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gheagabry.
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... BEN ARRIVATO OTTOBRE ...
…Ci siamo è scoccata da poco la mezzanotte; la grande clessidra che regola il tempo ha effettuato un’altra rotazione e la sabbia del nuovo mese appena entrato inizia la sua lenta discesa. Un’altra pagina del nostro personale calendario cade e lascia spazio a quella nuova, quella del nuovo mese, bianca, vogliosa di essere riempita di vita, di gesti che accompagneranno il suo lento scorrere. Settembre ci ha salutato e già ne sentiamo la mancanza; Ottobre si presenta con i suoi aromi di castagne e di bosco, con i colori pastello che ci accompagnano verso l’inverno impellente. Le temperature dovrebbero iniziare a scendere, e le t-shirt dovrebbero lasciare lentamente il posto ai maglioni, agli indumenti più pesanti. Il tempo scorre e noi su questa nave chiamata vita ci lasciamo trasportare da esso; fogli che cadono, foglie che ingialliscono e colorano i prati col loro delicato discendere. Mese nuovo, nuove emozioni; la sabbia scende riempiendo la clessidra; noi sulla nostra sedia a dondolo, sul terrazzo, osserviamo questo divenire e col pensiero a chi non c’è più che ci accompagna ogni attimo, accogliamo questa nuova stagione con l’entusiasmo e la gioia di sempre …/font].
(Claudio)[font=MV Boli]... Fiaba popolare sul mese d'ottobre ...
Con in mano un colmo paniere
di gustosi, serotini frutti,
verso casa, s'avviava
ottobre..
la vecchia estate,
dell'autunno ospite,
golosa, con in bocca l'acquolina
lo fermò
e con modo cortese,
al giovane mese, chiese
di farle gustare,
quei frutti maturi.
Molto garbatamente,
egli rispose,
che non poteva
darle niente,
per l'inverno imminente
la frutta conservava,
per farci squisite merende.
Con artifizio originale,
per poter i frutti mangiare,
cominciò la vecchia estate,
a far ad ottobre complimenti,
elogiandolo nella sua beltà,
ma il ragazzo, in realtà
bello proprio non appariva,
Autunno scalzo, rattoppato,
motoso, per il mondo lo mandava.
La furba vecchietta,
fece leva sulla vanità,
esaltando i sui tre figli,
luglio che d'oro vestiva,
agosto che damascati indossava,
settembre che con celesti rasi s'adornava,
promise ad ottobre,
in cambio dei frutti,
un nuovo vestito,
bello da far invidia anche ai gigli.
Cedette il mese alla tentazione,
non resistette all'ambizione,
d'esser un mese bello,
diede all'estate il colmo
paniere
di fichi e d'uve mature.
Estate malandrina,
promise ad ottobre,
che la seguente mattina,
avrebbe trovato, sul letto posato,
un vestito di lino pregiato.
Ma la vecchietta invece,
presi i cenci del giovane mese,
col rosso sangue, con caldo viola,
con giallo arancione, li tinse,
facendoli bollire nel calderone.
Vecchi pampani seccò,
con essi poi una bella bavera creò,
con foglie gialle di pioppo la trina formò,
con quelle rugginose delle querce,
il risvolto dei pantaloni adornò.
Quando ottobre si svegliò,
con molta gioia il vestito indossò,
preso dalla vanità,
corse a farsi dagli altri ammirare,
ma gli uccelli migratori,
non avevan tempo per restare,
ma dissero al gabbato mese,
che il suo vestito
a lungo non poteva durare.
Osò spavaldo, ottobre,
anche il vento sfidare,
vestito di nuovo,
poteva il suo soffio sopportare
ma quando questi si mise a soffiare,
le foglie volaron via,
i piccioli aridi si staccarono,
con aspro rumore,
il vecchi vestito ritinto,
in pezzi andò,
nudo e tremante ottobre restò.
Colmi gli occhi di malinconia,
invano l'estate cercò,
se ne era andata via,
lasciano terre spoglie,
senza frutti,
colme solo di gialle morte foglie.
Questa storia ha una morale,
l'eccesso di vanità
mai assecondare,
può far molto male,
l'animo in brulla terra mutare.
