BUONGIORNO...FELICE RISVEGLIO A TUTTI
“Lunedì … Turchia ed Egitto sono alle nostre spalle, ma vivono ancora nei nostri occhi e nei nostri cuori le immagini e le emozioni vissute … inizia una nuova settimana, di viaggio e scoperte di angoli di favola, per ritrovare nelle pieghe dei nostri ricordi, oppure incollati alle ali della nostra fantasia, luogh incantati gà visti, oppure sognati e desiderati un giorno di poter visitare … i giorni passano allegramente tutti insieme e la nostra mongolfiera vola spedita attraversando paesi, nazioni, ,ma soprattutto le barriere della nostra razionalità .. Buon risveglio amici miei … il viaggio contiìnua …
(Claudio)
ALLA PORTA DELLA STORIA DEGLI UOMINI … E ANCORA VERSO EST …
... e la mongolfiera aveva ripreso il suo viaggio..sorvolò il Mar Rosso che secondo la leggenda fu il paradiso terrestre..attraversò il Sinai e finalmente raggiunse la Giordania..
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"Il ritorno dalla Giordania è stato una dolce tristezza che ti attanaglia l’animo perché un pezzo di te è stato lasciato in un altro posto del mondo...la Giordania è stata per secoli il crocevia di tante culture e tanti popoli... Una terra nella quale la gente ha imparato pian piano ad apprezzare le diversità, a capire che l’essere differenti non rappresenta necessariamente un pericolo ma forse un’opportunità....Gadara e Gerasa offrono resti di antiche città romane...vicino c'è il lago Tiberiade, conosciuto come Mare di Galilea.. si proprio quello ove Gesù camminò sulle acque.....Gerasa è un meraviglioso affresco della potenza di Roma...teatri, vie colonnate, templi dedicati a Zeus ed Artemide, mosaici di epoca bizantina, l’arco di Traiano, il circo, un foro dalla caratteristica forma ovale e tanto altro... Petra, una città che è la follia dell’ingegno umano....tutta scavata nella roccia...una roccia dai più variegati colori, rosso, giallo, bianco, blu, viola.....una città nata solo come luogo di culto e di commercio di un popolo che viiveva nelle tende. Wadi Rum, i un deserto percorso per secoli dai commercianti di spezie...ed infine si arriva sulle rive del Mar Morto, il luogo in cui avvenne il diluvio universale....La Giordania, un paese affascinante che ti porta indietro di secoli e secoli fino agli albori della civiltà.."
....un turistico viaggio di vita infinita da dove si torna..abbandonato il Mar Morto, in splendente forma, con un tempio di roccia in variopinta pietra rossa ben custodita nelle mie tasche dal tempo bucate.. attraverso il Mar rosso.
- Capitanucci -
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...si accorsero improvvisamente di essere alle porte della Storia degli uomini...il fascino di città millenarie nella magia del deserto....il vento era debole....il grande pallone sembrava arrancare......come se camminasse nella sabbia......ma la Siria era lì......sotto di loro....
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"Perche’ un viaggio in Siria? Perche è un paese ricco di rovine: muri e muraglie, castelli, teatri, agorà e fortezze diroccate. I costruttori imperiali provenienti da Roma, dalla Persia, dall’Egitto, dalla Turchia e dalla Babilonia hanno lasciato le loro tracce nell’architettura. Inoltre va tenuto in considerazione che il paese vanta quello che è considerao il sito archeologico più interessante di tutto il Medio Oriente, ossia i resti romani di Palmira, la più antica città esistente, il più imponente castello dei crociati e il teatro romano meglio conservato...."
- Anonimo -
"Passare sotto quel portone fa tornare indietro di millenni, in una terra sconosciuta che apparentemente sembra non notarti.
Passo sotto al portone cercando di imitare e capire in pochi secondi gesti che vengono da molto lontano, che odorano di millenni e di spezie che hanno traversato l’oriente più sconfinato. Il portone della grande moschea di Damasco è solo uno dei tre, ma è una scelta obbligata per chi entra la prima volta.....il sole che si scontra con quel cortile immense, un sole mediorientale che cade lasciando poche ombre e scalda il candore di strati di marmo che provengono dal tempio innalzato a Zeus.....Quel luogo ti lascia stupito, solo nel suo cortile, ancor prima che l’immenso colonnato della sala centrale di preghiera ti accolga nei suoi rumori mistici e nella sua calca riposata, nel colore dei tappeti che cercano di sfiorare il rosso, nei disegni geometrici, nella madreperla, nel legno intarsiato con la loro calligrafia…"
- Anonimo -
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...e la mongolfiera se ne andava lentamente....in mezzo al cielo.....volava come una piuma....un soffio di vento si alzò..e divenne sempre più forte..guardarono la bussola indicava est...
