Lionel Messi

calciatore del Barcellona e della nazionale Argentina

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    Lionel Messi


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    Dati biografici
    Nome Lionel Andrés Messi
    Paese Argentina

    Passaporto Spagna

    Altezza 169 cm

    Peso 67 kg

    Calcio

    Dati agonistici
    Ruolo Attaccante

    Squadra Barcellona

    Carriera
    Giovanili
    1992-1995
    1995-2000
    2000-2004 Grandoli
    Newell's O.B.
    Barcellona

    Squadre di club1
    2003 Barcellona C
    8 (5)
    2004-2005 Barcellona B
    22 (6)
    2004- Barcellona
    192 (136)
    Nazionale
    2005
    2008
    2005-2011 Argentina U-20
    Argentina Olimpica
    Argentina
    7 (6)
    5 (2)
    67 (19)
    Palmarès
    Olimpiadi

    Oro Pechino 2008

    Mondiali di Calcio Under-20
    Oro Paesi Bassi 2005

    Copa América

    Argento Venezuela 2007

    Statistiche aggiornate al 3 dicembre 2011


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    Lionel Andrés Messi, noto anche con il diminutivo Leo (Rosario, 24 giugno 1987), è un calciatore argentino, attaccante del Barcellona e della Nazionale argentina, di cui è il capitano.
    Dall'edizione del 2009, detiene ininterrottamente il Pallone d'oro, di cui è il massimo vincitore - insieme a Johan Cruijff, Michel Platini e Marco van Basten - e l'unico (dopo il francese) ad averlo conquistato per tre volte consecutive. Con i blaugrana ha giocato fino ad ora 192 partite di campionato, segnando 136 reti. Ha conquistato cinque volte la Liga, altrettante Supercoppe di Spagna, tre UEFA Champions League (dove ha realizzato 43 reti in 62 presenze), due Supercoppe UEFA e due Mondiali per club. È stato nominato FIFA World Player of the Year nel 2009 e UEFA Best Player in Europe nel 2011. Con la Nazionale argentina ha messo a segno 19 gol in 67 partite.
    Biografia
    Nato a Rosario nel giugno 1987, Lionel Messi è di lontane origini italiane, essendo il suo trisavolo Angelo Messi emigrato da Recanati a Rosario nel 1883.

    Messi
    Nel 2007, Messi ha dato vita alla Leo Messi Foundation, una fondazione che si occupa di garantire sostegno, soprattutto medico, ai bambini indigenti. L'11 marzo 2010 è stato nominato ambasciatore UNICEF.
    Nel marzo 2010, France Football lo ha classificato al primo posto tra i calciatori più ricchi del globo, comprendendo non solo l'ingaggio corrispostogli dal Barcellona, ma anche il guadagno derivante dai numerosi contratti pubblicitari.
    Messi è ritratto sulla copertina dei videogiochi Pro Evolution Soccer 2009, Pro Evolution Soccer 2010 e Pro Evolution Soccer 2011. L'argentino è sponsorizzato dall'azienda tedesca dell'Adidas, per la quale ha realizzato anche degli spot pubblicitari. Nel giugno 2010, Messi ha siglato un contratto di tre anni con Herbalife che garantisce un prezioso sostegno alla Leo Messi Foundation.
    Nell'aprile 2011, Messi è stato inserito tra i nomi papabili per vincere l'annuale classifica del Time che premia il personaggio più influente dell'anno.
    Caratteristiche tecniche
    « Il pallone gli resta incollato al piede; ho visto grandi giocatori nella mia vita, ma nessuno con un controllo di palla come quello di Messi. »
    (Diego Armando Maradona)

    Alto 169 centimetri, e con il baricentro del corpo più basso rispetto a corporature più longilinee, Messi ha ottime qualità nel controllo della palla e nell'accelerazione. Mancino, con l'esterno sinistro si porta avanti il pallone, cambia direzione di movimento in pochissimo tempo ed esegue dribbling, mentre con l'interno del piede fornisce per lo più assist per i suoi compagni di squadra.
    A livello tattico, gioca su entrambe le fasce del campo cercando spesso l'azione solitaria in contropiede; è anche in grado di interpretare e sfruttare i "tagli" nella difesa avversaria, trovando quindi più facilmente la via del gol.

    Carriera

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    Barcellona

    Gli inizi e l'arrivo al Barcellona


    Soprannominato la Pulga (in italiano la Pulce), per via della sua statura, inizia a giocare a calcio all'età di cinque anni nel Grandoli, squadra allenata dal padre. Nel 1995, a otto anni, passa al Newell's Old Boys. All'età di 12 anni, gli viene diagnosticata una forma di ipopituitarismo (deficienza di secrezione di somatotropina). Il River Plate mostra interesse nei suoi confronti, ma non ha abbastanza denaro per pagargli le cure necessarie e il trasferimento dal Newell's Old Boys. È quindi il Barcellona, attraverso il direttore sportivo Carles Rexach, ad interessarsi al suo talento dopo averlo visto giocare e ad assicurarsi le prestazioni sportive del ragazzo, rendendosi disponibile a pagargli le cure qualora si fosse trasferito in Spagna; Messi arriva quindi in Europa insieme alla famiglia, venendo aggregato alle formazioni giovanili dei blaugrana e firmando il suo primo contratto ufficiale il 1º marzo 2001.
    Nel 2002 fu in procinto di passare alla squadra italiana Como, come dichiarato da Enrico Preziosi, allora presidente della squadra lariana, ma il trasferimento non andò in porto: "Venne da noi per un provino: aveva 15 anni e lo scartammo".
    Fa il suo esordio non ufficiale in prima squadra contro il Porto il 16 novembre 2003 e dopo meno di un anno debutta in una gara ufficiale contro l'Espanyol il 16 ottobre 2004, diventando il terzo più giovane giocatore a vestire la maglia del Futbol Club Barcelona ed il più giovane a giocare nella Liga (record battuto solo dal compagno Bojan Krkić nel settembre 2007). Quando realizza il suo primo gol in prima squadra contro l'Albacete il 1º maggio 2005, ha solo 17 anni, 10 mesi e 7 giorni, diventando così il più giovane giocatore ad aver segnato in una gara di campionato per il Barça fino al 2007, quando è ancora Bojan Krkić a superare questo record, realizzando una rete su assist dello stesso Messi.
    La ribalta internazionale arriva nell'estate del 2005 quando, segnando 6 gol in 7 partite, contribuisce alla vittoria della sua nazionale al Mondiale Under-20, divenendo il capocannoniere e venendo eletto miglior giocatore del torneo. Inoltre risulta essere l'unico calciatore ad aver segnato in tutte le fasi della competizione: una rete nella fase a gironi contro l'Egitto, una rete negli ottavi di finale contro la Colombia, una rete ai quarti di finale contro la Spagna, una rete in semifinale contro il Brasile e la doppietta decisiva nella finale contro la Nigeria.

