ALEX BARONI

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  1. tomiva57
     
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    Alex Baroni




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    Alessandro Guido Maria Baroni, detto Alex (Milano, 22 dicembre 1966 – Roma, 13 aprile 2002), è stato un cantante italiano di musica leggera.

    Biografia

    Inizia la carriera nei primi anni novanta, cantando nei locali milanesi, mentre svolge un'attività parallela come insegnante, dopo essersi laureato in chimica. Diventa presto un apprezzato corista di artisti famosi, tra cui Eros Ramazzotti, Ivana Spagna e Rossana Casale. Dopo un'esperienza iniziale nel duo dei Metrica, nel 1994, pubblica il suo primissimo album, assieme ad Andrea Zuppini, intitolato Fuorimetrica, per l'etichetta DDD, prodotto da Eros Ramazzotti, con cui duetta nel brano "Non dimenticare Disneyland". Quest'album, a lungo introvabile, è stato ristampato nel 2007, con l'aggiunta di un brano inedito, intitolato "La lettera", che è anche uno dei quattro nuovi brani poi inseriti nell'ultima doppia collection, anch'essa uscita nel 2007 (vedi 'Discografia').

    Nel 1991 è tra i cori dell'album "Un'altra strada" del cantautore genovese Massimiliano Cattapani.

    Entra nell'Orchestra della RAI e, nel 1996, è al Festival di Sanremo, in qualità di corista. Nel 1997 comincia la lunga e proficua collaborazione con i produttori di tutti i suoi dischi, Marco Rinalduzzi e Massimo Calabrese che insieme a lui scriveranno quasi tutte la canzoni del suo repertorio. Debutta al Festival di Sanremo come cantante, nella «Categoria Giovani», ed ottiene un grande successo di critica e di pubblico, col brano "Cambiare": Baroni vince il premio come miglior voce del Festival, premiato dalla giuria di qualità, presieduta da Luciano Pavarotti, e il brano vince il «Premio Volare», intitolato a Domenico Modugno (la canzone viene premiata come migliore canzone del Festival).

    Nel frattempo, esce il primo album inciso per l'etichetta Dischi Ricordi, a cui il cantante dà il suo nome d'arte, Alex Baroni, contenente, oltre al brano sanremese "Cambiare", altri brani di successo, tra i quali "Male che fa male" (con un mega-coro di una cinquantina di persone, tra cui la giovane cantante emergente Lara Martelli), "Scrivi qualcosa per me" (accompagnato dal relativo videoclip, tanto semplice quanto efficace, che ritrae Baroni in un ambiente simile agli unplugged più ricercati di MTV), "Ce la farò" (con cui aveva già partecipato alle eliminatorie di «Sanremo Giovani»), la suggestiva ballata "La voce della luna", e la cover di un brano dei Beatles, intitolato "In My Life", posto in chiusura al disco. L'album raggiunge la posizione numero 38 in classifica, e si piazza al numero 138 nella Top 200 di fine annata 1997.

    Poco dopo, sempre nel corso dello stesso fortunato anno, collabora alla versione italiana della colonna sonora realizzata per il film d'animazione della Walt Disney, Hercules, in cui dà la voce all'Ercole adolescente, cantando "Posso farcela" (una suite in tre parti, la seconda delle quali è uno strumentale, eseguito dalla sola orchestra e intitolato "O possente Zeus", mentre la terza è una reprise della prima). Ancóra nel 1997, è presente al «Premio Città di Recanati» ("Musicultura"), dove canta con un'altra giovane cantante emergente, Zenima, in un duetto che non fa altro che inserirsi nell'infinita serie di duetti che l'artista (sùbito ribattezzato lo «Stevie Wonder della musica italiana», per via della notevole estensione e per la voce simil-nera) eseguirà durante tutto l'anno.

    Nel 1998, partecipa nuovamente al Festival di Sanremo, questa volta nella «Categoria Big» (grazie alle vendite dell'album omonimo), con il brano "Sei tu o lei (Quello che voglio)". Il sottotitolo del pezzo, Quello che voglio, viene utilizzato poco dopo per il nuovo album. Oltre alla nuova canzone sanremese, il lavoro contiene altre due tracce molto note, accompagnate dai relativi videoclip, "Onde" e "Dimmi che ci sei". L'album raggiunge il Numero 42 in classifica, e si piazza al Numero 200 della classifica generale di fine anno, nel 1998, vendendo meno del precedente.

    Il successo porta il giovane artista anche a Sanremo Top, nel maggio 1998, da dove Baroni parte per il nuovo tour dal vivo che, per tutta l'estate, lo vedrà cantare nei maggiori centri della penisola, con un gruppo di musicisti di prestigio. Ad agosto, nel corso della tournée, l'artista parteciperà, vincendo, al Sopot Festival, la rassegna musicale comunitaria ospitata dalla Polonia.

