ROMINA POWER

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  1. tomiva57
     
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    Romina Power


    Da Wikipedia
    foto web



    Romina Francesca Power (Los Angeles, 2 ottobre 1951) è una cantante, attrice, showgirl e pittrice statunitense.

    Biografia


    Figlia degli attori hollywoodiani Tyrone Power e Linda Christian, studiò in collegio in Messico e in Inghilterra e arrivò in Italia verso la metà degli anni sessanta. Ha una sorella, Taryn, nata nel 1953.

    Il debutto come attrice

    Debuttò al cinema a 13 anni e in quattro anni partecipò a ben 14 film, interpretando, tra l'altro, alcuni ruoli erotici (come ad esempio in Justine ovvero le disavventure della virtù di Jesús Franco). Ebbe modo di frequentare la vivace scena artistica di Roma, Londra e Los Angeles e per un certo periodo assunse regolarmente LSD.

    Cantante

    Nel 1966, ottenuto un contratto discografico con la ARC, debutta con il 45 giri Quando gli angeli cambiano le piume, in stile beat; passa poi alla EMI/Parlophone.

    Nel 1969 vince il Festivalbar nella sezione Disco Verde con Acqua di mare, una delle sue canzoni più famose (autore Albano, nel quale egli stesso compare come vocalist a sostegno); la canzone sul retro, Messaggio, è una ballata in stile folk, genere che la Power suonerà anche in seguito.

    In quello stesso anno incide anche il suo primo album, intitolato 12 canzoni e una poesia.

    Partecipa con Armonia a Un disco per l'estate 1970, canzone che si qualifica per la finale ed arriva al sesto posto; con la stessa canzone partecipa anche al Festivalbar 1970.

    Ritorna a Un disco per l'estate 1972 con Nostalgia; con E le comete si distesero nel blu si qualifica per la finale di Un disco per l'estate 1974.

    Pubblica il secondo album nel 1974, Ascolta, ti racconto di un amore, in stile cantautore, non commerciale, che ottiene scarso successo, ed il terzo l'anno successivo, con una cover di Here, there and everywhere dei Beatles; ottiene in particolare successo la title track, già pubblicata su 45 giri due anni prima, Con un paio di blue-jeans, e che verrà reincisa dalla Power in versione inglese nel 1979 con il titolo U.S. America.

    Un altro suo grande successo è stato Il ballo del qua qua.




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    Il matrimonio con Al Bano


    Romina (Lucia) ed Al Bano (Renzo) con Felice Chiusano (don Abbondio) e Lucia Mannucci (Agnese) nella parodia dei Promessi Sposi realizzata nel 1985 dal Quartetto Cetra

    Si sposò nel 1970 con il cantante pugliese Albano Carrisi, con cui ha condiviso quasi interamente la carriera artistica e dal quale ha avuto quattro figli: Yari, nato nel 1973, Cristel, nata nel 1985, Romina Jr, nata nel 1987, e la primogenita Ylenia, nata nel 1970 e scomparsa nel 1994 in circostanze misteriose mentre si trovava a New Orleans.

    Con il marito ha partecipato a due Eurofestival nel 1976 e nel 1985, vincendo un Festival di Sanremo nel 1984 con Ci sarà. Sempre al Festival ha collezionato un secondo posto nel 1982 e due terzi posti nel 1987 e 1989.

    Nel 1985 ha partecipato alla parodia dei Promessi Sposi realizzata dal Quartetto Cetra, interpretando Lucia.

    Con la separazione da Al Bano, avvenuta nel 1999, ha ridotto drasticamente l'attività artistica come cantante.

    Ritorno da single

    Romina è rimasta comunque nel mondo artistico e dello spettacolo grazie alla sua attività di pittrice e scrittrice e con la partecipazione a show televisivi. Tra il 1998 ed il 2000 ha condotto Per tutta la vita, il sabato sera su Raiuno a fianco di Fabrizio Frizzi. Il 5 gennaio 2002 è stata chiamata ad affiancare Mara Venier nella conduzione dello show televisivo Un ponte fra le stelle - La befana dei bambini vittime delle guerre e del terrorismo trasmesso su Rai Uno dal Teatro Rendano di Cosenza. Durante lo spettacolo ha anche cantato la versione italiana della colonna sonora del film La vita è bella.

