LIBERTA'

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  1. gheagabry
     
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    "Ci sono diversi tipi di libertà,e ci sono parecchi equivoci in proposito.
    Il genere più importante di libertà è di essere ciò che si è davvero"
    J.MORRISON



    LA LIBERTA'




    "La risposta più semplice e immediata è quella che definisce la libertà come il poter fare qualunque cosa vogliamo. Se ci soffermiamo a pensare ci accorgiamo però che questa definizione, condivisa e condivisibile da tutti istintivamente, lega la libertà alla volontà: per essere liberi non è importante ciò che facciamo, ma che ciò che facciamo sia ciò che vogliamo. In realtà, nella vita concreta di tutti i giorni non siamo liberi, non perché c’è qualcuno che ci dice cosa fare, ma perché dall’esterno si tenta sempre e comunque di dirigere la nostra volontà. Non è il genitore che ci dice cosa fare a toglierci la libertà, ma è il gruppo che ci accetta solo se vestiti in un certo modo; perché non siamo noi a scegliere il nostro abbigliamento, ma sono gli altri a sceglierlo per noi. Lo stesso accade per tutta una serie di comportamenti sociali: vado in discoteca perché ho davvero voglia di andarci o perché ci vanno gli amici? Guardo quel programma perché ho voglia di vederlo o perché lo guardano in ufficio? Dico certe cose perché voglio dirle o perché penso che le persone intorno a me vogliano sentirle? Ogni volta che non c’è piena corrispondenza tra la nostra volontà (cioè ciò che veramente vogliamo) e ciò che facciamo non c’è libertà. E’ difficile però capire qual è la nostra vera volontà perché richiede comprensione di noi stessi, capacità di ascoltarci e di andare oltre gli istinti. Anche l’istinto infatti, alle volte, può portarci in una direzione che non è quella che vogliamo davvero, sta a noi capire quando scatta l’istinto, riconoscere queste situazioni e fermarle per ricondurle sotto l’egida della nostra volontà. Una volontà che non è fissa e immutabile, ma che si forma con l’educazione, con la conoscenza. Ad esempio, non posso voler rispettare un’altra persona se non ho compreso che anche l’altro è una persona come me, anche se portatore di una cultura diversa. In apparenza qualunque forma di autorità che ci dice cosa fare e cosa non fare è una limitazione alla nostra libertà. In realtà le cose stanno un po’ diversamente. La prima autorità con cui ci scontriamo è sicuramente quella dei genitori. Loro ci pongono molti limiti e spesso non danno motivazioni comprensibili per i loro divieti, anche quando le danno, a noi non sembrano spiegazioni ragionevoli. Eppure col crescere accade una cosa molto strana, l’esperienza ci mostra che ciò che non capivamo diventa chiaro e comprendiamo le motivazioni che stavano alla base di quei limiti. Non solo, scopriamo che queste motivazioni servivano per crescere, per educare la nostra libertà, non per limitarla. Educare la nostra libertà educando la nostra volontà. Infine ci accorgiamo che ci comportiamo coi nostri figli, con i bambini e i ragazzi che incontriamo, nello stesso modo in cui i nostri genitori si sono comportati con noi. Se poi estendiamo il discorso ad altre figure d’autorità che incontriamo nella nostra vita, la storia si ripete e ciò che sembra in un primo momento costrittivo diventa invece la strada per essere davvero liberi.
    (Davide Galati)





    E adesso aspetterò domani | per avere nostalgia | signora libertà signorina fantasia
    così preziosa come il vino così gratis come la tristezza
    con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.
    (Fabrizio De André)



    "Tutti abbiamo una percezione diversa della libertà, forse perché la viviamo in forma diversa e non ci sentiamo liberi nello stesso modo, alcuni si sento liberi in una moto andando a 200 l’ ora, altri si sentono liberi quando si trovano da soli in qualche posto sperduto ed altri si sentono liberi quando possono fare le propie scelte.
    Per me la libertà è una sensazione ed un ideale.
    Essere libero non significa scappare, non avere responsabilità, essere un uccello, la libertà non significa volare, per me la libertà più bella è la Libertà di essere.
    Libertà di essere: lasciarsi andare, non permettere l’ oppressione, non seguire uno standard, ma seguire quello che ci sentiamo di fare .
    Essere libero non significa, “ io faccio quello che mi pare”, per me questo è un senso sfocato della libertà, per me questo è essere un po’ egoista, perché le nostre scelte posso affettare anche altre persone. Per questo chi vuole essere libero deve avere un forte senso di responsabilità. In poche e semplici parole: lasciarmi trascinare dalle emozioni senza dover dare conto a niente e a nessuno."
    (dal web)



    Libertà è poter scegliere di sbagliare.
    Libero è chi sa accettare le conseguenze della sua libertà.



