TITANIC...difficile dimentare

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. gheagabry
     
    .

    User deleted



    Storie di relitti

    ...i superstiti descrissero l'impatto come
    "il rotolare di migliaia di biglie"

    o come se
    "un pezzo di stoffa si fosse lacerato".

    (Citazioni dal libro: "Il ritrovamento del Titanic", di Robert Ballard).

    Il TITANIC



    Era una notte calma e senza luna. La temperatura era intorno allo zero, ma i passeggeri all'interno potevano godersi un ambiente caldo e accogliente mentre gustavano il prelibato menu della domenica sera. In sala radio Phillips e Bride erano molto indaffarati a trasmettere alla stazione di Cape Race la corrispondenza privata dei passeggeri, in genere messaggi di saluto a parenti e amici oltre a qualche comunicazione d'affari. Troppo indaffarati per ascoltare le segnalazioni di ghiacci da parte dalle altre navi. Troppo indaffarati per prestare la dovuta attenzione ad un avviso proveniente dal vapore Mesaba che segnalava la presenza di un grosso iceberg proprio sulla rotta seguita dal grande transatlantico. Intorno alle 23:30 Fleet, appollaiato nella coffa, notò un oggetto galleggiante dritto di prua, era enorme, un enorme blocco di ghiaccio. Troppo tardi perché gli ordini impartiti dal primo ufficiale Murdoch potessero avere qualche effetto per evitare la collisione. L'iceberg scivolò contro la fiancata aprendo una falla di 70 metri e nonostante l'ordine immediato di chiudere le paratie stagne l'acqua penetrò copiosa e nemmeno tre ore dopo la collisione la nave scompariva per sempre negli abissi. Era il 15 aprile 1912: terminava in tragedia il fastoso viaggio inaugurale del Titanic e ne iniziava la leggenda.



    Il transatlantico più grande, lussoso e maestoso di tutti i tempi, quello che solo con il suo nome osò sfidare Dio in persona. Non ha caso un marinaio quando una ricca passeggera salì sul translatantico esclamò vedendola preoccupata per la stazza della nave: << Stia tranquilla signora, nemmeno la mano di Dio può affondare il Titanic >>.
    Il nome trae le sue origini dai Titani. Questi erano dei giganti fortissimi figli degli dei. I titani erano figure della mitologia greca ed originariamente erano i 14 forti e valorosi giganti che in coppia erano padroni di ogni giorno della settiamana. Ogni giorno rispecchiava le potenze planetarie. Quindi il nome del Titanic era un evidente richiamo alla grandezza e alla potenza divina, una nave inaffondabile.
    All'epoca del Titanic il porto di Belfast era il più attivo porto del mondo, ma non era così grande da potere ospitare navi grandi come il Titanic, quindi prima di dare il via alla crezione del translatantico furono apportate delle grosse modifiche al porto e al cantiere navale...Il cantiere navale fu fondato nel 1861 è diventò famoso in tutto il mondo, per aver costruito il Titanic. Più di 15.000 persone lavoravano nel cantiere. In questo cantiere venne costruita anche l'Olympic la nave gemella del Titanic e del Britannic. Tutte e tre le navi erano più o meno le stesse, avevano tutte e tre quasi le stesse dimensioni; l'unica differenza esteriore significativa era la metà anteriore della passeggiata del ponte A, che sul Titanic e sul Britannic era coperta aumentandone conseguentemente la stazza di circa mille tonnellate.


    La White Star Line è la compagnia navale inglese fondata a Liverpool nel 1845 da John Pilkington and Henry Wilson. Inzialmente la compagnia si occupava solo di trasporto merci, ma a fine 800, iniziò nel cantiere navale di Harland & Wolff , anche la costruzione di navi passeggere. I tre Transatlantici erano stati ideati da Joseph Bruce Ismay, amministratore delegato della White Star Line e Lord James Pirrie, socio dei cantieri navali Harland & Wolff.
    Il nome delle navi finivano tutte con le lettere IC...Le prime navi in assoluto create dalla WSL furono l'Oceanic, il Celtic, l'Atlantic e l'Adriatic che erano le navi più grandi del mondo. Successivamente seguirono i nomi Olympic, Titanic e Britannic.La nave era stata disegnata da William Pirrie, presidente della Harland and Wolff, e da Thomas Andrews capo del dipartimento di progettazione. Andrews disegnò il progetto della nave a mano e non fu fatto in semplice carta ma su tessuto. Ancora oggi se ne può apprezzare la bellezza e la precisione di Andrews anche nei dettagli.
    La costruzione del Titanic, fu finanziata dall'armatore americano John Pierpont Morgan con la sua società International Mercantile Marine Co. La data di inizio fu il 31 marzo 1909; lo scafo fu varato il 31 maggio 1911 e le sovrastrutture furono completate il 31 marzo del 1912.
    Il transatlantico, costò circa di 7 milioni di dollari, ci lavorarono quasi 15.000 operai, il biglietto di sola andata per New York, in prima classe, costava 3.100 dollari dell'epoca, quello di terza classe solo 32 dollari.



