ALICE

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  1. tomiva57
     
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    Gioielli rubati
    Da Wikipedia


    Gioielli_rubati

    Gioielli rubati è un album della cantautrice italiana Alice, pubblicato nel 1985.

    L'album è una raccolta di brani tratti dal repertorio di Franco Battiato, riletti da Alice in maniera del tutto personale e suggestiva, al punto da essere premiata come interprete femminile dell'anno con la Targa Tenco.

    Gioielli rubati fu arrangiato da Roberto Cacciapaglia e missato al Power Station Studio di New York. Fu anche l'ultimo album di Alice prodotto da Angelo Carrara, che aveva curato la produzione di tutti i suoi lavori dal 1980 (Capo Nord).

    Prospettiva Nevski uscì anche su singolo ottenendo un buon piazzamento in classifica, ed è tuttora una delle interpretazioni più ricordate di Alice, nonché una delle sue migliori in assoluto; Prospettiva Nevski è anche uno dei brani cui la cantante è più legata e non ha mai smesso di eseguirlo dal vivo.

    Anche Summer on a solitary beach fu utilizzata per la promozione in Italia e uscì come singolo in Germania, dove l'album riscosse un buon successo, così come in Austria e Svizzera, dove stazionò nelle zone medio-alte della classifica per diverse settimane.

    Luna indiana, secondo singolo estratto per il mercato italiano, costituisce un'eccezione poiché il testo fu scritto per l'occasione da Francesco Messina (in origine era soltanto una traccia strumentale contenuta nell'album di Battiato L'era del cinghiale bianco) e può essere considerato alla stregua di un inedito.


    Tracce

    Prospettiva Nevski (Franco Battiato) (da Patriots, 1980) - 3:39
    Il re del mondo (Franco Battiato) (da L'era del cinghiale bianco, 1979) - 4:55
    Mal d'Africa (Franco Battiato) (da Orizzonti perduti, 1983) - 4:25
    Segnali di vita (Franco Battiato) (da La voce del padrone, 1981) - 4:17
    Le aquile (Franco Battiato, testo tratto dal volume Statue d'acqua di Fleur Jaeggy) (da Patriots, 1980) - 3:41
    Summer on a solitary beach (Franco Battiato) (da La voce del padrone, 1981) - 5:29
    Gli uccelli (Franco Battiato) (da La voce del padrone, 1981) - 3:17
    Un'altra vita (Franco Battiato) (da Orizzonti perduti, 1983) - 3:18
    Luna indiana (Messina, Franco Battiato) (da L'era del cinghiale bianco, 1979) - 3:18









    Prospettiva Nevski
    [Franco Battiato]

    Un vento a trenta gradi sotto zero
    incontrastato sulle piazze vuote e contro i campanili
    a tratti come raffiche di mitra
    disintegrava i cumuli di neve.
    E intorno i fuochi delle guardie rosse accesi per scacciare i lupi
    e vecchie coi rosari
    e intorno i fuochi delle guardie rosse accesi
    per scacciare i lupi
    e vecchie coi rosari.
    Seduti sui gradini di una chiesa
    aspettavamo che finisse messa
    e uscissero le donne
    poi guardavamo con le facce assenti
    la grazia innaturale di Nijinski.
    E poi di lui si innamorò perdutamente il suo impresario
    e dei balletti russi
    e poi di lui si innamorò perdutamente il suo impresario
    e dei balletti russi.
    L'inverno con la mia generazione
    le donne curve sui telai
    vicino alle finestre
    un giorno sulla prospettiva Nevski
    per caso vi incontrai Igor Strawinski.
    E gli orinali messi sotto i letti
    per la notte e un film di Eisenstein sulla rivoluzione.
    E gli orinali messi sotto i letti
    per la notte e un film di Eisenstein sulla rivoluzione.
    E studiavamo chiusi in una stanza
    la luce fioca di candele e lampade a petrolio
    e quando si trattava di parlare
    aspettavamo sempre con piacere.
    E il mio maestro mi insegnò
    com'è difficile trovare l'alba
    dentro l'imbrunire
    e il mio maestro mi insegnò
    com'è difficile trovare
    l'alba dentro l'imbrunire.







    Il re del mondo
    [Franco Battiato]

    Strano come il rombo degli aerei da caccia un tempo stonasse con il ritmo delle piante al sole sui balconi. E poi silenzio, e poi lontano il tuono dei cannoni a freddo e dalle radio dei segnali in codice. Un giorno in cielo, fuochi di Bengala la pace ritornò ma il Re del Mondo ci tiene prigioniero il cuore. Nei vestiti bianchi a ruota echi delle danze Sufi nelle metro giapponesi oggi macchine d'ossigeno. Più diventa tutto inutile e più credi che sia vero e il giorno della fine non ti servirà l'inglese. E sulle biciclette verso casa la vita ci sfiorò ma il Re del Mondo ci tiene prigioniero il cuore.