    Nel settembre dello stesso anno, sulla scia dei recenti successi esteri, esce, in vari paesi europei (tra cui Paesi Bassi, Germania, Svizzera e, naturalmente, Polonia), il disco internazionale di Alex Baroni, intitolato Onde, dal titolo del brano che, nel frattempo, è diventato il suo più grande successo fuori dai confini italiani. La compilation, oltre alla title-track, contiene i pezzi migliori estratti dai suoi due lavori discografici più recenti, Alex Baroni del 1997, e Quello che voglio del 1998.

    Il 1999 comincia sotto i migliori auspici. A febbraio, Baroni viene premiato in Campidoglio con l'«Oscar dei Giovani 1998». Il tour per l'album Quello che voglio viene prolungato di alcune date, e si conclude con una serata speciale al Memphis Belle di Roma. Inoltre, Alex partecipa al CD postumo di Ivan Graziani, Per sempre Ivan, nel quale canta, in duetto con Umberto Tozzi, la canzone "È stato un viaggio (Vita)", il cui testo è di Renato Zero e la musica dello stesso Ivan Graziani.

    Nei primi giorni del mese di settembre, esce il nuovo singolo, "Pavimento liquido", che, insieme al relativo videoclip (girato nel deserto africano, durante l'estate di quell'anno, anticipa la pubblicazione del terzo album dell'artista, dal titolo Ultimamente. Il long playing esce il 24 settembre e vede, tra l'altro, la collaborazione letteraria di Renato Zero, che firma il testo del brano E il cielo mi prese con sé, che si rivelerà, qualche anno dopo, tristemente profetico.

    La promozione del nuovo atteso lavoro viene affidata, per lo più, ai video delle canzoni "Pavimento liquido" e "Fuori di qua", vista la decisione di non estrarre alcun singolo e la mancata partecipazione al Festival di Sanremo, dove il brano da lui proposto, la title-track dell'album appena pubblicato, Ultimamente, non passa le selezioni (il brano non viene, però, incluso nel lavoro del 1999, a cui dà il titolo; riemergerà, invece, nel disco postumo C'è di più, del 2004, di cui sarà il singolo trainante).

    Il disco riceve una massiccia copertura radiofonica, ma non riesce ad eguagliare le vendite dei due album precedenti. Baroni non si perde comunque d'animo e s'imbarca in un lunghissimo tour che, a differenza dei precedenti, durerà due anni, invece di uno solo. Il cantante non rinuncia comunque a nessuno degli spettacoli del tour, compresi i concerti gratuiti per i fans o di beneficenza per vari enti già programmati in partenza, rispettando anche gli impegni presi con i colleghi. Durante la tournée di Massimo Di Cataldo, incentrata sul repertorio dei Beatles, i due artisti duettano in molti classici dello storico gruppo britannico, mentre Baroni sceglie di cantare "Solo per te", tratta dal suo ultimo album, che gli permette di esibire la sua notevole estensione vocale.

    Inoltre mette alla prova la sua abilità di paroliere, collaborando alla stesura di "È la verità", poi inserita nell'album Girasole di Giorgia, sempre nel 1999. Per la cantante romana, Baroni scriverà anche il testo di "Prima di domani", una delle tracce dell'album successivo di Giorgia, Senza ali, del 2001, mentre Giorgia restituirà il favore al compagno, collaborando con lui alla composizione del testo di "Fuori dalla mia finestra", uno dei pezzi di Ultimamente. Queste ultime due canzoni dimostrano, tra l'altro, la bravura di entrambi nell'assumere un punto di vista letterario neutrale, visto che Baroni scrive per la compagna dal punto di vista femminile, e la Todrani, a sua volta, compone la sua traccia dal punto di vista maschile.

    Quanto all'ultimo disco di Baroni, mentre "Pavimento liquido" riceve anche un'inaspettata accoglienza positiva nelle discoteche estive, i brani di Ultimamente più richiesti in radio diventano in breve tempo "Fuori di qua" (nella quale partecipa Giorgia nei cori) e "Viaggio", oltre, ovviamente, al brano che apre il lavoro, "Pavimento liquido". Al video di quest'ultima, si affianca ben presto un altro filmato promo, girato proprio per il brano "Fuori di qua", in cui Baroni compare legato, mani e piedi, a una sedia. L'album comprende anche un'altra cover dei Beatles, "Mother Nature's Son", che chiude elegantemente la terza fatica discografica dell'artista milanese, ormai star a tutto campo, sia in Italia che in Europa.