    Stagione 2005-2006


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    Il 16 settembre, per la seconda volta in tre mesi, il Barcellona annuncia un prolungamento del suo contratto, questa volta con un ingaggio da professionista e la scadenza a giugno 2014. Il 25 settembre ottiene la cittadinanza spagnola e finalmente ha la possibilità di debuttare nella Liga, quando in precedenza il raggiungimento della quota di extra-comunitari nella squadra titolare glielo aveva spesso impedito. Esordisce in Champions League il 27 settembre contro l'Udinese, squadra della Serie A italiana. Nel dicembre dello stesso anno, il quotidiano italiano Tuttosport lo premia con il titolo Golden Boy 2005 come miglior giocatore Under-21 in Europa, davanti a Lukas Podolski, Wayne Rooney e Cristiano Ronaldo.
    In campionato realizza 6 reti in 17 partite e segna una rete nelle prime 6 partite giocati in Champions League. La sua fama di giocatore decisivo nei big match viene confermata dalle ottime prestazioni fornite nelle trasferte vittoriose contro Real Madrid e Chelsea, rispettivamente nella Liga ed in Champions League. La stagione dell'argentino finisce però prematuramente il 7 marzo 2006, quando si lacera un muscolo della coscia destra durante il secondo tempo della gara contro il Chelsea, mentre il Barcellona finisce la stagione come campione di Spagna e d'Europa.
    L'infortunio che lo ha bloccato per due mesi alla fine della stagione 2005-2006 non gli impedisce di partecipare al Mondiale in Germania: il 15 maggio viene selezionato dal CT José Pekerman.

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    Stagione 2006-2007



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    Le prestazioni di alto livello offerte nella stagione precedente, gli garantiscono un posto da titolare nella squadra blaugrana, che deve vedersela nella Liga con i rivali storici del Real Madrid.
    Il 12 novembre, nella gara contro il Real Saragozza si procura una frattura metatarsale in un tackle, che lo costringe ad uno stop di tre mesi. Si trasferisce in Argentina per recuperare dall'infortunio e durante questo periodo si fa largo un interesse dell'Inter. Ritorna a giocare l'11 febbraio contro il Racing Santander, entrando come sostituto durante il secondo tempo. Rijkaard gestisce con cura il suo ritorno e gradualmente incrementa i minuti giocati in ogni gara. Un mese dopo il ritorno, il 10 marzo, gioca contro il Real Madrid il suo primo match da titolare dopo l'infortunio. L'argentino realizza una tripletta che permette al Barcellona di pareggiare 3-3 con un uomo in meno, riequilibrando sempre il risultato e segnando l'ultimo gol nel tempo di recupero. Facendo questo diventa il primo giocatore dopo Iván Zamorano (Real Madrid, stagione 1994-1995) e dopo Romário (Barcellona, stagione 1993-1994) a segnare una tripletta nel Clásico spagnolo. Diventa anche il giocatore più giovane ad aver segnato in questa particolare gara.
    Il 18 aprile 2007 segna due gol durante la semifinale di Coppa del Re contro il Getafe, uno dei quali molto simile a quello realizzato da Maradona contro l'Inghilterra ai Mondiali del 1986 in Messico, conosciuto come il Gol del secolo. La stampa mondiale lo paragona a Maradona mentre quella spagnola lo appella addirittura come Messidona. Messi inizia l'azione dalla stessa distanza, 62 metri, supera lo stesso numero di giocatori, sei incluso il portiere, e mette il pallone in rete da una posizione molto simile, correndo verso la bandierina del calcio d'angolo così come Maradona fece in Messico ventuno anni prima.

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    Più tardi, il 9 giugno, in un derby cruciale nella Liga contro l'Espanyol, segna un gol con la mano, per certi versi simile alla celebre mano de Dios dello stesso Maradona. La rete, così come quella del Pibe de oro, viene convalidata tra le proteste degli avversari, suscitando molte polemiche verso il direttore di gara e verso l'argentino stesso, il quale viene accusato di antisportività.
    La stagione si conclude con 14 gol nella Liga, di cui 11 segnati nelle ultime 13 partite. Nonostante il suo grande stato di forma il Barcellona fallisce nella difesa del titolo ed è il Real Madrid a vincere la Liga, avendo la meglio in una testa a testa da record.
    Nella stagione 2006-2007 si conferma uno dei migliori giocatori al mondo. Vince il Trofeo Bravo del Guerin Sportivo come miglior calciatore europeo sotto i 21 anni, si classifica terzo nella graduatoria del Pallone d'oro 2007, vinto da Kaká, e secondo nella graduatoria del FIFA World Player of the Year 2007.




    Stagione 2007-2008


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    Segnando 5 gol in una settimana conduce il Barcellona tra le prime quattro della Liga. Il 22 settembre firma una doppietta contro il Siviglia. Pochi giorni prima aveva segnato nella vittoria 3-0 sul Lione in Champions e il 26 settembre un'altra rete nella vittoria 4-1 sul Real Saragozza.


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    Viene nominato nel FIFPro World XI come attaccante e un sondaggio condotto dalla versione on-line del quotidiano spagnolo Marca lo definisce miglior giocatore al mondo con il 77% dei voti. In seguito anche altri quotidiani di Barcellona come El Mundo Deportivo e Sport iniziano a proporlo come prossimo Pallone d'Oro, seguendo il pensiero di due leggende del calcio mondiale come Franz Beckenbauer e Johan Cruyff. Diverse personalità del calcio, come Ronaldinho, Samuel Eto'o, Frank Rijkaard, Víctor Fernández, Bernd Schuster, Guti, Raul, Gianluca Zambrotta, Francesco Totti, Antonio Cassano, Diego Maradona e Pelé dichiarano di considerarlo il miglior calciatore al mondo.
    Il 27 febbraio gioca la sua centesima gara ufficiale con il Barcellona.
    Il 4 marzo si procura una lacerazione al muscolo della coscia sinistra durante la gara di Champions contro il Celtic Glasgow, che lo terrà fermo per sei settimane. Abbandona il campo di gioco al 35º minuto con le lacrime agli occhi. Questa è la quarta volta in tre stagioni che subisce un infortunio del genere.

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    Stagione 2008-2009

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    Nell'estate del 2008, in seguito alla cessione di Ronaldinho al Milan, indossa la maglia numero 10.
    Il 1º dicembre, a Barcellona, gli viene assegnato il "Premio Protagonista del Deporte", come sportivo e come esempio di solidarietà con i problemi umanitari. Il 2 dicembre, a Parigi, la rivista France Football assegna il Pallone d'oro 2008 e Messi si piazza al secondo posto (281 voti) alle spalle del vincitore Cristiano Ronaldo (446 voti).
    Viene inserito, insieme ai compagni di squadra Puyol e Xavi nella squadra migliore dell'anno con il premio FIFPro World XI. Nel mese di gennaio è secondo nella classifica del FIFA World Player 2008, vinto da Cristiano Ronaldo, e nella Top 11 del 2008 scelta dopo un sondaggio su "Fifa.com"
    Il 1º febbraio mette a segno il gol numero 5.000 in campionato nella storia del Barcellona in occasione del successo in rimonta per 2-1 sul Real Racing Club, arrivato grazie alla doppietta dell'argentino entrato in campo nel secondo tempo. Realizza 24 gol in campionato e 9 nella UEFA Champions League. Il 13 maggio vince la sua prima Coppa del Re, segnando un gol e fornendo 2 assist nella vittoria per 4-1 contro l'Athletic Bilbao.
    Il 27 maggio si laurea campione d'Europa vincendo la Champions League allo Stadio Olimpico di Roma contro il Manchester. Con un colpo di testa, a scavalcare van der Sar, è l'autore del gol del 2-0, che gli permette di conquistare anche il titolo di capocannoniere della competizione con 9 centri in 12 presenze.
    Dopo una stagione così positiva, l'argentino riceve vari riconoscimenti come il "Trofeo Alfredo Di Stefano", che premia il miglior giocatore della stagione in prima divisione spagnola, ed il premio "Atleta latino dell'anno" secondo l'ESPN. Inoltre viene insignito del premio come miglior giocatore della UEFA Champions League 2008-2009.

