GIAPPONE

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  1. gheagabry
     
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    KAMAKURA, Giappone



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    Giappone: la strada della neve VIDEOeFoto


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    La Tateyama Kurobe Alpine Route in Giappone Roma – Muri alti tra i 10 ed i 20 metri … fin qui nulla di anormale se non fosse che vi stiamo per parlare di muri altissimi e fatti di neve. L’immagine che vedete qui sopra non è affatto un fotomontaggio bensì un tratto della Tateyama Kurobe Alpine Route, una delle strade più affascinanti e particolari al mondo. La Tateyama si trova in Giappone e più precisamente nella prefettura di Toyama, incastonata tra le vette montuose più alte del Paese e raggiunge in alcuni punti anche i 3mila metri di quota. La strada, lunga 37 chilometri, è stata realizzata in una delle zone più nevose del Giappone ed ogni anno è visitata da oltre un milione di turisti che rimangono affascinati dagli altissimi muri di solida neve tra i quali possono camminare a piedi ma anche su comodi pullman. Lungo il percorso trovano spazio diversi punti di ristoro per i turisti tra cui hotel e rifugi costruiti, come la stessa strada, nel totale rispetto dell’ambiente circostante.


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    www.viagginews.com


    ARCA
     
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  3. gheagabry
     
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    IL TUNNEL DELLE LUCI



    Uno dei posti più belli del Giappone è sicuramente il giardino botanico Nabano No Sato dell’isola Negashima, un giardino fiorito con delle giganti serre, che si trova nel quartiere di Kuwana città.
    Durante i mesi invernali, in occasione del Festival Invernale delle Luminarie, il parco ed il famoso tunnel della luce, vengono illuminati da decorazioni, milioni di Led, luci e colori che creando dei spettacolari paesaggi, mentre il cielo si illumina di vari arcobaleni. Quest'anno il festival sarà aperto fino al 31 marzo del 2013.


























     
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  4. gheagabry
     
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    Dicono che il Giappone sia nato da una spada. Dicono che gli antichi dei hanno immerso una lama di corallo nell'oceano e che, al momento di estrarla, quattro gocce perfette siano cadute in mare e che quelle gocce siano diventate le isole del Giappone. Io dico che il Giappone è stato creato da una manciata di uomini, guerrieri disposti a dare la vita per quella che sembrò ormai una parola dimenticata: onore. (L'ultimo samurai)


    IL GIAPPONE



    Il Giappone (Nihon-koku o Nippon-koku), situato nell’oceano pacifico, e’ uno stato insulare dell’Asia Orientale, per questo chiamato “Paese del Sol Levante”.
    Si dice che i caratteri che compongono il suo nome significano letteralmente “Origine del Sole”. Comprendente 3.000 isole e con una superficie di 377.872 Km2, il Giappone è la sessantaduesima nazione per dimensioni ed è al decimo posto come densità di abitanti con 127 milioni di persone; ospita enormi megalopoli a partire dalla sua capitale, Tokio. Il Giappone è una monarchia costituzionale ereditaria dal 1889. La costituzione del 3 novembre 1946 ha tolto all'imperatore ogni attributo divino. Egli è solo il simbolo dello Stato e dell'unità del popolo. Il potere legislativo è attribuito a una dieta, formata da due camere: la camera bassa o dei rappresentanti, costituita da 500 membri eletti a suffragio universale diretto ogni quattro anni (dal 1996 200 con scrutinio proporzionale di lista e 300 in collegi uninominali), e la camera alta o dei consiglieri, composta da 252 membri eletti per sei anni e rinnovabili al 50% ogni tre. Il potere esecutivo spetta al governo, presieduto dal primo ministro e responsabile di fronte alla dieta. Il Giappone (Nihon-koku o Nippon-koku), situato nell’oceano pacifico, e’ uno stato insulare dell’Asia Orientale, per questo chiamato “Paese del Sol Levante”. Si dice che i caratteri che compongono il suo nome significano letteralmente “Origine del Sole”. Comprendente 3.000 isole e con una superficie di 377.872 Km2, il Giappone è la sessantaduesima nazione per dimensioni ed è al decimo posto come densità di abitanti con 127 milioni di persone; ospita enormi megalopoli a partire dalla sua capitale, Tokio.