    La morte

    Il 19 marzo 2002 Alex Baroni è vittima di un incidente stradale a Roma. Mentre sta percorrendo in moto la circonvallazione Clodia, si scontra presso piazzale Clodio con un'auto che sta facendo un'inversione di marcia in un punto dove la manovra è vietata. Il cantante viene sbalzato dal mezzo ed è investito da una seconda auto che sta sopraggiungendo a forte velocità. Le sue condizioni appaiono subito gravissime. Baroni è ricoverato all'ospedale Santo Spirito di Roma, dove muore il 13 aprile, dopo tre settimane di coma; il cantante aveva trentacinque anni.

    È avviata un'indagine sull'incidente, con un conseguente processo, nel quale l'uomo alla guida dell'auto che si è scontrata con la moto di Baroni, il 74enne Renato Zingaretti, è accusato di omicidio colposo. Il pubblico ministero Giuseppe Cascini chiede però l'assoluzione dell'imputato, dal momento che non vi sarebbero prove della sua responsabilità diretta. Con la sentenza di primo grado, emessa il 22 giugno 2007, Zingaretti è stato assolto dall'accusa di omicidio colposo, poiché dalle analisi tecnico-peritali è risultato che Baroni stava viaggiando a velocità troppo elevata.

    Le raccolte postume

    In autunno, esce postuma la sua prima raccolta, intitolata Semplicemente (nota anche come Semplicemente Alex Baroni, dalla lettura continua del titolo del disco e del nome dell'autore, sulla copertina della raccolta, che lo ritrae, come le altre foto nel libretto, durante la session fotografica realizzata nel deserto africano), che contiene, oltre ai suoi più grandi successi (scelti dagli stessi fans, tramite un sondaggio condotto sul sito Web ufficiale), tra cui "Onde", "Cambiare" e "Sei tu o lei (Quello che voglio)", anche tre brani inediti, che avrebbero dovuto far parte dell'album al quale stava lavorando nella 'Primavera della sua vita' (così scrive il fratello Guido nelle note di copertina, annunciando la nascita del «Comitato Alex Baroni», con lo scopo di raccogliere fondi ed organizzare eventi artistici di beneficenza, nel ricordo di Baroni).

    Dei tre nuovi pezzi, "La distanza di un amore", "Speriamo" e "Binario 4" (che dànno un'idea del nuovo sound che Baroni stava sviluppando, lontano dai suoi abituali produttori, I Piloti), il primo viene utilizzato per promuovere l'intero album, che diventerà, in breve tempo, l'album più venduto del cantante, raggiungendo la posizione numero 2 in classifica e piazzandosi alla 17 nella classifica italiana generale di fine annata 2002 (il migliore risultato ottenuto da Baroni in assoluto).

    La cantante Giorgia, con cui è stato legato sentimentalmente, gli ha dedicato la canzone "Marzo", inserita nella sua raccolta del 2002, a lui interamente dedicata, Greatest Hits - Le cose non vanno mai come credi, il cui titolo allude chiaramente al tragico evento che le ha portato via l'ex-compagno e, al momento dell'incidente, ancora grandissimo amico. La canzone, mai pubblicata come singolo è accompagnata da un videoclip, dominato da colori scuri e tinte tenui, in cui la magrezza spettrale dell'artista e la sua triste bellezza non fanno che aggiungere ulteriori elementi, perfettamente in linea con il tema del brano.

    Il 15 ottobre del 2004, esce C'è di più, un intero album di inediti (il quinto, considerando anche il primissimo Fuorimetrica) scritti e interpretati tra il 1998 ed il 2002. L'album si chiude con un medley di due classici, "Yesterday" dei Beatles ed "Imagine" di John Lennon, legate insieme, in un concerto dal vivo, tenuto da Baroni, anni prima, sulla gradinata della Cattedrale di San Bernardino de L'Aquila, in occasione dei festeggiamenti della 'Perdonanza Celestiniana', con la partecipazione dell'Orchestra Sinfonica Abruzzese. Trascinato dal singolo "Ultimamente" e da alcuni altri brani di punta, tra cui il citato medley, il pezzo di apertura, "Libero", e la title-track, l'album C'è di più raggiunge la posizione numero 17, piazzandosi alla 186, nella classifica italiana annuale del 2004.

    Il 16 novembre 2006 esce un CD tributo, coerentemente intitolato Alex-Tributo ad Alex Baroni, un omaggio di molti dei suoi amici musicisti e coristi, con fini totalmente no profit e di beneficenza. I proventi della vendita di questo disco vengono devoluti al «Comitato Alex Baroni». Tra i partecipanti vi sono stati Mario Biondi, Manuela 'Manu' Cortesi, Silvio Pozzoli, Giorgio Secco, Paolo Costa, Amedeo Bianchi, Pier Foschi, Nicola Peruc ed altri.

