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Alice
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Alice, nome d'arte di Carla Bissi (Forlì, 26 settembre 1954), è una cantante italiana.
Biografia
Gli esordi
Locandina del Festival Internazionale dei Ragazzi del 1965.
Alice inizia la carriera giovanissima, con il suo vero nome, partecipando a vari concorsi per nuovi talenti: il primo di cui si ha notizia è il V Festival Internazionale dei Ragazzi, che si tiene a Sanremo il 17 e 18 luglio del 1965.
È poi da ricordare Fuori la voce, tenutosi a Cesenatico nell'agosto 1967, in cui la non ancor tredicenne Bissi riesce a farsi notare e ad ottenere il primo trafiletto su uno dei più prestigiosi settimanali italiani specializzato in musica beat e pop, Giovani.
Nel 1971 vince il Festival di Castrocaro con una personale interpretazione di Tanta voglia di lei, classico dei Pooh; la stampa le attribuisce, grazie ai suoi grandi occhi scuri, il soprannome la cerbiatta di Forlì.
L'anno successivo partecipa di diritto al Festival di Sanremo con la canzone Il mio cuore se ne va, ma non riesce ad arrivare in finale. La cantante affermerà più volte che il pezzo non la entusiasmava già allora. Sempre nel 1972, con il brano La festa mia (scritto da Franco Califano), viene premiata con la "Gondola d'Argento" alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia.
Nel 1973 incide la canzone "Il giorno dopo", versione italiana di "The Morning After", che l'anno precedente aveva vinto il premio Oscar come colonna sonora del film "L'avventura del Poseidon".
Per qualche tempo se ne perdono le tracce, ma nel 1975 pubblica per la CBS il suo primo album, La mia poca grande età, col nome di Alice Visconti. Seguono due singoli quali Io voglio vivere e Piccola anima, che entra in classifica.
Nel 1978 viene pubblicato il secondo LP Cosa resta... un fiore, da cui vengono estratti altri due singoli (…E respiro e Un'isola): le interpretazioni sono già convincenti, la voce presenta già un timbro particolare ed i caratteristici toni bassi, lei è anche avvenente, ma ancora non basta del tutto.
L'incontro con Battiato, la vittoria a Sanremo e il successo europeo
Alice al Festival di Sanremo (1981)
Nel 1980 Alice perde il cognome Visconti, firma per la EMI e si affianca ad un nuovo team di lavoro, col produttore Angelo Carrara, lo stesso di Franco Battiato: dall'incontro con quest'ultimo, la giovane cantante inizia a perfezionarsi nella composizione delle sue canzoni ed è assieme a Battiato e a Francesco Messina che firma "Il vento caldo dell'estate", suo primo vero successo che la spinge nelle zone alte dell'hit-parade. Esce anche un album dal titolo Capo Nord: chiaramente riconoscibile il tocco di Battiato presente come autore e negli arrangiamenti, particolarmente all'avanguardia.
Nel 1981, Alice scrive assieme a Battiato e a Giusto Pio il pezzo "Per Elisa". Battiato suggerisce ad Alice di presentarlo al Festival di Sanremo e contro ogni pronostico la canzone si classifica al primo posto, arrivando anche al vertice dell'hit-parade.
Parte il suo primo tour europeo, e Per Elisa, assieme all'album Alice (uscito alcuni mesi dopo il Festival, frutto ancora una volta della collaborazione con Battiato), vengono pubblicati con successo anche in Germania, dove l'artista raggiunge subito una discreta popolarità: si può dire che Alice abbia venduto più dischi in Germania che in Italia.
Nell'estate del 1981, infatti, la cantante ottiene un'altra importante affermazione con un altro brano scritto assieme a Battiato e Giusto Pio, Una notte speciale, che rimane nelle chart tedesche per ben due anni.
Nell'estate 1982 esce il singolo Messaggio, che raggiunge il quarto posto in hit-parade e che conferma l'immagine elegantemente incisiva di Alice presso il grande pubblico: autori ancora una volta Alice, Giusto Pio e Franco Battiato, che stavolta si cela sotto lo pseudonimo di Kui. Nell'anno seguente, Alice e Battiato duettano nel brano Chan-son egocentrique, ennesimo singolo di successo tratto dall'album Azimut.
Nel 1983 vince in coppia con la collega Nada la manifestazione televisiva Azzurro. In autunno esce l'album Falsi allarmi, dove spicca Notte a Roma, mentre il primo singolo estratto è Il profumo del silenzio.
Nel 1984 Alice è ancora protagonista di nuovi successi in ambito europeo: vende oltre un milione di copie duettando col cantautore tedesco Stefan Waggershausen nel brano Zu nah am Feuer, e partecipa all'Eurofestival a Lussemburgo in coppia con Franco Battiato presentando I treni di Tozeur, che si classifica al quinto posto nella rassegna. Il singolo raggiunge il terzo posto della hit-parade italiana, rimanendo ad oggi il più venduto di Alice nel suo paese.
Nel 1985 pubblica l'album Gioielli rubati, registrato tra Milano e il Power Station di New York, per l'ultima volta con la produzione di Angelo Carrara. Si tratta di un tributo a Franco Battiato arrangiato con la collaborazione di Roberto Cacciapaglia: tra le riletture spicca la sua personale interpretazione di Prospettiva Nevski, il singolo estratto. L'album entra in classifica anche in Austria e Germania, ed Alice ottiene il Premio Tenco quale migliore interprete dell'anno.
Sempre nello stesso anno, Juri Camisasca scrive il brano, Nomadi per la cantautrice Giuni Russo, ma non potendolo incidere, a causa dell'ostracismo, da parte della sua discografica Caterina Caselli, lo affida, per inciderlo all'amica Alice. Successivamente, Franco Battiato ne inciderà una cover, inserendolo nel 1988 all'interno dell'album Fisiognomica, e finalmente Giuni Russo, lo inciderà nel 1998, inserendolo all'interno dell'album Voce prigioniera, in versione "live".
La svolta
Nel 1986 la svolta è rappresentata dall'album Park Hotel, primo frutto del sodalizio artistico e personale con Francesco Messina, che in questo periodo si occuperà della produzione di molti dei lavori di Alice, pur rimanendo viva la collaborazione con Battiato-Pio. Nell'album hanno suonato musicisti eccezionali come Jerry Marotta, Phil Manzanera, Tony Levin e Lory Pallot ex bassista dei Fenomenals. L'interesse del pubblico nei suoi confronti sembra ora essere maggiore all'estero, più che in Italia: infatti Park Hotel riesce a piazzarsi nelle top 20 degli lp più venduti in molti paesi europei come Austria, Germania e Svezia.
Nel 1987 la cantante realizza Elisir (Premio della critica sempre in Germania): l'album raccoglie alcuni brani tratti dai precedenti lavori rivisitati attraverso nuovi arrangiamenti, e due inediti. Vince in Germania il Goldene Europa per i successi ottenuti in terra tedesca e altri paesi, mentre in Giappone esce un'altra raccolta, Kusumakura, che attinge proprio dagli ultimi due LP.
Nello stesso anno l'artista si avvicina ad un repertorio ancora più colto attraverso alcuni concerti (come quello tenuto alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano) con l'accompagnamento al pianoforte di Michele Fedrigotti, in cui Alice esegue brani di Satie, Fauré e Ravel: l'album Mélodie passagère (1988) è il risultato di quest'esperienza.
Nel 1989 Alice pubblica Il sole nella pioggia, album-capolavoro che apre le porte ad una dimensione maggiormente spirituale e che per questo si avvale dei testi scritti da Juri Camisasca (già autore tre anni prima di Nomadi). Spiccano Tempo senza tempo, L'era del mito e una splendida Anìn à gris, probabilmente un omaggio al Friuli dove l'artista vive tuttora. Visioni è il singolo estratto: l'album rimane in classifica per diverse settimane. Partecipano, tra gli altri, anche Paolo Fresu, Steve Jansen e Richard Barbieri (ex Japan), Dave Gregory degli XTC, John Hassell, Kudsi Erguner. Inoltre Alice duetta con Peter Hammill in Now and Forever a conclusione dell'album. Seguirà l'ennesimo tour europeo, nel 1990.
Gli anni novanta
Nel 1992 esce Mezzogiorno sulle Alpi, album più ermetico in cui l'artista raggiunge il punto più alto fino a quel momento della propria maturità artistica, e in cui interpreta anche La recessione, un testo di Pier Paolo Pasolini musicato da Mino Di Martino. Segue una lunga tournée europea che accresce la schiera di prestigiosi collaboratori internazionali, musicisti quali Danny Thompson, Gavin Harrison, Jakko Jakszyk dei Level 42.
Sono lontani i tempi dei successi di classifica: l'artista ha scoperto un equilibrio che le permette di produrre musica di qualità mantenendo un discreto numero di ammiratori senza farsi contagiare dallo show-business. A maggio del 1994 è protagonista di alcuni concerti con l'orchestra sinfonica di Arturo Toscanini per il progetto Art & Decoration che comprende musiche di Fauré, Ravel, Ives, Montsalvage e altri: il progetto non è mai stato pubblicato su disco.
Dopo aver lasciato la EMI (che nel frattempo aveva pubblicato un remix di Chan-son egocentrique senza la sua approvazione), Alice approda alla WEA con l'album Charade (1995) mantenendosi sulla scia dei lavori precedenti: testi particolarmente introspettivi (i singoli Non ero mai sola e Dammi la mano amore portano la firma dell'artista nuovamente in veste di autrice), melodie essenziali, suoni curatissimi e parecchi musicisti di fama internazionale (Trey Gunn, Steward Gordon, ancora Paolo Fresu, e il California Guitar Trio).
Nel 1996 parte per un'ennesima tournée europea, accompagnata da Robby Aceto, Ben Coleman, Mick Karn e Steve Jansen.
Nello stesso anno partecipa come interprete e co-autrice all'album di Trey Gunn The third star, per quanto concerne il brano omonimo. Il 1997 è un altro anno di collaborazioni, con Francesco Messina e altri nel progetto Devogue, e nell'album Metallo non metallo dei Bluvertigo (Troppe emozioni).
Nel 1998 esce Exit, album in cui viene dato ampio spazio all'elettronica, dove non mancano comunque pezzi degni di nota. Alice firma il brano d'apertura Dimmi di sì, e alcuni altri sempre in collaborazione con Francesco Messina, mentre Open Your Eyes, cantata in duetto con Skye dei Morcheeba, è firmata Juri Camisasca e Peter Hammill. Subito dopo nasce il progetto God Is My DJ, un percorso attraverso cui l'artista intende ricondursi al sacro tramite la musica all'album apartengono anche canzoni scritte da Battiato: molti concerti in questo periodo sono stati tenuti direttamente nelle chiese. Nel 1999 God Is My DJ diventa un album.
Gli anni duemila
Alice durante un concerto nel 2009
Nel 2000 Alice partecipa al Festival di Sanremo con un altro brano di Juri Camisasca dal titolo Il giorno dell'indipendenza ed esce il cd Personal Juke Box, in cui vengono inseriti alcuni brani storici riarrangiati unitamente a incisioni più recenti, con tre inediti.
Ma l'artista avrebbe optato per un altro album di cover allo scopo di riportare all'attenzione l'importanza della parola e della poesia nell'attività musicale, cosa che si concretizzerà successivamente nel tour Le parole del giorno prima: il programma spazia da Shakespeare a Pasolini, passando per Leo Ferrè e molti cantautori italiani.
Infatti, l'album che segue, pubblicato per l'etichetta indipendente Nun, viene realizzato nell'intento di riportare la poesia nelle canzoni e si intitola Viaggio in Italia (2003): un omaggio al meglio dei testi scritti da cantautori quali Franco Battiato, autore di alcuni brani, Ivano Fossati (che scrive appositamente La bellezza stravagante), Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Giorgio Gaber, considerando per la prima volta anche la produzione battistiana legata ai testi di Pasquale Panella: Alice interpreta, infatti, una bizzarra Cosa succederà alla ragazza ed Ecco i negozi, rinnovando così anche la collaborazione con Morgan (Bluvertigo), con cui aveva reinterpretato tre anni prima Chan-son egocentrique.
Nel 2004 canta il brano Sospesa partecipando insieme a Morgan e altri artisti al progetto degli Zerouno, con la produzione artistica di Luca Urbani.
Tra il 2006 e il 2008 tiene alcuni concerti con il nuovo progetto Lungo la strada, in cui attraverso il proprio percorso musicale, Alice pone l'attenzione su alcuni temi quali l'amore, la guerra, la poesia, la ricerca di se stessi, la fede, costantemente al centro dell'esistenza. Si esibisce con Steve Jansen, Marco Pancaldi e Alberto Tafuri.
A fine marzo 2009, Alice pubblica il suo primo disco dal vivo, intitolato Lungo la strada live, con la sua Arecibo Edizioni Musicali. L'album è distribuito dalla EMI, storica etichetta dell'artista.
Il 21 giugno 2009 partecipa ad Amiche per l'Abruzzo, concerto benefico svoltosi allo Stadio San Siro di Milano e finalizzato alla raccolta di fondi per la popolazione dell'Abruzzo, a seguito del terremoto del 6 aprile 2009. All'evento hanno partecipato sul palco 43 artiste italiane. Alice si è esibita con Il contatto e Per Elisa.
Sempre nel 2009, riceve il "Premio Mia Martini 2009" alla luce di una carriera portata avanti con straordinaria coerenza e scelte artistiche coraggiose spesso lontane da logiche commerciali e partecipa al disco di Claudio Baglioni "Q.P.G.A." nella canzone "Una storia finita".
Attualmente, Alice sta lavorando a un nuovo album di inediti che vedrà luce nell'ottobre 2011. Secondo le indiscrezioni, il disco vede le collaborazioni di Franco Battiato, Tiziano Ferro, Steve Jansen e Mino Di Martino.
