Santo Stefano.26 gennaio

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    SANTO STEFANO

    stefano Le nuove conversioni dovute alla predicazione degli Apostoli crescevano in numero elevato, al punto che essi furono costretti ad eleggere sette Diaconi che provvedessero agli affari materiali e di importanza secondaria.
    Uno di questi, era Stefano, che rimase a Gerusalemme nonostante la persecuzione dei cristiani seguente al divieto fatto agli Apostoli di insegnare nel nome di Gesù. Stefano divenne il bersaglio preferito di quanti odiavano e non tolleravano i cristiani. Un giorno Stefano rispose con la veemenza della parola ispirata, mettendo in luce la nuova legge e la nuova alleanza superiori alla legge antica. I suoi interlocutori non seppero tenere testa alla sua eloquenza e riuscirono a farlo tacere solo con la violenza. Comperarono dei testimoni e condussero Stefano davanti ai giudici chiedendo la sentenza di morte. Stefano chiese la parola per la sua difesa e nuovamente esaltò la nuova alleanza e la nuova legge, imputando loro la morte del Messia. Fu trascinato fuori dalla città e lo lapidarono. Caduto in ginocchio proclamò le parole: "Signore, Gesù ricevi il mio spirito. Non imputar loro questo peccato."

    I resti di Santo Stefano, con quelli dei santi Lorenzo e Giustino, si venerano nella cripta di S. Lorenzo f.l.m. La reliquia del capo si esponeva nella basilica ostiense. Il braccio destro, sotto il pontificato di Alessandro III (1159-1181), era esposto in una nicchia dell’Oratorio dedicato a Maria SS.ma a S. Pietro in Vaticano, oggi è conservato in un reliquiario d’argento, dono del cardinale Scipione Cobelluzi. Il miracoloso ritrovamento dei resti del protomartire avvenne nel 415 a Cafargamala, nei pressi di Gerusalemme, dove furono solennemente portate dal vescovo Giovanni II. Nel 439 l’imperatrice Eudossia Atenaide, dopo aver fatto costruire una basilica in onore di Stefano, portò con se a Costantinopoli parte del corpo. Durante il pontificato di Pelagio II (579-590), per interessamento dell’imperatore Giustiniano I, le insigni reliquie di Costantinopoli furono traslate a Roma e nella basilica di S. Lorenzo f.l.m. si festeggia ogni 26 dicembre tale ricorrenza.

    M.R.: 26 Dicembre - A Gerusalemme il natale di santo Stefano Protomartire, il quale fu lapidato dai Giudei non molto dopo l’Ascensione del Signore. 3 Agosto - A Gerusalemme l’Invenzione del beatissimo Stefano Protomartire, e dei santi Gamaliele, Nicodemo ed Abibone, come fu rivelato da Dio al Prete Luciano, al tempo del Principe Onorio. 7 maggio - A Roma la Traslazione del corpo di santo Stefano Protomartire, che, al tempo del Papa Pelagio primo, da Costantinopoli portato a Roma e deposto nel sepolcro di san Lorenzo Martire al campo Verano, vi è venerato con grande pietà dai devoti.



    Santo Stefano: perché si festeggia il 26 dicembre?

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    Tutti sanno che il giorno dopo il Santo Natale è festivo, e si festeggia Santo Stefano, ma molti si chiedono perché è festa? Perché si festeggia Santo Stefano?

    La celebrazione liturgica di Santo Stefano è fissata per il 26 dicembre, subito dopo il Natale, perché nei giorni seguenti alla nascita del Figlio di Dio, furono posti i “comites Christi “, cioè i più vicini nel suo percorso terreno e primi a renderne testimonianza con il martirio.
    Così il 26 dicembre c’è Santo Stefano primo martire della cristianità, segue al 27 S. Giovanni Evangelista, il prediletto da Gesù, autore del Vangelo dell’Amore, poi il 28, i seguenti.

    E’ stato lo Stato italiano, nel 1947, a decidere di rendere festivo il giorno dopo Natale, mentre prima era un giorno normale lavorativo: la Chiesa ricorda Santo Stefano, santo molto significativo e di modello per i fedeli, nel mondo cattolico, ma il 26 dicembre sarebbe stato ugualmente festivo, anche se vi fosse caduta un’altra festa, proprio per allungare le festività natalizie e per solennizzare ancora di più la nascita del Salvatore.
    Il giorno di S. Stefano è festeggiato pure in Austria, Germania, Irlanda, Danimarca, Catalogna, Croazia e Romania.
    Quindi il giorno festivo non è causato dalla ricorrenza del Santo, pur esponente importante dei Santi della Chiesa, ma esiste allo scopo di allungare le feste di Natale, come ad esempio il lunedì dell’Angelo, ossia la Pasquetta, che è stata stabilita per lo stesso motivo.
    Entrambe le date non sono feste di precetto, ma sono state stabilite dallo Stato, per rendere più solenni e fruibili le feste di Natale e Pasqua.
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    Santo Stefano era ebreo di nascita, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, è il protomartire cristiano cioè il primo ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo.
    Il 26 dicembre si festeggia come il Natale in casa in famiglia, con i classici pranzi “di Natale”, caratteristici e diversi in ogni regione; alcuni comuni organizzano dei concerti con canti propri del Natale, manifestazioni per bambini, e pranzi della solidarietà.
    Buon Santo Stefano a tutti!

     
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