    La cultura giapponese ha subito, nel corso dei secoli, grandi cambiamenti, da una cultura originaria, detta Jomon, a quella attuale, insieme di influenze asiatiche, europee e nordamericane. Il Giappone è sempre stato sinonimo di armonia e di equilibrio, due cose che ogni giapponese sembra ricercare nel corso di tutta la vita; ai giorni nostri sembra che la globalizzazione che ha incontrato questo paese abbia estirpato questi principi ma visitando il Paese del Sol Levante ci si accorge di come riescano a convivere grattacieli e parsimonia, centri commerciali e meditazione. Le principali religioni sono lo scintoismo, il buddismo ed in piccola parte il cristianesimo. Il popolo giapponese è rispettoso di ogni forma di religione, la spiritualità delle persone sembra non perdersi neanche in mezzo al cemento delle città; i giapponesi, inoltre, sono fortemente legati alle cerimonie rituali.

    ...la storia...


    Secondo le leggende tradizionali, l'Impero giapponese sarebbe stato fondato nel 660 a.C. dall'imperatore Jimmu tenno, discendente dalla dea Amaterasu. In realtà, non si trova menzione di un vero e proprio Stato nel territorio dell'arcipelago in un periodo anteriore ai primi secoli dell'era volgare. Gli archeologi non hanno finora scoperto alcuna traccia evidente dell'esistenza di una civiltà paleolitica nell'arcipelago, ma sono generalmente d'accordo nel riconoscere due culture neolitiche, la più recente delle quali si collocherebbe intorno agli inizi dell'era volgare. Il periodo protostorico, compreso tra gli inizi del II sec. d.C. e la metà del V, non interessa che la metà meridionale dell'arcipelago: i grandi progressi compiuti in queste regioni (specialmente l'uso dei metalli) sono la conseguenza dei contatti sempre più frequenti con la Cina, dapprima attraverso gli Stati coreani, già sinizzati. Nei testi cinesi si trova per la prima volta menzione dell'esistenza di una confederazione di "regni" abitati da un popolo intelligente, bellicoso e organizzato in clan a struttura fortemente gerarchica. Alcuni clan erano stabiliti nella parte settentrionale di Kyushu, altri sulle coste del mare interno: uno di questi ultimi, che agli inizi del V sec. dominava la regione di Yamato, elevò il suo capo alla dignità di Supremo Augusto Imperatore (Sumera no Mikoto) e iniziò a costruire nella pianura di Nara uno Stato accentrato sul modello continentale (riforma di Taikwa, 646 d.C.)[..]
    Nel Periodo Edo, detto anche periodo Tokugawa, l'amministrazione del paese venne condivisa da oltre duecento daimyō in una federazione governata dallo shōgunato Tokugawa. Il clan Tokugawa, leader del vittorioso esercito orientale nella battaglia di Sekigahara fu il più potente di essi e per quindici generazioni monopolizzò il titolo di Sei-i Taishōgun (spesso abbreviato in shōgun). Dal loro quartier generale in Edo (la Tokyo odierna), i Tokugawa comandavano l'alleanza degli altri daimyō, che a loro volta governavano i loro domini con ampio margine di autonomia. Lo shōgunato Tokugawa implementò molte politiche significative. Elevarono la classe dei samurai al di sopra dei comuni: contadini, artigiani e mercanti. Instaurarono leggi che controllavano le spese di lusso, limitando lo stile delle capigliature, gli abiti e gli accessori. Organizzarono i comuni in gruppi di cinque ritenendo ognuno responsabile per gli atti degli altri membri del gruppo. Per prevenire ribellioni da parte dei daimyō gli shōgun imposero loro di mantenere residenze lussuose in Edo, di risiedere periodicamente in esse, eseguendo costose processioni da e vero i loro domini, di contribuire al mantenimento di santuari, templi e strade e di chiedere il permesso prima di riparare i loro castelli. Questo periodo di 265 anni venne detto "Uno stato pacifico". Ci furono molti