Discografia
Come Carla Bissi
Alice (2009)
1972 - Il mio cuore se ne va / Un giorno nuovo
1972 - La festa mia / Fai tutto tu
1973 - Il giorno dopo / Vivere un po' morire un po'
Come Alice Visconti
1975 - La mia poca grande età
1976 - Piccola anima / Mondo a matita
1978 - Cosa resta... un fiore
Come Alice
1980 - Capo Nord
1981 - Per Elisa / Bael
1981 - Per Elisa / Non devi avere paura
1981 - Una notte speciale / Senza cornice
1981 - Alice
1982 - Messaggio / La mano
1982 - Azimut
1982 - A cosa pensano / Principessa
1982 - Chan-son égocentrique / Azimut
1983 - Falsi allarmi
1983 - Carthago / Una sera di Novembre
1984 - I treni di Tozeur / Le biciclette di Forlì
1985 - Gioielli rubati
1985 - Prospettiva Nevski / Mal d'Africa
1985 - Prospettiva Nevski / Luna Indiana
1985 - Summer on a solitary beach / Mal d'Africa
1986 - Nomadi / Segni nel cielo
1986 - Park Hotel
1986 - Conoscersi / Volo di notte
1987 - Elisir
1987 - The fool on the hill / Il vento caldo dell'estate
1988 - Mélodie passagère
1989 - Il sole nella pioggia
1989 - Visioni / Il sole nella pioggia
1992 - Mezzogiorno sulle Alpi
1995 - Charade
1998 - Exit
1999 - God Is My DJ
2000 - Personal Juke Box
2003 - Viaggio in Italia
2009 - Lungo la strada (live)
Raccolte
1979 - Mi chiamo Alice (Record Bazar)
1984 - Alice (CGD)
1986 - Alice (EMI)
1988 - Kusamakura (Giappone) (Odeon, EMI)
1994 - Il vento caldo dell'estate (EMI)
1995 - Viaggiatrice solitaria (EMI)
1997 - Alice canta Battiato (EMI)
1998 - I primi passi (On Sale Music, 52-OSM-035; con Fiorella)
2000 - I grandi successi di Alice (Olanda) (Disky)
2001 - Collezione (EMI)
2003 - Le signore della canzone (EMI)
2004 - Made in Italy (EMI)
2005 - Studio Collection (EMI)
2005 - The Best of Alice (EMI)
2006 - Le più belle canzoni di Alice (WEA)
2006 - Le più belle canzoni di Alice (EMI)
2006 - Collezione Italiana (EMI)
2006 - D.O.C. (EMI)
2006 - The Best Of - Platinum (EMI)
2007 - Solo grandi successi. Alice (EMI)
2008 - Per Elisa. The Capitol Collection (EMI)
2009 - Made in Italy (Nuova versione) (EMI)
2009 - Alice canta Battiato (EMI)
2011 - The Platinum Collection (EMI)
Partecipazioni al Festival di Sanremo
Festival di Sanremo 1972: Il mio cuore se ne va (Remigi, Spiker) - NF
Festival di Sanremo 1981: Per Elisa (Alice, Battiato e Pio) - 1º posto
Festival di Sanremo 2000: Il giorno dell'indipendenza (R.Camisasca) - 9º posto
Il mio cuore se ne va
Un giorno nuovo
Edited by tomiva57 - 8/9/2012, 14:39. -
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La mia poca grande età (1975)
Dopo aver inciso i tre singoli per la Carosello, con il suo nome di battesimo Carla Bissi, l'artista si prende una pausa. Grazie all'aiuto dei Pooh, Alice riesce a firmare un contratto con la CBS e realizzare il suo primo LP "La Mia Poca Grande Età" inciso col nome d'arte Alice Visconti, che vede luce nel 1975 e dal quale sarà estratto il singolo "Io Voglio Vivere", che passerà un po' in sordina nel nostro Paese, ma che otterrà più successo in Germania e in terra spagnola nella versione in dialetto castigliano come "Dice Que He Sido Infiel": lo stesso brano verrà anche inciso tre anni più tardi da Riccardo Fogli e avrà invece molto successo nella versione francese "L'Enfant Des Cathèdrales" interpretato da Gèrard Lenorman (il singolo uscirà anche in Italia nel 1978).
Il nuovo e interessante LP della cantante forlivese è un concept-album che narra la storia di un'adolescente che ha appena terminato gli studi: ogni brano ha un suo senso logico e una storia, che si ripete nelle successive tracce (molti incisi dei brani vengono ripetuti fra loro per dare una costruzione reale alla storia). Una ragazza innamorata del suo uomo, che deve combattere coi problemi dell'adeolescenza verso un padre troppo ostile e all'antica e che con mille sotterfugi riesce bene o male nelle sue imprese: dall'andare in vacanza con il suo boy, facendo credere ai genitori di partire in campeggio con la sua compagnia di amici, al distacco doloroso dell'amore e di una vacanza stessa finita troppo brevemente, alla voglia di essere indipendente e libera e andare a vivere con un'amica lavorando in un'altra città e essere vicina al suo amore, per non essere vittima dei continui castighi e rimproveri da parte della famiglia con la riappacificazione finale della stessa.
La ragazza in questione riuscirà brillantemente nel suo intento e non tornerà mai più indietro sui suoi passi, guardando il futuro e essere soprattutto felice della scelta che ha fatto per vivere in pieno la sua libertà e indipendenza.
All'album hanno collaborato diversi componenti dei Pooh in testi, musiche ed arrangiamenti, oltre ad altri autori di grosso calibro.
Il disco in questione è stato solo ristampato su CD esclusivamente in Giappone e per questo motivo è molto stimato e quotato in ambito collezionistico, anche se speriamo che prima o poi il miracolo si compia anche nel nostro Paese. Stesso identico destino avrà il secondo album del 1978 "Cosa Resta....Un Fiore".
Diciott'anni
Mi chiamo Alice
La mia estate
Domani vado via
Pensieri nel sole
È notte da un po'
Libera
Una casa solo mia
Sempre tu, sempre di più
Una giornata con mio padre
Io voglio vivere
Diciott'anni
Tra libri,
noia e fantasia
passa la mia giornata non è un granché,
ma cosa vuoi che
alla mia età succeda.
Questi diciott'anni belli quanto vuoi
sono la delusa fine di
tutti i sogni miei c'è che qui
tutto resta come nei giorni andati
via e non mi basta più la fantasia.
Scuola, famiglia, amici
e mai nessuno più importante
e poi all'improvviso arrivi tu fai la mia
stessa strada solite domande.
"Sabato che fai?"
Con quella tua strana faccia di chi non
sbaglia mai io non ti sopportavo
chissà com'è ch'è andata poi che adesso faccio tutto quel che vuoi.
Io senza sapere come
mai mi scopro a un tratto
grande penso ai progetti di noi
due fatti dopo l'amore.
Tutti i miei entusiasmi li hai inventati tu
della scelta di esser donna.
Io dubbi non ne ho più
me ne convinco adesso
che so ch'è la mia nuova età
se non la vivo in fretta se ne va.
Mi chiama Alice
Scusa
se a quest'ora ti ho chiamato
ma non ne potevo fare a meno
meglio se parlo piano
che se lo sveglio poi piangerà.
Loro credo torneranno presto credo
perché non gliel'ho chiesto m'hanno lasciata
con lui carino sai.
Casa da sogno qua
come vorremmo noi meno lontani
mi sembrano già i progetti che ho fatto
con te che strana voglia
ho io ti vorrei qui con me.
Credo proprio che si sia svegliato
ci sentiamo dopo ti saluto
a piedi nudi cosa fai?
Ritorna a letto adesso vai!
Io chi sono?
Beh mi chiamo Alice no,
non sono quella della favola son qui
per stare con te ora dormi un po'.
Sogna adesso favole lontane
sfioro la sua fronte con un dito.
Dio cosa non farei se fosse mio.
La mia estate
Ce ne andiamo tutti insieme
via cosa vuoi che succeda mai
siamo in tanti e poi tu
li conosci uno per uno
mamma mi ci mandi, dai!
Pronto, si mi è andata proprio bene
beh se l'ha bevuta
non so l'importante è
che ce ne possiamo andare insieme sabato va bene ciao".
Fare il pieno e poi
scappare via quanta strada
non si arriva mai ma
ce n'è voluto finalmente adesso
insieme ma che caldo che fa qua.
Stare sempre insieme
notte e giorno fare un po'
per uno a cucinare e la tenda
è stretta non si può non starci addosso
meno male che è così.
Quanti nomi sulla cartolina
per sembrare davvero in tanti
qui se per sbaglio a casa
hanno capito il movimento al ritorno sono guai.
Ultima giornata di vacanza soldi niente,
noia neanche un po'
se ci alziamo presto domattina andiamo in barca
questa notte è l'ultima.
Apro appena a casa
le valige "guarda un po'
cosa ti ho portato," "ti sei divertita?"
"Certo sono felice, solo un po' di nostalgia."
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Domani vado via
E buonanotte,
buonanotte a chi?
Non ho neanche voglia di dormire
ero vestita, pronta ad andar via
e con gli amici giù
mio padre invece no.
Più per dispetto che per giusta idea
mi fa "stasera resti a casa tua"
e per chissà quale severità
non l'hanno smosso poi
neppure i pianti miei.
Mi sa che presto qui
non ci resto parola mia
me ne andrò via
non so che fare
per cominciare
non c'ho pensato
ma me ne vado.
E adesso pure il trucco
è andato giù
tra le mie lacrime di rabbia
la verità è che non sopporto più
di vivere così
non mi va proprio no.
Me ne andrò presto
(ma dove vado?)
ad ogni costo
(già mi ci vedo)
tanto che ho visto
(lo so, lo sento)
che non resisto
(che poi mi pento).
Da qualche amica
(non so che fare) senza fatica
(per cominciare) troverò un letto
(anche se voglio)
tanto che aspetto
(mi sa che sbaglio)
Farò qualcosa
(ma che figura)
cercherò casa
(sarà un po' dura)
tanto all'aperto
(se poi ritorno)
non dormo certo
(tra qualche giorno).
Pensieri nel sole
Nella stanza mia
quanta nostalgia
nel sole i miei pensieri tornano
insieme a te
con tutti quei ricordi che l'estate ti da.
Caldo e libertà
giochi senza età
e là con poco più di niente
scordandoci della città
inventando quasi sempre la felicità.
Laggiù mi svegliavo sempre accanto a te
e poi la tua mano stretta nella mia
così di corsa fino al mare ed io che mi fermavo li
da soli a quell'ora io e te.
Poi tu mi bagnavi con il mare tu
ed io ti gridavo i capelli no
ma tu correndo mi venivi incontro
e mi buttavi giù
coperti dall'acqua fermare le tue mani poi più
io e te.
La sera il sole tra le nuvole
seduti nel silenzio noi
lo vedevamo piano scendere nel mare.
Così colorati dall'estate noi
laggiù come fossimo da sempre soli
scoprir d'un tratto identiche alle mie
e tue abitudini
ancora mi vedo con te.
Laggiù le notti spese male mai
con te che qui ancora ti vorrei
e se fingevo d'avere tanto freddo
era per stare poi
coperta di niente a te stretta forte
e di più io e te.
È notte da un pò
Scende giù la luce con serenità
mi lascia la realtà
dalla fantasia mi lascio trasportare.
Sfumano le immagini del giorno mio
che se ne è andato via.
Cadono i rumori sempre più lontani
dormo ma so già cosa sognerò.
Libera
Mi sbaglierò ma è più forte di me
devo andare fuori di qui decisione davvero importante
c'è che oggi voluto da me
cambia ad un tratto tutto lasciare la casa e
le comodità per la mia libertà.
Per andare via non mi serve nemmeno una scusa
senza tragedie con serenità cambio vita
non chiedo molto se porto con me
poche cose mie anche dei libri che me ne farò
tanto io non studio più
lascio qui la giusta severità per la mia libertà.
Libertà libertà quanto tempo l'ho sognata io
adesso è qui davanti a me ne faccio quel che voglio io.
Libertà libertà dai consigli che non seguirei la scelta della vita è mia gli sbagli sono solo miei.
Tutto il passato è racchiuso in questa valigia che novità lui da me certo non se l'aspettava quando tra un po' gli dirò che ora vivo sola la nuova casa m'aspetta però da sempre mia mi sembra già quando vorrà potrà stare da me non ho problemi più. Libertà libertà di volere tutto ciò che vuoi se fare rinunciare o no riguarda solamente me.
Libertà libertà di riconoscere gli errori miei
se lo decido io di quello che non rifarei.
Libertà libertà quanto tempo l'ho sognata io.
Libertà libertà dai consigli che non seguirei.
Una casa solo mia
Stare sola si sa ha i vantaggi suoi
mica tanti però se ci penso
poi forse mi ci abituerò.
Fare tutto da me
prender casa e via
sembra facile ma
questa strana idea
l'avevo in mente da un po'.
La camicia stirata da poco
il buon giorno col caffè
qualche cosa di caldo
sul fuoco
tutto questo non c'è più.
Stare sola si sa
ha i vantaggi suoi
mica pochi però se ci penso poi
certo che lo rifarei.
Sarà forse questione di tempo
certo mi ci abituerò
anche se ho rinunciato a qualche cosa
ora faccio a modo mio.
Posso uscire e entrare qualche volta poi
rimanere insieme a lui
la notte
senza avere fretta di scappare
sempre accanto anche dopo l'amore
e dormire con lui.
Qualche sera poi
quando sono sola
soffocando la malinconia
nei sogni mi ritrovo spesso
a ricordare tutto ciò
che avrei voluto fare
tutto quello che ancora vorrei.
