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gheagabry.
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... UNA PIACEVOLE ILLUSIONE ...
…Non è uno scherzo, né una provocazione; non è un gioco né un’illusione. Dopo tanto caldo, dopo le fiamme che sembravano per tutto il giorno fuoriuscire dalla terra, dopo i caldo soffocante abbraccio dell’aria colma di un calore troppo forte per essere vero … quale è la cosa che almeno una volta nel corso di giornate come quelle di questi giorni ha attraversato almeno una volta la nostra mente? LA PIOGGIA … l’abbiamo desiderata, implorata … abbiamo chiuso gli occhi sperando di risvegliarci nel bel mezzo di un temporale con quel bellissimo ticchettio della pioggia al contatto con gli oggetti, con tuto il mondo che era lì ad attenderla. Avremmo voluto essere in ogni singola goccia di quella pioggia, l’avremmo abbracciata … ci saremmo sdraiati in terra, nel bel mezzo della strada e, a bocca aperta, avremmo gioito del brivido di ogni stilla di quella “benedizione” del cielo che ci toccava. Avremmo esultato ad ogni lampo nel cielo e ci saremmo rallegrati ad ogni tuono che avesse squarciato il silenzio di quei momenti … ci saremmo lanciati in una corsa sfrenata lungo ogni rivolo di acqua che felicemente gorgogliava e si ingrossava col passar del tempo … avremmo … Abbiamo aperto invece gli occhi e un raggio accecante del sole ci ha ricordato di questa estate torrida, e le sole gocce che abbiamo sentito scorrere lungo il nostro corpo erano quelle del nostro sudore … è stato bello anche per poco, mi ha emozionato quella pioggia anche se scendeva dal cielo della mia anima, era fresca, allegra e mi ha reso felice anche solo per un attimo … Buon risveglio amici miei … Vi abbraccio fortissimo … Buona Estate a tutti ….
(Claudio)... PIOVE ...
Per l'aria cresce si muove
bianca musica tra le nuvole
vien giù il telo e le trame
che la vita le cose fanno cantare.
Lic lac, lic lac
Piove nell'erba e sulle case,
l'ombrello ormai mormora
Plic ploc, plic ploc
Piove sulla città,
piove sui tetti porpora.
Di goccia, in goccia
nuova, una goccia
la vita che sfocia
in quell'immenso blu
che acqua ha per confine.
Piange e risale
quel fiume, dal quale
lacrime nuove sembrano nascere,
tessere, crescere.
Lic lac, lic lac
Vita che cade
lungo le guancie
Plic ploc, plic ploc
Piove sulle foglie
fresche e più nuove.
E goccia, in goccia
ancora, una doccia
il fiume che scroscia
verso il cielo, e più in su
dove cresce, senza mai fine.
(Giacomo Pilia)
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gheagabry.
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Mi piace la pioggia. Guardarla mentre scivola lenta lungo il vetro della finestra, goccia a goccia. Ascoltare la sua voce mentre scalpita impaziente contro l’asfalto. Cercare con l’olfatto il suo odore, per trovarci il ricordo di un passato ormai fuggito.Mi piace la pioggia. Mi piace perché a volte decide di essere crudele, di cadere dal cielo a tonfi pesanti, e copre col suo rumore la frenesia dei miei pensieri, e distoglie la mia testa da inutili fantasie, da futili chimere. Mi piace perchè a volte decide di essere leggera, di cadere lieve sulla terra addormentata, e riempie l’aria con la sua frescura, e salva il mio respiro da pensieri lontani…(dal web)
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ZIALAILA.
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La vita non è aspettare che passi la tempesta… ma imparare a ballare sotto la pioggia.
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gheagabry.
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Le Poesie più belle di tutti I tempi
Poesie e racconti aspettando l’Inverno … la stagione dei colori caldi …
Pioggia
La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l'anima addormentata del paesaggio.
È un bacio azzurro che riceve la Terra,
il mito primitivo che si rinnova.
Il freddo contatto di cielo e terra vecchi
con una pace da lunghe sere.
È l'aurora del frutto. Quella che ci porta i fiori
e ci unge con lo spirito santo dei mari.
Quella che sparge la vita sui seminati
e nell'anima tristezza di ciò che non sappiamo.
La nostalgia terribile di una vita perduta,
il fatale sentimento di esser nati tardi,
o l'illusione inquieta di un domani impossibile
con l'inquietudine vicina del color della carne.
L'amore si sveglia nel grigio del suo ritmo,
il nostro cielo interiore ha un trionfo di sangue,
ma il nostro ottimismo si muta in tristezza
nel contemplare le gocce morte sui vetri.
E son le gocce: occhi d'infinito che guardano
il bianco infinito che le generò.
