EMOZIONI

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    bersani_massimo_acqua_occhi





    OGNI SERA … SU QUESTA SPLENDIDA ISOLA FELICE

    16 settembre 2009

    Una sedia dondola in un angolo di una stanza…
    passi si allontanano velocemente lasciando alle
    spalle il suono del dondolio di quella sedia.
    La luna illumina la stanza buia regalando
    sentieri di luce che raccontano magie antiche.
    Un orologio scandisce il tempo mentre spalle
    larghe si incurvano trascinando un fardello di
    pensieri troppo difficili da raccontare ma al
    tempo stesso incredibilmente forti da essere
    ignorati.
    Segni tracciano l’anima sferzata dalle umane
    miserie o dalle emozioni del vivere; una finestra
    si apre su altre anime pronte a donare colori capaci
    di raddrizzare quelle spalle curve.
    Nel giardino crescono rami che si innalzano
    altissimi a formare una magnifica ragnatela
    sulla quale si arrampicano e trovano la loro
    naturale realizzazione sogni ed emozioni
    mai raccontate.
    Mani si protendono a cercarne altre, che a
    loro volta ne trovano ancora per formare una
    catena di umane carezze e di ferree prese.
    Il cielo si colora di milioni di stelle che, colpite
    dalla luce della luna, illuminano e colorano le
    anime di tantissime persone.
    Porte aperte che lasciano filtrare colori e calore
    mai assaporati prima, sono cuori che si aprono
    all’unisono ogni volta che una emozione li sfiora
    lasciando fuoriuscire i colori della propria anima.
    Fiumi scroscianti, attraversano vallate, come i segni
    di mani ispirate tracciano e segnano pagine
    immacolate lasciando sublimi emozioni.
    Passi lenti tornano verso la sedia che continua il
    suo ritmico dondolio; le larghe spalle ora dritte
    e fiere, si poggiano sulla spalliera di quella sedia.
    Occhi chiusi, abbandonati al sublime, attendono
    che i raggi del sole di questa meravigliosa isola,
    li carezzino mostrando loro meraviglie e colorate
    emozioni.
    Ogni sera accade questo … mi addormento in attesa
    che un nuovo giorno carezzi la mia anima con le
    colorate emozioni di questa splendida isola felice.


    (Claudio)




    EMOZIONI01




    SI’ CERCO
    Roberto Perin

    Si, cerco.
    Solamente emozioni pure,
    solamente dei sospiri veri,
    cerco il frutto
    di un’alchimia di sentimenti.
    Vorrei veder nascere i baci,
    coccolare i piccoli
    pargoletti di carezze,
    vorrei far crescere
    tra le mie braccia,
    il dolce bambino
    che si chiama amore,
    in compagnia di un battito
    che scandisce il tempo.
    Narrargli emozioni
    scavate nel passato,
    perse nel tempo,
    cercate nei ricordi.
    Saprei dove trovare
    la fonte di queste carezze,
    saprei dove rubare
    queste emozioni,
    dove far nascere
    questa famiglia di sentimenti.
    Ma…
    Forse se non lo sapessi
    sarebbe meglio?





    L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni,
    e così noi vediamo magia e bellezza in loro:
    ma bellezza e magia, in realtà, sono in noi.
    Kahlil Gibran, da “Le Ali spezzate”