Un'amica vera con me
vive insieme anche se
da soli so che si sta bene
lei certo un problema non è.
Dividiamo davvero un po' di tutto
i vestiti, casa, i guai
anche se in certi giorni
vorrei starmene per conto mio.
Sempre tu , sempre di più
Fuori è già chiaro e tu
stai dormendo con me accanto
chissà se poi c'è
nei tuoi sogni posto anche un po' per me
per la mia fragilità.
Senza te
questa forza che io ho
la perderei
sei proprio tu
che voglio io
sempre tu,
sempre di più
cosa mai per te
io non farei.
Sento il respiro tuo
nel silenzio addosso a me
ti sveglierei piano,
piano come fai
sempre con me l'amore
poi quello che vuoi
sempre tu,
sempre di più
cosa mai per te io non farei.
Una giornata con mio padre
É più di un anno che ormai
non ci vediamo più
ma sia in te che in me
la voglia c'è
di ritrovarci oggi qui.
Era da un po' che tra noi
non c'era intesa ma
adesso non pensiamoci più
portami dove tu vuoi.
E come stai?
La mamma poi?
Dimmi di lei le manco un po'?
La scelta mia la rifarei
vivo così come vorrei
Eccoci dunque io e te
da vecchi amici oggi qui
strano perché
io solo da un po'
so veramente chi sei.
La casa mia è proprio qui
e se ti va saliamo su.
Non è un granché
ora però/ son certa che ti piacerà.
Un giorno bello così
non lo dimentico più
io questa mia serenità
non la vivevo da mai.
Io voglio vivere
Oggi noi qui come ieri
semplici ad inventare la felicità
fatta di noi
di momenti magici
che senza te
certo non vivrei.
Non c'è per noi
niente d'impossibile
niente che non si possa conquistare
la ricchezza quella intima
è l'amore che la da.
Io voglio vincere
quando ti arrenderai
per te combattere
se tu ti fermerai.
Io voglio vivere
della mia libertà
a te finché vorrai,
non rinunciare mai.
Forse non mai
come adesso liberi
vorrei che il tempo
si fermasse qui
per rivivere in un attimo
la mia poca grande età.
Io voglio vincere
quando ti arrenderai
e voglio cedere
se me lo chiederai.
Io voglio vivere
di ciò che tu mi dai
voglio seguire te
senza voltarmi mai.
Io voglio vincere
quando ti arrenderai
per te combattere
se tu ti fermerai.
Io voglio vivere
della mia libertà...
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28 giugno 2011, Intervista da l'Unità
Alice: «Il pubblico è stufo del consumismo. Ora riparto da Pasolini».
La popolare interprete ospite della «Milanesiana» racconta del suo passato («Per Elisa») e del prossimo album in uscita.
Milano. Con una selezione dal suo raffinato repertorio Alice ci ha guidato nel «Giardino incantato», allestito apposta per la Milanesiana su richiesta di Elisabetta Sgarbi, ideatrice e direttrice del Festival meneghino di letteratura, musica, cinema, scienza, arte e filosofia. Il tema della XII Milanesiana è «Bugie e Verità» e, ieri sera, Alice ha scelto di svilupparlo attraverso la poetica di brani quali Povera Patria di Franco Battiato, Un Blasfemo di Fabrizio De André, Non Insegnate ai Bambini di Giorgio Gaber, 1943 di Mino De Martino che si è ispirato alla poesia della tedesca Else Lasker-Schuller , e Nomadi di Juri Camisasca. «Il titolo l'ho estrapolato in maniera ironica dalla canzone di De André pensando al nostro Paese, stregato dal mito di necessità false spiega Alice -. Tuttavia, oggi, osservo con gioia il segno di un risveglio delle coscienze, di nuove esigenze non più legate a un sistema zavorrato. Con le ultime elezioni amministrative e il referendum di questo mese il seme del cambiamento ha germogliato la sua prima fogliolina. Questo risveglio popolare è un segnale forte che manifesta il desiderio di farsi sentire, in Italia, ma anche altrove: Nord Africa, Siria, Spagna con gli Indignados ». Forlivese dal fascino tenebroso e dal possente timbro vocale, stile rabbioso «alla francese», Alice è un caso raro nel panorama musicale italiano. Programmata dalla sua prima casa discografica per diventare una star della canzone commerciale, affidata addirittura ai Pooh perché si affermasse come loro mielosa versione al femminile, Alice Visconti emerge a Castrocaro e a 17 anni è già a Sanremo, firmata Remigi. Incide un paio di 45 giri e con Festa mia, regalatale da Califano, vince la Gondola d'oro. Incide persino un brano di Riccardo Fogli, prima di fuggire da un percorso che più tardi definirà «da disgusto». Le sue pulsioni artistiche rivolte al rinnovamento, sia nell'interpretazione canora, sia nella proposta dei brani, nel 1980, approdano felicemente al connubio con Franco Battiato e il suo clan (Francesco Messina, Giuni Russo, Giusto Pio). L'anno dopo, a 27 anni, Alice (troncato il cognome) spopola a Sanremo con Per Elisa, impetuosa performance da grande chanteuse. Quanto piace la sua bellezza col broncio e la rabbia senza livore che esplode nella sua voce! Sono giorni di trionfi al Festivalbar, nei tour anche all'estero e all'Eurofestival con I treni di Tozeur, in coppia con Battiato. «Ho avuto la fortuna di incontrare musicisti straordinari che mi hanno aiutata ad emanciparmi - commenta Alice -. Ho sempre cantato quello che mi interessa, slegata dai canoni commerciali guardando alla realtà, oltre le apparenze. Io mi considero un mezzo, consapevole o meno: cerco di comunicare emozioni sulle tematiche che mi interessano». Nonostante il solido rapporto professionale e d'amicizia, per Alice anche la «tutela» di Battiato diventa ingombrante. Rafforza il rapporto (anche personale e sentimentale) con Francesco Messina e s'incammina in un percorso élitario con album e concerti in cui si misura con i lieder tedeschi, Fauré, il surrealismo musicale di Satie e le composizioni avvolgenti di Ravel. «Fu una scelta ardita che comportò rinunce e determinò situazioni élitarie osserva Alice -, ma a monte non c'era la volontà di rivolgermi a pochi intimi. Quello che mi dava il successo commerciale non era esattamente quello che cercavo e, così, mi sentii un po' prigioniera. Avevo due possibilità: o smettevo di cantare, o cambiavo radicalmente il mio percorso per portare avanti la mia idea di fare musica e di cantare. Oggi, a distanza di 30 anni, vedo la mia crescita di cantante-pop legata proprio al disagio di quei momenti conflittuali». Alice non rinuncia alla sua identità di artista-pop nemmeno quando si rivolge alla poesia per i suoi album e i suoi concerti: «Il pubblico ha bisogno di sentire qualcosa di profondamente vero, al di là delle illusioni e delle offerte di una società basata su necessità consumistiche e, quindi, false. Penso che le riflessioni e le preveggenze di grandi poeti come Baudelaire, Pasolini, Schuller, traghettate dalla musica, possano godere di una via più diretta per raggiungere la gente e farle ritrovare quel qualcosa che manca. Nel mio prossimo album, che uscirà a ottobre, ci saranno anche Verlaine e Rimbaud: saranno tutti brani originali, arrangiati con grandi firme internazionali, tranne un paio di cover a sorpresa ».
di Paolo Calcagno L’Unità
Alice: esce The Platinum Collection
Esce il prossimo 15 marzo la Platinum Collection di Alice. Si tratta della prima retrospettiva completa dedicata all’artista forlivese che ne ha selezionato personalmente i brani. 54 canzoni che coprono l’intera carriera di dell’artista, dalle origini del 1972 col nome di Carla Bissi, passando per il periodo della seconda metà degli anni 70 come Alice Visconti, per arrivare alle due decadi di grandi successi: gli anni 80 e gli anni 90 fino al nuovo millennio. All’interno del triplo cd anche un brano inedito: una versione di “Open Your Eyes”, successo cantato in coppia con Skye Edwards nel 1998, qui presente in una interpretazione della sola Alice, senza il duetto.
Questa la tracklist dettagliata del triplo cd:
CD1: 01. Una notte speciale (tratta dall’album “alice”, anno: 1981), 02. Nomadi (tratta dall’album “park hotel”, anno: 1986), 03. Il giorno dell’indipendenza (tratta dall’album “personal jukebox”, anno: 2000), 04. In viaggio sul tuo viso (tratta dall’album “mezzogiorno sulle alpi”, anno: 1992), 05. Principessa (tratta dall’album “azimut”, anno: 1982), 06. Ecco i negozi (feat. Morgan) (tratta dall’album “viaggio in italia”, anno: 2003), 07. Zu nah am feuer (feat. Stefan waggershausen) (tratta dal singolo “zu nah am feuer”, anno: 1984), 08. Dammi la mano amore (live version) (tratta dall’album “lungo la strada live”, anno: 2009), 09. Il profumo del silenzio (tratta dall’album “falsi allarmi”, anno: 1983), 10. Messaggio (tratta dall’album “azimut”, anno: 1982), 11. Al principe (tratta dall’album “viaggio in italia”, anno: 2003), 12. Guerriglia urbana (tratta dall’album “capo nord”, anno: 1980), 13. Non ero mai sola (tratta dall’album “charade”, anno: 1995), 14. Notte a roma (tratta dall’album “falsi allarmi”, anno: 1983), 15. Le baccanti (tratta dall’album “il sole nella pioggia”, anno: 1989), 16. Sera (tratta dall’album “capo nord”, anno: 1980), 17. Chanson d’amour (tratta dall’album “mélodie passagère”, anno: 1988), 18. La mano (tratta dall’album “azimut” anno: 1982).
Cd2: 01. Chan-son egocentrique (feat. Franco battiato) (tratta dall’album “azimut”, anno: 1982), 02. Per elisa (tratta dall’album “alice”, anno: 1981), 03. Volo di notte (tratta dall’album “park hotel”, anno: 1986), 04. I treni di tozeur (feat. Franco battiato) (tratta dal singolo “i treni di tozeur”, anno: 1984), 05. Luce della sera (tratta dall’album “mezzogiorno sulle alpi”, anno: 1992), 06. I am a taxi (remix) (tratta dal singolo “i am a taxi”, anno: 1999), 07. Summer on a solitary beach (tratta dall’album “gioielli rubati”, anno: 1985), 08. Azimut (tratta dall’album “azimut”, anno: 1982), 09. The fool on the hill (tratta dall’album “elisir”, anno: 1987), 10. Viali di solitudine (tratta dall’album “park hotel”, anno: 1986), 11. Il sole nella pioggia (tratta dall’album “il sole nella pioggia”, anno: 1989), 12. In piedi su uno specchio (tratta dall’album “charade”, anno: 1995), 13. Una sera di novembre (tratta dall’album “capo nord”, anno: 1980), 14. Tramonto urbano (tratta dall’album “alice”, anno: 1981), 15. La recessione (tratta dall’album “mezzogiorno sulle alpi”, anno: 1992), 16. Sarà (tratta dall’album “capo nord”, anno: 1980), 17. 1943 (live version) (tratta dall’album “lungo la strada live”, anno: 2009), 18. L’ombra della luce (tratta dall’album “god is my dj”, anno: 1999).
CD3: 01. IL VENTO CALDO DELL’ESTATE (Tratta dall’album “CAPO NORD”, Anno: 1980), 02. OPEN YOUR EYES
(Versione inedita senza duetto, Versione originale in duetto con Skye sull’tratta dall’album “Exit”, Anno: 1998), 03. NEVE D’APRILE (Tratta dall’album “MEZZOGIORNO SULLE ALPI”, Anno: 1992), 04. A COSA PENSANO (Tratta dall’album “AZIMUT”, Anno: 1982), 05. LUCI LONTANE (Tratta dall’album “PARK HOTEL”, Anno: 1986), 06. SOLO UN’IDEA (Tratta dall’album “FALSI ALLARMI”, Anno: 1983), 07. RAIN TOWN (Tratta dall’album “MEZZOGIORNO SULLE ALPI”, Anno: 1992), 08. VISIONI (Tratta dall’album “IL SOLE NELLA PIOGGIA”, Anno: 1989), 09. UN’ISOLA (come ALICE VISCONTI) (Tratta dall’album “COSA RESTA… UN FIORE”, Anno: 1978), 10. IO VOGLIO VIVERE (come ALICE VISCONTI) (Tratta dall’album “LA MIA POCA GRANDE ETÀ”, Anno: 1975), 11. IL SENSO DEI DESIDERI (Tratta dall’album “PARK HOTEL”, Anno: 1986), 12. LENZUOLI BIANCHI (Tratta dall’album “CAPO NORD”, Anno: 1980), 13. A TE…(Tratta dall’album “ALICE”, Anno: 1981), 14. PROSPETTIVA NEVSKI (Tratta dall’album “GIOIELLI, RUBATI”, Anno: 1985), 15. L’APPARENZA (Tratta dall’album “CHARADE”, Anno: 1995), 16. NOW AND FOREVER (feat. PETER HAMMILL) (Tratta dall’album “IL SOLE NELLA PIOGGIA”, Anno: 1989), 17. LA FESTA MIA (come CARLA BISSI) (Tratta dal singolo “LA FESTA MIA”, Anno: 1972), 18. PIE JESU (Tratta dall’album “MÉLODIE PASSAGÈRE”, Anno: 1988). -
tomiva57.
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Piccola anima
Un pensiero mi sorprende
è il silenzio dentro me
Cosa resta del mio mondo
Un'immagine di te
Dietro al buio della notte
Nel profondo cosa c'è
Solitudine che aspetta
E che non va più via
Camminare camminare
Senza meta ma un'idea
Il ricordo di una sera
Era d'estate o primavera
Non mi stanco di cercare
Ogni giorno dove sei
Passa il tempo ma ti sento
Sempre dentro me.
