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Negramaro
Da Wikipedia
I negramaro sono un gruppo Pop Rock italiano che trae il nome dal Negroamaro, un vitigno della terra d'origine della band, nella zona del Salento (Puglia).
I componenti sono sei: Giuliano Sangiorgi (voce, chitarra, piano), Emanuele Spedicato (chitarra), Ermanno Carlà (basso), Danilo Tasco (batteria), Andrea Mariano (pianoforte e sintetizzatori), Andrea De Rocco (campionatore).
Carriera
Gli esordi
I negramaro sono sei musicisti, nati e cresciuti in provincia di Lecce. Grazie a numerose esibizioni dal vivo diventano ben presto un fenomeno emergente del circuito alternativo. Pubblicano il loro primo album, negramaro, auto-prodotto con Sugar nel 2003, ma è con 000577 (2004) che cominciano ad affermarsi nel circuito mainstream. L’album vede la produzione di Corrado Rustici in alcuni brani: è l’inizio di una collaborazione artistica che si ripeterà per Mentre tutto scorre (2005) e La finestra (2007).
A conferma della forte vocazione per le esibizioni dal vivo del gruppo rock salentino, i negramaro partecipano, negli anni, a tutti i principali festival italiani, come il concerto del Primo Maggio, Heineken Jammin' Festival, al Meeting Etichette Indipendenti di Faenza, Arezzo Wave ed al MTV Day.
Giuliano Sangiorgi, vocal leader del gruppo, oltre a comporre tutti i brani dei negramaro, è autore e compositore per altri. Scrive per Andrea Bocelli Le parole che non ti ho detto (2004), duetta con Dolores O'Riordan in Senza fiato (2007), le cui musiche sono di Paolo Buonvino, compone musica e testo di "Come Foglie" (2009), cantata da Malika Ayane.
Significative anche le collaborazioni con il mondo del cinema: i negramaro, infatti, firmano la colonna sonora di apprezzate produzioni cinematografiche quali "La Febbre", di Alessandro D'Alatri, "Una notte blu cobalto" (2009), di Daniele Gangemi e, più recente, "Gli Angeli del Male" (2010), il film diretto da Michele Placido, che narra le vicende del bandito milanese Renato Vallanzasca.
L'esperienza a Sanremo e l'album Mentre tutto scorre
Il secondo album dei negramaro Mentre tutto scorre (2005) è quello della conferma: il primo singolo Mentre tutto scorre vince il Premio della Critica Radio & TV alla 55esima edizione del Festival di Sanremo ed è il tema principale del film La febbre di Alessandro D'Alatri, che sceglie otto brani tratti dal nuovo album dei negramaro per la colonna sonora del film.
I negramaro manifestano un rapporto privilegiato con il cinema, chiamando Silvio Muccino a dirigere il videoclip di Estate (dall'album Mentre tutto scorre), ospitando l'attrice Valeria Solarino in Solo 3 min. (dallo stesso album) ed offrendo la regia per L'immenso (dall'album La finestra) a Dario Baldi, in co-regia con Giuliano Sangiorgi.
Il singolo Mentre tutto scorre rimane per 20 settimane nella classifica dei singoli più venduti in Italia. Alla 42ª edizione del Festivalbar (2005) vincono il Premio rivelazione italiana con il brano Estate secondo singolo estratto dall'album. Il terzo singolo estratto è Solo 3 min. che entra nella classifica dei brani più scaricati nel 2006 in Italia. Alla 43ª edizione del Festivalbar vincono il Premio Best Performer con il brano Nuvole e lenzuola, quarto singolo estratto.
L'album Mentre tutto scorre vince il Premio Lunezia per il suo valore musical-letterario e rimane per 89 settimane consecutive nella classifica dei dischi più venduti in Italia, diventando multiplatino.
La finestra
Tra gennaio ed aprile del 2007 i negramaro si trasferiscono negli Stati Uniti per seguire la produzione del nuovo album. L'8 giugno 2007 viene pubblicato l'album La finestra: il disco, registrato al Plant Studios di San Francisco e masterizzato allo Sterling Sound di New York, è prodotto da Corrado Rustici e arrangiato da Rustici e i negramaro. I testi e le musiche sono di Giuliano Sangiorgi.
La finestra è un album di quattordici brani tra sonorità rock, melodie ispirate alla grande tradizione cantautorale italiana, spunti elettronici e testi visivi, che disegnano immagini, metafore per indagare un disagio sociale e personale in maniera non esplicita. Il primo singolo estratto è il brano Parlami d'amore che rimane 28 settimane consecutive nella classifica dei singoli più venduti in Italia ed entra nella classifica dei brani più scaricati nel 2007 in Italia. L'album La finestra entra direttamente al primo posto nella classifica dei dischi più venduti in Italia e ci resta per 3 settimane consecutive. L’album, in meno di quattro mesi, è già disco di platino con oltre 120.000 copie vendute.
Il rapporto speciale dei negramaro con il cinema si esprime questa volta in un vero e proprio film: a fine agosto del 2007 i negramaro presentano il rockumentary Dall'altra parte della luna alla 64ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti. Il film, per la regia di Dario Baldi e Davide Marengo, racconta la storia di un sogno di sei ragazzi che, nel giro di pochi anni, grazie a talento e passione, dalla cantina dove suonavano in provincia di Lecce si trovano a registrare il nuovo album La finestra al Plant Studios di San Francisco.
Alla 44ª edizione del Festivalbar (2007) i negramaro diventano i vincitori assoluti con il brano Parlami d'amore. A ottobre il nuovo successo radiofonico è L'immenso, che va ai vertici della classifica dei brani più trasmessi dalle radio. Il terzo singolo estratto è il brano Cade la pioggia nato dalla collaborazione tra i negramaro e Jovanotti. Nel 2008 i negramaro vincono il Premio Lunezia per il valore Musical-Letterario del brano Via le mani dagli occhi, quarto singolo estratto.
Il 31 maggio 2008 i negramaro si esibiscono in un concerto-evento allo stadio di San Siro cui assistono 40.000 persone.
Casa 69 e Aspetto Lei
Il nuovo album dei negramaro, dal titolo Casa 69, è stato pubblicato il 16 novembre 2010, anticipato dal singolo Sing-hiozzo, reso disponibile il 22 ottobre. Il gruppo ha presentato attraverso il proprio sito ufficiale ed attraverso il proprio canale YouTube alcune anticipazioni audio di alcune delle tracce strumentali che faranno parte dell'album. Il nuovo lavoro è stato infatti inciso presso i Metalwork Studios di Toronto, con la produzione di David Bottrill (produttore anche dei Muse e dei Placebo).
Nel febbraio 2011, il gruppo è costretto ad annullare i propri impegni, compresa la partenza del "Casa 69 Tour", prevista per il mese successivo, a causa di un delicato intervento alle corde vocali al quale ha dovuto sottoporsi il cantante Giuliano Sangiorgi, che ha reso necessario un lungo periodo di riabilitazione. Per questo motivo, la partenza del tour è stata rimandata all'autunno successivo.
Il 1° Marzo 2011, esce Aspetto Lei il brano inedito che la band ha deciso di regalare ai fan per ringraziarli dell'affetto e della vicinanza dimostrata in seguito all'annuncio dell'intervento al quale ha dovuto sottoporsi Giuliano, seguito da una lettera dello stesso Sangiorgi sul sito ufficiale dei negramaro.
Formazione
* Giuliano Sangiorgi (Nardò, 24 gennaio 1979) (voce, chitarra e pianoforte);
* Emanuele "Lele" Spedicato (Veglie, 26 ottobre 1980) (chitarra);
* Ermanno Carlà (Nardò, 17 febbraio 1977) (basso);
* Danilo Tasco (Gagliano del Capo, 26 marzo 1979) (batteria);
* Andrea "Andro" Mariano (Copertino, 26 marzo 1978) (pianoforte e sintetizzatori);
* Andrea "Pupillo" De Rocco (Nardò, 30 settembre 1973) (campionatore, organetto, voce);Negramaro (album)
Negramaro è il disco d'esordio dei Negramaro, rock-band salentina, gruppo scoperto da Caterina Caselli.
Tutti i testi e tutte le musiche sono ad opera di Giuliano Sangiorgi, leader e voce del gruppo, mentre gli arrangiamenti sono stati effettuati da tutti i componenti della band, ad eccezione di "Notturno", una traccia elettronica strumentale interamente realizzata dal componente Andrea Mariano sotto il nome di Andro.i.d.
Tracce
1. Es-senza - 3:28
2. Solo - 4:15
3. Apnea - 4:32
4. Come sempre - 4:28
5. Zanzare - 3:58
6. Evidentemente - 3:41
7. Genova 22 - 4:20
8. Mono - 2:37
9. Si è fermato il tempo - 3:57
10. K-Money - 2:52
11. Gommapiuma - 3:50
12. Notturno - 2:46
Es-senza
Ascoltami
le tue parole dolci
ingoiale
potresti farne a meno
ora che
di me più stima io non ho
giurami
che non mi hai mai mentito
e ingannami
faro’ finta di niente
ora che
di me più stima io non ho
guardami
ti sembro uno sincero?
sbagli sai
non puoi fidarti proprio
ora che
di me più stima io non ho
io non so più ridere
io non so più piangere
per ore il mio soffitto fissa me
io non so più ridere
io non so più piangere
per ore il mio soffitto fissa me
stringimi
se ti fa stare bene
e illuditi
che tutto sia normale
ora che
di me più stima io non ho
io non so più ridere
io non so più piangere
per ore il mio soffitto fissa me
io non so più ridere
io non so più piangere
per ore il mio soffitto fissa me
non riesco più a credere
non riesco più a fingere
vorrei ricominciare senza me
Solo
Fammi restare solo
voglio restare solo
e non insistere così
fammi restare solo
chiudo i miei occhi e volo
via da chi non ride più
intrappolato ad un sorriso finto
fammi restare solo
apro le ali e volo
via da chi mi tiene giù
intrappolato ad un sorriso finto
è inutile
stare accanto a me
difficile
da credere
voglio restare solo
meglio restare in volo
via da chi non crede più
d avere ancora in tasca un paio d'ali
è inutile
stare accanto a me
difficile
da credere
e no ,non dici mai una parola
no, non dici mai una parola
no, non dici mai una parola
è stato inutile
difficile da credere da credere
Apnea
Non importa se non so
stare a galla per un po’
gli errori miei…li rifarei
se potessi in apnea
dare ossigeno ad un’idea
gli errori miei…li rifarei
ma tu lo sai,
che affogo nei miei guai…
l’amore che mi dai?
