ROBERTA DI LORENZO

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  1. tomiva57
     
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    robertaDiLorenzo


    Roberta Di Lorenzo


    Biografia

    Ad otto anni inizia lo studio del pianoforte, compie gli studi classici a Termoli, dove vive fino al'99.
    Poi a Firenze fino al 2001 dove approfondisce lo studio della chitarra e partecipa a numerose esibizioni live. Si sposta a Torino dove si iscrive al DAMS e studia canto Jazz.

    Nel 2005 inizia un'intensa collaborazione con l'ensemble "L'una e cinque", vincitore di numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Nell'inverno 2007 ottiene un'audizione con Eugenio Finardi, che decide subito di portarla con sé in tour e poi produrre il suo primo album.


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    Roberta è stata definita da alcuni importanti critici musicali italiani la cantautrice rivelazione del 2010 con il suo Album "L'occhio della Luna" il cui singolo "ANTIGONE" è stato programmato da centinaia di emittenti radiofoniche italiane ed europee.


    A conferma di ciò il suo album d'esordio ha ricevuto la nomination fra le opere prime al Premio Tenco 2010 e ha ricevuto il premio Lunezia 2010 per il valore musical letterario
    Il 2011 la vede ricevere "LA TARGA VIA DEL CAMPO", è finalista al Premio Bianca D'aponte 2011 e la sua "LUCE DA UN FARO" e considerata tra gli episodi migliori del doppio CD "LA LEVA CANTAUTORALE DEGLI ANNI ZERO" promosso da MEI E CLUB TENCO sotto la direzione artistica di ENRICO DE REGIBUS.
    Attualmente stà ultimando la lavorazione del suo secondo album




    da: robertadilorenzo.it




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    da: cartadamusica.it

    Vocalità intensa che svela lunghi anni di studio. Testi che mostrano un’acuta visione del mondo al femminile. Originalità musicale accompagnata da notevoli doti di pianista e chitarrista. Il cd d’esordio di Roberta Di Lorenzo colpisce al primo ascolto per queste qualità che rivelano, in tutta la sua unicità, una nuova e interessante voce del panorama cantautorale italiano. Tanto unica da coinvolgere nella sua avventura uno che ha scritto pagine indimenticabili della storia della canzone italiana, Eugenio Finardi, produttore de L'occhio Della Luna per la sua etichetta EF Sounds.
    “Proprio quando sembra che la canzone d’autore abbia ormai affrontato ogni argomento, esplorato ogni anfratto dell’animo umano – dichiara Eugenio Finardi –, arriva una canzone che apre nuove prospettive. Quando ho ascoltato CIRCE sono stato immediatamente colpito dalla sua profonda femminilità. In pochi versi Roberta Di Lorenzo è riuscita a farmi sentire l’eterna condanna della donna che riesce facilmente a trasformare gli uomini in porci ma mai nel dolce pirata dei suoi sogni”.
    Le canzoni di Roberta sono, come quadri di Hopper, finestre surreali aperte sull’animo femminile, senza sconti né illusioni consolatorie. E se per un maschio italiano può essere sconcertante l’esito del primo appuntamento di COROLLARIO, intenerisce la capacità di descrivere un amore ormai decennale in AI TUOI OCCHI. In tutte le canzoni dell’album si percepisce questa visione tutta al femminile dell’OCCHIO DELLA LUNA, che si esprime con una cifra stilistica molto personale, spesso lontana dal solito schema strofa-ritornello-strofa. VENTO DI COSTIERA, FELICITA’ APPARENTE, FACCIA, ogni canzone ritrae una sfaccettatura della complessa emotività della donna d’oggi, non limitandosi alla sfera sentimentale ma esplorandola a tutto tondo. Come nel singolo ANTIGONE dove indaga il complesso rapporto tra etica privata e legge del potere.
    Finardi, che appare in voce solo nel brano di apertura ANIMA DOLCE LIQUIDA, ha scelto insieme a Roberta di vestire le sue canzoni di sonorità acustiche inusuali: archi, plettri, chitarre elettriche usate come strumenti classici, e il minimo necessario di batteria e percussioni. Un mondo sonoro volutamente lontano dagli stilemi imperanti, ma di grande sensibilità, grazie anche a ospiti di prestigio come Pierangelo Negri, primo violino della Filarmonica della Scala, il compositore Vittorio Cosma, Giorgio Cordini, Tony De Gruttola, Pino Nicolosi che si aggiungono al quartetto che abitualmente accompagna Finardi (Max Carletti, Federico Ariano, Paolo Gambino e Stefano Profeta) e agli archi del Quartetto EDODEA (già con Muse, Jovanotti, Ruggeri, Bersani, Grignani, Vibrazioni).
    Non da ultimo il tocco magico per l’artwork curato dallo storico Studio Convertino & Designers di Milano.