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    Stagione 2009-2010

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    La stagione 2009-2010 inizia il 16 agosto con la gara di andata della Supercoppa di Spagna contro l'Athletic Bilbao; una settimana dopo, nella gara di ritorno, segna una doppietta, contribuendo alla vittoria finale per 3-0. Il 27 agosto Messi viene premiato come miglior attaccante e miglior giocatore della Champions League. Il 28 agosto conquista la sua prima Supercoppa europea contro lo Shakhtar Donetsk, battuto con il punteggio di 1-0 con gol di Pedro Rodríguez su assist proprio di Messi nei minuti finali del secondo tempo supplementare. Il 18 settembre firma il rinnovo del contratto che lo lega al Barcellona fino al 2016, con una clausola rescissoria pari a 250 milioni. Il suo stipendio dal rinnovo in poi ammonta a 10,5 milioni netti all'anno, facendo sì che diventi il giocatore più pagato al mondo fino a quel momento. Il 1º dicembre 2009 Messi è eletto da France Football Pallone d'oro 2009 con 473 punti. Il distacco sul Pallone d'oro 2008 Cristiano Ronaldo (233 punti) è il più grande della storia dell'importante riconoscimento istituito nel 1956. Messi è inoltre il primo argentino a vincerlo. Il 19 dicembre 2009 vince la Coppa del Mondo per club, segnando il goal decisivo ai tempi supplementari in finale contro l'Estudiantes. Il 21 dicembre 2009 Messi viene eletto FIFA World Player 2009, diventando così il primo argentino a ricevere un premio FIFA nella storia del calcio. Messi totalizza 1073 punti, distanziando in maniera significativa il secondo classificato, Cristiano Ronaldo, il quale totalizza 352 punti.

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    Il 16 gennaio, con la doppietta messa a segno contro il Siviglia, supera quota 100 gol con il Barcellona (101), diventando il più giovane "centenario" della storia del club. Nella gara di ritorno dei quarti di finale di UEFA Champions League 2009-2010 contro l'Arsenal (4-1) disputatasi il 6 aprile marca quattro reti; in tale competizione sono sette [Messi compreso] i calciatori ad aver segnato tanto in una sola partita, ma solo l'argentino ha fatto ciò nella fase a eliminazione diretta. Grazie a queste reti supera il suo precedente record di 38 marcature stagionali, arrivando a 39 segnature. Raggiunge, inoltre, Rivaldo nella classifica dei marcatori del Barcellona più prolifici nella UEFA Champions League. Nella partita successiva contro il Real Madrid Messi segna ancora, contribuendo alla quarta vittoria consecutiva del Barcellona nel Clásico e portando così i suoi gol stagionali a quota 40.
    Chiuderà la sua stagione a quota 47 gol, di cui 34 in campionato, che gli permettono di eguagliare il primato di squadra stabilito da Ronaldo nel 1996-1997 e di vincere il titolo di Pichichi e la Scarpa d'Oro. Messi brilla anche nella partita finale contro il Valladolid (4-0), decisiva per la conquista della Liga da parte del Barça, con una doppietta.

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    Stagione 2010-2011

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    Il 21 agosto 2010 è protagonista della partita di ritorno della Supercoppa nazionale, dove segna una tripletta nella partita vinta per 4-0 contro il Siviglia. Tale risultato ha ribaltato la gara di andata terminata 3-1 per gli avversari, consentendo a Messi e compagni di aggiudicarsi il primo trofeo della stagione.
    Il 10 gennaio 2011 gli viene consegnato il nuovo Pallone d'oro FIFA, nato dalla fusione tra il Pallone d'oro di France Football e il FIFA World Player. Dietro di lui i compagni di squadra Iniesta e Xavi. Lionel Messi è il secondo giocatore nella storia del Barcellona a vincere per due volte il Pallone d'oro: prima di lui ci era riuscito solo l'olandese Johan Cruyff.
    Nel marzo 2011 la rivista France Football lo colloca al primo posto della classifica dei calciatori che guadagneranno di più in quell'anno, percependo, tra ingaggio e introiti pubblicitari, la cifra di 31 milioni di euro. Dietro di lui, Cristiano Ronaldo (27,5 milioni) e Wayne Rooney (20,7 milioni).
    Il 27 aprile firma una prestigiosa doppietta al Bernabeu nella semifinale d'andata della UEFA Champions League 2010-2011 contro i rivali del Real Madrid (2-0), mettendo così a segno 11 gol in 11 partite nella coppa europea..Il 3 maggio grazie al punteggio di 1 a 1 nella gara di ritorno, il Barcellona accede alla finale di Wembley. Nella finale del 28 maggio, contro il Manchester United (come due anni prima), la squadra blaugrana si aggiudica la quarta Champions League della sua storia, terza per Messi, battendo gli inglesi per 3-1, dove Messi è autore della rete del momentaneo vantaggio per 2-1 con un pregevole sinistro dal limite dell'area di rigore. Quello in finale è il suo dodicesimo gol dell'anno in Champions, che gli permette di divenire così capocannoniere della Champions League per il terzo anno consecutivo. In totale per Messi sono 53 i gol segnati (a pari con Cristiano Ronaldo) su 55 partite stagionali che sommati ai 47 della scorsa annata fanno 100 gol in due stagioni.

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    Stagione 2011-2012

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    Il 14 agosto 2011 segna una rete nella gara di andata della Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid, gara terminata 2-2, mentre tre giorni dopo, nella gara di ritorno, fornisce un assist ad Andres Iniesta per il gol del momentaneo 1-0 e segna una doppietta in ragione della quale la partita termina con il risultato di 3-2 decretando la vittoria del trofeo da parte del Barcellona. Le reti così segnate in carriera ai rivali del Real Madrid diventano 13. Inoltre, sempre grazie a queste due realizzazioni, diventa il miglior marcatore di sempre della Supercoppa di Spagna con 8 reti, superando Raul.
    Il 25 agosto vince la prima edizione dell'UEFA Best Player in Europe Award. Due giorni dopo ottiene la Supercoppa europea, giocata contro il Porto: dopo aver sbloccato il risultato, fornisce a Cesc Fàbregas l'assist per il definitivo 2-0.
    Dopo una doppietta al Villarreal e due triplette in campionato contro Osasuna e Atletico Madrid, il 28 settembre, con la doppietta segnata nel secondo turno di Champions League contro il BATE Borisov, con 194 gol in maglia blaugrana, raggiunge László Kubala al secondo posto dei cannonieri di tutti i tempi del Barcellona. Il primo gol segnato nella tripletta al Viktoria Plzeň della quarta giornata del girone di Champions League giocata il 1º novembre vale il suo 200º gol in maglia blaugrana.

