Marija Šarapova

Tennista

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  1. arca1959
     
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    Marija Šarapova

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    Dati biografici
    Nome Marija Jur’evna Šarapova
    Paese URSS

    Nazionalità Russia

    Altezza 188 cm

    Peso 59 kg

    Tennis

    Dati agonistici
    Ranking 3º
    Carriera

    Singolare
    Vittorie/sconfitte 401 – 98
    Titoli vinti 24
    Miglior ranking 1º (22 agosto 2005)
    Risultati nei tornei del Grande Slam

    Australian Open
    V (2008)

    Roland Garros
    SF (2007, 2011)

    Wimbledon
    V (2004)

    US Open
    V (2006)

    Altri tornei
    WTA Championships
    V (2004)

    Doppio
    Vittorie/sconfitte 23-17
    Titoli vinti
    Miglior ranking
    Risultati nei tornei del Grande Slam

    Australian Open

    Roland Garros

    Wimbledon

    US Open
    QF (2004)


    Statistiche aggiornate al 6 luglio 2011


    Marija Jur’evna Šarapova (in russo: Мария Юрьевна Шарапова, traslitterazione anglosassone Maria Yuryevna Sharapova;Njagan’, 19 aprile 1987) è una tennista russa.

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    La Šarapova è nata in Siberia, ma è di origine bielorussa. Nel 1986 i genitori della tennista vivevano a Gomel, città della Bielorussiavicina al confine con l’Ucraina. In seguito all’incidente di Chernobyl, i genitori emigrarono in Siberia dove nacque Marija, e successivamente si trasferirono a Soči. All’età di 6 anni, Marija incontrò Martina Navratilova, che intravide in lei delle potenzialità e le consigliò di trasferirsi negli Stati Uniti. Emigrò negli Stati Uniti all’età di otto anni per seguire gli allenamenti di tennis presso l’Accademia di Nick Bollettieri dove entrò all’età di nove anni.
    Šarapova è diventata la terza più giovane vincitrice di un titolo al torneo di Wimbledon (dopo Martina Hingis che però vinse nel doppio) sconfiggendo la campionessa in carica Serena Williams in due set (6-1, 6-4) il 3 luglio 2004. È anche la prima giocatrice russa ad aver vinto il singolare femminile a Wimbledon.
    Spesso viene paragonata ad Anna Kurnikova, altra studentessa di Bollettieri, per ciò che riguarda l’aspetto fisico: Šarapova vanta, infatti, numerosi servizi di moda grazie al suo profilo avvenente, longilineo e atletico e alla bellezza dei lineamenti e dei capelli. Al di là delle sue qualità esteriori è una campionessa capace di aggiudicarsi vari tornei del Grande Slam, trionfi che l’hanno portata anche al numero uno della classifica mondiale.
    Marija Šarapova è la più ricca tra le tenniste ancora in attività, soprattutto grazie ai suoi contratti milionari come protagonista di campagne pubblicitarie per diverse multinazionali. La russa ha anche promosso e inaugurato, nell’estate del 2006, una Fondazione intitolata a suo nome, sul modello di quelle promosse da Agassi assieme alla moglie Steffi Graf e da Federer, per occuparsi principalmente di lotta alla povertà e aiuto ai bambini in difficoltà.
    Nonostante sia molto amata ed ammirata dal pubblico, non gode di buona fama tra le altre giocatrici: frequenta raramente gli ambienti dove s’incontrano le sue colleghe e una delle poche tenniste della quale è notoriamente amica è la connazionale Marija Kirilenko. L’avversità nei suoi confronti è dovuta alla sua abitudine di emettere vistosi gemiti ogni volta che in gioco colpisce la palla, infastidendo involontariamente la giocatrice avversaria. Le sue urla, misurate, raggiungono i 101,2 decibel, più di quelle di una sirena della polizia.

    Carriera tennistica
    Esordi



    Marija, all’età di 7 anni, viene portata negli Stati Uniti dal padre Jurij, per frequentare l’accademia di tennis di Nick Bollettieri aBradenton, in Florida.
    Nel 2000 partecipa al Torneo Avvenire di Milano, riservato ai tennisti under16. In finale è sconfitta dalla Peng.

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    Sempre in Florida, nell’aprile 2001, al torneo di Sarasota, avviene il debutto della Šarapova nel circuito ITF, che perde al primo turno in 3 set contro la connazionale Karin Miller. Marija prosegue, durante il resto dell’anno, a competere nel circuito juniores, nel quale inizia a segnalarsi come la nuova promessa della rinomata accademia di Bollettieri.
    Nel 2002 avviene invece il debutto nel circuito WTA, grazie alla wild card ottenuta a Indian Wells: grazie a un sorteggio benevolo che la oppone alla n. 302 del ranking, Brie Rippner, Marija, dopo aver perso di misura il primo set, prende coraggio e batte con autorevolezza la modesta avversaria. La russa si guadagna così l’onore di sfidare una leggenda, sebbene in declino, come Monica Seles da cui viene portata a scuola e a cui paga il tributo di emozione ed esperienza, incassando un sonoro 6-0, 6-2. L’esperienza sarà molto positiva in termini di personalità: Marija torna al circuito ITF e al successivo torneo di Gunma sbaraglia tutte le avversarie senza concedere alcun set, replicando l’identico copione ai successivi due tornei ITF a cui parteciperà, Vancouver (in cui concede 1 solo set in finale) e Peachtree.
    La giovanissima russa ha già dimostrato di essere una vincente, il che le fa guadagnare una wild card per il suo secondo torneo WTA, il Japan Open a Tokyo, nella quale è sconfitta al primo turno dalla Gagliardi in un match molto equilibrato. Marija torna al circuito ITF, raggiungendo due finali negli ultimi due tornei dell’anno: con questi risultati chiude un anno positivo che la vede raggiungere il n. 186 del ranking WTA.

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    2003

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    Il 2003 si apre con il debutto in un torneo dello Slam, all’Australian Open, in cui supera le qualificazioni fermando però la sua corsa già al primo turno, contro la più esperta Klára Koukalová, che la batte di misura 6-4, 7-6. Ottiene due wild card per Indian Wells e Miami, “sprecandole” entrambe con un’uscita al primo turno, così come esce al primo turno a Charleston dopo aver superato le qualificazioni: queste sconfitte contro avversarie tutt’altro che irresistibili fanno credere che Marija sia ancora acerba per il circuito maggiore. In accordo con il suo staff torna a partecipare a un torneo ITF: scelta perfetta, perché la vittoria nel torneo di Sea Island sarà il vero trampolino di lancio e fonte di nuova fiducia per Marija.
    La russa affronta le qualificazioni del Roland Garros e le supera, mentre al primo turno si piega, su una superficie che ama poco, alla spagnola Serna, specialista del rosso. Decide di provare le qualificazioni al torneo di Birmingham, sull’erba, per prepararsi a Wimbledon: Marija dimostra di giocare molto bene su questa superficie, in cui può sfruttare appieno la propria aggressività e ottiene scalpi importanti, quali quello della Dechy al II turno e soprattutto di Elena Dement’eva nei quarti, prima di arrendersi in 3 set alla Asagoe in semifinale. Questo risultato le vale un balzo in classifica di circa 30 posti e l’ingresso nella top 100, ma soprattutto l’accesso al tabellone di Wimbledon tramite una wild card.