    ......filosoficamente.......



    La libertà è indimostrabile. Questa è l'idea kantiana: la libertà non è un fenomeno, non è una cosa. La libertà è un pensiero dell'uomo, indimostrabile, incatturabile; la libertà è un noumeno, qualcosa che noi pensiamo, non un fenomeno, non qualcosa che possiamo vedere calcolare, misurare, catturare; la libertà è un'idea. Quest'idea non è dimostrabile: mai potrò dimostrare di essere libero - ecco il taglio luterano che impronta di sé tutta la cultura contemporanea - perché non posso costruire quell'esperimento che vi ho raccontato. Ma questa idea della libertà è un'idea che mi è necessario alimento: ecco la ragione pratica kantiana. E' vero che io non posso dimostrare di essere libero, ma è vero altresì che non posso vivere senza questa idea. Ecco la necessità della libertà: non posso vivere senza questa idea.
    La libertà è una congettura: il nostro libero arbitrio è una congettura necessaria. E aggiungerei, per finire: non sono congetture un po' tutte le nostre verità ultime? Tutto ciò che alla fine ci sta veramente a cuore, tutto ciò per cui alla fine davvero viviamo e a volte moriamo, non sono congetture? Proprio le congetture, gli errori originari, le insopprimibili supposizioni, lungi dall'essere le cose più deboli ed evanescenti della nostra vita, sono le cose più necessarie alla nostra vita? Nel nostro linguaggio, non sono proprio congetture ciò che ci è più proprio? Ciò che possiamo dimostrare, ciò che possiamo provare riguardo ai fenomeni, riguardo alle azioni, è ciò che ci sta davvero più a cuore? O piuttosto non ci sta più a cuore l'indimostrabile, l'inattingibile, l'incatturabile? La libertà appartiene a questo nostro proprio, a questo nostro fondamento assolutamente infondato, a questo nostro originario che non potrà mai essere provato, che non potrà mai essere dimostrato, che non potrà mai essere analizzato come analizziamo le cose e i fenomeni.
    Vi è un destino, che avvertiamo nella nostra mente: in questa porzione di cosmo che è la nostra mente si mostra un destino, una necessità per noi: pensare che siamo liberi.
    (Tratto dall'intervista "Il libero arbitrio" a Cacciari - Napoli, Vivarium, giovedì 8 aprile 1993).




    "La libertà non è star sopra un albero
    non è neanche il volo di un moscone
    la libertà non è uno spazio libero
    libertà è partecipazione"
    (G.Gaber)




    .........un racconto..........