…dolcezza che non hai
provato mai
ma a chi importa se non so
stare a galla…neanche un po’
gli errori miei…li rifarei
ma tu lo sai
che affogo nei miei guai…
l’amore che mi dai?
…dolcezza che non hai
provato mai
si tu lo sai…
Come sempre
Come sempre
son sicuro,crescerai
come sempre
al mio fianco resterai
un istante
una vita in scatola
come sempre
una foto parlerà
chiudendo gli occhi
scivoli via
da me
chiudendo gli occhi
scivoli via
da me
come sempre
ti assicuro capirò
come sempre
oggi mi accontenterò
chiudendo gli occhi
scivoli via
da me
chiudendo gli occhi
scivoli via
da me
scivoli via
da me
se chiudo gli occhi
scivoli via
da me
da me
Zanzare
Che ora è?
quasi le tre…
tanto lo so
che io non dormirò.
mi gratto o no?
amica mia
t’ammazzerò!
semplice,
la notte ha mille occhi e
la senti scivolare se
trattieni il tuo respiro.
son già le tre!
qui a fianco c’è
chi come me
parla tra sé e sé.
non dorme più,
sta alla tv.
tranquillità…
semplice,
la notte ha mille occhi e
la senti scivolare se
trattieni il tuo respiro.
la senti che scivola?
la senti che scivola?
non senti che scivola?
la senti?
la senti ?
la senti ?
la senti ?
semplice,
la notte ha i suoi colori e
li vedi così chiari se
dimentichi i rancori
Evidentemente
Occhi non ne ho
per credere
frasi stupide
…riflettere
prendi tutto il tempo che io non ho
evidentemente non ti basterà
devi dirmelo
non t’ amo più
che bisogno c’è’
d' insistere
prendi tutto il tempo che io non ho
evidentemente non ti basto
“michelle …”
m’ ami o no?
“michelle…”
m’ami o no?
resto indifferente resto indifferente resto indifferente
“michelle…”
m’ ami o no?
Genova 22
Ovunque sia
li culla già
li porta via
sull’onda…
e riderà
chi soffierà
aprendo in due
l’aria a metà
via…mettiamo via
questa città
ne ho nostalgia
andando via
non è più mia
o forse non lo è stata mai…
magari un po’
e riderà
e soffierà
aprendo in due
l’aria a metà
via… mettiamo via
questa città
ne ho nostalgia
andando via
non è più mia
o forse non lo è stata mai…
magari un po’ (x2)<
Mono
Faccio finta di ascoltare
tu non mi incanti più
ti darò sempre ragione
proprio come vuoi tu.
non riesci più a staccare
ma dimmi come fai
dovrai anche respirare
quanto resisterai
parole
dedicate solo a te
parole
vomitate addosso a me
mi alzo in piedi per parlare
tocca un po’ anche a me
tu fai finta di capire
pronto a riprendere
parole
dedicate solo a te
parole
vomitate
addosso a me
parole
anni d’abitudine
parole
tentativo inutile
Si è fermato il tempo
Si è fermato il tempo
guardo fuori e non piove più
pensa quant’è strano
manca il cielo qui
ho fermato il tempo
la mia voce non pesa più
gente strana il mondo
piange quando tu…
non puoi più respirare
cadere e farti male
non devi più tremare
attendere e sperare.
ho fermato il tempo
e tu non sei più qui con me
ti avrei dato il mondo
forse un fiore blu…
avrei voluto osare
rapirti e poi volare
ma ci ho pensato tanto
non c’entra qui il coraggio
ho pagato il tempo perché
ti lasciasse dentro un po’ di me
che non sono stato forte
che non mai odiato niente.
ho pagato il tempo perché
ti lasciasse dentro un po’ di me
che non sono stato forte
che non mai odiato niente
K-money
Credimi, c’è ancora tempo
perché io conosco il senso.
credimi, è ancora presto
perché non conosci il resto.
credimi che un giorno tornerò…
credimi, è tempo perso
non avere un chiodo fisso.
cerca solo il successo,
conta poco tutto il resto.
credimi che un giorno tornerò…
credimi, dall’ombra apparirò…
credimi che un giorno io…
credimi, quel giorno tornerò.
k-money---k-money---k-money
Gommapiuma
Non provi alcun rancore ?
non senti più dolore?
ma quel che non sopporto
e’ questo tuo silenzio !
mortifica il mio orgoglio,
scendi in basso al mio livello,
picchia forte sui miei denti,
succhia e sputa il mio veleno.
forse non hai capito.
se vuoi te lo ripeto:
proprio non lo sopporto
questo tuo silenzio !
rinuncia al tuo controllo,
grida forte il tuo disgusto,
spargi tanto sale
sulle mie ferite aperte.
costringimi a implorarti,
ridi delle mie paure,
spingi fino in fondo
nel mio cuore il tuo coltello
Edited by tomiva57 - 2/5/2012, 18:44. -
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000577
Da Wikipedia000577 è un album studio dei Negramaro.
L'album
Pubblicato a due anni di distanza dall'esordio discografico contiene tre brani già pubblicati sul precedente album rivisitati dal produttore Corrado Rustici e il brano Come sempre, scelto dal regista Alessandro D'Alatri come sottofondo dello spot per i 50 anni della Rai. La scelta del titolo è ispirata al codice merceologico del vino salentino Negroamaro.
Il mix di pop elettronico e suoni elettrici dà vita a brani dall'anima più rock come Mono, Si è fermato il tempo e K-money, alternandosi alle struggenti Solo e Genova22.
La differenza notabile rispetto al primo album è il progressivo abbandono delle origini rock a favore di un genere di musica più commerciale e orecchiabile dalle grandi masse, come poi sarà l'album Mentre tutto scorre (2005).
Tracce
1. Scusa se non piango – 4:17 (Giuliano Sangiorgi, Corrado Rustici)
2. Es-senza – 3:31 (Giuliano Sangiorgi, Corrado Rustici)
3. Come sempre – 3:14 (Giuliano Sangiorgi, Corrado Rustici)
4. Evidentemente – 4:29 (Giuliano Sangiorgi, Corrado Rustici)
5. Zanzare – 3:58 (Giuliano Sangiorgi)
6. Solo – 4:15 (Giuliano Sangiorgi)
7. Apnea – 4:32 (Giuliano Sangiorgi)
8. Genova 22 – 4:20 (Giuliano Sangiorgi)
9. Mono – 2:37 (Giuliano Sangiorgi, Andrea Mariano)
10. Si è fermato il tempo – 3:57 (Giuliano Sangiorgi)
11. K-Money – 2:57 (Giuliano Sangiorgi)
12. Gommapiuma – 3:50 (Giuliano Sangiorgi)
13. Notturno – 2:46 (Andrea Mariano)
..è una copia dell'album precedente..!!!
Edited by tomiva57 - 2/5/2012, 18:29. -
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Mentre tutto scorre
Da Wikipedia
Mentre tutto scorre, pubblicato nel 2005, è un album del gruppo italiano Negramaro. L'album è rimasto 83 settimane consecutive nella classifica dei dischi più venduti.
La canzone Solo per te dura in realtà circa 4 minuti: dopo compare una traccia nascosta strumentale che riprende il tema di Scomoda-mente, si tratta di Trouble realizzata dal componente Andrea Mariano sotto lo pseudonimo di Andro.i.d.
L'immensità è la cover della celebre canzone scritta nel 1967 da Mogol, Detto Mariano e Don Backy e portata al successo da quest'ultimo e da Johnny Dorelli.
L'album è stato promosso durante il "Mentre Tutto Scorre Palatour".
Tracce
1. Nella mia stanza – 3:34 (Giuliano Sangiorgi)
2. Mentre tutto scorre – 3:21 (Giuliano Sangiorgi)
3. Solo3min – 3:39 (Giuliano Sangiorgi)
4. Musa (stanca di essere) – 3:32 (Giuliano Sangiorgi)
5. I miei robot – 4:21 (Giuliano Sangiorgi)
6. Estate – 2:58 (Giuliano Sangiorgi)
7. Ogni mio istante – 4:23 (Giuliano Sangiorgi)
8. Nuvole e lenzuola – 3:20 (Giuliano Sangiorgi)
9. Sui tuoi nei – 3:40 (Giuliano Sangiorgi)
10. L'immensità – 3:36 (Mogol, Don Backy, Mariano Detto)
11. Scomoda-mente – 3:53 (Giuliano Sangiorgi)
12. Solo per te – 10:12 (Giuliano Sangiorgi)
Singoli
1. Mentre tutto scorre (7 febbraio 2005)
2. Estate (13 giugno 2005)
3. Solo3min (19 settembre 2005)
4. Nuvole e lenzuola (24 marzo 2006)
Special Limited Edition
Il 25 novembre 2005 viene pubblicata la SPECIAL LIMITED EDITION dell'album. La nuova edizione dell'album è accompagnata dal dvd del concerto che i negramaro hanno tenuto all'MTV DAY 2005 il 17 settembre a Bologna.
Mentre tutto scorre
Parla in fretta
e non pensar
se quel che dici
può far male
perché mai
io dovrei
fingere
di essere fragile
come tu mi (vuoi)
(vuoi)nasconderti
in silenzi
mille volte
già concessi
tanto poi
tu lo sai
riuscirei
sempre a convincermi
che tutto scorre
usami
straziami
strappami l’anima
fai di me
quel che vuoi
tanto non cambia
l’idea che ormai
ho di te
verde coniglio
dalle mille
facce buffe
e dimmi ancora
quanto pesa
la tua maschera
di cera
tanto poi
tu lo sai
si scioglierà
come fosse neve al sol
mentre tutto scorre
usami
straziami
strappami l’anima
fai di me
quel che vuoi
tanto non cambia
l’idea che ormai
ho di te
verde coniglio
dalle mille
facce buffe
sparami addosso
bersaglio mancato
provaci ancora
è un campo minato
quello che resta
del nostro passato
non rinnegarlo
è tempo sprecato
macchie indelebili
coprirle è reato
scagli la pietra chi è senza peccato
scagli la pietra chi è senza peccato
scagliala tu perché ho tutto sbagliato
usami
straziami
strappami l’anima
fai di me
quel che vuoi
tanto non cambia
l’idea che ormai
ho di te
verde coniglio
dalle mille
facce buffe
Estate
In bilico
tra santi e falsi dei
sorretto da
un’insensata voglia
di equilibrio
e resto qui
sul filo di un rasoio
ad asciugar
parole
che oggi ho steso
e mai dirò
non senti che
tremo mentre canto
nascondo
questa stupida allegria
quando mi guardi
non senti che
tremo mentre canto
è il segno
di un’estate che
vorrei potesse non finire mai
in bilico
tra tutti i miei vorrei
non sento più
quell’insensata voglia
di equilibrio
che mi lascia qui
sul filo di un rasoio
a disegnar
capriole
che a mezz’aria
mai farò
non senti che
tremo mentre canto
nascondo
questa stupida allegria
quando mi guardi
non senti che
tremo mentre canto
è il segno
di un’estate che
vorrei potesse non finire mai
in bilico
tra santi che
non pagano
e tanto il tempo
passa e passerai
come sai tu
in bilico e intanto
il tempo passa e tu non passi mai
nascondo
questa stupida allegria
quando mi guardi
non senti che
tremo mentre canto
è il segno
di un’estate che
vorrei potesse non finire mai!