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    Proprio a Wimbledon Marija trova il palcoscenico ideale in cui far vedere al grande pubblico il suo valore, infilando nei primi 3 turni una splendida cavalcata che la vede sconfiggere nettamente la Harkleroad, la Bovina e soprattutto la n. 12 del seeding, Jelena Dokić, tutte in 2 set. Il quarto turno la vede di fronte a un’altra giovane russa in forte ascesa, Svetlana Kuznecova, con la quale, dopo aver perso netto il primo set e vinto altrettanto nettamente il II, ingaggia un duello altalenante che si risolve a favore dell’avversaria con il punteggio di 7-5.
    Marija guadagna altri punti in classifica e affronta la stagione americana, raggiungendo il terzo turno a Los Angeles contro la numero 2 del mondo, la belga Clijsters, da cui perde non senza però essersi tolta la soddisfazione di strapparle un set con il punteggio di 6-1. A Flushing Meadow esce già al II turno contro la francese Loit, ottiene i quarti a Shangai, nei quali impegna la Dement’eva. Entra tra le top 50 e si presenta al Japan Open con la testa di serie n. 5: Marija raggiunge la finale contro la modesta Kapros, ma a causa anche dell’emozione trascina il match sino al tie break del III set, in cui finalmente classe e tenuta atletica le permettono di aver la meglio dell’avversaria e aggiudicarsi il primo trofeo WTA.

    Al torneo di Lussemburgo esce in semifinale contro la Clijsters, perdendo nettamente 6-0, 6-3: Marija ancora non ha battuto una tennista appartenente alla top 10, ma si può consolare chiudendo un ottimo 2003 con la seconda vittoria, al torneo di Quebec City, accreditata della testa di serie n. 2 incontra in finale la modesta Sequeros che, dopo aver perso il primo set per 6-2, si ritira. Quest’ottima stagione le è valsa il premio di newcomer of the year da parte della WTA.

    2004



    All’Australian Open del 2004, Marija non va oltre il III turno, in cui viene sconfitta in 3 set dalla connazionale Myskina, molto più esperta nel variare tatticamente la partita. Le due giocatrici si ritroveranno nel IV turno ad Indian Wells: anche questa volta la Myskina ha la meglio, ancor più nettamente, concedendo solo tre game a Marija. Anche a Miami e Berlino il cammino di Marija si interrompe di fronte alle prime top ten riservatele dal tabellone, sottolineando l’immaturità della giovane russa per i traguardi più prestigiosi. A Roma, Marija sfata il tabù, battendo la n. 10 Dementeva in due set, ma esce subito dopo per mano della Farina, giocatrice esperta e di grande sagacia tattica. Disputa un buon Roland Garros, raggiungendo i quarti, in cui viene nettamente battuta dall’esperta terraiola Paola Suárez. Finalmente arriva l’erba e Marija ritorna a Birmingham, dove migliora la semifinale del 2003, superando l’ostica mancina Schnyder e superando in finale un’altra teenager molto promettente, Tatiana Golovin.

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    Marija giunge a Wimbledon con i migliori auspici: se i primi due turni sono delle formalità, al terzo trova la Hantuchová, giocatrice di buon talento che pratica un gioco piuttosto simile al suo, ma la russa è capace di imporsi facilmente grazie a talento e carattere. Il IV turno è piuttosto faticoso contro la veterana Amy Frazier, superata per 6-4 7-5, ma ancor più duro è il turno successivo contro Ai Sugiyama, in cui Marija rischia seriamente l’eliminazione nel secondo set, prima di prendere il dominio del match grazie anche a un maggior vigore atletico.
    Marija affronta la prova del fuoco delle semifinale contro la ex numero 1 Lindsay Davenport: l’americana sfrutta perfettamente esperienza e freschezza, unite alla “paura” di Marija, per conquistare agevolmente il I set, la russa nel II inizia ad avvalersi della sua condizione e sfruttare la sempre minor mobilità della Davenport che cerca disperatamente di non arrivare al III. Marija riesce a strappare il break decisivo e chiudere 7-5, per avviare un III set che dominerà fisicamente e che l’americana perderà tristemente per 6-1. In finale Marija trova Serena Williams, una Williams in tono minore rispetto alla giocatrice che aveva dominato il circuito per lo spazio di un anno. L’americana non regge assolutamente il gioco aggressivo di Marija, che imporrebbe ben altra mobilità rispetto alla pesantezza di Serena, che sfiancata sul piano atletico non può che trovare spuntata l’arma migliore, quella della potenza. Chiudendo con il punteggio di 6-1 6-4, Marija si aggiudica il primo Slam della carriera, diventa la prima russa a vincere Wimbledon, nonché la seconda più giovane vincitrice della storia del torneo.

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    La stagione sul cemento americano è avara di soddisfazioni: esce nei quarti a San Diego in 2 set per mano della Myskina, al III turno a Montreal contro la Zvonarëva e sempre al terzo a Flushing Meadow, sconfitta in 3 set dall’esperta Mary Pierce. Anche a Pechino il cammino di Marija si interrompe di fronte alla prima avversaria di spessore, la Kuznecova, in semifinale, mentre l’agevole tabellone (l’avversaria classificata meglio è la Stosur, n. 81) di Seoul le permette di aggiungere un nuovo torneo al suo palmares, a cui può aggiungere il Japan Open la settimana successiva, anch’esso povero di tenniste di valore. Marija è a caccia di punti, per quella che sarebbe un’insperata partecipazione al Master di fine stagione: la qualificazione le giunge grazie alla finale di Zurigo, raggiunta dopo la vittoria sulla Dement’eva, ma persa contro la Molik.
    Al WTA Championship, Marija è in un girone abbordabile: perde infatti il match più duro contro la Mauresmo, pur impegnando a fondo la ex numero n. 1, ottiene una vittoria importante e netta contro la Kuznecova, per giocarsi il match decisivo contro la Zvonarëva (n. 11 del ranking e qualificata solo grazie a numerosi ritiri), battuta 7-5 6-4. In semifinale l’attende la sua bestia nera, la connazionale Anastasia Myskina, che si aggiudica agevolmente il primo set 6-2, per poi vedere la partita cambiare repentinamente: forse per condizionamento esterno o troppa fiducia, per l’assalto veemente di una Šarapova che non aveva nulla da perdere e che impiegava tutte le doti da combattente che iniziavano ad esser riconosciute all’interno del circuito, il match si chiude a favore di Marija che si aggiudica i restanti set con un duplice 6-2.


