i bimbi crescono..aiutiamoli

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  1. Lussy60
     
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    COME CRESCE
    È arrivata la fase dei perché


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    Perché il sole è caldo? Perché non posso mangiare per terra? Perché devo andare all'asilo? È la fase dei perché: un passaggio inevitabile nella crescita di un bambino che, attraverso una serie interminabile di domande a mamma e papà, cerca di capire la realtà, dopo aver passato i primi due anni di vita a scoprirla.

    Interrogativi che possono cogliere di sorpresa o imbarazzare i genitori, che spesso non sanno come rispondere con semplicità al loro bimbo. Ecco come affrontare questo periodo.

    Vuole comprendere il mondo che lo circonda

    La 'fase dei perché' inizia in genere nel terzo anno di vita, non appena il bambino capisce la relazione causa/effetto e padroneggia il linguaggio. "Il piccolo chiede spiegazioni per ogni cosa: le sue domande hanno lo scopo di raccogliere i diversi elementi che gli permettono di capire la realtà", spiega Rosalinda Cassibba, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso l'Università di Bari. "Allo stesso tempo, chiedere il perché di qualche fenomeno o evento diventa un gioco, una maniera per interagire con la mamma e con le persone che ha intorno. Il bambino si sente importante, grande e vuole dimostrarlo manifestando la sua curiosità". Talvolta, però, il gioco diventa insistente e dettato dalla routine. In questi casi, la mamma può ribaltare la situazione, magari trasformandola in un botta e risposta o rigirando le domande al bambino. Questa fase termina di solito intorno ai 4-5 anni. "In realtà, finisce il 'gioco' dei perché, ma i bambini continueranno a chiedere spiegazioni e a voler capire il mondo che li circonda anche negli anni successivi, soprattutto se nella prima fase hanno ricevuto risposte utili e soddisfacenti".

    Sì alle risposte semplici, no alle bugie

    Di fronte a questa raffica di domande, i genitori devono dare risposte comprensibili, che permettano al bambino di capire la causa di un fenomeno o la connessione tra più eventi. "Bisogna usare parole semplici, frasi brevi e, soprattutto, evitare di mentire. Se il bambino chiede qualcosa di cui la mamma non conosce la risposta, si può prendere tempo, suggerendo di domandare al papà o proponendo di cercare la risposta su un libro. Se la domanda è invece fonte di imbarazzo, basta ricordarsi che non è necessario dare spiegazioni dettagliate, ma che al contrario va mantenuto un livello di conoscenza adatto all'età del bambino: spesso bastano poche parole per soddisfare la curiosità del piccolo e per far uscire la mamma dall'imbarazzo". Ogni genitore troverà le risposte giuste a seconda delle proprie conoscenze, delle capacità e dell'età del bambino, ma una regola va sempre rispettata: "È fondamentale non dare spiegazioni false o inventate: il bambino si confronta con gli altri e scoprire che la mamma o il papà gli hanno mentito può deluderlo o, addirittura, fargli mettere in dubbio l'autorevolezza dei genitori".



    Articolo di Monica Gabrielli

     
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26 replies since 3/10/2011, 20:23   1552 views
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