Edited by tomiva57 - 2/5/2012, 18:26. -
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Giuliano dei Negramaro live al concerto di Elisa
inserito da: Rosaria Sinforosa
negramaro, giuliano sangiorgi, elisa(IAMM) Roma, 8 Mag 2011 - Dopo circa tre mesi dall'annucio della delicata operazione alle corde vocali, Giuliano Sangiorgi, voce dei negramaro è ritornato sul palco per regalare ai suoi fans una performance davvero emozionante. Il tutto è avvenuto ieri sera a Roma. Giuliano è stato ospite del tour di Elisa al Gran Teatro. "Le parole stanno a zero, è la prima esibizione dal vivo su un grande palco dopo tutto quello che è successo. Elisa mi è stata vicina e mi ha aiutato moltissimo.
Voglio ringraziarla, anche per tutto quello che ha fatto in questi anni per la musica italiana, è la più grande'' (fonte libero). Intanto i fans di Giuliano potranno ascoltare il loro beniamino nella prossima puntata (15 maggio) de Il senso della vita. Ospite di Paolo Bonolis il cantante si è raccontato in un'intervista esclusiva.
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tomiva57.
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Ogni mio istante
"Sei
come vorrei
che fossi io
amore mio
senza paure
fai
sempre di me
quello che vuoi
a modo mio
senza rancore
se cado giù
sei mia
risalgo e tu
sei mia
lascia che sia
come vorrei
ogni mio istante
sei
come vorrei
che fossi io
amore mio
senza paure
fai
sempre di me
quello che vuoi
a modo mio
senza rancore
se cado giù
sei mia
risalgo e tu
sei mia
voglio di più
e sei mia
non chiedo di più
e sei ancora mia
lascia che sia
come vorrei
ogni mio istante
cerco di più
e sei mia
non chiedo di più
e sei ancora mia
lascia che sia
come vorrei
ogni mio istante
ogni mio istante
ogni mio istante
sai
come vorrei
che fossi io
amore mio
a dirti addio…"
Nuvole e lenzuola
Ore che
lente e inesorabili
attraversano il silenzio
del mio cielo
per poi nascondersi
ad un tratto
dietro nuvole
che straziano il sereno
sentirle riaffiorare
quando tutto
sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia
di rubarle al tempo
per potergli dare
tutto un altro senso
distratto, stupido e testardo
come sempre provo a farlo
ho deciso di fermarlo
per poterti avere ancora
non dire una parola
sperando che non se ne accorga
ho strappato via anche lultima mezzora
pensando che sia lunica maniera
per sentirti qui vicino ancora
sempre più stupido e testardo
come sempre torno a farlo
e di nuovo per fermarlo
e poterti dire
ancora
tra nuvole e lenzuola
non FARLO PER UN ORA
non farlo mai per ora
e stringimi allora
tra nuvole e lenzuola
non dire una parola
non dire una parola
ore
che lente
e inossidabili
attraversano il silenzio del mio cielo
e si nascondono ad un tratto
dietro nuvole
che straziano il sereno
le senti riaffiorare quando tutto
tutto sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia di rubarle al tempo
per potergli dare ancora un altro senso ancora
stringimi allora
tra nuvole e lenzuola
non DIRE UNA PAROLA
non farlo mai per ora
abbracciami ancora
tra nuvole e lenzuola
non dire una parola
non dire una parola
ore
che lente
e inossidabili
attraversano il silenzio del mio cielo
e si nascondono ad un tratto
dietro nuvole
che straziano il sereno
le senti riaffiorare quando tutto
sembra aver trovato il giusto peso
aver la voglia di rubarle al tempo
per potergli dare ancora un altro senso ancora
Edited by tomiva57 - 2/5/2012, 18:17. -
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Sui tuoi nei
Se hai qualcosa da dirmi
non farlo
come se fosse l’ultima
fiaba da raccontarmi
per farmi dormire
e non pensare più
se questo può
farmi male…
male senza te
sui tuoi nei
si perderà
il mio pensiero
leggero,leggero
che VOLA e se ne va
e sui tuoi nei
si fermerà
il mio pensiero
nel cielo più nero
si perde già
se HAI FIABE DA SUSSURRARMI non farlo
come una ninna nanna CHE SEMBRA
VOGLIA CULLARMI
PER FARMI DORMIRE E NON PENSARE PIù
se questo può
farmi male…
male senza te
sui tuoi nei
si perderà
il mio pensiero
leggero,leggero
che VOLA e se ne va
e sui tuoi nei
si fermerà
il mio pensiero
nel cielo più nero
si perde già
sui tuoi nei
si perderà
il mio pensiero
leggero,leggero
che VOLA e se ne va
sui tuoi nei SI FERMERA
LEGGERO NEL CIELO SI PERDE E SE NE VA
L'immensità
Io son sicuro che per ogni goccia
Ogni goccia che cadrà un nuovo fiore nascerà
Io son sicuro che in questa grande immenistà qualcuno pensa un poco a me
Non mi scorderà
Io son sicuro che per ogni goccia, per ogni goccia che cadrà un nuovo fiore nascerà
Io son sicuro che in questa grande immensità qualcuno pensa un poco a me
Non mi scoroderà
Si io lo so tutta la vita sempre solo non sarò
E un giorno lo saprò di essere un piccolo pensiero
Qualcuno pensa un poco a me
Nell'immensità
Nell'immensità
Si io lo so
tutta la vita sempre solo non sarò
Ed un giorno troverò
Un po' d'amore anche per me
Per me che sono una nullità
Nell'immensità
Nell'immensità
Nell'immensità
Nell'immensità
Nell'immensità
Scomoda-mente
Voglio trascurarmi un po’
voglio trascurarmi
se ti da fastidio
m’alzo il bavero
dimmi perché t’agiti
perché sudi ancora
basta così poco
a disilluderti
voglio
voglio trascurarmi un pò
voglio trascurarmi
leggo poco e mangio
quando capita
voglio trascurarmi un po’
voglio dimostrarti
che non stai con me
perché è più comodo
chissà perché
io sto bene con te
mentre tu
credi in me
solo se
ti accontento
v-v-voglio
voglio trascurarmi un po’
voglio trascurarmi
leggo poco e mangio
quando capita
d-d-dimmi perché t’agiti
perché sudi ancora
basta così poco
a disilluderti
chissà perché
io sto bene con te
mentre tu
credi in me
solo se
ti accontento
chissà perché
io sto bene con te
mentre tu
credi in me
solo se
ti accontento
Solo per te
Solo per te
convinco le stelle
a disegnare nel cielo infinito
qualcosa che somiglia a te
solo per te
io cambierò pelle
per non sentir le stagioni passare
senza di te
come la neve non sa
coprire tutta la città
come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
come la neve non sa
coprire tutta la città
come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
è per te
è per te
è per te
come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
come la notte
non faccio rumore
se cado è per te
Edited by tomiva57 - 2/5/2012, 18:15. -
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La finestra
Da Wikipedia
La finestra è il terzo album in studio del gruppo musicale italiano Negramaro realizzato con la casa di produzione discografica Sugar Music. Il disco è stato pubblicato solo per il mercato italiano l'8 giugno 2007 e ha riscosso un immenso successo nelle classifiche italiane tanto da essere uno dei dischi più venduti del 2007. Il primo singolo estratto dall'album è la hit Parlami d'amore che vinse il Festivalbar 2007 mentre il secondo singolo è l'altrettanto acclamata hit L'immenso. Il terzo singolo estratto dall'album è Cade la pioggia, scritta da Jovanotti, il quale canta l'ultima parte "rappata" del brano. Il quarto singolo estratto dall'album è Via le mani dagli occhi. Il quinto singolo estratto dall'album è Un passo indietro. Il 30 novembre 2007 è uscita la deluxe edition de La finestra contenente il cd con una nuova bonus track e il dvd con il film rockumentary Dall'altra parte della luna.
Tour
I Negramaro sono partiti in contemporanea all'uscita del loro nuovo album in un tour per l'Italia fino ad agosto. Da settembre invece hanno portato la loro musica a teatro, enfatizzando le sonorità acustiche dei nuovi pezzi. Intanto, dopo 82 settimane, l'album è ancora in classifica.