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    Nell'anno solare 2011 è riuscito a segnare almeno un gol in tutte le competizioni a cui ha preso parte, ovvero nella Liga, in Champions League, nella Coppa del Rey, nella Supercopa de España, nella Supercoppa europea e nel Mondiale per club, eguagliando il record di Pedro del 2009.
    Il 9 gennaio 2012 a Nyon, Svizzera, vince il secondo Pallone d'oro FIFA.

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    Nazionale

    Mondiale Under-20 2005

    Con la rappresentativa Under-20 si impone a livello internazionale nell'estate 2005 quando, segnando 6 gol in 7 partite, contribuisce alla vittoria della sua nazionale al Mondiale Under 20 in Olanda, venendo eletto miglior giocatore del torneo (Adidas Gold Ball) e ottenendo il titolo di capocannoniere (Adidas Golden Shoe).

    L'esordio in Nazionale


    José Pekerman lo convoca nella Nazionale maggiore e debutta il 7 agosto contro l'Ungheria: entrato al 63', lascia il campo in lacrime dopo solo 40 secondi, espulso dall'arbitro, il tedesco Markus Merk, per una gomitata rifilata al difensore Vilmos Vanczák, aggrappatosi alla sua maglia.
    Il mese successivo, il 3 settembre, partecipa alla gara internazionale dell'Argentina in Paraguay, nelle qualificazioni al Campionato mondiale di calcio 2006. Riguardo alla gara (dove la sua squadra è uscita sconfitta) afferma: «Questo è un ri-debutto. Il primo era un po' corto.»

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    Coppa del Mondo 2006
    L'infortunio che lo ha fermato per due mesi al termine della stagione 2005/06 mette in pericolo la partecipazione al Campionato mondiale di calcio in Germania. Nonostante questo viene convocato nella squadra argentina il 15 maggio e riesce anche a disputare qualche minuto della gara amichevole disputata dalla Argentina Under-20 contro l'Angola.
    Rimane a guardare la gara di apertura dell'Argentina contro la Costa d'Avorio dalla panchina, ma nella gara successiva contro la Serbia, diventa il più giovane giocatore a rappresentare l'Argentina in una Coppa del Mondo, entrando al 74esimo minuto per Maxi Rodríguez. Dopo pochi minuti fornisce a Hernan Crespo l'assist vincente e sigla anche il gol finale della vittoria per 6-0, che lo rende il più giovane marcatore della competizione del 2006 ed il quinto in assoluto della Coppa del Mondo. Parte da titolare nel successivo pareggio 0-0 contro l'Olanda.
    Nella seguente gara contro il Messico entra solo al 84esimo minuto, sul punteggio di 1-1. Realizza un gol, annullato per dubbio fuorigioco e l'Argentina ha bisogno dei tempi supplementari per vincere. Durante la gara dei quarti di finale contro la Germania si siede in panchina e l'Argentina perde ai rigori.

    Copa América 2007


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    Quando la Copa inizia lui è il più giovane giocatore del torneo. Gioca la sua prima gara il 29 giugno quando l'Argentina sconfigge gli Stati Uniti 4-1 nella gara di esordio. Dimostra le sue capacità di playmaker, crea la palla gol per Hernan Crespo e conclude numerose volte a rete. Viene sostituito da Carlos Tévez al 79'.
    La sua seconda gara è contro la Colombia, dove si guadagna un rigore che Crespo realizza, pareggiando 1-1. Partecipa anche al terzo gol argentino, subendo un fallo che Juan Roman Riquelme trasforma in gol. Il punteggio finale sarà 4-2 a favore dell'Argentina che si guadagna così un posto nei quarti di finale.
    Nella terza gara, contro il Paraguay, il c.t. lo lascia in panchina, avendo già raggiunto la qualificazione. Entra solo al 64' al posto di Esteban Cambiasso sullo 0-0 ed al 79' partecipa all'azione del gol di Javier Mascherano. Nei quarti l'Argentina affronta il Perù e lui realizza il secondo dei quattro gol che permettono all'Albiceleste di arrivare in semifinale.
    Contro il Messico insacca un pallonetto alle spalle del portiere messicano Oswaldo Sanchez, realizzando il gol del 2-0. La gara finisce con il risultato di 3-0 per gli argentini, che si guadagnano così un posto nella finale contro il Brasile, persa dall'Argentina col risultato di 3-0.

    Pechino 2008

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    Compatibilmente con la giovane età, nel 2008 viene convocato dal C.T. della Nazionale olimpica Sergio Batista per disputare i Giochi olimpici di Pechino. Realizza il primo gol della vittoria 2-1 sulla Costa d'Avorio Under-23 nella gara inaugurale e nei quarti realizza il primo gol e serve l'assist a Ángel Di María per il secondo gol che batte l'Olanda Under-23 ai tempi supplementari.
    Fornisce un'altra buona prestazione contro il Brasile Under-23 nella semifinale in cui l'Argentina si impone per 3-0, avanzando alla finale. Nel match che assegna la medaglia d'oro, si guadagna l'Oro Olimpico fornendo a Di María l'assist per l'unico gol segnato dai sudamericani, che consente loro di vincere la gara contro la Nigeria Under-23.

    Coppa del Mondo 2010

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    Il 12 maggio 2010 viene inserito nella prima lista dei giocatori convocati ai Mondiali del 2010 in Sudafrica composta da 30 nomi. Il 19 maggio il ct argentino Diego Maradona lo inserisce nella lista definitiva dei 23 convocati per la competizione. Il 12 giugno debutta nel torneo giocando la prima partita della fase a gironi, vinta 1-0 contro la Nigeria a Johannesburg. Messi gioca tutte le partite della competizione, tuttavia senza mai andare a segno, e, il 3 luglio, a Città del Capo, nei quarti di finale, l'Argentina viene sconfitta per 4-0 dalla Germania ed eliminata. Chiude il torneo, pertanto, con 5 presenze e nessuna realizzazione.


    Dopo il Mondiale

    Il 7 settembre 2010 torna al gol con la maglia dell'Argentina dopo quasi un anno nella vittoria per 4-1 contro i campioni del mondo della Spagna. Il 17 novembre realizza la rete che decide la partita amichevole con il Brasile (1-0), disputata a Doha. In questo periodo disputa in totale 7 partite realizzando 4 gol.
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    Copa América 2011
    Il 1º giugno 2011 viene inserito dal C.T. Batista nella lista dei 26 pre-convocati in vista della Coppa America di luglio. Il 25 giugno viene inserito nella lista definitiva dei 23. Similmente a quanto accaduto al Mondiale, pur disputando tutte le quattro partite giocate dalla albiceleste, non riesce a realizzare alcun gol, mettendo a segno tre assist. L'Argentina, padrona di casa, viene eliminata ai quarti di finale dall'Uruguay ai calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari si erano conclusi sul risultato di 1-1 (il gol dell'Argentina di Gonzalo Higuain era stato propiziato da un assist di Messi).



