CUCINA AUSTRALIANA

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  1. gheagabry
     
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    da TOMIVA57

    CUCINA AUSTRALIANA



    Pavlova

    meringapavlova


    La Pavlova è un dolce creato da un pasticcere australiano in omaggio alla famosa ballerina di danza classica Anna Pavlova, la base di candida meringa ricorda proprio il classico tutù di bianco tulle. La torta viene poi riempita con panna o crema chantilly e decorata con frutta fresca. Io ho decorato con ciliegie, decisamente fuori stagione a novembre, che Lorenzo ha comprato di sua iniziativa senza sapere niente della torta, telepatia? La torta ha avuto un successone, ecco la ricetta di Ornella.

    Ingredienti:

    per la meringa
    - 3 albumi
    - gr. 125 di zucchero a velo
    - gr. 125 di zucchero Zefiro
    - 1 cucchiaino colmo di frumina
    - poche gocce di limone

    per la crema chantilly

    - ml. 400 di latte
    - 3 tuorli d'uovo
    - 4 cucchiai di zucchero
    - 2 cucchiai rasi di farina
    - 1 cucchiaino di frumina
    - buccia di limone intera
    - ml. 250 di panna da montare

    per decorare
    - fragole o ciliegie o altra frutta
    - foglioline di menta
    - panna montata


    pavlova-torta


    Procedimento:
    La sera prima montate gli albumi, a cui avrete aggiunto qualche goccia di limone, con le fruste, aggiungendo a poco a poco lo zucchero Zefiro. Setacciate lo zucchero a velo con la frumina. Quando il composto sarà diventato a neve fermissima aggiungete, a mano con l'aiuto di una spatola, lo zucchero a velo con movimento dal basso verso l'alto facendo molta attenzione a non smontare il composto. Mettete su una placca da forno un foglio di carta da forno e distribuiteci sopra la meringa formando un disco. Potete utilizzare sia la sac a pochè sia il cucchiaio, io preferisco il cucchiaio. Dopo aver disegnato il cerchio distribuite altro composto ai bordi della circonferenza in modo da avere una base che sia concava al centro e si possa riempire di crema. Per quanto riguarda la cottura, se avete un forno elettrico ventilato infornate a 80 gradi per circa un'ora e poi lasciate la meringa ad asciugare in forno per tutta la notte. Se avete un forno a gas, accendete il forno al minimo, mettete la placca con la meringa sopra un'altra teglia di alluminio, infornate e lasciate lo sportello del forno leggermente aperto. Fate cuocere per circa un'ora e trenta minuti, poi spegnete e lasciate in forno per tutta la notte. Preparate la crema pasticcera usando questo procedimento e mettetela poi a freddare in frigo. Il giorno dopo montate la panna, con le fruste sgranate bene la crema e aggiungete a mano la panna montata. Mettete la crema chantilly nella parte concava della meringa, decorate con altra panna montata e con la frutta. Servite ben fredda.


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    Edited by gheagabry1 - 7/6/2022, 21:47
     
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    grazie la Pavlova è un dolce magnifico, lo adoro :17.gif:
     
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  3. gheagabry
     
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    Canguro alla griglia con funghi

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    Ingredienti per 4 persone


    Canguro 1,2 kg
    Cappelle di fungo 4 grosse
    Patate 12 piccole
    Burro q.b.
    Sale q.b.

    PER LA SALSA:

    Pancetta 4 fette
    Cappelle di champignon 15
    Cipolla 1
    Aglio 1 spicchio
    Pomodori a ciliegia 1 grappolo
    Rosmarino 1 rametto
    Sugo di arrosto 3 dl
    Sale q.b.

    Preparazione
    1
    Tagliate la carne di canguro in 4 porzioni e preparate la salsa. Pulite i funghi, lavateli delicatamente sotto l'acqua corrente, asciugateli e tagliateli a pezzettini. Sbucciate la cipolla e tritate l'aglio sottilmente.
    2
    Saltate quindi in padella la pancetta, i funghi, la cipolla e l'aglio. Aggiungete pomodorini tagliati a metà, il sugo di arrosto, il rosmarino e lasciate proseguire la cottura a fuoco moderato, mescolando di tanto in tanto ed aggiustando di sale.
    3
    Cuocete le patate in acqua bollente leggermente salata, scolatele a metà cottura, sbucciatele e friggetele nel burro fino alla completa doratura. A parte grigliate le cappelle di fungo.
    4
    Sistemate le cappelle di fungo al centro di ogni piatto ed innaffiate il tutto con la salsa precedentemente preparata e filtrata, dopo aver tolto le fette di pancetta.
    5
    Per ultimo cuocete la carne di canguro alla griglia con una cottura media, salate e posizionate sopra i funghi. Guarnite con le patate e la pancetta e versate sopra il tutto la salsa rimasta. Servite caldo.

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  4. gheagabry
     
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    Dolce al lime con sorbetto di mango




    Ingredienti per 6 persone

    PER LA PASTA:
    -
    Farina 2 tazze
    Sciroppo di lime 1/4 di tazza
    Zucchero 1/2 tazza
    Uova 5
    Burro 1 cucchiaio

    PER LO SCIROPPO DI LIME: -

    Lime, succo 20
    Zucchero 1 cucchiaio
    Limone, succo 1 cucchiaio

    PER IL SORBETTO DI MANGO: -

    Zucchero 100 g
    Polpa di mango 2 tazze

    PER COMPLETARE: -

    Cioccolato bianco 500 g
    Cocco grattugiato 250 g

    Preparazione

    Cominciate con il preparare lo sciroppo di lime: mettete gli ingredienti in un pentolino e portate ad ebollizione. Abbassate il fuoco e lasciate sobbollire per 5 minuti. Quindi togliete dal fuoco e frullate.

