GIOVANNI ALLEVI

compositore, pianista

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    Giovanni Allevi


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    Giovanni Allevi (Ascoli Piceno, 9 aprile 1969) è un pianista e compositore italiano.


    Biografia

    Giovanni Allevi nasce il 9 aprile 1969 ad Ascoli Piceno. Si diploma nel 1990 in pianoforte con il massimo dei voti al conservatorio "F. Morlacchi" di Perugia e, nel 2001, in composizione al Conservatorio G. Verdi di Milano. Si laurea in filosofia nel 1998 con la tesi "Il vuoto nella Fisica contemporanea" e frequenta l'Accademia Internazionale di Alto Perfezionamento di Arezzo, sotto la guida del maestro Carlo Alberto Neri.

    Nel 1991 svolge l'obbligo di leva nella Banda Nazionale dell'Esercito Italiano. In veste di pianista solista della Banda esegue la Rapsodia in blu di George Gershwin e il Concerto di Varsavia di Richard Addinsell, in tour in molti teatri italiani.[senza fonte] Allevi inizia a presentare in concerto un repertorio comprendente le proprie composizioni per pianoforte solista oltre a brani di Chopin, Bach, Beethoven e Ravel. Ha frequentato i corsi di "Bio-musica e musicoterapia" del prof. Mario Corradini

    Nel 1996, Allevi musica la tragedia Le Troiane di Euripide, rappresentata al Festival Internazionale del Dramma Antico di Siracusa, vincendo il premio speciale per le migliori musiche di scena.

    Nel 1997, vince le selezioni internazionali per giovani concertisti al Teatro San Filippo di Torino.


    Carriera musicale


    Gli inizi

    Da Ascoli Piceno, insieme a Saturnino Celani, si trasferisce a Milano per raccogliere in un CD la propria produzione pianistica e il suo lavoro è accolto da Lorenzo Cherubini (Jovanotti), il quale, con la sua etichetta Soleluna, insieme alla Universal Italia, decide di pubblicare il primo album di Giovanni Allevi per pianoforte solo, dal titolo 13 Dita nel 1997 prodotto in studio da Saturnino[senza fonte].

    In seguito collabora ancora con Saturnino e Jovanotti, nei loro concerti pop; Allevi apre così, da solo col suo pianoforte, i concerti di Jovanotti durante il tour L'Albero in cui esegue alcuni brani di 13 Dita.

    Nel 1998 sempre con Saturnino come produttore ha realizzato la colonna sonora del cortometraggio Venceremos presentato al Sundance Film Festival negli Stati Uniti.

    Nel 1999 la musicista giapponese Nanae Mimura, solista di marimba, ha proposto alcuni brani di 13 Dita, da lei stessa trascritti per il suo strumento, al Teatro di Tokyo e in un concerto alla Weill Recital Hall, sala secondaria della Carnegie Hall di New York.

    13 Dita, intanto, riscuote successo di critica e Jovanotti invita nuovamente il musicista a partecipare in qualità di pianista al tour Il quinto mondo - Jovanotti 2002, per il quale cura anche gli arrangiamenti della band di sedici musicisti. All'interno dello spettacolo, Giovanni esegue in anteprima il suo pezzo Piano Karate, contenuto nel nuovo album Composizioni.

    Finito il tour, Giovanni Allevi promuove un'opera dal vivo dal titolo La favola che vuoi, che lo porta, nel 2003, alla pubblicazione del suo secondo album per pianoforte solista dal titolo Composizioni (Ed. Soleluna/Edel)

    Dal giugno 2004 Giovanni Allevi inizia un tour internazionale dal palco dell'HKAPA Concert Hall di Hong Kong, una sala da 382 posti. Nel 2004 insegna Educazione Musicale in una scuola media statale di Milano

    Il 6 marzo 2005 si esibisce gratis sul palco del Blue Note di New York insieme ad altri gruppi italiani, in un concerto organizzato con l'Istituto italiano di cultura, all'interno della rassegna Jazz italiano a New York, per un pubblico prevalentemente italiano. Viene invitato a tenere un seminario su "La musica dei nostri giorni" all'Università di Pedagogia di Stoccarda e su "Il rapporto tra musica e filosofia" alla School of Philosophy di New York.

    Il Baltimora Opera House gli commissiona la rielaborazione dei recitativi della Carmen di Bizet. Nell'aprile del 2005 Giovanni Allevi si esibisce al Teatro Politeama di Palermo, in una première della sua prima opera per pianoforte e orchestra, "Foglie di Beslan", con i 92 elementi dell'Orchestra Sinfonica Siciliana che gli ha commissionato la composizione.

    Ultimi lavori


    Il 16 maggio 2005, pubblica il suo terzo album per pianoforte solo: No concept (Bollettino/BMG Ricordi), presentato anche in Cina e a New York. Il brano Come sei veramente, tratto da questo album, è stato scelto dal regista statunitense Spike Lee come colonna sonora per un nuovo spot internazionale della BMW.Da settembre 2005, No concept è pubblicato anche in Germania e Corea.

    Il 29 settembre 2006 esce ufficialmente il suo quarto album, sempre per pianoforte solista, dal titolo Joy, che nel 2007 è insignito del disco d'oro, avendo raggiunto le 50 000 copie vendute. Allevi affianca, come ospite, Luciano Ligabue, in molte date del suo tour acustico nei teatri. Il disco ha avuto 100 settimane consecutive di permanenza nella classifica Fimi/Nielsen e 150.000 copie vendute.