Tracce
Edizione standard
1. La distrazione – 3:49 (Giuliano Sangiorgi, Corrado Rustici)
2. Giuliano poi sta male – 3:30 (Giuliano Sangiorgi)
3. Parlami d'amore – 3:19 (Giuliano Sangiorgi)
4. Un passo indietro – 3:55 (Giuliano Sangiorgi)
5. L'immenso – 3:34 (Giuliano Sangiorgi)
6. La finestra – 3:43 (Giuliano Sangiorgi, Corrado Rustici)
7. Quel Posto che non c'è – 3:34 (Giuliano Sangiorgi, Corrado Rustici)
8. Neanche il mare – 4:00 (Giuliano Sangiorgi, Corrado Rustici)
9. E ruberò per te la Luna – 3:00 (Giuliano Sangiorgi)
10. Cade la pioggia – 6:08 (Giuliano Sangiorgi, Jovanotti)
11. Via le mani dagli occhi – 3:48 (Giuliano Sangiorgi)
12. Una volta tanto (canzone per me) – 4:23 (Giuliano Sangiorgi, Corrado Rustici)
13. Tu ricordati di me – 3:17 (Giuliano Sangiorgi)
14. É così – 4:44 (Giuliano Sangiorgi)
Tracce bonus
15. Senza fiato – 4:38 (Giuliano Sangiorgi, Dolores O'Riordan)
16. Penna e Calamaio – 3:57 (Giuliano Sangiorgi)
Singoli
1. Parlami d'amore (25 maggio 2007)
2. L'immenso (4 luglio 2007)
3. Cade la pioggia (con Jovanotti) (1 settembre 2007)
4. Senza fiato (con Dolores O'Riordan) (17 novembre 2007)
5. Via le mani dagli occhi (28 marzo 2008)
6. Un passo indietro (1 settembre 2008)
La distrazione
Sembra facile
Ma intanto è così difficile
Parlar di noi due
Con la tua testa tra le gambe
Così stanchi di noi due
Che non abbiam voglia di noi due
E non sappiamo più volare
Con le gambe così stanche
Coro:e la tua testa tra le gambe
I pensieri così stanchi
Coro:la mia testa tra le gambe
Adesso…adesso…
Sembra facile
Ma intanto è così difficile
Mostrar di noi due
Quella dolcezza senza gambe
Che non sappia di noi due
Che non abbiam voglia di noi due
E non sappiamo respirare
Con le gambe così stanche
Coro:e la mia testa tra le gambe
E i pensieri così stanchi
Coro:la mia testa tra le gambe
Adesso…adesso…
Rit:La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
Coro:leggere…leggere
La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
Coro:leggere…leggere
E io sento
Coro:leggere…leggere
Su di noi
Che non abbiam
idea di noi due
e non sappiam
camminare
e respirare
con le gambe così stanche
di noi due
che non abbiam più
voglia di noi due
e non sappiamo più volare
con le ali così stanche
Coro:le tue gambe così stanche
La mia testa tra le gambe
Coro:i pensieri così stanchi
Adesso…adesso…
Rit:La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
Coro:leggere…leggere
La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
Coro:leggere…leggere
E io sento
Coro:leggere…leggere
Su di noi
Che non sappiamo
Camminare e respirare
Su di noi
Che non abbiamo da mangiare
Mentre il mondo poi scompare
Dietro noi
Che non riusciamo più
A convincerci
Che la terra è come vedi
Sotto i piedi e sotto i piedi
E su di noi
Che non sappiamo
Camminare e respirare
Su di noi
Che non abbiamo da mangiare
Mentre il cielo poi scompare
Dietro noi
Che non riusciamo più a convincerci
Che la terra è come vedi
Sotto i piedi e sotto i piedi(x6)
E che la terra è quella che tu vedi
Sotto i piedi(x7)
Rit: La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
Coro:leggere…leggere
La distrazione
Sta nelle cose
Il tuo dolore
Sull’orlo delle cose che io sento
Coro:leggere…leggere
E io sento
Coro:leggere…leggere
E io sento
Leggere…leggere
E io sento
Leggere…leggere
Sembra facile
Ma intanto è così!!!
PARLAMI D'AMORE
Coprimi la testa con la sabbia sotto il sole
quando pensi che sian troppe le parole...
Dimmi se c'è ancora sulle labbra il mio sapore
quando pensi che sia troppe le paure...
Parlami d'amore se
quando nasce un fiore mi troverai
senza parole amore.
Parlami d'amore se
quando muore un fiore ti troverai
senza respiro amore.
Crolla il tuo castello tra la sabbia, sabbia e sole
quando pensi che sian dolci le parole.
Dici che c'è ancora sulle labbra il mio sapore
quando pensi che sian vane le paure.
Tu dimmi quante alternative vuoi
e quando parlo non mi ascolti mai, amore.
E tu quale alternativa sei, amore...
senza più parole...
senza più paure...
Giuliano poi sta male
Seguimi..seguimi..seguimi..seguimi..giù
tra gli alberi e un cielo che non voglio e non vuoi più
dammi dell'aria..dammela a bere..
dammi dell'aria che non fa male..
come sai tu...come stai
Seguimi..seguimi..seguimi..seguimi..giù
e un cielo di noia e di plastica sembra quel blu
prendi dell'aria..tienila bene..
datti dell'aria che non fa male
come sai tu..come stai tu
che sogni una vita in riva al mare
come sei tu
che vuoi da me una vita naturale
che non porti più il mio nome
giuliano poi sta male
e vuoi che cambi nome
mi chiedi quella vita naturale
in riva al mare..al mare
Seguimi..seguimi..seguimi..seguimi..giù
tra gli alberi il cielo non vede l'amore quaggiù
tu dammi dell'aria...dammela a bere..
dammi dell'aria che non fa male
come sai tu...come stai tu
che sogni una vita in riva al mare
come sei tu
che vuoi da me una vita naturale
che non porti più il mio nome
giuliano poi sta male
e vuoi che cambi nome
mi chiedi quella vita naturale
in riva al mare..
ed io non so che fare
se non cambiare nome
allora puoi chiamarmi come più ti piace
tanto io non cambio...
che nome giuliano poi sta male
e vuoi che cambi nome
mi chiedi quella vita naturale
in riva al mare..
ed io che posso fare
se non cambiare nome
allora puoi chiamarmi come più ti piace
chiamami come ti piace
scegli un nome e datti pace
tanto..io non cambio!
Da: grupposugar
Il videoclip, per la regia di Giuliano Sangiorgi e Tiziano Russo, mostra alcuni momenti di vita quotidiana della band, alternati a frame del concerto evento di San Siro.
Dopo il grande successo del concerto-evento a San Siro, i tour sold out nei teatri e nelle piazze storiche di tutta Italia, i negramaro tornano ad emozionare con una ballad rock intensa.
Un passo indietro
Un passo indietro ed io già so
di avere torto e non ho più le parole
che muovano il sole
Un passo avanti e il cielo è blue
e tutto il resto non pesa più
come queste tue parole che si muovono sole
Come sempre sei nell'aria sei
tu aria vuoi e mi uccidi
Come sempre sei nell'aria sei
tu aria dai e mi uccidi
Tu come aria in vena sei
Un passo indietro ed ora tu, tu non ridi più
e tra le mani aria stringi
e non trovi le parole
e ci riprovi ancora a muovermi il sole
Ancora un passo un altro ancora
Un passo avanti ed ora io, io non parlo più
e tra le mani, mani stringo
a che servon le parole
amore dai, dai, dai muovimi il sole
Perchè sei nell'aria sei
tu che aria vuoi
ma che aria dai se poi mi uccidi
Tu che aria sei
ma che aria vuoi
tu che aria dai se poi mi uccidi
tu come aria in vena sei
Un passo indietro ed io
Un passo avanti e tu
Un passo avanti e noi, noi, noi
Edited by tomiva57 - 2/5/2012, 18:13. -
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L'immenso
Adesso c’è che mi sembra strano parlarti
Mentre ti tengo la mano e penso a te
Che mi riesci a guardare senza occhi e lacrime amare...
Se potessi far tornare indietro il mondo
Farei tornare poi senz’altro te
Per un attimo di eterno e di profondo
In cui tutto sembra, sembra niente è
E niente c’è...
Adesso c’è che mi sembra inutile non capirti ancora...
Se potessi far tornare indietro il mondo
Farei tornare poi senz’altro te
Per un attimo di eterno e di profondo
In cui tutto sembra, sembra niente c’è
Tenersi stretto, stretto in tasca il mondo
Per poi ridarlo un giorno solo a te
A te che non sei parte dell’immenso
Ma l’immenso che fa parte solo di te
Solo di te...
E tu, tu ti digrigni i tuoi denti mi lasci parlare non hai più paure
Digringni i tuoi denti mi lasci guardare non hai più paura amore!
Se potessi far tornare indietro il mondo
Farei tornare poi senz’altro te
Per un attimo di eterno e di profondo
In cui tutto sembra, sembra niente c’è
Tenersi stretto, stretto in tasca il mondo
Per poi ridarlo un giorno forse a te
A te che non sei parte dell’immenso
Ma l’immenso che fa parte solo di te!
Solo di te...
E tu, tu digringni i tuoi denti mi lasci parlare non hai più paure
Digringni i tuoi denti mi lasci guardare non hai più paura amore!
La finestra
Stringi tra i denti quei tuoi pensieri che lisci come l'olio
vanno
infondo alla pancia quelli di ieri
speri non risalgano mai più nella gola
per non dover poi dire
mai più quel che pensi a me che non so più capire te..
me..te..me..te..me...
respiri tra i denti i miei pensieri
prima che ritornino
quaggiù nella pancia quelli di ieri
speri non dover sentire mai più dalle labbra
che ti han saputo dire
di più dei pensieri che non ti so spiegare mai...
stringi forte al petto quell'attimo che c'è
se ti porti dietro il mondo
porta dietro pure me...
e non mi resta che allacciare un paio d'ali alla mia testa
e lasciare i dubbi tutti a una finestra
per quel paio d'ali fuori è ancora festa
perché non ho molto tempo
e non mi resta..
stringi, stringi, stringi,stri..
Stringi tra i denti quei tuoi pensieri
che lisci come l'olio vanno
giù nella pancia quelli di ieri..
no no non risalgono mai più nella gola
mai più quel che pensi a me che non so più capire te..
te..me..te..me..
se ti porti dietro il mondo porta dietro pure me
e non mi resta che allacciare un paio d'ali alla mia testa
e lasciare i dubbi tutti a una finestra
per quel paio d'ali fuori è ancora festa
perché non ho molto tempo
e non mi resta
incollato un paio d’ali alla mia testa
e ho lasciato i dubbi tutti
a una finestra
per quel paio d'ali sai non è più festa
perché non è molto il tempo che mi resta...
non mi resta, non mi resta, incollato un paio d'ali a questa testa
si ma tu stringi, stringi, stringi, stringi, stringi, stringimi sulla finestra
se ti porti dietro il mondo porta dietro pure me
Edited by tomiva57 - 2/5/2012, 18:00. -
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Quel posto che non c'è
Occhi dentro occhi e prova a dirmi se
un po' mi riconosci o in fondo un altro c'è sulla faccia mia
che non pensi possa assomigliarmi un po'
mani dentro mani e prova a stringere
tutto quello che non trovi
negli altri ma in me
quasi per magia
sembra riaffiorare tra le dita mie
potessi trattenere il fiato prima di parlare
avessi le parole quelle giuste per poterti raccontare
qualcosa che di me poi non somigli a te
potessi trattenere il fiato prima di pensare
avessi le paorle quelle grandi
per poterti circondare
e quello che di me
bellezza in fondo poi non è
bocca dentro bocca e non chiederti perchè
tutto poi ritorna
in quel posto che non c'è dove per magia
tu respiri dalla stessa pancia mia
potresti raccontarmi un gusto nuovo per mangiare giorni
avresti la certezza che di me in fondo poi ti vuoi fidare
quel posto che non c'è
ha ingoiato tutti tranne me
dovresti disegnarmi un volto nuovo e occhi per guardarmi
avresti la certezza che non è di me che poi ti vuoi fidare
in quel posto che non c'è
hai mandato solo me
solo me solo me solo me solo me..
