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gheagabry.
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Gorgonzola e noci in spirali di sfoglia,
con gelatina di birra e miele di castagno
pasta sfoglia
Gorgonzola
gherigli di noci
pancarré
gelatina di birra
miele di castagno
1 uovo
Tirare la sfoglia a 3 mm di spessore e tagliarla in strisce larghe 2 cm.
Imburrare e infarinare dei cerchi in acciaio di 8 cm di diametro e avvolgervi le strisce di pasta sfoglia, ricavando delle specie di cannoli larghi e bassi; spennellarli con un poco di uovo battuto e mettere in forno a 200 °C per 15 minuti circa. Farli raffreddare e sfilarli delicatamente.
Prendere tante fette di pancarré quante sono le spirali di sfoglia e tagliarle a un diametro leggermente inferiore a quello delle spirali.
Inserire ciascuna fetta di pane in una spirale e cospargerla con un cucchiaino di miele di castagno.
Lavorare il gorgonzola in una ciotola fino a renderlo cremoso, poi aiutandosi con la sac-à-poche con la bocchetta liscia riempire ogni cannolo di sfoglia.
Completare con i gherigli di noce spezzettati grossolanamente e con un cucchiaio di gelatina di birra e servire.GELATINA DI BIRRA
Ingredienti:
1 litro di birra doppio malto, preferibilmente rossa
300 g zucchero semolato
Per addensare, in alternativa:
1 bustina di Fruttapec 1:1, oppure
20 g di colla di pesce, oppure
1 kg di mele verdi da cui ricavare la pectina, oppure
1,2 g di agar-agar in polvere
Trucco: la birra fa molta schiuma a causa dell'elevato contenuto di anidride carbonica e del luppolo, che tra le varie funzioni ha quella di stabilizzare la schiuma. Per evitare che la gelatina trabocchi durante la cottura, è consigliabile versare la birra nella pentola la sera prima di prepararla. Il mattino dopo noteremo che è diminuita di volume, a causa dell'anidride carbonica che ne è fuoriuscita durante la notte e che faciliterà notevolmente la fase di cottura.
Innanzi tutto la scelta della birra: sono preferibili le birre doppio malto rosse, dal corpo strutturato e dall'amaro moderato, morbide, ad alta o bassa fermentazione. In alternativa possono andare bene delle buone Stout molto abboccate. Io ho utilizzato una Moretti Rossa e una McCallum's, Rossa Doppio Malto la prima e Porter molto abboccata la seconda.
Naturalmente si può fare una gelatina con qualunque birra, però se si usa una lager o una ale poco morbida o addirittura secca si rischia di trovarsi con una gelatina amarognola poco gradevole e difficile da abbinare.
Una volta scelta la nostra birra occorre decidere quale addensante utilizzare.
La scelta più naturale è quella della pectina estratta dalle mele verdi. Il suo potere addensante però a mio avviso è limitato, almeno io non mi sono trovata bene.
Elenco quindi di seguito i procedimenti da seguire per quattro tipi di addensanti: ognuno scelga quello che preferisce.
1) Con la pectina per marmellate
Versare la birra, lo zucchero e il Fruttapec in un tegame dalle pareti alte (questo è molto importante, altrimenti la schiuma traboccherà) e portare a ebollizione. Abbassare la fiamma e proseguire la cottura finché il liquido non si sarà ridotto di circa 1/3. Le istruzioni sulla confezione parlano di soli 3 minuti di ebollizione, ma lasciate perdere le istruzioni e proseguite la cottura per almeno un quarto d'ora,. Versare nei vasetti, tappare e sterilizzare.
2) Con la colla di pesce
Ammollare la colla di pesce in acqua fredda per 5 minuti.
Versare la birra e lo zucchero in un tegame dalle pareti alte (questo è molto importante, altrimenti la schiuma traboccherà), aggiungervi la colla di pesce ben strizzata e mettere sul fuoco. Portare la birra a una temperatura di circa 80 °C (non deve assolutamente bollire), poi spegnere e invasare. Tappare e sterilizzare i vasetti.
3) Con la pectina ricavata dalle mele verdi
Scegliere mele verdi Granny Smith tendenti all'acerbo (con la maturazione la pectina del frutto diminuisce notevolmente), lavarle, privarle del picciolo e tagliarle a fette non troppo sottili, lasciando bucce e semi.
Disporle in una casseruola dalle pareti alte e dal fondo largo e coprirle appena con acqua. Portare a ebollizione e far cuocere per circa mezz'ora, o fino a quando rimane pochissimo liquido in pentola.
Scolare le mele in uno chinois raccogliendo il sugo in una ciotola; premere col cucchiaio di legno per ricavare quanto più sugo possibile, ma senza far passare la polpa.
Versare la birra, lo zucchero e la pectina ricavata dalle mele in un tegame dalle pareti alte (questo è molto importante, altrimenti la schiuma traboccherà) e portare a ebollizione. Abbassare la fiamma e proseguire la cottura finché il liquido non si sarà ridotto di circa 1/3. Versare nei vasetti, tappare e sterilizzare.
Dal libro Mes Confitures di Christine Ferber.... la polpa delle mele verdi può essere passata al passaverdure, pesata, dolcificata con metà del suo peso di zucchero, speziata a volontà e invasata: si otterrà una composta di mele deliziosa. Sterilizzare i vasetti.
(laapplepiedimarypie.blogspot)
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