    La sorte aiuta la Šarapova anche in finale: opposta a Serena Williams, nel III set, in svantaggio 4-0, l’avversaria s’infortuna e prosegue la partita per sportività e sperando che la Šarapova butti il match, ma così non sarà e Marija si aggiudicherà il titolo con il punteggio di 4-6, 6-2, 6-4. La russa chiude questa straordinaria stagione salendo al n. 4 del ranking e aggiudicandosi i premi di giocatrice migliorata di più e di giocatrice dell’anno. Bisogna dire che Marija durante il corso dell’anno non ha ancora dimostrato di essere una campionessa, ma di averne le potenzialità: è stata fortunata, ma la sua bravura consiste nell’aver saputo sfruttare ogni minima opportunità e nell’aver mostrato un’attitudine da vincente.

    2005

    Marija si presenta all’Australian Open come una delle favorite: supera nei quarti la Kuznecova, rimontando un set di vantaggio per incontrare in semifinale Serena Williams. Il match è intensissimo: freschezza ed agilità consentono alla russa di aggiudicarsi agevolmente per 6-2 il primo set, mentre nel secondo l’americana inizia a carburare e rispondere colpo su colpo, vincendo 7-5; infine il III, conclusosi 8-6 in favore di Serena, ha visto la russa sciupare ben 3 match point.


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    La russa si rifà aggiudicandosi il Tier I di Tokyo, in finale sulla Davenport, chiudendo al tie break del III e subito dopo conquistando anche il torneo di Doha. Si presenta a Indian Wells come numero 3 del ranking, imbattendosi in semifinale nuovamente contro la Davenport, numero 1 della classifica, nemmeno troppo distante da Marija: la russa, questa volta rimedia una lezione pesantissima dall’americana, che, più riposata, si prende una rivincita d’orgoglio con un doppio 6-0. Marija elabora la sconfitta e a Miami, pur non vincendo, esibisce una buona prova di forza, sconfiggendo nei quarti la rientrante Henin, in semifinale Venus Williams, cedendo solo in finale a una Clijsters rientrante e più agguerrita che mai, tenendole comunque testa nel II set.
    La terra non le riserva grosse soddisfazioni: a Roma soffre il gioco mancino della Schnyder in semifinale, mentre a Parigi s’imbatte nei quarti in una Justine Henin decisamente in forma e a suo agio sui quella superficie, al contrario di Marija, mai in partita e sconfitta 6-4 6-2. Sull’erba, in preparazione a Wimbledon, si aggiudica nuovamente il torneo di Birmingham, sconfiggendo la Jankovic in finale, mentre a Londra giunge da detentrice del titolo e con il ranking n. 2 della classifica. Marija giunge in semifinale contro Venus Williams senza aver perso un set, dopo aver superato tra le altre la Petrova nei quarti: la giocatrice americana, torna ed esibirsi sui livelli a lei più consoni, con un tennis atletico e raffinato allo stesso tempo.

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    Marija lotta nel primo set, perso al tie break, mentre nel secondo, probabilmente sconfortata psicologicamente, resta in balia dell’avversaria, comunque molto brava nel controllare il match e sempre più ispirata, chiudendo il II con 6-1. In finale contro Venus era arrivata la Davenport, che si infortuna alla schiena: costretta al riposo la numero 1 non può difendere il trono e così, il 22 agosto la russa diventa numero 1 del ranking. Il regno dura solo una settimana, perché la Davenport, di ritorno, si aggiudica New Haven, tornando numero 1.
    Agli U.S. Open Marija giunge in semifinale, contro la Clijsters, che durante tutta l’estate aveva espresso il miglior tennis del circuito: la russa riesce ad evitare la sconfitta nel II set aggiudicandosi il tie break, ma nel III esce tutta la determinazione, la classe e il gioco di Kim, che con una splendida difesa e la consueta aggressività mette la russa alle corde chiudendo con 6-3.
    Ad ogni modo, Marija torna numero 1 del ranking, ma i pessimi risultati collezionati nel resto dell’anno, la conducono al WTA Championship con il numero 3 del ranking, dopo solo 6 settimane di regno. La russa si qualifica per le semifinali, in cui incontra la Mauresmo, che finalmente si esprime con sicurezza, sfoggiando tutto il notevole talento: se il primo set resta nell’incertezza e si chiude solo al tie break in favore della francese, nel secondo Amélie alza ulteriormente il livello del gioco, variandolo mirabilmente, sfruttando il magnifico rovescio e mantenendo lucidità e controllo si aggiudica il match per 7-6 6-3. Marija chiude l’anno al numero 4 del ranking e senza aver centrato nemmeno una finale dello slam.

    2006

    La stagione della russa inizia all’Australian Open, in cui giunge in semifinale senza aver perso in set, pur affrontando match equilibrati contro la Hantuchová negli ottavi e in particolare contro la Petrova nei quarti. Marija affronta in semifinale la Henin partendo bene ed aggiudicandosi il primo set 6-4, nel II subisce il veemente ritorno della belga che pareggia il conto con un netto 6-1, mentre nel III la partita si fa più equilibrata, anche se, nonostante la ben nota grinta della russa, non è sufficiente rispetto alla classe cristallina e alla concentrazione di Justine che chiude 6-4. La Šarapova giunge a Tokyo ma esce nettamente in semi-finale contro Martina Hingis, mostrando una condizione deficitaria per tenere testa alle sapienti geometrie della svizzera, che la elimina con un pesante 6-3 6-1 giocando un tennis effervescente e ricco di inventiva che Marija non riesce a contrastare. Marija si prende un’immediata rivincita su Martina nei quarti di Dubai con una vittoria piuttosto facile per 6-3 6-4, in cui si sbarazza in 3 set della Davenport in semifinale, grazie alla netta superiorità atletica e si guadagna la rivincita in finale contro la Henin, che la sconfigge comunque in 2 set, rimarcando la sua superiorità.