    emozioni





    LA ROSA BLU



    Sentendo vicina la propria fine, l'imperatore della Cina volle trovare un marito per la sua unica figlia. Questa non era solo la più elegante e la più colta di tutte le fanciulle dell'impero ma era anche di gran lunga la più bella. Aveva un unico neo: non voleva assolutamente sposarsi.
    Siccome il padre la supplicava, dichiarò che avrebbe accettato come sposo colui che le avesse portato una rosa blu. Appena furono a conoscenza della condizione, tutti i giovani principi e nobili dell'Impero si precipitarono alla ricerca di una rosa blu. Una ricerca vana. Uno dopo l'altro rinunciavano. Alla fine rimasero in tre.
    Il primo era il mercante più ricco dell'impero, più ricco dello stesso imperatore. Andò dal più grande alchimista del mondo che con filtri e liquidi colorati trasformò una rosa bianca in una perfetta rosa blu. Senza perdere tempo, il mercante portò la rosa al palazzo imperiale. La principessa impallidì, ma poi guardando la rosa disse: "Se una farfalla si posasse su questa rosa, morirebbe avvelenata". E gettò via la rosa con disgusto.
    Il secondo era il generale delle armate imperiali. Domandò al più abile gioielliere del mondo di fargli una rosa blu intagliata in uno zaffiro. Quando la principessa posò i suoi occhi color della notte sulla rosa che brillava vellutata come l'acqua del mare che riflette il celo, disse: "Papà, non vedi che non è una rosa, ma solo uno zaffiro tagliato in forma di rosa?".
    Il terzo pretendente era il figlio del Primo Ministro, un giovane, bello, colto, gentile. Fece lavorare per tre mesi tutti i migliori artisti del paese, per creare una rosa blu di finissima porcellana. "La terrò perché è bellissima", disse la principessa "ma è solo un soprammobile".
    Così anche il terzo pretendente fu rifiutato.
    Una bella sera d'estate, la principessa ammirava il tramonto dalla sua finestra, quando sentì qualcuno che cantava. Era un giovane poeta che passava di là per caso. I suoi occhi incrociarono quelli della fanciulla. Rimasero per un po' in silenzio. Poi il giovane poeta disse dolcemente: "Io desidero sposarti".
    "Ahimè!" rispose la principessa. "Io sono la figlia dell'imperatore e ho promesso di sposare solo colui che mi porterà una rosa blu. Finora nessuno c'è riuscito".
    "La troverò", disse il poeta.
    Il mattino dopo il poeta raccolse una rosa bianca e la portò all'imperatore. Questi la presentò alla figlia ridendo . La principessa prese la rosa e disse senza esitazione: "Ho, finalmente ecco la rosa blu!" L'imperatore ci mise un bel po' prima di riaversi dalla sorpresa. I ministri e i cortigiani cominciarono a mormorare: "Ma questa rosa non è blu.."
    Ma la principessa replicò: "I vostri occhi non funzionano! Questa rosa è blu, ve l'assicuro. Guardate bene e vedrete che è di un blu meraviglioso!".
    Tutta la corte tacque. La principessa sposò il poeta e furono felici per sempre:


    Si vede bene solo con il cuore. Dovremmo fidarci di più di lui

    dal web
     
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  2. gheagabry
     
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    ... IL NULLA ESISTENZIALE ...
    ...Anche oggi come altre volte in cui ho trovato notizie scioccanti ho fatto fatica a trovare le giuste parole. Ci sono a volte moti dell’animo umano, ci sono atteggiamenti e comportamenti che davvero non riesco a spiegare e non riesco a dare un motivo attendibile che possa in qualche modo giustificare o cercare di comprendere le gesta di esseri umani. Un uomo sui quaranta anni, sembra con la mania delle riprese col telefonino o con qualsiasi altro strumento di videoregistrazione, ha ripreso restando immobile, senza prestare i dovuti soccorsi, la morte della sua ragazza. Mi chiedo, ma quale mente offuscata, quale istinto bestiale può aver portato quella persona ad assistere alla marte di una persona a lui cara senza muovere un dito. Come ha potuto pensare di farne un filmato e di non poggiare la cinepresa o telefonino ed internvire in aiuto della ragazza. Tante domande, nessuna risposta, perché il solo tentativo di capire questa situazione porterebbe ad una conclusione drammatica. Credo ci troviamo di fronte al nulla, un nulla esistenziale, una enorme stagnazione nella quale disperati come quelli della notizia in questione, annaspano cercando di non affogare. Quella notizia rappresenta il vero nulla nel quale a volte siamo costretti a vivere. Un nulla fatto di assenza di valori morali e di rispetto della vita propria e altrui … un nulla del quale dobbiamo aver paura ... ….
    (Claudio)



    Accusato di aver filmato la morte della fidanzata senza soccorrerla.