    Sempre nel corso del 2006, viene ripubblicata la raccolta Semplicemente del 2002, in una nuova versione Dual Disc: il Lato CD Audio ripropone, rimasterizzati, i tre inediti postumi del 2002 e gli 11 brani che, da un sondaggio, erano risultati i preferiti dai fans, tratti dai tre album di studio del 1997, 1998 e 1999, mentre il Lato DVD comprende i cinque videoclip girati per promuovere i brani "Scrivi qualcosa per me" (dall'album omonimo Alex Baroni del 1997), "Onde" e "Dimmi che ci sei" (da Quello che voglio del 1998), "Pavimento liquido" e "Fuori di qua" (da Ultimamente del 1999), oltre ad una gradevole galleria fotografica. L'audio di "Onde" è leggermente diverso dalla versione dell'album (nell'introduzione sono aggiunti dei vocalizzi di Baroni, che erano presenti solo nel videomix e in alcune esecuzioni dal vivo, finora inedite).

    A fine maggio del 2007, esce invece una nuova, doppia raccolta di successi intitolata Alex Baroni Collection, contenente anche tre inediti ("La vita è un dado", "Vorrei" e la cover, rielaborata, in italiano, con il titolo di "Sei la sola che vorrei", di "Another Star", un pezzo del suo artista preferito, Stevie Wonder, a cui era stato paragonato fin dal trionfo sanremese), nonché un quarto 'nuovo' brano, "La lettera", in realtà già edito, ma poco conosciuto, tratto dalla ristampa dell'album Fuorimetrica dei Metrica, il duo in cui Alex aveva esordito come cantante, agli inizi della sua carriera. L'album, il primissimo realizzato da Baroni in coppia con Zuppini, come accennato, era uscito nel 1994; poi diventato praticamente introvabile nella versione originale, è stato ristampato, con l'aggiunta del nuovo brano, "La lettera", proprio nello stesso 2007.

    Discografia

    Quattro dei suoi album sono entrati in classifica:

    * Alex Baroni, al Numero 38 (Numero 176 nella classifica generale di fine anno 1997)
    * Quello che voglio, al Numero 42 (Numero 200 nella classifica generale annuale del 1998)
    * la raccolta postuma, Semplicemente, al Numero 2 (Numero 27 nella classifica finale del 2002)
    * il quinto album postumo, C'è di più, al Numero 17 (Numero 186 nella classifica di fine anno 2004

    L'album Ultimamente, il suo ultimo lavoro realizzato in vita, non è invece riuscito a piazzarsi neanche nelle posizioni più basse della classifica, a causa dell'eccessivo numero di copie pirata sul mercato nero e nonostante la lunghissima promozione, durata quasi tre anni (invece dei soliti otto mesi circa - durata approssimativa di un tipico cosiddetto 'anno promozionale'), praticamente dalla data di uscita, nel settembre del 1999, fino alla morte[senza fonte].

    Album

    * 1994 - Fuorimetrica (album realizzato con il gruppo dei Metrica e prodotto da Eros Ramazzotti)
    * 1997 - Alex Baroni (primo album solista)
    * 1998 - Quello che voglio (secondo album solista)
    * 1999 - Ultimamente (terzo album solista)
    * 2004 - C'è di più (quarto album solista postumo)
    * 2007 - Fuorimetrica (ristampa dell'album del 1994 con la bonus track La lettera)



    Singoli

    * 1997 - Cambiare (singolo)
    * 1998 - Sei tu o lei (Quello che voglio) (singolo)
    * 1999 - Pavimento liquido (singolo)
    * 2004 - Ultimamente (singolo postumo)

    Raccolte

    * 1998 - Onde (raccolta internazionale con brani da Alex Baroni e Quello che voglio)
    * 2002 - Semplicemente (raccolta postuma con 3 inediti)
    * 2006 - Semplicemente (raccolta dual disc postuma con il CD audio del 2002 + lato DVD con 5 videoclip e galleria fotografica)
    * 2007 - Alex Baroni Collection (doppia raccolta postuma con 4 inediti)

    Altro

    * 1997 - Posso farcela (suite in tre parti dalla colonna sonora del film d'animazione Hercules di Walt Disney)
    * 2006 - Alex - Tributo ad Alex Baroni (tributo postumo da parte di colleghi e amici)

    Videografia

    * 1997 - Scrivi qualcosa per me
    * 1998 - Onde
    * 1998 - Dimmi che ci sei
    * 1999 - Pavimento liquido
    * 1999 - Fuori di qua