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    La russa ha modo di rifarsi a Indian Wells, in cui supera nuovamente in scioltezza la Hingis e altrettanto facilmente in finale la connazionale Dement’eva, prosegue poi il buon momento di forma al Tier I di Miami, arrivando un po’ stanca in finale contro la Kuznetsova, nella quale subisce l’abilità sul veloce della connazionale ed è sconfitta in 2 set. Marija si presenta al Roland Garros senza aver giocato alcun torneo sul rosso e non in perfetta forma: questo, unito alla tradizionale avversione per questa superficie, la portano ad uscire al primo match impegnativo nel quarto turno contro la Safina.
    A Wimbledon la Šarapova arriva in un periodo di forma non eccelso: è in seria difficoltà già nel quarto turno di fronte a Flavia Pennetta, mentre nei quarti vince agevolmente un match, contro la solita Dementeva, che sarà più ricordato per l’invasione di uno streaker in un derby tra 2 delle bellezze più celebrate del circuito. In semifinale Marija affronta la Mauresmo: in un match ben giocato da ambo le parti, ha la meglio la completezza della francese, finalmente capace di esprimersi ai consoni alti livelli in uno slam, che chiude 6-3, 3-6, 6-2.
    La Šarapova torna in campo sul cemento americano mostrando subito di aver trovato un’ottima condizione: ottiene la vittoria a San Diego, dominando la Clijsters nei momenti chiave di un match molto equilibrato, a Los Angeles perde un po’ inaspettatamente, complici caldo e stanchezza, in semifinale contro la Dementeva. Marija arriva a New York in forma devastante: supera la Mauresmo in 3 set in semifinale, ma aggiudicandosi primo e terzo con il punteggio di 6-0 e mostrando enorme facilità di gioco, giusta concentrazione e perfetta tenuta atletica. In finale affronta Justine Henin: il match è equilibrato, ma questa volta Marija può sfoggiare uno stato di forma eccellente e ancor più convinzione del solito, che la porta a giocare punti decisivi con coraggio e lucidità per chiudere con un duplice 6-4 che le vale il II slam in carriera. La russa, sempre in eccellente condizione atletica, è molto carica e cerca di accumulare punti per chiudere la stagione al numero 1 del ranking: si aggiudica il torneo di Zurigo in finale sulla Hantuchová e il torneo di Linz sulla Petrova.
    Marija giunge ai Master di fine anno con la II posizione e la possibilità di chiudere la stagione al numero 1, occupato dalla detentrice del titolo, Amélie Mauresmo, ma insidiato anche dalla numero 3, la belga Henin. Marija fa pensare che l’obiettivo sia ampiamente alla sua portata nel round robin, dove infila 3 vittorie schiaccianti contro la Dementeva, la Clijsters e la Kuznetsova. In semifinale si trova di fronte, in una terribile rivincita di Flushing Meadow valevole anche per la posizione n. 1, la Henin: inspiegabilmente la russa stenta ad esprimersi sui livelli offerti nella II parte della stagione, cedendo nettamente il primo set per 6-2. Nel secondo Marija torna in partita con tutta la sua grinta, ma la Henin è un osso duro e può mostrare la consueta classe straordinaria e la freddezza per chiudere il match al tie break del II. La sconfitta non le permette di salire sul gradino più alto del ranking, ma di rimanere al n. 2, scavalcata proprio da Justine Henin.

    2007

    La stagione della russa comincia all’Australian Open, dove nel primo turno deve affrontare sul centrale la francese Camille Pin che batte dopo una maratona terminata 9-7 al terzo. Più agevoli i turni successivi,anche se con qualche difficoltà.Dopo aver superato in semifinale la belga Kim Clijsters Marija raggiunge la sua terza finale in uno Slam dove affronterà la statunitense Serena Williams.La partita si rivela essere una cavalcata trionfale per la tennista americana che travolge la russa con un secco 6-1 6-2.
    Grazie,però, alla finale conquistata e alla mancata partecipazione della Henin, Marija torna ad issarsi sul gradino più alto del ranking WTA, posizione che occupò nel 2005 per 7 settimane. Al torneo di Tokyo, dopo aver superato la Schiavone e la Sugyama, Marija è costretta al ritiro contro la Ivanovic a causa di un infortunio muscolare.
    Ad Indian Wells, dove Marija è chiamata a difendere il titolo uscente e la prima posizione del ranking, si presenta in una condizione fisica e psicologica deficitaria: supera con una certa fatica giocatrici nettamente inferiori quali Michaëlla Kraijcek e Nathalie Dechy, per poi dover affrontare nel IV turno Vera Zvonareva. Nonostante la Šarapova sia andata a servire per il match sul 6-4 5-4 ha perso la parita 6-1 al terzo cedendo così la prima posizione (che ha occupato precisamente per 14 settimane) a Justine Henin.

    A Key Biscayne, per il Tier I di Miami, Marija deve affrontare un tabellone molto impegnativo: al terzo turno incontra Venus Williams, rimonta un set e poi ingaggia una dura battaglia che la vedeva in svantaggio nel 3º set, chiudendo la pratica per 2-6 6-2 7-5. Al quarto turno affronta Serena Williams che più che dominarla sul campo la domina mentalmente, memore della dura sconfitta rimediata in finale a Melbourne, Marija non entra mai in partita e subisce un imbarazzante 6-1 6-1.
    Marija a causa di un problema muscolare alla spalla è costretta a saltare buona parte della stagione sul rosso, rientrando solamente al torneo di Istanbul come preparazione a Parigi. In Turchia la russa non è ancora brillante: supera con fatica nei quarti la nuova grande promessa, la Radwanska, per poi cedere in semifinale 6-2 6-4 da Aravane Rezai.
    La Šarapova giunge al Roland Garros in condizioni non ancora ottimali e su una superficie che le è poco congeniale, tuttavia disputa un buon torneo caratterizzato dall’epica vittoria per 9-7 al III set del quarto turno contro la Schnyder, dove in più occasioni si salva dalla sconfitta con la consueta tenacia. Nei quarti si impone grazie agli straordinari mezzi atletici sulla connazionale Čakvetadze, per poi rimediare una sonora sconfitta in semifinale dall’emergente Ivanović. La russa torna in campo a Birmingham dove raggiunge la finale in cui è superata dalla sempre più convincente Janković in un III tiratissimo set che si chiude 7-5 per la serba. Al successivo torneo di Wimbledon la Šarapova è nuovamente vittima di una Williams, questa volta Venus, con il punteggio di 6-1 6-3. L’ennesima netta sconfitta contro una Williams fa circolare voci su una supremazia più mentale che tennistica da parte delle 2 sorelle sulla tennista russa.
    Marija ha l’occasione di rifarsi al Tier I di San Diego dove infila convincenti vittorie contro la Golovin, la Mirza e la Čakvetadze, per poi chiudere la finale contro la Schnyder con un secco 6-0 al III che le permette di aggiudicarsi nuovamente un trofeo dopo il digiuno che durava dall’Us Open. Il periodo positivo si interrompe subito: al successivo torneo di Los Angeles, in cui Marija è accreditata della testa di serie n. 1, durante la fase di riscaldamento prima della semifinale contro Nadia Petrova subisce uno stiramento che la costringe a dare forfait e mettere in dubbio la partecipazione al prossimo Us Open.
    La russa parteciperà comunque all’ultimo slam dell’anno, rimediando, tuttavia, una sconfitta al III turno per mano della giovane e talentuosa Radwańska. In seguito Marija darà forfait a molti tornei, riuscendo comunque a qualificarsi per il Championship di fine anno,dove grazie ad una ritrovata fiducia e soprattutto ad una spalla finalmente a posto, raggiunge la finale in cui sarà sconfitta dopo quasi 3 ore di gioco dalla numero 1 del mondo, la belga Justine Henin.