    Dopo l'incontro con l'India, ha iniziato a praticare yoga e meditazione, ha abolito gli alcolici ed è diventata vegetariana.

    Nel 2007 ha recitato in un cameo nell'ultimo film di Abel Ferrara, Go Go Tales, presentato fuori concorso al festival di Cannes.

    Il 7 maggio 2010 ha vinto con la canzone Acqua di mare la seconda edizione di Ciak... si canta!, varietà musicale condotto da Pupo, Emanuele Filiberto di Savoia e Cristina Chiabotto su Rai Uno.

    Discografia italiana

    Solista

    45 giri

    1966 - Quando gli angeli cambiano le piume / Apri quell'ombrello (ARC, AN 4071)
    1969 - Acqua di mare / Messaggio (Emi italiana/Parlophone, 3C006-17019)
    1969 - La mia solitudine / Un canto d'amore (Emi Italiana/Parlophone, 3C006-17228)
    1970 - Armonia / Io sono per il sabato (Emi Italiana/Parlophone, 3C006-17412)
    1973 - Fragile storia d'amore / Un sentimento (Emi Italiana/Columbia, 3 C006-17883)
    1974 - E le comete si distesero nel blu / Le sirene, le balene, ecc... (Emi Italiana/Columbia, 3 C006-17987)
    1974 - Con un paio di blue jeans (è sempre estate in America) / I've had enough (Emi Italiana/Odeon, 3 C006-17949)
    1975 - Paolino maialino / Sognando Copacabana (Libra, LBR 1201)
    1976 - Noi due / Un uomo diventato amore (Libra, LBR 1203)
    1979 - U.S. America / All'infinito (Libra, LBR 014)
    1981 - Il ballo del qua qua / Paolino maialino (Baby Records, BR 50255)


    Album

    1969 - 12 canzoni e una poesia (Emi italiana/Parlophone, 3C 062 17725)
    1974 - Ascolta, ti racconto di un amore [Emi Italiana)
    1975 - Con un paio di blue jeans (Emi Italiana)


    Partecipazioni

    1969 - Noël 2 (Edizioni Paoline, Noël 3002, LP)


    Con Al Bano


    45 giri


    1970 - Storia di due innamorati / Quel poco che ho (Emi/La voce del padrone, 3C 006 17413M)
    1972 - Taca, taca, banda! (Good Old Fashioned Music) / Notti di seta (Emi/La voce del padrone, 3C 006 18001)
    1975 - Dialogo / Amore nel duemila (Libra, lbr 1200)
    1977 - Prima notte d'amore / Il covo delle aquile (Libra, lbr 1205)
    1981 - Sharazan / Prima notte d'amore (Libra, br 50240)
    1982 - Felicità / Arrivederci a Bahia (Baby Records, br 50258)
    1982 - Tu soltanto tu (mi hai fatto innamorare) / Parigi è bella com'è (Libra/Baby records, br 50279)
    1984 - Ci sarà / Quando un amore se ne va (Libra/Baby Records, br 50313)
    1985 - Magic oh magic / It's forever (Baby Records, br 50339)
    1987 - Nostalgia canaglia / Caro amore (WEA Italiana, 24 8452-7)
    1987 - Sempre sempre / Saranda Okinawa (WEA Italiana, 24 8411-7)
    1987 - Libertà! / Incredibile appuntamento (WEA Italiana, 24 8179-0)
    1988 - Fragile / Non voglio perderti (WEA Italiana, 24 7645-0)
    1989 - Cara terra mia / Fragile (WEA Italiana, 24 7056-7)
    1991 - Oggi sposi / Dialogo (WEA Italiana, 903173818-7)

    Album LP (CD dal 1982)

    1975 - Atto I (Libra)
    1978 - 1978 (Libra)
    1979 - Aria pura (Libra)
    1982 - Felicità (Baby records)
    1982 - Che angelo sei (Baby records)
    1984 - Effetto amore (Baby records)
    1986 - Sempre sempre (Wea)
    1987 - Libertà! (Wea)
    1989 - Fragile (Wea)
    1990 - Fotografia di un momento (Wea)
    1991 - Corriere di Natale (Wea)
    1991 - Vincerai (Wea)
    1993 - Notte e giorno (Wea)
    1995 - Emozionale (Wea)
    1996 - Ancora...Zugabe (Wea)