( Loretta Margherita Citarei)
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gheagabry.
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. Lo spettacolo delle foglie d'autunno
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L'autunno è sempre stato considerato la stagione della malinconia. Sarà perchè viene subito dopo le vacanze e l'estate, sarà perchè (soprattutto) cadono le foglie. E, da sempre, questa caduta ha in sè qualcosa di triste. E' lenta, aggraziata, inevitabile.
C'è un'innegabile poesia nella caduta delle foglie. Eppure, proprio grazie a loro, questa stagione ci regala uno degli spettacoli più belli della natura. Questo assumenre infinite sfumature di rosso, che paiono usciti dalla tavolozza di un fornitissimo pittore, come testimoniano foto e splendidi ritratti d'autunno, è uno spettacolo che ha perfino un nome, nato in Nordamerica, e che sta cominciando a diffondersi anche da noi: foliage.
Come i birdwatchers si nascondono tra gli alberi con binocolo e richiami, attendendo pazientemente cinciallegre, pettirossi, cicogne o gufi, così gli amanti del foliage aspettano l'autunno per ammirare lo spettacolo delle chiome degli alberi arrossate e per camminare tra querce e faggi sun un tappeto di colori che paiono incendiare il bosco.
Uno spettacolo che, come la fioritura, si ripete immancabile e puntuale ogni anno, e che davvero non ha nulla di malinconico. Le foglie torneranno a primavera e lo spettacolo della natura sarà pronto a ricominciare.
C'è una perfezione geometrica nelle venature di una foglia, una apparente simmetria che le rende ancora più affascinanti.
Proprio come i fiocchi di neve, non esistono due foglie uguali. Nemmeno nella loro caduta, lenta. aggraziata e inevitabile, sono mai uguali una all'altra...
Ci sono foglie che cadono a terra, e coprono le radici dell'albero. Altre cadono più lontano, sulla roccia, sulla sabbia o sull'acqua.
Comunque vada, hanno esaurito il loro compito biologico e la prossima primavera saranno rimpiazzate. Ma per alcuni giorni continuano a regalarci la bellezza del loro ultimo colore.
Dalle gocce di rugiada agli insetti, c'è un intero mondo che vive sulle foglie degli alberi, tra i fili d'erba, sotto i cespugli.
Un microcorsmo invisibile a occhio nudo. La fotografia serve anche a questo: a cogliere un istante di infinito che la natura ci regala.
Fonte: Qui Touring, ottobre 2008 (di Luca Bonora)
Edited by gheagabry - 15/10/2011, 10:43. -
ringo47.
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AUTUNNO
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d'accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d' ippocastani.
(Nazim Hikmet)Ecco giungere il silenzioso autunno
la stagione più amata dal mio cuore
perché sfoggia un ventaglio di caldi colori
perché cela nel suo stesso nome una nota di malinconia
perché il crepitio delle foglie secche sotto i piedi mi strappa sempre un sorriso
perché l'aria è fresca al punto giusto, stuzzica il naso senza tagliare
perché ciò che muore rinasce a nuova vita
perché la pioggia cade senza rumore.
(dal web)
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gheagabry.
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zdzislaw-beksinski
Dal ramo del mio albero, mi guarda la sua foglia,
mi dice:" di cadere, io proprio non ne ho voglia,
son tutta gialla e rossa ,
son pronta per un ballo, e poi guarda nel cielo,
il sole è ancora giallo".
L'autunno l'accarezza e lei si muove piano,
si dondola felice appesa a quel suo ramo,
con tutte le sorelle allegre e colorate,
mi sembrano folletti , farfalle oppure fate.
Arriva il vento freddo, scherzoso fa i dispetti,
le prende le stropiccia le butta sui vialetti
e loro stanno al gioco, si fanno sollevare,
fra le sue braccia d'aria le vedi volteggiare.
Volteggiano leggere come se fosse un ballo,
riempiendo tutto il mondo di arancio, rosso e giallo.
Quando sono stanche di giochi e di danzare,
lui tenero le posa a terra a riposare
e loro si accartocciano come fossero bambini che si raggomitolano dentro i loro lettini.
Filastrocca d'autunno di Antonella Turchetti. -
gheagabry.