    Mal d'Africa

    [Franco Battiato]

    Dopo pranzo si andava a riposare cullati dalle zanzariere e dai rumori di cucina. Dalle finestre un po' socchiuse spiragli contro il soffitto e qualche cosa di astratto si impossessava di me. Sentivo parlare piano per non disturbare ed era come un mal d'Africa. Mal d'Africa. Saturday night I'm a dreamer I can't live without you on my own lies a photograph. Please come back and stand by me. Con le sedie seduti per la strada pantaloncini e canottiera col caldo che faceva. Da una finestra di ringhiera mio padre si pettinava l'odore di brillantina si impossessava di me. Piacere di stare insieme solo per criticare ed era come un mal d'Africa. Mal d'Africa. Saturday night I'm a dreamer I can't live without you on my own lies a photograph. Please come back and stand by me.







    Segnali di vita

    [Franco Battiato]

    Il tempo cambia molte cose nella vita, il senso, le amicizie, le opinioni. Che voglia di cambiare che c'è in me si sente il bisogno di una certa evoluzione sganciata dalle regole comuni da questa falsa personalità. Segnali di vita nei cortili e nelle case all'imbrunire le luci fanno ricordare le meccaniche celesti. Rumori che fanno sottofondo per le stelle lo spazio cosmico si sta ingrandendo e le galassie si allontanano. Ti accorgi di come vola bassa la mia mente è colpa dei pensieri associativi se non riesco a adesso a stare qui. Segnali di vita nei cortili e nelle case all'imbrunire le luci fanno ricordare le meccaniche celesti. Le luci fanno ricordare le meccaniche celesti.









    Le aquile
    [Fleur Jaeggy, Franco Battiato]

    Il vento gonfiava le mie vesti. Di veramente stabile erano le mie scarpe nere alle cavigliere ortopediche. Un tempo passavo ore in palestra. Continuai a inseguirla per inerzia. La vidi stagliarsi tra alberi e cielo e dopo un piccolo volo camminare monca e rapida avrete anche voi visto camminare le aquile.







    Summer on a solitary beach
    [Franco Battiato]

    Passammo l'estate
    su una spiaggia solitaria
    e ci arrivava l'eco
    di un cinema all'aperto
    e sulla sabbia un caldo tropicale dal mare.
    E nel pomeriggio
    quando il sole ci nutriva
    di tanto in tanto un grido
    copriva le distanze
    e l'aria delle cose diventava irreale.
    Mare mare mare
    voglio annegare portami
    lontano a naufragare.
    Via via via da queste sponde
    portami lontano sulle onde.
    A wonderful summer
    on a solitary beach against
    the sea "Le Grand Hotel
    Sea-Gull Magique"
    mentre lontano un minatore bruno tornava.
    Mare mare mare
    voglio annegare
    portami lontano a naufragare.
    Via via via da queste sponde
    portami lontano
    sulle onde.









    Gli uccelli
    [Franco Battiato]

    Volano gli uccelli volano nello spazio tra le nuvole con le regole assegnate a questa parte di universo al nostro sistema solare. Aprono le ali scendono in picchiata atterrano meglio di aeroplani. Cambiano le prospettive al mondo voli imprevedibili ed ascese velocissime traiettorie impercettibili codici di geometria esistenziale. Migrano gli uccelli emigrano con il cambio di stagione. Giochi di aperture alari che nascondono segreti di questo sistema solare. Aprono le ali scendono in picchiata atterrano meglio di aeroplani. Cambiano le prospettive al mondo voli imprevedibili ed ascese velocissime traiettorie impercettibili codici di geometria esistenziale. Volano gli uccelli volano nello spazio tra le nuvole con le regole assegnate a questa parte di universo al nostro sistema solare.








    Un'altra vita
    [Franco Battiato]

    Certe notti per dormire mi metto a leggere e invece avrei bisogno di attimi di silenzio. Certe volte anche con te e sai che ti voglio bene mi arrabbio inutilmente senza una vera ragione. Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca mi innervosiscono i semafori e gli stop e la sera ritorno con malesseri speciali. Non servono tranquillanti o terapie ci vuole un'altra vita. Su divani abbandonati a telecomandi in mano storie di sottofondo Dallas e i Ricchi Piangono. Sulle strade la terza linea del metrò che avanza e macchine parcheggiate in tripla fila e la sera ritorno con la noia e la stanchezza. Non servono eccitanti o ideologie ci vuole un'altra vita.









    Luna indiana
    [Francesco Messina, Franco Battiato]

    Quel tè preso in Rajastan.
    Sai mi emoziona e poi penso al Taj Ma hall.
    Preghiere, echi senza fine,
    profumi cerco tra i giardini
    che cosa pensano gli dei di noi.
    Fiabe eroi di più leggende
    amori e storie di re con regine quasi sante.
    E poi sola.
    Profumi di uno stagno
    lunghe sere per scoprire
    luce della luna
    che il tempo passa e noi non siamo dei.
    Luce della luna il tempo
    passa e noi
    non siamo dei.

     
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