    Il crocevia delle molte strade era famoso in tutta la regione perché da lì si potevano raggiungere un po’ tutte le località del regno. Nel crocevia si incrociavano otto sentieri e qualunque si seguisse si sapeva che da lì a poco si sarebbe biforcato e poi biforcato di nuovo e così via, per permettere di andare in qualunque direzione si desiderasse. Era un crocevia importante, ma anche pericoloso, perché se non si conosceva la strada si rischiava facilmente di perdersi e viaggiare di notte, da soli, non sempre era piacevole oppure scoprire di essere ben lontani da dove si voleva arrivare poteva demoralizzare anche gli animi più forti.
    Seduto, al centro del crocevia stava un vecchio. Era lì da molto, molto tempo, da così tanto tempo che nessuno sapeva ormai da quanto. Non parlava quasi mai, ogni tanto qualcuno si recava da lui e gli lasciava qualcosa da mangiare o da bere. Il vecchio accettava con gratitudine il dono e si limitava a dare qualche consiglio a chi glielo chiedesse. Le sue, rare, parole erano diventate leggendarie, si diceva che sapesse colpire direttamente nei cuori, che leggesse il futuro e che avesse poteri divini. Naturalmente non era vero, si trattava solo di un uomo che aveva deciso di fermarsi per guardare la gente che passava e che aveva imparato dalla vita una saggezza che tutti possedevano, ma che quasi tutti avevano dimenticato.
    Un giovane arrivò al crocevia guardandosi intorno di continuo. Passò diverso tempo a scrutare ogni strada, a leggere i cartelli che indicavano le vie. Ogni tanto gettava un’occhiata al vecchio, sembrava volesse parlargli, chiedere un’indicazione, ma non si decidesse a farlo. O così doveva aver pensato il vecchio che, dopo un po’, alzò lo sguardo e disse: – Ciao, dove stai andando?
    Il ragazzo sorrise e alzò la mano destra per grattarsi la nuca, contemporaneamente socchiuse l’occhio sinistro e abbozzò una strana smorfia poi concluse sconsolato: – A dire il vero non lo so bene… o meglio posso andare dove voglio, non ho una meta prefissata, ma non ho ancora deciso… stavo pensando di chiederle consiglio… Lei sa dove portano queste strade?
    - I cartelli indicano le direzioni in cui vanno le strade.
    - E’ vero, ma sono luoghi che non conosco, che non ho mai visto, non so bene cosa mi attenda per strada e da quale parte è meglio andare prima. Lei cosa mi consiglierebbe?
    -Non lo so neanche io.
    - E’ per questo allora che se ne sta seduto lì? – e così dicendo il giovane si avvicinò e si sedette di fronte al vecchio – Non sa dove andare e sta decidendo? – concluse la frase quasi rincuorato.
    - No.
    - Allora sta aspettando qualcuno? Come in quella commedia… non ricordo il titolo esatto, ma era qualcosa del tipo: “Aspettando Bordot…”.
    - “Aspettando Godot” e no, non sto aspettando nessuno.
    - Allora si sta riposando.
    - No.
    - Uhm, – il giovane alzò la mano destra per grattarsi il capo – allora non capisco, porti pazienza, ma perché è seduto lì? Scusi se le sembro invadente, ma sono curioso. Capisco io che sono ancora indeciso, ma se lei sa dove andare perché sta fermo lì?
    - Perché stare fermo qui è esattamente dove voglio andare.
    - Questa mi sembra una contraddizione in termini… se sta fermo qui non può andare da nessuna parte… capisco che sia anche una risposta molto d’effetto, ma, mi perdoni di nuovo, per me non ha molto senso.
    - Questo mi era chiaro – alla frase del vecchio seguì un lungo silenzio, il giovane sembrava in imbarazzo mentre il saggio continuava a guardare la strada e le persone che passavano. Quando il ragazzo fece per alzarsi il vecchio riprese: – C’è chi si fa trascinare su una strada dagli altri, c’è chi le vuole provare tutte non conoscendole; qualcuno ne prova una a caso, qualcuno fa scegliere a un altro, ma vedi, nessuno di questi ha capito davvero cos’è una strada.
    - E cosa sarebbe una strada? A me sembra un’opportunità, la possibilità di vedere, di fare, di sentire, di provare cose nuove… un’infinita libertà se vogliamo parlare poeticamente.
    - La strada è un percorso che crei tu, non è qualcosa di già esistente che percorri.
    - Oh bella questa… è la prima volta che la sento, ma non è proprio così, le strade sono già fatte, tu devi solo scegliere quale seguire. Per questo ti informi bene prima dove portano, per non sbagliare.
    - Quale strada vuoi prendere allora? Quella a nord o quella alla sua sinistra? – chiese il vecchio che sembrò ignorare le parole del giovane.
    - Non lo so, gliel’ho già detto, sono indeciso. Per questo le ho chiesto consiglio, ma forse l’ho disturbata.
    - E perché scegliere tra quelle due e non percorrere quella che sta tra di loro?
    - Ma non c’è alcuna strada tra quelle due, solo erba!
    - Già ancora non c’è una strada, forse è lì che ti aspetta… forse toccherà a te aprirne una nuova… o forse non ne dovrai percorrere nessuna di queste.
    - Sì in effetti potrei anche avventurarmi lì in mezzo e scoprire cosa c’è oltre l’erba… ma non lo so, mi sembra pericoloso.
    - Dove vuoi andare? – Il vecchio sorrise mentre il ragazzo lo guardava smarrito – Sì, cominci a capire, se non sai dove vuoi andare sarai solo schiavo della strada che sceglierai. Se invece capirai dove vuoi andare allora potrai aprire strade nuove anche lì dove non ce ne sono.
    Il giovane si guardò intorno, ora sembrava meno smarrito di prima, era come se vedesse tutto come nuovo. Alla fine sorrise e tornò a sedersi accanto al vecchio: – Grazie, se non la disturbo mi siedo un po’ qui a pensare dove voglio andare.
    Il vecchio annuì col capo e tornò a fissare il crocevia.