    Finalmente nel marzo del 1912 il Titanic era stato completato. Adesso mancavano solo gli interni. Il palazzo galleggiante non doveva essere solo la nave più grande del mondo, ma anche la più lussuosa. Non si badò a spese per creare interni accoglienti e lussuosi. Sulla nave inoltre c'erano ambienti di relax come la palestra e le sale giochi. Furono chiamati gli artisti più bravi di Belfast per realizzare la meravigliosa struttura interna del Titanic.
    Attenti nei minimi dettagli gli artisti crearono una vera e propria opera d'arte galleggiante. Ma non solo negli arredamenti, ma in tutto. Ad esempio anche piatti e posate dovevano avere il loro tocco artistico, così come i tavoli, le sedie e tutto il resto. Viaggiare ad esempio in terza classe sul Titanic era come viaggiare in prima classe su una qualsiasi altra nave.


    10 aprile 1912 - Southampton (Regno Unito)


    Tutto è pronto per la partenza della grande nave. La sua destinazione è New York. Il comandante è il capitano Edward John Smith (Hanley, 27 gennaio 1850 – Oceano Atlantico, 15 aprile 1912). Questo era l'ultimo viaggio del comandante Smith, dopo sarebbe andato in pensione con una carriera brillante ed onorata, durata 40 anni.
    A bordo anche l'ingegnere Thomas Andrews (Comber, 7 febbraio 1873 – Oceano Atlantico, 15 aprile 1912) con i 9 operai scelti. I 9 operai scelti erano una sorta di garanzia, che si imbarcavano nei viaggi inaugurali delle navi. Era un onore venire scelti per questo scopo. Andrews perse la vita nel naufragio.
    Sulla nave inoltre le figure più ricche e potenti dell'epoca. Tra questi vi era il milionario John Jacob Astor IV, il più famoso dei passeggeri del Titanic: un uomo immensamente ricco, proprietario di alcuni dei più preziosi immobili del mondo, tra cui il noto Waldorf-Astoria Hotel di New York. Insieme a lui viaggiava la moglie Madeleine Force Astor, l'industriale Benjamin Guggenheim, Isidor Straus e la moglie Ida, la milionaria di Denver Margaret "Molly" Brown, Sir Cosmo Duff-Gordon e sua moglie, la contessa Lady Lucille Duff-Gordon, George Elkins Widener e la moglie Eleonora, John Borland Thayer, sua moglie Marian e il figlio diciassettenne Jack, il giornalista William Thomas Stead, la contessa di Rothes; il consigliere presidenziale statunitense Archibald Butt, lo scrittore Helen Churchill Candee, lo scrittore Jacques Futrelle, la moglie e alcuni amici, i produttori di Broadway Henry e Irene Harris, l'attrice di film muti Dorothy Gibson e molti altri.
    In prima classe viaggiava anche l'amministratore delegato della White Star Line, Joseph Bruce Ismay, che ebbe l'idea di costruire la nave e ne scelse il nome. Ismay riusci a trovare posto su una delle scialuppe.

    Appena iniziò a muoversi risucchiò una piccola nave (la New York) nelle vicinanze, la quale ruppe i propri ormeggi ed entrò in rotta di collisione con il gigante. L'incidente non avvenne per un pelo. Tutto si fermò e si ritardò la partenza del gigante di un'ora. Dopo un'ora il Titanic finalmente potè partire.



