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gheagabry.
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. In giro nel mondo ..... snack
Neil Wade, My Shot
Il mercato notturno di Miaokou, nella città portuale di Keelung, si snoda attorno a un antico tempio, ma il suo pezzo forte è il cibo. Le lanterne gialle del mercato illuminano una varietà incredibile di specialità tradizionali taiwanesi, dalle saporite zuppe alle omlette di ostriche, dalle lumache, al riso appiccicoso, alla trippa. I taiwanesi (e i turisti) sostengono che la visita non possa dirsi completa se non si è assaggiato il dolce "bubble ice" alla frutta.
Justin Guariglia
I ravioli di Shanghai...Una delle specialità più rinomate delle bancarelle di strada di Shanghai sono i ravioli, al vapore o alla piastra, disponibili ovunque e con un'enorme varietà di ripieni diversi.
Cezary Wojtkowski, My Shot
Tè alla menta, Marocco
Bicchieri colmi di foglie di menta con una generosa dose di zucchero pronti per essere riempiti con il classico tè marocchino. Non si tratta solo di una bevanda deliziosa che rinfresca lo spirito in una giornata calda a Marrakech; la sua preparazione e il suo consumo sono parte integrante della cultura marocchina, un'esperienza da non perdere per tutti i visitatori del paese nordafricano.
Dean McCartney, My Shot
Spaghetti thailandesi
Un cuoco della chinatown di Bangkok dedica tutta la sua concentrazione alla scolatura di una generosa porzione di spaghetti. L'abilità di questi cuochi di strada e il profumo delle loro preparazioni sono un'attrazione irresistibile per il passante.
Jun Aviles, My Shot
Spiedini di intestini delle Filipppine
Una montagna di isaw manok, o spiedini di intestini di pollo, su una bancarella di strada filippina. Questa preparazione, tipica dell'arcipelago, si ottiene con intestini marinati e successivamente grigliati o fritti alla perfezione. In genere si serve con salse dolci o piccanti.
Anne Kohl, My Shot
Cibo da spiaggia all'indiana
Lungo le spiagge di Goa il cibo non manca mai. Sulla spiaggia di Anjuna - un'ex paradiso hippy che continua ad attirare visitatori eccentrici da tutto il mondo - si servono samosa (fagottini fritti ripieni di piselli e patate), verdure fritte, bevande gelate e altre specialità tipiche del cibo da strada indiano.
Boaz Meiri, My Shot
Spiedini di cavallette, Cina
Spesso il cibo da strada cinese fa alzare le sopracciglia agli occidentali, come nel caso di questo bouquet di spiedini di cavallette. Ma mangiare insetti è una pratica piuttosto comune nel mondo: secondo una stima della FAO, oltre 1.400 specie di insetti - ricchi di proteine - vengono consumate regolarmente dagli esseri umani in molti paesi del mondo.
Tim Hall/Photo Library
Panini Banh Mi, Vietnam
Con un sorriso, una venditrice di strada di Nhatrang serve una specialità che affonda le sue radici nell'eredità coloniale francese del Vietnam. I panini Banh mi, molto popolari in Vietnam per colazione e pranzo, consistono in una baguette francese ripiena di una saporita varietà di carni e verdure.
Olivia Sari, My Shot
Salsiccia alla tedesca
Solo i wurst della migliore qualità vengono serviti in questa bancarella di strada tedesca. In questo festival della salsiccia gli avventori divorano bratwurst, bockwurst e altre specialità tedesche, innaffiandole naturalmente con grandi calici di birra.
Abraham Nowitz
Ceviche, Perù
Un cuoco di strada alle prese col ceviche nella città costiera di Máncora, in Perù. Molto diffuso in America Latina, il ceviche si prepara utilizzando succo di agrume (in questo caso il lime) per marinare il pesce crudo assieme a una serie di spezie.
Douglas Bakshian, My Shot
Pechino, Cina
Scorpioni grigliati in una fiera a Pechino. Oltre a questa versione grande nera, ce ne erano altri bianchi più piccoli a cui far seguire un assaggio di locuste.
Srinivasan Ramakrishnan, My Shot
Penang, Malaysia.Una fonduta cinese, o hot pot.