    "...libertà...una parola meravigliosa...
    quante battaglie...piccole grandi guerre
    popoli interi nel corso della storia a combattere
    per conquistarla...
    ...a livello personale io credo che sia uno dei
    doni più importanti ed essenziali nella vita...
    ...soprattutto la libertà di pensiero,nel rispetto
    della libertà reciproca,la libertà di parola...
    ...la libertà di poter essere sempre noi stessi...
    ...la libertà di poter fare scelte,nel bene e nel
    male,coerenti con i nostri principi e valori!"





    È così che muore la libertà, sotto scroscianti applausi.
    (Star Wars – La vendetta dei Sith)






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  2. gheagabry
     
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    RIFLESSIONI


    ... LIBERTA’ …
    …Oggi sul nostro giornale si parla di libertà … il solo pensiero ad essa mette i brividi! Nel nome di questo ideale, di questo modo di sentire la propria vita e la propria coscienza, sono cresciuti e si sono battuti esseri umani, intere generazioni. La libertà è quel profumo di vita che avvolge ognuno di noi e lo fa sentire degno di essere chiamato uomo; non esiste valore più alto della libertà; non esiste scopo più nobile e vitale della libertà per cui un uomo può decidere di immolarsi … la libertà è come l’aria, quando non c’è si soffoca … Buon giorno amici miei … Buona lettura ... .
    (Claudio)



    ... SULLA LIBERTA' ...
    E un oratore disse: Parlaci della Libertà.
    E lui rispose:
    Alle porte della città e presso il focolare vi ho veduto, prostrati, adorare la vostra libertà,
    Così come gli schiavi si umiliano in lodi davanti al tiranno che li uccide.
    Sì, al bosco sacro e all'ombra della rocca ho visto che per il più libero di voi
    la libertà non era che schiavitù e oppressione.
    E in me il cuore ha sanguinato, poiché sarete liberi
    solo quando lo stesso desiderio di ricercare la libertà sarà una pratica per voi
    e finirete di chiamarla un fine e un compimento.
    In verità sarete liberi quando i vostri giorni
    non saranno privi di pena e le vostre notti di angoscia e di esigenze.
    Quando di queste cose sarà circonfusa la vostra vita,
    allora vi leverete al di sopra di esse nudi e senza vincoli.

    Ma come potrete elevarvi oltre i giorni e le notti se non spezzando
    le catene che all'alba della vostra conoscenza hanno imprigionato l'ora del meriggio?
    Quella che voi chiamate libertà è la più resistente di queste catene,
    benché i suoi anelli vi abbaglino scintillando al sole.

    E cos'è mai se non parte di voi stessi ciò che vorreste respingere per essere liberi?
    L'ingiusta legge che vorreste abolire è la stessa che la vostra mano vi ha scritto sulla fronte.
    Non potete cancellarla bruciando i libri di diritto né lavando la fronte dei vostri giudici,
    neppure riversandovi sopra le onde del mare.

    Se è un despota colui che volete detronizzare,
    badate prima che il trono eretto dentro di voi sia già stato distrutto.
    Poiché come può un tiranno governare uomini liberi e fieri,
    se non per una tirannia e un difetto della loro stessa libertà e del loro orgoglio ?
    E se volete allontanare un affanno, ricordate
    che questo affanno non vi è stato imposto, ma voi l'avete scelto.
    E se volete dissipare un timore, cercatelo in voi e non nella mano di chi questo timore v'incute.
    In verità, ciò che anelate e temete, che vi ripugna e vi blandisce,
    ciò che perseguite e ciò che vorreste sfuggire,
    ognuna di queste cose muove nel vostro essere in un costante e incompiuto abbraccio.
    Come luci e ombre unite in una stretta, ogni cosa si agita in voi.
    e quando un'ombra svanisce, la luce che indugia diventa ombra per un'altra luce.
    E così quando la vostra libertà getta le catene
    diventa essa stessa la catena di una libertà più grande.