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    robertadilorenzo_2012

    Roberta Di Lorenzo. esce il nuovo album 'Su questo piano che si chiama terra'


    10 feb 2012 - Si intitola "Su questo piano che si chiama terra" il nuovo disco di Roberta Di Lorenzo che verrà anticipato dal primo singolo estratto "A causa di psiche" in rotazione radiofonica a partire dal prossimo 2 marzo.
    L'album, prodotto artisticamente dai fratelli Pino e Lino Nicolosi (che hanno collaborato tra gli altri con Sting, Al Jarreau, Gino Vannelli e Chaka Khan), contiene inoltre il brano "E tu lo chiami Dio" scritto dalla Di Lorenzo e in gara alla sessantaduesima edizione del Festival di Sanremo interpretato da Eugenio Finardi: "Per spiccare il volo, bisogna per prima cosa avere i piedi ben saldi a terra e nella mente un’ idea che muova il cuore", ha raccontato la cantante, "Se fosse un abito, questo album avrebbe tinte rosse… Questo è il lavoro in musica della consapevolezza e della crescita, degli occhi ben aperti sul mondo e oltre".
    Originaria del Molise, la cantautrice ha iniziato ad avvicinarsi alla musica all'età di otto anni grazie allo studio del pianoforte. Nel 2001 si sposta a Firenze per prendere lezioni di chitarra, mentre nel periodo successivo si trasferisce a Torino dove studia canto lirico e si iscrive al DAMS. Dal 2005 collabora con l’ensemble vocale “L’una e cinque”, mentre nell’inverno del 2007 ottiene un’audizione con Eugenio Finardi che decide di portarla con sé in tour come supporter ufficiale per due stagioni. Nel 2010 lo stesso Finardi è il produttore artistico de “L’occhio della luna”, album d’esordio di Roberta, da cui è stato estratto il singolo “Antigone”.


    da: rockol.it

    Edited by tomiva57 - 23/4/2013, 08:01
     
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    L'occhio della luna




    È il primo album di Roberta Di Lorenzo

    Vocalità intensa che svela lunghi anni di studio. Testi che mostrano un’acuta visione del mondo al femminile. Originalità musicale accompagnata da notevoli doti di pianista e chitarrista. Il cd d’esordio di Roberta Di Lorenzo colpisce al primo ascolto per queste qualità che rivelano, in tutta la sua unicità, una nuova e interessante voce del panorama cantautorale italiano. Tanto unica da coinvolgere nella sua avventura uno che ha scritto pagine indimenticabili della storia della canzone italiana, Eugenio Finardi, produttore de "L'occhio Della Luna" per la sua etichetta EF Sounds.

    “Proprio quando sembra che la canzone d’autore abbia ormai affrontato ogni argomento, esplorato ogni anfratto dell’animo umano – dichiara Eugenio Finardi –, arriva una canzone che apre nuove prospettive. Quando ho ascoltato "Circe" sono stato immediatamente colpito dalla sua profonda femminilità. In pochi versi Roberta Di Lorenzo è riuscita a farmi sentire l’eterna condanna della donna che riesce facilmente a trasformare gli uomini in porci ma mai nel dolce pirata dei suoi sogni”.