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Il Deserto di Wadi Rum Una delle attrazioni principali della Giordania, questa zona è formata da montagne sabbiose con colorazioni molto varie, che spaziano dal giallo al bianco, al rosso ed al marrone, intervallate da profondi canyon con formazioni geologiche. Il panorama è anche distinto per i suoi delicati archi e ponti naturali, nonché da pietre modellate come funghi, intagliate e plasmate naturalmente da anni di vento ed erosione. Wadi Rum possiede fauna e flora rare ed endemiche. Una più grande enfasi è stata messa sulla fauna del Wadi dopo che una ricerca scoprì la presenza dello Stambecco, del Lupo grigio, della Volpe di Blandford, della rara Volpe rossa, oltre che a quella del Gatto delle sabbie. Vi si possono trovare, inoltre, specie rare di piccole piante ed erbe. Anemoni rossi, fiore nazionale della Giordania, crescono in abbondanza dalla strada. Piante usate come cure medicinali ed erbacee dai nomadi per secoli sono trovate nelle regioni montuose.
Le molte tribù beduine che vivono a Wadi Rum hanno un ruolo che ha un forte impatto sulla sua bellezza. Anche se alcuni ora vivano in case in cemento, la maggioranza ancora veste nel loro abito tradizionale e tiene alle loro tradizioni, conducendo un modo di vivere nomade di estate mentre alleva cammelli e capre e bevendo il loro latte, così come tessendo dalle lane di capra capi da indossare durante l'estate.
Nel 1998 Wadi Rum fu dichiarata un'area protetta. (Fonte WikipediA)
PETRA
Spesso descritta come una delle otto meraviglie del mondo antico, Petra è senza ombra di dubbio il tesoro più prezioso della Giordania e la sua maggiore attrattiva turistica Alla città si accede attraverso il Siq, una stretta gola, lunga più di 1 chilometro, fiancheggiata da ripide pareti rocciose alte 80 metri. Una volta raggiunta la fine del Siq, scorgerete finalmente il Khazneh (il Tesoro).
Il Mar Rosso, il cui suo nome deriva da un’alga, trichodesmium erythraeum, ha l’aspetto di un lungo budello che unisce Mediterraneo e Oceano Indiano, ha un’estensione di 2.350 Km di lunghezza e di 35° Km di larghezza. Ha una profondità che raggiunge i 300 metri nella zona centrale e gli 800 metri nelle vicinanze del reef. In corrispondenza del Golfo di Suez e nella strettoia di Bab el Mandab la profondità varia dai 60 ai 100 metri. Ubicato sulla lunga frattura che sale dei grandi laghi dell’Africa centro-orientale fino al Golfo di Aqaba e alla valle del Giordano, è una delle zone più calde del pianeta. Tutto l’anno, a parte durante i mesi d’inverno (dicembre, gennaio e febbraio), fa calore e siccità. Può risultare che durante le sere di questi mesi sia necessario portare pantaloni lunghi e pullover. La temperatura massima di 34° si raggiunge nel mese di agosto. Spesso il vento è forte e nei mesi di dicembre e gennaio le piogge sono abbondanti, trasformando le aree desertiche in verdi prati. Nonostante la comunicazione diretta con l’Oceano Indiano, il Mar Rosso è visto come un mare chiuso. La sua fauna conta il 20% di specie endemiche uguali in tutto il mare nonostante le caratteristiche dei fondali cambino da zona a zona. La cernia dei coralli, tipica della barriera del Mar Rosso, vive nel reef ad una profondità variabile dai 5 ai 200 metri ed è solitaria e carnivora. E’ famosa per l’elevato valore commerciale ed è diffusa nell’ambiente tropicale. La barriera corallina, dai colori molteplici che vanno dal rosso, al giallo al rosa, dal verde al viola, al bruno, all’azzurro è costituita non solo dai coralli, ma anche da alghe che producono ossigeno per l’habitat marino. E’ costituita da 400 varietà di coralli e da 1500 specie di pesci. Fra i più rappresentativi della barriera corallina, dalle bellissime e vivaci colorazioni si possono facilmente incontrare il Pesce Angelo, il Pesce Napoleone, il preferito dai turisti, così