    (Kahlil Gibran)



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  4. gheagabry
     
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    Libertà

    Sui miei quaderni di scolaro, Sui miei banchi e sugli alberi, Sulla sabbia e sulla neve,
    Io scrivo il tuo nome
    Su tutte le pagine lette, Su tutte le pagine bianche, Pietra sangue carta cenere
    Io scrivo il tuo nome
    Sulle dorate immagini, Sulle armi dei guerrieri, Sulla corona dei re
    Io scrivo il tuo nome
    Sulla giungla e sul deserto, Sui nidi sulle ginestre, Sull’eco della mia infanzia
    Io scrivo il tuo nome
    Sui prodigi della notte, Sul pane bianco dei giorni, Sulle stagioni promesse
    Io scrivo il tuo nome
    Su tutti i miei squarci d’azzurro, Sullo stagno sole disfatto, Sul lago luna viva
    Io scrivo il tuo nome
    Sui campi sull’orizzonte, Sulle ali degli uccelli, Sul mulino delle ombre
    Io scrivo il tuo nome
    Su ogni soffio d’aurora, Sul mare sulle barche, Sulla montagna demente
    Io scrivo il tuo nome
    Sulla schiuma delle nuvole, Sui sudori dell’uragano, Sulla pioggia fitta e smorta
    Io scrivo il tuo nome
    Sulle forme scintillanti, Sulle campane dei colori, Sulla verità fisica
    Io scrivo il tuo nome
    Sui sentieri ridestati, Sulle strade aperte, Sulle piazze dilaganti
    Io scrivo il tuo nome
    Sul lume che s’accende, Sul lume che si spegne, Sulle mie case raccolte
    Io scrivo il tuo nome
    Sul frutto spaccato in due, Dello specchio e della mia stanza, Sul mio letto conchiglia vuota
    Io scrivo il tuo nome
    Sul mio cane goloso e tenero, Sulle sue orecchie ritte, Sulla sua zampa maldestra
    Io scrivo il tuo nome
    Sul trampolino della mia porta, Sugli oggetti di famiglia, Sull’onda del fuoco benedetto
    Io scrivo il tuo nome
    Su ogni carne consentita, Sulla fronte dei miei amici, Su ogni mano che si tende
    Io scrivo il tuo nome
    Sui vetri degli stupori, Sulle labbra intente, Al di sopra del silenzio
    Io scrivo il tuo nome
    Su ogni mio infranto rifugio, Su ogni mio crollato faro, Sui muri della mia noia
    Io scrivo il tuo nome
    Sull’assenza che non desidera, Sulla nuda solitudine, Sui sentieri della morte
    Io scrivo il tuo nome
    Sul rinnovato vigore, Sullo scomparso pericolo, Sulla speranza senza ricordo
    Io scrivo il tuo nome
    E per la forza di una parola, Io ricomincio la mia vita, Sono nato per conoscerti, Per nominarti
    Libertà.


    Paul Eluard



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  5. gheagabry
     
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    La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
    (Enzo Biagi)




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  6. gheagabry
     
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    Bisogna moltiplicare le idee a tal punto
    che non vi siamo guardiani sufficienti per controllarle
    (Stanislaw J. Lec)




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  7. gheagabry
     
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    "Non si può negare che andare liberi, senza meta, da sempre ci rende euforici. Ha a che fare con l'idea della fuga, dalla storia, dall'oppressione, dalla legge, dalla noia degli obblighi. Libertà assoluta... e la strada porta sempre verso ovest"
    (Christopher McCandless)




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  8. gheagabry
     
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    Come l' albero non finisce con le punte delle sue radici o dei suoi rami,
    e l'uccello non finisce con le sue piume e col suo volo,
    e la Terra non finisce con i suoi monti più alti:
    così anche'io non finisco con le mie braccia,
    i miei piedi, la mia pelle,
    ma mi espando di continuo con la mia voce e il mio pensiero,
    oltre ogni spazio e ogni tempo,
    perchè la mia anima è il mondo.

    (Norman H. Russel)



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  9. gheagabry
     
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    Credo che la libertà sia uno dei beni che gli uomini dovrebbero apprezzare di più.
    La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.