    Statistiche

    Presenze e reti nei club


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    Statistiche aggiornate al 4 gennaio 2012

    Palmarès


    Club

    Competizioni nazionali


    •Campionato spagnolo: 5
    Barcellona: 2004-2005, 2005-2006, 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011
    •Supercoppa di Spagna: 5
    Barcellona: 2005, 2006, 2009, 2010, 2011
    •Coppa di Spagna: 1
    Barcellona: 2008-2009
    Competizioni internazionali
    •Champions League: 3
    Barcellona: 2005-2006, 2008-2009, 2010-2011
    •Supercoppa UEFA: 2
    Barcellona: 2009, 2011
    •Coppa del mondo per club: 2
    Barcellona: 2009, 2011
    Nazionale
    •Campionato del mondo Under-20: 1
    Paesi Bassi 2005
    •Oro olimpico: 1
    Pechino 2008


    da....Wikipedia...foto e video dal web///
     
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    Liga - Messi supera quota 300, pokerissimo del Barça
    Lionel Messi raggiunge quota 301 gol in carriera con la doppieta realizzata al Vallecas. Barcellona dilagante, sono cinque le reti rifilate al malcapitato Rayo Vallecano. Gol e doppio assist per Fabregas. Al festival del gol partecipano anche Xavi e Villa. I blaugrana mettono pressione al Real impegnato a Maiorca

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    Tredicesimo gol nella Liga, 22esimo stagionale (tra Barça e nazionale argentina), ma soprattutto 301esimo gol in carriera. Sono questi i numeri di Lionel Messi, il miglior giocatore del pianeta, protagonista assoluto nel pokerissimo del Barça sul campo della terza squadra di Madrid, il piccolo Rayo Vallecano. Il Barça vola momentaneamente a +11 sul Real Madrid, in attesa di conoscere l’esito dell’insidiosa trasferta maiorchina della banda Mourinho. Dopo otto gol subiti nelle tre precedenti esibizioni della Liga il Barça vince mantenendo la porta inviolata. Brutto segno per le altre pretendenti al titolo. Non è l’unica nota positiva: Vilanova può contare su un Fabregas sempre più leader di questa fenomenale squadra.

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    Messi è diventato papà È nato il piccolo Thiago
    Nella clinica Usp Dexeus di Barcellona, la sua compagna Antonella Rocuzzo ha dato oggi alla luce il bambino



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    Lionel Messi è diventato padre. Nella clinica Usp Dexeus di Barcellona, la sua compagna Antonella Rocuzzo ha dato oggi alla luce un bambino che verrà chiamato Thiago. Lo ha reso noto l'edizione online del quotidiano sportivo di Barcellona 'Mundo Deportivo', e la notizia è stata immediatamente ripresa dai media argentini. Leo Messi ha assistito al parto della compagna Antonella Roccuzzo all'ospedale USP Dexeus, che si trova nei pressi del Camp Nou, e per questo oggi non si è allenato con il Barcellona. Ma il tecnico 'blaugranà Tito Vilanova ha precisato in conferenza stampa che "domani contro il Getafe Messi giocherà comunque, a meno di contrattempi dell'ultima ora". Così il n. 10 del Barça avrà la possibilità di dedicare una o più reti al piccolo Thiago, e di raggiungere Pelè, capace nel 1959, a soli 19 anni, di segnare 75 reti in un anno solare: la Pulce è a quota 73.




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    Messi, doppietta e altro record: 80 reti nel 2012. Dopo Pelè, nel mirino c’è Muller
    Ennesimo record infranto da Leo Messi che segna la sua doppietta in Champions allo Spartak, arrivando a quota 80 gol nell'anno solare. Già meglio di Pelè, adesso ha nel mirino Gerd Muller ma soprattutto Telmo Zarra, il pichichi di tutti i tempi nella Liga spagnola...




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    E’ di un altro pianeta e questo lo si sapeva già. Ma ogni volta che arriva una nuova conferma si ha l’impressione che si sia solamente all’inizio dell’ascesa di Leo Messi, il più grande giocatore in circolazione e tra i migliori di sempre nella storia del calcio.
    L’ultima perla, anzi le ultime due perle, sono arrivate in Champions League, nella trasferta di Mosca dove il Barcellona ha trionfato 0-3 sui resti dello Spartak qualificandosi con un turno d’anticipo agli ottavi.
    Gerd Muller nel mirino - La ‘Pulga’ ha infilato la porta avversaria due volte, arrivando alle soglie di un altro record. L’ennesimo che porterà fra poco il suo nome in cima alle classifiche.
    Non ci sono più aggettivi per descrivere Leo Messi: l’argentino con l’ultima doppietta si è portato a quota 80 gol nell’anno solare, a -5 dal record del tedesco Gerd Muller che conquistò un primato imbattuto da 40 anni.
    Era infatti il 1972 e il bomber del Bayern Monaco e della nazionale tedesca riuscì ad andare a segno più volte in ogni competizione giocata.
    Ieri sera nel gelo di Mosca, Leo Messi ha intanto eguagliato il primato dell’olandese Ruud Van Nistelrooy, al secondo posto nella classifica di marcature in Champions con 56 reti, e dell’inglese Vivian Woodward che all’alba del calcio professionistico, nel lontanissimo 1909, segnò 25 volte in partite internazionali.

    Messi il più forte? no, non è a livello di Neymar
    Pelè



    Nel gotha del pallone - La Pulce argentina del Barcellona in questo 2012 ha infatti segnato anch’egli 25 reti: 12 volte con la maglia della sua Nazionale e in tredici occasioni con quella blaugrana. Woodward raggiunse tale record vestendo più maglie, trovando la via del gol sia con la nazionale inglese, sia col Tottenham che col Chelsea.
    In Champions League, è arrivata dunque una doppietta da record e utile anche per arrivare agli attuali 308 gol in carriera, di cui 29 segnati in questo inizio di stagione.
    Se si tiene conto che in quella passata Leo Messi aveva frantumato un altro primato – il record di goal in una stagione detenuto con 67 marcature nel 1972/1973 sempre da Muller, con uno score nel 2011/2012 di 73 reti – e che poche settimane fa aveva una superato anche Pelè, il vero unico mito del gol mondiale, la sensazione è che tutto sia solamente all’inizio.
    Messi, capocannoniere delle ultime tre Champions League e vincitore di tre Pallone d’oro consecutivi, ha messo nel mirino anche un’icona della Spagna, Raul che mantiene il primato con 71 volte a segno nella massima competizione europea.


    Messi ha vinto il Pallone d’oro per tre volte, quest’anno tocca a qualcun altro
    Zlatan ibrahimovic



    Una leggenda vivente - Ma per non farsi mancare nulla, la Pulga intanto lo ha superato in un’altra speciale classifica: a Mosca per la quindicesima volta l’argentino ha segnato più di un gol in una partita, mentre lo spagnolo è fermo a 14. Quattordici come le nazioni in cui Messi ha messo il proprio sigillo in Champions, ossia in tutte in quelle in cui ha giocato. Gli mancava proprio la Russia, dove era ancora secco dopo due partite, ma alla terza si è sbloccato e lo ha fatto a suo modo.
    E se si guarda lo score in Liga e con la maglia dell’Argentina, tutto assume ancor più i contorni di una leggenda vivente.
    Con la doppietta in campionato al Saragozza, il bottino in Liga è salito dopo 12 giornate già a 17 reti per un totale di 29 centri in 24 partite, nazionale argentina compresa. Con questi ritmi realizzativi la Pulce ‘vede’ il record Gerd Muller ma non solo: Messi ha raggiunto anche l’ex Real Madrid, Carlos Alonso ‘Santillana’, numero 9 nel ranking della Liga di tutti i tempi.
    Con la doppietta di sabato sono 186 gol in campionato, numeri che l’hanno appaiato al madridista ma con una differenza importante: all’ex attaccante del Real Madrid (dal 1971 al 1988) servì una carriera di 461 partite per mettere a segno tal bottino, mentre a Messi ne sono ‘bastate’ 226 e ha soltanto 25 anni.
    Il primo posto dello speciale ranking è occupato da Telmo Zarra, ex punta dell’Athletic Bilbao (cinque volte sul trono dei bomber negli anni Cinquanta), con 251 centri.

