Raphael Gualazzi, nome d'arte di Raffaele Gualazzi (Urbino, 11 novembre 1981), è un cantante e pianista italiano. Nel 2011 ha vinto la categoria Giovani del Festival di Sanremo con il brano Follia d'amore e, nello stesso anno, si è classificato al secondo posto all'Eurovision Song Contest.
Biografia
Gli esordi
Figlio d'arte, il padre è Velio Gualazzi, fondatore con Ivan Graziani degli Anonima Sound. Dopo aver intrapreso gli studi di pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro, dove è stato avviato all'apprendimento degli autori classici, estende la sua ricerca musicale anche nel campo dei generi jazz, blues e fusion, collaborando con artisti del settore, mettendo in evidenza le sue peculiarità vocali e strumentali.
Prime esperienze musicali e Don't Stop
Nel 2005 viene pubblicato Love Outside the Window, album di esordio prodotto da Gianni Daldello e distribuito da Edel, con il quale ottiene l'attenzione della critica ed una prima significativa presenza sui media. Dal 2005 partecipa a festival come il Fano Jazz, il Trasimeno Blues (dal 2007 al 2010, compresa l'edizione autunnale Bianco Rosso & Blues), il Java Festival di Giakarta e l'Argo Jazz, Ravello International Festival ed altri e nel 2008 esce in Francia, su etichetta Wagram Musica, la compilation Piano jazz, che include il brano Georgia on My Mind interpretato da Gualazzi oltre a composizioni di artisti come Norah Jones, Diana Krall, Art Tatum, Ray Charles, Jamie Cullum, Michel Petrucciani, Chick Corea, Thelonious Monk, Dave Brubeck, Nina Simone, Duke Ellington. Dopo essere stato invitato ad esibirsi in Vermont e New Hampshire all'interno del progetto "The History & Mystery of Jazz", che l'ha visto al fianco di musicisti quali Michael Ray (Sun Ra Arkestra, Kool & The Gang), Steve Ferraris (Sun Ra Arkestra, Charlie Haden), Jamie Mc Donald, Nick Cassarino, Bob Gullotti, John McKenna, a settembre 2009 Gualazzi incontra Caterina Caselli, e firma con Sugar un contratto discografico. Giunto all'attenzione del grande pubblico grazie alla cover di Don't Stop, il celebre successo degli anni ’70 della storica band Fleetwood Mac, nell’estate 2010 Raphael Gualazzi si esibisce all’Heineken Jammin Festival, al Pistoia Blues Festival e al Giffoni Film Festival per poi debuttare in settembre al Blue Note Milano dove presenta il suo primo omonimo ep digitale contenente 4 brani con il quale giunge alla vetta della classifica di iTunes. Nel frattempo con il brano Reality and Fantasy nel remix di Gilles Peterson, entrato anche a far parte delle compilation Nova Tunes 2.2 e Hotel Costes ai vertici delle classifiche di vendita digitali in tutto il mondo, Raphael Gualazzi conquista l’air play di alcuni network francesi e il primo dicembre debutta al Sun Side Club di Parigi, tempio della musica jazz, dove presenta il suo repertorio ai media europei.
Festival di Sanremo 2011 e Eurovision Song Contest 2011
Raphael Gualazzi presenta al Festival di Sanremo 2011 Follia d’amore scritto, prodotto e arrangiato dallo stesso Gualazzi. Contestualmente al Festival, il 16 febbraio, esce il suo nuovo album Reality and Fantasy, contenente il brano sanremese. Il 18 febbraio 2011, Gualazzi viene dichiarato vincitore della categoria Giovani, e viene anche scelto come rappresentante dell'Italia (che era assente dal 1997) all'Eurovision Song Contest 2011. L'evento, che si è tenuto il 10, 12 e 14 maggio 2011 a Düsseldorf, in Germania, vede Gualazzi partecipare con una versione in italiano e inglese di Follia d'amore, intitolata Madness of Love portata a 3' rispetto ai 3'40"; il brano gli vale il 2º posto in classifica nella manifestazione, alle spalle solamente dei vincitori dell'Azerbaigian. Il 2 maggio 2011, insieme a Gianni Morandi e Roberto Vecchioni, prende parte come ospite al programma televisivo musicale Due.