sviluppi culturai e artistici, tra i più significativi gli ukiyo-e, una forma di stampa con blocchi di legno e le forme di teatro del kabuki e del bunraku. Inoltre molte delle composizioni più famose per il koto e lo shakuhachi risalgono a questo periodo. Il regime feudale ripartì l'arcipelago in 10 regioni (do): Gokinai (cinque province interne), To-kai-do (paese del mare orientale), To-san-do (paese dei monti orientali), Foku-roku-do (paese del territorio settentrionale), San-in-do (paese del versante montuoso settentrionale), San-yo-do (paese del versante montuoso meridionale), Nan-kai-do (paese del mare meridionale) con la potente signoria di Satsuma, Sai-kai-do (paese del mare occidentale),isola Iki,isola Tsushima,governo militare di Yezo (isola di Hokkaido).
    Dopo aver eliminato i ribelli a Shimabara lo shōgunato iniziò a imporre restrizioni sempre più strette sugli stranieri. Monopolizzò la politica estera ed espulse commercianti, missionari e stranieri in generale, ad eccezione dei mercanti olandesi e cinesi che vennero limitati ad operare dall'isola artificiale nella baia di Nagasaki e in altri simili piccoli centri commerciali esterni alla nazione. Il cristianesimo venne messo fuori legge. La punizione per chi seguiva il cristianesimo era la morte. Migliaia di cristiani giapponesi vennero uccisi per aver mantenuto la loro fede nonostante il divieto. Rimase solo una sostanziosa comunità di cristiani a Nagasaki, oltre a gruppi più piccoli sparsi in tutto il Giappone. Tra il 1830 e il 1840 una serie di carestie si abbatté sul paese tanto da far temere una violenta rivolta popolare. Si diede quindi inizio ad una serie di riforme che furono affidate a Tokugawa Nariaki, del ramo cadetto della dinastia shōgun. La politica di isolamento durò per più di 200 anni. Nel 1844 Guglielmo II dei Paesi Bassi inviò un messaggio per chiedere al Giappone di aprire le sue porte, che venne respinto.[15] L'isolamento durerà fino al 1853, quando il Giappone sarà costretto a firmare i Trattati ineguali dopo la minaccia del commodoro Matthew Perry con le "navi nere". In questo anno inizia il periodo detto bakumatsu.
    L'anno seguente alla Convenzione di Kanagawa (31 marzo 1854) Perry tornò con sette navi e richiese allo shōgun di firmare il trattato di Kanagawa, stabilendo formali relazioni diplomatiche tra il Giappone e gli Stati Uniti. Nel giro di cinque anni il Giappone firmò trattai simili con altre potenze occidentali. Il 29 luglio 1858 venne firmato il Trattato d'amicizia e commercio .A cominciare dal 1868 il Giappone intraprese trasformazioni politiche, economiche e culturali emergendo come uno Stato unificato e centralizzato, l'Impero giapponese governato dal tennō. Questo fu un periodo di rapida crescita economica che durò fino al 1945. Il Giappone diede il via alla propria espansione conquistando la Corea e Taiwan. A partire dal 1931 iniziò l'espansione nella Manciuria e la penetrazione in Cina, sfidando la Società delle Nazioni e gli Stati Uniti d'America. Le tensioni crescenti con gli Stati Uniti e il controllo occidentale sulle forniture di petrolio — vitali per il Giappone — lo condussero ad entrare nella seconda guerra mondiale. Il Giappone lanciò attacchi navali multipli contro i territori controllati dagli Stati Uniti, il Regno Unito e i Paesi Bassi nel 1941 e 1942. Dopo una serie di grandi battaglie navali gli Stati Uniti affondarono la flotta giapponese e devastarono con raid aerei cinquanta delle sue principali città, incluse Hiroshima e Nagasaki su cui furono sganciati ordigni nucleari. Il Giappone si arrese alla fine del dell'estate del 1945, rinunciando ai suoi possedimenti d'oltremare in Corea, Cina, Taiwan e in altre zone e venne occupato e trasformato in una nazione democratica demilitarizzata dagli Stati Uniti.