    2008

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    L’anno nuovo inizia nel miglior modo possibile. Dopo essersi lasciata alle spalle l’infortunio che l’aveva tormentata per tutto il 2007, Marija centra un altro obiettivo prezioso: il terzo Slam della carriera. Il tutto avviene a Melbourne agli Australian Open. Nel corso del torneo ottiene vittorie molto prestigiose, tutte ottenute senza cedere alcun set: batte infatti una rediviva Lindsay Davenport, le serbe Jelena Janković e in finale Ana Ivanović, ma il capolavoro lo compie battendo la n. 1 del mondo Justine Henin (imbattuta da 32 partite).
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    Il 2008 vede Marija per la prima volta indossare la maglia della Russia: infatti ha fatto il suo esordio in Fed Cup nel primo turno contro l’Israele,vincendo le 2 partite giocate. Il 24 febbraio vince il torneo Qatar Total Open a Doha (Qatar) sconfiggendo in finale la connazionale Vera Zvonarëva per 61 26 60. La russa, ancora inbattuta nel 2008, arriva al II tier I (Indian Wells, che vinse nel 2006 su Elena Dement’eva) dell’anno con il favore dei pronostici.
    Dopo un inizio non del tutto convincente Masha arriva nei quarti di finale dove sconfigge per 7-6 6-1 la detentrice del titolo e fresca semifinalista agli Australian Open Daniela Hantuchová. La strada verso il III titolo stagionale sembra ormai spianata quando in semifinale viene sorpresa dalla connazionale Svetlana Kuznecova, che non vinceva contro la bella siberiana dalla finale di Miami 2006.
    Dopo questo inaspettato risultato, che comunque migliora il suo risultato del 2007, Marija annuncia che non giocherà il torneo di Miami dal quale lo scorso anno è stata malamente eliminata dalla futura vincitrice del titolo Serena Williams. La siberiana si ripresenta sul campo al torneo di Amelia Island dove inizia nel migliore dei modi la stagione sulla terra vincendo in finale contro la emergente slovacca Dominika Cibulková con il punteggio di 7-6 6-3. Nel primo set la battaglia si protrae fino al tie break dove Marija vince grazie alla sua proverbiale resistenza fisica e psicologica, mentre nel secondo set la musica cambia totalmente e la Šarapova si limita a controllare l’avversaria che lentamente si arrende. Per Marija si tratta del primo titolo sulla terra.
    Agli Internazionali di Roma, la siberiana si ritira poche ore prima della semifinale, che l’avrebbe opposta alla serba Janković, per dei problemi muscolari ad un polpaccio. Marija torna comunque numero uno del tennis grazie al ritiro della belga Justine Henin, dominatrice del tennis femminile prima dell’addio alle competizioni. Al Roland Garros, perde agli ottavi per mano della connazionale Dinara Safina e cede il primo posto della classifica alla serba Ana Ivanović, dopo che quest’ultima conquista il suo primo titolo dello Slam battendo in finale la responsabile della disfatta di Marija, ovvero la Safina.
    A Wimbledon 2008, la Šarapova viene clamorosamente eliminata al secondo turno dalla connazionale Alla Kudrjavceva per 6-2 6-4. In seguito partecipa all’Open del Canada dove vince il suo primo turno contro la polacca Domachowska per 7-5 5-7 6-2. Marija poi annuncia il ritiro dal torneo per un problema alla spalla. A causa di ciò salta le Olimpiadi, gli US Open e tutto il resto della stagione.

    2009

    Nel 2009 Marija non prende parte agli Australian Open che l’avevano vista vincitrice l’anno precedente e con questo torneo comincia una serie di ritiri da tornei importanti. Il ritorno, seppure in doppio, arriva a marzo nel torneo di Indian Wells dove in coppia con Elena Vesnina, Marija si ferma al primo turno, essendo state eliminate le due russe dalla coppia Nakarova-Puček per 6-2, 4-6, 10-7. Ancora una volta Marija si ritira da tornei del calibro di Miami e ritorna ufficialmente nel torneo di Varsavia per iniziare la stagione sulla terra rossa, nel quale arriva ai quarti di finale mostrando qualche modifica tecnica e la solita grinta. Nei quarti di finale è eliminata dalla più accreditata Alona Bondarenko per 6-2 6-2.

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    Marija prosegue i suoi allenamenti in vista dello slam parigino dove si presenta non al top della forma dato lo stop di ben 9 mesi. Al primo turno batte la modesta Jakimova 3-6 6-1 6-2 in 1 ora e 59 minuti, nel secondo turno batte la testa di serie numero 11, Nadia Petrova 6-2 1-6 8-6 in 2 ore 12 minuti dando vita ad un ennesimo incontro al limite della tensione. Nel terzo turno strappa il pass per gli ottavi vincendo in 3 set Jaroslava Švedova in 2 ore e 27 minuti con i parziali 1-6 6-3 6-4. Agli ottavi di finale batte sorprendendo tutti Na LI 6-4 0-6 6-4 in due ore e 13 minuti. Ai quarti di finale viene eliminata da Dominika Cibulková per 6-0 6-2 salvando 5 match point sul 6-0 5-0. Marija dimostra pienamente la sua voglia di ritornare ad alti livelli agonistici ed esce a testa alta tra gli applausi.
    Marija poche settimane dopo inizia il suo allenamento sull’erba in vista dello slam londinese e prende parte al torneo di Birmingham, Gran Bretagna. Dopo aver oltrepassato i primi turni mostrando una maggiore familiarità con la superficie nei quarti di finale appare poco lucida e a tratti irriconoscibile così da impiegare 3 set per battere la grintosa ma allora semisconosciuta Belga Yanina Wickmayer 6-1 2-6 6-3 in un’ora e 45 minuti. In semifinale Marija viene eliminata da Na Li in due set 6-4 6-4: la Russa non entra mai in partita e non coglie le innumerevoli opportunità date dalla Cinese che non ha brillato per la sua bravura e ha usufruito della poca concentrazione dell’avversaria. Marija si presenta a Wimblendon come testa di serie numero 24, circostanza che purtroppo non le porta fortuna. Dopo aver eliminato la Kutuzova al primo turno 7-5 6-4 nel secondo turno viene eliminata da Gisela Dulko in 3 set 6-2 3-6 6-4. Marija rimane incollata al match grazie alla sua grinta e al suo carattere (dopo aver rimontato uno svantaggio di 3-0 nel secondo set e infilando 6 game consecutivi all’argentina), ma ciò non basta. La condizione fisica ancora lontana da quella di un tempo le fanno perdere più volte la battuta nel terzo set nel quale, dopo aver salvato con coraggio 5 match point, viene tradita dal dritto e perde l’incontro.