Piccola piccola anima
Fermati lasciati prendere
Piccoli attimi passano
Senza te triste
Senza te sola
Piccola piccola anima
Anche tu chiedi
Anche tu ami
Na na na na na na......
Era bella la mia stanza
Al mattino quando io
Spalancavo la finestra
E ti trovavo lì.
Piccola piccola anima
Fermati lasciati prendere
Piccoli attimi passano
Senza te triste
Senza te sola
Piccola piccola anima
Anche tu chiedi
Anche tu ami
Ami
Na na na na na na.
Cosa resta..un fiore
01. Un fiore
02. Un'isola
03. Una mia semplice storia
04. Chi mi apprezza e chi disprezza
05. Io voglio vivere
06. Senza l'amore
07. Alberi
08. Cose
09. ...E respiro
10. Mondo a matita
Un fiore
[Luigi Lopez, Carla Vistarini]
Sotto la luna canto
fatemi cantare
si deve addormentare
l'amor mio
nel buio della notte
io me lo tengo stretto
che forse non c'è un letto
per noi due.
Suonano le cicale
ma poi verrà Natale
e resta una carezza
di tanta tenerezza.
Ed io che so la storia
perché so amare ancora
do amore con coraggio
anche se non è saggio
anche se mi fa male
me lo terrò sul cuore
come si tiene... un fiore
il fiore dell'amore
Stelle del paradiso
non fatte troppa luce
deve sognare in pace
l'amor mio
dorme sulla mia spalla
sta come in una culla
così la notte è bella
per noi due.
Azzurra l'aria lieve
presto cadrà la neve
e resta una parola
di questa lunga sera.
Ed io che so la storia
perché so amare ancora
do amore con coraggio
anche se non è saggio
anche se mi fa male
me lo terrò sul cuore
come si tiene... un fiore il fiore dell'amore.
Dorme sulla mia spalla
sta come in una culla
così la notte è bella
per noi due stelle del paradiso
non fatte troppa luce
deve sognare in pace
l'amor mio.
Dorme sulla mia spalla
sta come in una culla
così la notte è bella
per noi due
stelle del paradiso
non fatte troppa luce
deve sognare in pace
l'amor mio.
Un'isola
[Luigi Lopez, Carla Vistarini]
Na, na, na, na, na, na.
La notte s'è fatta limpida
il mare è un velluto nero
s'accendono come lampade
milioni di stelle in cielo
profumano l'aria tiepida
i fiori di mandarino
il vento è una strana musica
che mi fa sognare di averti vicino.
Il mondo è soltanto un'isola
che tu devi ritrovare
dov'era la casa candida
profumo di pane e del mare
nell'uva che rubavamo noi
correndo per quelle strade
e il sole che brucia dentro gli occhi
sei tu che da sempre dividi nel cuore.
Na, na, na è la canzone che
cantavi sempre tu,
na, na, na ma le parole non me le ricordo più.
Na, na, na è la canzone
che cantavi sempre tu
na, na, na ma le parole non me le ricordo più.
E navi che adesso partono
così sono i miei pensieri
che cercano fino all'ultimo di te
come eri ieri
di te che mi vivevi accanto
guardandomi di nascosto
di te che mi svegliavi accanto
toccandomi il viso dicendomi "resta".
Na, na, na è la canzone che cantavi sempre tu
na, na, na ma le parole non me le ricordo più.
Na, na, na è la canzone che cantavi sempre tu,
na, na, na ma le parole non me le ricordo più.
Na, na, na, na, na, na.
Una mia semplice storia
[Stefano D'Orazio, Renato Brioschi]
Ricordo quando da bambina
ti raccontavo i miei perché
e ti sentivo amico sopra me.
Il mondo è poco e tutto intorno
ti viene incontro la città
ancora qualche bianco inverno
e ti raggiungerà.
Mille milioni di ali
hanno diviso con te
paure, temporali e libertà.
Hanno dormito ai tuoi piedi ladri,
cavalli ed eroi ma l'ombra contro il sole è sempre lei.
Conosci il tempo e le mie storie
sognate addosso alla tua età
anche le mie canzoni le sai già.
E sotto le tue foglie verdi amori,
incontri, qualche addio
tra i nomi che ti porti addosso
si legge bene il mio.
Mille milioni di nubi
t'hanno sfiorato però
l'azzurro è ritornato dopo un po'.
Piangi ogni estate che
muore non ti rassegnerai mai
ti spogli, t'addormenti e la sognerai.
Una notte speciale
[Alice]
Strane donne
col ventre offeso
danzano sui tacchi a spillo
danzano
questa notte
intorno a un fuoco immaginario
zingari coperti d'oro
zingari che sono senza tempo.
Noi senza dignità
oltre la montagna
scopriamo l'amore
qui, qui senza falsità
noi ci amiamo come la mente non sa.
Mantelli avvolti
in corpi antichi
coprono le biciclette
corrono
lentamente
su strade buie lastricate
corrono incontro al niente
corrono incontro all'infinito.
Noi senza dignità
oltre la montagna scopriamo l'amore
qui, qui senza falsità
noi ci amiamo come la mente non sa.
Noi senza dignità
oltre la montagna scopriamo l'amore
qui, qui senza falsità
noi ci amiamo come la mente non sa...
Chi mi apprezza e chi disprezza
[Stefano D'Orazio, Marcello Aitiani, Mercurio]
Io qui la gente là
la musica la luce.
C'è chi mi guarda
c'è chi mi ascolta
c'è chi mi apprezza
e chi disprezza.
Tanti colori davanti a me
ed ogni notte
mi sembra di volare
io cantare ma quando poi si spegne il sole
mi domando che cosa resta
di me nei vostri sentimenti.
Io qui voi
sempre là
la musica la voce.
Dico cose e il tempo passa
e quel che resta non mi basta.
Troppi colori
davanti a me
come ogni notte
ritornerò a volare
qui a cantare
ma come sono vorrei dire
sottovoce per capire
se qualcuno vuol sentire
le mie storie
la mia gente
o invece vuole solamente
luci e colori
addosso a me
storie di amori
e cose da sognare
e non pensare
e rimanere lì a guardare.
C'è chi guarda
c'è chi ascolta
c'è chi mi apprezza
e chi disprezza
mentre canto inutilmente
poi di me non resta niente.
Io voglio vivere
[Stefano D'Orazio, Renato Brioschi, Cristiano Minellono]
Oggi noi qui
come ieri semplici
ad inventare la felicità
fatta di noi
di momenti magici
che senza te
certo non vivrei.
Non c'è per noi
niente d'impossibile
niente che non si possa conquistare
la ricchezza
quella intima è l'amore che la da.
Io voglio vincere
quando ti arrenderai
per te combattere
se tu ti fermerai.
Io voglio vivere
della mia libertà
a te finché vorrai,
non rinunciare mai.
Forse non mai
come adesso liberi
vorrei che il tempo
si fermasse qui
per rivivere in un attimo
la mia poca grande età.
Io voglio vincere
quando ti arrenderai
e voglio cedere
se me lo chiederai.
Io voglio vivere
di ciò che tu mi dai
voglio seguire te senza voltarmi mai.
Io voglio vincere
quando ti arrenderai
per te combattere
se tu ti fermerai.
Io voglio vivere
della mia libertà...
Senza l'amore
[Luigi Lopez, Carla Vistarini]
Senza l'amore dove vai
passano gli anni e cosa fai
guardi le stelle e ascolti il mare
qualche volta vuoi partire
ma il coraggio non ce l'hai.
Senza l'amore dove vai
così ti siedi e aspetterai
vicino a un albero caduto disegni foglie,
il tuo futuro
azzurro come lo vuoi tu.
Se cantare e andare via
la sera chi ti aspetterà
apri le braccia camminando
se le strade sono il mondo
il mio cuore è una città.
Seduta accanto a te
questa sera sento che
oggi ti avrò,
domani non lo so.
Senza l'amore dove vai
se solitario il cuore hai
l'uomo più ricco non ha
niente se non l'incontra
tra la gente
un giorno gli sorriderà.
Senza l'amore
una canzone
è solo un gioco di parole
e può finire anche così.
Alberi
[Luigi Lopez]
Ricordo la tua casa un anno fa
le sue finestre grandi
e gli alberi intorno che la guardavano
ed io guardavo te
e i giorni scorrere
e nuvole in cielo non si fermarono.
In quella casa sotto la luna
ti respiravo accanto
e sulla porta il nome tuo
e il mio
come una favola
ti raccontavo
l'amore che non sapevi dare
l'amore che non sapevi dare...
E sognavo
e ti regalavo giorni
giorni regalavo a te...
e ti amavo
e la notte ci scopriva
e il buio ci vestiva un po'
e dolce grano al vento cresceva in me
ho visto cento fiori rinascere.
E alberi intorno,
alberi intorno
all'ombra
nel mio cuore
soltanto tu ancora canti in me
e ancora onde qui
nel vecchio mare
e ancora il vento che
conosce già
e tutto questo mi addormenterà
e tutto questo mi
addormenterà.
Cose
[Luigi Lopez, Carla Vistarini]
Tante cose da dire
tante cose da fare
tante cose da dare
tante cose da avere.
Tante cose da amare
tante cose da odiare
cose da costruire cose
da rinnovare.
Cose chiuse dentro di me
cose che non posso dire
cose da pretendere
cose da rubare e via.
Cose da consumare
cose da rinnovare
cose da non gettare via
cose da conservare.
E non mi fanno parlare
ci sono cose
che non si possono dire
perché c'è gente che
non ha capito
ancora
niente del mondo com'è
E io che lo so un giorno o l'altro
e io che lo so un giorno o l'altro
e io che lo so...
parlerò...
parlerò... parlerò.
E ho tante cose da dire
e parlerò
e ho tante cose da fare
e le farò
e ho tante cose da dare
e le darò
e ho tante cose da avere.
E tante cose da amare
e le terrò
e tante cose da odiare,
le brucerò
cose da costruire
e suderò
cose da rinnovare.
...E respiro
[Riccardo Fogli, Danilo Vaona]
Sempre tu,
solo tu
strano Dio il tuo
poche cose,
per sentirmi una donna.
Zitto amore
non parlare
non ha senso più
troppo stretta questa stanza
voglio urlare io
apri pure quella porta
io mi fermo qui.
Mi fa male, tanto male
nasce dentro me
mi fa male,
tanto male sento dentro...
Ma respiro, sola vivo,
sola il mondo mio.
Cosa resta
resta poco resta niente.
Nuovi giorni
nuovo sole
nuova gente
nuovi amici
nuove storie
nuova l'allegria
è stupendo la mia casa
è aperta al vento.
Sola è amore,
sola è amare
sola è vivere
e col vento
sola è andare camminare...
E respiro,
sola vivo,
canta ogni mia idea.
Mondo a matita
[Luigi Lopez, Carla Vistarini]
Na, na, na,
fatti un mondo con le dita
a matita se ti va
facci entrare la tua vita
e colora la tua età
falla bella la tua età
è l'amore
la tua età.
E cerca l'universo
come puoi
le ali dei tuoi sogni vanno là
e prenditi una nuvola e con lei
su continenti nuovi vola
e lasciami da sola se ti va
se liberi è più bella la realtà
e vivi, vivi, vivi quanto vuoi
fa quello che ti pare finché puoi,
na, na, na,
e vivi, vivi, vivi quanto vuoi
fa quello che ti pare finché puoi.
E credi azzurro l'orizzonte
dietro quel monte
e mari calmi come l'amore,
tiepide sponde.
Na, na, na
fatti un mondo per amare
per sognare con chi vuoi
prendi pure la tua musica
le canzoni che tu sai
fatti un mondo con le cose
che non ci saranno più
fatti un piccolo mondo inutile
per giocarci solo tu metti verde sopra i prati
per dormirci se vorrai
fatti un angolo di mare
dove al sole canterai
na, na, na.. -
tomiva57.
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Capo nord
Canzoni
1: Il vento caldo dell'estate
2: Bazar
3: Sara
4: Lenzuoli bianchi
5: Una sera di novembre
6: Sera
7: Beal
8: Rumba rock
9: Guerriglia urbana
Il vento caldo dell'estate
Bazar
Sospesa a un filo d'argento
la piazza e tutta la città
se parlo forte mi ascolto
e l'alba mi accarezzerà.
Bevo acqua ossigenata
prendo una pipa mi stendo sull'erba
e fumo oppio al largo del Bazar.
Scatolette, surgelati
come le mosche che volano a strati
voglio respirare a questa età.
Due dita a un palmo dal naso
io gioco a tombola in un club "in"
considerando l'imbroglio
sto al gioco forse servirà.
Bevo acqua ossigenata
prendo una pipa mi stendo sull'erba
e fumo oppio al largo del Bazar.
Scatolette, surgelati
come le mosche che volano a strati
voglio respirare a questa età.
No, non fatemi morire a questa età
...è un Bazar che non mi va.
Bevo acqua ossigenata
prendo una pipa mi stendo sull'erba
e fumo oppio al largo del Bazar.
Scatolette, surgelati
come le mosche che volano a strati
voglio respirare a questa età.
...non lasciatemi morire a questa età
...no, è un Bazar che non mi va.
Sarà
Lenzuoli bianchi
Vicino al mare
c'è un ombrellone al sole
noi due distesi
a rosolarci un po'
Vicino al sole
c'è un'astronave vuota
e un marinaio assente
guarda perplesso in su.
Tre biciclette
sono appoggiate a un palo
è una famiglia arzilla
che è andata a far pipì.
Lenzuoli bianchi
come bandiere arrese
stanno a indicar candeggi
reclamizzati qui.