    E proprio nella Liga, le prestazioni di Leo Messi stanno trascinando il Barcellona di Vilanova ad una marcia impressionante: 34 punti conquistati su 36 a disposizione, in un dominio che porta la firma, manco a dirlo della Pulga che partita dopo partita sta riscrivendo la storia.






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  6. arca1959
     
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    Alieno Messi, la Pulce dei record non si ferma più



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    Manca "solo" un gol per raggiungere il grande Gerd Müller. I numeri parlano chiaro: Leo Messi 84, Müller 85. E manca ancora quasi un mese. Un record che non solo può essere raggiunto ma addirittura frantumato, lasciando ai posteri un obiettivo ai limiti dell'irraggiungibile. Chi riuscirà ad avvicinarsi alla leggenda tedesca e alla Pulce del Barcellona? I record sono fatti per essere infranti ma le medie che questi due campionissimi consegnano al calcio mondiale sono da brividi.

    Gerd Müller non è solo l'uomo degli 85 gol in un anno solare. L'attaccante di Nördlingen resta infatti ancora il miglior goleador della nazionale tedesca con 68 gol in 62 presenze, e resta il miglior realizzatore di Bundesliga, con 365 gol. Suo il maggior numero di titoli vinti, sette, e di reti segnate in una sola stagione, 40. In questo caso sarà difficile che Messi possa infastidire il bomber tedesco. Leo che si è già tolto la soddisfazione di strappare, anzi raggiungere Müller nella speciale classifica dei giocatori capaci di segnare più di 50 gol in due stagioni consecutive (insieme ai due, anche lo scozzese James Edward McGrory).

    E così il buon Leo Messi, da anni ormai protagonista assoluto del calcio mondiale, si appresta a strappare questo incredibile primato a Müller. E potrebbe farlo già mercoledì contro il Benfica o domenica contro il Betis a Siviglia. Ecco, la trasferta in Andalusia non sembra convincere l'argentino, che vuole a tutti i costi raggiungere Müller al Camp Nou. Per questo motivo la Pulce quasi sicuramente giocherà l'ultimo impegno di Champions League, nonostante il turn over a qualificazione già conquistata. Una doppietta contro i portoghesi sarebbe il miglior finale possibile per Messi, che eviterebbe così di raggiungere il tedesco in Andalusia o rischiare addirittura il match interno del 16 dicembre contro l'Atlético Madrid.

    Leo Messi è un fenomeno paranormale afferma la stampa spagnola (attenzione, quella madridista). Qualcuno può dire il contrario? L'argentino ha segnato qualcosa come 20 gol in 14 partite. Sette in più di un altro alieno, Cristiano Ronaldo. Una media spaventosa che dovesse per caso continuare porterebbe Messi a quota 54 gol (!!!). Il solo Messi, per rendere l'idea, ha segnato da solo più gol di mezza Liga messa insieme. Sono solo cinque le squadre che hanno fatto, nell'insieme, più gol della Pulce e parliamo naturalmente del Real Madrid (34), Atlético (29), Betis (22), Real Sociedad (21) e Deportivo (21). Tutti gli altri hanno fatto meno gol di Leo Messi.

    Record di gol, e record di Palloni d'oro. Non vuole farsi sfuggire nulla Leo Messi. Prossimo obiettivo? Il Pallone d'oro della leggenda. Sarebbe il quarto, nessuno come Leo. Una volta raggiunti mostri sacri come Platini (1983,1984,1985), Cruijff (1971, 1973, 1974) e Van Basten (1988, 1989, 1992) la Pulce vuole scavalcare tutti anche qui (lo ha già fatto a livello di podi, sei), anche con il massimo riconoscimento continentale della France Football. Cosa non riuscirà a raggiungere Leo?

    Alcuni dei principali record di Leo Messi:
    - Calciatore ad aver fatto più gol (73) in una stagione in una squadra di club al mondo (Barcellona 2011-2012)
    - Calciatore ad aver fatto più gol (50) nella Liga in un'unica stagione (2011-2012)
    - Calciatore ad aver segnato più triplette (8) nella Liga in un'unica stagione (2011-2012)
    - Calciatore ad aver segnato più triplette (3) in Champions League
    - Unico calciatore ad aver vinto la classifica marcatori della Coppa dei Campioni/Champions League per quattro volte, peraltro consecutive (2009, 2010, 2011, 2012)
    - Unico calciatore ad aver vinto nella stessa stagione (2009) il Pallone d'oro, il FIFA World Player of the Year, il Pichichi e la Scarpa d'oro
    - Calciatore ad aver fatto più gol (50) nella Liga in un anno solare (2012)
    - Unico calciatore, insieme a José Altafini, ad aver segnato 14 reti in una stagione di Coppa dei Campioni/Champions League (nel 2011-2012)
    - Unico calciatore, insieme a Filippo Inzaghi, Michael Owen e Mario Gómez, ad aver segnato più triplette (2) in Champions League in un'unica stagione (2011-2012)
    - Miglior marcatore in tutte le competizioni ufficiali del Barcellona: 279 gol
    - Calciatore con il maggior numero di gol (35) in Liga segnati in una stagione al Camp Nou (nel 2011-2012)
    - Calciatore più giovane ad aver raggiunto le 200 presenze nella Liga
    - Unico calciatore, insieme a Hernán Crespo, ad aver segnato in sei partite consecutive con la maglia dell'Argentina
    - Unico calciatore, insieme a Gabriel Batistuta, a raggiungere quota 12 reti in un anno solare con la maglia dell'Argentina (nel 2012)
    - Calciatore più giovane ad indossare la fascia da capitano con la maglia dell'Argentina.


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  7. arca1959
     
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    Platini sul Pallone d’Oro: “Messi supererà il mio record”
    Il presidente dell'Uefa non ha dubbi: Leo Messi supererà il suo record di tre Palloni d'Oro.




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    Michel Platini non ha dubbi. Leo Messi riscriverà la storia del calcio e del Pallone d’Oro. Il presidente dell’Uefa ed ex campionissimo della Juventus è sicuro che la stella del Barcellona supererà il suo record. Troppo forte l’asso sudamericano, a giudicare da quel che si vede. Nella sua esperienza da calciatore il transalpino ha collezionato la bellezza di 3 Palloni d’Oro. Un bottino che secondo Platini, Messi supererà sicuramente oerchè è il più forte di tutti:

    Non so se sarà quest’anno ma sono certo che Lionel Messi batterà il mio record di conquiste del Pallone d’Oro. Vincere il Pallone d’Oro è sempre difficilissimo. Per aggiudicarsi questa ricompensa bisogna far parte di un grande club. Ho potuto vincere i miei 3 Palloni d’Oro quando sono passato alla Juventus.