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    Marija dopo un mese dedicato all’allenamento decide di inaugurare la stagione sul cemento partecipando al WTA di Stanford: arriva sino ai quarti di finale, dove viene battuta da V. Williams in 2 set 6-2 6-2. Successivamente partecipa al WTA di Los Angeles dove arriva sino alla semifinale, perdendo da Flavia Pennetta in 3 set 2-6 6-4 3-6. Marija si porta sul 3-1 nel 3 set fino a crollare e a lasciare il match all’avversaria. Masha paga la stanchezza accumulata nei turni precedenti dopo aver battuto top players come V. Azarenka e A. Bondarenko. Successivamente Marija partecipa al WTA di Toronto dove disputa un ottimo torneo conquistando vittorie su giocatrici del livello di N. Petrova, V. Zvonzreva e A. Radwanska. Arriva sino alla finale contro E.Dementieva dove complice la stanchezza viene battuta in due set per 6-4 6-3.

    2010

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    Il 2010 non inizia bene per Maria, in quanto esce al primo turno degli Australian Open sconfitta per 7-6(4), 3-6, 6-4 nel derby con la connazionale Maria Kirilenko. Maria non perdeva al primo turno in uno Slam dal Roland Garros del 2003. Si riscatta, successivamente, vincendo i tornei WTA di Memphis e di Strasburgo, battendo rispettivamente Sofia Arvidsson col punteggio di 6-2, 6-1 e Kristina Barrois per 7-5, 6-2. Al Roland Garros esce di scena al terzo turno per mano di Justine Henin mentre a Wimbledon si arrende al quarto turno contro la numero 1 del mondo Serena Williams in un match molto combattuto (6-7, 4-6), dopo aver perso la finale di Birmingham, sempre sull’erba, sconfitta solo da Na Li. Sul cemento americano, invece, raggiunge la finale a San Diego, battuta da Victoria Azarenka per 6-4, 6-1 e a Cincinnati dove, dopo aver condotto a lunghi tratti, si è arresa alla belga Kim Clijsters per 2-6, 7-6, 6-2.

    2011

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    La stagione si apre con il cambio di coach, sostituendo Michael Joyce con Thomas Hogstedt. Agli Australian Open giunge al quarto turno venendo sconfitta dalla tedesca Andrea Petkovic 2–6, 3–6. La finale degli Sony Ericsson Open 2011 persa contro Victoria Azarenka, 1–6, 4–6 le permette di tornare per la prima volta dal Febbraio 2009 nella top ten del ranking mondiale, risultato consolidato poi nel corso della stagione riuscendo a risalire fino alla posizione numero 8. Durante il mese di Maggio, vince gli Internazionali BNL d’Italia in finale controSamantha Stosur, in una partita durante la quale la Sharapova ha quasi sempre il controllo dei punti, vincendo con un netto 6-2 6-4 e battendo, fra le altre, Caroline Wozniacki in semifinale. Al Roland Garros esce di scena ancora una volta alle semifinali, sconfitta dalla futura campionessa del torneo Na Li per 6-4, 7-5. Il 2 luglio disputa la sua seconda finale a Wimbledon, perdendo contro una grande Kvitová per 6-3, 6-4. Il 22 agosto vince il Torneo WTA Premier di Cincinnati, dove, dopo 2 ore e 49 minuti di gioco ha la meglio su Jelena Jankovic per 4-6 7-6 (7-3) 6-3. Allo us open si ferma al terzo turno per mano di Flavia Pennetta col punteggio di 3-6 6-3 4-6.

    Curiosità

    Maria-Sharapova



     Marija è stata la prima tennista russa a vincere Wimbledon, gli Australian Open e a raggiungere la prima posizione nella classifica WTA.
     Dal 2005 è l’atleta donna più pagata al mondo con un guadagno annuale di 26 milioni di dollari, grazie ai suoi contratti multi milionari.
     A Marija sono stati attribuiti diversi flirt: prima con il tennista spagnolo Juan Carlos Ferrero, poi con il tennista americano Andy Roddick con il quale è stata vista più volte uscire e poi con il tennista serbo Novak Ðoković. Nessuna di queste relazioni è mai stata confermata. Attualmente la campionessa russa frequenta il cestista sloveno Saša Vujačić.
     La cugina di Marija, Daria Šarapova, è anch’essa una promettente tennista.
     Forbes nel 2005 e 2006 l’ha inserita nella lista delle 50 donne più belle del mondo, grazie alle sue spettacolari gambe. Inoltre sempre la stessa rivista ha inserito per 5 anni consecutivi (dal 2005 al 2009) Marija nella lista delle celebrità più potenti del mondo.

    Statistiche
    Singolare

    Vittorie (24)

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    Legenda
    Grande Slam (3)



    WTA Championships (1)
    Prima del 2009 Dal 2009


    Tier I (6) Premier Mandatory (0)
    Tier II (3) Premier 5 (3)
    Tier III (5) Premier (0)
    Tier IV (1) International (2)



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    Finali perse (13)

     2004: Zurigo (vincitrice Alicia Molik, 4-6 6-2 6-3)
     2005: Miami (vincitrice Kim Clijsters, 7-5 7-5)
     2006: Dubai (vincitrice Justine Henin, 7-5 6-2)
     2006: Miami (vincitrice Svetlana Kuznecova, 6-4 6-3)
     2007: Australian Open (vincitrice Serena Williams, 6-1 6-2)
     2007: Birmingham (vincitrice Jelena Janković, 4-6 6-3 7-5)
     2007: Madrid, WTA Tour Championships (vincitrice Justine Henin, 5-7 7-5 6-3)
     2009: Toronto (vincitrice Elena Dementieva, 6-4 6-3)
     2010: Birmingham (vincitrice Na Li, 7-5, 6-1)
     2010: Stanford (vincitrice Victoria Azarenka, 6-4 6-1)
     2010: Cincinnati (vincitrice Kim Clijsters, 2-6 7-6 6-2)
     2011: Miami (vincitrice Victoria Azarenka, 6-1 6-4)
     2011: Torneo di Wimbledon (vincitrice Petra Kvitová, 6-3 6-4)

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    Doppio
    Vittorie (3)


     2003: Tokyo (con Tamarine Tanasugarn)
     2003: Lussemburgo (con Tamarine Tanasugarn)
     2004: Birmingham (con Marija Kirilenko)


    DA....Wikipedia...foto dal Web...

