FELICITA'

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    Buongiorno... giorno 6 ottobre 2010




    RIFLESSIONI




    Gesti antichi … semplici nella loro unicità...
    La mano correva veloce sul viso, alle sue spalle un bambino seduto in religioso silenzio osservava quei gesti ricchi di una magia incomprensibile, ma forse proprio per quello accattivante, irresistibile. In un contenitore di metallo un pennellino si muoveva velocemente “montando” come fosse panna soffice, una crema candida; nel frattempo l’acqua che sgorgava dal rubinetto, particolarmente calda, faceva appannare lo specchio posto sopra il lavandino. Un gesto rapido della mano e lo specchio diveniva chiaro, pronto per proiettare su di esso l’immagine chiara di quei momenti magici agli occhi di quel bambino. Piccoli circoli, sempre più grandi, tracciati da quel pennellino sulla pelle del viso, e come di incanto uno strato di soffice “panna bianco candido” ricopre i lineamenti di quel volto. Soltanto gli occhi, il naso e le labbra restano fuori da quello strato immacolato. Riposto il pennellino in un contenitore colmo d’acqua, ecco fuoriuscire da un cassettino uno strano stumento; manico d’osso e lama lunga; l’uomo la poggia delicatamente sul viso e ... magia ... scorrendo quella lama sul viso porta via contemporaneamente la candida crema e la barba, lasciando scoprire la pelle liscia come quella di un bambino. Il piccolo segue ogni gesto dell’uomo, ne mima le smorfie davanti allo specchio; è rapito da quello che sembra un rituale, resta muto, come davanti allo spettacolo più incredibile abbia mai assistito ... l’uomo si china verso di lui, dopo che tutta la crema è stata tolta dal suo viso e, afferra la sua manina e fa in modo che lo accarezzi sul viso ... è liscia come una lastra di marmo ... l’uomo sorride soddisfatto all’espressione di stupore del bambino ... Chiudo il diario dei miei ricordi prima di andare a dormire e penso alla bellezza insita nella semplicità di quei gesti e alla magia che trovavo in essi quando mio nonno mi permetteva di assistere alla sua rasatura ... Bei ricordi, persone care e semplici che restano sempre al mio fianco e il loro ricordo ogni giorno mi regala perle di conoscenza, lampi di saggezza e tanta tanta colorata emozione ...
    (Claudio)








    Ode al giorno felice

    Questa volta lasciate che sia felice,
    non è successo nulla a nessuno,
    non sono da nessuna parte,
    succede solo che sono felice
    fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

    Camminando,dormendo o scrivendo,
    che posso farci, sono felice.
    sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
    sento la pelle come un albero raggrinzito,
    e l’acqua sotto,gli uccelli in cima,
    il mare come un anello intorno alla mia vita,
    fatta di pane e pietra la terra
    l’aria canta come una chitarra.

    Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
    tu canti e sei canto,
    Il mondo è oggi la mia anima
    canto e sabbia,il mondo oggi è la tua bocca,
    lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
    essere felice,
    essere felice perché si,
    perché respiro e perché respiri,
    essere felice perché tocco il tuo ginocchio
    ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
    e la sua freschezza.
    Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
    con o senza tutti, essere felice con l’erba
    e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
    essere felice con te,con la tua bocca,
    essere felice.

    Pablo Neruda








    Spero che ognuno abbia il suo piccolo mondo perfetto tutto per lui: c'è chi ce l'ha, c'è chi non l'ha trovato e infine c'è chi lo possiede già e non se ne rende conto, e se vogliamo essere pessimisti c'è anche chi vorrebbe creare il suo piccolo paradiso con qualcuno che in realtà è lontano, cioè impegnato altrove. Dovete lottare per il vostro angolo di gioia fatto di amici amore e persone speciali, perché la felicità spiega le sue ali quando trova un cuore su cui appoggiarsi. Alcune volte arriva da solo, altre volte bisogna cercarlo, ma non fermatevi mai e una volta creato il vostro spazio fate ogni cosa per mantenerlo, lottate costantemente... e non abbiate paura dei fallimenti e delle delusioni perché in amore vince chi ha provato, dovete essere come il mare che infrangendosi contro gli scogli trova sempre il coraggio di provarci ancora e non importa quante volte cadiate e fallirete l'importante è rialzarsi... e vedrete che anche voi troverete il vostro angolo di paradiso perfetto...!
    -- Emanuela Lupo






    Amo intingere la penna nell'anima e nel cuore per descriverne le emozioni, amo intrappolare in un fotogramma quello che i miei occhi vedono guardando quello che altri non vedono, amo quello che c'è oltre il visibile!



