I bambini e lo sport

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  1. gheagabry
     
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    Lo sport è un elemento fondamentale per il sano sviluppo dei bambini, ma qual è quello più adatto?...




    Bambini-e-lo-sportLo sport, per il bambino, deve essere prima di tutto un gioco da vivere con gioia insieme ai coetanei. È un momento di incontro e di aggregazione per aiutare a crescere sani nel corpo e nello spirito. Allo stesso tempo può rappresentare un’occasione per imparare i fondamenti dell’attività motoria.
    I bambini dovrebbero arrivare spontaneamente alla scelta di fare sport; ai genitori spetta incoraggiarli, tenendo conto della loro età e della disciplina che intendono praticare.
    Spesso è difficile dare una mano al bambino per scegliere lo sport più adatto alla sua età, alle sue caratteristiche fisiche e psicologiche, ma non dobbiamo decidere per loro. Non esistono sport di serie A e sport di serie B; ogni disciplina ha le sue caratteristiche, le sue regole (sia individuali che di gruppo) e sviluppa specifiche capacità e competenze in chi lo pratica. È importante una pratica regolare e formativa.
    I genitori non devono mai dimenticare che lo sport viene praticato soprattutto per sviluppare il corpo, la psiche, per formare il carattere e per educare ad una sana ed onesta competizione basata su regole chiare e condivise.
    Nessun bambino «deve» diventare un campione per forza, ma va aiutato ed incoraggiato a svolgere con impegno e passione l’attività sportiva, va educato al rispetto delle regole e degli avversari, all’accettazione del risultato senza eccessive aspettative e senza sensi di frustrazione.
    Lo sport, se praticato con impegno e costanza, vissuto con spirito di amicizia e solidarietà, può diventare una vera «scuola di vita» insegnando al ragazzo che l’impegno e la leale competizione pagano sempre. L’eventuale insuccesso temporaneo può essere di stimolo alla ricerca ed al raggiungimento di risultati futuri più alti e positivi sia sul piano personale che su quello sociale e lavorativo.
    Lo sport praticato regolarmente, contestualmente ad una vita sana ed equilibrata, è un eccezionale strumento di prevenzione sia delle malattie organiche e delle malconformazioni sia dei disagi del bambino e dell’adolescente a livello psicologico e sociale, dovuti ad uno stile di vita scorretto e non sufficientemente stimolato.
    Ecco alcuni degli sport più diffusi con le età consigliate e le principali indicazioni dal punto di vista psicomotorio


    Atletica leggera: dai 6 anni
    I movimenti tipici di questo sport coinvolgono tutti i muscoli del corpo, per questo è consigliato. Coinvolge in modo armonico il sistema cardiocircolatorio e respiratorio, richiede prontezza di riflessi e capacità di affrontare la sofferenza ed il disagio.

    Arti marziali: 5-6 anni
    Consente di acquisire un ottimo senso del proprio corpo nello spazio quanto di sfogare in modo non violento l’aggressività; favorisce l’autocontrollo perché si insegna la pratica del contatto disciplinato con l’avversario.

    Calcio: 5-6 anni
    Lo sport per eccellenza in Italia, praticato ad ogni età. Permette un buono sviluppo fisico, anche se privilegia gli arti inferiori, e favorisce la coordinazione. Sviluppa velocità e resistenza. Attenzione però perché può stimolare la competizione esasperata.

    Pallacanestro: 5-6 anni
    È una disciplina completa: sviluppa sia gli arti inferiori che superiori, richiede velocità e resistenza. Dà un’ottima coordinazione oculo-manuale. Può essere uno sport duro, è infatti fondamentale il contatto fisico. È particolarmente adatto a favorire la socializzazione.

    Nuoto: dalla nascita
    Può essere praticato da subito, a tutte le età. Il nuoto è uno sport non traumatico e completo, che sviluppa armoniosamente tutte le parti del corpo. Apporta inoltre grandi benefici dal punto di visto cardiocircolatorio e respiratorio (è molto adatto agli asmatici). È uno sport «salvavita».

    Danza: dai 5 anni
    Favorisce la coordinazione e lo sviluppo armonico del corpo. La danza è infatti movimento, armonia, equilibrio, linguaggio del corpo espressione e comunicazione nello stesso tempo. Avvicinarsi da piccoli rende sicuramente più semplice l’acquisizione di abilità specifiche e di tecniche appropriate.

    Equitazione: da piccoli (amatoriale), dai 9 anni (agonistica)
    Favorisce la conoscenza ed il rispetto per l’animale e la socializzazione. Adatto a migliorare coordinamento ed attenzione. Tonifica la muscolatura degli arti e dello scheletro .Vi sono rischi legati ai traumi da caduta.

    Scherma: 7-8 anni
    È uno sport completo: sviluppa un’ottima coordinazione motoria (è prevista una seria ginnastica di compensazione per la parte del corpo che si usa di meno), ma anche capacità intellettive (equilibrio e prontezza mentale).

    Tennis: 9-10 anni
    Unisce eleganza, agilità e potenza. I programmi di compensazione previsti dai corsi più seri impediscono uno sviluppo unilaterale del fisico. Il tennis, inoltre, rende i riflessi più veloci, migliora la coordinazione, anche quella oculo-manuale, dona senso del ritmo e dello spazio.

    Rugby: 7-8 anni
    Sport di contatto indicato soprattutto per i maschi. Insegna a dare e ricevere colpi associati alla dinamica di gioco, attivando un meccanismo di difesa attiva. Insegna il rispetto per l’avversario e per le regole. Insegna la coordinazione e la destrezza, sviluppa tutta la muscolatura del corpo. Sono frequenti gli incidenti ed i traumatismi (solitamente lievi)


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13 replies since 22/12/2011, 13:29   2547 views
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