Un cane inglese
in cerca del padrone
mi annusa i piedi
mi guarda e se ne va
E gli occhi del mio uomo
fissi su una svedese
o forse è inglese
quel cane fermo là.
Tarchiate idee
volano basse a terra
forse conchiglie pazze
come chi è steso qua
E chiazze nere
nell'acqua ondeggiano
sono macchiette d'olio
petrolio o chissà che.
Tre biciclette
sono appoggiate a un palo
è una famiglia arzilla
che è andata a far pipì.
Lenzuoli bianchi
come bandiere arrese
stanno a indicar candeggi
reclamizzati qui.
Lenzuoli bianchi
come....
Una sera di novembre
Strane sensazioni
queste tue mani
mille delusioni
dentro una parola.
Occhi troppo intensi
tacciono le voci
guido la mia ombra
sopra la tua faccia.
E' una sera di novembre
fuori piove e un cane abbaia
brividi sulla mia pelle
dicono che io ti amo.
Strane sensazioni
queste tue mani
mille delusioni
dentro una parola.
Occhi troppo intensi
tacciono le voci
guido la mia ombra
sopra la tua faccia.
E' una sera di novembre
fuori piove e un cane abbaia
brividi sulla mia pelle
dicono che io ti amo.
Bael
Sera
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera.
In quest'atmosfera noi tiriamo a sera
il fumo dalle orecchie è la cosa più sincera
le lingue come spade tagliano la cera
la luce dei diamanti mette in ombra quella vera.
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera.
La sera è complice.
La sera è fragile.
La sera è semplice.
La sera è inutile.
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera.
E scorrono le mani su una schiena stanca
e strillano bambini in ogni circostanza
e suonano campane piene di arroganza
e pendono due labbra dalla tua pazienza.
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera.
La sera è complice.
La sera è fragile.
La sera è semplice.
La sera è inutile.
Nel sonno di un minuto scorre una vita intera
nell'angolo ad imbuto getto la pelle vera
sul letto mio di seta colgo la Primavera
nel fondo di un cassetto prendo la tua natura.
Sera è sempre sera
noi qua facciamo... sera!
Rumba rock
guerriglia urbana
. -
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Alice
01. Per Elisa
02. A te...
03. Non ti confondere amico
04. Una notte speciale
05. Non devi avere paura
06. Senza cornice
07. Momenti d'ozio
08. Tramonto urbano
Per Elisa
[Franco Battiato, Giusto Pio, Alice]
Per Elisa vuoi vedere che perderai anche me.
Per Elisa non sai più distinguere che giorno è
e poi, non è nemmeno bella.
Per Elisa
paghi sempre tu e non ti lamenti
per lei
ti metti in coda per le spese
e il guaio è che non te ne accorgi.
Con Elisa
guardi le vetrine e non ti stanchi
lei
ti lascia e ti riprende come e quando vuole lei
riesce solo a farti male.
Vivere, vivere, vivere
non è più vivere
lei ti ha plagiato,
ti ha preso anche la dignità.
Fingere, fingere, fingere
non sai più fingere
senza di lei, senza di lei ti manca l'aria.
Senza Elisa
non esci neanche a prendere il giornale
con me riesci solo a dire due parole ma noi,
un tempo ci amavamo.
Con Elisa
guardi le vetrine e non ti stanchi lei
ti lascia e ti riprende come e quando vuole lei
riesce solo a farti male.
Vivere, vivere, vivere
non è più vivere
lei ti ha plagiato,
ti ha preso anche la dignità.
Fingere, fingere, fingere
non sai più fingere
senza di lei, senza di lei
ti manca l'aria.
Vivere non è più vivere.
Per Elisa,
con Elisa!
A te...
[Alice]
Ti voglio amare
ti voglio dare
ti voglio dare
l'entusiasmo di me
bambina
il primo giorno di scuola.
Voglio curare le vibrazioni
per non finire come il mondo che nasce
e muore senza rendersene conto.
E nel profumo della tua vita
voglio trovare l'energia
per scommettere col male
e col problema di esser viva
e come il vento voglio sfiorarti
accarezzarti e scompigliarti
e poi gettarti nel mio immenso
fino ai confini del tempo.
Ti voglio amare
ti voglio dare
ti voglio dare l'occasione
per lasciarti andare
fino all'ultima emozione.
Vivere insieme
l'alba e il tramonto
e correre nel buio
per scoprire nel silenzio
qualche suono diverso.
E nel profumo della tua vita
voglio trovare l'energia
per scommettere col male
e col problema di esser viva
e come il vento voglio sfiorarti
accarezzarti e scompigliarti
e poi gettarti nel mio immenso
fino ai confini del tempo.
E come il vento voglio sfiorarti
accarezzarti e scompigliarti
e poi gettarti nel mio immenso
fino ai confini del tempo...
Non ti confondere amico
[Alice]
Non ti confondere,
non ti confondere...
non ti confondere amico
con le palle da biliardo
che corrono affannate
ubriache d'ipocrisia
per le strade di periferia
e per le vie del centro.
Hai imparato sulla pelle tua
che l'amore è un privilegio
o solamente un sortilegio
da cui tu vuoi restare fuori
ti fa tornar bambino.
Non ti confondere,
non ti confondere...
non ti confondere amico
e le pareti
della casa tua
senza intonaco,
con le pietre nude
che s'intrecciano
fra crepe inaggiustabili
sono la tua realtà sana
fra questi quattro stracci
che ti nascondono
tu non mi puoi deludere.
Non ti confondere,
non ti confondere...
non ti confondere amico
è un esorcismo
questa vita bastarda
e tu seduto sul divano passi la giornata a pensare
ciò che potresti fare.
Serenamente
io ti confesso
che sono stanca
del nostro amplesso mentale
cerca l'antico amore.
Non ti confondere,
non ti confondere...
non ti confondere amico.
Una notte speciale
[Alice]
Strane donne
col ventre offeso
danzano sui tacchi a spillo
danzano
questa notte
intorno a un fuoco immaginario
zingari coperti d'oro
zingari che sono senza tempo.
Noi senza dignità
oltre la montagna scopriamo l'amore
qui, qui senza falsità
noi ci amiamo come la mente non sa.
Mantelli avvolti
in corpi antichi
coprono le biciclette
corrono
lentamente
su strade buie lastricate
corrono incontro al niente
corrono incontro all'infinito.
Noi senza dignità
oltre la montagna
scopriamo l'amore
qui, qui senza falsità
noi ci amiamo
come la mente non sa.
Noi senza dignità
oltre la montagna scopriamo l'amore
qui, qui senza falsità
noi ci amiamo come la mente non sa...
Non devi aver paura
[Alice]
Senza cornice
[Alice]
Contrariamente a quel che si dice
io vivo sempre senza cornice
solitamente faccio le spese
di questa vita mia senza pretese.
E' necessario approfondire la conoscenza di un modo di dire
e se decido di andare a dormire
vorrei riuscirci senza prima pensare.
Detesto la gente che urla per niente
e mi piace bere come odio fumare
adoro guidare sola su un'autostrada
e rido pensando a fatti miei divertenti.
C'è tanta gente che mi odia da sempre
e non ho mai capito per quale ragione
sarà per caso questa mia ostinazione
a voler fare solo ciò che mi pare.
Ho constatato con soddisfazione
che anche le rose metton prima le spine
e quando scrivo le mie contraddizioni
mi sento viva sono tutte reazioni.
Detesto la gente
che urla per niente
e mi piace bere come odio fumare
adoro guidare sola su un'autostrada
e rido pensando a fatti miei divertenti na, na, na...
Momenti d'ozio
[Alice, Franco Battiato, Giusto Pio]
La mia casa dà
sul lungomare
pieno di sole,
di bagnini e barche a vela
c'è l'aria che sa
di coppertone
uh, uh che noia!
Chiudo gli occhi
e sono in Thailandia
persa fra le canne e i bambù
da un'amaca intravedo il sole
e improvvisamente sto male
dentro questa mia baia
il pensiero mi annoia!
Passo le mie notti sulle poesie di Saba
mentre ascolto dei preludi di Chopin!
Sto immobile sulla sedia a sdraio
solo con gli occhi faccio sport
da portinaia
e guardo anche la televisione
uh, uh che noia!
E mi abbronzo come un'idiota
forse potrei andare a pescare
ma mi fa fatica aspettare
non resisto all'ozio che so
vorrei fare qualcosa
ma il pensiero riposa!
Leggo una poesia di Saba,
è di una noia assurda
non capisco, oh oh no!
Tramonto urbano
[Alice]
In piedi sopra una panchina
guardo un tramonto urbano
il sole scivola pian piano
fra tetti e ciminiere
non c'è silenzio in questo mare
di ossido di carbonio
poco distante a un pino nano
si alza un aeroplano.
Avrei bisogno di parlare
non trovo chi mi sta a sentire
c'è troppa rabbia e troppo amore
in tutto quello che ho nel cuore.
E' troppo facile pensare
che c'è chi sta più male
mi sento senza garanzia
è solo di passaggio.
Avrei bisogno di parlare
non trovo chi mi sta a sentire
c'è troppa rabbia e troppo amore
in tutto quello che ho nel cuore.. -
tomiva57.
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Azimut
Azimut è un album della cantautrice italiana Alice, pubblicato nel 1982.
Il Disco
L'album conferma l'abilità e l'espressività stilistica di Alice in qualità di musicista e autrice, oltre che di cantante. I successi Messaggio (che in estate anticipò l'album con risultati straordinari) e Chan-son egocentrique, portano la firma di Franco Battiato. Chan-son egocentrique, secondo singolo estratto, è praticamente un duetto tra Battiato e Alice, e venne spesso proposta dal vivo, oltre che su disco. Tra le sue canzoni più originali e riuscite, A cosa pensano fu estratto come singolo per il mercato europeo e conobbe una discreta notorietà anche in Svizzera e Germania, dove Alice tornò ad esibirsi con successo in un secondo tour internazionale, che ne consolidò la popolarità .
Curiosità
Al disco collaborò anche Eugenio Finardi, in qualità di arrangiatore (La mano) e autore (Laura degli specchi).
Tracce
Azimut (Alice) - 3:47
A cosa pensano (Messina, Alice) - 3:45
Animali d'America (Alice) - 4:09
Deciditi (Alice) - 3:38
Messaggio (Alice, Kui, Pio) - 3:51
Principessa (Alice) - 4:31
La mano (Alice) - 5:35
Chan-son egocentrique (Battiato, Messina, Tramonti) - 3:51
Laura degli specchi (Finardi) - 3:53
Nota: Kui è uno pseudonimo di Franco Battiato
Azimut
Sono l'angelo della casa io
spolvero, rammendo i calzini, cucino
Le dolci farfalle cercano
i fiori più belli e li amano.
Ti aspetto alzata, se vuoi,
quando torni.
Leggo il giornale
di una data speciale
ecco il momento
che aspettavo da tanto.
Sono il diavolo della casa io
di una stella annullata l'Azimut
la pressione mi scende, che sarà
forse il vento d'autunno che è già qua
esco solo un momento.
Una foglia mi sfiora una guancia
faccio finta di niente, capita
cerco un'ombra, che ombra non è;
ma nel voltarmi capisco che cosè
la mia casa non c'è!
Azimut, azimut.
A cosa pensano
Quante gambe accavallate negli studi e negli uffici,
un giornale tra i cespugli, vieni su a vedere i dischi miei.
Siamo rimasti senza benzina in aperta campagna,
questo soffio caldo che si sente anche d' inverno,
questo vento denso che non sentono i bambini.
A cosa pensano
i negozianti quando vendono,
a cosa pensano
i romanzieri quando scrivono,
che cosa sognano
le fidanzate quando baciano,
che cosa sognano
le fidanzate quando baciano,
something in the air... eh
Io che da piccola cercavo i nudi nei musei,
inseguita dai custodi,
dai guardiani del solito grigio.
Parenti miei, cinture di castità e di quel poco che resta.
Io che da piccola andavo al mare per respirare
per respirare i segreti dell' ombra delle cabine.
A cosa pensano
i negozianti quando vendono,
a cosa pensano
i romanzieri quando scrivono,
che cosa sognano
le fidanzate quando baciano,
che cosa sognano
le fidanzate quando baciano,
something in the night... oh
La vita interiore,
i romanzi d' amore
è meglio andare tardi a lavorare.
Anche le mamme fanno spesso l' amore, ma in silenzio per non farsi sentire.
A cosa pensano
i negozianti quando vendono,
a cosa pensano
i romanzieri quando scrivono,
che cosa sognano
le fidanzate quando baciano,
che cosa sognano
le fidanzate quando baciano,
a cosa pensano
le annunciatrici quando parlano,
a cosa pensano
i giocatori quando segnano,
che cosa sognano
i professori quando spiegano,
che cosa sognano
i professori quando spiegano.
Something in the night
Deciditi
Mille occasioni lungo i marciapiedi
dentro i cortili bianchi dei conventi
quando giocavo coi bambini
a nascondino dietro le colonne.
Dopo l'amore bocche incandescenti
fumano insieme gioie e inconvenienti
nelle mie cellule c'è spazio
per una sintesi di percezione...
...Deciditi!
Scegliete sempre bene i vostri sogni
dietro orizzonti di piramidi
la vita arriva pare dalle stelle...
...Deciditi!
...Deciditi!
Contrazioni fantastiche per noi
che viviamo di sogni e sensazioni
sono un fiore di roccia, dicono
nella trappola delle mie emozioni...
...Nelle mie tasche
regole da infrangere con favole!
Nelle stagioni il mondo si ripete
dentro i cortili bianchi dei conventi
sotto le gonne e i pantaloni
su scale mobili e ascensori vuoti
...Deciditi!
Commercialisti alti funzionari
sono i migliori in certe evasioni
aeroporti e falsi passaporti
...Deciditi...T.C.D.D.!