    Edited by gheagabry - 8/11/2013, 16:53
     
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  2. ringo47
     
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    E Crescendo Impari
    E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
    Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando,
    come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
    La felicità non e' quella che affannosamente si insegue
    credendo che l'amore sia tutto o niente,...
    non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto"
    e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
    la felicità non e' quella di grattacieli da scalare,
    di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
    Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose....
    ...e impari che il profumo del caffé al mattino e' un piccolo rituale di felicità,
    che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
    che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità,
    che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicit lieve.
    E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi,
    di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,
    che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
    e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto,
    che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno,
    e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

    E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco,
    di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi
    e lunghi più di tante ore,e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina,
    leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo
    e le distanze ed essere con chi ami.
    E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato,
    sono piccolo attimi felici.
    E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
    E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
    E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
    E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,
    che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
    E impari che nonostante le tue difese,
    nonostante il tuo volere o il tuo destino,
    in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
    Jonathan Livingston.
    E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
    Anonimo






     
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  3. gheagabry
     
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    ... ESSERE FELICI ...
    ... Tutti la cerchiamo, viviamo per poterne godere anche solo per un attimo la sua bellezza. Scrittori e pensatori, filosofi ha scritto fiumi di parole al riguardo … sto parlando della felicità. Ma la felicità come pure l’amore, il solo definirla in un nome è darle dei confini dentro i quali sentimenti come quelli rischiano di implodere e di perdere il significato e l’importanza che si cela proprio dentro ogni singolo respiro fatto in quello stato dell’anima. La felicità è uno stato dell’anima perché la si coglie nelle cose, nelle situazioni più inspettate; è uno stato dell’anima perché a volte bisogna essere predisposti ad essere contagiati dalla felicità. Felicità può essere in una parola detta o ascoltata, in un gesto fatto o ricevuto; felicità può essere in un foto, in un tramonto o un temporale … felicità per me è vedere altri felici … perché come per l’amore, si può essere innamorati della felicità a presecindere dal fatto di essere o meno felici.…….
    (Claudio)




    IL COLORE DELL'ESISTENZA
    Le emozioni sono componenti fondamentali della nostra vita, danno colore e sapore all'esistenza, anche se, in una civiltà come quella occidentale impostata sul primato della ragione, spesso sono considerate con sospetto e timore. Del resto non potrebbe essere altrimenti: infatti se la ragione promette all'uomo il dominio su se stesso e le cose, le emozioni spesso producono turbamento e conflitto, non sono mai totalmente controllabili e a volte ci trascinano a dire o fare cose di cui, una volta cessato l'impeto emotivo, ci si pente. Eppure, sono le emozioni che ci fanno gustare la vita ed è proprio dalle emozioni, piccole o grandi che siano, che l'individuo spera di ricavare nuovi stimoli che muovano le sue giornate. Del resto come si potrebbe dire di vivere appieno se non si sperimentassero mai la gioia, il tremito dello smarrimento o della paura, l'impeto della passione, l'abbandono alla nostalgia, il peso e la disperazione provocate dalla sofferenza?
    Tuttavia, seppur ogni singola emozione sia importante e permetta a chi la sperimenta di sentirsi vivo, l'uomo è soprattutto alla ricerca di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene e lo appaghino, in una parola è alla ricerca di quello stato emotivo di benessere chiamato felicità .
    Istruzioni per l'uso:
    A questo punto, visti i vantaggi che essere felici comporta, ci si potrebbe chiedere se esistono delle strategie che ci aiutino a sentirci felici o a recuperare il buonumore quando lo si è perso. In questo senso D'Urso e Trentin (1992) riportano una serie di attività e atteggiamenti che si accompagnano o favoriscono uno stato di benessere. Tali attività o atteggiamenti sono:
    non attribuire interamente a noi stessi la responsabilità degli eventi spiacevoli che ci capitano
    stare in compagnia di persone felici
    fare esercizio fisico
    non confrontare la nostra condizione (salute, bellezza, ricchezza ecc.) con quella degli altri
    individuare quello che ci piace nel nostro lavoro e valorizzarlo
    curare il corpo e l'abbigliamento
    riconoscere i legami tra cattivo umore e cattivo stato di salute: spesso è il malessere fisico, più che altri fattori oggettivi, a determinare un cattivo umore
    dimensionare le nostre aspettative alle capacità e alle opportunità medie della situazione
    aiutare le persone a cui piace essere aiutate
    non fare progetti a lunga scadenza
    frequentare le persone che ci hanno fatto dei piaceri e alle quali abbiamo fatto dei piaceri
    non trarre conclusioni generali dagli insuccessi
    fare una lista delle attività che personalmente ci fanno stare di buon umore e praticarle