    Un 41enne di Genova avrebbe filmato la fidanzata senza soccorrerla ma lui nega dicendo di essersi svegliato quando la ragazza era già morta. Si è presentato all'udienza con in braccio la sua chitarra classica. «L'ho portata perché non si sa mai...». Giovanni Guelfi, 41 anni, è un cantante blues con i rasta: è in tribunale, a Genova, per avere ricevuto un avviso di garanzia per omissione di soccorso. È accusato di avere filmato, nella notte tra il 6 e il 7 settembre, la sua fidanzata, Velveth Mayer Garcia, mentre moriva. Non aiutandola. Anche se il suo avvocato, Michele Ispodamia, è certo dell’innocenza del suo assistito: «Dimostreremo di non avere niente da temere». Le analisi sul corpo della donna avrebbero dimostrato che aveva bevuto «alcolici in rilevante quantità, al di là della sua possibile soglia di resistenza». I due si erano conosciuti dieci giorni prima di quella notte. Per il pubblico ministero Marco Gianoglio, Guelfi «ometteva di prestare assistenza a Velveth pur avendo constatato che era o sembrava inanimata», anche se lei «caduta dal letto e urtato il capo sul comodino non aveva dato alcun segno vitale», e «avendo assunto sostanze alcoliche in quantità da lui somministrate». Lui si difende: «Mi svegliai e lei era già rigida, aveva sangue sulla faccia ». L’accusa, però, fornisce una ricostruzione a sorpresa. A quanto pare, infatti, Guelfi è una «persona che abitualmente effettua riprese di ogni sua attività con il telefono cellulare riversandole poi sul pc». E la procura sostiene addirittura che quella notte «è altamente probabile che siano state effettuate riprese dei fatti». Insomma, Velveth moriva a Giovanni la filmava. Secondo i legali dell’uomo, «non è chiaro cosa abbia spinto il magistrato a prendere questa strada».



    Animare il nulla
    Incidere il tuo nome
    sul tavolo del pub
    dove pranzo ogni giorno
    così tu pranzerai con me

    Spedire un mazzo
    di fiori di campo
    per immaginare
    la gentilezza del tuo gesto
    nel porre i gambi nel vaso
    pensando a me

    Scrivere
    con inchiostro verde
    "pesanti" lettere
    piene di leggerezza
    per alleviare
    le tue solitudini

    Guardare coi tuoi occhi
    lo stesso film in tv
    che ti era piaciuto tanto

    Scorrere le immagini
    dove tu ed io
    siamo stati
    felicemente presenti

    Accarezzare teneramente
    quel tuo semplice dono
    che conservo
    nel cassetto segreto

    Cercare negli anfratti
    della memoria
    ogni traccia di ricordo
    del tuo sorriso
    e delle tue carezze

    Così animo il mio nulla
    e il nulla si fa tutto
    (Ricky Spelta)



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  3. gheagabry
     
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    scatto di Jessica Rousseau, My Shot


    A stento riesco ancora a continuare questo volo
    forse la fantasia non è più accanto a me, ed io... mi sento solo
    Molte son le parole che danzano nella mia testa
    ma tu non sei con me e le parole sono vuote... senza festa
    Vola tra le nuvole del cielo la mia mente
    ma c'è foschia nel cuore e non vedo niente
    Ricerco allora nei ricordi il sole... il mare, un panorama
    per dare un senso a questo volo, poter scrivere un trama
    Ma il tempo vola in fretta senza dare spiegazioni
    io testardo non mi fermo e continuo a ricercar la foce
    tu... il mio mare d'emozioni
    Quelle emozioni forti che ti chiudono lo stomaco
    come cintura stretta che serra il girovita
    Ti ho ritrovata mia emozione
    sei tu che mi fai amar la vita.
    (Franco Mastroianni)

     
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  4. ringo47
     
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    La regina delle api
    C’era una volta una coppia che desiderava ardentemente un figlio ma non riusciva ad averne. Un giorno il marito andò in un campo a tagliare del bambù. All’improvviso udì una vocina che lo implorava di non fargli del male. Dove sei?, chiese l’uomo. In questa canna!, rispose la vocina. L’uomo aprì la canna di bambù e trovò un bambino piccolissimo, con il volto da ranocchio. Lo portò a casa e con la moglie si affezionarono subito al bambino, anche se non era molto bello. Lo chiamarono Bambù.
    Passarono gli anni e Bambù crebbe. Diventò un bravissimo ragazzo che aiutava il padre nel lavoro. Un giorno, il giorno del suo diciottesimo compleanno, i genitori gli diedero un abito e una spada e lo mandarono al mercato a vendere il riso e a comprare delle stoffe. Bambù attraversò la foresta ed ad un tratto si accorse di essere seguito. Gli si parò di fronte un leone affamato. Bambù gli disse: Non ho niente da darti, oggi. Ripassa domani. Ma il leone gli rispose: Ma io so già cosa mangiare: tu! Allora Bambù gli disse: Vattene via, altrimenti ti infilzerò con la mia spada! Il leone, intimorito, scappò via.
    Bambù era quasi uscito dalla foresta, quando incontrò un’ape che gli chiese di salvare la sua regina. La regina era una bellissima ragazza, piccolissima, con due ali argentate, che era rimasta impigliata in una ragnatela. Bambù la salvò, ed allora la regina gli regalò tre semi di melone. Questi semi ti aiuteranno a realizzare quello che vuoi. Basterà che tu lo desideri!
    Bambù andò al mercato e concluse i suoi affari. Poi tornò verso casa ed attraversando la foresta rincontrò il leone, ancora più feroce ed affamato. Bambù desiderò di ucciderlo con la spada di suo padre, ed ecco che di colpo riuscì a farlo. Un seme di melone era svanito nel frattempo dalla sua tasca.
    Bambù scoprì che i semi erano prodigiosi. Ascoltò il suo cuore e desiderò di essere un bel giovane e di rivedere la regina delle api. I due semi sparirono e Bambù diventò un bellissimo ragazzo: di fronte a lui giunse la regina delle api, che ingrandì fino a diventare una vera ragazza. I due tornarono a casa, si sposarono e vissero felici e contenti.
    (leggende indiane)