    Raccolte

    1978 - Qualcosa tra noi (serie "Record Bazaar") (CGD)
    1982 - Al Bano e Romina Power (serie "Record Bazaar") (CGD)
    1982 - Al Bano e Romina (serie "Profili musicali - Autori e interpreti della canzone italiana") (Ricordi)
    1983 - Amore mio (Baby Records/Polygram)
    1984 - Ci sarà (serie "MusicA") (CGD)
    1987 - Romantica (BMG)
    1988 - Ieri e oggi (Emi)
    1988 - Felicita-gold serie (BMG)
    1989 - Super 20 (BMG)
    1991 - Canzone blu-star collection (BMG)
    1992 - Vol.1 (Baby Records/Polygram)
    1992 - Vol.2 (Baby Records/Polygram)
    1994 - I successi di Al Bano & Romina Power vol.1 (serie "Lineatre") (Rca)
    1994 - Sharazan-best of (BMG)
    1994 - The star collection (BMG)
    1997 - I piu` grandi successi (CGD)
    1997 - Storia di due innamorati (Disky)
    1998 - The collection (BMG)
    2003 - Al Bano & Romina Power (serie "Flashback - I Grandi Successi Originali") (BMG/Ricordi)
    2005 - Le più belle canzoni di Al Bano & Romina Power (Warner Music)
    2006 - Albano & Romina Power (serie "Flashback Collection") (Sony Bmg)
    2006 - Albano & Romina Power (serie "Gold Italia Collection") (Mediane)
    2007 - Nostalgia canaglia (Linea S.r.l./Venus)
    2008 - Le nostre emozioni (Halidon)
    2009 - Al Bano & Romina Power (serie "Flashback - I Grandi Successi Originali") (Columbia/Sony Music)
    2009 - Collections (Sony Music)



    Filmografia

    1965 - Menage all'italiana
    1966 - Come imparai ad amare le donne
    1967 - Assicurasi vergine
    1967 - Nel sole
    1968 - L'oro del mondo
    1968 - Vingt-quatre heures de la vie d'une femme
    1969 - Il suo nome è Donna Rosa
    1969 - Pensando a te
    1969 - Nero Wolfe: Circuito chiuso (TV)
    1969 - Justine ovvero le disavventure della virtù
    1969 - Femmine insaziabili
    1969 - I caldi amori di una minorenne
    1970 - Mezzanotte d'amore
    1970 - Angeli senza paradiso
    1975 - La signora Ava (TV)
    1977 - L'uomo del tesoro di Priamo (TV)
    1983 - Champagne in paradiso
    1996 - Il ritorno di Sandokan (TV)
    2003 - Tutti i sogni del mondo (TV)
    2007 - Go Go Tales

    Libri

    1989 - Ritratto dalla A alla R, Rizzoli (con Albano Carrisi)
    1998 - Cercando mio padre, Gremese Editore
    2000 - Ho sognato Don Chisciotte, Bompiani
    2004 - Kalifornia (It's Here Now), Arcana
    2005 - Diario di Upaya. Upaya il racconto, Fazi Editore (DVD del film Upaya, racconto e diario)





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    I SEGRETI DI ROMINA


    di Cesare Lanza

    - Romina, mi scusi: al momento di cominciare questa chiacchierata, debbo confessare a lei e ai lettori un po’ di disagio.

    “Mi dica.”

    - Dopo tanto tempo, lei ha deciso di parlare di sé. Ma si sa che detesta i giornalisti e le intromissioni nella privacy altrui. A mia volta non voglio imporle alcuna domanda, che possa ferire il suo desiderio di riservatezza.

    “E allora?”

    - Il problema è che la sua vita è caratterizzata dalla tragedia, che tutti conoscono, della scomparsa di sua figlia Ylenia e dalla rottura, inaspettata, del matrimonio con Al Bano. Anche in questo caso il rumore è stato enorme perché si trattava del matrimonio più stabile e rassicurante che si conoscesse nel mondo dello spettacolo.

    Romina Power, sul terrazzo della sua casa romana a Trastevere, sospira e risponde con uno sguardo educato, malinconico.

    “Mi rivolga le domande che crede e, se non mi piaceranno o se mi sentirò aggredita, non risponderò.”