    (Dal Web)


    Il segreto della felicità

    *... Un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava.

    Invece di trovare un sant'uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un'attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c'era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo. Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto.

    Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore.

    "Nel frattempo, voglio chiederti un favore", concluse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d'olio. "Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio."

    Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del Saggio.

    Allora, gli domandò questi: "Hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?"

    Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio che il Saggio gli aveva affidato.

    "Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo", disse il Saggio. "Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa."

    Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d'arte appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d'arte disposta al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.

    "Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato?" domandò il Saggio.

    Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.

    "Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti", concluse il più Saggio dei saggi.

    "Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino."

    (Tratto da "L'alchimista" di Coelho)



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  4. gheagabry
     
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    Una bella poesia

    Bisogna essere felici di nulla,
    di una goccia d'acqua
    oppure di un filo di vento.
    Di una coccinella che si posa
    sul tuo braccio o del profumo
    che viene dal giardino.
    Bisogna camminare su questa terra
    con le braccia tese
    verso qualcosa che verrà
    e avere occhi sereni
    per tutte le incertezze del destino.
    Bisogna saper contare le stelle,
    amare tutti i palpiti del cielo
    e ricordarsi sempre di chi ti vuole bene.
    Solo così il tempo passerà senza rimpianti
    e un giorno potremo raccontare
    di avere avuto tanto dalla vita.
    (Manolo Alvarez, poeta contadino spagnolo)

     
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  5. ZIALAILA
     
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    Felicità

    Trilussa

    C’è un’ape che si posa
    su un bocciolo di rosa:
    lo succhia e se ne va…
    Tutto sommato, la felicità
    è una piccola cosa.




    nikon




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  6. ZIALAILA
     
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    FELICITA'




    felicita




    La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l’amore, i matrimoni, . Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive .

    Un viaggio chiamato vita – Banana Yoshimoto

     
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  7. gheagabry
     
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    "Porta itineris dicitur longissima esse".

