riduzione di mirto; branzino grigliato su salsa di mango e papaya; triglie ai ferri con tagliatelle piccanti al basilico; crema di mango su biscuit al sesamo nero e truffles fritti. Griderete come Gordon, ma per la gioia...!

"Bastianich Winery" a Gagliano di Cividale del Friuli (UD). Licenza poetica: non si tratta di un ristorante ma di una delle aziende vinicole di Joe Bastianich, uno dei volti più amati della tv culinaria d'Italia e d'America grazie a "Masterchef". Erede di una nota famiglia di ristoratori newyorkesi di origini istriane, il cuoco-imprenditore fa produrre vino proprio a pochi chilometri dalla terra d'origine di Felice e Lidia, i genitori che lo hanno cresciuto nel Queens, NY City, con un gusto totalmente “made in Italy”. Lo vorreste incontrare di persona in Italia? Lunedì 24 settembre, Bastianich è ospite alla Risto-locanda “Grani di Pepe” di Flaibano (UD), nel cuore del Friuli, per presentare il suo libro 'Restaurant Man'...potrebbe essere l'occasione giusta per chiedergli qualche dritta da "Masterchef". Se il "wine tasting" non vi basta ma volete gustare qualche piatto sotto l'aura di Bastianich, non avete che l'imbarazzo della scelta, potrete assaggiare le prelibatezze di Joe in tutto il mondo scegliendo tra gli oltre 20 ristoranti tra New York, Los Angeles, Las Vegas, Singapore, Hong Kong e il tempio della gastronomia italiana New York Eataly.

Se volete mangiare da Carlo Cracco, avete la possibilità di scegliere tra due mete milanesi: "Cracco" e "Trussardi Alla Scala". Se non c'è due senza tre, non resta che aspettare per vedere dove il giudice di Masterchef Italia (che rivedremo a dicembre in televisione) sceglierà di posizionare il suo prossimo punto strategico nel capoluogo lombardo. Intanto, sono centralissimi i due locali meneghini che portano la sua firma. C'è da dire che, se nel primo caso si tratta di una "firma diretta", nel secondo si tratta di supervisione al lavoro dello chef più giovane Luigi Taglienti, ma in cucina la visione e lo stile sono importanti quasi quanto gli ingredienti segreti e se doveste trovare il tutto esaurito nel ristorante "ufficiale" potrete comunque provare la cucina di Taglienti. In ogni modo si tratterà di una cucina indimenticabile. Non è un caso infatti che il "Cracco" di via Hugo continui a figurare fra i 50 ristoranti migliori al mondo: per convincervene ci sono risotto con sesamo nero e mela; tagliolini di riso con caviale; vitello gratinato alle nocciole con melanzane aromatizzate al sambuco. Da provare al Trussardi invece l'insalata liquida con gnocchi di seppia o rombo con melanzane, nocciola, cacao e maionese alla brace.

Celebre per "La prova del cuoco" di Rai Uno, grazie al quale si è fatto conoscere dal grande pubblico, Cesare Marretti ha due (quasi tre) locali. Buongustaio per ascendenza toscana, giramondo per passione, lo chef di Rai Uno ha poi deciso di farsi adottare da Bologna, prima dalla Bassa con “Dandy” a Minerbio, poi dalla città dove ha aperto nella mitica via Senzanome "È cucina" e un altro ristorante bolognese dovrebbe nascere a breve. Un'altra città dove si possono gustare i suoi manicaretti è Torino, dove si trova un altro "È cucina" anche se qui lo "chef patron" è Corrado Cassoni. Tra i maestri della sua arte culinaria c'è Pietro Leemann, l'inventore di Joia, da cui ha appreso un'idea di cucina come arte minimalista. Marretti interpreta la cucina come una performance che sappia abbracciare i cinque sensi e, per non lasciare nulla al caso, crea in prima persona gli oggetti di ceramica per l'arredo della tavola e non. Perché l'esperienza vada oltre il conto.