Contrazioni fantastiche per noi
che viviamo di sogni e sensazioni
sono un fiore di roccia, dicono
nella trappola delle mie emozioni...
Messaggio
Tra migliaia di persone sicure per fedelta'
dagli occhi come diamanti
che strano dovevo cadere con te
davvero speravo in qualcosa di meglio.
C'e' che ho poca fortuna in amore
non merito certe avventure
da poco da niente
da fine stagione.
C'e' che nella mia vita
no non voglio padroni
e con te
con te voglio farla finita.
Domani
stasera
ti lascio un messaggio domani
adesso ti scrivo cosi'
Vai via dalla mia vita
basta
con te voglio farla finita
nella mia vita
detesto i tuoi giri e i tuoi guai.
Oh quante parole sul tema l'infedelta'.
Ho voglia di andare a dormire da sola
sognarmi sdraiata con creme
su spiagge infuocate dal sole d'oriente
C'e' che nella mia vita
no non voglio padroni
e con te
con te voglio farla finita.
Domani
stasera
ti lascio un messaggio domani
adesso ti scrivo cosi'
Vai via dalla mia vita
basta
con te voglio farla finita
nella mia vita.
Ti lascio un messaggio
domani stasera
ti lascio un messaggio domani
Principessa
La mia faccia
non la reggo più
mi controllo ancora e sto
per i fatti miei
con gli occhiali in mano scendo giù
verso il porto contro vento
E mi nascondo nei capelli che ho
su panchine bianche mi
mi compiango anche un po'
Ti chiamano "Principessa" - "Principessa"
avvolta di seta ti confondi a noi
in piedi sul porto guardi "Principessa"
Mi guardi negli occhi chiara "Principessa"
Mi prendi le mani stanca "Principessa"
Mi sciogli le dita sola "Principessa"
E scalini si accavallano a me
rannicchiata escluderò
poligamici shows
E un signore mi offre viole
e mi vuole toccare, il mio vestito lo attrae
l'aria punge
l'acqua è immobile
prospettive lineari al sole mi seguono
Ti chiamano "Principessa" - "Principessa"
avvolta di seta ti confondi a noi
in piedi sul porto guardi "Principessa"
Mi prendi le mani stanca "Principessa"
Mi sciogli le dita sola "Principessa"
La mano
Strade bagnate
semafori spenti
come un'alba che non sa
che cos'è il sole
io mi muovo
io cammino
cosa cerco mi avvicino
Una mano, oh è la mano
mi confondo, non capisco
Così la notte mi prende per mano
mi fa compagnia la notte
con un sorriso, un'idea
una bianca follia
con anima
è una necessità
E nel buio seguirò
ombre e giuste vibrazioni
notte, la tua mano
nel silenzio
è una musica che va
è una musica che
non finirà, non finirà, non finirà
mai, mai
Chanson ègocentrique
Avenue Park
my life in the dark
i with me
do you smile
for arabian style
i like it
Miami Beach boys
children with toys
across the universe
Chan-son egocentrique
self centred song
Chan-son egocentrique
self centred song
Chi sono, dove sono
quando sono assente di me
da dove vengo, dove vado
dalla pupilla viziosa delle nuvole
la luna scende i gradini di grattacieli
per prendermi la vita
Chan-son egocentrique
self centred song
Chan-son egocentrique
self centred song
Central Park
i love in the dark
ich bin klein
people sang
around the capfire ground
i remember
prehistoric sound
was the time of the dinosaur age
Oh, nein
Chan-son egocentrique
self centred song
Chan-son egocentrique
self centred song
Mi dice
sui seni nudi muoio d'amore
Quando vedrai la mia ragazza
dille che io l'amo
Chan-son egocentrique
self centred song
Chan-son egocentrique
self centred song
Laura degli specchi
Laura vive guardando se stessa
la vita in rosa
in una casa tutta di specchi
lei si è rinchiusa
e non ha pensieri
non ha mai giorni neri
non conosce veri amori mai.
Laura è così perché è stata ferita
un gabbiano in volo
proprio da chi l'aveva capita
per un attimo solo
e lui l'aveva usata
e poi l'aveva gettata via
e non è più volata via.
E da allora canta sempre
la stessa melodia
una canzone d'amore in la minore
che è la nota della malinconia.
E da allora canta sempre
la stessa melodia
una canzone damore che la fa sognare
che qualcuno se la porti via.
Un giorno un poeta si trovava a passare
e la sentì cantare
in quella casa tutta di specchi
cercò di entrare
ma non ceran porte, né finestre aperte
però da qualche parte un sistema ci sarà
e lui lo troverà.
Con una tromba tutta d'oro
tu troverai la chiave del tesoro
con un accordo in la maggiore
tu spezzerai l'incanto del suo cuore.
. -
tomiva57.
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Falsi allarmi
Falsi allarmi è un album della cantautrice italiana Alice, pubblicato nel 1983.
Uscito nella stagione autunnale, dopo la vittoria della cantante (in coppia con Nada) alla gara canora Azzurro, l'album segna un temporaneo distacco da Franco Battiato, per quanto riguarda musica, testi e arrangiamenti, ai quali collabora Matteo Fasolino.
In Italia è stato estratto il singolo Il profumo del silenzio/Solo un'idea (#15), mentre in Germania uscì Carthago/Una sera di novembre ed in Svizzera Solo un'idea/Notte a Roma.
Del brano Notte a Roma, il più intenso ed affascinante dell'album[senza fonte], verrà inserita una versione alternativa nell'album Elisir del 1987.
La versione olandese dell'album (edita nel 1984) contiene un quinto brano sulla seconda facciata: I treni di Tozeur, duetto con Franco Battiato presentato con grande successo all'Eurofestival 1984 (5º posto); non viene inserita invece la canzone che fece da lato B al singolo, ovvero Le biciclette di Forlì, brano strumentale scritto dalla stessa Alice.
Tracce:
Solo un'idea
Osanna
La canzone più bella
Viaggio
Il profumo del silenzio
Carthago
Notte a Roma
Per favore non è amore
Solo un'idea
Cosa c'è che non va
hai il viso un po' tirato
che ne sai
se per me è stata solo un'idea
siamo amici ormai da sempre
ma ho voglia di tenerti qui.
Come stai,
dimmi un po'
ti senti senza nome
che ne sai
se per me
è stata solo un'idea
siamo amici come sempre
e ho voglia di tenerti qui
stretto fra le mie braccia
solo un po'... sì, lo so.
"Amarmi è troppo difficile
hai paura di deludermi
invece è molto più semplice
l'emozione di un momento
amarmi è difficile
hai paura di pentirtene
capirai... capirai... capirò."
Siamo amici ormai da sempre
è meglio non cambiare mai!
Poco fa,
guardami
c'era una luna stupenda
che ne sai
se per me
è stata solo un'idea
con attesa mi allontano
dal calore
che mi dai
presto morirò di freddo
perché so, si lo so!
"Amarmi è troppo difficile
hai paura di deludermi
invece è molto più semplice
l'emozione di un momento
amarmi è difficile
hai paura di pentirtene
invece è molto semplice
un'amica che è nel tempo."
"Amarmi è troppo difficile
hai paura di deludermi
è stata solo un'idea..."
Osanna
Non esco mai dalla mia tana
se non ho qualche necessità
e lunghe file di automobili passano
io parlo sempre col portiere
ma non ho argomenti frivoli
e mi addormento col pensiero che tutto va..
. e volano... tensioni.
La tentazione di una novità
mi stimola la fantasia
conosco gente di una certa età,
come me.
Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna...
e volano... tensioni.
Ho cancellato dalla mia realtà
tutte le inutili evasioni
e mi addormento col pensiero che tutto va.
Io voglio amici da difendere da amare,
da considerare
nel tempo e nel silenzio io non cambierò mai...
per loro.
Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna, Osanna.
La canzone più bella
La sala è vuota
e le due donne ballano
si divertono, uniche.
A risate incandescenti i
tuoi sensi un po' confusi reagiscono
a un'idea fuori c'è la luna
e le due donne ballano
e ti sfiorano l'anima!
Animali incomprensibili nella ragione è
l'istinto che ti perde l'anima!
Voglia di amare amore e solitudine!
No, non nasconderti
tu non puoi oh no,
tu non vuoi perderti
tu non vuoi oh, o sì?!
Sei esasperato ma,
credimi oh, se non vuoi convincerti,
guardale e capirai, oh!
E la sala è vuota
e le due donne ballano
senza musica, uniche!
Delicate e inafferrabili
si muovono e la luna
è già più bella!
Poi ti prendono per mano
e con amore ti fanno ballare la canzone più bella
"il battito del loro... cuore"!
No, non nasconderti tu non puoi oh no,
tu non vuoi perderti tu non vuoi oh, o sì?!
Sei esasperato ma, credimi oh, se non vuoi convincerti,
guardale e capirai, oh!
No, non nasconderti!
Viaggio
Lo lo so tu lo sai
è l'ora del viaggio
andiamo senza meta
verso il tempo che ci aspetta.
Questo è il treno
mi ricorda tante cose.
Guardi me guardo te chiudi gli occhi
dormi già.
Quante bugie sul Baltico
mi avevi raccontato di gnomi
che cercavan casa all'ortomercato
ti prendo in giro candida
pensando a San Francisco
mi fissi seriamente
poi ti volti e ridi già.
Guardi me guardo te
fuori il sole scotta un po
la tua faccia abbronzata
mi ricorda le Bahamas
ah! Mi ricorda tante cose.
Guardi me guardo te
chiudi gli occhi dormi già.
Quante bugie sul Baltico
mi avevi raccontato di gnomi
che cercavan casa all'ortomercato
ti prendo in giro candida pensando
a San Francisco mi fissi seriamente
poi ti volti e ridi già.
Siamo a Parigi teneri tenendoci per mano
ci incamminiamo poi scendiamo giù
dai marciapiedi
snobbiamo tre taxisti antipatici e arroganti
e ci specchiamo in facce assenti
lungo i boulevards.
Siamo a Parigi teneri tenendoci per mano oh!
Il profumo del silenzio
Mh!... mh!... mh!... mh!... mh!... mh!...
Elena bambola, Elena sss!
Elena piccola bambola
nel tuo silenzio c'è l'intimità
ore infinite che tornano a noi.
Elena dolce non sorride mai
lei parla poco con gli occhi di più
amica che non tradisce
chi sei?
Pupazzi strani
Pierrot tristi nella mia stanza
cappelli, libri e sassi
per fermare il tempo.
E' caduto il vento
durante la sera
profuma il silenzio per me...
Ed è già sera a casa mia
le mani assorbono l'umidità
c'è gente che torna e gente che va.
Pupazzi strani
Pierrot tristi nella mia stanza
cappelli, libri e sassi
per fermare il tempo.
Pupazzi strani
Pierrot tristi nella mia stanza
cappelli, libri e sassi
per fermare il tempo.
Carthago
Lungo le spiagge dell'Adriatico
playboy di serie che passeggiano
atteggiamenti da superuomo
mi fanno ridere,
troppo ridere.
Juke-box che suonano
senza tregua le mie prigioni
sono stereofoniche dolci signore
si divertono
non vedo come,
ma si divertono.
Quando è Natale tutto s'illumina
le settimane bianche si allungano.
"Chery" hai prenotato per Malibù
o preferisci Buenos Aires.
Ho speso tutto anche la fantasia
per regalare qualche pensiero in più
Sine qua non Carthago delenda est
Avanti Cristo 146.
Un'estate fa
camminavo a sud
di Cartagine
giochi d'ombra su
le rovine a sud
di Cartagine. Oh, Oh!
Lungo le spiagge a Rio de Janeiro
la pelle brucia
disidratandosi
elettrizzanti le notti al "Canesten"
è Carnevale e qui
tutto è musica l'immagine e di tanta felicità.
Ci si vuol bene solo a colori Sine
qua non Carthago delenda est
Avanti Cristo 146.
Un'estate fa camminavo a sud di Cartagine giochi d'ombra su le rovine a sud di Cartagine.
Un'estate fa camminavo a sud
di Cartagine
giochi d'ombra su
le rovine a sud di Cartagine.
Notte a Roma
Le nuvole
che passano
parentesi
di paranoie
assiomi che
ci uniscono
nell'anima,
nella realtà
Lontano forse a sud
la gente parla già
di cosa porterà l'estate
e noi stiamo così
a raccontarci che
possiamo ridere insieme.
La notte è magica
a Roma unica
le tue mani stanche di aspettare mi accarezzano
mi stringo forte a te
perché, forse, ti amo!
Nel vento, ti amo!
Lontano forse ad est
la gente dorme già
avvolta in petali d'oro
e noi stiamo così alteri
e fragili felici di essere insieme.
La notte è magica a Roma
unica nelle strade perse della storia
cambia il vento mi stringo forte a te
perché, forse,
ti amo!
Nel vento,
ti amo!
Per favore, non è amore
Cercami,
per favore cercami parlami,
per favore parlami
guardami oh,
non lasciarmi qui sotto
dentro il tunnel del mare infinito.
Dentro i bar di una certa categoria
la sporcizia è il tappeto di garanzia
anche noi
ogni tanto vi entriamo
per affogare disastri in un Ballantines.
Capirai quando il sole verrà
e ti brucerà.
Una spiaggia bianca a sud
in un mare limpido tutto tace
e fa freddo un po'
e la testa gira.
Una voce armonica da uno scoglio dietro me
mi domanda che cosa c'è ride dolcemente.
Verità che mi coglie di sorpresa tu stai lì in silenzio coi fatti tuoi
cercami per favore
cercami per favore
certo non è amore.
Piangerai quando a tutto ti abituera.
Una spiaggia bianca a sud in un mare limpido tutto tace
e fa freddo un po' e la testa gira.
