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La pianura Padana è africana
Gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia spiegano il perché.
Il processo continua da circa 100 milioni di anni e la risposta arriva dalle placche tettoniche e ci dice proprio che dal punto di vista geologico il territorio di 50 mila km quadrati che la compone e che abbraccia sei Regioni dell’Italia Settentrionale fa parte del continente nero.
Centinaia di milioni di anni fa gli attuali continenti non esistevano: sulla Terra c’era un unico enorme supercontinente chiamato “Gondwana”.
Quando si frammentò, diede origine al processo di deriva dei continenti che, trasformazione dopo trasformazione, ha portato fino alla disposizione odierna in costante cambiamento.
Il Mar Mediterraneo si trova proprio in corrispondenza di un margine convergente tra due grandi placche: quella Africana a Sud e quella Euroasiatica a Nord.
Il confine tra le due attraversa la penisola per tutta la sua lunghezza.
Da qui risulta che la Pianura Padana poggia sul lembo più settentrionale della placca Africana.
Il processo di collisione tra placca Africana ed Eurasiatica continua da circa 100 milioni di anni e prove di questo fenomeno sono le grandi catene montuose dell’Appennino e delle Alpi e l’arco vulcanico delle Eolie. Un’altra testimonianza è il terremoto del 2012 in Emilia Romagna, avvenuto lungo il confine tra le due placche e dovuto allo sprofondamento della placca Africana sotto quella Eurasiatica.
Geologicamente Europa ed Africa sono a diretto contatto e si fronteggiano nel Mediterraneo. Da Gibilterra verso est si trasforma e da faglia in senso stretto diviene una fascia di deformazione, ma prosegue verso la Sicilia e li disegna un arco, intorno alla Calabria, prende la direzione degli Appennini e risale lo stivale, fino alle Alpi. Qui curva nuovamente e ridiscende, seguendo le coste croate, albanesi e poi greche, dove vira, sfiora i margini meridionali di Creta, attraversa Cipro e sale in Turchia dove prende il nome di Faglia Est Anatolica..