Neanche il mare
Quando vai via da me porta via quello che sei
sai che peso su di me la tua pelle se poi non c'è
tanto non mi importa quanto cielo dovrò strappare
per coprire e accarezzare quel sorriso
che neanche il mare sa di avere
e se sarai via da me io sarò quello che sei
tu sai che peso ha su di te la mia pelle se poi non c'è
tanto non m'importa quanto cielo dovrò strappare
per coprire e accarezzare quel sorriso
che neanche il mare sa di avere
e non mi importa se anche il cielo non sa aspettare
a lui io dirò
che neanche il mare pensa di avere grandezza uguale
e solo solo e niente perchè
non m'importa
neanche il cielo sa più guardare
ed io fra le stelle
vengo a cercare quel sorriso
che neanche il mare sa di avere
e non mi importa
quanto il cielo dovrà aspettare
a lui io dirò che neanche il mare pensa di avere grandezza uguale
E ruberò per te la luna
Io saprei nascondermi
Dentro e fuori dalle righe dei miei guai
Se solo, se solo tu non odiassi me
Sai dentro e fuori dalle righe dei tuoi guai.
RIT: E ruberò per te la luna
Se il buio ti farà paura
E se non curerai più dentro te
La bianca immagine di me.
Io saprei nascondermi
Dietro l'ombra di un bel fiore come te
Se solo, se solo tu non odiassi me
Sai dentro e fuori quelle righe dei tuoi guai.
RIT:E ruberò per te la luna
Se il buio ti farà paura
E se non troverai più dentro te
La bianca immagine di me.
Che mi fingevo a volte luna
Rubavo il buio e la paura a te
Che non trovi più qui dentro te
La bianca immagine di me.
Non scordarti più il mio nome
Non fra tutte le persone
Sai son quello che somiglia
Somiglia, somiglia a te!
RIT: E ruberai per me la luna
Se il buio mi farà paura
E se non trovo più qui dentro te
La bianca immagine di me.
Che mi fingevo a volte luna
Eh rubavo il buio e la paura a te
Che non trovi più qui dentro te
La bianca immagine di me.
Edited by tomiva57 - 2/5/2012, 17:58. -
tomiva57.
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Cade la pioggia
Cade la pioggia e tutto lava
cancella le mie stesse ossa
Cade la pioggia e tutto casca
e scivolo sull’acqua sporca
Si, ma a te che importa poi
rinfrescati se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo e
non sa di noi
non sa di noi
non sa di noi
Cade la pioggia e tutto tace
lo vedi sento anch’io la pace
Cade la pioggia e questa pace
è solo acqua sporca e brace
c’è aria fredda intorno a noi
abbracciami se vuoi
questa mia stessa pioggia sporca
Dimmi a che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione che muore in un angolo
E dimmi a che serve sperare
se piove e non senti dolore
come questa mia pelle che muore
che cambia colore
che cambia l’odore
Tu dimmi poi che senso ha ora piangere
piangere addosso a me
che non so difendere questa mia brutta pelle
così sporca
tanto sporca
com'è sporca
questa pioggia sporca
Si ma tu non difendermi adesso
tu non difendermi adesso
tu non difendermi
piuttosto torna a fango si ma torna
E dimmi che serve restare
lontano in silenzio a guardare
la nostra passione non muore
ma cambia colore
tu fammi sperare
che piove e senti pure l’odore
di questa mia pelle che è bianca
e non vuole il colore
non vuole il colore
no..
no..
La mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
scrivi tu la fine
io sono pronto
non voglio stare sulla soglia della nostra vita
guardare che è finita
nuvole che passano e scaricano pioggia come sassi
e ad ogni passo noi dimentichiamo i nostri passi
la strada che noi abbiamo fatto insieme
gettando sulla pietra il nostro seme
a ucciderci a ogni notte dopo rabbia
gocce di pioggia calde sulla sabbia
amore, amore mio
questa passione passata come fame ad un leone
dopo che ha divorato la sua preda ha abbandonato le ossa agli avvoltoi
tu non ricordi ma eravamo noi
noi due abbracciati fermi nella pioggia
mentre tutti correvano al riparo
e il nostro amore è polvere da sparo
il tuono è solo un battito di cuore
e il lampo illumina senza rumore
e la mia pelle è carta bianca per il tuo racconto
ma scrivi tu la fine
io sono pronto
Via le mani
Sii vai via,senza di me,
tu vai via,non puoi aspettare tanto tempo inutile,
e cosi tu vai sola via,
sii che vai via,ma che freddo fa se tu vai via,
non vuoi aspettare neanche il tempo utile,
perchè da me lo so si va soltanto
Via,via le mani dagli occhi,
che senso ha se poi ti tocchi
i pensieri ancora lontani,lontani,
lontani,lontani
Strana magia in un istante,
tu vai via,non vuoi leccarmi tutte le ferite,
è cosi che tu vai via,
ma da quando in qua no,
non sei più mia,
tu sola che hai leccato tutte le ferite,
lo sai da me
tu non puoi proprio andare
Via,via le mani dagli occhi,
che senso ha se poi ti tocchi
i pensieri ancora lontani e vai via,
via le mani dagli occhi
che senso se poi mi blocchi
le mani e rimandi a domani,
domani,domani,domani
domani e per sempre domani,
domani e per sempre rimani,
ma ora toccami le mani,
Toccami le mani,Toccami le mani,
amore toccami le mani,Toccami le mani,
Toccami le mani,Toccami le mani,
Toccami le mani,Toccami le mani,
Toccami le mani,e vai
Via,via le mani via gli occhi,
che senso ha se poi ti tocchi
i pensieri ancora lontani e vai
via,via le mani via gli occhi
che senso ha se poi mi blocchi
la mani e rimandi a domani,
domani,domani,domani,
domani,domani,domani,
domani….
Ti prego Toccami le mani,
Toccami le mani,
Toccami le mani,
Toccami le mani,
Toccami le mani,
Toccami le mani,
Toccami le mani,
Toccami le mani,
Toccami le mani,
Toccami le mani,Toccale!
Una volta tanto
Se chiudo gli occhi non ci sei
in fondo a tutti i miei vorrei.
Almeno tu lasciassi scia, saprei come lavarti via.
Se chiudo gli occhi dove sei
davanti a tutti i dubbi miei.
Almeno tu lasciassi scia saprei come mandarti via.
Una volta tanto dimmi sempre,
sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Prendimi in giro e dimmi sempre ah
sarà per sempre.
Ma che ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Se chiudo gli occhi forse sei
tutti gli errori quelli miei.
Almeno tu fossi poesia
saprei cantarti e così sia.
Chiudessi gli occhi affogherei;
è un fiume in piena di vorrei.
se almeno tu lasciassi scia
saprei seguirti e andare via.
Una volta tanto dimmi sempre,
sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Prendimi in giro e dimmi sempre sarà per sempre.
Ma che ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Se chiudo gli occhi non ci sei,
se chiudo gli occhi dove sei.
Una volta tanto dimmi sempre,
sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Prendimi in giro e dimmi sempre sarà per sempre.
Quanto ti costa dirmi sempre se poi sempre è una bugia.
Se chiudo gli occhi non ci sei
in fondo a tutti i miei vorrei.
Almeno tu lasciassi scia, saprei come lavarti via.
Tu ricordati di me
Quando stringerai tra le mani tue
quel fucile che non ha pietà
di chi non ha pietà
e stringe tra le mani
quel fucile che guarda
dritto a te (x 3)
che guarda
dritto a te (x 3)
e se girerà la testa
lo so per certo
girerà la testa
e quando girerà la testa
in quel momento
tu ricordati di me
Tu ricordati di me (kill me, kill me, kill yourself)
Tu ricordati di me (kill me, kill me, kill yourself)
Tu ricordati di me
quando più non c'è quella voglia di andar via
tu ricordati di me
Quando tremerai sulle gambe tue
la paura di andare via
da chi non ha pietà
e stringe tra le mani il tuo sorriso e
sta lì davanti a te
lì davanti a te
lì davanti a te
guarda
dritto a te (x 3)
e se girerà la testa
amico
girerà la testa
e quando girerà la testa
in quel momento
tu ricordati di me
Tu ricordati di me (kill me, kill me, kill yourself)
Tu ricordati di me (kill me, kill me, kill yourself)
Tu ricordati di me
quando più non c'è
la mia mano tra le tue
tu ricordati di me
Tu ricordati di me (kill me, kill me, kill yourself)
Tu ricordati di me (kill me, kill me, kill yourself)
Tu ricordati di me
quando più non c'è
quella voglia di restare sano e salvo
Non importa chi sia il primo
tanto il primo
come l'ultimo
non resterà più in piedi nello stesso spazio
nello stesso sparo
due pallottole
l'una dritta contro il cuore
l'altra conficcata nei pensieri
di quel primo che ha premuto il grilletto
e lucidato da una vita
come tante per un niente torna niente
Tu ricordati di me (kill yourself, kill yourself)
Tu ricordati di me (kill me, kill me, kill yourself)
finchè il fiato avrai per farlo
pelle per sentirlo
cuore per odiarlo
e poi...
Tu ricordati di me
Tu ricordati di me (kill me, kill me, kill yourself)
Tu ricordati di me (kill me, kill me, kill yourself)
finchè il tempo per farlo
prima di ridarlo indietro
a chi lo getta via
tutto in polvere da sparo e grigio sangue amaro
resti un mucchio d'ossa
e strappi l'anima e vai via
E' cosi'
Non servirà spiegarmi che
Il tempo non da il resto mai
Non servirà pregarmi se
Il cielo non da spazio ormai
È così
Che va via un po di noi
È così
Che se ne va
Senza tante parole
Senza fare più rumore, quel po di noi
E se ne va
E non lascia più lodore
Quel po di noi
Ti servirà cercarmi se
Il tempo chiede il resto poi
A te che non hai pianto mai
E il tempo per il resto vuoi
È così
E va via un po di noi
È così
Che se ne va
Senza tante parole
Senza fare più rumore, quel po di noi
E se ne va
E non lascia più lodore
E nemmeno le parole
Quel po di noi
Ed è così
Che se ne va
È così che se ne va
È così che se ne va
È così
Che non tornerà
Negramaro: La finestra
Stesso disco due opinioni opposte
I salentini fanno un altro passo avanti (e fanno concorrenza ai Subsonica...)