    Preparate il sorbetto di mango: fate bollire per 5 minuti 3/4 di tazza di acqua insieme allo zucchero, poi lasciate raffreddare, aggiungete la polpa di mango e frullate. Quindi ponete il sorbetto in frigo.

    Passate quindi alla preparazione della pasta: mescolate lo zucchero e le uova in un pentolino posto sopra una pentola più grande piena di acqua bollente. Toglietela poi dal fuoco e continuate a mescolare il composto fino a che sia ben amalgamato. A parte sciogliete il burro e quindi mescolatelo allo sciroppo di lime.

    Nel pentolino con le uova aggiungete delicatamente la farina e amalgamate molto bene il tutto, incorporando anche il composto di burro e lime. Versate quindi in uno stampo imburrato e cuocete per 30 minuti circa nel forno preriscaldato a 200°.

    A cottura ultimata tagliate la pasta in sei pezzi, immergetela nel cioccolato bianco, precedentemente sciolto a bagnomaria e fatela rotolare sul cocco grattugiato e versato in un piatto. Servite infine con il sorbetto di mango e la salsa di cioccolato.



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  5. gheagabry
     
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    I LAMINGTON



    I lamington stanno all’Australia come i macarons alla Francia. Piccole e gustose delizie, sono dolcetti monoporzione di pan di spagna, cioccolato e cocco, spesso farciti con marmellata o crema. Descritti come la “quintessenza dell’infanzia australiana”.

    Ingredienti per 4 persone:
    125 grammi di burro ammorbidito,
    100 grammi di zucchero semolato,
    2 uova,
    150 grammi di farina,
    una bustina di lievito,
    una bustina di vanillina,
    40 grammi di cacao in polvere,
    100 grammi di cocco grattugiato, 100 grammi di cioccolato,
    100 grammi di zucchero a velo,
    30 ml di latte,
    150 grammi di marmellata (o crema).


    Preparazione:

    Lavorate lo zucchero semolato con 100 grammi di burro fino ad ottenere un composto spumoso, quindi incorporate le uova sbattute e mescolate fino ad ottenere una crema fluida. Incorporate la farina e il lievito setacciati, il cacao in polvere e il latte. Nel frattempo preparate una teglia imburrata dove versare con cura l’impasto una volta amalgamati gli ingredienti fra loro. Infornate in forno preriscaldato a 180° e fate cuocere per circa venti minuti.

    Il pan di spagna è ben cotto se premendo la superficie torna a gonfiarsi. Mentre lo lasciate raffreddare, potete sciogliere in un tegame il restante burro e il cioccolato. Dopo averli lasciati intiepidire, aggiungete lo zucchero a velo. Il pan di spagna ora può essere tagliato a cubetti e prendere la caratteristica forma dei lamington. Questi devono essere poi divisi a metà e farciti con un velo di marmellata (o crema). Infine basta ricomporre le due metà e glassare i dolcetti con la crema al cioccolato. Ultimo tocco: una “rotolata” di neve nel cocco grattugiato.




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    IL BEEF PIE




    Il tortino di carne, il Beef Pie, è un classico della cucina anglosassone in generale. Ogni paese di lingua e cultura inglese ha la sua ricetta. Per esempio, è considerato un piatto iconico sia dagli australiani che dai neozelandesi, che se ne contendono la paternità da molto tempo.

    I pie possono essere di diverse dimensioni e in Oceania sono anche cibo “on the go”: nei centri commerciali neozelandesi o australiani o per strada, infatti, i pie vengono venduti in “bite-size” (monoporzioni), pratiche e comode per essere consumate in piedi e velocemente.
    Un cibo talmente famoso e tipico che i Kiwi, ovvero i neozelandesi, tengono ogni anno dal 1997 il New Zeland Pie Awards, un premio per riconoscere I migliori produttori di pie del paese e per incoraggiare ulteriori variazioni sul tema per questa ricetta.


    Ingredienti:

    – 800 gr pasta sfoglia surgelata, da utilizzare a temperatura ambiente
    – 30 gr burro, sciolto
    – 30 gr ulteriori di burro (per il ripieno)
    – 1 cipolla media, tritata finemente
    – 750 gr trita di manzo scelta
    – 2 cucchiai farina
    – 125 gr passata di pomodoro
    – 1 cucchiaino concentrato di pomodoro
    – 2 cucchiani di salsa Worchester
    – 170 ml brodo di carne (col dado per velocizzare la preparazione)



    Sciogliere il burro in un tegame e soffriggere la cipolla per 3-4 minuti. Aggiungere la carne trita e cuocere fino a che diventa dorata. Aggiungere la farina e cucinare ancora per 1 minuto. Mescolare il brodo con la passata, il concentrato e la salsa Worcester e versare sopra la carne. Portare a bollore, sempre rimestando, quindi ridurre il calore e lasciar cuocere senza coperchio per 5 minuti, o fino a che tutto il liquido è evaporato. Mettere da parte e lasciar raffreddare.
    Coprire il fondo di una teglia a bordi bassi con 3/4 della pasta, spennellando i bordi con acqua. Distribuire la carne sulla pasta. Coprire con la pasta rimasta, pressando bene i bordi, pizzicandoli con le dita per avere un bordo decorativo. Praticare una fessura al centro del coperchio di pasta, per lasciar fuoriuscire il vapore durante la cottura.
    Cuocere per 20 minuti in forno a 190°, o fino a che il tortino sia bene dorato.