    - Cominciamo allora da lontano. Da una ragazzina a Roma, figlia di Tyrone Power e Linda Christian, attori famosi a Hollywood e nel mondo, che si innamora di Al Bano, un cantante della provincia italiana e lo segue di slancio e senza diffidenza a Cellino San Marco, nel profondo sud degli anni sessanta. Ma com’è stato possibile?

    “ Prima di arrivare al mio matrimonio, lei ha trascurato alcuni passaggi importanti.”

    - Mi dica, Romina.

    “Mio padre morì quando avevo sette anni. Dagli Stati Uniti io finii a vivere con una nonna in Messico, poi nei collegi con le suore, poi con la mamma, quando ero in quinta elementare, più o meno a nove anni, mi ritrovai a Roma, in una scuola italiana. Pensi solo ai cambiamenti di lingua, per valutare le difficoltà: in due anni, per studiare, passai dall’inglese allo spagnolo all’italiano.”

    - Perché arrivaste in Italia?

    “ Piaceva a mia madre e al suo compagno, Edmund Purdom, un uomo molto amante della musica classica. Un uomo positivo, con valori precisi: il lavoro prima di tutto. E di cultura e passioni anglosassoni. Così, dopo due anni, mi ritrovai in un altro collegio, in Inghilterra, nel Kent.”

    - Un’infanzia tormentata.

    “ Dell’Inghilterra ho bei ricordi. In collegio si facevano tante cose, oltre a studiare: decorazione, judò, atletica leggera… E nacquero amicizie, che si sono consolidate e hanno resistito fino ad oggi: gli inglesi non sono volubili come i latini, sono stabili e costanti negli affetti.”

    - Come considera i rapporti con i suoi genitori?

    “ Mio padre è fondamentale per la mia vita. Mi sento simile a lui e alle sue radici, irlandesi e francesi.”

    - Ma Tyrone Power è scomparso quando lei era una bambina. Come si spiega dunque questo forte legame? Con i ricordi?

    “ No. Non ricordo niente, assolutamente niente, di lui. E forse questo spiega la mia lunga, minuziosa ricerca: per tutta la vita ho cercato di ricostruire tutto ciò che lo riguardasse. Intervistando (e invidiando) quelli che lo conoscevano.”

    - Ma non ricorda nulla.

    “ Forse è stata una rimozione. Mi dicono che ho rimosso i ricordi per non soffrire. E mi dicono che potrei recuperarli con l’ipnosi. Ma ho paura di affrontarla. Mi bastano i sogni: ho ricostruito la figura di mio padre attraverso i sogni.”

    - E com’è, suo padre, nei sogni?

    “ E’ sempre rassicurante, paziente. Buono. Sensibile. Mi conforta, mi dice che tutto va bene.”

    - Un modo dolce di addormentarsi.

    “ No, è un pensiero dolce con cui svegliarsi. Al mattino, quando di notte
    l’ho sognato, quel pensiero mi dà fiducia. Mi accompagna per tutta la giornata. Annoto quel che è successo, rileggo, rifletto. Sono pensieri che mi danno energia. Mi riempiono. Mi danno un senso di appartenenza.”

    - Suo padre è dunque al primo posto, nella sua vita?


    “ Lui, sì. E i miei figli.”

    - E sua madre, Linda Christian?

    “E’ un’immagine più sfocata. Oggi sento tenerezza, per lei. Ho perdonato.
    Alla mia età si capisce l’importanza del perdono.”


    - Che cosa le rimproverava?

    “Le assenze. Ma oggi capisco di più il suo punto di vista. Provo
    compassione.”

    - Ma qual era il risentimento?

    “Non riuscivo a perdonarle la separazione da mio padre. Morto d’infarto, giovanissimo, a 44 anni. Incolpavo addirittura lei, inconsciamente. Morire a 44 anni… Mi sembrava un’ingiustizia. Oggi, a volte, mi sorprendo a pensare di aver oltrepassato l’età in cui lui se ne andò, è una strana sensazione pensare di aver vissuto più di lui.”

    - Torniamo a Roma e a un’altra esperienza precoce, il debutto nel cinema, in un film con Tognazzi.