    Nel 2007 accompagna al pianoforte Simone Cristicchi nel brano Lettera da Volterra, presente nell'album Dall'altra parte del cancello. Nello stesso anno, il suo brano Back to life viene scelto come colonna sonora per lo spot della nuova Fiat 500.

    Giovanni Allevi ha accettato inoltre di scrivere l'Inno delle Marche: è stato presentato a settembre 2007 in occasione della visita di Papa Benedetto XVI a Loreto all'Incontro nazionale dei giovani.

    Il 12 ottobre dello stesso anno pubblica Allevilive, un doppio CD contenente 26 brani tratti dai suoi 4 dischi precedenti più Aria, un brano inedito.

    Il 30 novembre 2007 pubblica il suo primo DVD, dal titolo Joy tour 2007, presentato in anteprima all'università IULM di Milano.

    Dall'11 dicembre 2007 al 21 dicembre 2007 è in tour con l'ensemble da camera dei Philharmonische Camerata Berlin.

    Il 13 giugno 2008, è uscito il suo quinto album, per pianoforte e orchestra, dal titolo Evolution, il primo album in cui Allevi non è solo a suonare ma è accompagnato da un'orchestra sinfonica.

    Nel 2009 ha suonato il pianoforte nell'ultimo disco di Claudio Baglioni, Q.P.G.A., nella canzone Fiumicino.

    Il 28 settembre 2010, è uscito il suo sesto album, per pianoforte solo, dal titolo Alien a cui è seguito da novembre 2010 l'Alien Tour 2011.

    Il concerto al Senato



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    Giovanni Allevi al concerto di Natale

    Il 21 dicembre 2008 ha tenuto il consueto concerto di Natale presso l'aula del Senato della Repubblica Italiana. All'evento ha presenziato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nonché le più alte cariche istituzionali. Allevi ha diretto l'orchestra sinfonica de "I virtuosi italiani". Oltre che proprie composizioni, ha eseguito musiche del maestro Puccini in ricordo del 150º anniversario della nascita. I proventi di tale concerto sono stati devoluti all'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e tutto l'evento è stato trasmesso in diretta su RAI 1. In questo concerto ha eseguito due brani di Giacomo Puccini ed alcune sue composizioni:

    Whisper
    A perfect day
    Angelo Ribelle
    Foglie di Beslan
    Prendimi
    300 anelli - Parte II
    Come sei veramente (Encore)
    Keep moving (fuori programma)

    Diatriba fra Ughi e Allevi

    Questo concerto ha suscitato alcune polemiche nel mondo musicale classico italiano, scatenate principalmente dall'intervista rilasciata da Uto Ughi, nella quale il famoso violinista criticava aspramente Allevi e la sua musica. Allevi gli ha risposto dopo pochi giorni accusando il musicista di difendere degli interessi di casta. Il dibattito che ne è seguito poi fra gli appassionati, da ambo le parti, è stato talmente acceso, che la rivista specializzata in musica classica Classic Voice decise di pubblicare, il 6 marzo 2009, un libro sull'intera vicenda, dal titolo Beethoven non è Zucchero.

    Riconoscimenti


    Nel 2005 riceve due riconoscimenti: a Vienna è insignito dell'onorificenza di "Bösendorfer Artist" per la "valenza internazionale della sua espressione artistica" e il premio "Recanati Forever per la musica".

    Il 18 settembre 2006, all'Arena Flegrea di Napoli, Giovanni Allevi riceve il Premio Carosone come miglior pianista dell'anno "per il senso melodico del suo pianismo, [...] per il suo muoversi oltre ogni barriera di genere, al di fuori di qualsiasi categoria e definizione", come annunciato dal direttore artistico del Premio, Federico Vacalebre.

    Il 30 marzo 2007 al Teatro Rossini di Gioia del Colle Giovanni Allevi ha ricevuto il Magna Grecia Awards Menzione Speciale Giovanni Paisiello, quale musicista dell'anima. Il 2 aprile 2007 al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme riceve il "Riccio d'Argento" di Fatti di Musica, la rassegna del miglior live d'autore diretta da Ruggero Pegna, per il "successo internazionale delle sue composizioni".

    Il 15 ottobre 2008 Giovanni Allevi vince la prima edizione del premio "12 apostoli-riconoscimento all'arte" nato al ristorante 12 Apostoli di Verona, fratello minore del più anziano "premio 12 Apostoli", che ogni anno premia un giornalista-scrittore, giunto quest'anno alla trentunesima edizione.

    Collocazione artistica

    Giovanni Allevi si definisce come un compositore di musica classica contemporanea, ma che impiega un linguaggio nuovo e diverso da quelli sinora sviluppati: «Un linguaggio colto ed emozionale, che prende le distanze dall'esperienza dodecafonica e minimalistica, per affermare una nuova intensità ritmica e melodica europea»

    Tuttavia le opinioni di altri artisti e critici sul suo lavoro sono invece differenti. Il musicologo Stefano Biosa sostiene sia una musica per l'appunto minimalista, «edulcorata e accattivante», che «in parte si rifà, semplificata, a certe atmosfere del Keith Jarrett anni '70, a Michael Nyman e altri compositori minimalisti». Il critico musicale Alberto Barbadoro ritiene la sua musica di matrice pop «banale, scontata» perché senza «alcuna ricerca», e che si possa collocare come «musica d'intrattenimento tipo Schlaks, Clayderman». Ramin Bahrami, pianista: «[Allevi] punta su melodie orecchiabili e si spaccia come il profeta della classica». Tino Cennamo, dirigente Ricordi, sarebbe disposto a contrattualizzarlo: «Nel filone della musica moderna, tra la contemporanea e la pop, un genere molto in voga nei paesi anglosassoni. Dopo Einaudi, rappresenta il nuovo fenomeno della musica italiana».