    14 Aprile 1912 - Domenica Sera


    E' una notte senza luna, freddissima, c'è solo una leggera nebbia ed il mare è piatto : nessuna increspatura che possa rilevare a distanza la presenza di masse di ghiaccio. Tutto continua a procedere per il verso giusto, ma alle 23.40 le vedette lanciano l'allarme.
    "Iceberg a Prua!!! Iceberg a Prua!!!"
    Il primo ufficiale Murdoch ordina al timoniere : "Indietro tutta, barra a dritta!!!"
    La nave inizia a virare leggermente, ma l'ostacolo è appena a 450 metri. Il timone del Titanic tarda a far spostare la rotta perchè risulterà essere più piccolo rispetto al gigante. In pratica il timone non era completamente idoneo. Sono istanti terribili, ma c'è poco da fare. Il Titanic entra in rotta di collisione con l'iceberg e per circa 10 secondi la lama di ghiaccio sommersa striscia sulla fiancata: Una serie di falle si aprono sullo scafo per circa 90 metri. Alcuni passeggeri dormono, altri vengono svegliati. Viene chiamato immediatamente il capitano Smith e l'ingegnere Andrews per la verifica dei danni. 10 minuti dopo la collissione nei comportimenti a tenuta stagna l'acqua ha raggiunto i 4 metri ed il quinto compartimento ha iniziato ad allagarsi. Questo è il compartimento decisivo per l'affondamento del Titanic.

    Andrews analizza la situazione e nessuno si aspetta quelle tragiche parole, quasi surreali, che da li a poco pronuncerà :
    << Il Titanic affonderà! >>. Parole che non hanno senso i primi istanti e tutti con lo sguardo incredulo fissarono Andrews. Nessuno ci voleva credere. Smith disse incredulo : << Ne è sicuro? >>.
    << Si. Il Titanic affonderà >>, disse Andrews.


    ore 00.15

    Il Titanic lancia la richiesta d'aiuto: Il CQD (come quick danger, venite presto, pericolo) e poi l'SOS da poco introdotto. Il segnale verrà ricevuto da diverse navi, ma non dal vicinissimo Californian, il cui unico telegrafista se ne era andato a dormire e dalla Terranova. I telegrafisti trasmettono anche il punto nave, ma che però è scorretto.

    ore 00.25

    Il capitano Smith dà ordine di mettere in salvo anzitutto donne e bambini. Comincia una notte di terrore, di eroismi e di vigliaccherie. Quando il Carpathia, la prima nave ad accorrere, arriverà sul posto, non troverà nelle scialuppe che 705 delle oltre 2.200 persone imbarcate.

    ore 02.20

    Si spengono le luci. Il Titanic si spezza in due tronconi ed affonda di prua.



    Archibald Gracie ricorderà in seguito che l'orchestrina di bordo continuò a suonare almeno fino all'1.40 circa. La signorina Katherine Gold (una cameriera che si trovava a bordo di una delle lance) vide da lontano tanti uomini seduti sul ponte A al suono di un ragtime. Udì anche un valzer ma non ricordò quale.
    (Citazione dal sito: "Titanic", di Claudio Bossi).

    L'ultimo brano suonato dall'orchestra fu un inno religioso, forse "Autunno" o più probabilmente Nearer, My God, to Thee ("Più vicino a te, mio Dio"). Particolarmente preziosa è la recente testimonianza di Eva Hart, che all'epoca del disastro aveva 7 anni:
    « Non c'è dubbio su quello che suonarono. Quando eravamo in acqua si misero a suonare una delle tre versioni di Nearer, My God, to Thee. Ne esistevano tre diverse versioni e quella che eseguirono la ascoltavo sempre in chiesa con mia nonna. In America quella versione non c'era ed è per questo che gli americani sostengono che non era quello il motivo suonato. »

    (Intervista riportata nel documentario "La tragedia del Titanic", dalla collezione DeAgostini "Le grandi avventure sui mari".)



    ....il relitto....


    L'ipotesi di trovare il relitto del Titanic ed eventualmente riportarlo in superficie nacque poco dopo l'affondamento. I rilievi batimetrici, già nel 1912, indicavano una profondità oceanica di 3.800 m nella zona del naufragio, troppo grande per la tecnologia dell'epoca in cui il batiscafo non era stato ancora inventato. Nessun tentativo fu però compiuto fino al 1º settembre 1985, quando una spedizione congiunta franco-americana, condotta da Jean-Louis Michel e Robert Ballard del Woods Hole Oceanographic Institution, localizzò e fotografò il relitto alla profondità di 3.800 metri, a sud est di Terranova, a 22 km di distanza dal luogo dove si supponeva si trovasse.
    La prua si stabilì che fosse affondata con un angolo di discesa accentuato, arando il fondale marino nell'impatto circa 2 ore dopo il distacco dalla poppa. Essa si è sotterrata per circa 18 metri nel limo del fondo oceanico, rimanendo pressoché intatta. Le parti laterali dello scafo si sono invece deformate. La poppa è in pessime condizioni a causa dell'aria contenuta al momento dell'affondamento che uscendo, scardinò scafo e ponti. Alla devastazione contribuì l'elevata velocità di impatto con il fondale. La poppa infatti, affondò in posizione verticale, avvitandosi ad elica su se stessa. Al momento dell'impatto col fondale, implose su se stessa sotto il suo stesso peso. Non sono stati trovati i fumaioli della nave che si staccarono al momento dell'affondamento.




