I Corvi sono un gruppo beat storico italiano, particolarmente noto per la canzone Un ragazzo di strada.
Storia del gruppo
I Corvi si formano a Parma nel 1965, ed iniziano ad esibirsi in vari locali dell'Emilia proponendo cover di gruppi inglesi ed americani. All'inizio del 1966 si iscrivono al 1° Torneo nazionale Rapallo Davoli, superano tutte le selezioni e, durante la finalissima, si classificano al secondo posto. Oltre che per le sonorità elettriche, hanno anche un look particolare: suonano infatti con delle mantelline nere, per richiamare l'immagine del corvo. Vengono così notati dal direttore artistico dell'Ariston, Alfredo Rossi, che li mette sotto contratto, facendo loro incidere Un ragazzo di strada, cover di I Ain't No Miracle Worker dei Brogues (un complesso i cui membri parteciperanno poi alla fondazione dei Quicksilver Messenger Service) con un testo in italiano scritto da Nisa, storico collaboratore di Renato Carosone. La canzone partecipa al Cantagiro dello stesso anno, riscuotendo un grande successo: il gruppo si esibisce con un corvo vero (chiamato Alfredo in onore del loro discografico) appollaiato sulla paletta del basso, ed alla fine della manifestazione, pur essendo un gruppo esordiente, si classificano all'ottavo posto. Nello stesso anno viene pubblicato un altro 45 giri di successo, Bang bang, con sul retro Che notte ragazzi, inserita nella colonna sonora del film omonimo diretto da Giorgio Capitani (con Philippe Leroy, Marisa Mell ed Alberto Lionello). Tutti questi brani sono inseriti nel primo album del gruppo, pubblicato nell'autunno del 1966 ed intitolato Un ragazzo di strada; da ricordare due cover di Donovan Leitch, I colori (Colours) e Volevo finirla (To Try For The Sun). Dopo altri 45 giri pubblicati nei primi mesi del 1967, tra cui Sospesa ad un filo (quest'ultima cover di I had too much to dream last night degli Electric Prunes, che li avvicina alla psichedelia), rompono il contratto con la Ariston e passano alla Bluebell, per cui pubblicano altri 45 giri con scarso successo; particolarmente interessanti Bambolina, cover di Any day now di Burt Bacharach, Datemi un biglietto d'aereo (The letter dei Box Tops) e Questo è giusto (Morning dew degli Episode six). Nel 1969 Levati abbandona il gruppo, ed è sostituito da Antonello Gabelli; pochi mesi dopo il gruppo decide di sciogliersi, e Gabelli entra nei Nuova Idea mentre Ravasini forma il gruppo Angelo e i Corvissimi e Claudio Benassi dà vita a I Nuovi Corvi, che incidono un 45 giri nel 1971 per la CAR Juke Box ed in seguito diventano il complesso che acocmpagna Marcella Bella (formati, oltre che da Benassi, da Pino Corvino, Giancarlo Lazzini, Ennio Tricomi e Franco Pulvirenti). Nel 1982 Ravasini e Levati si ritrovano e pubblicano, a nome del gruppo, una versione di Un ragazzo di strada con sonorità più moderne. Nel 1988 tornano in sala d'incisione per l'album Hanno preso la Bastiglia! (che, oltre a qualche vecchio successo, racchiude canzoni nuove come Picasso o Segni sulla pelle, con sonorità a volte vicine all'hard rock), pubblicato l'anno successivo, e riprendono l'attività dal vivo; Gianluca Antolini sostituisce al basso Ferrari (che si dedica all'attività di burattinaio, che la sua famiglia porta avanti da tre generazioni), mentre alle chitarre è presente Gabelli, in quanto Levati decide di