NUOVA DELHI

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  1. tomiva57
     
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    NUOVA DELHI


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    Nuova Delhi è la capitale dell'India, la nazione dell'Asia meridionale fra le più estese del mondo, nonché la seconda del pianeta per numero di abitanti. Delhi sorge nella parte nord occidentale della Repubblica Indiana, confinando con l'Uttar Pradesh e con lo Stato di Haryana.
    Dal punto di vista politico New Delhi è inclusa nel territorio federato di Delhi, che ospita una popolazione stimata di oltre 13 milioni di persone, aggiudicandosi il primato di città più popolosa del mondo. Considerando che la superficie complessiva del territorio è pari a 1.483 chilometri quadrati, anche la densità è eccezionalmente elevata, attestandosi attorno a 9.000 persone per chilometro quadrato.


    Come anticipato, Nuova Delhi è soltanto uno dei diversi distretti che compongono Delhi, pur trattandosi della città più celebre delle zona, oltre ad essere la capitale dello Stato.
    Nuova Delhi è sorta sulla riva destra del fiume Yamuna, uno degli affluenti del Gange che tanta rilevanza riveste nella storia antica e recente dell'India. La città si estende su un territorio di 42,7 chilometri quadrati sul quale risiedono quasi 300.000 persone: una vastissima area da esplorare, muniti di tempo a propria disposizione e guidati dal desiderio di conoscere una realtà profondamente diversificata al proprio interno.


    Come molte metropoli mondiali New Delhi è suddivisa dal punto di vista amministrativo in distinte zone: Connaught Place, Parliament Street e Chanakya Puri. Connaught Place ospita le sedi delle amministrazioni locali nonché moderne gallerie commerciali, mentre a Chanakya Puri hanno sede le ambasciate straniere, tra le quali quella italiana.
    La megalopoli è vastissima e formata da un intreccio di strette vie nelle quali è peraltro assai piacevole perdersi scoprendo alcuni dei tesori nascosti. Per orientarsi si può, tuttavia, tenere come punti di riferimento i due ampi viali al centro di Nuova Delhi: Rajpath e Janpath di frequente si rivelano essenziali per i turisti occidentali che hanno poca dimestichezza con le città caotiche!


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    Storia Nuova Delhi

    La fondazione di Nuova Delhi risale a tempi recenti, precisamente agli inizi del Ventesimo secolo, in piena epoca coloniale. La città è nata nel 1912 per volontà dell'impero inglese di creare una vasta e razionale area amministrativa nei dintorni dell'antica Delhi. Un'area che rispondesse agli ideali urbanistici moderni del mondo occidentale e ne trasmettesse al contempo i valori fondanti, attraverso imponenti palazzi pubblici destinati ad ospitare le istituzioni. La città infatti, rivestì, e riveste tuttora, un ruolo altamente simbolico, rappresentando la capitale della più vasta democrazia del pianeta, affermatasi attraverso il superamento di molteplici difficoltà.


    Il primo ostacolo ha coinciso con il conseguimento dell'indipendenza dal dominio inglese, ottenuta con l'epica battaglia non violenta intrapresa da Mahatma Gandhi e dai milioni di indiani che lo seguirono nel progetto di disobbedienza civile. La conquista dell'autonomia fu, tuttavia, complessa e l'ottenimento dell'indipendenza dai colonizzatori coincise con una radicale divisione del territorio indiano e con i lunghi scontri tra religioni diverse. La capitale Nuova Delhi risentì in maniera significativa della difficilissima situazione politica e dell'instabilità interna, subendo devastazioni e trovandosi ad accogliere oltre un milione di persone di fede musulmana in un luogo in cui predominava la religione indù.


    Agli inizi del 1950 l'India divenne ufficialmente una repubblica, la più grande del mondo, con la sua capitale posta a Nuova Delhi. Ovviamente le difficoltà insite nell'amministrazione di uno stato che è settimo al mondo per vastità di territorio e nel quale convivono fedi e culture diverse non cessarono. La capitale, in questo peculiare contesto, detiene un ruolo straordinario, sia dal punto di vista simbolico che amministrativo. A New Delhi sono sorti i palazzi istituzionali che rappresentano l'unità nazionale, in primis il Parlamento che trova la sua sede in un elegante palazzo circolare, circondato da alte colonne.



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    Da Vedere a Nuova Delhi


    Nuova Delhi è una delle capitali più suggestive del pianeta, un luogo in cui passato e futuro, opulenza e povertà, religione e mondanità si incrociano di continuo, creando una sintesi mozzafiato. La città è enorme ed ogni suo angolo è dispensatore di emozioni. Dai favolosi mercati, ai locali serali alla moda, dai patrimoni artistici, ai festival che celebrano le tradizioni locali, passando per le kermess internazionali e la fiorente industria cinematografica. Andiamo ora a vedere alcuni fra le mete più significative, indubbiamente meritevoli di una visita.