Una voce armonica da uno scoglio dietro me
mi domanda che cosa c'è ride dolcemente.
Sono stanca e guardami dammi un goccio di serenità
oppure va via.
Zu nah am feuer. -
tomiva57.
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Gioielli rubati
Da Wikipedia
Gioielli rubati è un album della cantautrice italiana Alice, pubblicato nel 1985.
L'album è una raccolta di brani tratti dal repertorio di Franco Battiato, riletti da Alice in maniera del tutto personale e suggestiva, al punto da essere premiata come interprete femminile dell'anno con la Targa Tenco.
Gioielli rubati fu arrangiato da Roberto Cacciapaglia e missato al Power Station Studio di New York. Fu anche l'ultimo album di Alice prodotto da Angelo Carrara, che aveva curato la produzione di tutti i suoi lavori dal 1980 (Capo Nord).
Prospettiva Nevski uscì anche su singolo ottenendo un buon piazzamento in classifica, ed è tuttora una delle interpretazioni più ricordate di Alice, nonché una delle sue migliori in assoluto; Prospettiva Nevski è anche uno dei brani cui la cantante è più legata e non ha mai smesso di eseguirlo dal vivo.
Anche Summer on a solitary beach fu utilizzata per la promozione in Italia e uscì come singolo in Germania, dove l'album riscosse un buon successo, così come in Austria e Svizzera, dove stazionò nelle zone medio-alte della classifica per diverse settimane.
Luna indiana, secondo singolo estratto per il mercato italiano, costituisce un'eccezione poiché il testo fu scritto per l'occasione da Francesco Messina (in origine era soltanto una traccia strumentale contenuta nell'album di Battiato L'era del cinghiale bianco) e può essere considerato alla stregua di un inedito.
Tracce
Prospettiva Nevski (Franco Battiato) (da Patriots, 1980) - 3:39
Il re del mondo (Franco Battiato) (da L'era del cinghiale bianco, 1979) - 4:55
Mal d'Africa (Franco Battiato) (da Orizzonti perduti, 1983) - 4:25
Segnali di vita (Franco Battiato) (da La voce del padrone, 1981) - 4:17
Le aquile (Franco Battiato, testo tratto dal volume Statue d'acqua di Fleur Jaeggy) (da Patriots, 1980) - 3:41
Summer on a solitary beach (Franco Battiato) (da La voce del padrone, 1981) - 5:29
Gli uccelli (Franco Battiato) (da La voce del padrone, 1981) - 3:17
Un'altra vita (Franco Battiato) (da Orizzonti perduti, 1983) - 3:18
Luna indiana (Messina, Franco Battiato) (da L'era del cinghiale bianco, 1979) - 3:18
Prospettiva Nevski
[Franco Battiato]
Un vento a trenta gradi sotto zero
incontrastato sulle piazze vuote e contro i campanili
a tratti come raffiche di mitra
disintegrava i cumuli di neve.
E intorno i fuochi delle guardie rosse accesi per scacciare i lupi
e vecchie coi rosari
e intorno i fuochi delle guardie rosse accesi
per scacciare i lupi
e vecchie coi rosari.
Seduti sui gradini di una chiesa
aspettavamo che finisse messa
e uscissero le donne
poi guardavamo con le facce assenti
la grazia innaturale di Nijinski.
E poi di lui si innamorò perdutamente il suo impresario
e dei balletti russi
e poi di lui si innamorò perdutamente il suo impresario
e dei balletti russi.
L'inverno con la mia generazione
le donne curve sui telai
vicino alle finestre
un giorno sulla prospettiva Nevski
per caso vi incontrai Igor Strawinski.
E gli orinali messi sotto i letti
per la notte e un film di Eisenstein sulla rivoluzione.
E gli orinali messi sotto i letti
per la notte e un film di Eisenstein sulla rivoluzione.
E studiavamo chiusi in una stanza
la luce fioca di candele e lampade a petrolio
e quando si trattava di parlare
aspettavamo sempre con piacere.
E il mio maestro mi insegnò
com'è difficile trovare l'alba
dentro l'imbrunire
e il mio maestro mi insegnò
com'è difficile trovare
l'alba dentro l'imbrunire.
Il re del mondo
[Franco Battiato]
Strano come il rombo degli aerei da caccia un tempo stonasse con il ritmo delle piante al sole sui balconi. E poi silenzio, e poi lontano il tuono dei cannoni a freddo e dalle radio dei segnali in codice. Un giorno in cielo, fuochi di Bengala la pace ritornò ma il Re del Mondo ci tiene prigioniero il cuore. Nei vestiti bianchi a ruota echi delle danze Sufi nelle metro giapponesi oggi macchine d'ossigeno. Più diventa tutto inutile e più credi che sia vero e il giorno della fine non ti servirà l'inglese. E sulle biciclette verso casa la vita ci sfiorò ma il Re del Mondo ci tiene prigioniero il cuore.
Mal d'Africa
[Franco Battiato]
Dopo pranzo si andava a riposare cullati dalle zanzariere e dai rumori di cucina. Dalle finestre un po' socchiuse spiragli contro il soffitto e qualche cosa di astratto si impossessava di me. Sentivo parlare piano per non disturbare ed era come un mal d'Africa. Mal d'Africa. Saturday night I'm a dreamer I can't live without you on my own lies a photograph. Please come back and stand by me. Con le sedie seduti per la strada pantaloncini e canottiera col caldo che faceva. Da una finestra di ringhiera mio padre si pettinava l'odore di brillantina si impossessava di me. Piacere di stare insieme solo per criticare ed era come un mal d'Africa. Mal d'Africa. Saturday night I'm a dreamer I can't live without you on my own lies a photograph. Please come back and stand by me.
Segnali di vita
[Franco Battiato]
Il tempo cambia molte cose nella vita, il senso, le amicizie, le opinioni. Che voglia di cambiare che c'è in me si sente il bisogno di una certa evoluzione sganciata dalle regole comuni da questa falsa personalità. Segnali di vita nei cortili e nelle case all'imbrunire le luci fanno ricordare le meccaniche celesti. Rumori che fanno sottofondo per le stelle lo spazio cosmico si sta ingrandendo e le galassie si allontanano. Ti accorgi di come vola bassa la mia mente è colpa dei pensieri associativi se non riesco a adesso a stare qui. Segnali di vita nei cortili e nelle case all'imbrunire le luci fanno ricordare le meccaniche celesti. Le luci fanno ricordare le meccaniche celesti.
Le aquile
[Fleur Jaeggy, Franco Battiato]
Il vento gonfiava le mie vesti. Di veramente stabile erano le mie scarpe nere alle cavigliere ortopediche. Un tempo passavo ore in palestra. Continuai a inseguirla per inerzia. La vidi stagliarsi tra alberi e cielo e dopo un piccolo volo camminare monca e rapida avrete anche voi visto camminare le aquile.
Summer on a solitary beach
[Franco Battiato]
Passammo l'estate
su una spiaggia solitaria
e ci arrivava l'eco
di un cinema all'aperto
e sulla sabbia un caldo tropicale dal mare.
E nel pomeriggio
quando il sole ci nutriva
di tanto in tanto un grido
copriva le distanze
e l'aria delle cose diventava irreale.
Mare mare mare
voglio annegare portami
lontano a naufragare.
Via via via da queste sponde
portami lontano sulle onde.
A wonderful summer
on a solitary beach against
the sea "Le Grand Hotel
Sea-Gull Magique"
mentre lontano un minatore bruno tornava.
Mare mare mare
voglio annegare
portami lontano a naufragare.
Via via via da queste sponde
portami lontano
sulle onde.
Gli uccelli
[Franco Battiato]
Volano gli uccelli volano nello spazio tra le nuvole con le regole assegnate a questa parte di universo al nostro sistema solare. Aprono le ali scendono in picchiata atterrano meglio di aeroplani. Cambiano le prospettive al mondo voli imprevedibili ed ascese velocissime traiettorie impercettibili codici di geometria esistenziale. Migrano gli uccelli emigrano con il cambio di stagione. Giochi di aperture alari che nascondono segreti di questo sistema solare. Aprono le ali scendono in picchiata atterrano meglio di aeroplani. Cambiano le prospettive al mondo voli imprevedibili ed ascese velocissime traiettorie impercettibili codici di geometria esistenziale. Volano gli uccelli volano nello spazio tra le nuvole con le regole assegnate a questa parte di universo al nostro sistema solare.
Un'altra vita
[Franco Battiato]
Certe notti per dormire mi metto a leggere e invece avrei bisogno di attimi di silenzio. Certe volte anche con te e sai che ti voglio bene mi arrabbio inutilmente senza una vera ragione. Sulle strade al mattino il troppo traffico mi sfianca mi innervosiscono i semafori e gli stop e la sera ritorno con malesseri speciali. Non servono tranquillanti o terapie ci vuole un'altra vita. Su divani abbandonati a telecomandi in mano storie di sottofondo Dallas e i Ricchi Piangono. Sulle strade la terza linea del metrò che avanza e macchine parcheggiate in tripla fila e la sera ritorno con la noia e la stanchezza. Non servono eccitanti o ideologie ci vuole un'altra vita.
Luna indiana
[Francesco Messina, Franco Battiato]
Quel tè preso in Rajastan.
Sai mi emoziona e poi penso al Taj Ma hall.
Preghiere, echi senza fine,
profumi cerco tra i giardini
che cosa pensano gli dei di noi.
Fiabe eroi di più leggende
amori e storie di re con regine quasi sante.
E poi sola.
Profumi di uno stagno
lunghe sere per scoprire
luce della luna
che il tempo passa e noi non siamo dei.
Luce della luna il tempo
passa e noi
non siamo dei.. -
tomiva57.
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Park Hotel
Da Wikipedia
Park Hotel è un album della cantautrice italiana Alice, pubblicato nel 1986.
L'album segna una svolta artistica e personale per l'artista. Questa nuova fase è contraddistinta da testi più introspettivi, arrangiamenti più raffinati, e anche da un nuovo modo di concepire l'attività di musicista, a cominciare dall'apparire: tutto assume un aspetto più essenziale ed esistenziale.
Park Hotel è il primo album prodotto da Francesco Messina, già designer, art-director, nonché musicista, autore e infine compagno della stessa Alice, di cui produrrà tutti i lavori dal 1986 in poi. Nel disco hanno suonato Jerry Marotta, Phil Manzanera, Tony Levin, e Michele Fedrigotti, musicista col quale Alice ha più volte collaborato.
Nel 1985, Juri Camisasca scrive il brano, Nomadi per la cantautrice Giuni Russo, ma non potendolo incidere, a causa dell'ostracismo, da parte della sua discografica Caterina Caselli, lo affida, per inciderlo all'amica Alice. Successivamente, Franco Battiato ne inciderà una cover, inserendolo nel 1988 all'interno dell'album Fisiognomica, e finalmente Giuni Russo, lo inciderà nel 1998, inserendolo all'interno dell'album Voce prigioniera, in versione "live".
Il brano Conoscersi fu pubblicato come singolo in Germania, in una versione differente rispetto a quella contenuta nell'lp.
Park Hotel ottenne un buon successo in Svezia, Germania, Austria e Svizzera, meno in Italia.
Tracce
Il senso dei desideri (Alice, Di Martino, Cosentino) - 4:11
Viali di solitudine (Messina, Liverani) - 4:02
Conoscersi (Messina, Alice, Liverani) - 3:15
Città chiusa (Cosentino, Zitello) - 4:20
Nuvole rosse (Alice, Fasolino, Alice) - 3:59
Luci lontane (Messina, Alice) - 5:12
Nomadi (Camisasca) - 4:35
Volo di notte (Messina, Alice) - 5:02
Segni nel cielo (Messina, Alice, Liverani) - 4:02
Il senso dei desideri
Complicità invisibili nei tuoi occhi su di me;
seguimi per un attimo, ti porto dove non sai.
Risaliamo la corrente lungo il fiume del desiderio,
verso mete sconosciute al mondo.
Seguimi, ti porto dove non sai.
Soli nell´oscurità, dopo il tramonto dei pensieri;
silenzi intrecciati ai nostri sensi,
e m´inginocchierò vicino ma non troppo
all´area dell´amore ma vicino a te.
Risaliamo la corrente lungo il fiume del desiderio,
verso mete sconosciute al mondo.
Seguimi, ti porto dove non sai.
Soli nell´oscurità, dopo il tramonto dei pensieri;
silenzi intrecciati ai nostri sensi,
e m´inginocchierò vicino ma non troppo
all´area dell´amore ma vicino a te.
Soli nell´oscurità, dopo il tramonto dei pensieri;
silenzi intrecciati ai nostri sensi,
e m´inginocchierò vicino ma non troppo
all´area dell´amore ma vicino a te.
. -
tomiva57.
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Viali di solitudine
Oramai anche l´autunno è andato via,
che profumo nell´aria
e da qui vedo il giardino dietro casa:
paradiso personale.
Oh cos´è che mi fa stare alla finestra
per ore a guardare gente
che cammina verso il viale
chiusa in mondi
che son sempre muti tra di loro,
mondi che non s´incontrano mai.
Qualche cosa poi mi ricorda un´altra vita:
è un aereo nel cielo.
Oh my love,
forse ci ritroveremo ancora insieme
sui gradini di Versailles
coperti dalla neve
o a scaldarci un poco in un caffè
vicino al Louvre,
giorni che non dimenticherò.
Oh my love,
restiamo insieme ancora un pò
così tra la gente
che cammina sola lungo i viali,
chiusa in mondi
che son sempre muti tra di loro,
mondi che non s´incontrano mai.
Conoscersi
Perchè le ombre dentro i laghi spaventano?
(Onde spirali elettromagnetiche)
Perchè più in alto verso il sole congelerei?