    TRACCE

    01. Anima dolce liquida
    02. Felicità apparente
    03. Corollario
    04. Vento di costiera
    05. Luna
    06. Antigone
    07. Faccia
    08. Ai tuoi occhi
    09. La ballerina e il clown
    10. Circe
    11. Filomena
    12. L’attesa
    13. Doloroso istinto





    da: musiczone.it

    recensione:


    L’universo femminile cantato con la dolce voce di Roberta Di Lorenzo: ecco come potremmo brevemente definire l’album d’esordio di questa cantautrice italiana, “L’occhio della luna”, un album in cui Roberta esprime tutta la dolcezza, la tristezza, la felicità e ogni più angusto angolo del mondo delle donne attraverso la sua voce melodica e i suoi versi poetici. La vocalità intensa nasconde lunghi anni di studio, mentre i testi che mostrano un’acuta visione del mondo al femminile, il tutto accompagnato dall’originalità musicale che nasce dalle sue notevoli doti di pianista e chitarrista. Roberta è così unica nel suo genere che ha colpito sin dal primo istante un dei mostri sacri della musica italiana come Eugenio Finardi, , produttore de L'occhio Della Luna per la sua etichetta EF Sounds. L’album d’esordio di questa stupenda rivelazione tutta italiana guarda e studia il mondo femminile dall’alto, e forse per questo l’occhio che ispeziona con tana scientificità quanto accade sulla terra è proprio quello della luna, è come una finestra aperta sul mondo che lascia intravedere solo uno spicchio di quanto in realtà si cela nell’animo umano, scandagliando però quelli che sono i sentimenti più reconditi e meno visibili. Ognuna delle 12 tracce che compongono “l’occhio della luna” ritrae una sfaccettatura della complessa emotività della donna d’oggi, non limitandosi alla sfera sentimentale ma esplorandola a tutto tondo; e se per un maschio italiano può essere sconcertante l’esito del primo appuntamento di COROLLARIO, intenerisce la capacità di descrivere un amore ormai decennale in AI TUOI OCCHI. Finardi, che appare in voce solo nel brano di apertura ANIMA DOLCE LIQUIDA, ha scelto insieme a Roberta di vestire le sue canzoni di sonorità acustiche inusuali: archi, plettri, chitarre elettriche usate come strumenti classici, e il minimo necessario di batteria e percussioni. L’ascolto di questo straordinario album è un viaggio nel mondo onirico femminile che offre anche una valida possibilità a tutti quegli uomini che vogliono capirci qualcosa di più di queste strane, difficili, complicate, ma sempre affascinanti donne.

    C’è una femminilità papabile che invade le 12 tracce del tuo album: come mai hai scelto di cantare proprio le donne all’esordio della tua carriera?

    Il fatto stesso di essere una donna dovrebbe bastare a giustificare una scrittura per così dire
    “ femminile”…ma altrettanto vero è che esiste una forte differenza tra l’ essere donna e l’ essere femminile. L’ essere donna per quanto significhi avere una serie di indiscutibili caratteristiche fisiche, psicologiche, istintuali, non garantisce l’ altrettanta presenza di eleganza , sobrietà… ed altri tipici attributi della femminilità…gli stessi del resto, che determinano “lo stile”. Nella scrittura, in questo caso nella canzone, non è detto che due donne a confronto scrivano con la stessa femminile intensità. Potrei citare una serie di esempi in cui uomini del panorama della canzone o della poesia sono stati in grado di descrivere le sfaccettature dell’animo femminile molto meglio di alcune donne loro colleghe.. Questa è la prova che l’essere donna non è sufficiente a dipingere a pieno l’ universo femminile. Per quanto riguarda la mia scrittura, quello che cerco di fare attraverso le canzoni è non dimenticare che esiste non solo un concetto, un’ idea da esprimere, ma soprattutto un preciso modo per farlo.. La lingua italiana, che è la mia lingua e il modo in cui ho scelto di esprimermi, è estremamente complessa e variegata,musicale, ricca di sinonimi, di significati.. l’ attenzione per la ricerca della parola giusta non è maniacale ma acuta, affinchè si sposi coerentemente con la musica che la sostiene. E in quanto donna che scruta e dipinge il mondo delle donne, non posso fare a meno di porre attenzione al modo in cui esprimo quegli stessi concetti.. diciamo che ho premura di scegliere le tinte, le misure e i colori giusti. La stessa premura che avrebbe un sarto di fronte ad un vestito da realizzare.. In fondo è lo stesso meccanismo che differenzia un quadro da un altro. La firma d’ autore. Qui ritorna la parola “stile”…che penso abbia molto a che fare con la parola “femminile”.