Thanh Lai, My Shot
Pratunam, Thailandia
Camminavo per le strade di Pratunam alle 11 di sera, cercando cibo di strada, quando mia sorella maggiore mi ha detto di aver visto questo venditore di frittelle esattamente nello stesso posto 25 anni prima
fotografie e didascalie realizzate dai lettori di National Geographic e inviate a My Shot.
Edited by gheagabry - 4/8/2012, 00:02. -
gheagabry.
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Mahfuzul Hasan Bhuiyan, My Shot
Calcutta, India
Michael Robinson, My Shot
Seoul, Corea del Sud
Edgar Alan Yap, My Shot
Melaka City, Malaysia
Un assortimento di cibo da strada al mercato settimanale Jonker Walk
Night
Pervaiz Saeed, My Shot
Pakistan
Questo tipo di focaccia di farina integrale è sempre presente nella cucina pakistana. Qui il roti, ormai cotto, viene tolto dal forno con sottili fili di metallo.
Rakesh Kalyankar, My Shot
Hyderabad, India
national geographic
Liz Chivvis, My Shot
Pechino, Cina
A Wangfujing Street ho scattato questa foto di un ambulante che vendeva stelle marine fritte.
Min Shi, My Shot
Il pachyrhizus, o patata messicana, è un cibo molto popolare nel nord della Cina.. -
gheagabry.
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Hjortur Valgeirsson, My Shot
Harbin, Cina
L'immagine è stata scattata a Harbin, nel nord della Cina, a gennaio, con temperature molto inferiori allo zero. Gli ambulanti vendevano mele candite, bastoncini di zucchero e persino gelati. Questa donna è vestita a strati per proteggersi dal freddo. La nebbiolina è formata dal fumo della cucina e dal fiato degli ambulanti.
Steven Domjancic, My Shot
Taipei City, Taiwan
Questi hot dog dall'aspetto bizzarro venivano venduti da un ambulante in una cittadina vicina a Taipei City.
Sahil Lodha, My Shot
Gujarat, India..Nel deserto di Rann of Kutch nel Gujarat occidentale una donna prepara il roti per il pranzo della sua famiglia.
Romeo Wee Edong, My Shot
Delhi, India.Cibo di strada nella Old Delhi.
Wahyudhy Zukara, My Shot
Malaysia
Ho scattato questa foto di un frutto di giaca (Artocarpus heterophyllus) nella mia città, Terengganu, in Malaysia, durante un banchetto di matrimonio.
Marta Pallares, My Shot
India
Han Chong, Your Shot
Cina...scorpioni e cavallucci marini
Wen Ye, My Shot
Yunnan, Cina...Una donna cuoce una focaccia di grano saraceno nel villaggio di Qiunatong, nello Yunnan, al confine della Cina con il Myanmar.
national geographic
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gheagabry.
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Zuppa di nidi di uccelli, Cina
Dimenticate foglie e ramoscelli, i nidi di cui stiamo parlando sono un impasto di erbe, alghe e saliva prodotto dalle salangane, piccoli uccelli simili al rondone.
Particolarmente costosi a causa della loro rarità e della difficoltà che comporta raccoglierli, questi nidi dalla consistenza gommosa sono noti come "il caviale d'Oriente". La tradizione di questa zuppa è addirittura secolare, forse grazie alle sue proprietà altamente nutritive, ricca di proteine e sali minerali, e alle sue qualità afrodisiache.
I nidi di rondine come alimento salutare e ricostituente hanno fatto parte della cultura e della cucina cinese per secoli. Il commercio dei nidi di rondine è cominciato in Cina durante la dinastia Tang (618-907 CE). Il consumo dei nidi di rondine è testimoniato più tardi nello scritto di un dottore cinese, Gu Ming, “Consigli dietetici” (circa 1350), della dinastia Yuan. A quel tempo, i cinesi stavano già barattando e scambiando i nidi di rondine dal Borneo con ceramiche e metalli. A partire dalla dinastia Ming (1368-1644), quantità sempre più ingenti di nidi venivano importati dalle regioni meridionali dell’Asia. Nel 1596, Tao Ben Jun descrisse i nidi di rondine come un cibo di lusso nel testo “Minzhonghai Cuoshu” (il trattato più antico di biologia marina e fauna costiera in Cina). Nel Jin Ping Mei Tsz Hua (1617), i nidi di rondine sono descritti come cibo di elezione della classe nobile e ricca, e delle frange più colte e istruite del paese. Durante la dinastia Quing, altri testi medici come “Ben Cao Bei Yao” di Wang Ang (1694) o “Ben Jing Feng Yuan” di Zhang Lu (1695) continuavano ad acclamare i nidi di rondine per le loro qualità nel combattere malesseri e malattie. In età moderna, la tradizione cinese ha continuato a considerare i nidi di rondine come una raffinatezza esclusiva.
