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Cavalleria rusticana
Da Wikipedia
Una locandina di "Cavalleria rusticana" e "Zanetto"
Genere: opera lirica
Musica: Pietro Mascagni
Libretto: Giovanni Targioni-Tozzetti
Guido Menasci
(Libretto online)
Fonti letterarie: dal dramma omonimo
di Giovanni Verga
Atti: uno
Prima rappresentazione: 17 maggio 1890
Teatro: Teatro Costanzi, Roma
Personaggi:
Santuzza, giovane contadina (soprano)
Turiddu, giovane contadino (tenore)
Lucia, sua madre (contralto)
Alfio, carrettiere (baritono)
Lola, sua moglie (mezzosoprano)
Cavalleria rusticana è un'opera in un unico atto di Pietro Mascagni, andata in scena per la prima volta il 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga.
Viene spesso rappresentata a teatro, o incisa su disco, insieme a un'altra opera breve, Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. Iniziatore di questo singolare abbinamento fu lo stesso Pietro Mascagni, che nel 1926, al Teatro alla Scala di Milano, diresse, nella stessa soirée, entrambe le opere. In passato la Cavalleria rusticana veniva talvolta eseguita insieme a Zanetto, opera dello stesso compositore.
Breve storia della Cavalleria rusticana
Cavalleria rusticana fu la prima opera composta da Mascagni (anche se Pinotta, rappresentata per la prima volta solo nel 1932, fu scritta antecedentemente) ed e certamente la più nota fra le sedici composte dal compositore livornese (oltre a Cavalleria rusticana, solo Iris e L'amico Fritz sono rimaste nel repertorio stabile dei principali enti lirici). Il suo successo fu enorme già dalla prima volta in cui venne rappresentata al Teatro Costanzi di Roma, il 17 maggio 1890, e tale è rimasto fino a oggi. Basti pensare che ai tempi della morte di Mascagni, avvenuta nel 1945, l'opera era già stata rappresentata più di quattordicimila volte solo in Italia.
Nel 1888 l'editore milanese Edoardo Sonzogno annunciò un concorso aperto a tutti i giovani compositori italiani che non avevano ancora fatto rappresentare una loro opera. I partecipanti dovevano scrivere un'opera in un unico atto, e le tre migliori produzioni (selezionate da una giuria composta da cinque importanti musicisti e critici italiani) sarebbero state rappresentate a Roma a spese dello stesso Sonzogno.
Mascagni, che all'epoca risiedeva a Cerignola, in provincia di Foggia, dove dirigeva la locale banda musicale, venne a conoscenza di questo concorso solo due mesi prima della chiusura delle iscrizioni e chiese al suo amico Giovanni Targioni-Tozzetti, poeta e professore di letteratura all'Accademia Navale di Livorno, di scrivere un libretto. Targioni-Tozzetti scelse Cavalleria rusticana, una novella popolare di Giovanni Verga come base per l'opera. Egli e il suo collega Guido Menasci lavoravano per corrispondenza con Mascagni, mandandogli i versi su delle cartoline. L'opera fu completata l'ultimo giorno valido per l'iscrizione al concorso. In tutto, furono esaminate settantatré opere e il 5 marzo 1890 la giuria selezionò le tre opere da rappresentare a Roma: Labilia di Nicola Spinelli, Rudello di Vincenzo Ferroni, e Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni.
Mascagni nel 1903
La prima rappresentazione di Cavalleria rusticana fu, come già accennato, un successo inaudito, con Mascagni che venne richiamato sul palco dagli applausi del pubblico per quattro volte, e vinse il Primo Premio del concorso.[3] In quello stesso anno, in séguito al tutto esaurito delle repliche al Teatro Costanzi, l'opera fu rappresentata in tutta Italia, oltre che a Berlino, a Budapest e a Londra (allo Shaftesbury Theatre nell'ottobre 1891 e al Royal Opera House nel maggio 1892).
Cavalleria rusticana ebbe il suo debutto in America a Philadelphia al Grand Opera House il 9 settembre 1891, seguito da Chicago il 30 settembre 1891. Curioso il caso del debutto dell'opera a New York, avvenuto il 1º ottobre 1891: nello stesso giorno due compagnie diverse rappresentarono Cavalleria rusticana, una di pomeriggio al Casino, diretta da Rudolph Aronson, l'altra di sera al Lenox Lyceum diretta da Oscar Hammerstein.
L'opera fu data per la prima volta al Metropolitan Opera il 30 dicembre 1891 assieme a un frammento dell'Orfeo ed Euridice di Gluck e da quel giorno fu poi rappresentata 652 volte nel teatro newyorkese.