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  6. gheagabry
     
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    Pumpkin and macadamia soup




    La Pumpkin and macadamia soup, zuppa di zucca e noci macadamia, è un primo piatto tipico della cucina australiana, una minestra a base di zucca che verrà aggiunta a un soffritto di noci macadamia, cipolla e zenzero tritati, uan volta cotto il composto verrà frullato e sarà servito in grandi ciotole con un cuore di yogurt e qualche noce tostata a decorazione.

    Ingredienti

    500 g di Zucca
    100 g di Noci macadamia
    1 Cipolla
    1 cucchiaino di Zenzero
    1 Mela
    3 tazze di Brodo di pollo q.b.
    Yogurt naturale
    1 cucchiaio di Olio di oliva extravergine q.b.
    Sale q.b.
    Pepe


    Scaldate l'olio extravergine in una padella, aggiungete le noci macadamia, la cipolla tritata e lo zenzero
    e fate soffriggere per 2-3 minuti, o fino a doratura.
    Aggiungete la zucca e mele tagliata a dadini e fate cuocere per 2-3 minuti poi unite il brodo.
    Coprite e cuocete a fuoco lento per 20 minuti o fino a quando la zucca non diventa morbida e dolce.
    Trasferite il tutto in un frullatore e frullate fino ad ottenere un composto morbido e cremoso.
    Servite in ciotole di grandi dimensioni, e guarnite con un vortice di yogurt e un paio di noci macadamia tostate.



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  7. gheagabry
     
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    Quaglie alla griglia con salsa di zenzero



    INGREDIENTI

    2 Quaglie
    1 Peperone rosso
    3 Carote
    1 costa di Sedano
    1 Cipollotto
    Sale q.b.

    PER LA SALSA:
    2 tazze di Brodo di carne
    2 cucchiai di Miele di castagno
    2 cucchiaini di Zenzero fresco


    Cucinate le quaglie alla griglia fino a che risultino dorate e croccanti.

    Versate il brodo in un tegame. Unitevi lo zenzero tritato e il miele.
    Fate cuocere a fiamma dolce fino a ottenere la metà della quantità iniziale.
    Scottate in acqua bollente leggermente salata le verdure precedentemente pulite e tagliate a julienne.
    Scolatele dopo qualche minuto e ponetele da parte. Mettete nel tegame della salsa, le quaglie già cotte e cuocete a fiamma moderata. Si formerà una gelatina.
    Servite e sistemate ogni quaglia tagliata a metà su un letto di verdure. Velate il tutto con la salsa rimasta.



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  8. gheagabry
     
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    "Una volta superata l'istintiva repulsione,
    si apre tutto un mondo di possibilità alimentari."
    (Ratatouille)


    LA VEGEMITE

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    La cucina australiana è un insieme di usanze portate da tutto il mondo. Nonostante questo, esiste una ricetta originale e tradizionale di cui ne vanno molto fieri: la vegemite, una salsa che si mangia alla mattina al posto della nostra marmellata. Gli unici parenti stretti della Vegemite sono l’inglese Marmite e la svizzera Cenovis. Uno slogan pubblicitario inglese recita: “Love it or hate it“, o lo ami o lo odi, senza mezze misure: ed è proprio questo l’approccio che ha la maggior parte delle persone al primo assaggio, a causa del gusto estremamente particolare. Se si è abituati fin da bambini, invece, diventa un alimento praticamente irrinunciabile. Per questo motivo si parla di “gusto acquisito” per indicare un sapore con cui bisogna essere cresciuti fin da bambini per poterlo apprezzare.
    La formula originale della Vegemite era semplicemente un concentrato di estratto di birra ed è rimasta praticamente immutata fino ad oggi. Il lievito è una fonte naturale di tutte le vitamine facenti parte del complesso B, ovvero la tiamina (B1), la riboflavina (B2), la niacina (PP o B3), l’acido pantotenico (B5), la piridossina (B6), la biotina (H o B8), l’acido folico (folacina o B9), l’acido para-amino-benzoico (B10): l’unica vitamina del gruppo B non presente è la cobalamina, ovvero la vitamina B12. Siccome tali vitamine favoriscono la crescita e contribuiscono allo sviluppo muscolare, scheletrico e nervoso, la Vegemite è fortemente consigliata già in età pediatrica; oltre alle vitamine, l’estratto di lievito contiene anche altri nutrienti essenziali, è povero in grassi e ha un basso potere calorico. Nelle tabelle nutrizionali, infine, si fa riferimento alla quantità di 5 grammi, ovvero ad una singola dose spalmabile su una fetta di pane, invece che ai tradizionali 100 grammi.

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    Proprietà nutrizionali per 5 grammi di prodotto

    Energia: 9 kcal
    Proteine: 1.5 gr
    Carboidrati: 0.8 gr
    Grassi: 0 gr
    Fibre: 0.1 gr
    Sodio: 0.2 gr
    Tiamina: 0.23 mg (16.6 % Livelli di Assunzione Giornaliera Raccomandati)
    Riboflavina: 0.28 mg (17.5 %)
    Niacina: 6.4 mg (35.6 % )
    Acido folico: 100 µg (50.0 %)


    La si spalma prevalentemente su toast o comunque su pane, come la nostra Nutella o la marmellata a colazione, ma è un prodotto tanto diffuso in Australia quanto completamente ignorato nel resto del mondo: basti pensare che ogni anno ne vengono prodotti ventidue milioni di vasetti, il 98% dei quali è destinato al mercato interno.