    ....miti e leggende....


    Una caratteristica fondamentale del folclore giapponese sono senza dubbio gli "yuurei" che possiamo paragonare ai fantasmi. Secondo lo scintoismo alla morte di una persona l'anima "reikon" entra in una specie di limbo e solo dopo lo svolgimeno del funerale, e dei relativi riti, l'anima potrà ricongiungersi con gli spiriti dei suoi antenati con il quale avrà il compito di proteggere e di vegliare sulla sua famiglia. Ogni anno, in estate, durante la festa di Obon, gli spiriti tornano tra i vivi a visitare le proprie famiglie le quali gli accolgono con cerimonie di ringraziamento. Ma se il funerale non avviene o se i riti non vengono eseguiti in modo corretto, il reikon, invece di andare tranquillamente ad unirsi con gli antenati, diventa un yuurei. Diventa un yuurei anche se muore di morte violenta, per suicidio o se pervaso da qualche forte sentimento: amore, vendetta, rabbia, gelosia. Lo stato di yuurei non è eterno, ma dura fino a quando non risolve il problema che ha causato la sua condizione. L'iconografia ufficiale ce li mostra vestiti con un kimono bianco, lo stesso usato, nelle cerimone shintoiste, per vestire i morti. Lunghi capelli neri e spesso, sulla fronte, hanno un triangolo di stoffa legato attorno alla testa. Una caratteristica degli Yurei è quella di non avere le gambe e di fluttuare nell'aria.
    Questi elementi dell'aspetto sono una eredità sia dei riti funerari della religione scintoista e sia del risultato di come gli yuurei venivano rappresentati, durante il periodo di Edo, nel teatro Kabuki e nei dipinti Ukiyo-e. Infine, una curiosità, la grande maggioranza degli yuurei sono donne forse perchè sono loro che, nel mondo dei vivi, vivono dei sentimenti più forti quali l'amore, l'odio, le gelosia, la vendetta. Gli yuurei maschili sono prevalentemente guerrieri morti sui campi di battaglia.