"Ristorante Vissani" a Civitella del Lago (TR). Fra i primi chef a diventare una star tv in Italia, Gianfranco Vissani ha il suo fortino a Civitella del Lago, nel cuore dell'Umbria e quindi d'Italia. Talento di famiglia. Il locale nacque nel 1963 con il nome de "Il Padrino", sotto la gestione di Mario Vissani, padre di quel sanguigno ragazzo che poi avrebbe deliziato i palati degli italiani anche via etere. Si trattava di un locale “alla buona”, per turisti occasionali e pescatori del vicino Lago di Corbara ma nelle sue cucine si forgiava il talento del giovane chef Vissani. Dieci anni dopo al padre subentrò Gianfranco che, grazie agli studi condotti in Italia e alla gavetta fatta poi all'estero, riuscì a portarlo ai livelli eccellenti conservati ancora oggi. Al successo del ristorante contribuiscono infatti anche la sorella Lucia, sopraffina pasticciera, e il figlio Luca, maestro di sala. Perché il successo, prima ancora che in tv, si costruisce in famiglia.
(Daniela Faggion)

La crescita esponenziale dell’interesse verso cucina, ricette e mondo del food si riflette regolarmente in tv. Dall’esordio di Cotto e Mangiato e de La Prova del Cuoco sembrano passati secoli, segnati soprattutto dall’arrivo dei canali satellitari a tema e dal “miracolo” di Real Time (canale 31), il progetto firmato Discovery che ha fatto conoscere anche in Italia (trasformandoli in entità mitologiche) personaggi come lo chef Gordon Ramsay e il boss delle torte Buddy Valastro. Senza dimenticare l’ascesa di Alessandro Borghese, l’unico figlio d’arte che non è più “il figlio di Barbara Bouchet”, ma che ha trasformato Barbara Bouchet in “la madre di Alessandro Borghese”.

I risultati, insomma, non hanno tradito le aspettative. Ed è proprio grazie a questo che non mancano le novità e le sperimentazioni che nei prossimi mesi arricchiranno il palinsesto televisivo di fornelli e cuochi più o meno improvvisati. Eccone alcune…

TORTE IN CORSO CON RENATO – Real Time
Dal 26 novembre. Personalmente è una delle novità che attendo con più ansia. Lui, Renato Ardovino, è un cake designer, che ha tutte le armi in regola per “spaccare”. Napoletano, simpatico e piacione, non crea opere d’arte… di più. Sarà in onda su Real Time (canale 31) nella fascia pomeridiana (con repliche che, se la tradizione sarà confermata, saranno trasmesse a ogni ora del giorno e della notte). Nessun dettaglio sul format: per il momento l’unica cosa che si può vedere è lo spot già in onda.

HOLLYFOOD – La5
Dal 5 novembre. Sarà che associo Emanuela Folliero a Rete4 e alle soap che guarda mia nonna, sarà che su YouTube ho trovato questa puntata zero che mi ha fatto sbadigliare in dieci secondi, ma faccio davvero fatica a trovare le parole per non bocciare ancor prima della partenza questo programma di La5 (canale 30, lun/ven alle 18.45). In sintesi si parte da un film, si prende la ricetta protagonista della scena, e la si realizza passo per passo con l’aiuto dello chef Roberto Valbuzzi. Unica nota positiva il set (se è confermato quello della puntata zero) all’interno del Teatro7, tempio sacro per tutti i milanesi che vogliono avvicinarsi ai fornelli.