chiamato per il suo bozzo sulla testa simile al copricapo dell’imperatore Napoleone. E’ visibile soprattutto a Ras Mohammad, vicino a Sharm El Sheikh ed ha una grandezza che raggiunge e spesso supera il metro. Tra la popolazione delle acque del Mar Rosso vivono in branco anche i Barracuda, temibili predatori e unico responsabile dell’attacco all’uomo. Anche il pesce Scorpione è temuto dai turisti, in quanto possiede spine velenose e abita nel Mar Rosso ad una profondità variabile tra i 2 e i 30 metri. Inoltre difficile da riconoscere in quanto si mimetizza facilmente. Della stessa pericolosità è il pesce Pietra, che si mimetizza sulle formazioni coralline in attesa della sua preda.Mentre innocui sono i pesci Farfalla, i più colorati e tipici pesci della barriera.Il Mar Rosso è popolato anche dallo squalo grigio che raggiunge i 175 cm e lo si può facilmente incontrare sia nel reef che in mare aperto. Tutto sommato è descritto come un pesce tranquillo. Il Mar Rosso è una delle località più adatte per le attività di snorkelling ed immersione subacquea grazie alla maestosità dei suoi fondali e alla grandiosa barriera corallina che spesso affiora in superficie. Quindi anche per chi non sa nuotare può tranquillamente contemplare il ricchissimo ambiente e abitanti del Mar Rosso, anche attraverso imbarcazioni dai fondali di vetro.Le località più frequentate turisticamente sono Sharm el Sheik, in precedenza caratterino villaggio di pescatori, oggi in continua espansione presa d’assalto dai subaquei di tutto il mondo, soprattutto europei. Anche Hurgada, di frote a Sharm El Sheikh sulle coste egiziane ha conosciuto il boom turistico. Anche qui si possono trovare fondali molto belli. Un’altra attrazione del Mar Rosso è rappresentata dal parco marino di Ras Mohammad nella parte terminale della Penisola del Sinai, è una zona protetta per evitare che il delicato ecosistema marino venga danneggiato dai numerosi turisti. Tra le escursioni da praticare, oltre al sub e allo snorkelling, troviamo l’attraversamento del villaggio beduino nel deserto del Sinai con il cammello. I beduini offrono alloggio all’interno dei loro accampamenti raccontando le loro tradizioni e facendo gustare il loro prodotto tipico, il the. El Gouna è situato al bordo del deserto e del Mare Rosso sulla riva occidentale del golfo di Aqaba, a 22 km a nord di Hurghada. È una destinazione turistica esclusiva e recente, sistemata come un’oasi nel deserto che borda il mare. Makady Bay, è una villeggiatura nuova ed esclusiva a 30 km a sud di Hurghada con una passeggiata splendida accanto al mare. La baia di Makadi è un vero paradiso per i dilettanti del sole e degli sport nautici. El-Quseir, città portuale situata a 85 km al sud di Safaga. Dominato da una fortezza ottomana, il fronte di mare è delimitato di edifici vecchi dai balconi in legno. Diffusi fra le abitazioni si trovano i mausolei a cupole di musulmani santi. Soma Bay, situato tra un mare turchese e le montagne di Safaga, è una nuova destinazione di scelta. In quest’ambiente unico, i tuffatori scopriranno barriere ancora intatte. La bella spiaggia offre le possibilità eccellenti per ogni tipo di sport nautico. Marsa Alam,bordando la riva del deserto orientale, è un piccolo villaggio di pescatori situato a 132 km a sud Al-Quseir. Una riserva naturale si estende da Marsa Alam a Gebel Elba al sud. Tutta la costa è rappresentata da una scogliera meravigliosa abitata da delfini, cavità e gole.
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Il Monastero di Mar Musa - Siria
Mar Musa, monastero dedicato a san Mosè l’Abissino, sorge in mezzo al deserto, in cima a una montagna scoscesa, nei pressi della cittadina di Nebek, in Siria.Abbandonato da due secoli, è stato restaurato grazie alla tenacia di un gesuita italiano,Paolo Dall’Oglio,che vi ha fondato una comunità monastica di rito siriaco.
