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tomiva57.
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Capo nord
Canzoni
1: Il vento caldo dell'estate
2: Bazar
3: Sara
4: Lenzuoli bianchi
5: Una sera di novembre
6: Sera
7: Beal
8: Rumba rock
9: Guerriglia urbana
Il vento caldo dell'estate
Bazar
Sospesa a un filo d'argento
la piazza e tutta la città
se parlo forte mi ascolto
e l'alba mi accarezzerà.
Bevo acqua ossigenata
prendo una pipa mi stendo sull'erba
e fumo oppio al largo del Bazar.
Scatolette, surgelati
come le mosche che volano a strati
voglio respirare a questa età.
Due dita a un palmo dal naso
io gioco a tombola in un club "in"
considerando l'imbroglio
sto al gioco forse servirà.
Bevo acqua ossigenata
prendo una pipa mi stendo sull'erba
e fumo oppio al largo del Bazar.
Scatolette, surgelati
come le mosche che volano a strati
voglio respirare a questa età.
No, non fatemi morire a questa età
...è un Bazar che non mi va.
Bevo acqua ossigenata
prendo una pipa mi stendo sull'erba
e fumo oppio al largo del Bazar.
Scatolette, surgelati
come le mosche che volano a strati
voglio respirare a questa età.
...non lasciatemi morire a questa età
...no, è un Bazar che non mi va.
Sarà
Lenzuoli bianchi
Vicino al mare
c'è un ombrellone al sole
noi due distesi
a rosolarci un po'
Vicino al sole
c'è un'astronave vuota
e un marinaio assente
guarda perplesso in su.
Tre biciclette
sono appoggiate a un palo
è una famiglia arzilla
che è andata a far pipì.
Lenzuoli bianchi
come bandiere arrese
stanno a indicar candeggi
reclamizzati qui.
Un cane inglese
in cerca del padrone
mi annusa i piedi
mi guarda e se ne va
E gli occhi del mio uomo
fissi su una svedese
o forse è inglese
quel cane fermo là.
Tarchiate idee
volano basse a terra
forse conchiglie pazze
come chi è steso qua
E chiazze nere
nell'acqua ondeggiano
sono macchiette d'olio
petrolio o chissà che.
Tre biciclette
sono appoggiate a un palo
è una famiglia arzilla
che è andata a far pipì.
Lenzuoli bianchi
come bandiere arrese
stanno a indicar candeggi
reclamizzati qui.
Lenzuoli bianchi
come....
Una sera di novembre
Strane sensazioni
queste tue mani
mille delusioni
dentro una parola.
Occhi troppo intensi
tacciono le voci
guido la mia ombra
sopra la tua faccia.
E' una sera di novembre
fuori piove e un cane abbaia
brividi sulla mia pelle
dicono che io ti amo.
Strane sensazioni
queste tue mani
mille delusioni
dentro una parola.
Occhi troppo intensi
tacciono le voci
guido la mia ombra
sopra la tua faccia.
E' una sera di novembre
fuori piove e un cane abbaia
brividi sulla mia pelle
dicono che io ti amo.
Bael
Sera
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera.
In quest'atmosfera noi tiriamo a sera
il fumo dalle orecchie è la cosa più sincera
le lingue come spade tagliano la cera
la luce dei diamanti mette in ombra quella vera.
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera.
La sera è complice.
La sera è fragile.
La sera è semplice.
La sera è inutile.
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera.
E scorrono le mani su una schiena stanca
e strillano bambini in ogni circostanza
e suonano campane piene di arroganza
e pendono due labbra dalla tua pazienza.
Sera è sempre sera
noi qua facciamo sera.
La sera è complice.
La sera è fragile.
La sera è semplice.
La sera è inutile.
Nel sonno di un minuto scorre una vita intera
nell'angolo ad imbuto getto la pelle vera
sul letto mio di seta colgo la Primavera
nel fondo di un cassetto prendo la tua natura.
Sera è sempre sera
noi qua facciamo... sera!
Rumba rock
guerriglia urbana
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