    La porta e' la parte piu' lunga di un viaggio.
    La porta...quanta ansia, quanti pensieri, e quante rinunce per attraversare quella porta, familiari delusi, amici scontenti, sogni non realizzati.
    Ma nel tuo profondo, nel tuo intimo, sai che oltrepassare quella porta sara' la tua salvezza, la tua fortuna e la tua felicita'.
    In fondo basta poco, basta alzare gli occhi da terra, basta tralasciare quello che gli altri si aspettano da noi, e pensare a quello che vogliamo veramente, a quello che la vita ci offre e ci regala ogni giorno.
    Alzare gli occhi al cielo e gioire della pioggia, del vento come del sole...e' una sensazione che non e' facile da spiegare...io ho paura, di tante cose, di soffrire per i miei dolori e quelli dei miei figli, e per la morte delle persone che amo, per la lontananza e per le aspettative....per tanto tempo non ho voluto amare...per paura di soffrire, rinunciando all'amore, al principio di tutto il bene...ho continuato a respirare e a vivere per me stessa, ero stata tradita dalla morte di un padre, il mio eroe era sparito da un giorno all'altro e poco importava se la colpa non era sua, ma quanta forza e' nata da quel dolore, il solo fatto di essere sopravvissuta a tanto dolore, mi ha reso piu' forte e viva.
    Ero, ed a volte lo sono ancora, incazzata con il mondo, perche' mi ha tolto tanto, mi ha tolto mio padre, ed ha lentamente spento mia madre, faccio a pugni con la malattia di mio figlio....ma se mi guardo bene, se mi osservo da fuori non posso che essere felice...dal dolore nasce la felicita'? Sono estremi che si toccano? Dalla consapevolezza della fragilita', nasce la forza?
    Valicare la porta per cominciare il viaggio attraverso se stessi e attraverso il mondo, mi ha reso migliore, mi ha reso piu' viva, so cosa voglio e riesco a gioire della mia volonta', non so dove voglio arrivare ma cerco di vivere di felicita', ringraziando per il dono della vita, per il dono del viaggio e per la forza della ricerca, credemi non mi servono cose, non voglio oggetti e non pretendo ricchezza, voglio felicita' sdoganata dal resto, felicita' fatta di sensazioni piu' che di fatti, fatta di ricordi da tramandare per non morire mai.
    Non concepisco l'invidia, ma ammiro quelli che parlano tante lingue e che non hanno paura dell'ignoto, quelli che conoscono tanto e lo donano con discrezione, ammiro gli scrittori che attraverso le parole emozionano il mondo...non so il perche' di questa fila di pensieri confusi e sparsi, ma stamattina passeggiando sotto il grigio sole cinese, con il cuore in Italia, e piena di tristezza per l'impotenza, la mia mente ragionava intorno a queste cose, alla velocita' con cui si passa dalla vita alla morte, e al piacere di gioire di un raggio di sole, alla forza che ci vuole per oltrepassare la porta, e alla vita, alle scelte volute o imposte alle quali dobbiamo far fronte...non lo so il perche'...prendeteli per quello che sono...forse solo pensieri in liberta'...
    (MammainCina)

     
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  8. gheagabry
     
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    Ode al giorno felice

    Questa volta lasciate che sia felice,
    non è successo nulla a nessuno,
    non sono da nessuna parte,
    succede solo che sono felice
    fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

    PABLO NERUDA

     
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  9. gheagabry
     
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    trilussa-poesia-felicita-ape



    FELICITA'
    - Trilussa -

    C’è un’ape che si posa
    su un bocciolo di rosa:
    lo succhia e se ne va…
    Tutto sommato, la felicità
    è una piccola cosa.



     
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  10. gheagabry
     
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    CREPUSCOLO

    Sulla pallida spiaggia giacevo,
    solitario dai tristi pensieri.
    Declinava al tramonto nel mare
    il sole, gettando sull'acqua
    vivi sprazzi di porpora ardente;
    ed i candidi flutti lontani,
    sospinti dall'alta marea,
    venivan spumando frusciando
    più presso, più presso...
    Uno strano gridare, un brusìo
    e sibili e murmuri e risa,
    un sospirare, un ronzare:
    e, frammezzo, un sommesso cantare
    di cune dondoleggiate.
    Riudir mi parea le obliate
    leggende, le fiabe soavi
    di tempi remoti, che bimbo
    mi seppi dai bimbi d'accanto,
    allor che nei vesperi estivi
    ci acquattavam sui gradini
    dinanzi alla porta di casa
    per cinguettarci sommessi
    le storie, coi piccoli cuori
    protesi in ascolto, con gli occhi
    astuti di curiosità,
    mentre le bimbe più grandi,
    dalle finestre di fronte,
    tra vasi olezzanti di fiori
    sporgevano i volti di rosa
    ridenti alla luce lunare.