    Infine, il sito svizzero «Schwingende Klangwelt», che vende i dischi di Allevi, nella recensione del disco Joy sostiene che «il giovane pianista e compositore è regolarmente nelle classifiche italiane dei dischi pop, poiché i suoi pezzi orecchiabili, che si appoggiano alla tradizione classica ma la mescolano con elementi di pop e jazz, sono dei motivetti che non si dimenticano. Allevi scrive e suona con mano leggera melodie che sono ben fatte e sono perfette come rilassante passatempo serale, senza essere noiose. Molti dei suoi pezzi trasmettono una nonchalance tutta italiana e mettono di buon umore. Un CD per tutti i fan di Einaudi», collocandolo quindi nella musica pop e nel crossover,


    Critica

    Nonostante il suo grande successo televisivo e commerciale, Allevi ha ricevuto giudizi pesantemente negativi da alcuni grandi nomi della musica classica. In particolare sono esplose le polemiche dopo la decisione del Senato di far dirigere ad Allevi il concerto di Natale. Molti degli addetti ai lavori infatti sostengono che il successo di Allevi sia un prodotto di un'abile operazione di marketing e non di una reale capacità di innovazione musicale che lo stesso Allevi rivendica. Il pianista, dal canto suo, considera le critiche a lui rivolte come delle offese personali, astratte e non contestualizzate.

    Il giornalista Filippo Facci scrisse un articolo fortemente critico su Allevi e sul concerto del Senato allora imminente, il 20 dicembre 2008; dopo aver definito la sua «un genere di musica minimale, facilona, da aeroporto o da ascensore, priva di elaborazione e sviluppo, qualcosa di amatissimo dagli ascoltatori da aperitivo», sul concerto chiosava affermando: «Credo che a questo punto smetterò di aspettarmi ancora qualcosa dal mio Paese e dalle mie istituzioni [...] dovrebbe andare a Sanremo, non dissacrare un luogo dove hanno diretto Lorin Maazel e Riccardo Muti. A proposito: Allevi in Senato dirigerà un'orchestra. Dettaglio: ha imparato quest'anno, ma ha detto che ha studiato i grandi maestri su Youtube. Non è una battuta. Buon ascolto».

    Il 24 dicembre 2008, in un'intervista al quotidiano La Stampa, il violinista Uto Ughi ha definito Allevi "un nano", le sue composizioni "musicalmente risibili" e si è detto offeso dai riconoscimenti avuti da Allevi presso le istituzioni pubbliche italiane. Sempre secondo Ughi «non ha alcun grado di parentela con la musica che chiamiamo classica, né con la vecchia né con la nuova. Questo è un equivoco intollerabile. E perfino nel suo campo [la musica pop] ci sono pianisti, cantanti, strumentisti, compositori assai più rilevanti di lui» Il pianista ha replicato alle accuse mosse da Ughi in una lettera aperta allo stesso quotidiano, sostenendo che «il mondo della musica classica è malato», e che «a spartirsi la torta del potere musicale sono in pochi, una casta, impegnata a perpetrare la propria concezione dell'arte e la propria esistenza»

    Il giornalista Andrea Malan afferma invece che, prima di divenire famoso, Allevi fosse un musicista fusion. Malan, sul Sole 24 Ore, ha sostenuto, spiegandone il meccanismo, come il pianista marchigiano sia un fenomeno mediatico costruito a tavolino.

    Pareri negativi sono giunti finanche dai corregionali del musicista: in un articolo apparso su il Quotidiano.it della provincia di Ascoli Piceno molti dei nomi più noti della musica colta delle Marche non hanno risparmiato critiche al fenomeno Allevi. In particolare il musicologo Stefano Biosa, presidente del Centro di Documentazione "Arturo Benedetti Michelangeli" di Brescia, ha definito Allevi "inesistente" come direttore d'orchestra e la sua musica «né classica né nuova».

    Alberto Mattioli, giornalista musicale, ha sostenuto che «[la musica di Allevi] è piacevolmente inutile», riconoscendogli però dei meriti: «Alla fine, lui ha saputo intercettare la voglia di musica classica che c'è e che i colleghi non sanno soddisfare». Piero Maranghi, direttore di Classica: «Considero Allevi un'operazione di marketing. Non credo a quanti affermano che lui sia la risposta alla crisi della classica. Se così fosse, sarei preoccupato. Lui gioca molto sull'immagine di elfo, dell'artistoide e ingenuo, in realtà è un uomo molto concreto».

