IL VIAGGIO

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  1. gheagabry
     
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    "Viaggiare è come il vento, che ti porta dove vuole se sai seguirlo, che ti spinge avanti se sai imbrigliarlo, e può condurti a perdere la strada ma anche farti scoprire luoghi remoti, che non avresti creduto esistessero. Viaggiare è come il sale, è come le spezie, cambia il sapore di tutto ciò che tocchi, ti lascia profumi e fragranze impigliate nel cuore. Viaggiare è come l'amore. Una grazia, un volo, qualcosa che non puoi prevedere."
    (Rula Jebreal)




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  2. gheagabry
     
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    "A chi mi domanda la ragione dei miei viaggi rispondo
    che so bene quello che fuggo ma non quello che cerco."
    Michel de Montaigne



    IL VIAGGIO




    La parola viaggio deriva dal provenzale viatge, che a sua volta proviene dal latino viaticum, un derivato di via. Viaticum in latino era la provvista necessaria per mettersi in viaggio, e passò più tardi a significare il viaggio stesso.

    Scrittori, poeti, musicisti, pittori, registi...tutti hanno scritto, dipinto, raffigurato, evocato, sceneggiato almeno un viaggio nella loro vita, ma cos'è il viaggio? una fuga da sè, la scoperta di mondi sconosciuti? la visione di mondi interiori gelosamente nascosti nei meandri del nostro essere altri da noi stessi? cos'è dunque il viaggio? una metafora dell'esistenza o il businnes di un tour operator? è un viaggio la nascita, lo è la morte, lo è la vita che non si arresta mai se non all'ultima stazione: si parte sempre, questo è l'unico dato certo, ma tutti gli altri sono incerti (la destinazione, i tempi, le soste, gli imprevisti, i compagni di viaggio, il rapido sfilare del mondo fuori dai finestrini, i bagagli appresso e quelli che perdiamo o che ci rubano al deposito di non si sa quale stazione della nostra esistenza). Cos'è il viaggio? allegoria dell'assoluto o perdita di senso? un'occasione persa, un appuntamento mancato, un amore che continua vanamente a cercare una stazione di sosta senza mai trovarla, uno sguardo incontrato, l'orrore di una guerra, il sorriso di un bimbo, cos'è il viaggio?
    Passo dopo passo, su una strada a volte ripida a volte scoscesa, a volte piccolo sentiero o autostrada.Ecco cos'è il viaggio. La nostra vita, i nostri giorni.Attraversati, lungo la strada con giornate di sole o tempeste senza ombrello per ripararci.
    (dal web)




    Il vero viaggio di scoperta
    non consiste nel cercare nuove terre
    ma nell'avere nuovi occhi.
    -Marcel Proust-


    Viaggio vuol dire cose diverse a seconda delle persone. C'è chi viaggia per vedere, scoprire e imparare. C'è chi viaggia per cambiare, per riposarsi, rompere con tutto per un pò. C'è chi viaggia per stare in compagnia di amici, parenti, amori..., chi viaggia per poi lodarsi-imbrodarsi di quanti kilometri è riusciuto a fare in poco tempo e giù di lì, etc etc.
    C'è poi chi viaggia per viaggiare, chi insomma ha in testa il viaggio come meta, e allora tutto il viaggio deve essere assaporato sorso dopo sorso, perchè l'importante non è arrivare o partire, ma andare e vedere quel che il mondo ha da offrirti di bello, perchè tutto il viaggio è la meta.Quando si viaggia non si può solo guardare alla meta, perchè si perde il mentre, si perde appunto la curva delle cose: "a bend, the silince inside".....E così è!..Peccato solo che non tutti sono, come dire, degli Ulisse alla continua ricerca di una nuova Itaca su cui appordare, e che non sappiano apprezzare tante piccole cose.......che invece fanno bene alla vita.





    "Una persona che parte per un viaggio
    non è mai la stessa persona che torna da un viaggio".



    Si possono percorrere milioni di chilometri in una sola vita
    senza mai scalfire la superficie dei luoghi
    né imparare nulla dalle genti appena sfiorate.
    Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare
    chiunque abbia una storia da raccontare.
    Camminando si apprende la vita
    camminando si conoscono le cose
    camminando si sanano le ferite del giorno prima.
    Cammina guardando una stella
    ascoltando una voce
    seguendo le orme di altri passi.
    Cammina cercando la vita
    curando le ferite lasciate dai dolori.
    Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso.
    - Ruben Blades -


    "..viaggiare è continua trasformazione, è la metamorfosi del bruco che ogni giorno va a rosicchiare il solito cavolo e poi...per magia si trasforma e vola via come farfalla...e spazia su sentieri e paesi e ovunque trova meraviglia, ovunque trova persone e non gente...viaggiare ti rallegra l'anima e ti fa tornare persona antica, pellegrino viandante sulle strade di una vita che ignori.."