    In sua memoria

    * Nel 2003, Giorgia, ultima fidanzata di Alex Baroni, ha scritto Gocce di memoria, che parla della loro relazione spezzata a causa della morte improvvisa di Alex.
    * Nel 2006, è uscito in suo onore l'album-tributo intitolato Alex, in cui vari artisti ne tengono vivo il ricordo, cantando alcune delle sue canzoni, selezionate sia tra i brani più famosi che tra quelli meno noti. Il lavoro è stato realizzato per sostenere economicamente il «Comitato Alex Baroni», fondato dalla famiglia di Alex, e coordinato dal fratello Guido.
    * In onore di Alex, il premio della categoria «Voci Nuove» al Festival dell'Adriatico è stato ribattezzato «Premio Alex Baroni».
    * Anche il Premio della Critica per la categoria «Nuove Proposte» del Festival di Sanremo è stato, seppur temporaneamente, dedicato ad Alex Baroni (sulla falsariga del relativo premio per la categoria «Campioni» o «Big», che tuttora porta il nome di Mia Martini), su suggerimento di alcuni degli artisti che hanno partecipato al primo concerto-tributo in suo onore, tenutosi a Roma, a piazza Venezia, nel 2002 (presentato da Fabrizio Frizzi), prime su tutti Tosca e Giorgia; ma con l'unificazione delle due categorie, nel corso del Festival del 2004 (organizzato da Tony Renis, presentato da Simona Ventura, e vinto da Marco Masini), il premio in memoriam è stato conseguentemente abolito.
    * Prima di morire, Eros Ramazzotti, suo scopritore, gli fa incidere la canzone Un'emozione per sempre, ma Alex non fa in tempo a trasformarla neanche in un singolo, a causa della morte prematura. Per questo, nel 2003, sarà proprio Ramazzotti a inciderla personalmente, dedicandola all'amico-artista Baroni, che era scomparso soltanto l'anno prima, facendone prima un singolo, e poi includendola nel suo album 9.
    * L'album Festival di Paola e Chiara e la raccolta Greatest Hits - Le cose non vanno mai come credi di Giorgia sono entrambi dedicati alla memoria di Alex Baroni, all'epoca scomparso da pochissimo.

    Curiosità



    * Nel 1999, ha partecipato al CD postumo di inediti di Ivan Graziani, dal titolo Per sempre Ivan, cantando nel brano "È stato un viaggio" (testo di Renato Zero e musica di Ivan Graziani), in duetto con Umberto Tozzi. La canzone è presente nel compact disc in tre differenti versioni: la prima, nella versione originale intitolata "Vita", è cantata dal solo Ivan Graziani; la seconda è la sopracitata; la terza, dal titolo "Foto di gruppo", è un altro duetto, interpretato da Renato Zero e Antonello Venditti. Quest'ultima versione ha ottenuto un discreto successo, grazie all'elevato numero di passaggi radiofonici.
    * Nel 1997, ha partecipato al film d'animazione Hercules della Walt Disney, doppiando le parti cantate del protagonista, Ercole, da adolescente. Il brano, in lingua italiana, assegnato ad Alex, una suite in tre parti (di cui la parte centrale è uno strumentale eseguito dalla sola orchestra), intitolata "Posso farcela", è stato interpretato anche in altre lingue, tra gli altri da Michael Bolton, nella versione inglese ("Go the Distance"), e da Ricky Martin, nella versione spagnola ("No importa la distancia").
    * Alex ha anche cantato nello spot realizzato dalla Coca Cola per la campagna pubblicitaria del 2000.
    * Alex Baroni è stato allievo di Luca Jurman, noto cantante, musicista e insegnante di canto italiano.







    Fuorimetrica (1994 - DDD)




    fuorimetrica



    1. Rumore e musica4'14"
    2. Oceano 5'20"
    3. Un grande cielo 4'09"
    4. Sogni a mezzogiorno 4'30"
    5. Non dimenticare Disneyland (con Eros Ramazzotti) 5'24"
    6. Inutile 3'34"
    7. Sosta 4'42"
    8. L'amore ha sempre fame 5'22"
    9. Anima 4'19"
    10. L'ospite 5'02"
    11. Sosta (Reprise) 1'24"

    N.B. Fuorimetrica è stato ristampato postumo, nel 2007, con l'aggiunta del brano La lettera (4'26"), inserito anche nella doppia raccolta postuma Alex Baroni Collection, dello stesso anno.




