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tomiva57.
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La mia poca grande età (1975)
Dopo aver inciso i tre singoli per la Carosello, con il suo nome di battesimo Carla Bissi, l'artista si prende una pausa. Grazie all'aiuto dei Pooh, Alice riesce a firmare un contratto con la CBS e realizzare il suo primo LP "La Mia Poca Grande Età" inciso col nome d'arte Alice Visconti, che vede luce nel 1975 e dal quale sarà estratto il singolo "Io Voglio Vivere", che passerà un po' in sordina nel nostro Paese, ma che otterrà più successo in Germania e in terra spagnola nella versione in dialetto castigliano come "Dice Que He Sido Infiel": lo stesso brano verrà anche inciso tre anni più tardi da Riccardo Fogli e avrà invece molto successo nella versione francese "L'Enfant Des Cathèdrales" interpretato da Gèrard Lenorman (il singolo uscirà anche in Italia nel 1978).
Il nuovo e interessante LP della cantante forlivese è un concept-album che narra la storia di un'adolescente che ha appena terminato gli studi: ogni brano ha un suo senso logico e una storia, che si ripete nelle successive tracce (molti incisi dei brani vengono ripetuti fra loro per dare una costruzione reale alla storia). Una ragazza innamorata del suo uomo, che deve combattere coi problemi dell'adeolescenza verso un padre troppo ostile e all'antica e che con mille sotterfugi riesce bene o male nelle sue imprese: dall'andare in vacanza con il suo boy, facendo credere ai genitori di partire in campeggio con la sua compagnia di amici, al distacco doloroso dell'amore e di una vacanza stessa finita troppo brevemente, alla voglia di essere indipendente e libera e andare a vivere con un'amica lavorando in un'altra città e essere vicina al suo amore, per non essere vittima dei continui castighi e rimproveri da parte della famiglia con la riappacificazione finale della stessa.
La ragazza in questione riuscirà brillantemente nel suo intento e non tornerà mai più indietro sui suoi passi, guardando il futuro e essere soprattutto felice della scelta che ha fatto per vivere in pieno la sua libertà e indipendenza.
All'album hanno collaborato diversi componenti dei Pooh in testi, musiche ed arrangiamenti, oltre ad altri autori di grosso calibro.
Il disco in questione è stato solo ristampato su CD esclusivamente in Giappone e per questo motivo è molto stimato e quotato in ambito collezionistico, anche se speriamo che prima o poi il miracolo si compia anche nel nostro Paese. Stesso identico destino avrà il secondo album del 1978 "Cosa Resta....Un Fiore".
Diciott'anni
Mi chiamo Alice
La mia estate
Domani vado via
Pensieri nel sole
È notte da un po'
Libera
Una casa solo mia
Sempre tu, sempre di più
Una giornata con mio padre
Io voglio vivere
Diciott'anni
Tra libri,
noia e fantasia
passa la mia giornata non è un granché,
ma cosa vuoi che
alla mia età succeda.
Questi diciott'anni belli quanto vuoi
sono la delusa fine di
tutti i sogni miei c'è che qui
tutto resta come nei giorni andati
via e non mi basta più la fantasia.
Scuola, famiglia, amici
e mai nessuno più importante
e poi all'improvviso arrivi tu fai la mia
stessa strada solite domande.
"Sabato che fai?"
Con quella tua strana faccia di chi non
sbaglia mai io non ti sopportavo
chissà com'è ch'è andata poi che adesso faccio tutto quel che vuoi.
Io senza sapere come
mai mi scopro a un tratto
grande penso ai progetti di noi
due fatti dopo l'amore.
Tutti i miei entusiasmi li hai inventati tu
della scelta di esser donna.
Io dubbi non ne ho più
me ne convinco adesso
che so ch'è la mia nuova età
se non la vivo in fretta se ne va.
Mi chiama Alice
Scusa
se a quest'ora ti ho chiamato
ma non ne potevo fare a meno
meglio se parlo piano
che se lo sveglio poi piangerà.
Loro credo torneranno presto credo
perché non gliel'ho chiesto m'hanno lasciata
con lui carino sai.
Casa da sogno qua
come vorremmo noi meno lontani
mi sembrano già i progetti che ho fatto
con te che strana voglia
ho io ti vorrei qui con me.
Credo proprio che si sia svegliato
ci sentiamo dopo ti saluto
a piedi nudi cosa fai?
Ritorna a letto adesso vai!
Io chi sono?
Beh mi chiamo Alice no,
non sono quella della favola son qui
per stare con te ora dormi un po'.
Sogna adesso favole lontane
sfioro la sua fronte con un dito.
Dio cosa non farei se fosse mio.
La mia estate
Ce ne andiamo tutti insieme
via cosa vuoi che succeda mai
siamo in tanti e poi tu
li conosci uno per uno
mamma mi ci mandi, dai!
Pronto, si mi è andata proprio bene
beh se l'ha bevuta
non so l'importante è
che ce ne possiamo andare insieme sabato va bene ciao".
Fare il pieno e poi
scappare via quanta strada
non si arriva mai ma
ce n'è voluto finalmente adesso
insieme ma che caldo che fa qua.
Stare sempre insieme
notte e giorno fare un po'
per uno a cucinare e la tenda
è stretta non si può non starci addosso
meno male che è così.
Quanti nomi sulla cartolina
per sembrare davvero in tanti
qui se per sbaglio a casa
hanno capito il movimento al ritorno sono guai.
Ultima giornata di vacanza soldi niente,
noia neanche un po'
se ci alziamo presto domattina andiamo in barca
questa notte è l'ultima.
Apro appena a casa
le valige "guarda un po'
cosa ti ho portato," "ti sei divertita?"
"Certo sono felice, solo un po' di nostalgia."
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