     
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  5. gheagabry
     
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    Cos'è la musica? in realtà non c’è una risposta…. forse la musica è qualcosa di troppo astratto per essere descritta, un pò come l'amore. cos'è l'amore allora? credo che chiunque abbia provato a descrivere cosa sia, ma nessuno è riuscito a racchiudere in parole cosa davvero esso sia… l'amore è tutto (all you need is love)… ma forse nemmeno "tutto" basta per descriverlo… la musica è amore e l'amore è musica… amo la musica… la amo perchè riesce a farmi provare sensazioni ad un intensità inimmaginabile e questo tutto restando fermo… d’altronde come si può restare di fronte all'immensità di una bella canzone se non inermi, insignificanti, in balia delle emozioni…
    (dal web)



    "Ogni musica che non dipinge nulla non è che rumore"…
    -Jean Baptiste le Rond d'Alembert-

     
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  6. gheagabry
     
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    scatto di MAX DEAUVILLE



    Le emozioni non hanno misure,
    non hanno confini, non hanno tempo.
    -A. Porta-

     
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  7. gheagabry
     
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    “Battito..Respiro..Amore. Se mai dovessimo dir chi siamo, queste tre parole basterebbero? Siamo materia..ma siamo anche Anima e Cuore. Dunque polvere sì, ma una scintilla di polvere che scrive il proprio destino… Sempre alla ricerca del senso della vita…Restiamo su un'isola da esplorare, bagnata dal mare delle emozioni e, di tanto in tanto, sconvolta da tempeste di dolori che si abbattono e che lasciano tremare le nostre poche certezze. Ma nei sogni dipingiamo arcobaleni su cui danzare e stelle su cui approdare…. Guardiamo il cielo e ci perdiamo nel pensiero dell'infinito… L'orizzonte remoto da raggiungere diventa già confine da oltrepassare con ali che la fantasia ci regala. Forse è meglio non metter limiti alla conquista,tutto sembra possibile. Basta volerlo. E’ questo il più grande…la libertà di scegliere e di costruire, di essere o non essere….Di innalzare castelli in aria, di illuderci e tuttavia continuare a sperare… di colorare i giorni con la tavolozza delle passioni mentre il vento del tempo soffia attimi unici.” (dal web)



     
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  8. gheagabry
     
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    ... EMOZIONI …
    ... Gli avvenimenti si succedono come i grani di un rosario che scorre tra le dita. La cronaca, gli episodi della vita privata scorrono veloci e complice un sole stranamente primaverile in questo pazzo febbraio, penso ad un sentimento che spesso splende come il sole in questo cielo limpido. L’amicizia, riparo sicuro per cuori sensibili; sentimento sempre più raro in questo mondo che corre veloce senza lasciare tracce del suo passaggio. Sorrido amaramente al facile sbandierare sulla rete, nei social, nelle normali esternazioni giornaliere, di sentimenti che dovrebbero emozionare nel solo citarli. Cuoricini, strani simboli e acronimi sempre più ripetuti lasciano intendere quanta superficialità ci sia nel citare amore, amicizia, affetto. Trovo risibile davvero dovre usare abbreviazioni per citare un’esternazione di affetto; si abbrevia solitamente ciò che si ripete molte volte, parole, avverbi … come si può abbreviare una frase d’affetto o d’amore? Secondo me accade questo quando realmente non si capisce l’importanza di ciò che un’acronimo voglia intendere. Ti voglio bene per esempio è una affermazione forte, grande, importante! TVB cosa significa? Provate a chiudere gli occhi e ripetete un “ti voglio bene”e poi un “tvb”; se il vostro cuore è puro noterete una differenza siderale! Caldo dentro, nel cuore, quando si ascolta un ti voglio bene detto col cuore; freddo come ascoltare i numeri di una targa automobilistica o un codice fiscale quando ascoltiamo un “tvb”. Amicizia, Amore, Affetto nascondono nelle loro definizioni un mondo intero fatto dei colori dei sentimenti e delle passioni. Raccontarli, dimostrarli attraveso delle abbreviazioni significa che sono normalità da raccontare senza trasporto, freddamente allo stesso modo con cui si liquida una pratica burocratica. Amici miei riappropriamoci del nostro tempo, diamo importanza a ciò che ne ha; dedichiamo tempo alle nostre emozioni ed al modo con cui le raccontiamo. Un ti voglio bene, un ti amo sono parole belle da brividi sia se si dicono sia se si ricevono. Non omologhiamo anche le nostre emozioni, le nostre singole individuali esternazioni ... Buon Febbraio a tutti e, come sempre, Buon risveglio amici miei …
    (Claudio)