ritirarsi. Partecipano anche alla trasmissione Vent'anni dopo, curata e presentata da Red Ronnie e trasmessa da Italia Uno, dove cantano Un ragazzo di strada. Dopo alcuni anni anche questa formazione cessa le attività; intorno al 2000 Ravasini ricostituisce un gruppo, con la stessa denominazione, ma con altri musicisti, tra cui i suoi due figli Stefano e Luigi; questa formazione è tuttora in attività. Il 18 aprile 2000 muore a 53 anni Fabrizio "Billo" Levati e domenica 31 dicembre 2006 muore a 66 anni Gimmi Ferrari. Da maggio 2009 il management del gruppo è gestito da Mauro D'Angelo. Omaggi
La loro canzone più nota, Un ragazzo di strada, è stata reincisa molte volte da vari artisti: ricordiamo, tra gli altri, Ivan Cattaneo e i Rats e nel corso del 2008 i Pooh, nell'album Beat ReGeneration. Nel 2009 è stata cantata al concerto del Primo Maggio da Vasco Rossi. I The Bastard Sons Of Dioniso ne hanno inoltre proposto una versione nel loro terzo album. I Los Gatos Negros hanno invece inciso Che strano effetto in spagnolo. Formazione
Flavio Polverigiani: tastiera (anni'70) Angelo Ravasini: voce, chitarra Fabrizio Levati: chitarra (dal 1966 al 1969) Antonello Gabelli: chitarra (dal 1969 al 1970, poi nel 1989/90) Italo Gimmi Ferrari: basso (dal 1966 al 1969) Gianluca Antolini: basso (dal 1988 fino agli anni '90) Claudio Benassi: batteria (dal 1966 fino agli anni '90) ( Massimo Armani) : chitarra solista e acustica ( dal 1990 al 2007)
1966 - Un ragazzo di strada (Ariston Ar 0152), (ristampato nel 1977 con la canzone Sospesa a un filo al posto di Resterai). 1989 - Hanno preso la Bastiglia! (Hiara Records HR 53707) 1996 - I Corvi - Il meglio (nuove registrazioni) 2007 - Ricetta antirughe (Azzurra music) 45 Giri
1966 - Un ragazzo di strada/Datemi una lacrima per piangere (Ariston Ar 0136) 1966 - Bang bang/Che notte ragazzi (Ariston Ar 0161) 1967 - Sospesa a un filo/Luce (Ariston Ar 0197) 1967 - Quando quell'uomo ritornerà/Si prega sempre quando è tardi (Ariston Ar 0227) 1967 - Che strano effetto/C'è un uomo che piange (Ariston Ar 0288) 1967 - Bambolina/Nemmeno una lacrima (Bluebell bb 3190) 1968 - Datemi un biglietto d'aereo/Questo è giusto (Bluebell bb 3196) 1969 - Ama/No bugie no (Rare sif 77514)
Un ragazzo di strada
« Tu sei di un altro mondo Hai tutto quello che vuoi Conosco quel che vale Una ragazza come te Io sono un poco di buono Lasciami in pace perché Sono un ragazzo di strada E tu ti prendi gioco di me »
Un ragazzo di strada è la canzone più nota del gruppo beat I Corvi. È una versione italiana di I ain't no miracle worker, di Nancie Mantz e Annette Tucker, interpretata dai Brogues, un complesso i cui membri poi confluiranno nei Quicksilver Messenger Service. Il testo in italiano è scritto da Nisa, storico collaboratore di Renato Carosone. La canzone partecipa al Cantagiro nel 1966 riscuotendo un grande successo.
La canzone è stata analizzata anche in saggi non esplicitamente dedicati alla musica, ad esempio, ne L'orda d'oro di Nanni Balestrini e Primo Moroni.
La versione italiana
La canzone parla di un ragazzo che si autodefinisce ragazzo di strada e che respinge una ragazza perché appartenente ad un'altra classe sociale. Non sono precisati i sentimenti che il ragazzo prova nei confronti della ragazza; egli, comunque, pensa che lei si prenda gioco di lui, e le chiede di essere lasciato in pace.