Ce lo chiediamo senza paura della risposta: come si fa a parlar male dei Negramaro? Come si fa a non esaltarsi ascoltando la potenza rock di La distrazione, perfetta per aprire le danze del loro nuovo disco, o a non intenerirsi con la dolcezza orchestrale di Quel posto che non c’è? Il terzo cd della band salentina è proprio ciò che speravate di avere da Giuliano e compagni. Anzi, qualcosa di più. Perché se Mentre tutto scorre ne aveva svelato un’attitudine pop in grado di miscelare la grinta delle chitarre con un grande appeal melodico, La finestra apre a un’esuberanza ritmica che solo l’intensa attività live sostenuta dal gruppo poteva scatenare così bene. L’immenso, Un passo indietro, Neanche il mare (con un andamento bolero contagioso), sono giostre sonore: i Negramaro si divertono a farci salire su ottovolanti rock velocissimi, per farci poi planare improvvisamente su tappeti melodici che oggi (i Subsonica sono avvertiti) se li sanno permettere in pochi. Se poi cercate la vostra nuova Estate, basta arrivare alla splendida Cade la pioggia. Dove il rap finale di Jovanotti conferma che la band, ormai, può permettersi tutto. Anche di flirtare con l’hip hop.
Emiliano Coraretti
Enfasi & banalità. Compreso il rapping stile Gatto Silvestro di Jovanotti...
Che fanno i Negramaro? Ci rifilano un disco slabbrato, kitsch, dal troppo pathos infine insostenibile, lungo troppo lungo, a tratti confuso, suonato in maniera eccellente ma privo del colpo fatale, del brano che ti ferisce l’anima. Pure, l’inizio è incoraggiante, con La distrazione che intriga per testo e musica. In Giuliano poi sta male c’è tutto quello che contraddistingue il gruppo salentino (voce appassionata, ritmiche decise e dinamiche contrapposte) ma subito dopo arriva Parlami d’amore, ad abbassare il livello con un testo ondivago e poco incisivo. Quante volte ancora dovremo ascoltare rime come amore/fiore? Con diverso arrangiamento, l’avrebbero cantata anche i Pooh. La finestra, poi, è un incrocio impossibile tra Soul Coughing, Tiziano Ferro e Linkin Park ma il nadir del disco è E ruberò la luna, flamenco-disco-rock con un coro da Armata Rossa. In Cade la pioggia c’è pure il rapping stile Gatto Silvestro di Jovanotti. La copertina, infine, ha un omino che ricorda in maniera imbarazzante quello di Amnesiac e I Might Be Wrong. Che sia stata realizzata da Stanley Donwood, l’artista che collabora con i Radiohead?
Giulio Brusati
Bari - TRAVOLTI DALL’ENERGIA DEI NEGRAMARO IN “LA FINESTRA TOUR”
Un tour che non finisce mai. Appena conclusa la trionfale tournèe estiva, un successo da oltre 105.000 spettatori in ventiquattro concerti, i Negramaro si sono riversati nei più prestigiosi teatri italiani per iniziare un tour invernale. Il nuovo tour è partito, il 18 ottobre dal Teatro Filarmonico di Verona, dalla stessa città che li ha accolti l’estate scorsa con un concerto strepitoso, ma stavolta la formazione salentina si ripropone in una veste totalmente diversa.
Nel nuovo spettacolo, infatti, il gruppo capitanato dal vocalist Giuliano Sangiorgi, ha scelto volutamente l’esibizione nei teatri proprio per ricreare una dimensione più intima e raccolta. Suonare in acustico, come asserisce lo stesso Sangiorgi, autore di tutti i testi e le musiche dei Negramaro, serve a mettere a nudo le loro canzoni, quasi a ricreare quel magico momento della composizione, con il suo fluire di emozioni e sensazioni.
“La finestra tour a teatro”, ha toccato ieri e per la prima volta in una tappa ufficiale, anche Bari in un Teatroteam stracolmo di fan ed appassionati delle melodie e schitarrate della band salentina. I Negramaro, il cui nome è ispirato al rinomato vino pugliese, nascono a Copertino per opera di Ermanno Carlà bassista di Veglie, Emanuele Spedicato chitarrista anch’egli originario dello stesso centro salentino e Giuliano Sangiorgi, considerato la vera e propria anima creativa della band.
La formazione iniziale si completa, nell’agosto 2000, con l’inserimento di Andrea Mariano (tastiere e synth), Andrea De Rocco (campionatore) e Danilo Tasco (batteria) per giungere così l’organico definitivo. A salire sul palco con loro, anche il violinista Andrea Di Cesare e la violoncellista Claudia Della Gatta .
Instancabili performer, il gruppo salentino comincia a girare l’Italia da Nord a Sud per farsi conoscere, riproponendo il loro sound di rock autorale, rigorosamente cantato in italiano, ma con spiccate influenze anglosassoni (Coldplay, Muse, Radiohead).
Finalisti nel 2001 al “Brand New Talent” organizzato da Mtv, nel 2002 incontrano la talent scout Caterina Caselli che li convince a firmare un contratto con la prestigiosa Sugar. Arriverà il debutto con l’album “Negramaro” nel 2003, seguito l’anno successivo, dall’Ep autoprodotto “000577”(codice merceologico del vino salentino). La canzone “Come sempre” viene scelta da Alessandro d’Alatri per lo spot celebrativo dei cinquant’anni della Rai. Ancora concerti come quello del Primo Maggio a Roma e l’Arezzo Wave Love Festival, per poi giungere nel 2005 al grande successo con “Mentre tutto scorre”, album multiplatino il cui brano riproposto a Sanremo (categoria giovani) viene subito eliminato dalla kermesse per poi risultare vincitore del Premio della Critica Radio & Tv.
A giugno scorso esce per la Sugar, l’album “La finestra” prodotto da Corrado Rustici e registrato a San Francisco negli studi di Plant Studios.
Il singolo “Parlami d’amore”, brano radiofonico e melodico, diventa subito il tormentone estivo, mentre è da poco uscito il secondo singolo “ L’immenso”, una canzone rock dalla fortissima carica poetica .
I musicisti totalmente in black look, salgono sul palco poco dopo le 21, ognuno di loro circondato da un variegato parco strumenti : piano rohdes, didjeridoo, organetto diatonico, slide guitar,ecc.. Giuliano al centro del palco, seduto al pianoforte per l’apertura, si staglia dinanzi ad una scenografia minimale costituita da un pannello su cui più riquadri creano “finestre” e geometrie che incorniciano i musicisti .
Ad aprire il concerto, “ La distrazione ”, a cui fa seguito una bellissima versione solo chitarra e voce di “ Mentre tutto scorre” .
Seguiranno, in un crescendo di emozioni, “Come sempre” e “Scusa se non piango” tratti dall’album “000577”, mentre l’atmosfera del pubblico comincia a scaldarsi sempre più fino ad esplodere quando Sangiorgi comincia a cantare la dolcissima “Solo per Te” e “Nuvole e lenzuola” dello scorso cd, preceduta da un particolarissimo intro strumentale eseguito con strumenti etnici.
Il concerto prosegue, tra lo stupore e l’entusiasmo dei fan, quasi increduli di ascoltare i loro idoli in una veste totalmente nuova. Giuliano Sangiorgi esprime appieno le sue doti di frontman, , balla e salta sul palco, coinvolgendo il pubblico a cantare insieme.
I brani non perdono la loro energia nei nuovi arrangiamenti, anzi si vestono di luce nuova, di una nuova essenza che non fa che dare splendore alla linea musicale e ai contenuti dei testi. Da segnalare ancora le abilità musicali di Andrea De Rocco oltre che nell’uso dei campionatori anche nell’utilizzo strumentale dell’organetto diatonico, rese ben evidenti nell’intro di “Neanche il mare” .
Seguiranno ancora tutti i brani dell’ultimo album, per chiudere in scaletta con “Via le mani dagli occhi”, il tormentone “Parlami d’amore”, cantato a squarciagola dal pubblico, ed infine “ E così” .
Claudia Mastrorilli
Edited by tomiva57 - 2/5/2012, 17:56. -
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I Negramaro a Taormina per i Nastri
La band ricevera' il premio per Vallanzasca-Gli angeli del male
(ANSA) - ROMA, 23 GIU - Anche i Negramaro, con Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Giulio Scarpati, Paolo Conticini, Alessandro Siani e Miriam Leone sono in arrivo a Taormina tra i vincitori dei Nastri d'Argento 2011. La band di Giuliano Sangiorgi ritirera' infatti sabato al Teatro Antico, il premio dei giornalisti cinematografici per la migliore colonna sonora dell'anno: Vallanzasca - Gli angeli del male di Michele Placido.. -
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Casa 69
Casa 69 è il quinto album dei Negramaro, pubblicato il 16 novembre 2010 dalla Sugar Music.
Il disco
L'album, anticipato dal singolo Sing-hiozzo, è stato prodotto da Dave Botrill, che ha già prodotto dischi con band di successo come i Muse e i Placebo. L'album, a detta degli stessi componenti della band, è come un'intermediazione tra Mentre tutto scorre, il disco che ha portato la band salentina al successo, e La finestra, l'album della conferma e dell'affermazione nel panorama rock italiano. Sempre a detta della band, l'album è un viaggio attraverso l'"Io" e la riflessione personale. La produzione si distingue dagli altri due album per le sonorità, qui molto elettroniche e che variano dal pop all'hard rock, e per il numero di tracce, ben 18 se si includono le due bonus track Lacrime e Comunque vadano le cose (scusa Mimì). Nell'album inoltre si nota un'elevata crescita musicale del gruppo in poco meno di cinque anni dal primo successo, per l'appunto Mentre tutto scorre.
Il primo singolo ufficiale è Sing-hiozzo ma alcune radio hanno deciso in modo indipendente di programmare altri brani come Basta così e Io non lascio traccia. Il primo dei due, eseguito in collaborazione con Elisa, ha raggiunto la posizione 7 nella classifica dei singoli più venduti in Italia.
Il secondo singolo ufficiale è Voglio molto di più, pubblicato il 21 gennaio 2011 insieme al film Vallanzasca - Gli angeli del male, della cui colonna sonora fa parte.