    Lo slang australiano “Happy little Vegemite”, ricordo di un jingle pubblicitario del 1954, può essere usato in modo informale per indicare “a happy person”, una persona felice.
    Recentemente, la Vegemite è stata bandita negli USA in quanto contiene acido folico, un prodotto accettato solo nel pane e nella farina per la norme sull’alimentazione in America.

    ... storia ...


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    In Gran Bretagna, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, alcuni scienziati tedeschi e britannici si resero conto che dall’estratto di lievito, ottenuto nel processo di produzione della birra, era possibile ottenere una crema spalmabile e commestibile. Il prodotto venne brevettato col nome di Marmite e si diffuse rapidamente in tutte le colonie e i paesi del Commowealth, soprattutto in Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda.
    Negli anni ’20, la Nuova Zelanda e l' Australia non potevano più importare la Marmite dall'Inghilterra la cui produzione era crollata dopo la prima guerra mondiale. Un imprenditore australiano decise di crearne una variante e assunse il giovane chimico Cyril P. Callister per trovare una nuova formula utile a smaltire i residui di lievito di birra che gli ritornavano dai birrifici. Dopo 2 mesi di ricerche e di prove per trovare la giusta formula, nacque la Vegemite, una crema dal colore scuro, dal sapore salato, un po’ amaro e meno dolce e aromatizzata della Marmite britannica o neozelandese. La Vegemite venne commercializzata alla fine del 1923. La Fred Walker Società avviò un piano ingegnoso; indì un bando per avere dal pubblico australiano, il nome ufficialmente ldel prodotto. Un concorso nazionale fu lanciato, offrendo un attraente somma di 50 £ per i finalisti. Il nome del concorrente vincitore non fu mai registrato; fu la figlia di Fred Walker che scelse il nome vincente - Vegemite. Nel 1923, Vegemite abbellì gli scaffali dei negozi alimentari in tutta l'Australia.
    Fu "Delicious di panini e toast, e migliorare i sapori di zuppe, stufati e sughi," lo slogam della diffusione per la prima e commercializzato. La realtà era che Marmite aveva già dominato il mercato australiano e gli australiani erano riluttanti a provare prodotti di produzione locale. Nel 1928, le scarse vendite portarono al cambiamento del nome che divenne 'Parwill'. Walker era determinato a emulare il successo di Marmite. L' innovativo metodo di Walker di marketing fu senza successo. Parwill non riuscì a guadagnare slancio in tutto il paese. Ci vollero, da parte di Fred Walker 14 anni di perseveranza e un cambiamento di nuovo al marchio Vegemite originale, per gli australiani di abbracciare quello che sarebbe poi diventato un'icona australiana. Nel 1935, Fred Walker vendette il brevetto alla Kraft, che tuttora ne detiene i diritti. Nel 1937, un concorso con consistenti premi - tra cui auto Pontiac fu indetto per incoraggiare non solo le voci, ma anche le vendite di Vegemite in tutta la nazione. La vera esplosione ci fu nel 1939, quando la British Medical Association diede la sua approvazione ufficiale, stabilendo che un uso quotidiano di Vegemite facesse bene alla salute.
    La grande diffusione del prodotto fu docuta anche al fatto che durante la Seconda guerra mondiale l’associazione dei medici australiani ne esaltò le qualità nutritive e venne inserita nel rancio dei soldati, diventando un alimento consueto nella dieta dei giovani. Fu proprio allora che durante il conflitto mondiale, la richiesta di Vegemite aumentò vertiginosamente, e tutta la produzione veniva assorbita dall’esercito. Durante la seconda guerra mondiale le forze armate stavano comprando diffusione vegemite in blocco, a causa del valore nutrizionale del prodotto e le scorte riservate ai normali cittadini andarono quindi presto a esaurirsi. La società dovette razionare vegemite su base pro capite in tutta l'Australia, al fine di soddisfare la domanda. E 'ben noto che l'assenza rende il cuore più affettuoso, e quindi la fornitura ridotta di quel sapore Vegemite onnipresente cresciuto nei cuori degli australiani, accrebbe la popolarità. Le pubblicità dell’epoca iniziarono a diffondere messaggi patriottici di consolazione per giustificare la mancanza del prodotto: «Sarà disponibile solo quando i ragazzi torneranno a casa» oppure «Lo mettiamo nello loro razioni alimentari gente: ci dispiace, ma voi dovete aspettare» recitavano gli slogan. Al termine del conflitto la Vegemite fece ritorno sulle tavole delle famiglie australiane, dove è presente tuttora. Nel 1942, esattamente 20 anni dopo, fu sviluppato il marchio "vegemite" che divenne un alimento di base in ogni casa e in ogni dispensa australiana.
    Nel 1954, un trio di giovani brillanti, energici scrisse una canzone diffusa alla radio; era un jingle toe-tapping denominata 'Happy Little Vegemites'. Due anni più tardi, Kraft Foods usò la canzone in una campagna televisiva, che durò ad intermittenza fino alla fine del 1960. Gli australiani sono stati informati attraverso la pubblicità dei benefici nutrizionali e la diffusione di Vegemite si sparse per ogni fascia d'età. Nel 1980, la canzone dello spot originale 'Happy Little Vegemites', fu ri-masterizzata per essere trasmessa per intera nuova generazione di australiani e divenne il secondo, inno nazionale non ufficiale dell'Australia.