    Emozioni.
    Grandi emozioni,
    montagne all'orizzonte che a volte sembrano
    sparire dietro la sottigliezza delle nuvole.
    Pensieri a volte vani
    che pero' vanno sempre piu' chiarendosi nella mia mente.
    Attrazione fatale che impaurisce gli animi gentili.
    Gracile come una vita appena nata
    mi propongo a te
    con tutta la dolcezza possibile
    & la sincerita' mai goduta
    per portare avanti un rapporto
    speciale & intenso
    amato & intrigato
    ma profondo & interminabile!!!
    Innamorata esageratamente di te & me insieme
    contando di poter condividere il tutto,
    contando di non perderti mai,
    contando di poter amare tutto questo per sempre!
    Angelo,
    le tue ali si sono socchiuse
    e mi hai tenuta stretta in un abbraccio
    sensuale & carico di sentimento...
    ...proprio in quel momento il mio cuore si e' aperto
    e ha fatto si che tu potessi entrare silenziosamente
    per la gioia di sentirti dentro!
    Ci capita di condividere due sentimenti importanti
    come l' AMICIZIA e la FISICITA'...
    ...che vanno mano nella mano verso una via senza illuminazione,
    ma carichi di una luce propria...
    Un modo particolare per vivere insieme un'amicizia
    ma non negativo per due persone speciali come noi!!!
    Senza pensieri e senza preoccupazioni
    lasciando la mente libera
    & il cuore in grado di provare sentimenti unici come questi...
    Per sempre innamorata follemente della nostra amicizia.....
    (Sara)
     
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  9. gheagabry
     
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    Le Poesie più belle di tutti I tempi

    Poesie e racconti sulla Natura …

    Soffuso

    Vinco la pigrizia
    smetto di immaginare
    quello che i suoni disegnano nella mia testa.
    In piedi sul balcone,
    scopro la luce tenue
    di un’alba in parte già consumata.
    La percepisco,
    accarezza i giganti di cemento,
    di giorno così maestosi,
    adesso docili nidi per i passerotti
    e per gli uccelli di città
    le finestre tanti occhi ancora chiusi
    solo qualcuno, lentamente, si apre a metà.
    Le gru ferme,
    gli operai di certo già in piedi,
    si godono un caffè prima di mettersi a lavoro
    sull’inferno di asfalto
    di cui sono i creatori
    e forse si maledicono per non aver voluto il diploma
    o magari stanno bene così,
    a fare ogni giorno qualcosa di importante per noi.
    Arrivano le prime macchine,
    pigre si avviano al casello dell’autostrada
    e per una volta accarezzano la strada
    come la punta di un’unghia sulla schiena.
    A volte basta aprire gli occhi
    per scoprire
    quanto la natura sia potente.
    Mai avrei pensato che quel nuovo palazzo
    enorme
    tetro e mai finito
    potesse apparirmi affascinante
    con la luce che un po’ si riflette e un po’ filtra
    dai lastroni di vetro blu.
    Miracoli del sole.
    Solo l’astro di Apollo ha questo potere.
    Anche le auto parcheggiate a lisca di pesce
    e gli uffici della burocrazia
    hanno un loro perché.
    Che bello quel giardino, di giorno è torrido,
    soffre, non ha alberi
    ma ora è splendido,
    felice di accogliere chissà quante minuscole creature.
    All’alba la peggiore delle periferie
    con le sue vie di passaggio
    e i palazzi che fanno a gara a chi arriva più in alto,
    appare incantata,
    non le manca niente.
    Le colline vicine
    restano sfocate
    la loro bellezza non serve ancora,
    possono dormire un altro po’.
    Forse l’uomo non riuscirà mai a rovinare abbastanza il mondo
    da vanificare le cure del sole.
    Sono le sette, devo andare via,
    prima metto una rima nella mia poesia.