    .
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    moderatori
    Posts
    19,944
    Location
    Zagreb(Cro) Altamura(It)

    Status
    Offline


     
    Top
    .
  3. gheagabry
     
    .

    User deleted





    Fotografia di Walden Media

    A circa quattro chilometri di profondità, la prua spettrale del Titanic emerge dall’oscurità durante un’immersione (nel 2001) dell’esploratore e regista James Cameron. La nave avrebbe potuto resistere a una collisione frontale con l’iceberg, ma l’urto sul lato di dritta squarciò troppi compartimenti stagni.


    Il relitto riposa al buio, un rompicapo d’acciaio corroso i cui pezzi sono disseminati su un’area di quasi 400 ettari in fondo all’Atlantico settentrionale. Nella ruggine prosperano i funghi; forme di vita prive di colore si aggirano sui parapetti frastagliati. Di tanto in tanto, da quando Robert Ballard, Explorer-in-Residence della National Geographic Society, e Jean-Louis Michel hanno ritrovato il relitto nel 1985, batiscafi e veicoli robotici si sono immersi nell’oceano per scandagliare, inviare fasci sonar, scattare fotografie e tornare in superficie.
    Di recente, esploratori come James Cameron e Paul-Henry Nargeolet hanno ottenuto immagini molto più chiare e vivide del relitto. Eppure abbiamo sempre avuto l’impressione di sbirciare il sito dal buco di una serratura. Non siamo mai riusciti a cogliere la relazione tra i pezzi separati del relitto, né ad avere una visione d’insieme di ciò che si trova su quel fondale. Almeno fino a oggi.

    (Dall'articolo di di Hampton Sides pubblicato su National Geographic di aprile 2012)




    Fotografia © National Museums Northern Ireland, collection Harland and Wolff, Ulster Folk & Transport Museum

    Rispetto alle eliche dell’Olympic, la nave quasi identica al Titanic, gli operai del cantiere di Belfast, dove entrambi i transatlantici furono costruiti, sembrano piccolissimi. Non esistono molte foto del Titanic, ma le immagini dell’Olympic danno l’idea della grandiosità della sua stazza.



    Fotomosaico © 2012 RMS Titanic, Inc, a subsidiary of Premier Exhibitions, Inc. Prodotto da AIVL, Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI)

    Con il timone che fende la sabbia e due pale d’elica che emergono dal buio, la poppa distrutta del Titanic riposa sul fondo marino, 600 metri a sud della più fotografata prua. Questo fotomosaico è composto da 300 immagini ad alta risoluzione scattate durante una spedizione del 2010.



    Fotografia © 2012 RMS Titanic, Inc. Produced by AIVL, WHOI

    Due motori del Titanic emergono da un profondo squarcio trasversale nella poppa. Ricoperte di rusticles, stalattiti arancioni create da batteri che divorano il ferro, queste imponenti strutture, alte come un edificio di tre piani, un tempo alimentavano l’oggetto mobile più grande del mondo.


    FOTOMOSAICI






    Come mostra il profilo del lato di dritta, il Titanic si piegò mentre penetrava con la parte frontale nel fondo marino. La sezione anteriore dello scafo rimase sepolta nel fango.






    Le condizioni della poppa del Titanic, vista di profilo e dall’alto, attestano l’estrema gravità dei danni subiti precipitando a spirale verso il fondo. La poppa del Titanic, vista dall'alto. Identificare i vari componenti di questo groviglio di metallo rappresenta una sfida per gli esperti. Secondo uno di loro, «per decifrare questa roba si deve amare Picasso».