    Rumore e musica


    Notte da pianoforte e poi
    la musica che parte, parla di noi
    notte senza memoria
    sarà la nostra storia
    non so se capirai
    disegnano le dita mie
    salti di note, vuoti, nostalgie
    a volte un suono nero, altre un capolavoro
    è cosi che siamo noi
    Musica che scivola via, libera e senza logica
    imprevedibile se vuoi, particolare
    comunque vada, comunque sia
    la tua strada è anche la mia
    l'anima in volo e noi, sulla scia
    notte da pianoforte, io
    seduto qui a suonare, è un fatto mio
    la voglia di fissare, per quel che può valere
    qualcosa di noi due
    di questa vita insieme a te
    giorno per giorno che non so mai cos'è
    vita che mi accarezza e che mi strappa via
    di rabbia e di poesia
    musica che scivola via, libera e senza logica
    tutta un'incognita se vuoi, tutta speciale
    comunque vada, comunque sia
    la tua strada è anche la mia
    l'anima in volo e noi, sulla scia
    musica che scivola via, senza nessuna regola
    incontenibile se vuoi, solo rumore
    comunque vada, comunque sia
    la tua vita è anche la mia
    l'anima in volo e noi, sulla scia
    rumore e musica, sulla scia
    rumore e musica come noi





    Oceano

    Con la chitarra accompagnerò
    un canto libero di tribù
    al fuoco mistico di un falò
    io ti cerco attraversando le porte del tempo
    e mi tornano in mente i tuoi racconti del mare
    come quando ero bambino e tu solo
    mi insegnavi ad andare lontano
    mi spiegavi i segreti del vento
    oceano, oceano
    si muove piano dentro noi
    oceano, oceano
    dimmi che tu mi prenderai con te
    e mi porterai via, lontano dal dolore
    come un tempo, via, così
    sento la tua voce, la marea
    sento la tua voce, parlami
    tutto si distrugge e si ricrea
    seguo la tua voce guidami tu
    due stelle basse sull'orizzonte
    le luci azzurre di un bastimento
    l'ultimo viaggio tu su quel ponte
    in un vecchio vestito schiaffeggiato dal vento
    e ma mia emozione era un nodo alla gola
    per un viaggio da cui non sei tornato
    e ti penso a guardare lontano
    a intuire un'idea di uragano
    oceano, oceano
    si muove piano dentro noi
    oceano, oceano
    dimmi che tu mi prenderai con te
    e mi porterai via, lontano dal dolore
    come un tempo, via , così.









    Un grande cielo


    Cosa sarà del cielo
    e cosa sarà di noi
    cosa sarà del mare
    ora che non ci sei
    amore mio
    dolcissima
    ricordami
    cosa sarà del vento
    che ci portava via
    amore mio
    bellissima
    rimanevo accanto a te
    a parlare a dire che
    non ci lasceremo mai
    ma cosa sarà di noi
    che sarà di noi
    quando tutto verrà dimenticato
    un pò
    allora chissà ricomincerò
    per me per te
    a non sognare più un grande cielo che riposa su di noi
    su di noi
    ci mancherà
    il respirò
    ci mancheremo noi
    amore mio
    bellissima
    è l immensità di te
    che non mi ha lasciato mai
    come un vento scende in me
    in un minuto che
    durerà di più
    nei ricordi che ormai
    mi hanno ingannato un pò
    e forse chissà
    ti conoscerò
    xchè
    tu sei divisa
    dentro me
    io nn ti perdo
    ma che cosa resterà di noi
    che sarà di noi
    quando tutto verrà dimenticato un pò
    ma allora vedrai
    ricomincerò per me
    per te
    a scrivere si
    di un grande cielo che si apre
    solo fra noi
    sopra di noi



    Sogni a mezzogiorno

    Sogni abbandonati
    ai confini della notte
    e già dimenticati
    sotto il getto delle docce
    delle gocce
    sogni fuori legge come i ladri
    da soli come figli senza padri
    storie che non hai vissuto ma
    i perchè il coraggio non ce l hai
    sogni cosi magri
    che ti spaventi
    se li guardi
    e se provasse invece
    a farli uscire
    a liberarli
    a farli respirare
    in un bel prato verde
    a passeggiare non li lasciare li no...
    sogni a mezzogiorno
    sogni sotto il sole
    a fare feste
    a far rumore
    e nella tua valigia quanti ne hai
    non soffocarli mai
    sogni da inseguire
    e da catturare
    sogni pirati in alto mare
    i sogni quelli veri cominciano all’alba fuori dall’ombra
    perchè sognare basta può far male
    sotto la pioggia si può arrugginire
    cosi diventi un sogno pure tu
    pure tu però non vivi più
    mezzogiorno sogni sogno pure tu e non vivi più
    sotto il sole ma con le ali
    e con il motore ed un passaporto per fuggire
    via via dalla fantasia
    sogni a mezzogiorno sogni sotto il sole che sono fatti e non parole
    i sogni quelli veri cominciano all’alba fuori dall’ombra
    sogni a mezzogiorno
    sogni sotto il sole
    a fare festa e far rumore
    nella tua valigia
    quanti ne hai
    non soffocarli
    mai sogni
    sogni da inseguire e da catturare sogni pirati
    in alto mare
    i sogni quelli veri cominciano all’alba fuori dall’ombra
    sogni a mezzogiorno
    sogni sotto il sole
    ma con le ali e con il motore
    ed un passaporto per fuggire
    via via dalla fantasia
    sogni a mezzogiorno
    sogni sotto il sole
    che sono fatti e non parole
    i sogni quelli veri cominciano all’alba fuori dall’ombra
    sogni a mezzogiorno
    sogni sotto il sole
    a fare festa e far rumore
    nella tua valigia
    quanti ne hai
    non soffocarli mai sogni