Ogni goccia di pioggia trema sul vetro sporco
e vi lascia divine ferite di diamante.
Sono poeti dell'acqua che hanno visto e meditano
ciò che la folla dei fiumi ignora.
O pioggia silenziosa; senza burrasca, senza vento,
pioggia tranquilla e serena di campani e di dolce luce,
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!
O pioggia francescana che porti in ogni goccia
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
Quando scendi sui campi lentamente
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni.
Il canto primitivo che dici al silenzio
e la storia sonora che racconti ai rami
il mio cuore deserto li commenta
in un nero e profondo pentagramma senza chiave.
La mia anima ha la tristezza della pioggia serena,
tristezza rassegnata di cosa irrealizzabile,
ho all'orizzonte una stella accesa
e il cuore mi impedisce di contemplarla.
O pioggia silenziosa che gli alberi amano
e sei al piano dolcezza emozionante:
da' all'anima le stesse nebbie e risonanze
che lasci nell'anima addormentata del paesaggio!
(poesieracconti.it - Federico Garcia Lorca). -
gheagabry.
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Le Poesie più belle di tutti I tempi
Poesie e racconti sulla Natura…
Impulsi di stagioni
E’ tutto ovattato
questo cielo di autunno.
Nuvole grigie,
metropoli brulicanti di vita,
bagneranno presto la Terra.
Nasce un po’ di rimpianto
per quella stagione di caldo
ormai andato.
E’ il vento che spoglia gli alberi,
è il sole freddo che fa da pittore
tingendo il tappeto di foglie
e le poche rimaste sugli alberi
in mille colori: dal sottobosco,
a tutte le tonalità dell’arancio.
Ma è anche in questa
stupenda stagione
che la Terra respira forte,
proprio come la luna piena
quando sorge
da dietro la montagna.
Misteri, sensazioni,
arte e magia,
fascino sospeso
e sempre diverso,
questo è il vero vestito
della natura che puntualmente cambia.
(SANDRA CARRESI). -
gheagabry.
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Giampaolo Ghesetti
Temporale Estivo
Le nuvole grigie e nere si urtano,
si pigiano spinte dal vento, nascondono
il sole, oscurano il cielo.
Ci son ancora, qua e là, lembi d'azzurro,
ma vanno facendosi sempre più piccoli,
sempre più radi.
Ecco un lampo: guizza, abbaglia,
sembra incendi il cielo.
Poi scoppia il tuono.
Un tonfo forte, un brontolio lungo.
I passeri si rifugiano
sotto i tegoli, le rondini volano basse,
senza stridi.
Cadono le prime gocce d'acqua, si fanno
fitte, sembrano grossi aghi lucenti.
Poi la pioggia scroscia impetuosa.
(Federigo Tozzi)
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gheagabry.
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I Ghiaccioli
La pioggia cade come tanti fili di seta,
mentre tra il cielo e me che lo sguardo
c'è una cortina di cristalli.
I ghiaccioli pendono dalle grondaie
come colonnine di giada,
che si sciolgono appena li guardo.
Il passato somiglia alla nuvola e al fumo,
il futuro è molto lontano,
e il presente è comeun fiore che appassisce
appena la vostra mano lo coglie.
(Uschimscion). -
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LA VOCE DELLA PIOGGIA (Walt Whitman)
E tu chi sei? chiesi alla pioggia che scendeva dolce,
e che, strano a dirsi, mi rispose,
come traduco di seguito:
Sono il Poema della Terra, disse la voce della pioggia,
eterna mi sollevo impalpabile su dalla terraferma
e dal mare insondabile,
su verso il cielo, da dove, in forma labile,
totalmente cambiata, eppure la stessa,
discendo a bagnare i terreni aridi, scheletrici,
le distese di polvere del mondo,
e ciò che in essi senza di me sarebbe solo seme,
latente, non nato;
e sempre, di giorno e di notte,
restituisco vita alla mia stessa origine,
la faccio pura, la abbellisco;
(perché il canto, emerso dal suo luogo natale,
dopo il compimento, l'errare,
sia che di esso importi o no,
debitamente ritorna con amore.). -
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“Adoravo dormire con la finestra aperta. Le notti di pioggia erano il massimo: la aprivo e appoggiavo la testa sul cuscino e chiudevo gli occhi e sentivo il vento sul viso e ascoltavo gli alberi ondeggiare e scricchiolare. Di tanto in tanto il vento, se ero fortunato, mi portava sul viso una goccia di pioggia, e io immaginavo di stare sulla mia nave in mezzo all’oceano, la nave cullata dall’onda morta. Non immaginavo di essere un pirata, o di andare da qualche parte. Ero soltanto sulla mia nave.”
(Neil Richard Gaiman).