Nel 1907 nell'ambito di un altro concorso presieduto da Sonzogno, Domenico Monleone presentò un'opera basata sulla stessa storia di Verga similmente chiamata Cavalleria rusticana. L'opera non ebbe successo nel concorso, ma fu rappresentata più tardi ad Amsterdam, dando via ad un tour in Europa, avente come data finale Torino. Sonzogno, volendo proteggere il guadagno che era scaturito dalla versione di Mascagni, mosse un'azione legale e successivamente l'opera di Monleone venne censurata in Italia.
Trama
La scena si svolge in un paese siciliano (ispirato a Vizzini) durante il giorno di Pasqua. Ancora a sipario calato, si sente Turiddu, il tenore, cantare una serenata a Lola, sua promessa sposa che durante il servizio militare di Turiddu ha però sposato Alfio. La scena si riempie di paesani e paesane in festa, giunge anche Santa, detta Santuzza, attuale fidanzata di Turiddu, che non si sente di entrare in chiesa sentendosi in grave peccato. Entra allora in casa di mamma Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del figlio.
Lucia dice a Santuzza che Turiddu è andato a Francofonte a comprare il vino, ma Santa sostiene di aver visto Turiddu che si aggirava sotto la casa di Lola. Lucia chiede allora a Santa di entrare in casa, infatti ha paura che qualcuno la possa ascoltare, ma quest'ultima si rifiuta perché si sente disonorata. La notizia arriva anche ad Alfio, che ignaro di tutto va a trovare Lucia. A questo punto Santuzza svela a Lucia la relazione tra Turiddu e Lola. Egli ormai l'ha disonorata per ripicca contro Lola, alla quale prima di andare soldato aveva giurato fedeltà eterna, e che ora continua a frequentare sebbene sia sposata. Giunge dunque Turiddu che discute animatamente con Santa; interviene anche Lola che sta per recarsi in chiesa, e le due donne si scambiano battute ironiche.
Turiddu segue Lola, che è sola perché il marito lavora. Santuzza augura a Turiddu la malapasqua e, vedendo arrivare Alfio, gli denuncia la tresca amorosa della moglie. Dopo la messa, Turiddu offre vino a tutti i paesani per stare più tempo con Lola. Alfio entra nella piccola bottega e getta il bicchiere di vino in faccia a Turiddu il quale gli morde l'orecchio sfidandolo a duello. Turiddu corre a salutare la madre e ubriaco, le dice addio e le affida Santuzza.
Subito dopo si sente un vociare di donne e popolani. Un urlo sovrasta gli altri: "Hanno ammazzato compare Turiddu!".
Libretto dell'opera del 1906
Organico orchestrale
La partitura di Mascagni prevede l'utilizzo di:
2 ottavini, 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti
4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, tuba
timpani, grancassa, piatti, triangolo, tamburo, tam-tam, campane tubolari
arpa, organo
archi
Brani celebri
O Lola, c'hai di latti la cammisa, canzone siciliana di Turiddu
Il cavallo scalpita, Alfio
Voi lo sapete, o mamma, aria di Santuzza
Tu qui, Santuzza, duetto di Santuzza e Turiddu
Intermezzo sinfonico (tra la prima e la seconda scena)
Viva il vino spumeggiante, brindisi di Turiddu
Mamma, quel vino è generoso, "addio alla madre" di Turiddu
Curiosità
L'aria introduttiva O Lola, detta anche Siciliana, è l'unico brano dialettale italiano in un'opera lirica.
L'intermezzo sinfonico dell'opera fa da sfondo ad una delle più celebri scene della storia del cinema, ne Il padrino - Parte III.
La musica è stata usata in una nota pubblicità dei Ferrero Rocher.
Il tema centrale è stato rielaborato per una canzone dance dal titolo Will be one dei Datura.
L'Intermezzo (ascolta[?·info]) è stato utilizzato da Martin Scorsese nei titoli di testa del suo film Toro scatenato.
La musica è stata ripresa da Vasco Rossi nell'Intro dei live 2007.
L'Intermezzo è stato utilizzato anche in una scena dell'episodio 31 dell'anime Kenshin Samurai vagabondo.
L'Intermezzo sinfonico è utilizzato nella pubblicità Enel del 2011.
Discografia di riferimento
Chorus of the Royal Opera House, Covent Garden, Philharmonia Orchestra (1990) - Agnes Baltsa e Placido Domingo - diretto da Giuseppe Sinopoli
Versioni cinematografiche
Cavalleria rusticana (1916) - film diretto da Ugo Falena
Cavalleria rusticana (1924) - film diretto da Carmine Gargiulo
Cavalleria rusticana (1939) - film diretto da Amleto Palermi
Cavalleria rusticana (1953) - film diretto da Carmine Gallone
Cavalleria rusticana (1982) - film diretto da Franco Zeffirelli.