Influenze musicali
La sua musica nasce dalla fusione della tecnica ragtime dei primi anni del '900 con la liricità del Blues, del Soul e del Jazz nella sua forma più tradizionale. Le sonorità tipiche del pre-jazz e dello stride piano di Scott Joplin, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Art Tatum e Mary Lou Williams, e il blues di Ray Charles e Roosevelt Sykes vengono attualizzate da Raphael Gualazzi con uno stile personalissimo dove la tradizione convive con le influenze più innovative di artisti eclettici come Jamiroquai e Ben Harper.[senza fonte]
Discografia
Album
2005 - Love Outside the Window (Edel Music) 2011 - Reality and Fantasy (Sugar)
EP
2010 - Raphael Gualazzi (Sugar)
Singoli
2010 - Don't Stop 2010 - Reality and Fantasy 2011 - Follia d'amore 2011 - A Three Second Breath 2011 - Madness of Love 2011 - Zuccherino dolce 2011 - Calda estate (dove sei) 2011 - Love goes down slow
Partecipazioni
2008 - Piano jazz con Georgia on my mind (Wagram Music) 2010 - Hotel Costes, Vol.14 con Reality & Fantasy (Gilles Peterson Remix) (Pschent) 2010 - Nova Tunes 2.2 con Reality & Fantasy (Gilles Peterson Remix) (Nova)
da: wikipedia.it
Love Outside the Windows
Il 23enne aspirante crooner Raphael Gualazzi pubblica un cd estremamente accattivante, in cui è fin troppo facile rintracciare stili molto distanti fra loro, che trovano un trait d'union nel modo assai singolare di riuscire a mescolare blues, jazz, fusion, soul e, soprattutto, ragtime. Sembra appunto il rag essere il denominatore comune dell'album, con la possibilità che offre d'esser liberi d'improvvisare in tutta libertà. La solida conoscenza classica, unita ad un talento che lo conduce naturalmente ad espressioni musicali multiformi e coloratissime, contribuisce a dar vita ad un'opera dominata dalla ricerca costante della libertà creativa. Ciò non può non esser colto fin dal primo ascolto. In realtà l'aspetto più interessante di questo giovane ed estroverso cantante/pianista sembra, a parere di chi scrive, l'ironia, un gran senso dissacratorio di divertissement fatto di citazioni, incisi curiosi, quartine improvvise che giungono subitanee quando meno l'ascoltatore se l'aspetta, e che non possono non divertire. In tal senso pare significativa la divertente rilettura di "Georgia On My Mind", simpatica, segnata da un tono di voce scattante; stessa intenzione in "Besame Mucho", fraseggi che dànno buonumore, intersezioni strumentali da "don't shot out, I'm only the piano player" ma sempre garbate e riproposte, a nostro modo di vedere, in tempi in cui è spesso l'accademismo (presunto colto) a farla da padrone in àmbito jazzistico. Ciò non significa che Gualazzi pensi solo alla goliardia. Si ascolti il secondo brano, "A song for your soul", un brevissimo soul intenso, meditativo, francamente intelligente, come anche "A devil crying", fulminea track che parte come pop ballad appassionata e finisce, ancora una volta, in ragtime, per il gran divertimento del Gualazzi stesso. Sinceramente il progetto rimanda al Tom Waits di "Nighthawks at the diner", al Paolo Conte di "Concerti" e di "Razmatazz" (musicista che, peraltro, degli stessi Anni è innamorato): ma in questo non c'è giudizio morale, solo il riconoscimento del fatto che ognuno è figlio di un'idea.
Al nostro non manca certo abilità di fraseggio, fatto ancor più evidente dove è il blues a prendere le corde interiori, anche quando si esibisce in scat improvvisi e un po' "pericolosi", anche quando propone la sua versione di "Summertime", pentagramma "sacro" della storia del jazz, quasi riletta secondo i canoni per i quali avrebbe potuto esser eseguita, ai tempi in cui George Gershwin ebbe la genialità di comporla, nei saloon, nelle sale da avanspettacolo, nei piccoli cinema di periferia, dove tutto in rag andava poi a finire; si noti che Gualazzi ha, in questo stesso brano, la magnifica sfrontatezza di contrappuntarle "It don't mean a thing", come un lampo a ciel sereno. Una curiosità che forse può dar la chiave di lettura dell'opera: come si conclude il cd? Ma con le note di "That's all folks", dei cartoni animati di Daffy Duck e Bugs Bunny!