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    Una delle icone di Nuova Delhi è il Qutb Minar: il più alto minareto del pianeta che beneficia anche del fatto di essere stato indicato dall'Unesco un patrimonio dell'umanità. La torre in mattoni, alta oltre 72 metri, venne edificata nel Dodicesimo secolo per celebrare la vittoria dell'Impero afgano e della conseguente religione musulmana su quella indù. Il Qutb Minar, con i suoi colori vivaci e i raffinati decori, attira l'attenzione di ogni persona, ma ricordiamo che la torre diviene via via più stretta ed il diametro della cima affusolata misura poco più di due metri!



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    Un altro patrimonio dell'umanità è la Tomba di Humayun, un vasto complesso architettonico risalente a fine Cinquecento, fatto erigere dalla vedova del Moghul Humayun. Un'imponente costruzione che celebra la dipartita di una persona cara ed al contempo la vita che trionfa negli splendidi giardini baciati dal sole.


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    Un fulgido esempio dell'eccezionale livello di sapere, a cui erano giunti gli indiani fin dall'anrichità, è lo Jantar Mantar, un osservatorio che sorge al centro di Nuova Delhi, costruito nel lontano 1725. Una splendida opera d'arte di colore rosso e dalle intriganti forme che si rivela essere un innovativo concentrato di scienza ed astronomia, un eccezionale osservatorio dotato della celebre meridiana chiamata Prince of Dial.




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    Avvicinandosi ai giorni nostri, ricordiamo il maestoso monumento posto al centro della città: l'India Gate. La gigantesca porta, alta 42 metri, ci ricorda come Delhi, e l'intera India, siano state influenzate da culture diversissime, come quella musulmana e quella europea. La porta, infatti, riprende le forme del tipico Arco del Trionfo occidentale rendendo onore ai militari che si sono sacrificati per la patria e il cui ricordo non si spegna mai, come la fiamma posta ai suoi piedi.



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    Da Vedere a Delhi


    La città di Delhi racchiude un'infinità di culture, storie e testimonianze del passato e al contempo un eccezionale slancio verso il futuro. Abbiamo visto alcune fra le bellezze della città nuova, edificata all'inizio del secolo scorso, ed ora facciamo un viaggio nella Vecchia Delhi.
    Delhi è popolata fin dal Secondo millennio a.C. e fortunatamente la seconda città più popolata del mondo, ha protetto capolavori antichi che ora possono ammirare tutti i turisti.





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    Uno fra i monumenti più noti è il Red Fort, o Forte Rosso, la cui costruzione risale al Seicento per volontà dell'Imperatore Shah Jahan. Il monumento, incluso tra i patrimoni dell'umanità tutelati dall'Unesco, è un'immensa fortezza che estrinseca l'altissimo livello artistico raggiunto dalla civiltà indiana, tanto sotto l'aspetto architettonico che sotto quello squisitamente artistico. Le altissime mura, che in alcuni punti superano i 30 metri d'altezza, racchiudono una splendida fortezza che si estende per due chilometri, comprendo i palazzi e gli incantevoli giardini. Tutti i turisti restano incantati addentrandosi nella città in miniatura, fra le stanze private del Moghul, la sua candida moschea privata (Moti Masjid) e la sfavillante sala riservata alle udienze.

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    Restiamo nel lontano Seicento per approfondire la conoscenza di fra i monumenti religiosi più significativi della Vecchia Delhi: lo Jama Masjid. La più imponente moschea dell'India è un capolavoro architettonico, una pregevolissima sintesi di sfarzo e religiosità. L'edificio è vastissimo, dotato anche di quattro torri e due minareti, ed ogni angolo è finemente decorato, per non parlare del piazzale antistante nel quale possono trovare posto oltre 20.000 fedeli.
    Un luogo intriso di misticismo, così come l'intera Vecchia Delhi, con il suo fascino assolutamente unico. Mercati dai quali nascono profumi così intensi da stordire, splendidi giardini ed angoli in cui regna la povertà più estrema. Strette strade nelle quali è possibile acquistare capolavori dell'arte orafa e pregiati tè e vedere gli antichi risciò.


    fonte:nuovadelhi .it



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    tempio lotus


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    università

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    mezzo di trasporto ancora in uso


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    central parck


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    mercato delle spezie



     
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  2. tomiva57
     
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    India_Biryani_1

    Biryani

    Una sostanziosa pietanza a base di riso (solitamente basmati) tipica del subcontinente indiano. Preparata insieme a spezie, carne, pesce, uova o verdure, il Biryani (scritto talvolta come biriani o beriani) è in grado di soddisfare ogni tipo di gusto e, a differenza del pilaf (altro gustoso piatto a base di riso, sempre tipico dell'India) la cottura avviene cucinando tutti gli ingredienti separatamente. Importato in tempi passati nel subcontinente indiano da viaggiatori e mercanti musulmani, il biryani oggi presenta diverse varianti presenti sia nell'Asia Meridionale, sia in Arabia e in altre comunità arabe e asiatiche occidentali. Generalmente non vegetariano, il piatto prevede l'impiego di varie carni prelibate come carne di manzo, carne di pollo, carne di capra, carne di agnello, pesce o gamberi insieme alle varie spezie e condimenti che vengono utilizzati nella preparazione: burro indiano (Ghee), piselli, fagioli, cumino, chiodi di garofano, cardamomo, cannella, coriandolo, foglie di menta, foglie di alloro, zenzero, cipolle e aglio sono ingredienti che contribuiscono a dare alla pietanza un gusto e un aroma davvero stuzzicanti. Il piatto, con le sue numerose varianti, presenta sapori delicati e ingredienti genuini in grado di soddisfare perfino i palati più raffinati.