    Edited by arca1959 - 11/5/2013, 19:46
     
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    Maria Sharapova
    Le bellezze di Londra, Masha sempre la regina
    La Sharapova rimane irraggiungibile per grazia e classe, sexy anche la giavellottista paraguaiana Leryn Franco, ma le azzurre Menegatti, Cagnotto, Barbieri e Piccinini non sono seconde a nessuna

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    Maria Sharapova si è fatta una foto con il gorilla del villaggio olimpico
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    Domenica, 29 luglio, Maria Sharapova comincerà le sue prime olimpiadi in assoluto. Intorno alle 17:00 incontrerà a Wimbledon la tennista israeliana numero 49 del mondo Shahar Peer.
    Nel frattempo, la 25enne tennista russa ha cominciato a vivere l’atmosfera del villaggio olimpico. Venerdì si è fatta una foto vicino alla statua del gorilla di Victory Park, .
    “Mentre tutti si stanno facendo foto con gli anelli olimpici, io sono andata a scattarne una con questo bel tipo…”, ha scritto su facebook.

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    TENNIS: LA NUOVA CLASSIFICA WTA
    Questa la nuova classifica Wta diramata oggi: 1. Victoria Azarenka (Blr) 8745 (--) 2. Maria Sharapova (Rus) 8595 (--) 3. Agnieszka Radwanska (Pol) 8090 (--) 4. Serena Williams (Usa) 7145 (--) 5. Petra Kvitova (Cze) 5975 (+1) 6. Samantha Stosur (Aus) 5700 (-1) 7. Angelique Kerber (Ger) 5225 (--) 8. Caroline Wozniacki (Den) 4600 (--) 9. Na Li (Chn) 3795 (+1) 10. Sara Errani (Ita) 3620 (-1) Cosi' le italiane: 17. Flavia Pennetta 2230 (--) 22. Francesca Schiavone 1985 (-1) 28. Roberta Vinci 1865 (+2) 92. Camila Giorgi 701 (-1) 122. Karin Knapp 532 (-9) 132. Alberta Brianti 530 (--) 146. Nastassya Burnett 428 (-9) 189. Maria Elena Camerin 335 (+3) 194. Anna Floris 312 (-3) .

    http://tennis.it/

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    Le sportive più belle delle Olimpiadi: Maria Sharapova vince su Facebook

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    Sono tante le bellezze che hanno addolcito i Giochi di Londra 2012. Su Facebook però la trionfatrice è una: Maria Sharapova.
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    Serena Williams Ha Schiacciato Maria Sharapova Nella Finale Di Tennis Di Londra 2012
    Domenica, 5 Agosto 2012: Very Inutil People
    6-0, 6-1, in 66 minuti. Le piccole braccine russe Maria Sharapova non hanno potuto niente contro l'americana Serena Williams ieri a Wimbledon, nella finale del torneo di tennis femminile delle Olimpiadi ...


    dal ....web!!!

     
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    WTA Doha - Sharapova in semifinale, Errani ko con l’Azarenka
    La russa Maria Sharapova batte in due set (6-2/6-4) Samantha Stosur conquistando la semifinale del torneo di Doha. Sara Errani travolta con un doppio 6-2 dalla numero uno del mondo Victoria Azarenka
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    Disco rosso per Sara Errani nei quarti di finale del "Qatar Total Open 2013", torneo WTA sul cemento di Doha. La tennista romagnola, testa di serie numero 6, si è arresa con un doppio 6-2 alla grande favorita del seeding, la bielorussa numero uno del ranking mondiale Victoria Azarenko, impostasi in un'ora e 24 minuti di gioco.

    Per la Errani appuntamento a questa sera per i quarti di finale di doppio che la vedrà protagonista, come sempre, assieme a Roberta Vinci. Le azzurre si giocheranno l'accesso alle semifinali contro la coppia formata dalla slovacca Hantuhchova e la spagnola Medina Garrigues.

    Maria Sharapova è stata la prima a conquistare la semifinale in Qatar. La tennista russa, testa di serie numero 3, ha superato ai quarti l'australiana Samantha Stosur, ottava forza del seeding, per 6-2 6-4.

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    Curiosport - Maria Sharapova: "Come avete fatto a prenderci??"
    Al termine del quarto di finale a Madrid vinto contro la Kanepi, la bella siberiana ha lasciato un messaggio personale sulla telecamera a bordo campo. Protagonista anche il suo nuovo fidanzato, il bulgaro Grigor Dimitrov
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    Dopo essere stata pizzicata ‘in amore’ con il nuovo fidanzato, Maria Sharapova, una tra le tenniste più forti di tutto il circuito, ha scherzato con i media al termine della sua partita valida per i quarti di finale del torneo Wta di Madrid.

    Masha, dopo essersi guadagnata le semifinali del torneo grazie al 6-2 6-4 rifilato a Kaia Kanepi, ha lasciato un messaggio insolito sulla telecamera a bordo campo, dove solitamente i giocatori scrivono il proprio nome al termine dei match.

    La bella siberiana ha invece preferito occupare lo spazio scrivendo ‘How did you catch us??’ (‘Come avete fatto a prenderci??’) con uno ‘smile’ a evidenziare la natura simpatica del messaggio. Il riferimento è ovviamente alla passeggiata romantica per le strade di Madrid che si sono concessi lei e il suo nuovo fidanzato Grigor Dimitrov, e che è stata immediatamente immortalata dai fotografi.

    Ecco, considerando il fatto che entrambi stanno giocando il torneo (Grigor ha eliminato il numero uno del mondo, Novak Djokovic), la missione di sorprenderli insieme non era così proibitiva. Inutile sorprendersi, Masha…

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    US Open - Forfait di lusso: si ritira Maria Sharapova
    La testa di serie numero 3 del torneo si ritira a 3 giorni dal via per una borsite alla spalla destra. E' la seconda rinuncia dopo quella del 2008
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    Fosse una gara a chi conquista più prime pagine dei giornali avrebbe certamente vinto per distacco. La settimana che precede lo US Open 2013 verrà ricordata come “i sette giorni di Maria Sharapova”. Prima il clamoroso addio a Jimmy Connors dopo un mese di collaborazione e un solo match giocato – e perso – sotto la sua gestione, poi il ritorno alle origini con “l’ingaggio del padrone, successivamente il tentativo di cambiare nome in quello del suo brand di caramelle – Sugarpova – e infine la notizia che, tennisticamente, è probabilmente la più importante: il forfait allo US Open.