Oggi, i nidi di rondine sono diventati accessibili non solo alle famiglie più ricche, ma un numero maggiore di persone può beneficiarne in qualità di cibo e di ricostituente dalle proprietà naturali benefiche per l’organismo umnano, per bilanciare il qi (“energia vitale” secondo la medicina cinese) e rafforzare il sistema immunitario. Cina, Taiwan, Hong Kong e gli Stati Uniti costituiscono gli importatori più grandi dei nidi di rondine. La produzione mondiale corrente dei nidi di rondine è distribuita tra i paesi equatoriali del Sud Est Asiatico, tra cui la Malesia, che ospita alcuni dei luoghi chiave più famosi e importanti, anche da un punto di vista storico, dove i nidi di rondine sono raccolti – in origine le enormi caverne calcaree di Gomantong e Niah, nel Borneo. Con il crescere vertiginoso della domanda mondiale, le risorse tradizionali sono state soppiantate a partire dagli anni ’90 con la costituzione di speciali fattorie per la nidificazione. Queste costruzioni riproducono l’ambiente cavernoso prediletto dalle rondini e si trovano di solito in aree urbane e semiurbane nelle aree costiere, vicino al mare, dove le rondini si recano comunemente. Dal Sud Est Asiatico i nidi sono lavorati ed esportati nel mondo – soprattutto verso la Cina o i paesi dove le comunità cinesi sono più numerose; negli ultimi anni, questo tipo di alimento sta diventando popolare anche in altre nazioni e culture.
dal web. -
gheagabry.
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TARANTOLE FRITTE, Cambogia
«Se si fa il confronto con un hamburger, si può dire che ognuno ha il suo gusto particolare, ma mangiare troppi hamburger è noioso». Così racconta chi li ha provati.
Per trovare bancarelle che al posto di gustosi panini offrono tarantole fritte, basta andare per esempio al mercato di Skun, in Cambogia.
Con la cottura si distrugge il veleno mortale di questi ragni che si possono gustare senza timore di esserne intossicati. L’unica preoccupazione per i commercianti di ragni del posto è la progressiva diminuzione della “materia prima” a causa della distruzione del loro habitat naturale.
(focus). -
gheagabry.
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IL FUGU, Giappone
In Giappone, quando ordinate l'infame Fugu (ovvero il pesce palla), lo mangiate per il gusto del brivido di sconfiggere la morte.
Il Ministero della Salute ha stilato una lista di tutti i fugu commestibili (una ventina circa) e per ognuno si stabiliscono quali parti possono essere mangiate e quali no.
Un errore nel taglio o il non capire con esattezza quale specie di fugu si stia preparando può essere fatale, e per questo, chi cucina questo pesce, deve avere una speciale licenza (obbligatorio dal 1958), rilasciata dal Ministero stesso.
Un aspirante fugu-chef ha bisogno di 2 o 3 anni di apprendistato prima di fare l’esame, che gli darà diritto ad ottenere la licenza. Tale esame consiste in una parte scritta, un test per l’identificazione dei vari tipi di fugu e infine un esame pratico di taglio del pesce con relativa degustazione. Solitamente solo il 30% dei candidati supera il test!
Dato questo rigore nel rilasciare le licenze, mangiare il pesce palla al ristorante o comprarlo già tagliato nei negozi autorizzati, è più che sicuro!
C’è sempre, però, qualche temerario, o incosciente che dir si voglia, che, per il gusto del rischio, pesca e prepara il fugu da solo o assaggia il fegato (la sua vendita è illegale, ma si sa chi cerca trova!!). Così, ogni anno perdono la vita decine di persone per intossicazione da tetrodotossina!!