(Infundiboli cronosinclastici spaziali)
C'è tra di noi qualche cosa che non si può capire,
spiegami almeno perchè, come lo troverò.
Ci riuscirò.
Perchè chiamiamo antichi i tempi più giovani?
(Polvere, anelli immateriali)
Perchè i colori all'imbrunire ci chiamano?
(Giorni, stagioni di mondi paralleli) C'è tra di noi qualche cosa che non si può capire,
spiegami almeno perchè,
come lo troverò.
Ci riuscirò.
Mai non farò riposare la mia curiosità.
Tu non potrai mai capire che non mi legherai. Ti sfuggirò.
Nuvole rosse
Pulviscoli invisibili di energia ci nutrono.
Le forze che governano l´atomo ci muovono.
Gente incapace di osservare il mondo,
l´India delle colonie inglesi creò scuole di spie,
(Incantatori di serpenti)
falsi fachiri, santi ed eroi di ogni età nel fiume Gange,
vecchi e bambini a dorso di elefanti.
Dove si incontrano?
I cercatori di verità, nelle baie,
per strada o nei conventi.
Nuvole rosse si inseguono
come treni sulle linee dell´Orient-Express.
Le forze che governano credono di muoverci:
gente incapace di osservare il mondo.
L´aria di Sigonella profuma già di Libano.
(Scuole di guerra, incantatori di passanti)
Irreversibilmente non si sa più in chi credere:
nei campi di papaveri o nei greci.
Dove si incontrano?
I cercatori di verità, pronti al viaggio con tende e sacchia pelo mentre la luna, temibile,si nutre di uomini e maree.
Nomadi
Nomadi che cercano gli angoli della tranquillità
nelle nebbie del nord e nei tumulti delle civiltà
tra i chiari scuri e la monotonia
dei giorni che passano
camminatore che vai
cercando la pace al crepuscolo
la troverai
alla fine della strada.
Lungo il transito dell'apparente dualità
la pioggia di settembre
risveglia i vuoti della mia stanza
ed i lamenti della solitudine
si prolungano
come uno straniero non sento legami di sentimento.
E me ne andrò
dalle città
nell'attesa del risveglio.
I viandanti vanno in cerca di ospitalità
nei villaggi assolati
e nei bassifondi dell'immensità
e si addormentano sopra i guanciali della terra
forestiero che cerchi la dimensione insondabile.
La troverai, fuori città
alla fine della strada.
Volo di notte
Ogni viaggio che fai
cambi un poco di più,
ogni cosa che scopri ti avvicini di più.
Qualche volta, lo sai,
io ti aspetto anche se non vuoi:
è l´attesa del fuoco che non brucia.
Adesso lo so che c´è un filo che unisce già
proprio come il maestro a Margherita,
la via degli alchimisti sai che c´era già.
Se capiterà aspetterò, senza forzare mai oh
mai confini che stabilirò
interni al cerchio in cui entrai con te.
Volo di notte sfruttando la luna,
volo di notte cercando segreti.
Ogni volta che vai in paesi lontani,
ogni volta che torni sai qualcosa di più.
Questo è un dono lo so,
regalato da un´aquila.
Seguo solo un fuoco dall´interno,è una danza in mezzo a un cielo che c´era già.
Se capiterà aspetterò,
senza tradire mai
oh mai richiami che io seguirò.
Senza forzare mai oh mai confini
che stabilirò interni
al cerchio in cui entrai con te.
Volo di notte sfruttando la luna,
volo di notte cercando segreti.
Segni nel cielo
Hei ma chi sei?
Io non ti avevo visto
mai da noi, come ti va?
Io non ero stata mai da voi.
Maghi e marziani
che ci spiano,
maghi e marziani
che ci scrivono lettere d´amore
per spiegarci un pò:
sembran stelle cadenti
d´estate mentre d´inverno
ci sembran comete.
Beati voi che non avete visto mai
oh mai le assurdità
di chi rovina il mondo
e poi se ne va.
Maghi e marziani
che ci guardano,
maghi e marziani
che ci mandano musiche d´amore
per spiegarci un pò.
Anche le fate son tristi per noi. Angeli e UFO son sopra di noi:
sembran stelle cadenti d´estate
mentre d´inverno ci sembran comete.. -
tomiva57.
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Elisir
Elisir è un album del 1987 della cantautrice italiana Alice.
Originariamente era stato concepito come album live, ma fu poi deciso di registrare in studio alcuni brani del passato con nuovi arrangiamenti di Francesco Messina. Tra gli altri, hanno collaborato Marco Guarnerio (agli arrangiamenti) e Michele Fedrigotti (supervisione).
L'album contiene anche un inedito (Nuvole) e una cover dei Beatles (The fool on the hill): il transfer del brano è stato realizzato proprio negli Abbey Road Studios.
Notte a Roma presenta una lieve modifica nella strofa iniziale, rispetto alla versione originale contenuta nell'album Falsi allarmi (1983); Hispavox è la nuova versione di Rumba rock (già pubblicata nell'album Capo Nord del 1980), così reintitolata per l'arrangiamento spagnoleggiante.
L'album è stato premiato dalla critica tedesca. In Italia è stato presentato nella trasmissione musicale "DOC" (1988), attraverso le esecuzioni dal vivo di tutti i brani, con tutti i musicisti.
La grafica e la copertina dell'album sono state utilizzate l'anno successivo per una raccolta dal titolo Kusamakura, pubblicata solo in Giappone. Kusumakura attinge dagli album Park Hotel ed Elisir, e contiene Le scogliere di Dover, prima versione del brano Cieli del nord (poi inserito ne Il sole nella pioggia) presentata al World Song Popular Festival Yamaha di Tokyo.
Tracce
Nuvole (Alice, Tuni, Messina) - 5:13
Il vento caldo dell'estate (Alice, Battiato, Pio) - 4:26
Notte a Roma (Alice) - 4:14
Hispavox (Alice, Battiato, Pio) - 5:03
I treni di Tozeur (Battiato, Cosentino, Battiato, Pio) - 4:23
The Fool on the Hill (Lennon, McCartney) - 3:32
Una notte speciale (Alice, Battiato, Pio) - 4:40
La mano (Alice) - 5:46
Nuvole
Nuvole, si inseguono cercandosi le nuvole,
son vecchi dirigibili le nuvole,
nuvole a quanti amanti parlano le nuvole
nel cielo sopra noi
mi chiedo a chi appartengono
mi volto e trovo l'orizzonte dei tuoi occhi
intriso di ricordi e di sogni e di nuvole.
Giorni passati a scrutare nel cielo
segnali lontani,
figure straniere così,
senza cercare di più.
Nuvole/ ma quanti mondi vedono le nuvole
dal cielo sopra noi
mi chiedo se ci parlano
mi volto e trovo l'orizzonte. dei tuoi occhi intriso
di racconti e di luci e di nuvole.
Giorni passati a scrutare nel cielo
segnali lontani,
figure straniere ragioni di vita sentite dal cuore così, senza volere di più.
. -
tomiva57.
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Il vento caldo dell'estate
Una notte a Roma
Hispavox
Sentivo l'odore amaro di cenere
le donne pesanti e uguali a cent'anni fa
fontane con tanta acqua da perdere
e terra spaccata e secca dal piangere.
Montagne così appiattite da crudeltà
ricordi che mi riportano sempre qua
e dimmi amore mio
che amore sei ti amo
solo per quello che non mi dai.
Uh uh olè olè uh uh olè olè
. E l'alba mi colse piena di nudità
seduta sopra i gradini di un vecchio bar
c'è un cane randagio e pigro accanto a me
c'è un fiore che sta cercando di crescere.
Il freddo ha comprato il cuore della città
il caldo ha asciugato il sangue arenato qua
la neve non ha più voglia di scendere
ed io non ho più voglia di ridere.
Uh uh olè olè uh uh olè olè.
Uh uh olè olè uh uh olè olè.
I treni di Tozeur
Nei villaggi di frontiera
guardano passare i treni
le strade deserte di Tozeur
da una casa lontana
tua madre mi vede
si ricorda di me
delle mie abitudini.
E per un istante ritorna la voglia di vivere,
a un'altra velocità
passano ancora lenti i treni per Tozeur.
Nelle chiese abbandonate
si preparano rifugi e nuove astronavi
per viaggi interstellari
in una vecchia miniera
distese di sale e un ricordo di me
come un incantesimo.
E per un istante ritorna la voglia di vivere,
a un'altra velocità passano ancora lenti i treni per Tozeur.
Nei villaggi di frontiera
guardano passare i treni per Tozeur.
The fool on the hill
Day after day, alone on a hill.
The man with the foolish grin is keeping perfectly still.
But nobody wants to know him.
They can see that he's just a fool.
And he never give an answer.
But the fool on the hill sees the sun going down.
And the eyes in his head see the world spinning round.
Well on the way, head in a cloud.
The man of a thousand voices talking perfectly loud.
But nobody ever hears him.
Or the sound he appears to make.
And he never seems to notice.
But the fool on the hill sees the sun going down.
And the eyes in his head see the world spinning round.
Day after day, alone on a hill.
The man with the foolish grin is keeping perfectly still.
And nobody seems to like him.
They can tell what he wants to do.
And he never shows his feelings.
But the fool on the hill sees the sun going down.
And the eyes in his head see the world spinning round.
He never listens to them.
He knows that they're fools.
They don't like him...
The fool on the hill sees the sun going down.
And the eyes in his head see
the world spinning round.
Una notte speciale
Strane donne col ventre
offeso danzano sui tacchi a spillo
danzano questa notte
intorno a un fuoco immaginario
zingari coperti d'oro zingari che sono senza tempo.
Noi senza dignità
oltre la montagna scopriamo l'amore qui,
qui senza falsità noi ci amiamo
come la mente non sa.
Mantelli avvolti in corpi antichi
coprono le biciclette corrono lentamente su strade buielastricate
corrono incontro al niente
corrono incontro all'infinito.
Noi senza dignità
oltre la montagna scopriamo l'amore qui,
qui senza falsità noi ci amiamo
come la mente non sa.
Noi senza dignità
oltre la montagna scopriamo l'amore qui,
qui senza falsità noi ci amiamo
come la mente non sa...
La mano
Strade bagnate
semafori spenti
come un'alba
che non sa
che cosa è il sole
io mi muovo io cammino
cosa cerco mi avvicino.
Una mano, oh è la mano
mi confondo, non capisco.
Così la notte mi prende per mano mi fa compagnia la notte
con un sorriso, un'idea una bianca follia con anima è una necessità.
E nel buio seguirò ombre e giuste vibrazioni
notte, la tua mano nel silenzio è una musica che va
è una musica che non finirà,
non finirà, non finirà mai, mai, mai.
Strade bagnate
semafori spenti come un'alba che non sa
che cosa è il sole io mi muovo
io cammino cosa cerco mi avvicino.
Una mano, oh è la mano mi confondo, non capisco.
Così la notte mi prende per mano mi fa compagnia la notte con un sorriso,
un'idea una bianca follia con anima è una necessità.
E nel buio seguirò ombre e giuste vibrazioni
notte, la mia mano nel silenzio
è una musica che va
è una musica che non finirà!
. -
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Mélodie passagère
Da Wikipedia
Mélodie passagère è un album della cantautrice italiana Alice, pubblicato nel 1988, con l'accompagnamento al pianoforte di Michele Fedrigotti.
L'album è sottointitolato Alice canta Satie, Fauré, Ravel, poiché riprende arie e lieder dei tre compositori francesi. Mélodie passagère fu pubblicato dopo diversi concerti (come quello tenuto alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano), sempre con l'accompagnamento al pianoforte di Michele Fedrigotti.
Chanson d'amour fu utilizzata per la promozione televisiva.
La foto sul retro della copertina è tratta da un servizio di Fulvio Ventura (abiti di Mariella Burani), che apparve in un articolo dell'epoca sulla rivista "Max".
Tracce
Les anges (Satie) - 1:40
Sylvie (Satie) - 1:57
Elégie (Satie) - 1:43
Chanson d'amour (Fauré) - 2:32
Barcarolle (Fauré) - 1:40
Après un reve (Fauré) - 1:39
Adieu (Fauré) - 1:58
Gnossienne n.4 (Satie) - 2:38
Air du poète (Satie) - 0:48
Spleen (Satie) - 0:40
Daphénéo (Satie) - 1:10
Air du rat (Satie) - 0:40
Chanson médiévale (Satie) - 1:24
Chanson (Satie) - 1:11
Kaddish (Ravel) - 4:02
Gnossienne n.1 (Satie) - 3:48
Hymne (Satie) - 4:39
Pie Jesu (Fauré) - 4:18
Les anges
Sylvie
Elle est si belle, ma Sylvie,
que les anges en sont jaloux;
l'amour sur sa lèvre ravie laissa son baiser le plus doux.
Ses yeux sont de grandes étoiles,
sa bouche est faite de rubis,
son âme est un zénith sans voiles,
et son coeur est mon paradis;
ses cheveux sont noirs comme l'ombre,
sa voix plus douce que le miel,
sa tristesse est un pénombre
et son sourire un arc-en-ciel.
Elle est si belle, ma Sylvie,
que les anges en sont jaloux;
l'amour sur sa lèvre ravie laissa son baiser le plus doux.
Elègie
J´ai vu décliner comme un songe, cruel mensonge!
Tout mon bonheur.
Au lieu de la douce espérance, l´ai la souffrance et la douleur.
Autrefois ma folle jeunesse chantait sans cesse l´hymne d´amour.
Mais la chimère caressée s´est effacée en un seul jour.
J´ai dû souffrir mon long martyre sans le maudire, sans soupirer.
Le seul remède sur la terre, à ma misère, est de pleurer.
Chanson d'amour
Daphènèo
Air du rat
Chanson mèdieval
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