    “Maria is unable to compete at the US Open in New York this year due to right shoulder bursitis”. Maria non può partecipare agli US Open a causa di una borsite alla spalla destra. E’ con questo comunicato apparso sul suo sito ufficiale che la tennista numero 3 della classifica WTA alza bandiera bianca a 3 giorni dall’inizio dell’ultimo slam stagionale, alimentando così, come spesso accade con i personaggi del suo calibro, polemiche e dicerie.

    C’è chi sta già insinuando una ripicca della russa dopo l’impossibilità di cambiare il nome in Sugarapova e promuovere così la sua azione di marketing, chi sostiene invece che quell’azione di marketing fosse appunto mirata a far parlare di sé proprio perché già sicura del forfait. Molto più probabilmente la verità sta nella vero e proprio comunicato: un problema di natura fisica.

    Dopo Wimbledon infatti, dove Masha fu fatta fuori dal secondo turno dalla portoghese Lacher De Brito, la Sharapova non si è più fatta vedere in campo fino a settimana scorsa, quando a Cincinnati fu regolata al primo turno dalla semifinalista di Melbourne Sloane Stephens. In quell’occasione si vide una Sharapova davvero arrugginita e più che mai fallosa, tanto da far riflettere tutti sul fatto che la russa potesse chiedere una wild card per il torneo di New Haven, in modo da poter “aggiustare” la condizione. Non avvenne niente di tutto ciò, ma anzi iniziò “la settima di Maria Sharapova”, con il divorzio immediato a Connors e le mosse successive sopra citate.

    Insomma, la russa conferma il suo conflittuale rapporto con lo US Open, torneo che ha vinto il un solo caso – il 2006, quando regolò la Henin con un doppio 6-4 – e opta per il secondo ritiro dopo quello del 2008. La Sharapova non potrà così difendere la semifinale raggiunta qui lo scorso anno, quando si dovette arrendere a Vika Azarenka in 3 set.

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    Maria Sharapova è incinta?
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    Ma quali guai alla spalla? Le continue assenze di Maria Sharapova potrebbero essere spiegate con una gravidanza. Sono i media russi e bulgari a paventare l'ipotesi di un bimbo in arrivo, frutto dell'unione della bella siberiana con il suo fidanzato, anch'egli tennista, Grigor Dimitrov.

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    Le ultime danno Maria a festeggiare a bicchieri d'acqua (altro indizio) in un locale assieme al suo 'bello'. Per il momento però restano confermate le date dei prossimi impegni di Maria a dicembre: nell'ordine Bogotà, Città del Messico e Bangkok. La notizia però non è verificata, anzi. Il manager della Sharapova: "Smentisco categoricamente che Maria sia incinta"

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    Il tennis a Brisbane
    Le foto del torneo che apre la stagione, con Maria Sharapova, Serena Williams e Roger Federer, tra gli altri
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    La russa Maria Sharapova contro l’estone Kaia Kanepi, 2 gennaio 2014.
    (Chris Hyde/Getty Images)

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    La russa Maria Sharapova festeggia la vittoria contro l’estone Kaia Kanepi, 2 gennaio 2014.
    (Chris Hyde/Getty Images)


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    La tennista Maria Sharapova (a sinistra) passa la torcia olimpica alla campionessa olimpica di salto con l’asta Elena Isinbaeva.
    (JOHN MACDOUGALL/AFP/Getty Images)





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    Maria Sharapova porta la fiamma olimpica
    La tennista russa, che a lungo è stata testimonial e promotrice dei Giochi Olimpici Invernali a Sochi, è stata tedofora d'eccezione durante la cerimonia d'apertura
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    Maria Sharapova, la bella tedofora che incanta il pubblico della cerimoia d'apertura a Sochi
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    Maria Sharapova alla Torre Eiffel mostra il trofeo dopo la vittoria del Roland Garros: "La finale più dura della mia vita"

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    La prospettiva fa sembrare le sue gambe "alte" come la Torre Eiffel. Maria Sharapova si è mostrata ai fotografi con il suo trofeo, dopo la vittoria del suo secondo titolo al Roland Garros. "E' stata la finale più dura della mia carriera, la vittoria che mi ha dato più emozioni", ha detto la tennista siberiana rendendo omaggio all'avversaria sconfitta, la romena Simona Halep.
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    "Giocava davvero molto bene, durante tutto il torneo ha mostrato incredibili qualità fisiche e tecniche. E' una molto regolare, che sarà presto la n. 3", ha detto la russa della romena. "Questo successo al Roland Garros, dieci anni dopo la mia prima vittoria in uno Slam (a Wimbledon, ndr), è molto emozionante per me, resto ancora senza voce", ha aggiunto.

    Pur sconfitta, la Halep è soddisfatta di aver giocato la finale a Parigi: "Spero di avere altri grandi risultati in futuro, ma questo torneo rimarrà speciale per il resto della mia vita", il suo commento. "Dopo il match ho pianto per alcuni minuti prima di mettermi a sorridere, perchè volevo approfittare del momento. Era la mia prima finale in uno Slam, ho fatto tutto quel che potevo, giocando un tennis di livello molto alto. Sono fiera di queste due settimane, sono state incredibili. Non dimenticherò mai questo match", ha sottolineato la 22enne di Costanza, definendo la Sharapova "molto forte mentalmente, una grande campionessa, di esperienza, che ha già vinto diverse finali Slam"

    Fonte http://www.huffingtonpost.it/2014/06/08/sh...tm_hp_ref=italy
     
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    Le foto di Maria Sharapova a Parigi
    La tradizionale passeggiata col trofeo dopo la vittoria del Roland Garros, il più importante torneo di tennis sulla terra rossa
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    (Dan Istitene/Getty Images)


    Sabato 7 giugno la tennista russa Maria Sharapova, 27 anni, ha vinto la 113esima edizione del Roland Garros, il torneo di tennis sulla terra rossa più importante al mondo, che si tiene ogni anno a Parigi. Sharapova ha battuto in finale la tennista rumena Simona Halep, 22 anni, in tre set (6-4 6-7 6-4) e ha vinto così il suo secondo Roland Garros dopo quello del 2012. Dopo la partita, come da tradizione, si è messa in posa per i fotografi davanti alla Torre Eiffel.

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    (KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
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    (Clive Brunskill/Getty Images)
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    (KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
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    (Clive Brunskill/Getty Images)
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    (Clive Brunskill/Getty Images)
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    (AP Photo/Michel Euler)
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    (Clive Brunskill/Getty Images)
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    (Dan Istitene/Getty Images)
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    (AP Photo/Michel Euler)






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