    (claudialepo)
     
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  10. gheagabry
     
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    "Come posso volare se non ho le ali?"
    chiese con delusione.

    "Chiudi gli occhi."

    (Marica Parancola)

     
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  11. gheagabry
     
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    "Sono una ladra, rubo emozioni.
    Silenziosamente osservo e studio il viso, le mani, i gesti, le parole,
    le sfumature anche più lievi di chi mi sta di fronte.
    E catalogo: insofferenza..dolore.. apatia, sorpresa..
    indignazione.. amore..felicità… dolcezza.
    Sì.
    Sono una ladra e rubo non per soldi,
    ma colleziono attimi ed emozioni"

    (Shan Sa)

     
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  12. gheagabry
     
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    Ode all'allegria
    Allegria
    Foglia verde
    Caduta dalla finestra.
    Minuscola chiarezza
    Appena nata,
    elefante sonoro
    abbagliante moneta,
    a volte fragile raffica,
    o piuttosto pane permanente,
    speranza compiuta,
    dovere svolto.
    Ti sdegnai allegria.
    Fui mal consigliato.
    La luna mi portò per i suoi cammini.
    Gli antichi poeti mi prestarono
    occhiali e posi accanto ad ogni cosa
    un nimbo oscuro,
    sul fiore una corona nera,
    sulla bocca amata
    un triste bacio.
    È ancora presto.
    Lascia che mi penta.
    Avevo pensato che soltanto
    se il mio cuore avesse bruciato
    il rovo del tormento,
    se la pioggia avesse bagnato
    il mio vestito nella regione violacea
    del lutto, se avessi chiuso
    gli occhi alla rosa e toccato la ferita,
    se avessi condiviso tutti i dolori,
    avrei aiutato gli uomini.
    Non fui nel giusto.
    Sbagliai i miei passi.
    Ed oggi ti invoco, allegria.
    Come la terra sei necessaria.
    Come il fuoco sostieni i focolari.
    Come il pane sei pura.
    Come l'acqua d'un fiume sei sonora.
    Come un'ape
    Distribuisci miele volando.
    Allegria,
    fui un giovane taciturno,
    credetti che la tua chioma
    fosse scandalosa.
    Non era vero, me ne resi conto
    quando sul mio petto
    essa si sciolse in cascata.
    Oggi allegria,
    incontrata per strada,
    lontano da ogni libro,
    accompagnami.
    Con te
    voglio andare di casa in casa,
    voglio andare di gente in gente,
    di bandiera in bandiera.
    Tu non appartieni soltanto a me,
    Andremo sulle isole,
    sui mari.
    Andremo nelle miniere,
    nei boschi.
    E non soltanto boscaioli solitari,
    povere lavandaie
    o spigolosi, augusti
    tagliapietre,
    mi riceveranno con i tuoi grappoli,
    ma i congregati,
    i riuniti,
    i sindacati del mare o del legno,
    i valorosi ragazzi nella loro lotta.
    Con te per il mondo!
    Con il mio canto!
    Con il volo socchiuso
    della stella,
    e con la gioia della spuma!
    Io sono debitore verso tutti
    perché devo a tutti la mia allegria.
    Nessuno si sorprenda perché voglio
    consegnare agli uomini i doni della terra,
    perché ho imparato lottando
    che è mio terrestre dovere
    propagare l'allegria.
    E con il mio canto compio il mio destino.
    (Pablo Neruda)

     
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  13. gheagabry
     
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    ill Sara Riches

    "..la tristezza di non poter piangere a calde lacrime.
    È una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno,
    e anche se si potesse, nessuno la capirebbe.
    La tristezza troppo profonda
    non può prendere la forma delle lacrime."
    (Haruki Murakami)

     
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    Tutto passa.
    Ma non certe emozioni...Non certi sogni.
    Non certe intese.
    Tornano....Bussano....Insistono.
    Resistono.
    A tutto. Anche alla ragione...
    (Angelo De Pascalis)

     
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13 replies since 28/11/2011, 15:32   571 views
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