    (HEINRICH HEINE)
     
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  11. gheagabry
     
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    HAPPINESS_LIKE_A_BUTTERFLY_emo109-v



    Si può dipingere la felicità?...Si può fissarla su tela per custodirne il ritratto e per commuoversi con i suoi occhi di donna? Si può dipingere la felicità per poi contemplarla con lo stupore del bambino di fronte all’arcobaleno?...Datemi il giallo ondeggiante di un campo di grano, perché la felicità è la pienezza di un amore su tutta una vita….Datemi l’arancione, perché la felicità e’ un raggio di sole all’ora del tramonto….Datemi il rosso, perché la felicità è il ritmo intenso del tamburo, battito del cuore…Datemi il verde, perché la felicità è correre su un prato con chi ti vuole bene…Datemi l’indaco, perché la felicità è un vestitino di raso per la mia prima recita scolastica…Datemi il violetto, perché la felicità è l’infanzia che ritorna come il ricordo di quel bimbo.. Datemi il blu, perché la felicità è osservare l’immenso cielo stellato delle belle notti d’estate. (dal web)

     
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  12. gheagabry
     
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    Il colore e il profumo della felicità ...
    Quale colore e quali profumi ha la felicità ... vi sembra strano attribuire colori e aromi ad uno stato d’animo? Credetemi non lo è, basta chiudere gli occhi all’apice di un momento fielice e vi garantisco vedrete colori inimmaginabili, sentirete inebriarsi i vostri sensi con profumi rari che non possono essere descritti perchè sono soggettivi, personali e per chiunque riesca ad assaporare e vedere quegli attimi sono ricchi di simboli significativi per la propria personale stroria, per il proprio personale arcobaleno da scalare, permeare e assorbire. Ieri mattina accendendo il pc, ed entrando sulla nostra isoletta sono stato travolto, avvolto e cullato da colori e profumi indescrivibili ... quelli di una felicità che aleggiava e permeava tutta la nostra isola felice. Ho provato a socchiudere gli occhi per vedere i miei colori, per lasciare che gli aromi della felicità si mostrassero a me e mi facessero volare altissimo. Era però tutto più forte, tutto più grande, i colori erano molteplici così come le essenze che si lasciavano respirare in quegli attimi ... tante tante; come trovarsi davanti ad un dimante enorme che illuminato irradia tutto intorno raggi dalle variegate sfumature, indescrivibili per numero e per qualità ... indescrivibili per la loro stessa essenza. Tutto era amplificato, perchè in realtà stavo percependo e permeando la gioia e la felicità di tanti tanti, di tutti coloro che con il loro amore, passione e voglia di condividere emozioni, hanno partecipato e partecipano ogni giorno allo splendore della nostra isoletta. Da ieri siamo rientrati nella top forum, siamo di nuovo tra i primi 200 forum; non è la classifica la cosa importante, è ciò che essa rappresenta ... è il consenso, il consolidamento che oramai la nostra isoletta ha raggiunto; è la rappresentazione reale della solidità dei rapporti tra tutti gli abitanti dell’isola , dell’amicizia e del senso di appartenenza; è il riconoscimento della bontà e della qualità di tutte le iniziative che sono portate avanti ogni giorno con umiltà, lealtà e onestà intellettuale, col solo scopo di donare ad ognuno che lo vorrà un luogo nel quale vivere serenamente con persone gradite e gradevoli per sentirsi sempre di più parte di una grande famiglia ... sapete, c’è un concetto che mi sta a cuore più di altri ... stiamo costruendo tutti insieme un luogo nel quale al centro ci sono i singoli individui, non i personaggi ma le persone semplici come ognuno di noi che hanno piacere di ridere ed emozionarsi e di vedere sempre più spesso quei colori, quei profumi che sono insiti nella propria personale felicità ... con umiltà e tanta passione ci stiamo riuscendo grazie al contributo di tutti ... e quindi è a tutti voi che va il mio GRAZIE più grande per i colori e gli aromi che ogni giorno mi ragalate ... GRAZIE!!!
    (Claudio)