    Una stroncatura è arrivata anche dall'Osservatore Romano, dove il giornalista Marcello Filotei equipara Allevi ad un mistificatore, per il suo apparire: «Giovanni Allevi è costruito con una cura assoluta ed è la rappresentazione oleografica del compositore, così come se lo aspetta chi non ha molta consuetudine con le sale da concerto», ma soprattutto per le sue dichiarazioni: «La musica di Allevi non è classica contemporanea semplicemente perché non esprime il mondo che la circonda, ma si limita ad assecondarlo», «questa è la forza culturalmente pericolosa dell'operazione Allevi: convincerci che tutto quello che non capiamo non vale la pena di essere compreso. Rassicuràti sul fatto che "non siamo noi ignoranti, sono loro che non sanno più scrivere una bella melodia", potremo finalmente andare fieri di non avere mai ascoltato Stravinskij»; concludendo che questo fenomeno è reso possibile dalla limitatezza dell'educazione musicale italiana, «che non fornisce gli strumenti per distinguere Arisa da Billie Holiday, figuriamoci Puccini da Allevi».

    Uno dei pochi artisti classici a difendere Allevi e il suo successo è stato il pianista Nazzareno Carusi, che in un'intervista al settimanale Panorama ha dichiarato: «Un fatto è certo, la fama di Allevi ha ridato vita al pianoforte e spinto molti ragazzi a studiare lo strumento. Nei suoi confronti c’è solo molta invidia. Lo attaccano quelli della vecchia scuola, alla ricerca disperata di un motivo per sopravvivere al cambiamento. Giovanni non chiede nulla a nessuno, suona la sua musica e lo fa bene».


    Opere-Discografia


    Album in studio/CD

    13 dita (1997)
    Composizioni (2003)
    No concept (2005)
    Joy (2006)
    Evolution (2008)
    Alien (2010)


    Live

    Allevilive (2007)
    Arena di Verona (Giovanni Allevi & All Stars Orchestra) (2009)


    Raccolte

    Allevi All (2008)
    Giovanni Allevi 2005-2008
    Il Nuotatore (2009)


    Concerti/DVD

    Joy tour 2007 (2007)
    Arena di Verona - DVD version (2009)

    Composizioni

    Inno delle Marche - Composizione orchestrale, commissionata all'autore in occasione dell'Incontro Nazionale dei Giovani, Loreto 07, che con “una melodia, creata sulle sfumature del paesaggio marchigiano, ne trasmette armonia, atmosfere e sensazioni, per la pacata bellezza, i suoi centri storici, l’arte, i luoghi di culto, le attività economiche e sociali".
    Angelo ribelle - Suite per orchestra d'archi, composta di cinque movimenti, eseguita per la prima volta da i Virtuosi Italiani il 9 marzo 2007 al Teatro nuovo di Verona, diretta dall'autore stesso è ispirata alle oniriche figure dipinte dall'artista Osvaldo Licini. È contenuta nell'album Evolution
    300 Anelli - Per pianoforte e orchestra, eseguita per la prima volta il 4 agosto 2007 per la rassegna "I suoni delle Dolomiti", composta di due movimenti (il primo esclusivamente orchestrale), al pianoforte e alla direzione l'autore stesso, supportato dai Virtuosi Italiani. È contenuta nell'album Evolution
    Foglie di Beslan - Per pianoforte e grande Orchestra, eseguita per la prima volta il 29 aprile 2005 al Politeama Garibaldi di Palermo composta per ricordare la Strage di Beslan, al pianoforte l'autore stesso e alla direzione Daniel Kawka, supportato dall'Orchestra sinfonica Siciliana. È contenuta nell'album Evolution.
    Sparpagghiò - Commedia musicale per orchestra di 22 elementi e coro. Regia di Gianni Lattanzi. Eseguito per la prima volta il 9 febbraio 2001 al teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Alla direzione dell'Orchestra Millenium il compositore stesso.
    Sotto lo stesso cielo - Cantata per coro e orchestra, opera inedita consegnata in anteprima mondiale a Benedetto XVI in occasione dell'udienza speciale per la commemorazione del IV centenario dalla morte di Padre Matteo Ricci





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    13 dita


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    13 dita è il titolo del primo album di Giovanni Allevi del 1997.

    Tracce

    Il nuotatore - 3:15
    Parole - 3:17
    Cassetto - 5:46
    Scherzo n°1 - 4:22
    Room 108 - 3:10
    Sogno di Bach - 2:05
    Improvviso n°1 - 3:24
    Facoltà di filosofia - 3:57
    Toccata in 10/16 - 2:35
    Japan - 3:13
    Volo sul mondo - 2:47
    Anelli - 4:32
    Stella - 3:27
    Carta e penna - 3:14
    L'ape e il fiore - 3:19







    Recensore:Alfonso Pone
    Recensito il: 05/03/1999


    Giovanni Allevi è un giovane pianista ascolano. Probabilmente nessuno di voi lo conosce, ma se avete assistito all'ultimo tour di Lorenzo Cherubini (Jovannotti per intendeci), sicuramente vi ricorderete di un ragazzo che si esibiva da solo come supporter. Quel ragazzo era proprio il nostro Giovanni, che armato solo della sua musica intratteneva il pubblico con successo.

    Questo disco, che vi propongo, è stato registrato nel 1997; l'ho acquistato solo di recente trovandolo in offerta. Anticipo subilto che pur conoscendolo di fama non ho mai avuto il piacere di incontrarlo di persona e se ne parlo in tono familiare è solo perchè ad Ascoli appunto si sente parlare molto di lui.