Il monastero
L'altare
... Ancora una immagine dell'altare ....
Forte di Palmira
L'arco di inizio della via colonnata di Palmira
PALMIRA
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Bosra
Bosra, che fu un tempo capitale del regno nabateo, nel II secolo fu occupata da Traiano che ne fece la capitale della provincia romana d’Arabia. Oggi ha perso molto del suo splendore, ma i segni di quel suo antico passato sono tanti e non sfuggono all'occhio del turista, anche del più distratto. La sua particolarità non è sfuggita neppure all'Unesco che l'ha inserita nella lista dei Patrimoni dell'Umanità. l sito archeologico è molto ben conservato. In passato questo fu un importante punto di incrocio delle vie carovaniere che collegavano il Mediterraneo e il Golfo Persico, l'Anatolia e il Mar Rosso. Il pezzo forte di questa città è l'antico teatro, che gli arabi, all’inizio del XII secolo, trasformarono in fortezza per proteggere la città dai crociati, dando così vita ad una cittadella fortificata ancora oggi molto ben conservata.
Hama
E’ la città delle norie, gli enormi mulini che attingono dall’acqua dell’Oronte ed è probabilmente il primo insediamento urbano della storia, giacchè, come hanno di recente confermato gli scavi sul suo castello, ci sono tracce di organizzazione urbana risalenti al settimo millennio a.C.
Waterwheels in Hama
Hama è famosa per le ruote di acqua, inizialmente costruito dai Romani in quello che deve essere uno dei più impressionanti prodezze di ingegneria che ho visto in un istante. The current turns the wheels which contain small buckets which fill up with water and then spill out over to the aqueduct to its side... L'attuale gira le ruote che contengono piccoli secchi che si riempiono di acqua e poi si riversano verso la costruzione di un acquedotto per il suo lato ... basically how to pump water from the riverwithout using a pump. sostanzialmente il modo per pompare l'acqua dal fiume, senza l'utilizzo di una pompa. Apparently the wheels are all a-spin in the summer when there's more water. A quanto pare le ruote sono tutte a-spin in estate, quando non c'è più acqua.
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Una Poetessa Siriana: Maram al Masri Ha pubblicato due libri di poesie: Ti minaccio con una colomba bianca Poesia Ciliegia rossa su piastrelle bianche
Quella della giovane autrice siriana è una poesia secca e vibrante come una sciabolata ma piena di passione e dolcezza, che esplora l’universo femminile e il suo rapporto con sé e con l’altro sesso senza fronzoli e senza sconti.
Che sciocchezza! il mio cuore ogni volta che sente bussare apre.
oppure
Bussano. Chi sarà? Nascondo la polvere della mia solitudine sotto il tappeto, aggiusto il mio sorriso, ed apro. Altrove si sente forte uno spaesamento sia geografico che di rapporti con gli altri, dove si riconoscono i nostri uguali:
Uno estraneo mi guarda, uno estraneo mi parla, sorrido ad uno estraneo, parlo ad uno estraneo, un estraneo m’ascolta, davanti alle sue pene pulite e bianche piango, sulla solitudine che unisce gli stranieri.
e una seconda:
Ha due donne, una dorme nel suo letto l’altra dorme in quello del suo sogno.
Ha due donne che l’amano, una invecchia vicino a lui, l’altra gli offre la sua gioventù e svanisce.
Ha due donne, una nel cuore della sua casa un’altra nella casa del suo cuore.
(fonte: liberodiscrivere.it)
La cucina siriana
La convivialità è uno dei tratti connotativi della vita dei siriani. Riunirsi attorno ad una buona tavola va ben al di là del semplice consumo di un pasto, ed è un evento che può durare ore. La cucina è un'arte alla pari con altre arti come la pittura, la musica, la scultura; l’arte culinaria e' un tratto caratterizzante di una civiltà, una forma di espressione che, come le altre, riflette la finezza e la prosperità di un popolo. La cucina siriana ha tradizione antica. Le sue origini si allacciano alla storia della Siria la cui capitale, Damasco, può a ragione essere considerata una delle più antiche del mondo. Non ci sono dubbi sulle influenze della gastronomia ottomana e quella francese sulla cucina siriana; e, allo stesso modo, su quelle dei paesi vicini. I cuochi siriani hanno tratto profitto dell'apporto di altre cucine per migliorare ed aggiungere tocchi estetici ed un gusto tipico ai numerosi piatti propri. Il risultato è una grande varietà in gusto ed in colore. La gastronomia siriana impiega ingredienti semplici e freschi, nel rispetto delle regole stabilite dal Corano che prescrive ai credenti la massima cura della propria salute: "Nutritevi di ciò che la terra produce di buono e sano".