    Il mito della Creazione.
    All'inizio di tutto c'erano tre divinità 'Kami', invisibili: Amanominakanushi "Il Signore del Paradiso", Takamimusubi e Kamimusubi. Dopo di loro si aggiunsero due altre divinità minori: Umashiashikabihikoji e Amanotokotachi. Queste cinque divinità erano chiamate "Separate Divinità Celesti". A loro seguirono sette generazioni di Kami maschili e femminili.
    A quel tempo la terra era ricoperta da un brodo primordiale. Gli dei scelsero i due kami più giovani, Izanagi e Izanami, fratello e sorella, per creare il mondo e, a questo scopo, donarono loro una lancia ingioiellata. Dal ponte celeste, che collegava la Terra al Paradiso, Izanagi agitò il fango primordiale con la lancia da cui, una volta ritratta, caddero delle gocce di acqua salata. Da queste gocce nacque l'isola di Onogoro. Le due divinità scesero quindi sulla terra e andarono a vivere sull'isola. Si sposarono ed ebbero 8 figli, che poi divennero le 8 isole del Giappone: Sado, Yamato (Honshu), Oki, Tsushima, Iki, Tsukushi (Kyushu), Iyo (Shikoku) e Awaji (da notare che non ci sono Hokkaido ed Okinawa che entrarono a far parte del Giappone molto più avanti). Successivamente ebbero altri figli, ma durante il parto del dio del fuoco Kagutsuchi, a causa delle bruciature riportate, Izanami morì e venne sepolta presso il Monte Hiba. Izanagi, folle di rabbia, uccise Kagutsuchi e questo fatto portò alla nascita di dozzine di altre divinità e altre nacquero dalle lacrime di Izanagi stesso il quale decise di intraprendere un viaggio nel regno dell'Oltretomba, Yomi-tsu kuni, per
    cercare di portare indietro l'amata sposa e sorella. A Yomi regnava l'oscurità, ma riuscì a trovarla e, dopo tante insistenze, a convincerla a tornare nel mondo dei vivi. Quando il dio, finalmente, accese una torcia vide il corpo della moglie ormai in putrefazione e coperto di vermi: non esisteva più niente della bellezza di un tempo. In preda al terrore Izanagi fuggì inseguito da demoni che Izanami gli lanciò dietro con il compito di riportarlo da lei. Alla fine Izanagi uscì da Yomi e coprì l'imboccatura di Yomi con una grossa pietra. Dall'interno la dea, piena di rabbia, gridò che avrebbe ucciso 1000 persone per ogni giorno senza il marito il quale rispose che per ogni giorno di lontananza avrebbe fatto nascere 1500 uomini. Fu così che nacque la Morte fra gli uomini. Izanami divenne il kami del mondo dei morti. Una volta scampato il pericolo, Izanagi senti il bisogno di purificarsi e di ripulirsi da tutto il sidiciume incontrato a Yomi: si immerse nel fiume e cominciò a lavarsi. Ad ogni suo gesto, ad ogni veste che si toglieva, nascevano nuovi kami, ma tre di loro erano i più importanti e divennero protagonisti di molte successive storie della mitologia nipponica: Amaterasu, che nacque dall'occhio sinistro di Izanagi, Tsuku-yomi, dall'occhio destro, e Susano-ò che usci dal naso. Izanagi decise di dividere il mondo tra questi tre fratelli: Amaterasu divenne la dea del Sole e dei Cieli, a Tsuku-yumi divenne il dio
    della Luna e della notte e al fratello Susano-ò spettò il regno del mare e delle tempeste.Discendente della dea del Sole Amaterasu sarà poi il primo imperatore del Giappone, Jimmu, e poi tutti gli imperatori successivi compreso
    Akihito, l'attuale Imperatore.

    Creature del folclore e della mitologia giapponese, i Kappa, sono delle creature famose in Giappone, soprattutto tra i bambini e nelle zone rurali dove ancora oggi si possono vedere, lungo le sponde di qualche lagno o di un corso d'acqua, dei cartelli che mettono in guardia dalla possibile presenza dei Kappa nella zona. E' proprio l'acqua l'elemento essenziale di queste creature; è il loro habitat naturale e da esso traggono la loro incredibile forza. La loro origine risale, sembra, al periodo Heian, ma è durante il periodo di Edo (XVIII e XIX secolo) che hanno la maggiore popolarità. Non mancano, di quel periodo, disegni, racconti e testimonianze riguardanti queste creature. Fisicamente sembrano un incrocio tra una rana, una scimmia e una tartaruga, possono muoversi su due gambe e, visto che vivono dentro l'acqua, hanno le dita palmate. Hanno un colore tendente al verde, ma la loro caratteristica principale è quella di avere sulla testa una fossa, sempre piena d'acqua, circondata da radi capelli. Sembrerebbe che proprio grazie a questa fossa riescano a vivere fuori dall'acqua e ad avere una grande forza. Di conseguenza i testi consigliano qualche trucco per far perdere loro l'acqua da questa fossa per poi aver la meglio su di loro, o per poter fuggire indenni. Sono molto intelligenti e riescono pure a capire e a parlare il giapponese. Il loro rapporto con gli uomini è molto vario: possono essere collaborativi, aiutando nei campi, spesso sono curiosi e amano sfidare gli umani in prove di abilità. Vengono talvolta descritti come esseri burloni.
    (tuttogiappone)