    Platini con Cruyff, Van Basten e Messi detiene il record di 3 titoli. A gennaio però il fenomeno argentino, infortunatosi senza gravi conseguenze nell’ultimo match di Champions League contro il Benfica, potrà mettere la freccia. Nella corsa al prestigioso riconoscimento europeo Messi infatti appare in vantaggio rispetto agli altri finalisti Iniesta e Ronaldo.





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    Tutti gli 86 gol di Messi nel 2012 in un video
    Ieri il calciatore argentino del Barcellona ha battuto un altro record, che resisteva dal 1972

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    Ieri sera Lionel Messi, calciatore argentino del Barcellona, ha segnato due gol contro il Real Betis. La circostanza non farebbe notizia se non fosse che con quei due gol Messi ha raggiunto la quota di 86 reti segnate nell’anno solare in corso, battendo un record del tedesco Gerd Muller che resisteva dal 1972. Muller aveva segnato 85 reti in 60 partite, Messi ha segnato le sue 86 in 65 partite e potrà giocarne altre tre prima della fine del 2012, potendo così provare a migliorarsi ancora. Nel 2012 Messi ha segnato in tutte le competizioni in cui ha partecipato: 56 nel campionato spagnolo, 13 in Champions League, 3 in Coppa del Re, 2 in Supercoppa, 12 in Nazionale.

    Lionel Messi ha 25 anni, ha vinto le ultime tre edizioni del Pallone d’Oro, è il più grande marcatore della storia del Barcellona e detiene già il record del maggior numero di gol segnati in una stagione con un club. Il video di seguito mette insieme tutti gli 86 gol segnati da Messi nel 2012.




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    Messi guadagnerà 16 milioni di euro all’anno
    Il fenomeno del Barcellona diventerà il secondo calciatore più pagato al mondo alle spalle di Samuel Eto'o.



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    Il Barcellona per non correre “rischi” ha deciso di blindare Leo Messi a suon di milioni. Il fenomeno argentino ha firmato un contratto che lo legherà al club azulgrana fino al 2018. Un rinnovo che gli permetterà di guadagnare la bellezza di 16 milioni di euro netti a stagione. Una cifra da capogiro per il campionissimo di Rosario che ha scalato la classifica dei calciatori più pagati del mondo. In un colpo solo Messi ha messo alle spalle, Rooney, Ibra, Drogba e Aguero portandosi al secondo posto di questa speciale graduatoria, dietro l’ex interista Samuel Eto’o. Il camerunense infatti in terra di Russia percepisce 20 milioni di euro. Il ritocco dell’ingaggio di Messi potrebbe provocare anche una reazione a catena con altri top player che potrebbero richiedere alle rispettive società un adeguamento del proprio stipendio. Cifre assolutamente impensabili per il calcio italiano e per i top club del nostro Paese che al contrario continuano a procedere sulla strada della riduzione degli ingaggi.




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    Da club russo 400 milioni per Messi e un ingaggio di 30 milioni
    Il campione argentino ha rifiutato la proposta indecente per restare in blaugrana. A raccontarlo è suo padre, Jorge.




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    Al cuore non si comanda e per amore (della maglia) si può anche dire no a proposte indecenti. E’ successo a Lionel Messi che avrebbe rifiutato un’offerta da mille e una notte da parte dell’Anzhi – rivela Mundo Deportivo – per lasciare il Barcellona e trasferirsi in Russia. A raccontarlo è Jorge, il padre dell’argentino, che colloca l’offerta al periodo durante il quale era in corso la trattativa per il prolungamento del contratto col Barça. Alla Pulce sarebbero stati messi sul piatto 30 milioni a stagione e un contratto di 3 anni, al termine dei quali il tre volte Pallone d’Oro avrebbe incassato 90 milioni. Il club russo avrebbe anche sborsato una montagna dei denaro per estinguere la clausola rescissoria che lega Messi ai catalani (circa 400 milioni). L’attaccante, che con 91 centri è il migliore marcatore di sempre nell’anno solare, ha da poco rinnovato il contratto: rimarrà legato al Barcellona fino al 2018, quando avrà 31 anni.




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    Pallone d’oro, poker di Messi
    È il miglior giocatore della storia



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    Battuti Cristiano Ronaldo e Iniesta
    Mai nessun calciatore era riuscito a conquistare 4 volte di fila il premio:
    «E’ incredibile essere di nuovo qui»
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    Leo Messi fa poker. Il fuoriclasse argentino del Barcellona ha vinto il Fifa Pallone d’oro per il quarto anno consecutivo, realizzando un’impresa mai riuscita nella storia del prestigioso riconoscimento. Messi è stato incoronato nella cerimonia che si è svolta a Zurigo e che ha riproposto un copione già visto. Messi ha avuto la meglio sugli altri due finalisti: lo spagnolo Andres Iniesta, suo compagno di squadra al Barcellona, e il portoghese Cristiano Ronaldo. Il vincitore ha ottenuto il 41,6% dei voti espressi da una giuria di giornalisti, ct e capitani delle Nazionali. Ronaldo si è piazzato secondo con il 23,68% delle preferenze. Iniesta ha raccolto il 10,91% delle segnalazioni. Nessuno prima di Messi era riuscito a calare il poker, con un quadriennio perfetto. Michel Platini, ex stella di Francia e Juventus e attuale presidente Uefa, si era fermato a tre successi consecutivi. Oltre al francese avevano alzato il Pallone d’Oro per tre volte Johan Cruyff e Marco Van Basten.

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    «È incredibile e impressionante ricevere ancora questo premio. Non credo che il 2012 sia stato il mio anno migliore», ha detto Messi. Nel 2011-2012 il Barcellona non ha vinto la Champions o la Liga: la Pulce argentina, però, ha regalato spettacolo con il record di 91 gol in un anno solare. «Mi interessano i titoli con la squadra che i premi o i record individuali. Ci sono stati anni in cui abbiamo vinto di più», le parole del più forte giocatore del mondo, che ha voluto condividere la gioia «con i compagni e in particolare con Iniesta: è un orgoglio giocare con te». La Liga spagnola ha monopolizzato il podio e ha fatto il pieno anche nel “dream team” mondiale monopolizzato da Barcellona e Real Madrid. L’unico intruso, si fa per dire, è il colombiano Radamel Falcao, bomber dell’Atletico Madrid. Ecco la super-squadra selezionata in base ai voti dei calciatori di tutto il mondo: Iker Casillas (Spagna, Real Madrid), Dani Alves (Brasile, Barcellona), Gerard Pique (Spagna, Barcellona), Sergio Ramos (Spagna, Real Madrid), Marcelo (Brasile, Real Madrid), Xabi Alonso (Spagna, Real Madrid), Xavi Hernandez (Spagna, Barcellona), Andres Iniesta (Spagna, Barcellona), Lionel Messi (Argentina, Barcellona), Radamel Falcao (Colombia, Atletico Madrid) e Cristiano Ronaldo (Portogallo, Real Madrid).