    Il mondo sarà sempre in evoluzione, ma una cosa che rimarrà con la stessa ricetta invariata è il vegemite. E 'amato da bambini, ragazzi e adulti. E 'ancora consumata dalle truppe all'estero. E 'portato in valigie e zaini di viaggiatori australiani, come un piccolo promemoria, e un piccolo assaggio, di casa. ci sarà un motivo perchè oltre 22 milioni di vasetti sono consumati ogni anno ed è intrinsecamente legata con il passato e il futuro dell'Australia come il marchio vegemite è futuro.


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    Edited by gheagabry1 - 7/6/2022, 21:45
     
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  9. gheagabry
     
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    Zuppa con coda di manzo



    Il braised oxtail è un piatto tipico australiano preparato con coda di manzo in umido cotta con odori e Marsala.


    Ingredienti:
    1 coda di manzo
    3 cucchiai di farina
    50g di burro
    100g di prosciutto crudo a dadini
    pepe q.b.
    1/2 foglia di alloro
    1 mazzetto di odori per il brodo
    sale q.b.
    3 carote
    4 gambi di sedano
    1 rapa
    1 porro
    acqua q.b.
    3 cucchiai di Marsala



    Tagliare a pezzi la coda di manzo. Infarinare i pezzi e farli rosolare nel burro con il prosciutto. Quando la coda sarà colorita passarla in un'altra casseruola e coprirla d'acqua, aggiungendo il pepe la 1/2 foglia di alloro e gli odori. Aggiustare di sale. Lasciare cuocere piano piano per circa 3 ore. Tagliare a dadini le carote il sedano, la rapa, il porro e metterli nella pentola dove si è fatta rosolare la coda e che conterrà ancora il sugo di cottura. Lasciare stufare piano aggiungendo l'acqua. Levare l'osso centrale dalla coda e tagliare a dadini la carne. Passare e sgrassare il brodo calcolando la quantità per 6 persone. Portarlo a bollore sul fuoco e gettarvi le verdure pronte e la carne. Versare nella zuppiera e aggiungere il Marsala. Mescolare bene e servire con delle fette di pane abbrustolito.
     
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  10. gheagabry
     
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    I LAMINGTONS


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    I lamingtons australiani sono squisiti dolcetti realizzati con piccoli ritagli di pan di spagna che vengono immersi in una glassa al cioccolato e ricoperti con farina di cocco. Sofficissimi, golosi e molto semplici da preparare, si conservano bene per diversi giorni chiusi in contenitori ben sigillati. I lamingtons, oltre ad essere il dolce nazionale della cucina australiana, sono molto diffusi anche in Sud Africa e sono conosciuti in diverse varietà: semplici, senza farcitura interna, con un ripieno di crema pasticcera o crema chantilly, o ancora con marmellata di limone, lampone o di fragola.
    I lamingtons hanno una misura standard di 4 cm per lato.
    I Lamingtons rimangono uno spuntino popolare in Australia e Nuova Zelanda e venerdì 21 luglio 2006 è stato designato come National Lamington Day in Australia. I Lamingtons sono spesso venduti a raccolte di fondi per scuole o gruppi di beneficenza, noti come "unità lamington". Alcuni australiani abbreviano il nome in "Lammo" (singolare) o "Lammos" (plurale)

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    ..storia e leggende..

    Maurice French, professore emerito di storia all'Università del Queensland meridionale crede che sia certo che i lamington prendessero il nome da Lord Lamington , che fu governatore australiano di fine Ottocento del Queensland dal 1896 al 1901 o sua moglie, Lady Lamington. Il primo riferimento noto alla denominazione di Lamington, giugno 1927, collega la torta a Lord Lamington.

    La maggior parte delle storie attribuisce la sua creazione allo chef di Lord Lamington, il francese Armand Galland, che fu chiamato a breve termine per dare da mangiare agli ospiti inattesi. Usando solo gli ingredienti disponibili e limitati, Galland tagliò un po 'di pan di spagna alla vaniglia francese cotto il giorno prima, intinse le fette nel cioccolato e le mise nel cocco. Questa versione degli eventi è supportata dalle memorie di Lady Lamington. Il cocco non era ampiamente usato nella cucina europea in quel momento, ma era noto a Galland la cui moglie era di Tahiti dove il cocco era un ingrediente comune. Un altro possibile inventore fu Amy Schauer, istruttrice di cucina al Central College di Brisbane dal 1897 al 1938.

    Un resoconto suggerisce che Lamington fu prima servito a Toowoomba , quando Lord Lamington portò il suo entourage a Harlaxton House per sfuggire al caldo vapore di Brisbane , mentre un altro sostiene che fu creato da Galland al Queensland's Government House di Brisbane nel 1901. Un'ulteriore alternativa è che il cuoco di Lord Lamington, presumibilmente Galland, lasciò cadere accidentalmente un blocco di pan di spagna in un piatto di cioccolato. In seguito si scoprì che la noce di cocco essiccata, cosparsa sulla cima, rendeva le torte più appetitose.