Talora si ha la sensazione che si esageri, che si torni un po' troppo spesso sulle stesse note; ma, alla fine, perché no?, lasciamo che Raphael si diverta…
Fabrizio Ciccarelli per Jazzitalia
Tracce:
1. Simple song 2. A song for your soul 3. Besame mucho 4. A devil crying 5. Escape 6. A french cartoon 7. Georgia on my mind 8. Jameson’s lament 9. Peace 10. Summertime 11. Crazy rag blues 12. Crying laughing 13. Love outside the window 14. Sweet fucking blues
Raphael Gualazzi a Sanremo 2013 con Sai (Ci basta un sogno) e Senza ritegno
Pubblicato da Alberto Graziola soundsblog.it
Ci sarà anche Raphael Gualazzi a contendersi i primi posti della classifica della kermesse della canzone italiana più conosciuta in tutto il mondo. Non è la sua prima volta come concorrente, era già stato presente all’Ariston nel 2011 con il pezzo ‘Follia d’Amore’ che gli ha portato numerosi riconoscimenti sia da parte della critica che dal pubblico. Proprio lui poi è stato scelto per rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest con un ottimo piazzamento finale. Insomma, Raphael potrebbe avere tutte le carte in regola per poter puntare ai piani alti nella serata finale. Anche lui, come tutti gli altri, porterà due brani -come da nuovo regolamento- e la scelta è ricaduta su ‘Sai (Ci basta un sogno)‘ e ‘Senza ritegno‘
Con quel suo incedere un po’ goffo ma spontaneo, con quella musica retrò, con quel Raphael Gualazzi era il vero alieno sul palco del Festival di Sanremo, altro che Battiato e Madonia. Un’impressione che si è concretizzata ancora di più quando l’abbiamo incontrato e ha imbastito una lezione improvvisata di storia del jazz e di “stride piano” , il genere di inizio secolo che Gualazzi ha rivisitato per “Follia d’amore”, il pezzo sanremese. Nella stessa occasione, Caterina Caselli Sugar ha spiegato il progetto, ha ricordato come la sua casa discografica lavori poche cose ma bene, come ormai fanno in pochi. E’ vero, anche se molta stampa fatica a tralasciare quel pre-giudizio positivo che spesso si ha nei confronti delle cose che vengono dalla Sugar, che per alcuni sono buone a prescindere. Considerazioni laterali a parte, “Reality and fantasy” è un disco di alto livello e realizzato con grande cura: un progetto inciso con musicisti di grande esperienza (su tutti, la tromba di Fabrizio Bosso, che appare in alcuni magnifici “fill”) per valorizzare il talento di questo giovane ragazzo che mostra una maturità d’altri tempi, che suona da consumato maestro e canta indifferentemente in italiano e inglese, con eguale naturalezza. C’è musica di diversa provenienza, nelle 14 canzoni, più una, di questo disco: c’è lo swing pop della canzone sanremese, c’è il pop-soul di “Three second breath”, ci sono gli echi di Paolo Conte di “Calda estate”, e poi c’è quel “più uno”, il remix della title-track ad opera di Giles Peterson, che ricorda quel filone di jazz modernizzato con l’elettronica che tanta fortuna ha avuto da St. Germain in poi. Insomma, il ragazzo ha personalità. Forse non ha ancora una vera e propria identità, perché l’altro lato della medaglia è che questo disco mostra molte facce diverse della stessa medaglia, senza sceglierne una. Che poi è il problema che hanno avuto alcuni compagni di scuderia come Malika Ayane ed Elisa ad inizio delle rispettive carriere. Ma il talento c’è, è fuori discussione e “Reality and fantasy” è una pregevole prova, godibilissima nel presente e che lascia sperare ancor meglio per il futuro.
(Gianni Sibilla)
TRACCE:
“Follia d’amore” “Icarus” “Tuesday” “Reality and fantasy” “Scandalize me” “Behind the sunrise” “A three second breath” “Calda estate (dove sei) ” “Out of my mind” “Sarò sarai” “Love goes down slow” “Lady ‘O’” “Empty home” “Caravan” “Reality and fantasy (Giles Peterson remix)
La musica raffinata di Raphael Gualazzi a Sassari e Cagliari
La musica raffinata di Raphael Gualazzi a Sassari e Cagliari L'"Happy Mistake Tour 2013" di Raphael Gualazzi arriva oggi a Sassari al Teatro Verdi e a Cagliari domenica 27 ottobre al Teatro Lirico. Raphael Gualazzi, classe 1981, con “Happy Mistake” rompe un silenzio lungo due anni per far ricominciare a parlare la musica. Riflessivo e nello stesso tempo appassionato, timido ma incontenibile, è tra i talenti più puri del panorama musicale degli ultimi anni: un vero e proprio “artigiano della musica”.