    Fotografia © 2012 RMS Titanic, Inc. Prodotto da AIVL, WHOI





    James Cameron, esploratore National Geographic e regista premio Oscar (Titanic, Avatar) ha radunato alcuni dei principali esperti della tragedia del Titanic, tra cui ingegneri, architetti navali, artisti e storici. E ha dato vita ad un’ indagine effettuata ricorrendo alla tecnologia utilizzata Avatar. L’equipe di studiosi ipotizza in che modo si ruppe esattamente la nave e perché una parte di essa finì distante dal resto del relitto.

    Ecco la spiegazione di Cameron: “La nave inizia a colare a picco. La base dei fumaioli collassa. Il doppio fondo resiste, poi prua e poppa si separano e la prua cola a picco, inabissandosi come un razzo. La prua scende in posizione stabile e tocca il fondale. In pratica si rompe nella parte posteriore”.

    E ancora: “La poppa si mette in posizione verticale e si inabissa. Sprofonda nel fondale a spirale. E alla fine implode. Ogni cosa inizia a rompersi. Il rivestimento della scocca si squarcia e il doppio fondo schizza via, mentre i ponti sono sparsi dappertutto. Sembra il luogo di un incidente aereo”.





     
    Top
    .
  4. gheagabry
     
    .

    User deleted



    Titanic, la pistola del capitano, riscrive la storia dei sopravvissuti
    "Prima le donne e i bambini". E' una frase diventata proverbiale.
    Un motto entrato quasi a far parte della storia della navigazione. L'idea che, se una nave affonda, sono i più deboli, donne e bambini, madri e figli, a dover salire per primi sulle scialuppe di salvataggio. Un nobile concetto, ma tuttavia assolutamente falso. Nel giorno del centenario dell'affondamento del Titanic, il primo studio approfondito condotto su questa materia rivela che, mediamente, nei naufragi di tutto il mondo si salvano più uomini che "donne e bambini". Sul Titanic, che colpì un iceberg al largo di New York poco prima della mezzanotte del 14 aprile 1912 e si inabissò due ore più tardi, le cose andarono diversamente, come testimonia il fatto che donne e bambini costituirono il 70 per cento dei sopravissuti tra i passeggeri della nave. Ma si trattò, afferma la ricerca della Uppsala University, "dell'eccezione che conferma la regola". E fu possibile soltanto perché il capitano del transatlantico, all'epoca considerato la nave più grande del mondo, estrasse una pistola, sparò qualche colpo in aria e minacciò di aprire il fuoco sui passeggeri di sesso maschile - se non avessero dato la precedenza sulle scialuppe a donne e bambini, come appunto avvenne. Il centenario dell'affondamento più famoso della storia viene ricordato oggi in vari modi e in vari luoghi 2. Una targa con i nomi delle vittime è stata inaugurata a Belfast, dove il Titanic fu costruito. Una cerimonia di commemorazione si è svolta a Southampton, il porto inglese da cui la nave salpò. Una analoga si terrà a New York, dove doveva arrivare. E un'altra nave, la Balmoral, ha gettato corone di fiori e osservato un minuto di silenzio nel punto esatto dell'oceano Atlantico in cui il Titanic colpì l'iceberg. Ma tra le celebrazioni di un avvenimento entrato nella leggenda, diventato sinonimo di tutte le tragedie, del mare e non, c'è anche l'indagine condotta dall'università svedese, che ha esaminato il bilancio di decine di naufragi avvenuti negli ultimi duecento anni da ogni parte del mondo. Il risultato è netto: una risoluta smentita del detto "prima le donne e i bambini". In tutti i casi, meno due, gli uomini che si sono salvati sono circa il doppio delle donne e dei bambini. "Da quanto abbiamo rivelato è chiaro che l'appello a trarre in salvo prima le donne e i bambini è soltanto un mito", afferma Mikael Elinder, lo studioso che ha diretto la ricerca. "Un detto più realistico, quando una nave subisce un naufragio e sta per affondare, sarebbe 'si salvi chi può', e poiché gli uomini tendono a essere più forti sono loro quelli che di solito si mettono in salvo per primi, appropriandosi dei posti sulle barche di salvataggio o in qualsiasi altro modo". Un'eccezione è il Titanic, dove i posti sulle scialuppe erano assai inferiori a quelli dei passeggeri: ma esistono ricostruzioni secondo cui il capitano sparò dei colpi in aria e minacciò di aprire il fuoco contro i passeggeri che non avessero dato la precedenza a donne e bambini. L'altra eccezione riguarda la Birkenhead, una nave britannica che affondò nell'Oceano Indiano nel 1852: anche in quel caso si salvarono più donne e bambini che uomini, e anche in quel caso successe perché il capitano minacciò i passeggeri uomini, sguainando la spada, se avessero cercato di mettersi in salvo per primi. Lo studio smentisce un altro mito, quello che gli inglesi, maestri della marineria per secoli, fossero anche maestri nell'essere cavalieri: risulta invece che, negli affondamenti di navi britanniche, si salvano mediamente ancora meno donne e bambini che in quelli di navi battenti altra bandiera. Si pensava che il detto "prima le donne e i bambini" fosse nato su una nave inglese: invece, su una nave inglese, a quanto pare nacque solo un falso mito, ma la realtà era ben diversa. (repubblica)
     