    sacchi-peperoncino

    Il Masala Art del Taj Palace Hotel
    La Nuova Delhi dei sapori 5 stelle




    Lucia Siliprandi
    italiaatavola.net



    La cucina indiana gustata nel cuore di Nuova Delhi, nel lusso del cinque stelle Taj Palace Hotel, ma a contatto con la tradizione autentica indiana incarnata nei piatti del Masala Art, un ristorante in cui scoprire le spezie e le proprietaà mistiche di una cucina dalla mille sfaccettature
    L’India è un Paese magico dalle tradizioni secolari e con un’arte culinaria dalle mille sfaccettature. L’indu-brahmi, la cucina dei bramini, dice no alla carne, al pesce, alle uova, la cucina musulmana vieta assolutamente il maiale, mentre i piatti di stampo occidentale seguono il gusto importato dagli europei.

    E se è vero che siamo quello che mangiamo, o meglio diventeremo ciò che mangiamo, nel sub-continente indiano a ciascuno il suo cibo, non solo per un ricarico energetico, ma per accompagnare una filosofia di vita.

    Via libera, dunque, al cibo materiale, spirituale, olistico, ayurvedico, a pietanze leggere o cariche di grassi, con l’aggiunta di o senza quell’ingrediente, speziatissimo o poco chilli. Il cibo “cerebrale”, ad esempio, va al di là del semplice nutrirsi, ha pochi grassi, è facile da digerire e favorisce le attività mentali.

    I piatti preparati secondo i dettami della cucina raja-sikh rappresentano il cibo per i re e le divinità. Qui passione, desiderio, istinto animale si fondono in portate cariche di grassi di origine animale, difficili da digerire alle quali, di solito, segue una siesta.


    masala-art-piatto

    Ma mentre nel Punjab il cibo è molto pesante, nel Rajasthan, in pieno deserto, la preparazione è più light.

    Il temple food, il cibo del tempio, è invece un cibo sofisticato e “purificato” perché spesso nei templi è vietato l’accesso ai soggetti impuri come, ad esempio, a chi mangia la carne. Cibo olistico nel Kerala, la terra dell’ayurveda, dove gli ingredienti sono miscelati ad personam per raggiungere il benessere psicofisico.

    E poi le spezie: un must nella gastronomia indiana. Le spezie non solo aiutano a preservare il cibo dal deterioramento (in India è d’uso non conservare gli “avanzi di cucina” ma cuocere e mangiare gli alimenti nello stesso giorno), ma aiutano a star meglio, come la polvere di tamarindo, ottimo antisettico, il pepe nero per aprire le narici, la cannella per facilitare l’equilibrio energetico.

    Accattivante la proposta del Taj Palace Hotel di Nuova Delhi, che invita i suoi ospiti allo Spice Tour, un’esperienza sensoriale nel mondo delle spezie.

    Il viaggio inizia con la visita al mercato delle spezie di Khari Bouli nella città vecchia della capitale dell’India, dove si possono acquistare i condimenti più colorati e preziosi per insaporire le portate.

    Poi si torna in albergo, un hotel cinque stelle lusso appartenente alla catena Taj Hotels Resorts and Palaces, nome storico dell’hôtellerie sciccosa del Gruppo Tata.


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    Qui nelle cucine di Masala Art, il ristorante dal décor contemporaneo, lo chef si esibisce in uno show culinario, preparando piatto per piatto un menu completo.

    E per quelli che pensano che la cucina indiana leggera e salutare sia un ossimoro, Masala Art è la prova contraria. Piatti nutrienti ma senza l’aggiunta di inutili grassi, spezie usate con giudizio per accompagnare e non per eclissare gli altri ingredienti.

    Un esempio? Come antipasto Bhatti ka jheenga e shammi kebab vegetariano, gamberetti scottati al forno accompagnati da patate, carote, e zucchine. A seguire Mathania mirch ka murgh e aloo wadi ka bhartha e missi roti: pollo con patate cucinate con il ghi (burro chiarificato), accompagnate da verdure, cipolle croccanti e una purea di patate e mais.

    Per dessert Gajjar ka halwa carote dolci, contornate da petali di rose. Il tutto “condito” da una miscela di spezie, quali il cardamomo, la cannella e i semi di coriandolo. Infine l’assaggio delle portate, un viaggio nel gusto e nei sapori di questo magico Paese.

     
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