    L'ascolto

    Mettiamo subito in chiaro una cosa: nel disco non ci sono canzoni. Tutti i pezzi sono per pianoforte solo e la musica è stata scritta interamente da Giovanni.
    Non riesco a trovare una collocazione per questa musica (pop, rock, jazz, classica)... è solo Musica, pura e semplice musica.

    Una delle caratteristiche che più apprezzo del cd è la varietà dei brani. Non credo ci sia un filo conduttore che li ha generati, piuttosto sembrano scritti prendendo come ispirazione le cose quotidiane della vita. Ogni brano infatti ha un titolo, ma penso che più che tradurre il titolo in musica, l'autore abbia preso spunto da un soggetto, ad es. il nuotatore, per poi dare libero sfogo alla propria ispirazione.

    Ogni singolo pezzo è secondo me un cammeo. Ascolto questo cd con lo stesso piacere con cui ascolto gli studi di Chopin (ma niente paragoni per carità). Il motivo è presto detto, ogni brano è ricco di sfumature e ascoltandolo più volte, ho sempre l'impressione di aver scovato un passaggio particolare che in precedenza non avevo notato.

    Alcuni brani sono anche, a mio avviso, difficili da suonare; però Alevi non idugia su certi aspetti virtuosistici per mancanza di ispirazione ma, come fanno i musicisti padroni del loro strumento, con una cultura fatta di anni di studi alle spalle, egli mette la spettacolarità di un pezzo (intesa come difficoltà di esecuzione) al servizio della propria inventiva. Nascono così brani originali e ottimamente arrangiati.

    Dire questo pezzo è migliore di.. non avrebbe alcun senso. L'intero album si regge nel suo insieme. Credo sarebbe riduttivo voler stilare a tutti i costi una classifica; va preso così, interamente, perchè solo ascoltandolo nella sua totalità lo si apprezza appieno.
    Degno di nota, è che Allevi non concede nulla alla banalità. Non è sceso a facili compromessi con la celebrità. Dal disco, si capisce chiaramente che vuole sfondare per merito suo e della sua musica, e non grazie a un'accurata campagna di immagine (come troppo spesso avviene ai giorni nostri).
    I titoli dei brani sono: Il nuotatore.


    Qualità audio

    Come al solito se il valore del musicista può essere messo in discussione, la qualità della registrazione no. Se è buona si sente, se fa pena anche. A mio avviso il cd in questione è registrato ottimamente. Il piano è ben presente e definito, al punto che si avvertono distintamente i movimenti della meccanica. Il suono non è fastidioso o artificioso. Sembra molto fedele alla realtà.

    In definitiva il cd in questione è adatto a tutti coloro che hanno voglia di spulciare negli scaffali dei negozi, in cerca di un buon cd. Ben suonato, ben registrato e... a basso prezzo.



    Il nuotatore






    Scherzo n.1








    Room 108








    Sogno di Bach

     
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    Japan








    Volo sul mondo






    Anelli








    Carta e penna





     
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    Composizioni

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    Album del 2003

    1 L'idea 2:29
    2 Luna hit! 3:15
    3 Le sole notizie che ho 3:04
    4 Incontro 4:10
    5 Apollo 13 3:42
    6 Monolocale 7.30 a.m.- 3:25
    7 Affinita elettive 5:47
    8 Filo di perle 3:12
    9 Il vento 3:14
    10 L'avversario 1:54
    11 La notte prima 4:29
    12 Piano 2:55
    13 Sipario



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    GIOVANN ALLEVI COMPOSIZIONI CLASSICHE ED UNICHE




    Il suo animo è costantemente pervaso da una passione creatrice e sin dalla tenera età comincia a scrivere musica propria.

    Matura l'idea di raccogliere in un cd la propria produzione pianistica e il suo lavoro è accolto con entusiasmo da Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti il quale, con la sua etichetta Soleluna insieme alla Universal Italia, decide di pubblicare il primo album di Giovanni Allevi per pianoforte solo dal titolo "13 Dita" (1997).
    L’incontro con Jovanotti lo porta a confrontarsi con il pubblico delle grandi platee dei concerti rock. Giovanni apre così, da solo col suo Pianoforte, i concerti di Jovanotti durante il Tour“L’Albero” in cui esegue alcuni brani di "13 Dita" di fronte a platee di 17.000 persone. "I ragazzi impazzirono per lui" (Jovanotti).
    Jovanotti lo invita nuovamente a partecipare in qualità di pianista, al Tour "Il quinto mondo - Jovanotti 2002" per il quale cura anche gli arrangiamenti della band di sedici musicisti. Giovanni, all'interno dello spettacolo regala al pubblico in anteprima, in una sua performance solistica,"Piano Karate", uno dei brani più estremi contenuti nel nuovo album “Composizioni”.
    Finita l’esperienza del Tour, Giovanni Allevi si concentra su un nuovo progetto musicale completamente suo, che lo porta alla pubblicazione del suo secondo album per pianoforte solo dal titolo: “Composizioni” (Ed. Soleluna/Edel).
    A conferma dell’indiscutibile eclettismo musicale, Giovanni Allevi continua ad esibirsi sia per rassegne concertistiche di musica classica nei teatri italiani, sia nei festival (l’ultimo Arezzo Wave) di musica rock e jazz, fino alla recente perfomance nel “tempio del Jazz”, il Blue Note a Milano.