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  3. gheagabry
     
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    Forse non è la meta ciò che conta davvero.
    Non quella che avevamo sognato prima di partire,almeno.
    Siamo sempre lì a pensare,fissare,pogettare.
    Gli obiettivi,s'intende,bisogna averli, eccome se bisogna.
    Tuttavia quanto sia importante il viaggio,
    quello sì che è facile dimenticarselo.

    Eppure è il viaggio quel che conta davvero.

    E' nel viaggio e non nella meta che troviamo il senso,
    le piccole grandi certezze,
    le conferme di quel che siamo e di quel che proviamo.

    E' nel viaggio che osserviamo gli altri
    giungendo a scrutare noi stessi.

    E' nel viaggio che ci fermiamo a riposare
    per poter ricominciare ancora.

    E' nel viaggio che ritroviamo le motivazioni,
    il perchè,
    la vera natura dei sentimenti e delle emozioni.
    E' nel viaggio che impariamo a donare
    a volte ricevendo spine come ricompensa.

    E' nel viaggio che ci fortifichiamo nelle nostre certezze
    e diventiamo più docili
    nello sguardo e nelle mani
    come mai avremmo creduto di poter essere.

    E' il viaggio il maestro e non la meta.

    E' il viaggio quello in cui capiamo
    il valore della casa che accoglie i nostri cuori
    ed il coraggio delle nostre azioni.

    E' quando siamo in viaggio che camminiamo davvero,
    pur se nel disagio di ritrovarsi nudi
    tra gli specchi delle verità dell'anima.

    E' mentre corriamo
    E' mentre cadiamo
    E' mentre ci rialziamo
    E' mentre indugiamo
    E' mentre scegliamo
    E' mentre cerchiamo di capire o di accettare.

    E' mentre disegniamo il nostro cammino
    che stiamo vivendo davvero,
    con tutto il cuore che c'è,
    al di sopra del tempo e dei pentimenti,
    solo vivendo.
    Abbracciando la vita per quello che è,
    senza volerla diversa,
    come faremmo con chi amiamo.


    Non è forse la vita il più sublime dei viaggi?



    (dal web)
     
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  4. gheagabry
     
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    Partire é la più bella e coraggiosa di tutte le azioni. Una gioia egoistica forse, ma una gioia, per colui che sa dare valore alla libertà. Essere soli, senza bisogni, sconosciuti, stranieri e tuttavia sentirsi a casa ovunque, e partire alla conquista del mondo.
    (Isabelle Eberhardt)




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  5. gheagabry
     
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    Volare è il contrario del viaggio.
    Attraverso una discontinuità dello spazio sparisci nel vuoto.
    Accetti di non essere in nessun luogo per una durata che è anch'essa una specie di vuoto nel tempo;
    poi riappari, in un luogo e in un momento senza rapporto col dove e col quando in cui eri sparito.
    (Italo Calvino)




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  6. gheagabry
     
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    Il paradiso non è mica un luogo. Non si trova nelo spazio, e neanche nel tempo. Il paradiso è essere perfetti. Tu sei uno che vola velocissimo vero? Raggiungerai il paradiso, allora, quando avrai raggiunto la veloità perfetta. Il che non significa 1000 miglia all'ora, né 1000000 di miglia, e neanche vuol dire volare alla velocità della luce. Perché qualsiasi numero, vedi, è 1 limite, mentre la perfezione non h limiti. Velocità perfetta, figlio mio, vuol dire solo esserci, esser là.