    “ Molti insinuarono che l’ingaggio dipendesse dal mio cognome famoso. Invece feci un provino casuale per De Laurentis: nessuno sapeva chi fossi.
    Pensavo a una cosa passeggera e invece, come sappiamo, non è andata così.”


    - Torniamo al matrimonio con Al Bano, conosciuto quando aveva sedici anni. Possiamo azzardare un’ipotesi? Dopo tanto girovagare, e anche un grande dolore, il desiderio di una casa, di una famiglia stabile.

    “ In verità mi sentivo stretta, a Roma. Lì in Puglia c’era pace, armonia. Molte cose mi ricordavano la California.”

    - Ma se, oggi, dovesse fare un bilancio? Al Bano ha detto: ventisei anni di paradiso e cinque d’inferno.

    “ Alt. Io odio fare bilanci. E confronti.”

    - Mi permetta di dirle che il suo sguardo è diventato ancora più malinconico del solito.

    Sorride: “ Sfumature di malinconia sono abituali, per il segno della Bilancia. Sono nata il 2 ottobre, lo stesso giorno di Gandhi.”

    - E cosa vuol dire?

    “Spiritualità, spero. Capacità di meditare.”

    - Ritorniamo al cantante Al Bano: fu il suo primo amore significativo?

    “ No. Prima avevo avuto una lunga storia con Stash, il figlio di Balthus, il famoso pittore. All’epoca avevo 15 anni e lui 24. Ci innamorammo subito, la prima sera.”


    - Balthus è un maestro della pittura erotica, allusiva… Stasc gli assomiglia? Quanto è durata?

    “ Abbiamo vissuto due anni insieme. Stasc non assomiglia al padre. E’ quieto, affettuoso, originale. Fa film non commerciali. Ha talento, senza ambizioni: disegna e costruisce un’auto, ma per realizzarne una sola. E’ anche un alchimista. Un idealista, un sognatore.”


    - Il suo sguardo ora, Romina, si è illuminato. Dev’essere importante Balthus jr., per lei. Le è stato vicino, nei momenti difficili?

    “ Ci siamo sempre frequentati. E mai una recriminazione, anche se fui io a lasciarlo. Un uomo aperto, attento, sempre presente nella mia vita.”

    - Il pensiero corre ad Al Bano. Com’è rimasto il rapporto con lui, dopo un legame durato 31 anni?

    “Non ne parlerei. Non voglio parlarne. E’ troppo fresco, un ricordo doloroso.”


    - Al Bano dice che l’inizio della fine fu in conseguenza del dramma della scomparsa di Ylenia.

    “ Non è così. Le cose cambiano gradualmente: si sciolgono via via. Non c’è, mai, una sola causa precisa.”


    - Se avete rotto un matrimonio che durava da tanti anni vuol dire che c’era qualcosa, di lei, che non piaceva più a suo marito…”

    “Ex marito.”

    - Mi scusi. Qualcosa che non piaceva più al suo ex marito, qualcosa che non era più sostenibile e sopportabile, e viceversa.

    “ Preferisco non parlare di questo.”


    - Vorrei chiederle, almeno: chi ha lasciato chi?

    “ Non mi sembra importante.”


    - Insomma: lui ha fatto addirittura un comunicato, ha scritto una lettera pubblica.


    “ Io, no.”


    - Come parlerebbe di suo marito, con un’amica, e in poche parole, se quest’amica non sapesse niente di voi, se non foste personaggi pubblici, esposti ai riflettori?

    “E’ un uomo certamente forte. Un uomo tenace. Mi ha insegnato molto, ad esempio a stare sul palcoscenico, a vincere la timidezza. Mi ha dato quattro splendidi figli.”


    - Rivalità?

    “ Mai.” Si ribella: “Non credo che alla gente interessino queste cose.

    Comunque l’interesse non è giusto. E’ come se guardaste, mi scusi, dal buco della serratura. Non vorrei essere ricordata per queste cose, quando non ci sarò più.”


    - Come vorrebbe essere ricordata?

    “ Per i miei scritti. Per i miei quadri. Vorrei che il mio spirito vivesse
    attraverso cose importanti, non per il gossip sulla mia vita privata.”


    - In particolare, cosa le piacerebbe?

    “ Non importa. Non si dirà mai di me quello che mi piacerebbe.