Il terzo singolo ufficiale è Basta così. Il singolo, in collaborazione con Elisa è stato pubblicato il 15 aprile 2011.
Edizioni speciali
Nella Special Edition oltre alle sedici canzoni si trovano anche due bonus track e un CD con la colonna sonora del film di Michele Placido Vallanzasca - Gli angeli del male, un DVD con dei backstage e il video di Sing-hiozzo in 2D e 3D insieme a degli occhialini per la visione stereoscopica e a un booklet di 54 pagine con i testi delle canzoni e alcune foto della band salentina a Toronto. La Limited Edition è un'edizione in vinile limitata e numerata composta da due dischi. Quest'edizione include le bonus track ed è stampata in due versioni: una su vinile rosso e una su vinile bianco. La versione iTunes LP include anch'essa le bonus track, oltre a due bonus video.
Vendite
L'album ha subito riscontrato molto successo. Poco dopo l'uscita, è volato in vetta alle classifiche di vendita di iTunes, superando anche la versione digitale dei dischi dei Beatles, pubblicata per la prima volta in quegli stessi giorni.
Il disco ha inoltre ottenuto la certificazione di disco multi-platino per le oltre 120.000 copie vendute in prenotazione.
Dopo trenta settimane dall'uscita, Casa 69 si trova alla posizione numero #16 della classifica FIMI.
Tracce
Io non lascio traccia - 4:05
Sing-hiozzo - 4:11
Se un giorno mai - 4:00
Quel matto son io - 4:22
Dopo di me - 3:55
Basta così - 5:59 (con Elisa)
Voglio molto di più - 3:34
Casa 69 - 5:36
Manchi - 3:25
Apollo 11 - 2:50
Luna - 3:12
Londra brucia - 6:51
Senza te - 3:51
È tanto che dormo? - 4:11
Polvere - 4:18
Il gabbiano - 4:03
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Negramaro: Casa 69 la recensione
da Francesca Camerino
soundsblog.it
Più di tre anni dall’album “La Finestra” sono veramente un’infinità. E i fan dei Negramaro avevano un gran bisogno di ascoltare delle nuove tracce. Nel nuovo cd dal titolo “Casa 69″, in uscita il 16 novembre su etichetta Sugar, ce ne sono addirittura 16 (18 nella Special Editon composta da cd+dvd) molto coinvolgenti, tutte scritte da uno dei più grandi autori sulla piazza, Giuliano Sangiorgi.
Si ascolta con piacere il disco dei Negramaro caratterizzato da tematiche e testi profondi dove le parole hanno un ruolo fondamentale. Una sorta di concept album che racconta il disorientamento e le poche certezze di tutti noi che viviamo in questi “anni di merda”. Temi del disco sono l’incomunicabilità, il potere dell’illusione, l’individualità, e pervadono tutti i brani di “Casa 69″.
Apre il cd la trascinante “Io non lascio traccia”, il brano omaggio all’artista Carmelo Bene che recita a fine brano. Bene ha esaltato da sempre, nel corso della sua carriera, l’autodistruzione dell’io e la sopravvivenza della comunità, e la canzone racconta dell’uomo che per esistere ha bisogno della comunità in cui vive, perchè da solo “non lascia traccia come pioggia sulla neve”. L’uomo è come il cuore (protagonista della copertina dell’album): per battere ha bisogno di un organismo a cui essere collegato.
“Sing-hiozzo”, il singolo uscito già a fine ottobre, forse il pezzo più debole del disco dal punto di vista musicale, introduce subito l’argomento su quanto sia difficile parlare quando il singhiozzo ti strozza le parole in gola, quando è impossibile, per paura o disagio, emettere alcuna sillaba.
La difficoltà di comunicare viene raccontata anche in “Se un giorno mai”: l’orgoglio blocca le parole, bisogna riuscire a superare lo stato di delusione per i torti subiti e impegnarsi per comunicare, per parlare vicendevolmente.
“Quel matto son io” parla, invece, delle debolezze, quelle che abbiamo tutti e bisogna riconoscere per riuscire a superare. Bisogna conoscere i propri limiti perché sono proprio le nostre poche certezze a renderci umani.
“Dopo di me” è un gran pezzo rock dove la voce di Sangiorgi si dispiega in tutta la sua grandezza. Canta la voglia di vivere e di superare il rancore, di dimenticare l’odio per poter riprendere a comunicare, a parlarsi.
“Basta così” è il brano più soft, con la voce di Sangiorgi che si incrocia con la voce angelica di Elisa. I due cantano la libertà che può essere autentica solo se si ha accanto qualcun altro, se non si è soli. Le voci dei due artisti eclettici, sensibili, si amalgamano bene in un mix suadente.
“Voglio molto di più” é il title track del film “Vallanzasca – Gli Angeli del male”, che narra le vicende del bandito milanese Renato Vallanzasca per la regia di Michele Placido. Il concetto di libertà personale che finisce dove inizia quella degli altri é il tema cardine della traccia. L’importanza della diversità è riconosciuta come ricchezza umana e non come motivo di disgregazione sociale.
“Casa 69″ é il brano che dà il titolo all’album, ed é un concentrato di tutti i temi cari a Sangiorgi, e raccoglie una serie di immagini forti, chiare, che ti prendono a livello emotivo. La musica è un crescendo di intensità, 5 minuti e mezzo di energia.
“Manchi” è la nona traccia dove chitarre e sintetizzatori regnano accanto ad un testo intenso, teso, diretto che racconta i ricordi di qualcuno che se ne è andato. C’è ansia, sofferenza, sete da calmare, disperazione perchè “ tu mi manchi…”
“Apollo 11″ è la missione di Armstrong che per primo mise piede sulla Luna ma anche un titolo che parla dell’importanza dell’illusione e dei sogni. Una mamma racconta al figlio come sia cambiata ogni cosa dopo che l’uomo ha posto piede sulla Luna. Da quel giorno la luna, protagonista delle immagini più romantiche, ha perso il suo significato, quando il sogno è diventato realtà.
Dopo l’ultima traccia più narrata che cantata, con “Luna” si recupera il sound più rock dell’album, e la protagonista è ancora una volta la luna, questa volta reale, solo una luce nella notte più buia, nulla di più.
“Londra brucia”, la più lunga (6 minuti e 45) e suggestiva traccia dell’album, inizia con l’immagine di una sconosciuta che si vuole amare, odiare, come in un miraggio senza fine, e si conclude con il ritorno alla realtà, che ci mostra il vero volto di noi stessi e di ciò che ci circonda.
I due brani successivi, “Senza te”, e “Lacrime” cantata con l’accompagnamento dell’orchestra di Mauro Pagani, hanno un tema in comune: un grido disperato d’amore. Se l’amore non c’è più, la vita non ha più senso, vederlo andare via rende tutto inutile. E le lacrime sono le uniche che non vogliono smettere…di scorrere sul volto.
“E’ tanto che dormo” è la quindicesima canzone di “Casa 69″: chi non crede più in qualcosa nel mondo che lo circonda è disorientato e perde la propria identità. C’è solo indifferenza e deserto nella sua vita. Ma c’è la speranza e l’auspicio di ritrovare quell’identità perduta (tema presente in “Polvere”, sedicesima traccia del cd).
Ne “Il gabbiano” c’è un’immagine di libertà e di potenziale serenità. E’ proprio l’uccello di mare che allontana i temporali della vita, l’unico rimedio per vincere le avversità. Trasformarsi in questo meraviglioso uccello è l’unica soluzione, l’unica immagine positiva che possa eliminare i problemi dell’esistenza.
“Comunque vadano le cose (Scusa Mimi)” é un testo lento, intenso, cantato con un sottofondo di chitarra acustica, nato dall’esigenza di chiedere scusa all’artista Mia Martini, che ci ha lasciato per colpa di un concetto distorto della parola libertà, la libertà di dire malignità e cattiverie.
Impressioni finali: “Casa 69″ è un lavoro su cui il gruppo ha lavorato intensamente, è accurato, profondo, non deluderà le aspettative dei fan storici e agguanterà anche nuovi appassionati, ne sono sicura. Senza dubbio rispecchia in pieno la natura della band salentina e di Giuliano Sangiorgi, vera anima del gruppo. Voto: 8
Tre anni fa “La finestra”, come un terremoto di magnitudo molto alta, sconvolse la geografia del pop nostrano affermando definitivamente i già molto conosciuti Negramaro. Da allora lo status della band e, soprattutto, quella del suo cantante e leader, Giuliano Sangiorgi, è cresciuto a dismisura ponendoli nella ristretta casta degli intoccabili. Da allora accade che, nel giugno 2008, sono la prima band italiana a misurarsi e ad uscire con le ossa tutte intatte dal severo confronto con lo Stadio Giuseppe Meazza di Milano, tempio ascritto agli dei del calcio e - compatibilmente con i diritti dei residenti nella zona dove sorge l’impianto sportivo - del rock: gente di altissimo lignaggio che risponde a nomi quali Bruce Springsteen oppure U2, o, per rimanere nel giardino di casa nostra, Vasco Rossi piuttosto che Ligabue (quella indimenticabile notte è immortalata in suoni ed immagini nel disco “San Siro live 2008”). Dal canto suo Giuliano, da allora, senza nessun timore di rischiare le contrarietà di una eccessiva sovraesposizione – sintomo di grande fiducia in se stesso e di stima infinita da parte dei colleghi – ha collaborato e partecipato a progetti di qualsiasi genere senza lesinare energie, ultima in ordine di tempo la notizia che ha firmato due canzoni per l’ultimo album della diva Patty Pravo.
“Casa 69” deve il proprio titolo al luogo fisico dove tutti i componenti della band vivono condividendo ogni esperienza animando una sorta di comune e fucina dove vengono ideati e partoriti tutti gli aspetti dei loro progetti: da musica e testi, questi ultimi completamente a cura di Giuliano, alla immagine di copertina, merito, come già nel precedente "La finestra", dell’espressività artistica del bassista Ermanno Carlà.