    Ma di dove sei? Visto che a causa della musica hai girato tutta Italia?
    Sono di Ascoli Piceno, originario, ma ora abito a Milano.

    Come hai iniziato ad accostarti al pianoforte? Ti hanno incoraggiato i tuoi famigliari?

    Ho una famiglia di musicisti , mio papà suona il clarinetto, mia sorella il pianoforte e mia mamma canta.
    Mi hanno scoraggiato , dicendomi che la musica classica è una strada difficile e poco gratificante. Addirittura tenevano il pianoforte di mia sorella chiuso a chiave. Per me che ero un bimbo piccolo non avevo neanche 5 anni era una trasgressione grandissima e quindi un piacere , avendo scoperto dove fosse la chiave, aprire e suonare quel pianoforte.
    A 35 anni il mio più grande sforzo è concentrato sul ritrovare quelle sensazioni.

    Dalla tua biografia sembri una persona molto determinata e che riesce in tutto ciò che fa!
    Per me gli anni dell’università sono stati anni bui, difficili. Molto tempo per me è trascorso all’insegna della forza di volontà della costanza. E’ stato il senso del dovere a far muovere molti periodi della mia vita. Fasi alternate da rigore e follia. Due stati mentali che nell’immaginario collettivo non collimano. In realtà, nella fase artistica accade necessariamente questa cosa. Studi e impari tecnicamente e teoricamente a livello razionale, con rigore, poi tenti di superare tutto questo con la l’originalità, la pazzia.

    L’incontro con Jovanotti com’è avvenuto?
    MI ha sentito suonare e gi sono piaciuto immediatamente. Lui e gli altri hanno subito trovato la somiglianza tra me l’attore del film Shine, così un po’ perché affascinati da questa somiglianza, un po’ perché pensavano che l’idea di un compositore ed esecutore fosse una figura nuova e da riscoprire hanno pensato di produrre il mio primo disco “13 Dita”.

    Hai mai sognato di suonare con altri?
    Sembrerà strano ma, no.
    Non ho mai suonato le tastiere e non ho mai usato microfoni. Amo i pianisti e i pianisti per natura sono solisti.

    Questo lavoro, chi pensi possa comprarlo?
    Alla fine non siamo abituati ad accostarci a musiche prive di cantato e dai riferimenti temporali che non sono quelli odierni.
    Mi sono fatto da solo il mio sito proprio perché secondo me l’ascoltatore va guidato in questo mondo. Da quello che ho potuto notare le persone che mi ascoltano (e poi mi scrivono) sono dei sognatori.
    Sono in genere persone che vivono con passione la vita e la riscontrano nella mia musica.

    La possibilità di riuscire a fare un album del genere è un privilegio…cosa pensi?
    Sì mi ritengo un privilegiato prima che per il genere che riesco afare, per il fatto di poter fare quello che voglio, e cioè vivere suonando.

    Vai mai a vedere concerti rock?
    No, non mi interessano

    Un disco importante per te?
    Rachmaninov, concerto Numero 3 per pianoforte e orchestra

    Un disco che consiglieresti?
    The Dream Of The Blue Turtles, di Sting. E’ un dico jazz e la voce di Sting è fantastica perchè suona come se fosse uno strumento.

    Quanto è diverso “Composizioni” da “13 dita”?

    Lo ritengo diversissimo.
    13 Dita era per me un disco che raccoglieva anche pezzi che avevo scritto molti anni fa, nell’adolescenza.
    Composizioni è un progetto più profondo , che scopre mondi che 13 dita aveva appena sfiorato.

    da; newsic.it







    L'idea





    Luna








    Le sole notizie che ho








    Incontro

     
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    Apollo








    Monolocale 7.30




    Giovanni Allevi a Mantova a Palazzo Te il 21 Luglio


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    Giovanni Allevi sarà in tour a Mantova, a Palazzo Te, il 21 luglio alle ore 21.30. L'evento è organizzato da Mantova.com.
    Giovanni Allevi sul palco eseguirà, oltre ai suoi più grandi successi, i brani di "ALIEN", ultimo album di inediti di pianoforte solo (Bizart/Sony Music) uscito lo scorso 28 settembre direttamente al secondo posto della classifica Fimi-Nielsen.


    "Gli Alieni siamo noi - dice Allevi - che con la nostra sensibilità, cerchiamo lampi di poesia tra le pieghe dell'esistenza quotidiana. Rifiutando l'omologazione, affermiamo con delicatezza la nostra unicità, facendo della vita un'opera d'arte. E' la musica che ci permette di guardare il mondo con occhi nuovi, tanto da riscoprire l'incanto in ciò che ci circonda, fino a sentirci alieni circondati da alieni."
    Attraverso la pubblicazione delle sue partiture orchestrali e per pianoforte solo, il compositore Allevi ridisegna i confini di una nuova Musica Classica Contemporanea. Il suo linguaggio affonda le radici nella tradizione musicale europea, aprendola alle sonorità dei nostri giorni. E con la sua musica, Allevi offre una lettura nuova, estroversa e positiva del mondo contemporaneo, e ciò è testimoniato dal grande entusiasmo con cui è ovunque accolto dalle giovani generazioni.




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    Affinita elettive









    Filo di perle








    Il vento




     
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    L'avversario










    La notte prima
















    Piano










    Sipario


     
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    No Concept
    Da Wikipedia


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    No Concept è il terzo album di Giovanni Allevi, pubblicato nel 2005 dall'etichetta Ricordi.