CAGLIARI - Ritorna a grande richiesta in Sardegna l'Happy Mistake Tour 2013 di Raphael Gualazzi. Dopo il trionfale successo della tournèe estiva e a pochi mesi dagli acclamatissimi concerti sold out di Nora e Tharros, il pianista nato a Urbino si ripresenta davanti al pubblico sardo per altri due esclusivi appuntamenti che si annunciano da tutto esaurito.
L'avventura live di Raphael Gualazzi con le due date teatrali nell'isola del fortunatissimo “Happy Mistake Tour 2013” (una produzione Massimo Levantini per Live Nation) versione Piano Solo, si apre venerdì 25 ottobre alle ore 21 al Teatro Verdi in Via Politeama a Sassari.
Dopo la puntata nella città del capo di sopra, Raphael Gualazzi - nel 2011 al Festival di Sanremo fa incetta di premi: oltre al primo posto della categoria Giovani con il brano “Follia d’amore”, il Premio della Critica “Mia Martini, il premio della Sala Stampa Radio e Tv, il Premio Assomusica per la migliore esibizione live e il Premio Siae come miglior compositore dell’anno - porta in scena a Cagliari domenica 27 ottobre alle ore 21 al Teatro Lirico in Via Santa Alenixedda la seconda data isolana dell'Happy Mistake Tour 2013 versione Piano Solo.
Con “Happy Mistake Tour”, in giro da più di sei mesi e che prossimamente toccherà oltre a numerosi teatri italiani alcune città di mezza Europa, dall'Inghilterra alla Spagna, dalla Svizzera alla Francia fino al concerto del 22 marzo 2014 a Brema in Germania, Gualazzi porta sul palcoscenico il suo inconfondibile sound con i brani inediti dell’ultimo disco pubblicato lo scorso 14 febbraio per Sugar.
Raphael Gualazzi, classe 1981, con “Happy Mistake” rompe un silenzio lungo due anni per far ricominciare a parlare la musica. Riflessivo e nello stesso tempo appassionato, timido ma incontenibile, è tra i talenti più puri del panorama musicale degli ultimi anni: un vero e proprio “artigiano della musica”.
La versione Solo Piano è uno spettacolo dinamico che alterna atmosfere suggestive a momenti dall’energia intensa e travolgente, dove emergono evidenti le passioni musicali di Raphael Gualazzi. Un artista tutto da scoprire in particolare nella dimensione live con una vocazione internazionale, infatti, Gualazzi oltre al suo sconfinato amore per il jazz e il blues, si concede con amabile leggerezza, incursioni nel gospel, nel soul, nel country così pure nel rock e non trascura i doverosi omaggi ai classici, da Verdi al felliniano Nino Rota.
fonte: sardegnaoggi.it
Raphael Gualazzi rilegge "Svalutation" di Adriano Celentano La cover è contenuta nel nuovo Ep "Rainbows"
Raphael Gualazzi rilegge "Svalutation" di Adriano Celentano. Il brano-simbolo degli anni 70, vripreso dal musicista in una cover contenuta nel suo nuovo Ep "Rainbows". L'nflazione, la crisi politica e malcostume urbano sono i contenuti del brano di Celentano ancora attuali. Gualazzi resta fedele alla ritmica del brano, aggiungendo un finale strumentale in synth che cresce fino alla chiusura.
Oltre a “Svalutation”, l’Ep - disponibile in digitale dal 29 ottobre - contiene anche “Rainbows”, il brano sigla del programma condotto da Fabio Fazio “Che tempo che fa” che dà il titolo all’album digitale, l’inedito “Legba” e, 'giocando' ancora con la musica degli anni passati, “Il Mare”, cover in italiano di "La Mer", classico di uno dei grandi chansonnier della musica popolare francese, Charles Trénet. Il brano del 1946, vuole essere un omaggio alla Francia, terra che da sempre ha accolto l'artista di Urbino con grande entusiasmo e che vedrà anche l’uscita dell’ep in versione sia fisica che digitale. Gualazzi prosegue il suo tour. In Italia sarà il 4 novembre a Bari, il 6 novembre a Trieste, il 15 novembre a Roma, il 16 novembre a Bergamo e il 3 dicembre a Milano.