    Eugenio Finardi è senza dubbio uno degli artisti più importanti nel panorama cantautoriale italiano: com’è lavorare con lui e quanto conta per una ragazza ancora tanto giovane come te iniziare proprio al fianco di un mostro sacro di questo genere?

    Ci sono persone avvincenti quanto un buon libro.. e non si può aprire un buon libro senza imparare qualcosa.. Eugenio per me è stato ed è questo. Osservare lavorare i grandi, vederli muovere, sentirli parlare è una grande scuola di vita. Eugenio Finardi ribelle.. nasconde un uomo dalla grande sensibilità, dalla rara onestà intellettuale e vivace intelligenza.. piacevolissimo avere a che fare con lui. Molte delle cose che lui mi ha tramandato, mi hanno ricordato i consigli di un padre.. i suggerimenti di un amico, i lungimiranti punti di vista di un produttore artistico. Gli sono grata. Sul lavoro ha la severità e il rigore necessari per portare a termine. Una follia lucida di chi ha profonde intuizioni, che lo rende spesso inaccessibile, ma capace di grandi slanci generosi.. inoltre.. è un ottimo cuoco e lui lo sa!!! Mentre io a malapena ho la pazienza di stare ad aspettare che l’acqua bollisca… Alla faccia della femminilità…dovrò proprio imparare a cucinare!!!!!

    Qual è la canzone alla quale sei più affezionata?

    Se ti riferisci ad una canzone presente in questo album.. ti rispondo “ Luna” è la mia vecchia amica.. una compagna di viaggio.. la canzone che mi regala una pace materna e la serenità che ci si aspetta da un uomo.. è il mio ritorno a casa.

    E qual è, invece, quella nella quale ti rispecchi di più?

    Quella in cui più mi rispecchio… “Circe”Circe è il tormento dell’ essere donna.. l’inquietudine, il desiderio, l’ amore, .. è anche l’ inganno della passione vinto poi dal sentimento. La sensazione di sfiorare, ma di non avere del tutto… di prendere, senza riuscire a trattenere…la mancanza di un complemento..

    Show must go on! Quali programmi ci sono per il futuro?

    Questi ultimi tre anni, ancora di piu’gli ultimi mesi sono stati intensi e ricchi di novità… l’entusiasmo per quello che faccio e per ciò che sto vivendo mi accompagna sempre, a prescindere dagli alti e bassi della vita, il mio istinto mi porta a scrivere, a studiare ancora tanto, a confrontarmi di continuo…godendo nel frattempo delle piccole grandi soddisfazioni che sto avendo. Coltivo i miei sogni come piante di un giardino, per realizzare i miei progetti....e in questo mi danno un grande aiuto le persone che mi circondano, la mia famiglia in primis, lo staff di lavoro che orbita intorno a me.. professionisti che generano situazioni, che si occupano di tutto, dal dettaglio alla logistica , dagli spostamenti alla comodità con cui svolgo la mia attività. La Raiser nella fattispecie, un team attento.. di cui Francesco Venuto è il nome di riferimento. Progetti per il futuro hai detto?.. Beh, devo ancora scrivere la canzone più bella!!!.. e non è detto che sia per me…


    a cura di Roberta Pierini-ecotv.it