I temi e gli intenti del quinto album della band vengono dichiarati sin dalla prima canzone “Io non lascio traccia”, dedicata a Carmelo Bene, una delle personalità di maggiore genio e controversia espresse dalla cultura italiana nella seconda metà del secolo scorso, anche lui di natali salentini. Il pezzo si chiude con la voce di Bene che scandisce “io che sto parlando per questo non sono io”. Mica paglia: l’incomunicabilità al tempo dell’apparente comunicazione di massa, la solitudine al tempo dei social network. E non è che l’inizio. “Sing-hiozzo”, il singolo che ha anticipato l’uscita dell’album, come la seguente “Se un giorno mai” e, più avanti con l’ascolto, “E’ tanto che dormo?” ribadiscono la difficoltà di trovare un modo per esprimere i propri sentimenti, le proprie idee, le proprie parole all’altro, agli altri, a noi stessi. Nella ballata triste e dolente “Quel matto sono io” un uomo – io, noi, tutti – “…vomita parole da un megafono che resta spento…”. Accompagnati dagli archi di un’orchestra che suona alle loro spalle Giuliano ed Elisa in “Basta così” respirano a pieni polmoni l’aria pulita della libertà e anelano a una unione di anima e pensiero. “Casa 69” è l’impotenza di trattenere il tempo, di trattenere la vita. Mentre “Apollo 11” è una ideale ninna nanna che accusa malinconicamente l’uomo di non avere risparmiato, nella sua furia distruttiva che si nutre sempre più di disperazione e smarrimento, e salvaguardato neppure quel romantico simbolo che è la luna. Neppure l’amore viene risparmiato dalle parole e dalla musica travolgente dei ragazzi pugliesi, per averne un esempio si ascoltino “Londra brucia”, “Senza te” e “Polvere”.
L’impressione finale è di un lavoro ambizioso ma riuscito, di un lavoro vasto e complesso che ha bisogno di ascolti ripetuti per essere apprezzato al meglio in tutte le sue riflessioni, di un lavoro che ha il grande pregio di essere immediatamente riconoscibile come made in Negramaro con la loro consueta urgenza sonora e lessicale. Un lavoro che ha il suo unico punto debole nella eccessiva bulimia, una più misurata tracklist avrebbe meglio giovato alla fruizione del progetto “Casa 69”.
P.S. per non demeritare il quadro di stakanovisti delle sette note dipinto sopra, i Negramaro hanno firmato e sono in uscita anche con la colonna sonora del nuovo film di Michele Placido, “Vallanzasca – Gli angeli del male”, ( “Voglio molto di più”, qui presente, è la title track del lungometraggio) che narra la storia del criminale milanese Renato Vallanzasca, a breve nei cinema.
Paolo Panzeri
rockl.it
Io non lascio traccia
E' pallido il mio viso sembro quasi morto
non sento piu' le mani e l'odio che ti porto
e come fossi d'olio scivoli addosso
e non mi importa tanto poi di questo fosso
sul ciglio posso stare
senza dover pensare
al rischio di cadere giu'
che tanto se anche fosse dal mio cranio rotto
non ne' verrebbe fuori mica vino rosso
ma solo il tuo pensiero su di me riflesso
arrugginito dentro come un chiodo fisso
su un ciglio so restare
per questo senz'avere
paura di cadere giu'... giu'... giu'...
io non lascio traccia
come pioggia sulla neve
quando cado mi confondo
con quello che gia' c'e'
si scioglie la mia faccia
e nel fango dei ricordi
quando vivo mi confondi
con quello che gia' c'e'
sono invisibile
non ho del sale sulla lingua e non mi aspetto
che piovano parole tanto qui e' il deserto
la voce che si asciuga e resta dentro al petto
e non c'e' rischio che si perda per difetto
se zitto sai restare
non devi piu' pensare
a rischio di cadere giu'... giu'... giu'...
io non lascio traccia
come pioggia sulla neve
quando cado mi confondo
con quello che gia' c'e'
si scioglie la mia faccia
e nel fango dei ricordi
quando vivo mi confondi
con quello che gia' c'e'
sono invisibile
mi manca l'aria
e mi manca il fiato
e non ha sapore
questa mia pelle
senza odore
e ancora mi credi
fatto di niente
e non ti accorgi che son io
a scegliere di essere
pioggia su neve
su quello che gia' c'e'
sono invisibile
sono invisibile, oramai
sono invisibile
io non lascio traccia
si scioglie la mia faccia
e nel fango dei ricordi
quando vivo mi confondi
con quello che gia' c'e'
sono invisibile
Se un giorno mai
Se un giorno mai
mi rivedrai
fai finta che non sia cambiato
niente o poco niente
a parte noi
che tanto tutto e' uguale
il cielo veste uguale e poi
non se ne accorgerebbe, in fondo
neanche lui di noi
che se un giorno mai, un giorno mai
sorriderai
in quello stesso istante in cui
un cielo a pezzi cadra' su di noi
che tutto e' troppo uguale
tutto fa un po' male a noi
che ci sentiamo vecchi e stanchi
come degli eroi
ma qual'era la missione
da portare avanti mai
se poi non mi ricordo
neanche piu'
che faccia hai
che faccia hai
non ho
non ho piu' niente da portarti
se non tutto il mio rancore
con tutto l'odio che ho da dire
nascondessi le parole
dette a denti o pugni stretti
che trattengano il rumore
di tutto l'odio che ho da dire
ne facessi una canzone
se un giorno mai, un giorno mai
tu mi riconoscerai
illudimi che quella sia
la prima volta che mi guardi e poi
non ricordare il nome
e chiedimi il mio nome ancora dai
nascondi in una mano stretta
la memoria che hai di noi
come e' fredda la tua mano
cosi' fredda non l'ho sentita mai
sono io adesso che non mi ricordo piu'
che faccia hai
che faccia hai
non ho
non ho piu' niente da portarti
se non tutto il mio rancore
con tutto l'odio che ho da dire
nascondessi le parole
dette a denti o pugni stretti
che trattengano il rumore
di tutto l'odio che ho da dire
ne facessi una canzone
per me
che ho perso te...
qual'era la missione
da portare avanti mai
se poi non mi ricordo
neanche piu'
che faccia hai
che faccia hai, tu
che faccia hai, tu
che faccia hai
che faccia hai
Edited by tomiva57 - 2/5/2012, 17:53. -
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Negramaro - Londra brucia
Negramaro come i Clash? Andiamoci piano…
Contenuta nel corposo album Casa 69, registrato a Toronto e prodotto da Dave Bottrill (in passato al lavoro con Muse e Placebo) in maniera impeccabile ed uscito nel Novembre 2010, Londra Brucia è addirittura il quinto singolo estratto; calato in un album che, pur contenendo sonorità più rock e dosi massiccia di elettronica e suoni campionati, ha già fatto poker di dischi di platino, il brano mette in evidenza i motivi del successo della band salentina.
Innanzitutto la capacità melodica di appeal perenne, fondamentale in un mondo musicale come quello italico da sempre piegabile alla facile struttura pop, raffinata in anni di lavoro e glorificata dalle miriadi di collaborazioni di Giuliano Sangiorgi con altri cantanti.
In seconda battuta, la produzione sonora è impeccabile: affidarsi a grossi nomi in questo senso spesso paga, specialmente se chi di dovere confeziona per i singoli (e in questo caso Londra Brucia non fa eccezione) un mixaggio meno aggressivo del resto dell’album non destinato alla rotazione radiofonica.
I Clash, dicevamo in apertura: ma i riferimenti con la London’s Burning punk della premiata ditta Strummer/Jones si fermano al titolo.
Qui la capitale di Sua Maestà è semplicemente una cornice ad effetto, un pretesto per Giuliano per raccontarci ancora una volta, attraverso smandolimenti elettrici assortiti, i suoi tormenti del cuore, una rincorsa al perduto amore in toni aulici.
Il tutto ovviamente, manco a dirlo, espresso col il suo stile vocale caratteristico, quel saliscendi da muezzin al limite della stecca che tanto deve sforzare le sue corde vocali, se il cantante nei mesi scorsi si è dovuto operare per risolvere un problema in merito, ritardando così considerevolmente la partenza del tour collegato all’album.
Non sappiamo se per radio, stretta negli spietati tempi commerciali, ci sarà spazio per la corposa coda della canzone, ma tagliarla sarebbe un mezzo crimine: la variazione al pianoforte, col suo incatenarsi di parole sofferte, rende merito ai sostenitori del Sangiorgi poeta del pop italiano della nuova generazione.
Alberto De Donatis
-musicsite.it
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Video
Negramaro: nuovo album in arrivo e le prossime date del "Casa 69 Tour"
Pubblicato: 27 apr 2012 da intweetion
Webcam accese, cinque minuti di diretta dalla sala prove dei Negramaro dove la band si prepara alla seconda parte del “Casa 69 Tour” e, contemporaneamente, lavora al nuovo album. Ancora nessun dettaglio su titolo e data d’uscita: l’unica dichiarazione in merito fatta da Giuliano Sangiorgi assicura che sarà un disco dalle sonorità più morbide “ma non meno aggressivo”.
Intanto dopo il salto trovate l’elenco completo delle prossime tappe live della band che includeranno momenti più ‘teatrali’ e vedranno tra gli ospiti la partecipazione dell’attore Francesco Pannofino.
da: soundsblog.it. -
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Negramaro: quinto sold out consecutivo a Roma, prosegue a grande richiesta il Casa69 Tour
da: italianissima.net
Con l'ennesimo ''tutto esaurito'' di ieri sera al Palalottomatica e dopo il trionfo ai Fori Imperiali a Capodanno, sale a sei il numero dei concerti che la band ha tenuto nella capitale.
I Negramaro infiammano ancora una volta Roma e proseguono la loro corsa live con il Casa69 Tour. Con l'ennesimo tutto esaurito di ieri sera al Palalottomatica e dopo il trionfo ai Fori Imperiali a Capodanno, sale a sei il numero dei concerti che la band ha tenuto nella capitale. In poco più di sei mesi i Negramaro hanno segnato cinque sold out consecutivi nel palasport romano e raccolto oltre 350mila spettatori ai Fori Imperiali per la notte di Capodanno.
Va avanti dunque senza sosta la nuova stagione live dei sei ragazzi pugliesi con il Casa69 Tour, iniziata lo scorso ottobre, proprio a Roma, con la prima delle ventiquattro date che in due mesi hanno conquistato i palasport delle principali città italiane. Il nuovo avveniristico e coinvolgente show della band che ha fatto seguito all'uscita dell'omonimo album multiplatino, torna ora a gran richiesta nei palasport delle principali città italiane nel mese di maggio.
Dopo la data romana, i Negramaro saranno infatti il 4 a Caserta, il 7 ad Ancona, il 9 a Livorno, l'11 a Modena, il 14 a Verona, il 16 a Milano, il 18 a Torino, il 20 a Rimini e il 22 a Taranto.
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