    Ed egli imparò a volare, e non si rammaricava per il prezzo che aveva dovuto pagare.
    Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano.



    dal libro "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach


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  7. gheagabry
     
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    ... VIAGGIARE ...
    …Sono giorni di partenze, di rientri … di arrivederci e di bentornati … di valigie fatte e disfatte case chiuse per un breve periodo e altre riaperte. E’ periodo di immagini rubate da paesaggi incantanti … di emozioni forti nel rivedere persone da tanto tempo lontane e nel salutarne altre per lo stesso tempo restate vicine. Persone come stazioni ferroviarie, come porti o aeroporti, con cuori occhi e menti attraversati da immagini cariche di indimenticabili colori … Viaggiare è il verbo, viaggiare fisicamente … ma non ci sono solo quei viaggi, ci sono anche quelli fatti col pensiero, di chi vorrebbe in alcuni attimi essere altrove, di chi non potendo vorrebbe andar via, vedere con gli occhi del cuore spettacoli che non può godere fisicamente. A ognuno il proprio viaggio la propria scorpacciata di emozioni; viaggiare con la mente e col cuore, non è meno bello di farlo fisicamente; da emozioni fortissime e regala il piacere a tutti indistintamente di potersi recare nei posti e dalle persone più cari. Le vacanze racchiudono nel loro svolgimento tutti i tipi di episodi, tutti i tipi di incontri … nei viaggi con la mente si va sempre verso il sogno, verso l’ideale … eppoi non costano nulla, sono accessibili a tutti proprio tutti. Nessuna distinzione, nessun limite … solo unicamente il desiderio di farlo, in ogni momento, quando si vuole e con chi si vuole … l’unico limite è la razionalità, ma quella si sa è nemica dei sogni per cui è d’obbligo lasciarla fuori dalla valigia … Buon risveglio amici miei … Vi abbraccio fortissimo … Buona Estate a tutti ….
    (Claudio)



    ... I VIAGGI ...

    Viaggiare con il corpo e con la mente è
    una delle cose più emozionanti che ci siano.
    Girare per terre lontane o vicine, scoprire
    quali usanze si praticano, quali cibi si mangiano,
    quali tradizioni vengono rispettate, quali paesaggi
    vengono abitati… insomma, quale quotidianità viene vissuta.
    Si scopre sempre qualcosa di nuovo, mondi vicini o lontani
    che rispecchiano il nostro, oppure che si differenziano notevolmente.
    Si scoprono culture che neanche potevamo immaginarci, sapori
    che rispecchiano il popolo che li crea, usanze che per noi sembrano
    strane e assurde, ma che in realtà spesso hanno un significato profondo.
    Un significato che non riusciamo neanche a comprendere
    fino in fondo, che è così diverso dalla nostra cultura, e che forse a volte
    è anche più profondo dei significati che diamo noi alle nostre usanze.
    Perché forse nella nostra cultura occidentale si sta perdendo
    il gusto di dare importanza alle nostre tradizioni.
    Mentre in molti altri Paesi tutto ciò è ancora molto sentito.
    E viaggiare con la mente, con la fantasia? Non è altrettanto emozionante?
    Libri, racconti, storie, favole e fiabe non ci portano forse in altri mondi
    lontani dalla nostra quotidianità?
    Anche la parola scritta ci dà molte possibilità di viaggiare,
    di estraniarci dalla nostra realtà per immedesimarci
    in qualche altro mondo altrettanto affascinante.
    E allora, lasciamoci guidare da tutto ciò… apriamo ad altri
    orizzonti la nostra mente senza perdere la nostra
    identità e le nostre tradizioni! Chissà quante nuove emozioni!


    (Sussurrato da Ifigeny)





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  8. gheagabry
     
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    ... OGNI VOLTA SI RIPARTE …
    Partire è un po’ come morire … questo diceva il saggio, il motto dei nostri avi. La macchina sfreccia veloce sulla strada … chilometri come pensieri scorrono sotto le ruote così come nella mente di chi ha iniziato il viaggio. Perle in un’ostrica rare e luminose nella loro purezza; volti che si accavallano e parole ascoltate e dette che si ripetono nella mente. Partire non è come morire, partire è muoversi eliminando la stasi … la vita in realtà è un continuo ripartire. Si riparte da una vittoria per fare sempre meglio; si riparte da una sconfitta per rialzarsi e non ripetere errori commessi; si riparte la mattina al risveglio; si riparte ogni attimo della nostra vita perché il non farlo quello certamente è morire … nel cuore e nella mente. La macchina sfreccia veloce sul rettilineo, strada bagnata nella quale si riflette la luna. Pallida compagna di tanti viaggi e di mille ripartenze porti con te la bellezza fredda di chi ti osserva senza soffermarsi su di te … calda luce che non acceca che non brucia, ma che scalda lentamente facendo salire brividi lungo la schiena. Notti passate disteso sulla spiaggia a parlare con te, senza avere risposte perché esse erano contenute nella tua luce, nel tuo sguardo col quale accompagnavi silenziosa ogni mio gesto restando discretamente in disparte. Luna che ispiri poeti e pensatori, cavalieri di bianchi destrieri che si lanciano nelle distese delle emozioni cercando di dare ad esse veste di parole e segni sulla carta. La macchina sfreccia veloce sulla strada che come una carezza lambisce luoghi e stati d’animo. Paesini avvolti nelle luci rese giallastre dalla nebbia che pian piano avvolge ogni cosa col suo invisibile abbraccio. Nebbia che come la paura penetra ogni cosa che incontra, ed inconsapevolmente condiziona cose offuscandone la bellezza e pernsone limitandone gesti e pensieri. Nebbia compagna di tanti viaggi nei quali mi sei penetrata dentro per poi fuggire perché allontanata e poi infine dissolta dai miei colori. Sfreccia la macchina veloce, mentre i pensieri ne imitano la stessa identica corsa, il medesimo desiderio di correre, di muoversi … di ripartire… già ripartire, ecco è giunto di nuovo il momento di farlo … si sta avvicinando il giorno e tra poco si riparte … riprende la corsa della vita ...
    (Claudio)