    Un giorno un pellegrino giunse nella foresta in cui abitavano una scimmia, una volpe ed un coniglio. I tre animali videro che l’uomo era affamato e si misero a lavoro per cercare qualcosa di buono da mangiare. La scimmia si arrampicò sugli alberi e raccolse dei gustosi frutti, la volpe cacciò un uccello da poter arrostire, mail coniglio, nonostante l’impegno, non riuscì a procurare nulla per sfamare il viandante. Chiese così i suoi amici di aiutarlo a raccogliere degli arbusti per accendere il fuoco, e appena fu pronto, il coniglio si gettò tra le fiamme, offrendo al pellegrino la sua stessa carne. Commosso da questo gesto di altruismo e sacrificio, il viandante si rivelò per quello che in realtà era, ossia un dio, trasformatosi in uomo per osservare il mondo da vicino. Egli raccolse il corpo del povero coniglio e lo portò con se sulla luna, affinché potesse vivere felice ed essere di esempio agli altri. Se guardate bene la luna, vedrete nelle sue macchie proprio il coraggioso coniglietto!

     
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  5. gheagabry
     
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    TOKYO



    Tokyo è indubbiamente la metropoli più affascinante dell’Asia. Qui le tradizioni dei secoli passati coesistono con gli elementi in continua evoluzione della cultura urbana più moderna ed entrambi sono l’espressione di una vitalità e di un’energia molto particolari.
    La città è popolata da circa 12,8 milioni di persone, ed è riconosciuta come la città più popolosa del Giappone, seguita da Osaka. Le fonti delle Nazioni Unite la considerano inoltre come il maggiore agglomerato urbano del mondo. Tokyo possiede infatti una suddivisione amministrativa del tutto particolare: è suddivisa in 23 quartieri speciali (ku), che includono Tōkyō City, e in altre tante 26 città (Shi), 5 paesi (machi) e 8 villaggi (Son o mura). La Tokyo centrale si distingue per il quartiere di Ginza, cuore dello shopping della capitale. Vi si ammira una tipica architettura moderna ed edifici in stile inglese, venne infatti ricostruita nel 1872 dall'architetto inglese Thomas Water, dopo che un grosso incendio lo distrusse quasi completamente. Al suo interno vi troviamo il Palazzo Imperiale, il Palazzo della Dieta, il Teatro Kabuki-za, il santuario di Kanda Myojin e di Yasukuni, il mercato del pesce di Tsukji, tantissimi parchi e giardini, tra cuo i giardini del palazzo Hama e il parco di Shiba. Ad essi si aggiunge il recente Tokyo International Forum, uno dei palazzi più caratteristici dell'intera città. L'antica Tokyo la troviamo a nord, nei quartieri settentrionali di Ueno e Asakusa, fulcro di quella che un tempo era lo storico periodo di Eno, che fu anche il nome antico della capitale.
    Al suo interno si ammirano in particolare il Tempio di Senso-ji e il Parco di Ueno, nel cui interno troviamo le maggiori attrazioni di Tokyo: la Pagoda di Ueno, il Santuario Tosho-gu, il Museo Nazionale di Tokyo. La parte occidentale di Tokyo è la parte più moderna della capitale, quella in continuo cambiamento. Formata dai quartieri di Harajuku, Minami-Aoyama, Shinjuku, Shibuya, Roppongi, si distingue per il suo popolo giovanile, per i divertimenti notturni e per essere una delle aree più costose del mondo. Scarsi i siti storici: santuario di Meiji e Museo della Spada.

    ...la storia...


    La citta` di Tokyo non era che un piccolo villaggio di pescatori fino a 500 anni fa. Nel sedicesimo secolo Tokugawa Ieyasu, uno dei tre condottieri piu` famosi del Giappone, edifico` una nuova citta` a partire da quel piccolo centro di pescatori, che divenne il capoluogo del territorio da lui controllato. Egli battezzo` questo centro urbano con il nome di Edo e decise di fare di esso la capitale del Giappone. Cio` avvenne dopo che Ieyasu ebbe pacificato con le armi tutti i signori feudali che concorrevano allo stesso titolo di Shogun (una sorta di generale supremo) da lui ottenuto. Kyoto resto` la capitale imperiale e la sede dell`imperatore ma, la sede del governo e le dimore del generale supremo, si trovavano ora a Tokyo che divenne in pochi anni il centro urbano piu` importante di tutto il paese.
    Nel 1720, con il suo milione di abitanti, Edo divenne la citta` piu` grande del mondo e mantenne questo primato per circa un secolo. Piu` grande di Parigi e di Londra, di gran lunga piu` grande di Roma e Milano. Solo nel diciannovesimo secolo venne superata da Londra. Con l`inizio dell`era Meiji (1868), il potere politico venne restituito al sovrano che trasferi` la sua residenza da Kyoto a Tokyo ponendo per sempre fine al lungo altergo tra le due citta` che si contendevano il titolo di capitale da centinaia di anni. L`Imperatore cambio` il nome della capitale da Edo a Tokyo (capitale orientale). La citta` si ingrandi` sempre piu` divenendo il centro politico, economico e culturale del Giappone.