    Non dimenticare Disneyland


    No non dimenticare disneyland
    e quel bambino che eri tu
    A piedi nudi su quel isola
    Non ti dimenticare più no
    Come aeroplani volano
    Pianti senza accorgerti
    Sei diventato grande tu
    Aeroplani supersonici
    E non si torna indietro mai
    Tu ricordati disneyland
    Che scompare nel blu
    Quante imprese che ci aspettano
    E quante ne cadono giù
    Quanti errori
    Si commettono
    Nessuno ce li perdonerà
    Dovrai dare di più
    Ogni giorno di più
    Se vuoi restare libero
    Se vuoi essere tu
    Un uomo resta sempre dentro se
    Un po’ bambino se davvero un uomo è
    Uomo quando affronta la realtà
    Ha un sogno in più per cambiarla se gli va
    No non dimenticare disneyland
    Insieme a lei l’ingenuità
    Ritorna ancora su quel isola
    E cerca li la verità
    Se vuoi essere libero
    Se vuoi essere tu
    Xchè oggi il pericolo
    E non crederci più
    Un uomo resta sempre dentro se
    Un po’ bambino se davvero un uomo è
    Quando affronta la realtà
    Ha un sogno in più
    Per cambiarla se gli va
    Vola verso disneyland
    Per cambiare i giorni tuoi
    Un uomo resta sempre dentro se
    Un po’ bambino se davvero un uomo è
    Non dimenticare mai
    Disneyland




    Inutile

    è difficile
    difficile parlarti
    io cerco di sedermi
    tu di alzarti
    poi ti volti
    e non mi ascolti più no
    è terribile hai mille appuntamenti e mille amori
    di cui ti accontenti puoi
    decidere soltanto tu
    ma con tutti questi impegni che tu hai
    perchè è inutile
    ma dove te ne vai
    e tutto quello che fai
    è decidere di essere
    inutile non ti libererai
    di te e
    come fai nasconditi
    se vuoi stordisciti
    ma poi forse risciurai
    un pò a perderti
    ma dimenticarti mai
    è possibile con tutto
    questo fare
    sembrare consumarti
    e consumare
    nn ti vedi o
    nn esisti più
    ed è facile
    è facile di giorno ma quando vieni di sera
    è resti sola hai bisogno ancora un pò di me
    è poteva essere importante
    ma xchè è inutile
    non ti conosco più
    io entro ed esci tu
    e dove te ne vai
    xchè è inutile
    nn ti libererai di me
    è inutile
    accellera se vuoi fino a bruciarti poi
    forse riuscirai un pò a perderti
    dimenticarti mai
    xchè è inutile
    nasconditi se vuoi stordisciti ma poi
    forse risciurai a prerderti
    dimenticarti mai
    Inutile inutile inutile









    Sosta


    Prendi,
    poi apri il giornale,
    annoiata ti accendi,
    sigarette che aspiri in fretta e spegni a meta,
    e il treno va.
    cerco i momenti più adatti,
    per un gioco di occhi
    e di specchi, ma
    tu non guardi mai verso me,
    no,
    e il treno va,
    va.

    Rit.:

    Mille colori passano accanto a me,
    le parole spiegano solo che,
    la bellezza non si può raccontare,
    suoni e profumi, nient'altro ci sarà,
    per viaggiare, cosa rallenterà,
    questo treno che niente potrà fermare,
    strade deserte perse nelle campagne,
    castelli, alti sulle montagne,
    qualcuno certo ricorderà,
    bianco splendore,
    neve caduta e mai calpestata,
    freddo che scalda solo gli amanti
    persi nelle emozioni.