    Top
    .
  5. gheagabry
     
    .

    User deleted


    Titanic: 'sopravvissuto' a naufragio prezioso violino

    1363362459410_ss



    Dopo sette anni di perizie e' stata accertata l'autenticita' di uno dei violini, che si pensava fosse andato perduto nel naufragio del Titanic. Appartenuto al direttore d'orchestra Wallace Hartley, il prezioso cimelio, realizzato in legno di palissandro, fu ritrovato tempo fa' nella soffitta di una casa in Inghilterra.

    Ci sono voluti sette anni per certificare l'origine dello strumento, miracolosamente sopravvissuto al dramma, ha detto Andrew Aldridge, della Casa d'Aste Henry Aldridge & Son House. Quando il Titanic naufrago' nell'aprile del 1912, racconta Aldridge, il corpo di Wallace Hartley resto' in acqua una decina di giorni e ''il violino fu ritrovato in una valigia di cuoio'' attaccato al suo corpo. Poco dopo l'incidente, la madre di Hartley disse ai giornalisti: ''Sapevo che sarebbe morto con il suo violino tra le braccia. Era molto legato a questo oggetto''.

    Il violino, era stato donato ad Hartley dalla sua fidanzata, Maria Robinson. Sul violino c'era una targa d'argento, con su scritto ''Per Wally, in occasione del nostro fidanzamento. Maria'', un elemento che ne ha per l'autenticazione. Il violino sara' esposto a Pasqua a Belfast, la citta' dove fu costruito il Titanic. Al momento sono in corso trattative affinche' venga esposto in alcuni musei e in futuro potrebbe essere venduto all'asta. Secondo una stima varrebbe almeno 100.000 euro.(ANSA).
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Dietro le quinte di Titanic. Immagini e video originali che non hai mai visto!

    Undici Oscar vinti, oltre due miliardi di dollari incasso e un posto assicurato nell’Olimpo dei film più famosi della storia del cinema. A quindici anni dal’uscita in sala di Titanic non ci si stanca mai di rivederlo e, sopratutto, si è ancora a caccia dei segreti di lavorazione delle scene più celebri, come quella dell’allagamento della sala da pranzo o, per i più romantici, del famoso bacio tra Leonardo Di Caprio e Kate Winslet sulla prua della “nave dei sogni”.

    091703671-7ca24ef6-038f-489b-938d-231592dac556

     
    Top
    .
  7. gheagabry
     
    .

    User deleted


    .









    RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA/AP

    Il menù dell'ultimo pranzo a bordo del Titanic è stato venduto ieri all'asta a New York per 88.000 dollari rispetto a una stima iniziale di 50.000-70.000 dollari.
    Il menu è stato 'battuto' dalla casa d'aste online Lion Heart Autographs. La lista delle vivande fu salvata da un passeggero di prima classe che riusci' a mettersi in salvo corrompendo i componenti dell'equipaggio di una scialuppa in quella che venne definita la 'Money Boat' prima dell'affondamento del transatlantico.




    www.ansa.it
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Administrator
    Posts
    1,541

    Status
    Offline

    156193005_3589904411120511_2172628349418302025_n


    Il menù dell'ultimo pasto servito a bordo del Titanic, il 14 aprile 1912. Può sembrare una foto banale, ma considerate che queste pietanze furono l'ultimo pasto di una buona fetta delle 1518 persone, ignare di cosa sarebbe successo nelle ore successive.
    Per i passeggeri di prima classe, la cena era composta da circa 10 portate, mentre per i passeggeri di terza classe zuppa di riso, roast beef, mais e patate bollite.
    Qui i menù della prima, seconda e terza classe serviti il 14 aprile



    fonte www.lefotografiechehannofattolastoria.it/
     
    Top
    .
7 replies since 13/4/2012, 09:18   1955 views
  Share  
.