    Inoltre, sono convinta che l’esposizione pubblica delle proprie cose private porti male.”


    - Lei è superstiziosa?

    “ In Italia è difficile non diventarlo.”


    - E’ religiosa?

    “ Cattolica, sì.”

    - Di recente è stata in India.


    “ Per lavoro, sì.”


    - Suo marito ha detto che in India è successo qualcosa d’importante, di grave: influente per la fine del vostro rapporto.

    “ Non so. Non capisco e comunque non voglio parlarne. In India sono stata solo un mese e mezzo. ”


    - Qualcuno ha detto e scritto che Yari, il vostro unico figlio maschio, era andato in India e dato per disperso.

    “ Sciocchezze. Yary è stato in India, ma ora è in Italia e sta benissimo.”



    Scende un bellissimo tramonto romano, sulla terrazza di Trastevere,
    le luci struggenti rendono più semplice, per l’intervistatore, la domanda più difficile.


    - Debbo ora parlarle, Romina, chiederle di Ylenia.

    “ Qualsiasi cosa io pensi, la tengo per me. E non potrebbe essere che così. Giornali e televisioni hanno speculato fin troppo su questa storia, ci sono editori che si sono arricchiti sul dolore altrui. Si è andati oltre ogni limite immaginabile. In modo impudico, osceno. Intollerabile.”


    - Adesso, se vuole, può dire qualcosa di conclusivo.


    “ Non può esserci qualcosa di conclusivo. Sono state scritte le bugie più inverosimili. Senza rispetto. Senza pudore. Basta.”


    - La perdita di Ylenia ha cambiato il rapporto con gli altri figli?


    “ Non direi.”


    - Vorrei dirle: capisco la diffidenza e le reticenze. Ma lei, Romina, non si apre mai?

    “ Mi apro raramente, con pochissime persone.”


    - Perché?


    “ Forse perchè, da piccola, ho vissuto a lungo da sola. Sono abituata al silenzio. Forse per una forma di protezione.”


    - Vorrebbe aver vissuto in modo diverso?

    “ Non volevo essere un personaggio pubblico. Invece faccio un mestiere
    che mi rende riconoscibile, identificabile.”

    - Potrebbe smettere.

    “ Ormai! Faccio quello che so fare.”


    - E, alla vigilia dei cinquant’anni, cambia di colpo tutta la sua vita. Ci vuole molto coraggio.”


    “ Un po’ di coraggio, sì. Ma non sono io a decidere. Io penso che tutto sia deciso dal destino. Sento un fiume che mi trasporta, io mi lascio andare e cerco di fare al meglio la piccola parte che tocca a me. E’ già tutto scritto.”


    Mostra il palmo della mano. “E’ tutto scritto in questi segni. Non sono io che li ho fatti, non sono io che potrò cambiarli. Sono nata così, come tutti, con un corso degli eventi già tracciato. A me è toccata questa vita, stavolta.”


    - Lei pensa che ci siano più vite?

    “ Sì. Spero. Forse.”


    - Posso confidarle una sensazione, forse brusca, in sintesi?


    “ Mi dica.”

    - La sensazione che lei a un certo punto della sua vita, condotta in
    maniera tradizionale e irreprensibile, forse anche per inevitabili riflessioni legate alla scomparsa di Ylenia, ha scoperto confini nuovi, da oltrepassare. Le sono esplose di colpo, o poco a poco, non so, cose nuove dentro. Forse ha capito di avere sprecato qualcosa. Ad esempio, non credo che le piaccia la parte della sua vita legata al ballo del qua qua.


    “ Non ho sprecato, non faccio bilanci, non sarebbe giusto rinnegare le cose, così. Le cose sono complesse. Quanto al ballo del qua qua…”

    - Sì?

    “ Certo mi dispiace essere identificata e ricordata come il ballo del qua qua. Sono frustrazioni tipiche del mondo dello spettacolo. Ho fatto un album, nel ’73, di cui sono orgogliosa, “Ascolta, ti racconto di un amore”. Un album rimasto inosservato, non era commerciale. Succede sempre così.”

    - Sempre?

    “ Spesso. Ho nel cassetto, da 3 o 4 anni, un altro bell’album, realizzato con mio figlio Yari. Nessuno lo prende in considerazione per quel che vale.”


    - Lei si sente sottovalutata?