    La prima menzione nota di "torta Lamington" appare in un resoconto di un giornale del 1896 su "La funzione di Lamington" a Laidley, nel Queensland. L'evento è stato in onore di Lord Lamington e fu anche presentato "Lamington Tea", "Lamington Soup" ecc, quindi, in assenza di una descrizione della torta, il nome della torta potrebbe significare nient'altro che il nome dell'evento. Una ricetta del 1900 per la torta Lamington fu trovata nel giornale del Queensland Country Life. Mentre la ricetta ebbe origine nel Queensland, si diffuse rapidamente, apparendo in un giornale di Sydney nel 1901 e in un giornale neozelandese nel 1902.



    “C’era una volta, molti , molti anni fa, a cavallo tra ‘800 e ‘900, nella lontana Australia, un gentiluomo di nome Charles Wallace Baillie, Barone di Lamington, Governatore dello stato del Queensland. ….. Questo gentiluomo, era noto per essere molto goloso, oltre che per la sua estrema severità nei confronti della servitù, e così tutti lo temevano moltissimo e cercavano di accontentarlo sempre….
    Un giorno la sua cuoca, commise un gravissimo errore: bruciacchiò la superficie dello “sponge cake”, il dolce preferito dal Barone…..
    La poveretta cadde in preda ai più gravi tormenti: come fare a servire il dolce al goloso e meticoloso padrone senza essere duramente sgridata o magari addirittura licenziata…….” la tradizione narra che la cuoca, per non far notare la bruciacchiatura, immerse il dolce, tagliato in pezzetti, in una morbida glassa di cioccolato, e poi, per non far sporcare le dita al nobiluomo, li rotolò nella farina di cocco.
    Altre versioni della storia parlano di cameriere affrante, o di cappelli di feltro come modelli del dolce o di lady Lamington golosa moglie del governatore….
    Anzi per la verità, questo dessert è così celebre che anche scozzesi e neo zelandesi ne reclamano la paternità.
    Gli scozzesi, trovando incredibili somiglianze tra il vello delle pecore, quasi simbolo nazionale, e il cocco che riveste i dolcetti, ne attribuisce la creazione ad una ingegnosa donna scozzese che li preparò la prima volta per dei tosatori di pecore itineranti.
    I neo zelandesi, invece per attribuirsene il merito storpiano il nome dei dolcetti in leamington o lemmington, dal nome di due loro città.
    (http://menuturistico.over-blog.com)



    Per fare i lamingtons si usa generalmente il pan di spagna, oppure una base di torta al burro o ancora l'impasto del plumcake.



    Ingredienti per circa 30 lamingtons

    4 uova
    200 g di zucchero semolato
    1 cucchiaino di estratto di vaniglia
    200 g di farina
    1 cucchiaino di lievito in polvere
    110 g di di burro fuso e raffreddato

    Per la glassa

    75 g di burro
    250 ml di latte 65g
    1/2 tazza (cup) di cacao in polvere
    400 g di zucchero a velo

    Per decorare

    1 tazza (cup) di farina di cocco

    Sbattere le uova con lo zucchero e la vaniglia, aggiungere la farina precedentemente mescolata con il lievito a mano a mano setacciandola, infine unire il burro fuso. Versare il composto in una teglia e infornarlo in forno già caldo a 180°C e cuocere per 25 minuti (fare la prova dello stuzzicadenti per verificare la cottura).

    Quando la torta si è raffreddata tagliarla in cubetti di circa 4 cm per lato e successivamente conservarli in frigorifero per alcune ore così da farli rassodare e permettere che siano più facili da immergere nel cioccolato fuso.

    Per preparare la glassa: setacciare lo zucchero a velo e il cacao in due ciotole diverse. In un pentolino far sciogliere il burro, aggiungere il latte e quindi prima il cacao e poi lo zucchero a velo mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi. Prima che il cioccolato si raffreddi passare ogni cubetto di torta nel cioccolato e poi nella ciotola con la farina di cocco, quindi appoggiarli sulla graticola del forno a scolare. Prima di servirli ripassarli in frigorifero per poche ore così che la glassa si addensi.

    I lamingtons possono essere mangiati sia a temperatura ambiente che freschi da frigorifero.
    (www.cibo360.it)



    Edited by gheagabry1 - 7/6/2022, 21:23
     
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    Chiko Roll

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    Il Chiko Roll è uno snack salato australiano, ispirato al rotolo primaverile cinese e venduto per la prima volta nel 1951 come "Chicken Roll" nonostante non contenga pollo. Lo snack è stato inventato per essere facilmente mangiato in movimento senza un piatto o posate.
    Il ripieno del Chiko Roll è principalmente cavolo e orzo, oltre a carote, fagiolini, manzo, sego di manzo, cereali di grano, sedano e cipolla. Questo ripieno è parzialmente macerato e racchiuso in un grosso tubo di pasta di uova e farina poi fritto in olio vegetale .

    Al culmine della sua popolarità negli anni '60 e '70, in Australia vennero venduti annualmente 40 milioni di rotoli Chiko. Il prodotto è descritto come un'icona culturale australiana.





    ..la storia..

