CITTA' FANTASMA

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  1. gheagabry
     
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    Le città fantasma.....

    FABBRICHE di CAREGGINE


    Siamo in provincia di Lucca, nel cuore delle Alpi Apuane, ma sembra di raccontare una favola uscita da un libro per bambini. Fabbriche di Careggine è un borgo molto particolare, unico nella sua bellezza se non nella sua condizione di trovarsi sul fondo di un lago...Fabbriche di Careggine, situato nel comune di Vagli di Sotto, nella splendida Toscana, nasce intorno al XIII secolo da un gruppo di ferrai bresciani che si trasferirono in questo luogo. La loro bravura nel lavorare il ferro fece sì che verso la metà del 1700 venisse costruito un mulino e godesse di agevolazioni sul trasporto dei materiali. Dopo una crescita difficoltosa nei primi secoli del suo sviluppo, divenne fornitore ufficiale di ferro dello Stato, nel 1755 fu dotato di un mulino e godette di esenzioni dai dazi e agevolazioni sul trasporto dei materiali. Il Duca di Modena Francesco III, per favorire la produzione delle maestranze locali, concesse numerosi privilegi, tra cui l'esenzione dal servizio militare. In quel periodo venne realizzata la Via Vandelli, che collegava Modena a Massa e attraversava il torrente Edron proprio in prossimità di Fabbriche di Careggine. Nel corso dell'800 ma soprattutto ai primi del '900, il borgo divenne anche importante centro di produzione e lavorazione del marmo. Tra il 1906 e il 1907 venne costruita una piccola centrale idroelettrica sul fiume Edron per servire i bacini marmiferi.
    Ma nel 1941, sotto il regime fascista, la Selt-Valdarno, oggi Enel, decise di costruire un bacino idroelettrico sbarrando il corso del torrente Edron nel comune di Vagli di Sotto. Il risultato fu una diga alta 92 metri, costruita tra il 1947 e il 1953, che diede vita al Lago di Vagli, sommergendo per sempre le 31 abitazioni di Fabbriche di Careggine, con i suoi 136 abitanti costretti a spostarsi a Vagli di Sotto.

    E Fabbriche così scomparve dallo sguardo dei visitatori. Fabbriche però non è rimasto invisibile. Di tanto in tanto, in concomitanza con i lavori di manutenzione della diga (1958, 1974, 1983, 1994 e 2004), il bacino viene svuotato, e il paese si rivela in tutto il suo fascino....riemerge e ricompaiono le case in pietra, il ponte a tre arcate, il cimitero. Le case, benchè prive di tetti, sono piuttosto ben conservate. E si possono ancora vedere i collegamenti della corrente elettrica in ceramica applicati fuori dalle case. La chiesa romanica di San Teodoro è l'edificio più caratteristico del paese, col suo campanile perfettamente intatto che svetta sulle case. Come per magia.


    Il paese di Fabbriche di Careggine è appena visibile sotto l’acqua increspata, ma si individuano bene le case, i campanili, i vicoli quasi intatti. Entro un anno sopra il lago artificiale di Vagli, sul cui fondo giace sommerso da 50 anniil borgo antico, sorgerà un mega ponte tibetano.
    Sarà un ponte unico al mondo, lungo 200 metri, largo un metro e alto 4. Il progetto inoltre prevederebbe la costruzione di una cupola gigante che dovrebbe proteggere Fabbriche di Careggine.
    (montagna.tv, 3.9.2008)

    ...le leggende...


    Fabbriche di Careggine ha anche le sue leggende ed anche molto suggestive. La prima racconta che in ogni notte di luna piena, quando non c'è vento, la campana della piccola chiesa sommersa risuoni con rintocchi di mortorio, a testimoniare la pena che le poche case sommerse provano ancora per la sorte dedicatagli.
    La seconda è una storia un pò più complessa: si narra che nel paese vivesse una donna tanto bella quanto malvagia, di nome Teodora. Nella notte fra il tredici ed il quattordici di dicembre di un anno imprecisato, il marito della donna - tale Anselmo - mentre tornava a casa dopo aver cercato legna per il focolare, scivolò in una buca e perdette i sensi, morendo lì assiderato. La donna si accorse del ritardo ma odiando il marito non dette l'allarme se non nella tarda mattinata del quattordici. I soccorritori trovarono il corpo di Anselmo, e non poterono che riportarlo in paese; la donna, scansata da tutti dopo questa vicenda per il sospetto che in qualche modo avesse favorito la morte del marito, si rinchiuse nella propria casa uscendo, da quel giorno, pochissimo. Quando le comunicarono che doveva lasciare la sua casa, perchè il villaggio sarebbe stato in poco tempo sepolto dall'acqua, non credette all'avviso e lì rimase, perendo nell'allagamento determinato dalla chiusura della diga. O almeno così si crede, dato che il cadavere non emerse mai e mai venne trovato: si narra però, che la notte del tredici dicembre di ogni anno, la campana della chiesa suoni a distesa, e che a farla suonare sia l'anima di Teodora, ancora in pena per le sue colpe.(dal web)
     
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22 replies since 23/10/2011, 09:52   3078 views
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