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Le Poesie più belle di tutti I tempi
Poesie e racconti …
Come autunno
Un’estate
incerta
di tempo e di cuore
galleggia
tra pensieri sospesi
e panorami autunnali.
Vorrei
quelle sicurezze
impossibili
inseguite
per tutta una vita.
E passerà
questo autunno
inatteso
ormai autunno
di vita.(Anna). -
gheagabry.
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Le Poesie più belle di tutti I tempi
Poesie e racconti …
Ritratto d’autunno
È l’alba:
Il mondo a poco a poco si sta svegliando.
I frutti sono già maturi nei castagneti,
una timida pioggia l’erba sta bagnando
e i contadini già lavorano ai vigneti.
Le spiagge soleggiate e l’azzurro mare
sono un dolce ricordo sempre più lontano,
mentre gli uccelli nei caldi nidi si vanno a riparare
e i vivi colori dell’estate si affievoliscono pian piano.
Anche dopo la pioggia, ghirigori di nubi nere
continuano a imbrattare il cielo nascondendo il sole,
foglie ingiallite cominciano a cadere
e a breve, cominceranno a emigrar anche le allodole.
Questo è l’autunno:
elegante, dal volto malinconico e un po’ ombroso,
ma che quando ci si mette, sa essere anche accattivante e bello;
Da sempre, del nostro amore verso l’estate è un po’ geloso,
per questo, all’improvviso, si diverte a farci prendere l’ombrello.
di vita.(Lucia Manna). -
gheagabry.
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Le Poesie più belle di tutti I tempi
Poesie e racconti …
Segni d’Autunno
Il colore caldo delle frasi mormorate
nelle sere d’autunno.
Profumi che sempre l’anima vive
nel vento freddo d’autunno
che vuol sembrare inverno.
Consapevole del suo sembrare,
malinconico s’inchina
al generale inverno
che possa regnare sovrano.
Un pensiero lo sfiora
nell’orgoglio ferito.
Nel prossimo anno sarà lui
coi suoi colori ancor più forti,
con le sfuriate di neve e freddo
a sembrare inverno quello vero.
Sarà sempre e solo un sembrare,
sarà un apparire come non è,
mio povero autunno
che tutto trasforma in malinconia
del suo perenne sembrare..
di vita.(Folletto). -
gheagabry.
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POESIE A TEMA
Poesie e racconti sull’Autunno…
Tempo di castagne
Nei castagneti dell'Italia mia,
tanto in Piemonte, quanto in Lucchesia,
quand'è l'autunno, per tutti i ragazzi
è grande l'allegria.
Li vedi armati d'un grosso randello,
lungo e diritto come un alberello,
andar pei greppi a corsa come pazzi.
E lì comincia il bello.
Agli annosi castagni, randellate
danno a gran forza, finché sian cascate
tutte le frutta, e dai bei ricci infranti
occhieggino, morate.
E i ragazzi a gridare - La ballotta!
La caldarrosta, pronta appena cotta;
le frittelline dolci, avanti, avanti!
La polenta che scotta!
Di mangiar le castagne in Lucchesia,
ed in Piemonte e in tutta Italia mia,
ogni maniera è buona, se vi sia
vin nuovo, foco acceso e compagnia.
(Camilla Del Soldato). -
gheagabry.
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Bacio d’Autunno.
Ritrovarsi d’autunno
nelle nebbie sottili
lungo viali rossi,
arancio , gialli e ocra.
Azzardare una corsa
scricchiolante e leggera
tra voli impauriti
di nere ali di merli.
Ora dammi la mano
per sorreggermi ancora
gli anni pesano sai
e domani è l’inverno.
Tu sorridi delusa
per l’affanno improvviso
e ti stringi affettuosa
al mio petto provato.
I lampioni discreti
mandan luci alonate
e nel dolce tramonto
la tua bocca mi tace.
(Franco Muzzioli)
Le Poesie più belle di tutti I tempi
Poesie e racconti …
Ritratto d’autunno
È l’alba:
Il mondo a poco a poco si sta svegliando.
I frutti sono già maturi nei castagneti,
una timida pioggia l’erba sta bagnando
e i contadini già lavorano ai vigneti.