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  9. gheagabry
     
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    NEI NOSTRI SOGNI, GIOCHI, VIAGGI … IL TRENO


    “ … una linea infinita di ferro davanti a me mentre il ritmato respiro del motore accompagna i miei pensieri e i miei sogni … sapore di ferro e fumo acre si disperdono nell’aria mentre abbasso un finestrino per assaporare
    il gusto del viaggio. Poltrone di pelle sulle quali fiumi di storie personali sono scorsi e scorreranno … mentre il respiro del motore si fa sempre più forte fino a diventare unico sibilo … Il suono stridulo di freni che mordono ruote di ferro squarcia l’aria …
    un sussulto, poi, per attimi senza fine, il silenzio … una voce grida il nome di un luogo … gradini da scendere e mi perdo in un
    fiume di gente festosa, frettolosa che percorre il marciapiede della stazione … Nei nostri sogni, nei nostri giochi, nei nostri viaggi … il treno ci accompagna e ci trasporta in un viaggio che sa di antico e al tempo stesso di tremendamente moderno … in un lugo dove le stazioni della nostra memoria spesso segnano arrivi, ai quali succedono nuove partenze
    … Oggi il mio pensiero al mio risveglio parla di treni … e ogni volta che penso ad essi inizia un viaggio senza fine …
    Buon risveglio amici miei …”

    (Claudio)


    Se i treni, una volta che li hai persi, si limitassero
    a svanire per sempre lungo il loro binario.....
    I treni persi, l'ho scoperto, ritornano, ripassano, con le tue mille possibili vite.

    - Ruzickova –


    Dentro di noi è il vero viaggio, dentro di noi abitano i luoghi, i sogni passati, i sogni futuri. Ma prima di un arrivo c’è una partenza, partenza che vuol dire viaggio. Andare e tornare. Ripartire, correre verso la linea dell’orizzonte. Il pensiero scivola veloce lungo i binari.Ricordi, poi sogni s’inseguono tra le pietre. Il treno va, lento......Il viaggio è quel tempo sospeso che si conta tra un punto di partenza ed uno di arrivo. Il viaggio è andare eppure restare fermi. Fermarsi dentro sé stessi. Tutti hanno fretta, però. S’affannano, alcuni assonnati altri frenetici con le loro valigette in mano, nelle stazioni. Le stazioni, fatte di passi, orologi, odore di caffè al mattino. E quando il treno rallenta le stazioni concedono tregua. E’ un risveglio dai pensieri, si placa il rombo del motore. Sbuffi poi fischi e un formicolio di gente che sale, scende, cammina. Ed è lì, nelle stazioni che ci sono gli incontri, gli addii “i commiati alle stazioni.... quando il fumo alza le sue ruote inesorabili. .dirette.. . che passa veloce agli occhi del viaggiatore, il tempo d’un fischio e allontana o avvicina nuovamente .......Ti aiutano a capire che “andare lenti è rispettare il tempo, abitarlo con poche cose di grande
    valore, con noia e nostalgia […]. Andare lenti è “sapersi riempire la giornata con un tramonto, pane e olio. […] è essere provincia senza
    disperare, al riparo dalla storia vanitosa, dentro alla meschinità e ai sogni, fuori dalla scena principale e più vicini a tutti i segreti.
    […] andare lenti vuol dire ringraziare il mondo....Il fischio, lo sbuffo a volte ti distolgono dai pensieri e ti ritrovi sui sedili verdi consumati
    dal tempo, con il cuore aperto al viaggio...