Un piatto di fugu può costare facilmente dai 2.000 ai 5.000 Yen (13-35 euro) e un intero menù può arrivare anche a 20.000 Yen (150 euro) a persona.
Visto il suo costo, il pesce è affettato con molta attenzione, per ottenere la più grande quantità possibile di carne senza veleno. Per affettare il fugu viene solitamente utilizzato uno speciale coltello denominato fugu hiki, che viene riposto con attenzione, e separato dagli altri coltelli.
Ma la bravura più grande di uno chef è quella di conservare quel tanto di tossina sufficiente a produrre formicolio della bocca e della lingua. Il cliente se ne andrà soddisfatto e con l’eccitazione tipica di chi ha sfidato la morte (in giapponese c’è un’omofonia tra il nome del pesce e la parola fortuna, sorte, e vi sono molti giochi di parole che chi mangia il fugu, gioca con la sorte)!!!
Mentre gli amanti del fugu apprezzano il suo gusto e la sua struttura, molta gente lo trova piuttosto insipido. Il piatto più popolare a base di fugu è il sashimi, anche denominato fugu sashi o tessa: in questa preparazione il pesce è affettato così sottilmente che si può vedere la decorazione del piatto attraverso le fettine di carne. Per servirlo, infatti, vengono usati piatti molto colorati e con stupende decorazioni in modo da deliziare anche la vista, e mangiare, rimovendo fetta dopo fetta, sia pure questo un piacere!
Un altro modo per servire il fugu è stufato con le verdure (fuguchiri, o techiri), ma in questo caso il gusto leggero dei pesci viene smorzato dal quello delle verdure e della salsa, o fritto (fugu karaage).
Le pinne del fugu vengono tradizionalmente servite nel sake calda (fuguirezake).
Anche i testicoli, nonostante siano tossici, possono essere mangiati se trattati con le dovute cautele. Essi contengono un liquido latteo, ed hanno un sapore leggermente salato e sono considerati un potente afrodisiaco. Se liberata dalle spine, anche la pelle può essere mangiata in insalata (yubiki).
Siccome il veleno non viene prodotto dal pesce direttamente, ma da alcuni speciali batteri (Pseudomonas) che si trovano nel cibo che questo ingerisce, il pesce allevato in cattività, e quindi con un alimentazione controllata, non è tossico.
Una curiosità, il pesce palla è l’unico cibo prelibato che è proibito all’imperatore per la sua pericolosità e il rischio che possa provocarne la morte!
(bunnychan). -
arca1959.
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grazie Gabry....molto interessante e invitante!!! . -
gheagabry.
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E se a cena.....
Stuzzichini di grillo. © Big cricket farms
Far fronte alle necessità di un pianeta sovrappopolato con le risorse attuali appare poco verosimile: le terre coltivabili sono sempre meno, l'acqua pulita scarseggia, i pesci a rischio estinzione abbondano e un miliardo di persone soffre, già ora, di denutrizione cronica. Per garantire cibo a tutti i futuri abitanti della Terra occorrono nuovi modi di ripensare agricoltura, sfruttamento dell'acqua e allevamento.
Secondo un rapporto della Fao (Food and agriculture organization dell’Onu) l’immenso fabbisogno di proteine delle presente e futura popolazione umana potrà essere soddisfatto anche dagli insetti. Se si supera il fattore bleh, si capisce che allevare insetti è molto più efficiente ed ecologicamente sostenibile, e che molte popolazione del Terzo Mondo già se ne nutrono.
Per questo un’azienda americana, la Big Cricket Food, ha cominciato ad allevare grilli europei in un capannone a Youngstown, nell’Ohio, negli Usa. Lo scopo è macinarli e farne farina da usare per produrre chirps, stuzzichini simili a quelli di farina di mais (il nome è un gioco di parole tra chip, il nome degli stuzzichini, e chirp, il verso del grillo).
Sana e ecologica
La farina di grillo è costituita per il 70% da proteine, gli animali sono facili da allevare e hanno bisogno di molto meno cibo dei bovini, o anche dei pesci. Inoltre, in base al peso, allevare insetti emette solo l’1% dei gas a effetto serra prodotti dai ruminanti.