Il testo italiano è decisamente originale per il periodo, innanzitutto perché capovolge lo stereotipo della ragazza corteggiata che respinge il corteggiatore: in questo caso è il ragazzo a respingere la ragazza. Inoltre, a quei tempi (precedenti il fiorire della cosiddetta canzone impegnata) era rarissimo che in una canzone si parlasse di differenze sociali. Del resto, anche nelle successive canzoni impegnate, il tema di una relazione sentimentale fra appartenenti a diverse classi sociali è stato trattato molto raramente (una delle poche eccezioni è Le tue mani su di me di Venditti).
L'interpretazione dei Corvi fa risaltare ancor di più le differenze fra il ragazzo (che canta in prima persona) e la ragazza: quando ci si riferisce a lei, il tono della voce è cantilenante e leggermente strascicato, mentre il ragazzo, quando parla di se stesso, urla usando un tono talvolta al limite dell'isterico e amplificato da un effetto riverbero.
Nonostante l'originalità del tema trattato, il tema stesso non viene sviluppato significativamente né particolarmente approfondito; il ragazzo si limita a puntualizzare urlando il suo essere diverso (non vivo come te), senza analizzare in dettaglio questa diversità.
La versione originale
Il testo della versione originale non ha molto in comune con quello della versione italiana. Anche in questo caso il protagonista assume una posizione di distanza da una ragazza, ma per motivi abbastanza diversi. Dichiara di essere un uomo qualunque (ordinary man), che non è in grado di smuovere montagne, che deve sudare per guadagnare ogni centesimo e che non riesce a compiere miracoli, pur facendo del suo meglio. La ragazza non si accontenta del suo amore, della sua sincerità e della sua tenerezza, ma vorrebbe un amore libresco e romantico che lui non le può dare. In questa situazione la loro storia d'amore non può continuare.
La versione italiana riprende comunque da quella in lingua inglese il tono di voce grintoso, e l'effetto riverbero.
(Ariston Ar 0152) 1966 (ristampato nel 1977 con la canzone Sospesa a un filo al posto di Resterai).
Angelo Ravasini: voce, chitarra Fabrizio Levati: chitarra (dal 1966 al 1969) Italo Gimmi Ferrari: basso (dal 1966 al 1969) Claudio Benassi: batteria (dal 1966 fino agli anni '90)
Tracce:
A1 - Un Ragazzo Di Strada A2 - Che Strano Effetto A3 - Quando Quell'uomo Ritornerà A4 - Datemi Una Lacrima Per Piangere A5 - Voglio Finirla ... ! A6 - Che Notte Ragazzi B1 - Bang Bang B2 - Luce B3 - I Colori B4 - Si Prega Sempre Quando è Tardi B5 - C'è Un Uomo Che Piange B6 - Resterai
Un Ragazzo di strada
Ristampa (Oxford) 1977
Tracce:
A1 - Un Ragazzo Di Strada A2 - Quando Quell'Uomo Ritornerà A3 - Datemi Una Lacrima Per Piangere A4 - Voglio Finirla...! A5 - Che Notte Ragazzi A6 - Sospesa A Un Filo B1 - Bang Bang B2 - Luce B3 - I Colori B4 - Si Prega Sempre Quando E' Tardi B5 - C'è Un Uomo Che Piange B6 - Che Strano Effetto
È morto Angelo Ravasini dei Corvi, il «ragazzo di strada»
Era malato da tempo: con la versione del brano dei Brogues, negli anni’60 divenne la «voce» di una generazione
Una voce inconfondibile, legata soprattutto a una canzone, quella canzone, ben più di un manifesto generazionale :è morto «il ragazzo di strada» Angelo Ravasini,cantante dei Corvi, gruppo fondamentale del cosiddetto «beat all’italiana». Fu appunto «Un ragazzo di strada» con l’urlatissimo ritornello a lanciarli in orbita, dopo un Cantagiro del 1966: canzone che poi, come s’usava allora, era una cover di una band californiana, peraltro piuttosto oscura, i Brogues «(I aint’no) Miracle Worker», trascritta in italiano dal bravo paroliere Nicola Salerno.Una voce inconfondibile, legata soprattutto a una canzone, quella canzone, ben piu’ di un manifesto generazionale :è morto «il ragazzo di strada» Angelo Ravasini,cantante dei Corvi, gruppo fondamentale del cosiddetto «beat all’italiana». Fu appunto «Un ragazzo di strada» con l’urlatissimo ritornello a lanciarli in orbita, dopo un Cantagiro del 1966: canzone che poi, come s’usava allora, era una cover di una band californiana, peraltro piuttosto oscura, i Brogues «(I aint’no) Miracle Worker», trascritta in italiano dal bravo paroliere Nicola Salerno.