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    Spagna in trionfo anche quando si parla del miglior allenatore. Vicente Del Bosque (34,51% dei voti), ct delle furie rosse campioni del mondo e d’Europa, ha avuto la meglio su Pep Guardiola (12,91%), ex tecnico del Barcellona, e su José Mourinho (20,49%). L’allenatore portoghese del Real Madrid, come un anno fa, ha disertato la cerimonia. Ha perso l’occasione, tra l’altro, di applaudire lo slovacco Miroslav Stoch. Il centrocampista del Fenerbahce si è aggiudicato il Puskas Award per il gol più bello realizzato nel 2012: ha fatto centro con una meravigliosa volee da 20 metri nel match del campionato turco con il Genclerbirligi. La sua prodezza è piaciuta più della sforbiciata che Falcao ha confezionato in un’amichevole con l’America de Cali’ o del capolavoro che Neymar, stella del Santos, ha offerto in una sfida con l’Internacional di Porto Alegre. In ambito femminile, ha trionfato Abby Wambach (20,67% dei voti). L’attaccante statunitense è stata eletta miglior giocatrice del pianeta e ha battuto la concorrenza della connazionale Alex Morgan e della brasiliana Marta. In panchina, exploit di Pia Sundhage, ct della selezione “rosa” della Svezia.

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    Lionel Messi mostra i suoi 4 Palloni d’Oro al Camp Nou (VIDEO)
    Nel pre gara di Barcellona-Malaga di Coppa del Re, l'attaccante argentino ha mostrato al suo pubblico i quattro riconoscimenti FIFA conquistati negli ultimi quattro anni. Ancora protagonista nel corso del match, la Pulce ha realizzato il gol del momentaneo 1-1.



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    Passerella d’onore e bacheca dei trofei in bella mostra al Camp Nou. Ieri sera, prima del fischio d’inizio del match di Coppa del Re tra Barcellona e Malaga, Leo Messi ha festeggiato col suo pubblico l’ultimo Pallone d’Oro vinto, il quarto. Ma non solo, il campione argentino ha anche esibito gli altri tre riconoscimenti FIFA conquistati negli ultimi anni. Tifosi in visibilio e standing ovation generale per la Pulce che è entrata nella storia del calcio internazionale collezionando un record dopo l’altro. Non solo protagonista nel pre-gara, Messi è stato decisivo anche nel corso dell partita di Copa del Rey: il bomber ha siglato una gran gol al margine di un’azione in solitaria, la prima rete azulgrana che ha impattato il risultato sull’1-1 dopo l’iniziale vantaggio siglato da Iturra. Puyol ha, poi, portato in vantaggio i padroni di casa ma ne finale il Malaga ha confezionato l’impresa grazie alla marcatura di Fernandez. Il discorso qualificazione è rimandato al match di ritorno a La Rosaleda di Malaga.


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    Barcellona-Milan: Messi, notte da marziano.
    Alla caccia del record di Raul

    Grandissima partita e doppietta per l'argentino: il "tabù italiane" non esiste più, è il secondo marcatore della storia della Champions, gli manca solo un Mondiale per "pareggiare" Maradona
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    In fondo, non aveva nemmeno bisogno di una partita così. Perché, in maglia Barcellona, non deve più dimostrare nulla. Però sono sere come queste che alimentano la leggenda, che ti spediscono nei racconti ai nipotini di chi ha avuto la fortuna di vederti giocare. Leo Messi firma un'altra tappa, vinta in fuga solitaria, del suo avvicinamento al mito di Diego Armando Maradona: due gol al Milan, uno più bello dell'altro, Uno, il primo, simile a quello che Diego segnò a Usa 94 alla Grecia, praticamente alla sua ultima recita a livello planetario. Con la maglia dell'Argentina: già, ora alla Pulce manca solo un Mondiale con l'Albiceleste per presentarsi senza alcun senso di inferiorità al confronto con il più illustre dei predecessori.

    numeri da migliore — A livello dei numeri, si può già dire senza timore di essere sacrileghi che Leo è davanti a Diego: Messi è continuo e prolifico come Maradona, in un calcio diverso e in squadre diverse, non fu mai. Con la doppietta al Milan Messi arriva a quota 58 gol in Champions League: sorpassato Ruud Van Nistelrooy (56), ora nel mirino resta solo Raul, ilprimo con 71 gol: il madridista resiterà, a questi ritmi, al massimo un'altra stagione. In questa siamo a 7 in Champions, a 53 stagionali: in Champions ha segnato 13 doppiette, più che chiunque altro nella storia. Nei ritorni degli ottavi, segna da cinque anni consecutivi: una macchina, con 12 reti (gonfiate dalle cinque al Leverkusen nel 7-1 di un anno fa). "Non segna alle italiane", si diceva alla vigilia, e Leo ha risposto dopo 5', con un gol incredibile. Ma non ci sono solo le reti, tutta la gara dell'argentino è stata impressionante nella gestione di ogni singolo pallone. Quando gioca così, non ci sono raddoppi che tengano. Un marziano: Cristiano Ronaldo se ne faccia una ragione, il Pallone d'Oro è prenotato per il prossimi 5-10 anni: già, perché Leo ha solo 25 anni. Abbiamo ancora tempo per divertirci. O per provare a fermarlo, ben sapendo che ci si riesce raramente.


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    Messi: “Mio padre mi ha sempre criticato, spingendomi a dare di più”
    La stella del Barcellona ha spiegato i motivi che lo spingono a cercare sempre di dare il massimo in campo.



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    L’exploit con il Milan gli ha regalato per l’ennesima volta le prime pagine di tutti i quotidiani sportivi e non. Leo Messi ha dimostrato ancora una volta di essere un vero e proprio fenomeno. Nonostante, i titoli, i record e le prestazioni la “Pulce” argentina continua a volare basso. In un’intervista rilasciata all’emittente televisiva TyC Sports, la stella blaugrana ha svelato un curioso retroscena. La sua voglia di affermarsi sarebbe figlia delle parole di suo padre, sempre pronto a criticarlo anche quando incantava tutti in campo:

    Quando ero piccolo e magari segnavo quattro gol in una partitella mio padre non mi faceva mai i complimenti. Cercava sempre in qualche modo di criticarmi. Questo mi ha portato a migliorare sempre di più e ad essere molto esigente verso me stesso



    Il 4 volte pallone d’oro ha fatto chiarezza anche sui suoi idoli sportivi. Atleti che stima tra Basket, tennis e calcio anche del recente passato:

    Ammiro Kobe Bryant, Djokovic, Federer, Nadal e Del Potro. Quando ero giovane al Barça mi hanno aiutato molto Sylvinho, Deco, Motta, Milito e Ronaldinho.



    Messi sarà recentemente impegnato con la Nazionale argentina. Un’occasione d’oro dunque per fare un paragone tra il gioco del Barcellona e quello dell’albiceleste, più simile a quello del Real Madrid.

    In Nazionale giochiamo un po’ come il Real Madrid: aspettiamo il momento giusto e poi cerchiamo di colpire. Ma abbiamo anche l’arma del possesso palla. Con il Barcellona è difficile affrontare squadre che si chiudono in difesa e non lasciano spazi per attaccare: è successo con il Real, con il Milan, con l’Inter di Mourinho. Certe volte paghiamo il fatto che non sappiamo giocare in un altro modo.








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  15. arca1959
     
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    Una statua d’oro del piede sinistro di Lionel Messi esposta a Tokyo, Giappone, nella Harajuku. Giovedì 7 marzo 2013.
    (Koki Nagahama/Getty Images)
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    I giocatori del Barcelona festeggiano Lionel Messi dopo il suo secondo gol contro il Milan nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Barcellona, Spagna. Martedì 12 marzo 2013.
    (David Ramos/Getty Images)



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