IL RE DEL CIOCCOLATO – Real Time
Dal 7 dicembre. Il nome del protagonista, Ernst Knam, non ispira certo morbidezza. Se poi le indiscrezioni lo descrivono come il Gordon Ramsay de noartri, il programma si preannuncia davvero una bomba. Si tratta di un docu-reality girato all’interno del laboratorio di Knam, maestro cioccolatiere cresciuto alla corte di Gualtiero Marchesi. A bussare alla sua porta arriveranno i clienti più esigenti con una richiesta più insolita dell’altra. Insomma, dalle poche indiscrezioni sembrerebbe un Buddy all’italiana. Ma speriamo di vedere qualcosa in più…

ALE CONTRO TUTTI – SkyUno
E’ già iniziato, ok, ma è pur sempre una novità del palinsesto e un trafiletto se lo merita. Dopo l’addio a Real Time, Alessandro Borghese entra ufficialmente nella famiglia di Sky sbarcando sulla rete ammiraglia, SkyUno (lun/ven alle 19.45, la domenica alle 18.30 su Cielo). Sfida tra la tipica famigliola italiana e lo chef gigione a colpi di genio e creatività nel rivisitare una ricetta “di casa”. A decidere il vincitore ci pensa una giuria composta da tre abbonati Sky appassionati di cucina. Assolutamente nulla di eccezionale, l’unico modo per rendere la puntata divertente è avere una squadra di sfidanti fuori dagli schemi. Se così non fosse, resistere al richiamo del telecomando può essere difficile.

Tante sono le ricette tradizionali siciliane che Santo e Addolorata (al secolo Santo Pennisi e Lucia Sardo) hanno proposto nella divertente food comedy Masseria Sciarra. La cucina siciliana è un trionfo di colori, profumi e sapori, che se combinati insieme con sapienza possono dar vita a piccoli capolavori. Ricchissima di influssi, in primo luogo arabi, la gastronomia dell'isola può contare su tantissimi prodotti autoctoni di assoluta eccellenza: dal pesce del Mediterraneo agli agrumi, dai pistacchi di Bronte alla mandorla di Avola, passando attraverso il rinomato cioccolato di Modica e i capperi di Pantelleria, per citare soltanto alcuni dei preziosi frutti di questa terra. All'interno della spassosa food comedy Masseria Sciarra, trasmessa da Alice, l'irresistibile coppia formata dal pescatore Santo, amante della tradizione e "allergico" alla carne, e sua moglie Addolorata, tentata dagli esperimenti della cucina "fusion" ma puntualmente ricondotta dal marito sulla "retta via" della tipicità regionale, tante sono state le ricette tradizionali siciliane proposte. Ve ne proponiamo alcune, abbinate a degli estratti video dal programma.


Ecco alcune delle ricette tradizionali più sfiziose



Gli sfinci, ad esempio. Frittelle di origine araba, preparate tradizionalmente per la festa di S.Giuseppe. Conditi con zucchero o miele, gli sfinci vengono preparati tradizionalmente dalla suocera per la nuora.



Le cotolette alla palermitana. Ben diverse dalle più note cugine "milanesi", le cotolette di melanzane nascono come piatto povero, figlio della cucina di strada. venivano preparate infatti nelle friggitorie ambulanti insieme a panelle e cazzili per farcire i panini.



ll coniglio alla stimpirata è un altro grande classico della tradizione siciliana. La salsa leggermente agrodolce serve a stemperare il sapore intenso della carne selvatica del coniglio. E per dare il tocco finale non può certo mancare l'ingrediente più "siculo" di tutti, l'uvetta.



La parmigiana di melanzane è una ricetta diffusa largamente in ogni regione d'Italia. Quella siciliana, proposta da Santo e Addolorata, si arricchisce dei profumi caratteristici dell'isola.



La caponata di melanzane è una delle ricette più tipiche della cucina siciliana. Contorno sostanzioso di un bel pranzo robusto, la caponata può essere servita anche come secondo piatto di verdure, ad esempio per risolvere un pranzo vegetariano.





Altro grande classico è la granita alle mandorle e brioche, alla base della tipica colazione siciliana (specialmente della parte ovest dell'isola). I nostri Santo e Addolorata ci mostrano come preparare questa ricetta: lui preparerà una freschissima granita alle mandorle e Addolorata, per accompagnarla secondo tradizione, cucinerà la brioche "con il tuppo".

Tutte queste e tante altre ricette della tradizione siciliana potete trovarle nel volume La cucina siciliana, edito da Sitcom Editore.