E «un ragazzo di strada» fu la prima di una serie di versioni fortunate: con un immancabile corvo sulla chitarra, il gruppo si fece un nome anche con «Bang Bang» di Cher o «Bambolina» di Burt Bacharach. Finita l’esplosione delle «band dei capelloni» , di fatto, finì pure la stagione dei Corvi e di Ravasini che nelle formazioni successive, vivranno perlopiù della gloria di quella stagione. Ma se qualcuno ha imparato ad ascoltare il rock anglosassone in un’era in cui c’era solo la radiotelevisione di stato, lo dobbiamo un po’ anche a gruppi come i Corvi. E a cantanti come Ravasini
RAGAZZO DI STRADA (I AIN'T NO MIRACLE WORKER - Brogues) Autori: Nancie Mantz, Nisa, Annette Tucker SOSPESA A UN FILO (I HAD TOO MUCH TO DREAM, LAST NIGHT - Electric Prunes) Autori: Nancie Mantz, Annette Tucker BANG BANG (BANG BANG - Cher) Autori: Sonny Bono, Mario Coppola DATEMI UNA LACRIMA PER PIANGERE Autori: Alberto Salerno, M. Salerno LUCE Autori: Alberto Salerno, M. Salerno
Lato B
SEGNI SULLA PELLE Autori: Carlo Biglioli, Antonello Gabelli, Angelo Ravasini NON CERCARMI NEANCHE TU Autori: Carlo Biglioli, Antonello Gabelli, Angelo Ravasini PICASSO Autori: Antonello Gabelli, Maurizio Marsico, Angelo Ravasini, Andrea Tich LA MARSIGLIESE (LA MARSELLAISE - ?) Autori: Antonello Gabelli, Claude Joseph Rouget de Lisle
Quando qualcuno mi chiede quale sia il mio gruppo rock italiano preferito, io rispondo senza esitare che sono "I Corvi". Un gruppo nato controcorrente, in piena epoca Beat, arrivano subito al grande successo con la ballata "Ragazzo di strada" facendo esplodere il Cantagiro, il gruppo guidato dal grande singer Angelo Ravasini, si contraddistingue subito per il suo rock puramente sanguigno, duro,bastardo e saggio nel contempo, sonorita' distorte, testi crudi e realisti con tanto di corvo nero (chiamato "Alfredo", che poi mori' dimenticato nel furgone con gli strumenti) appollaiato sul manico della chitarra. Nell'89 confermano le loro intenzioni con l' LP "Hanno preso la bastiglia". Nel 1996, con una nuova formazione e con un sound da vero hard rock, i nostri tornano con un nuovo progetto e un nuovo album, una raccolta che comprende tutti i vecchi cavalli di battaglia completamente riarrangiati e alcuni inediti, un disco coerente, dannatamente potente, che non deve assolutamente mancare nella collezione di chi ama il grande rock italiano.
gio monti - xoomer.virgilio.it
Tracce:
Bang bang Un ragazzo di strada Bambolina Segni sulla pelle Nanà Sospesa ad un filo Che strano effetto I colori Luce Datemi una lacrima per piangere
1. Bang Bang 2. Chi sei tu 3. Dimmi dimmi signora 4. Sospesa ad un filo 5. Amica mia 6. Pensa se 7. Amori venduti 8. Bambolina 9. Non cercarmi neanche tu 10. Silvia's Mother 11. Liberi 12. Ragazzo di strada 13. I ragazzi come noi 14. E perché non provarci? 15. Luce