    “Il giardino Rikugien ...sei elementi di Poesia”


    Un giardino Rikugien stile Giapponese costruito nel 1702 da una questo Daimyo fué vinto (signore territoriale) di Kawagoe goduto di fiducia del quinto Tokugawa, Tsunayoshi. Il nome deriva dalla classificazione Rikugi Cinese di stile di poesia Giapponese Waka che compare nella Kokin Wakashu, antologia imperiale di Giapponese Rime di antico e moderno volte (pubblicato nel 905). E' stato progettato per mostrare i paesaggi e aspetti della natura, secondo il suo nome. Il giardino è un bell'esempio di un giardino Giapponese con un grande stagno nel mezzo e una collina nelle vicinanze che offre una magnifica vista del complesso. Dopo la restaurazione Meiji, questo giardino divenne proprietà della famiglia Iwasaki (fondatore della Mitsubishi), insieme con un altro splendido giardino Giapponese, il Kiyosumi Teien (in Shirakawa-Kiyosumi ). Fu donato alla città di Tokyo nel 1938.

    ...miti e leggende...


    Secondo la mitologia giapponese la causa del frequenti terremoti sarebbe un pesce gatto gigante, Namazu. Esso fa parte degli yo-kai, ovvero la categoria dei “mostri”, creature del folklore giapponese associate a cause di disastri.
    Namazu, il pesce gatto gigante, era una creatura tenuta a bada dal dio Kashima, una divinità shintoista il cui compito era quello di tenere sotto stretta sorveglianza il pesce generatore di terremoti e tsunami, limitando i suoi movimenti attraverso una grossa pietra da lui controllata. Namazu vive nel fango, al di sotto della terra, ma il solo movimento della sua enorme coda poteva essere fatale agli umani. Il 1855 fu un anno di distruzione per il Giappone. La città di Edo (oggi Tokyo), dove risiedeva lo shogunato, fu colpita da un terremoto di magnitudo 7.0 e da un susseguente enorme tsunami. Quello che fu chiamato il Grande Terremoto di Ansei causò oltre 7.000 vittime.
    Poco dopo questo sfortunato evento, iniziarono ad apparire i primi Namazu-e, "immagini del pesce gatto", che divennero sempre più popolari tra i residenti di Edo. Queste stampe su tela realizzate con la tradizionale tecnica dei blocchi di legno, ukiyo-e, rappresentavano appunto il Namazu: animale leggendario causa dei movimenti disastrosi della terra. Secondo la leggenda, il Grande Terremoto di Ansei sarebbe stato da attribuire alla disattenzione del dio Ebisu, il dio dei pescatori, dei lavoratori, e il guardiano della salute dei bambini, il quale aveva sostituito Kashima per coprire una sua breve assenza e si sarebbe però addormentato sulla roccia che teneva fermo il pesce, lasciando così Namazu libero di agitarsi e provocare così il terremoto.
    La divulgazione della leggenda di Namazu insieme alla distruzione portata da terremoto e tsunami, portarono la popolarità dei namazu-e ad espandersi enormemente. Iniziarono ad apparire nelle stampe immagini di tutti i tipi: prostitute, contadini, commercianti e quant’altri popolavano le stampe, raffigurati mentre si lamentavano con il dio Kashima o cercavano di vendicarsi sul mostro marino.
     
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4 replies since 19/8/2011, 17:54   951 views
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