Le spiagge soleggiate e l’azzurro mare
sono un dolce ricordo sempre più lontano,
mentre gli uccelli nei caldi nidi si vanno a riparare
e i vivi colori dell’estate si affievoliscono pian piano.
Anche dopo la pioggia, ghirigori di nubi nere
continuano a imbrattare il cielo nascondendo il sole,
foglie ingiallite cominciano a cadere
e a breve, cominceranno a emigrar anche le allodole.
Questo è l’autunno:
elegante, dal volto malinconico e un po’ ombroso,
ma che quando ci si mette, sa essere anche accattivante e bello;
Da sempre, del nostro amore verso l’estate è un po’ geloso,
per questo, all’improvviso, si diverte a farci prendere l’ombrello.
di vita.(Lucia Manna). -
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Le Poesie più belle di tutti I tempi
Poesie e racconti …
Autunno
Cade una foglia
volteggia nell’aria come
una ballerina in scena, fino
a posarsi lentamente sul viale alberato
già ricoperto, come una lunga
coperta variopinta.
L’autunno è arrivato
ogni albero si sta spogliando
del proprio vestito.
I rami ormai spogli sembrano tendere
le proprie braccia al cielo
quasi come ad abbracciarlo.(sg67)
Favole Dal Web … Carezze per l’Autunno …
La legge
Tutto cambia, è la legge
la ruota gira gira
dopo la pioggia
il sereno.
In un attimo, ol mondo
cambia l'umida veste
stende su diecimila lì
tappeti splendidi.
Dolce il sole
leggera la brezza
coro di passeri.
Uomini e bestie
si sentono come nuovi.
E la natura,
Dopo il dolore,
la gioia.
(Ho Chi Min). -
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…
Volano gli uccelli
Volano gli uccelli
via, senza confine:
per tutto il mondo torna
l'autunnale splendore.
Il sole si posa,
nei pini si leva il vento.
Fra l'erba è poca rugiada.
(Wang Weu, P'ei). -
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POESIE A TEMA
Poesie e racconti sull’Autunno…
Autunno nel bosco
E’ tornato l’autunno nel bosco,
con l’ultima festa
di foglie infiammate
di giallo e di rosso,
con l’ultimo pallido sole,
che languido muore.
Son già bianche, dei monti
nel cielo le cime;
nell’aria è l’acuto
profumo dei funghi,
di dolci castagne,
di mosto fragrante nei tini.
(Emilio Gallicchio). -
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...
…
Foglie d’autunno
Quelle matte, matte foglie,
brune, rosse, verdi, gialle,
che disegnano nell’aria
le figure più bizzarre,
per terra sono cadute,
ma senza farsi male.
Se taci le puoi ascoltare:
sotto la pioggerella
canticchiano una canzone,
imparata dagli uccelli
nella bella stagione.
(Maria Albina Scavuzzo). -
gheagabry.
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...
…
Sotto l’ombrello
Oh, come piove!
Sono contento,
questo è il mio grande
divertimento.
Ora a passeggio
vado bel bello
sotto l’ombrello.
Eccolo aperto:
cupola tonda,
pare una giostra
lieve, gioconda,
un capannino
mobile e bello:
viva l’ombrello!
La pioggia crepita
sui tesi spicchi,
dai ferri gocciola
con dei ripicchi:
io resto asciutto
ilare e bello
sotto l’ombrello!
Quanti si bagnano!
fan compassione:
io sto benissimo,
arcibenone!
Chi vuol venire?
E’ grande e bello,
sì, quest’ombrello!
(Arpalice Cuman Pertile). -
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.....
…
La nuvoletta
Ho levato gli occhi al cielo
ed ho visto un bianco velo
una nube piccoletta
nel seren tutta soletta.
Mi pareva un agnellino,
che per fare il birichino
fosse uscito dall'ovile,
mentre il cane nel canile
dolcemente pisolava I »
e il pastore riposava. .
Ma una nube grossa e nera
s'avanzò come una fiera.
Era sorta in un istante
quella nuvola gigante
e in un attimo (oh, terrore!)
fu vicina a quel biancore,
con ferocia l'azzannò "
ed ingorda la mangiò.
E dal ciel cadeva intanto
della nuvoletta il pianto.
(A. Castoldi).