    Wagga è stata la culla del rotolo di Chiko. E' stato inventato da Frank McEncroe, un calderaio di Bendigo, nella Victoria, rivolto a un catering per partite di calcio e altri eventi all'aperto. Dagli anni '30 agli anni '50, Francis e i suoi fratelli avevano gestito una grande impresa di catering per servizi, viaggiando per degli spettacoli campestri con il loro team di circa trenta persone. Francis era sempre alla ricerca di idee nuove e distintive per rimanere al passo con i suoi concorrenti.
    Un giorno Frank pensò che c'era bisogno di uno spuntino caldo che potesse essere mangiato con una mano in occasione di un incontro sportivi, di campionati, partite di calcio e simili. Nel 1950, McEncroe vide un concorrente vendere rotoli cinesi fuori dal Richmond Cricket Ground e decise di aggiungere un prodotto simile alla sua linea, ma secondo lui i rotoli cinesi erano troppo fragili per essere facilmente maneggiati in un ambiente informale all'aperto. Ideò un rotolo molto più grande e robusto che avrebbe fornito un pasto veloce che era sia ragionevolmente consistente e facilmente gestibile
    Fece i suoi primi rotoli su una piccola macchina per salsicce alimentata a mano. Erano una miscela di montone disossato, sedano, cavoli, orzo, riso, carote e spezie. Questo composto fu avvolta in un pasta di uovo e farina, quindi fritta. Entrambe le estremità furono richiuse a mano. Il risultato fu il rullo Chiko, che debuttò al Wagga Wagga Agriculture Show nel 1951. Il Chiko sarebbe probabilmente rimasto una curiosità vittoriana regionale se non fosse stato per un incontro fortuito con alcuni altri visionari e per i soldi che la moglie di Frank, Annie, aveva risparmiato durante la guerra. McEncroe usò questi soldi per comprare una piccola fabbrica a Coburg, in Victoria. Per caso, si trovava vicino alla Floyd Family Iceworks. I Floyds incoraggiarono Frank a congelare i suoi prodotti per la distribuzione e insieme formarono Frozen Food Industries Pty Ltd. per commercializzare Chikos e altri fast food.La nuova società divenne pubblica nel 1963.
    I Chiko Rolls sono stati pubblicizzati con il personaggio "Chiko Chick", una donna seducente su una moto accompagnata dallo slogan "Non potresti andare a fare un rotolo Chiko?"

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    Nel 1965, la maggior parte dei ristoranti australiani da asporto, in particolare bar e negozi di pesce e patatine vendevano i Chiko Rolls, con lo slogan di marketing "Grab a Chiko" che indicava la facilità con cui si poteva prendere un rotolo di Chiko dal freezer e metterlo in una friggitrice. All'apice della loro popolarità negli anni '70, 40 milioni di Chiko Roll furono venduti in tutta l'Australia ogni anno e più di un milione venivano esportati in Giappone.

    Durante i primi anni '80, fu usato lo slogan "Non si può buttare il rotolo"
    Dal 1995, il marchio Chiko è di proprietà di Simplot Australia . Tutti i rulli Chiko vengono ora prodotti a Bathurst, nel Nuovo Galles del Sud , su una macchina appositamente progettata che produce la sfoglia e il ripieno allo stesso tempo in rotoli lunghi. Vengono quindi automaticamente tagliati e i bordi piegati.
    Nel 2008, la società ha iniziato una ricerca a livello nazionale per il nuovo "Chiko Chick", sperando di minimizzare l'aspetto tradizionalmente volgare a favore di un'immagine più sana della "ragazza della porta accanto". Nel luglio 2008, il nuovo poster pubblicitario è stato presentato al Wagga Wagga Showgrounds con Annette Melton come nuovo volto.
    L'aumento della concorrenza nel mercato australiano del cibo da asporto negli ultimi decenni ha visto un calo del profilo del rotolo di Chiko. Tuttavia, rimangono uno spuntino popolare negli eventi sportivi.

    A settembre 2016 si è verificato un disaccordo nel Parlamento del NSW sulle origini del rotolo di Chiko. Il deputato del NSW National Andrew Gee, membro del Labour per Bendigo Lisa Chesters e il membro di Riverina Michael McCormack hanno rivendicato lo spuntino originario nelle loro rispettive città.

    Per celebrare il 50 ° anniversario della creazione del rullo Chiko, l'attuale produttore ha presentato repliche placcate in oro alle città di Bendigo e Wagga Wagga.



    Edited by gheagabry1 - 7/6/2022, 21:37
     
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    "Il cibo aborigeno è antichissimo,
    ma per gli chef di tutto il mondo è un cibo assolutamente nuovo".


    In Australia e Usa Mark Olive è un volto familiare; chef aborigeno australiano della costa Est dal grande sorriso e dalla battuta sempre pronta. Non potrebbe essere altrimenti: Mark oltre ad essere un cuoco ha passato anni nell'industria del cinema e del teatro, diventando anche per questo motivo il primo chef presentatore indigeno aborigeno australiano.

    IL VOLTO DELLA CUCINA ABORIGENA AUSTRALIANA: MARK OLIVE



    "Nel 2006 sono stato il primo presentatore aborigeno sulla tv Australiana. Pazzesco vero?"

    Mark, detto The Black Olive, inizia a cucinare 30 anni fa, e nel suo passato anche un maestro italiano, lo chef Rino Collecchia. In seguito la sua carriera procede con ristoranti di alto livello, poi il cinema e la televisione in veste di cuoco e una società di catering.

    Mark non ha mai dimenticato il cibo e gli ingredienti nativi e ha cercato di farne un punto di forza nella sua carriera: erbe, frutta, piante spontanee come la Kutjera, pianta del deserto piccolissima che fa parte della famiglia dei pomodori a da cui si ricavano dei piccoli pomodorini che una volta seccati si usano come spezia.