    (Instrumental)

    Special:
    Fuochi rossi,
    dei tramonti,
    nei tuoi occhi,
    dolci notti.
    Sosta,
    una strana città,
    dove il mondo si sposta,
    tu scendi ed io
    cerco di afferrarti e sei già,
    molto più in la.
    Rit.:
    Mille colori passano accanto a me,
    le parole spiegano solo che,
    la bellezza non si può raccontare,
    suoni e profumi, nient'altro ci sarà,
    per viaggiare, che cosa rallenterà,
    questo treno che niente potrà fermare,
    strade deserte perse nelle campagne,
    castelli, alti sulle montagne,
    qualcuno certo ricorderà,
    bianco splendore,
    neve caduta e mai calpestata,
    freddo che scalda solo gli amanti
    persi nelle emozioni.

    (Instrumental outro)










    L'amore ha sempre fame


    La fine per modo di dire
    la fine magari è soltanto un momento
    un pò di stanchezza che hai dentro
    di vela tradita dal vento
    la fine vuol dire tramonto
    e notte che viene giù
    ma l'amore
    l’amore è uno strano animale
    che si nasconde stai male
    a volte una storia lontana
    che si riavvicina ti sbrana
    infondo è cosi che si ama
    e ancora cosi per noi
    si l amore ha sempre fame
    sempre sete
    l amore è un volo senza rete
    e un libro aperto ed
    ed è un mistero uno straniero
    non sai mai chi è
    la fine ma cosa vuole dire la fine
    non siamo sicuro di niente
    la calma è soltanto apparente
    facciamo passare del tempo
    la luce accecante di un lampo
    la fine vuol dire mai
    mai più e adesso
    col cuore coperto di ghiaccio
    è l anima come uno straccio
    che uno da tutto se stesso e
    soffoca rabbia ed orgoglio
    e l altro diventa uno scoglio
    da cui non staccarsi mai mai
    l'amore ha sempre fame
    sempre sete
    è brucia come le comete
    può arrivare fino all’odio
    è farci urlare non ti voglio
    l'amore ha fame
    l'amore ha sete
    può arrivare fino all’odio
    farci urlare non ti voglio più



    Anima

    C'è sempre un velo di nuvole
    anche nel cielo più blu
    a volte un vizio invisibile
    dietro a una grande virtù
    nessun confine, inizio e fine mai,
    abitano insieme il male e il bene
    per ogni schiaffo, una carezza sai
    resta prigioniera dentro l'anima
    si può scoprire la verità
    negli occhi di una bugia
    cattivi e buoni, giganti e nani noi
    l'altalena dei destini umani
    che confusione, ma cosa sarà mai
    paradiso e fossa di serpenti
    L'anima, che si innamora
    anima, che non ha mai paura
    anima, coi suoi sentieri
    anima, con tutti i suoi misteri
    anima, che frena e spinge
    anima, profilo della sfinge
    anima, nelle tue mani
    anima, che colpe non ne ha
    forse il mestiere di vivere
    s'imparerà con l'età
    la leggerezza dell'essere
    ci pesa un'enormità
    contraddizioni, risoluzioni e poi
    devi fare i conti coi tuoi sogni
    coi sentimenti, che non vorresti ed hai
    paradiso e fossa di serpenti
    L'anima, che si innamora
    anima, che non ha mai paura
    anima, coi suoi sentieri
    anima, con tutti i suoi misteri
    anima, che frena e spinge
    anima, che parla e ti convince
    anima, dentro le vene
    anima, che fa suonare bene
    Anima....








    L'ospite

    Piove, piove, chiedi: Ma dove?
    in me, dentro di me, nell'anima
    qui, davanti a me:
    tu e le tue scarpe bagnate sul mio
    bel parquet
    io in piedi qui l'uomo immobile
    con la voglia che ho di te
    non andartene
    ma tu mi tratti un pò così
    come un ospite
    un attore senza un film
    uno inutile
    piove, piove su queste mie rose
    che tu no getti via solo per cortesia
    su, che cosa c'è
    sono i tuoi occhi a parlare per te, ora so
    per me ora è cosi
    sei un ospite
    mi dispiace ma è cosi
    è da non credere
    anche se il mio posto è qui
    sono un ospite
    ma perchè non ti fermi un pò
    sta per piovere
    però a cena, grazie no, no
    sono un ospite
    qualche impegno urgente con...
    non so più con chi
    ma certamente ci sarò
    chiamami un taxi
    voglio darti un bacio, sai
    no, non fingere, no
    un ombrello casomai
    sta per piovere
    piove dentro me.





    alexbaroni2



    Edited by tomiva57 - 2/7/2012, 14:58
     
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27 replies since 8/5/2011, 12:58   2896 views
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