    Tracce

    Go with the flow - 3:35
    Ciprea - 2:57
    Come sei veramente - 6:07
    Prendimi - 2:49
    Ti scrivo - 2:45
    Regina dei cristalli - 2:07
    Ossessione - 2:34
    Sospeso nel tempo - 1:17
    Le tue mani - 2:30
    Qui danza - 2:28
    Notte ad Harlem - 5:08
    Pensieri nascosti - 2:29
    Breath - 8:40



    L'artista ha detto

    «A differenza dei CD precedenti questo è nato di getto. Infatti, sembra paradossale perché è più elaborato, ma ci ho messo molto meno tempo.

    È nato in circostanze per me straordinarie. Ero ad Harlem, quartiere di New York. Ero fuggito dall’Italia per allontanarmi dall’ambiente della musica concettuale del mondo dell’Accademia.

    Avevo questa necessità di incontrare nuove forze artistiche, più schiette, che venissero dal basso. A New York ho fatto l’audizione per il mio concerto al Blue Note, tenutosi poi sei mesi dopo.

    Ho iniziato a sognare quel concerto. E così è nato “No Concept”, che non è altro la trasposizione in musica di quel concerto. Quel sogno si è trasformato in composizioni, perché sapevo che c’era un prestigioso palco internazionale che aspettava le mie note e la mia musica.»





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    Go with the flow






    Ciprea









    Come sei veramente













    Prendimi













    Ti scrivo




     
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    foto:mantova.com
     
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    Ossessione








    Qui danza














    Notte ad Harlem





    Pensieri nascosti


     
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    Joy
    Da Wikipedia


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    Joy è un album del pianista italiano Giovanni Allevi uscito il 29 settembre 2006.


    Genesi del disco

    Il disco è stato concepito dall'autore al ritorno da una tournée in Cina, quando fu colto da un attacco di panico sotto casa, a Milano. Durante il viaggio in ambulanza si ripromise di esprimere la sua gioia di vivere (Joy, per l'appunto) attraverso la musica nel caso si fosse salvato.

    Rispetto a No Concept «c'è una dilatazione delle forme, è aumentato lo sviluppo compositivo e alla fine si crea la particolare sensazione che sia un album più breve, anche se in realtà è più lungo. E c'è poi il recupero del virtuosismo». Joy è stato inciso «senza averlo mai suonato prima, se non nella mia mente: il pianoforte deve restare un’isola incontaminata da esplorare, dove l’emozione ha il sopravvento sulla tecnica».

    Dal tour è stato realizzato un DVD intitolato Joy tour 2007 registrato all'Arena Sferisterio di Macerata il 26 agosto 2007.


    Vendite

    Joy ha ottenuto un grande successo sia la tra la critica che tra il pubblico. Alla sua prima settimana di vendite è entrato direttamente alla n° 10 della classifica PIMI/Nielsen degli album. A inizio 2007 era rimasta per ben 14 settimane in classifica, ottenendo addirittura la n°1 della classifica PMI/Nielsen degli album indipendenti. Il disco è rimasto 100 settimane consecutive nella classifica Fimi/Nielsen e ha venduto 150.000 copie (che per un album di composizioni di piano solo è un record assoluto).


    Tour

    Dopo le 3 anteprime svoltesi nell'autunno 2006 a Roma (22 ottobre Auditorium Parco della Musica), Milano (27 ottobre Blue Note) e Bari (10 novembre Festival Time Zones) tra febbraio e aprile 2007 si è svolto il vero e proprio tour nei teatri italiani. Il tour si è concluso il 30 settembre 2007 a Roma.


    Tracce

    Panic - 4:40
    Portami via - 4:09
    Downtown - 4:32
    Water dance - 4:11
    Viaggio in aereo - 2:32
    Follow you - 5:31
    Vento d'Europa - 5:27
    L'orologio degli dei - 6:26
    Back to life - 4:38
    Jazzmatic - 3:43
    Il bacio - 3:33
    New renaissance - 3:37





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    Panic








    Portami via

     
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    Downtown










    Water dance








    Viaggio in aereo

     
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    Allevi: i miei no ai prof della musica" Confessioni di un'artista ribelle

    Il pianista sarà a Carpi, al Festival della Filosofia, il 18 settembre pere presentare il suo album "Classico ribelle"






    Roma, 08 settembre 2011 - SARÀ PUR VERO che i trionfi consolidano l’autostima, ma Giovanni Allevi, che di successo se ne intende, continua a considerarsi un essere fragile, imperfetto e disarmonico. Il compositore pianista si mette a nudo nel suo «Classico ribelle» (Rizzoli), che presenterà il 18 settembre a Carpi, al Festival della Filosofia, Si presenta con i soli slip mentre un medico lo visita: «...l’ombelico ‘guarda’ un po’ a sinistra... a dire il vero, tutto il bacino è un po’ ruotato... anche gli alluci non sono simmetrici...». Il problema è un dannato torcicollo. Un movimento sbagliato? Un colpo di freddo? L’aria condizionata? No, è stato «un amore non corrisposto». Pochi giorni prima, durante un concerto, i professori d’orchestra si sono mostrati poco collaborativi e il loro disinteresse ha costretto Allevi a un duro sforzo «per imprimere all’esecuzione un’intenzione assente nel loro cuore». «Dare energia e non riceverla, percepire un blocco – commenta il pianista – per me è devastante».
    Né amori infelici, né ansie, né attacchi di panico possono tuttavia fermare la marcia di Giovanni Allevi. Debolezze e imperfezioni, spiega, «sono il motore della mia musica, che riesce a comunicare in maniera così profonda e intensa perché nasce da un’anima vulnerabile che si rotola nella realtà».