    “Sì. Ma anche per colpa, o responsabilità, mia. Ho sempre anteposto i figli e la famiglia al lavoro. Di fronte a tante altre scelte, mi sono lasciata trasportare dal fiume…”

    - Dal fiume?

    “ Dal destino, sì. Come le ho detto.”


    - E non c’è la sensazione di aver sprecato alcune opportunità?


    “No, no. Erano scelte giuste, per la vita familiare. I figli al primo posto assoluto. Quando ero incinta, non esisteva altro, per me. E poi li allattavo finchè potevo, studiavo con loro, ho cercato di tenerli lontani dalle contaminazioni.”

    - Perciò?

    “ Come avrei potuto perseguire una carriera cinematografica vera? E il teatro? Ecco: mi sarebbe piaciuto fare teatro, era una sfida affascinante, avrebbe potuto vitalizzarmi.”

    - E ora? Le piacerebbe avere un altro figlio?

    “ Certamente sì. Idealmente, sì: mi piacerebbe diventare ancora mamma. Ma non succederà. Ho già dato il mio contributo, da americana, alla popolazione italiana. Spero di diventare nonna, questo sì. Nonna! Mi piacerebbe, sì. Anche perché vorrebbe dire che Yari si è sistemato.”


    - E gli uomini? Per lei, non c’è amore, oggi?

    “ Uomini, dice? Più li conosco e, mi scusi, più amo il mio cagnetto, Floppy.”


    - Perché questa avversione? Nella sua vita, in fondo, ha avuto poche esperienze.


    “ Pochine, sì. Non sono protesa, si vede.”


    - E come potrebbe essere, un uomo ideale? La ricchezza sarebbe importante?

    “ Assolutamente no. Bellezza? Quanto basta. Capace di ascoltare, non aggressivo.”

    - E allora? Impossibile trovarlo?

    “ Non dico questo. Ma ho appena riconquistato la mia libertà: perché sacrificarla? Gli uomini non mi interessano.” Ride: “Non perché cambio tendenza, eh!”


    - Lei ha anticipato una domanda scabrosa. Nel suo ultimo libro in uscita in questi giorni, c’è un’allusione a un certo tipo di rapporto tra due donne… Sembra un’allusione a un amore lesbico.”

    Ride ancora: “Ma no, è un equivoco, si parla solo di un’amicizia.”


    - Cosa rappresenta il sesso, per lei?


    “ Bisogna farlo e non parlarne. Più se ne parla e più si sminuisce, si toglie il mistero. Si avvilisce.”

    - Ancora una volta, non si apre più di tanto.

    “ Mi piacerebbe aprirmi. Forse a 80 anni, sperando di arrivarci, quando potrò dire tutto.”

    - Perché non ora? Ha paura? Eccole un’altra sensazione: lei ha paura di essere avvicinata dalla gente, per la sua fama, e non per la sua personalità. Ecco perché vorrebbe essere sconosciuta.

    “E’ così. Sono stanca di decifrare, capire… Troppe ipocrisie, contraddizioni. E’ la mentalità latina, non mi piace. Stile “una mano lava l’altra…”. Sono stanca di capire se ci siano motivi reconditi, dietro quelli apparenti.”


    - Tanto per capire: ha paura anche di questa intervista? Pensa che voglia tentare uno scoop, uno sgambetto?

    “ Sinceramente, sì.”


    - Provi allora, da sola, con due o tre aggettivi, a fare un ritratto di se stessa.

    “ Questo, francamente, è impossibile.”

    - Lei afferma di non essere felice.

    “Ho passato momenti molto difficili, aggravati dalla tortura dell’assedio da parte dei giornali. Adesso va meglio, un po’ meglio.”


    - Ho anche letto che lei vorrebbe staccarsi dallo spettacolo, a poco a poco.


    “E’ così. Se fosse possibile.”

    - Nel mondo dello spettacolo ha trovato amici? Amici di spessore, su cui si possa contare?

    “ Amici veri? Mi lasci pensare…”

    Bellissima, elegante, illuminata dagli ultimi raggi del tramonto, Romina Power ha socchiuso gli occhi e ha pensato a lungo. E c’è stato un lungo, pesante, lunghissimo silenzio.



    Cesare Lanza (Sette, luglio 2000)