     
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  13. ringo47
     
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    Buongiorno
    Un giorno di ottobre... di buon ora mi alzo e, come tutte le mattine, preparo il mio caffè: lavo sotto l'acqua corrente, con maniacale attenzione, la moka, riempio la base con la giusta quantità di acqua, prendo il barattolo di caffè dal frigo, lo apro, annuso l'aroma che ne fuoriesce per non mandarlo disperso e, con il cucchiaino inizio a riempire il filtro, pian piano, affinché non si formino grumi. Arrivato al bordo prendo la base e, con delicatezza, la batto sul tavolo in modo da uniformare lo spessore della polvere, eliminando eventuali piccole sacche di aria. Prendo ancora un po' di caffè con il cucchiaino per colmare, fino al bordo, il contenitore del caffè, creando, al centro, una piccola piramide. Chiudo la moka e, acceso il gas, regolo la fiamma che dovrà portare al giusto punto di ebollizione quell'acqua che, magicamente, diventerà una bevanda da sorbire ad occhi chiusi per catturare nel migliore dei modi i sapidi aromi e gli intensi profumi che sprigiona.

    Mentre la fiamma compie il suo delicato lavoro, io mi dedico a preparare tazzina, cucchiaino, fruttosio e... ma... sta sorgendo il sole, lo vedo dalla finestra della cucina che, ancora nascosto abbondantemente dietro Monte Guadagnolo, comincia a lanciare lontano nel cielo qualcuno dei suoi strali d'oro.

    Sembra che oggi sia proprio una di quelle famose giornate da "ottobrate romane", ultimi refoli dell'estate trascorsa, niente di più opportuno per degustare il primo caffè della mattina lì, sul terrazzino!
    In un momento trasloco il necessario sul tavolo all'aperto, mi soffermo un momento ad inspirare con vigore quell'aria un po' umida e carica di energia, ammiro il sole che ormai inizia a crescere nel cielo a vista d'occhio e che fa nascere, con sé, una leggerissima nebbiolina che non mi impedisce di lasciar scorrere lo sguardo a 180 gradi ammirando la silhouette sinuosa dei monti che mi circondano, dal Terminillo al Monte Gennaro, dalla punta estrema del Velino ai Castelli Tiburtini, Monte Guadagnolo, il Tuscolo, Monte Cavo e Castel Gandolfo... sento il bisogno di assaporare fino in fondo il magico momento che sto vivendo, con la consapevolezza che è unico e irripetibile, ... ma il borbottio della moka, che sta rilasciando le ultime gocce di caffè, mi riporta ai doveri.
    Spengo il fuoco, prendo la moka e la poggio sul tavolo.
    Mi siedo, verso con amore quel nettare nella tazzina di ceramica che comprai perché rapì il mio sguardo mentre camminavo per le vie del centro, aggiungo un pizzico di fruttosio, e con giro con il cucchiaino, lentamente e con decisione, fino a sciogliere anche l'ultimo grano di fruttosio.
    Tutto è pronto, appoggio la tazzina alle labbra, bevo un piccolo sorso e subito si apre completamente lo scenario di questa magnifica opera, pasteggio quel sorso bevuto, deglutisco e, spontaneamente, riscaldato da quel sole ormai completamente a nudo, sorridendo sereno dico a me stesso: "Però... La vita è bella!"
    (dal web)



    La felicità non va inseguita, ma è un fiore da cogliere ogni giorno, perché essa è sempre intorno a te. Basta accorgersene.
    Sergio Bambarén, L'onda perfetta, 1999
     
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  14. gheagabry
     
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    Dal Web

    La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l'amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l'anima respira e grazie alla quale vive.

    (Banana Yoshimoto, Un viaggio chiamato vita, 2006)

     
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  15. gheagabry
     
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    "...Lo sai chi potrà salvare il mondo?
    L'uomo che coltiva il suo campo di grano,
    chi è contento di ciò che possiede,
    il vecchio che legge una poesia,
    chi accarezza un animale, chi sa perdonare,
    chi rende felici gli altri."

    (tratto da: "Incanto" di Romano Battaglia)



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