Raphael Gualazzi a Urbino Jazz Festival con Happy Mistake Tour
Grande evento al Teatro Sanzio di Urbino martedì 5 novembre con l’arrivo di Raphael Gualazzi, una delle rivelazioni musicali più sorprendenti di oggi, che dopo il tutto esaurito registrato nel tour europeo, torna ad esibirsi dal vivo, con Happy Mistake Tour che lo porterà sui palchi delle principali piazze e teatri d’Italia con il suo inconfondibile sound e con i brani dell’ultimo disco di inediti. Sul palco sarà accompagnato da nove musicisti, sette dei quali francesi tra cui tre coriste, in uno spettacolo dinamico e sfaccettato che alterna atmosfere suggestive a momenti dall’energia intensa e travolgente.
Il concerto di Raphael Gualazzi, patrocinato dal Comune di Urbino in collaborazione con AMAT e Associazione Culturale Orfeo, si inserisce nell’ambito di un nuovo Urbino Jazz Festival (numero zero) e vuole offrirsi quale momento pubblico di promozione della candidatura di Urbino a Capitale Europea della Cultura 2019 che la città insieme alla Regione Marche hanno presentato al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Proprio in virtù di promuovere questa candidatura l’intento dell’ Urbino Jazz Festival, in occasione del concerto di Raphael Gualazzi, è quello di coinvolgere la città per valorizzare la presenza dell’artista quale testimonial della candidatura.
Raphael Gualazzi, nato a Urbino, classe 1981, è la rivelazione del Festival di Sanremo 2011. Primo posto tra i Giovani e Premio della critica, con un eccezionale secondo posto all’Eurovision Song Contest a Düsseldorf. Al Festival di Sanremo 2013, oltre agli elogi della critica, si piazza al quinto posto. Nonostante un accordo con l’etichetta Blue Note e infiniti live in giro per il mondo, continua a non far propria l’aria da star e basta vederlo sul palco per capire che da quando aveva 14 anni sapeva già che avrebbe fatto “il musicista e nient’altro”. Con Happy Mistake Gualazzi rompe un silenzio lungo due anni per far ricominciare a parlare la musica. Riflessivo e nello stesso tempo appassionato, timido ma incontenibile, è tra i talenti più puri del panorama musicale degli ultimi anni: un vero e proprio “artigiano della musica” con un amore viscerale per il jazz e il blues.
Happy Mistake è il terzo album del cantante italiano Raphael Gualazzi, pubblicato il 14 febbraio 2013 dall'etichetta discografica Sugar.
Il disco è stato pubblicato contemporaneamente alla partecipazione dell'artista al Festival di Sanremo 2013, con i brani Sai (ci basta un sogno) (scelto nel nuovo meccanismo di selezione dei brani in gara) e Senza ritegno, presenti nell'album.
Tracce:
Don't Call My Name – 3:49 L'amie d'un italien (Rainbows) – 3:12 – feat. Camille Sai (ci basta un sogno) – 4:05 Senza ritegno – 3:39 Baby What's Wrong – 3:39 Seventy Days of Love – 4:18 Un mare in luce – 3:30 Improvvisazione su temi di Amarcord – 4:43 Beautiful – 5:06 Mambo Soul – 3:26 I'm Tired – 3:22 Questa o quella per me pari non sono – 5:01 Welcome to My Hell – 3:28 – feat. Puppini Sisters
Durata totale: 51:18
International Deluxe Edition
Baby What's Wrong Don't Call My Name Un mare in luce L'amie d'un italien (Rainbows) – feat. Camille Senza ritegno Questa o quella per me pari non sono Seventy Days of Love I'm Tired Sai (ci basta un sogno) Welcome to My Hell – feat. The Puppini Sister Mambo Soul Improvvisazione sui temi di Amarcord Il mare (La mer) (Edit Version) – 3:28 Legba Svalutation Beautiful Liberi o no (Bonus Track) – feat. The Bloody Beetroots Tanto ci sei (Bonus Track) – feat. The Bloody Beetroots