LA TRADIZIONE CULINARIA DAMASCENA
La maggior parte dei piatti viene identificata con l'aggettivo chammyyeh (damasceno) che indica il particolare tocco attribuito alla preparazione dalla gente di Damasco (in dialetto chiamata Cham).
Fetteh chamiyyeh : Il "fetteh" è un piatto a base di pane siriano raffermo o grigliato, fatto a pezzetti. Su questa base si depongono pezzi di carne e legumi. Si aggiunge burro arabo fuso (al-samneh al-arabiyyeh) ed olio d'oliva e si decora con pinoli e pistacchi.
Ouzi : Il piu' conosciuto tra i piatti della tradizione popolare e si prepara in occasione di matrimoni e, un tempo, di cIrconcisioni (che oggi si effettuano alla nascita ed in ospedale). Si compone di riso a cui si aggiunge carne di montone. Si cucina con burro arabo e si depone su pane arabo a cui si da' la forma di un sacchettino. Si decora con mandorle e pistacchi.
Piatti freddi : Se ne contano piu' di un centinaio a base di melanzane, peperoni, olive, ceci, fagioli etc. Vengono utilizzati come antipasti: sistemati in graziosi vassoi colorano la tavola e stuzzicano l'appetito.
Le carni secche : Innanzitutto le salsicce (non di suino) e la "qawarama" che è una carne di montone fritta con aggiunta di grasso animale e conservata nel sale.
Le falafels damascene : Una gustosa polpetta fatta di farina di ceci aromatizzata e fritta nell'olio d'oliva.
I piatti damasceni sono numerosi : "Al-Chakiriyya", "Cheikh al-Mahchi", "Harraq Isbao", "Taboulé" (insalata di prezzemolo), "Fattouch" (insalata mista con l'aggiunta di pane arabo fritto), "Involtini" (foglie di vite riempiti di riso e carne), "al-Moujaddara", "al-michmichiyya" (a base di albicocche), "al-Yaqtin al-makmour" e molti altri.
I Desserts
Qataïfs damasceni (tipo di bignè a forma di cornetto) : e' un dessert di pasticceria farcito in modi diversi.
Al-Awwama damascena : Dessert di forma rotonda e fritto nell'olio d'oliva e successivamente raffreddato con caramello liquido.
Al-Baraziq damasceno : Biscotto zuccherato guarnito con sesamo
Al-Maarouk : Pane zuccherato ed aromatizzato tipico del periodo di Ramadan.
Al-Naïm : Pane leggerissimo, di colore dorato sul quale viene versata una melassa o miele.
LA TRADIZIONE CULINARIA DI ALEPPO
Dal punto di vista culinario Aleppo è la capitale della cucina siriana dal momento che la sua gastronomia è ritenuta una delle più raffinate del Medio Oriente. I piatti della tradizione sono molti e vari.
Kebbeh aleppino : Il kebbeh è un piatto composto di bourghoul, carne tritata e spezie. Ha la forma di un arancino e può essere cucinato in vari modi: fritto nell'olio d'oliva, nello yoghurt, grigliato (in questo caso vi si da la forma di un hamburgher).
La città d'Aleppo è rinomata per i desserts, conosciuti per la particolare composizione e per le forme originali nonchè per la ricca farcitura e l'aroma. Vengono generalmente messi a marinare nell'acqua di rose oppure nei fiori d'arancio. Tra essi ricordiamo:
Al-Mabroumeh : pasta farcita di pistacchi di forma cilindrica e rosolati su caramello liquido.
Karabijs di Aleppo : fatti di semola, farina e burro arabo, farciti con noci e profumati all'acqua di rose o ai fiori d'arancio. Fritti nell'olio d'oliva e raffreddati con caramello liquido.
Al-Ballouriyyeh : preparati con una pasta speciale (othmaliyyeh), farcita di pistacchi, cotti al forno e raffreddati con caramello liquido.
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