Lionel Messi

calciatore del Barcellona e della nazionale Argentina

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  1. arca1959
     
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    Barcellona-Milan: Messi, notte da marziano.
    Alla caccia del record di Raul

    Grandissima partita e doppietta per l'argentino: il "tabù italiane" non esiste più, è il secondo marcatore della storia della Champions, gli manca solo un Mondiale per "pareggiare" Maradona
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    In fondo, non aveva nemmeno bisogno di una partita così. Perché, in maglia Barcellona, non deve più dimostrare nulla. Però sono sere come queste che alimentano la leggenda, che ti spediscono nei racconti ai nipotini di chi ha avuto la fortuna di vederti giocare. Leo Messi firma un'altra tappa, vinta in fuga solitaria, del suo avvicinamento al mito di Diego Armando Maradona: due gol al Milan, uno più bello dell'altro, Uno, il primo, simile a quello che Diego segnò a Usa 94 alla Grecia, praticamente alla sua ultima recita a livello planetario. Con la maglia dell'Argentina: già, ora alla Pulce manca solo un Mondiale con l'Albiceleste per presentarsi senza alcun senso di inferiorità al confronto con il più illustre dei predecessori.

    numeri da migliore — A livello dei numeri, si può già dire senza timore di essere sacrileghi che Leo è davanti a Diego: Messi è continuo e prolifico come Maradona, in un calcio diverso e in squadre diverse, non fu mai. Con la doppietta al Milan Messi arriva a quota 58 gol in Champions League: sorpassato Ruud Van Nistelrooy (56), ora nel mirino resta solo Raul, ilprimo con 71 gol: il madridista resiterà, a questi ritmi, al massimo un'altra stagione. In questa siamo a 7 in Champions, a 53 stagionali: in Champions ha segnato 13 doppiette, più che chiunque altro nella storia. Nei ritorni degli ottavi, segna da cinque anni consecutivi: una macchina, con 12 reti (gonfiate dalle cinque al Leverkusen nel 7-1 di un anno fa). "Non segna alle italiane", si diceva alla vigilia, e Leo ha risposto dopo 5', con un gol incredibile. Ma non ci sono solo le reti, tutta la gara dell'argentino è stata impressionante nella gestione di ogni singolo pallone. Quando gioca così, non ci sono raddoppi che tengano. Un marziano: Cristiano Ronaldo se ne faccia una ragione, il Pallone d'Oro è prenotato per il prossimi 5-10 anni: già, perché Leo ha solo 25 anni. Abbiamo ancora tempo per divertirci. O per provare a fermarlo, ben sapendo che ci si riesce raramente.


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