Non tutto è così facile, ovviamente, perché non si conoscono bene le esigenze degli insetti allevati e quali potrebbero essere i parassiti o i patogeni presenti. Ma se si superano questi problemi e l’effetto di disgusto al pensiero di mangiare un insetto (che però non è idealmente diverso da un crostaceo), un bel piatto di grilli o bruchi di farfalla potrebbe essere il primo passo per superare numerosi problemi creati dal cibo.
Marco Ferrari, www.focus.it. -
gheagabry.
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. I Gelati più strani al mondo!
Alle Cicale
In Colombia le cicale, glassate e ricoperte di cioccolato, sono uno degli ingredienti utilizzati per insaporire il gelato.
Mangiare insetti è considerata una pratica alimentare normale per almeno 2 miliardi di persone!
Al Cheddar
A Manhattan si trova il Gelato al Cheddar della "Ciao Bella Gelato Company". In questa gelateria italo-americana, si possono trovare almeno altri 48 tra i Gusti di Gelato più Strani al mondo. Ad esempio il gelato al gusto peperoni o zucca!
Al Wasabi
Dalla cucina giapponese, il gelato al wababi
Alla Birra
Al pane
Presentato al Sigel 2014, il gelato al pane, paradossalmente, non contiene glutine! Ne esiste una variante per ogni tipologia di pane (o quasi): piadina, pane toscano, integrale, brezel e, da quest’anno, anche al gusto “ciupeta”, ovvero il pane ferrarese.
All' Haggis
L’Haggis è un piatto nazionale scozzese consistente in un polpettone a base di interiora di pecora. Vi è la versione gelato di Ben & Jerry’s.
Alla pizza
Max & Mina’s Home Made Ice Cream, un locale del Queens, offre un gelato al gusto pizza, preparato con una base cremosa insaporita grazie a aglio, origano, formaggio e pomodori.
Al bacon e olive
Cream Cycle, a Wahington D.C., offre alcuni dei gusti di gelato più strani del mondo, a partire dal gelato al bacon, affiancato da un nuovo gusto alle olive.
Al peperoncino
Accanto ai gusti salati, non poteva di certo mancare il gelato piccante, a base di “ghost pepper”, una tipologia di peperoncino entrata nel guinness dei primati nel 2007 per il proprio sapore particolarmente forte. Lo potrete assaggiare presso il The Ice Cream Shop di Rehbooth, in Massachusetts.
Alla vipera
Un’industria di gelato giapponese ha avuto il coraggio di lanciare sul mercato il gelato al gusto di uno dei serpenti più velenosi del paese e apprezzato per le sue qualità afrodisiache.
Alle uova di pesce
Il Ramekin di Los Angeles produce il gelato a base di uova di pesce.
Al rosmarino
Il rosmarino è uno degli ingredienti insoliti utilizzati per la preparazione dei gelati di Jeni’s Splendid Ice Creams, in Ohio e Tennessee. Nella preparazione del gelato, vengono unite noccioline, mandorle e noci peacan, zucchero di canna e pepe di cayenna.
Al Viagra
L’ideatore di questo singolare gusto è Charlie Harry Francis, Lick Me I’m Delicious. Il prodotto è stato creato grazie a una miscela composta da champagne e, appunto, Viagra, e ogni “palla” contiene il dosaggio minimo del medicinale, corrispondente a 25mg.
Al Foie gras
Il gelato al foie gras prodotta dalla gelateria di San Francisco, Humphry Slocombe.
Alla Pera e gorgonzola
L’invenzione di Salt & Straw. Pere di Salem e Crater Lake blue cheese, un formaggio che pare abbia vinto il premio come blue cheese migliore del mondo in una competizione francese.
Al polpo
Al Nero di seppia
Ancora per il mercato giapponese, c il gelato al nero di seppia secondo i suoi assaggiatori sa di pesce.
Al curry
In Giappone va forte il gelato. Pallido e innocente alla vista, diabolico al palato.
Al sesamo nero giapponese
Al latte umano
The icecremist, gelateria di Londra a Covent Garden, si è inventata il gelato di latte umano. Oltre all’ingrediente cardine solo l’aggiunta di vaniglia del Madagascar e scorza di limone.
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