    - Colluso -


    E, d’improvviso, nel silenzio profondo della notte, aveva sentito, da lontano, fischiare un treno.
    Gli era parso che gli orecchi, dopo tant’anni, chi sa come, d’improvviso gli si fossero sturati.
    Il fischio di quel treno gli aveva squarciato e portato via d’un tratto la miseria di tutte quelle sue orribili angustie,
    e quasi da un sepolcro scoperchiato s’era ritrovato a spaziare anelante nel vuoto arioso del mondo che gli si
    spalancava enorme tutt’intorno. S’era tenuto istintivamente alle coperte che ogni sera si buttava addosso, ed era corso col pensiero dietro a quel treno che ’allontanava nella notte.

    - Luigi Pirandello –




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  10. ZIALAILA
     
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    Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche
    loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando
    il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "non
    c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che
    non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si
    è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con
    il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto
    maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare
    sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi
    cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. sempre. Il viaggiatore ritorna
    subito.
    (Josè Saramago)


    12603013451UNK4E

     
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  11. ringo47
     
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    CANZONE DI VIAGGIO

    Sole, brilla adesso dentro al cuore,
    vento, porta via da me fatiche e cure!
    Gioia più profonda non conosco sulla terra,
    che l'essere per via nell'ampia vastità.

    Verso la pianura inizio il mio cammino,
    sole mi fiammeggi, acqua mi rinfreschi;
    per sentire la vita della nostra terra
    apro tutti i sensi in festa.

    Mi mostrerà ogni giorno nuovo,
    fratelli nuovi e nuovi amici,
    finché senza dolore ogni forza loderò,
    e di ogni stella sarò ospite e amico.

    Hermann Hesse

     
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  12. ZIALAILA
     
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    Non saprai mai qual' e' la vera destinazione del tuo viaggio .
    Puoi metterti solo in cammino , poiche' e' nel percorso che incontri la vita

    Steve McCurry - fotografo



    ilTrenoDellaVita

     
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  13. gheagabry
     
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    Quando sarò grande andrò anch'io dove sta andando lui: il Sud America! È sempre America, però A SUD!

     
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  14. gheagabry
     
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    Il Viaggio ...essenza intrinseca alla vita ...

    La nostra vita è continuo movimento. Il concetto stesso di vita è in realtà un sinonimo di viaggio, un tragitto che parte dalla nascita. Spesso nel corso della nostra esistenza quindi ci troviamo nel bel mezzo di un viaggio. Un viaggio all’interno di noi stessi e delle emozioni che albergano nel nostro cuore ... un viaggio nel cuore delle persone a cui si vuole bene per trovare quel calore che ci fa sentire felici di essere al mondo. Viaggiamo quando i nostri pensieri, le nostre speranze, le nostre paure ci catapultano nella dimensione dell’ignoto dell’irrazionale. Spesso ricorriamo al viaggio quando abbiamo bisogno di staccare la spina e rilassarci ... quante volte il solo soffiio di un treno che muove aria ed oggetti intorno vi ha fatto sognare? Quante volte il pennacchio del comignolo di una nave che si allontana all’orizzonte, oppure il segno bianco lasciato nel cielo da un’aereo in volo, ci hanno immediatamente fatto sognare, desiderare di essere a bordo di quei mezzi? Tante volte, quasi sempre direi ... perchè forse il viaggio per noi rappresenta novità, cambiamento, vita ... ed è per questo che ne siamo inconsciamente attratti e desiderosi di iniziarne ... Viaggiare è vivere ... viaggiare ci riporta all’essenza della nostra vita ... che è essa stessa IL VIAGGIO ...

    (Claudio)

     
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  15. gheagabry
     
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    Viaggiare e' quando organizzi una meta e ne fai un'altra inaspettata; viaggiare e' sapere con quale mezzo andare e non con quale ritornare; viaggiare e' rendersi conto di entrare in un tunnel senza uscita e sapere di aver preso la strada giusta; viaggiare e' sentirsi cittadino di tutti e di nessuno; viaggiare e' aiutarsi uno con l'altro; viaggiare e' affrontare qualsiasi difficolta' avendo coscienza dei propri mezzi;viaggiare e' sentirsi libero …viaggiare e' sapere di essere uno,nessuno,centomila
    (dal web)

     
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25 replies since 21/4/2011, 12:51   853 views
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