    Scusi, Allevi, la musica colta di oggi è spesso molto difficile. Nella sua ricerca di sintonia con il pubblico, quanto conta la semplicità?
    «Ma non è che io me la prendo, per esempio, con l’incomprensibilità della dodecafonia, che è stata anzi un momento straordinario, un linguaggio che ha perfettamente dato voce all’epoca dell’Europa dilaniata dalle guerre... Dico solo che non sento più quella musica come contemporanea. Credo che la musica colta debba ricominciare a dar voce allo spirito del tempo. Per questo metto sempre l’accento sul collegamento tra la musica e il sentire comune: non per raggiungere una “semplicità”, ma per spalancare le porte al presente che è misterioso e insondabile».

    Lei sposa vari linguaggi musicali, classici e non. Perché questa esigenza di sintesi?
    «L’opera d’arte è sempre una sintesi. Se guardiamo una tela del Sei o Settecento in un attimo riusciamo a percepire tutto un modo di pensare e di sentire. È in questo solco che mi sento inserito, non per un esercizio di stile, ma per un’esigenza viscerale. Io devo assolutamente scrivere una musica che si esprime attraverso le forme della tradizione colta, che inglobano contenuti musicali presi a prestito dal mondo che ci circonda. Credo che misteriosamente questa musica possa entrare in contatto con le corde profonde dell’ascoltatore. E a quel punto sono felice e ogni giudizio ulteriore lo lascio agli altri».

    Ecco, il giudizio. Lei ha innumerevoli fan e dischi d’oro a raffica, ma suscita le perplessità di molti critici. Perché ce l’hanno tanto con lei?
    «Lei è gentile: in realtà sono giudizi velenosi. Premesso che non ho scritto “Classico ribelle” per rispondere alle critiche, le dirò che certi giudizi contro la mia persona e la mia musica vengono da parte di un mondo votato al passato e alla sua celebrazione. Questo mondo “accademico musicale”, nel quale sono cresciuto e conosco quindi bene, concepisce la musica classica come qualcosa di perso nell’età dell’oro, mentre per me deve raccontare il presente».

    Lei cita il grande pianista Arthur Rubinstein: «Con tutte le note che ho sbagliato nella mia carriera potrei scrivere una sinfonia»...
    «Sì, mi è sembrata bellissima. Accettare la propria imperfezione ci rende vivi e felici. Il mondo accademico ha concepito dopo secoli l’idea che la musica sia una performance ginnica: nei concorsi internazionali vince quello... che sbaglia di meno. Riportando in vita la figura del compositore-esecutore e quindi riportando l’attenzione sulla musica creata piuttosto che che sulla sua perfetta esecuzione, ecco che finalmente torna in campo la possibilità dell’imperfezione. Ma l’importante è tornare all’umanità, alla delicatezza, alla creatività...».


    Enrico Gatta

     
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    Follow you









    Vento d'europa







    L'orologio degli dei


     
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    Back to life







    Jazzmatic





    Il bacio










    New renaissance


     
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    Evolution (Giovanni Allevi)
    Da Wikipedia

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    Evolution è il titolo del quinto album del musicista Giovanni Allevi, uscito il 13 giugno 2008. È stato realizzato con il supporto dell'orchestra dei "Virtuosi italiani" presso il teatro Gentile di Fabriano (AN), e comprende lavori per orchestra e per pianoforte e orchestra. Essa contiene sia lavori originali che trascrizioni per diversi organici. Per la prima volta, il pianista di Ascoli Piceno decide di unirsi a un'orchestra, in quanto i cinque album fino ad ora pubblicati vedevano Giovanni Allevi, come solista.

    A causa di un problema tecnico, la suite in 5 tempi Angelo ribelle è stata divisa in due parti, e il 4º e il 5º tempo sono invertiti.

    L'album contiene anche una traccia per computer che permette di accedere ad un'area riservata del sito ufficiale e, in tal modo, avere notizie su concerti ed altri eventi.

    Da questo album partirà l'omonimo tour, che si svilupperà per tutta la stagione estiva 2008. In contemporanea con la pubblicazione del CD è uscita l'edizione speciale con Dvd (circa 30 minuti), dove l'artista presenta Evolution, spiegando il lavoro che è servito per la registrazione insieme all'Orchestra dei Virtuosi Italiani.

    Tracce

    Foglie di Beslan - 6:43
    Whisper - 3:37
    Keep moving - 2:40
    A perfect day - 6:09
    Come sei veramente - 5:44
    Angelo ribelle - 6:36
    Corale - 2:10
    Prendimi - 2:50
    300 Anelli (parte 1) - 6:33
    300 Anelli (parte 2) - 9:13





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    Foglie di Beslan















    Whisper







    Keep moving









    A perfect day







    Come sei veramente







    Angelo ribelle







    Corale







    Prendimi







    300 anelli (I parte)










    300 anelli ( II parte)




     
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