    Per questo motivo, per il suo impegno nella comunità degli aborigeni australiani e per la sua abilità di raccontare ingredienti e territorio, Mark è oggi diventato il volto del turismo australiano enogastronomico, che sempre più spesso spinge verso percorsi turistici capaci di coinvolgere le comunità aborigene.

    Mark dice: "Fin quando non sei in Australia è difficile immaginarsi le distanza fra una città e l'altra; si possono percorre 1000 km senza incontrare una casa o un ristorante. E in tutta l'Australia, da quella Est alla Ovest, da Queensland a Victoria, ci sono comunità aborigene australiane che hanno dialetti diversi, cucine diverse e tradizioni diverse. Per entrare però in queste comunità bisogna essere invitati dagli anziani. Ad esempio io che sono dell'Est non posso andare liberamente nelle comunità in giro per il paese, ho sempre bisogno di un invito".



    Parlare di cucina aborigena non è dunque semplice; l'Australia è vastissima e come l'Italia ha varie regioni, diversi prodotti tipici e cucine: possiamo però partire proprio da Mark Olive che nella sua cucina utilizza erbe e spezie dai sapori e dagli odori incredibili, poco noti al di fuori dei confini australiani.

    Mark li utilizza nei suoi video, "educando" gli australiani a questo enorme patrimonio olfattivo e degustativo.

    Incredibile il Montain Pepper, blend caldo e profumato perfetto come vinaigrette o da mettere sopra le noci quando le si infornano.
    Mark consiglia per alcune erbe di metterle in mano, strofinarle e annusarle attentamente per carpirne tutte le sfaccettature: ad esempio il Lemon Myrtle è perfetto per il pesce, ma anche sulla frutta come l'ananas, dove rilascia un sapore di menta e limone freschissimo.

    Mark adopera tutto dell'immenso patrimonio naturalistico australiano, anche l'interno di arbusti sopra cui cucina carne o pesce, come quello in copertina, un Barramundi, pesce d'acqua dolce e salata tipico del nord detto "trota dell'Australia", che lui cuoce insieme allo zenzero, patate dolci, saltbush e olio di macadamia.

    La cucina aborigena è tendenzialmente sana: piante, erbe spontanee, foglie di alberi, animali selvatici e pesca. Mark nel suo libro Outback Cafè racconta il suo viaggio fra una popolazione e l'altra, fra i diversi ingredienti e suggerendo per ognuno di essi una ricetta.

    Fra i piatti suggeriti da Mark numerosi di carne, quella tipicamente mangiata in tutta l'Australia dagli aborigi indigeni australiani: emu, coccodrillo e canguro, carni molto magre, proteiche e in alcuni casi indicate per pazienti diabetici. "Una volta nel mio show ho mostrato anche un opossum, in molti pensavano fosse un gatto, immagina lo scompiglio".

    Si anche l'opossum dunque, che Mark ci assicura avere una carne ottima.
    (www.finedininglovers.it)



    Il sud-ovest di WA è noto per i suoi prodotti di livello mondiale, dal marron all'aliotide, l'anatra, l'olio d'oliva e il miele.

    Ma in ogni angolo della regione ci sono anche ingredienti meno conosciuti e altrettanto deliziosi come "bush tucker" , come il mirto di limone, la calce nativa, il prezzemolo di mare e la zuppa di sangue.
    E cucinare con loro non deve essere scoraggiante, secondo il famoso chef Mark "The Black Olive" Olive.

    "In campagna significa che lo facciamo fuori nella boscaglia", spiega Olive del concetto di show in sei parti.

    "Abbiamo un piccolo set da cucina e (Nannup) porta i prodotti e ne faccio un piatto. Gli faccio vedere come cucinare, come usare un coltello, perché non ne ha idea in realtà. "

    Durante i viaggi spesso esilaranti di Nannup, incontra i produttori di formaggio di latte di pecora, i pescatori, gli apicoltori e gli allevatori di avocado mentre si immerge nel pittoresco paesaggio.

    Apprende anche le tradizioni aborigene della regione, discute di cultura e foraggi per erbe e spezie locali prima di raccogliere la sua generosità e presentarla a Olive per le sue creazioni culinarie.

    Poiché Nannup non sa cucinare, lo chef riprende le nozioni di base ed è divertente osservare le battute tra i due uomini mentre costruiscono i piatti del giorno.

    "Era una cosa strana, ma abbiamo lavorato insieme davvero bene e la commedia che ne è uscita è stata abbastanza divertente", dice Olive.



    "Speriamo che dalla quinta serie possa essere in grado di inchiodarlo. Lo sta lentamente prendendo, ed è sempre bello vedere le persone sviluppare le loro abilità ".

    Le ricette prodotte in tutta la serie variano da condimenti come dukkah, tapenade, kimchi e finger lime burro a delizie gastronomiche come anatra scottata in padella e risotto ai funghi, insalata di manzo tailandese con sangue e sangue e persino uno spin nativo su popcorn al miele.

    Olive, che è uno dei tre giudici della nuova serie SBS di alimentari della settimana scorsa, The Chefs 'Line, dice che farebbe fatica a scegliere un piatto preferito del gruppo.

    "Abbiamo fatto così tante ricette", dice.

    "Penso che l'abalone che abbiamo fatto nel primo episodio sia stato davvero buono e che abbiamo usato il miele Manjimup in un episodio successivo, anche il prezzemolo marino proveniente da Yallingup.

    "I prodotti locali hanno davvero messo in mostra quale grande regione sia in termini di cibo".
    (https://thewest.com.au)

     
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