    (Enzo Biagi)





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  10. gheagabry
     
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    E adesso aspetterò domani... per avere nostalgia ... signora libertà, signorina fantasia ..
    così preziosa come il vino così gratis come la tristezza ...
    con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.
    (Fabrizio De André)


    ESSERE LIBERI


    "La libertà consiste nell'essere padrone della propria vita e nel fare poco conto delle ricchezze."
    (Platone)


    "Hai idea di quante di quante vite ci sara' toccato vivere, prima che ci passasse pel cervello che c'e' al mondo, qualcos'altro che conta oltre al mangiare, al beccarci fra di noi, oltre insomma alla Legge dello Stormo? (...) S'intende che per noi vale la stessa regola, anche a desso: scegliamo il nostro mondo successivo in base a cio' che apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sara' identico a quello di prima, e avrai anche la' le stesse limitazioni che hai qui."
    "Lui parlava di cose molto semplici. Diceva che e' giusto che un gabbiano voli, essendo nato per la liberta', e che e' suo dovere lasciare perdere e scavalcare tutto cio' che intralcia, che si oppone alla sua liberta', vuoi superstizioni, vuoi antiche abitudini, vuoi qualsiasi altra forma di schiavitu'.
    (...) L'unica vera legge e' quella che conduce alla liberta'."
    "Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo cio' che e' limitato. Guarda con il tuo intelletto, e scopri quello che conosci gia', allora... imparerai come si VOLA."
    (Richard Bach, Gabbiano Jonathan Livingston)



    Donato Larotonda


    Oltre le mura della città un orizzonte insegue un orizzonte;
    a un’autostrada, un’altra seguirà,
    gli spazi sono fatti per andare;
    la tua libertà, se vuoi, la puoi trovare.
    E un uomo saggio regole farà,
    una prigione fatta di parole;
    i carcerieri di una società ti impediranno di cercare il sole;
    la tua libertà, se vuoi, la puoi avere.

    Fossi un uccello alto nel cielo potrei volare senza aver padroni;
    se fossi un fiume potrei andare rompendo gli argini nelle mie alluvioni

    E boschi e boschi cerco attorno a me
    dov’è la terra che non ha barriere?
    dov’è quel vento che ci spingerà come le vele o le bandiere;
    la tua libertà se vuoi la puoi avere.
    Fossi un uccello alto nel cielo potrei volare senza aver padroni;
    se fossi un fiume potrei andare rompendo gli argini nelle mie alluvioni

    Ma sono un uomo
    uno fra milioni
    e come gli altri ho il peso della vita
    e la mia strada lungo le stagioni
    può essere breve, ma può essere infinita;
    la tua libertà
    cercala, che si è smarrita.
    (F.Guccini)



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    anche la liberta ha le sue regole! :36_1_12.gif:
     
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  12. gheagabry
     
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    Ti criticheranno sempre, parleranno male di te
    e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere
    così come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore,
    la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali:
    canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita
    prima che l’opera finisca senza applausi…
    - Charlie Chaplin -


    La libertà è il diritto dell'anima di respirare.
    dal film "Will Hunting, Genio Ribelle"




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    Ci sono due cose che non tornano mai indietro:
    una freccia scagliata, un'occasione perduta.
    Jim Rohn




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  13. xxxTheSaintxxx
     
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    Se è vero che la libertà è essere ciò che si è davvero,
    se è vero che l' unica morale è il cielo stellato dentro di me (I.Kant)
    allora non ci sono nè ci saranno mai regole da seguire.
    In un ottica Kantiana se l' io è sempre giusto e se io sento di
    essere ciò che voglio essere, allora il mio comportamento è morale
    e giusto, anche se va contro le regole.
    Sii sempre ciò che senti di voler essere,
    travolgendo chi si frapponga tra te ed il tuo io.

     
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  14. pippuzzo
     
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    CITAZIONE (xxxTheSaintxxx @ 6/11/2011, 13:03) 

    Se è vero che la libertà è essere ciò che si è davvero,
    se è vero che l' unica morale è il cielo stellato dentro di me (I.Kant)
    allora non ci sono nè ci saranno mai regole da seguire.
    In un ottica Kantiana se l' io è sempre giusto e se io sento di
    essere ciò che voglio essere, allora il mio comportamento è morale
    e giusto, anche se va contro le regole.
    Sii sempre ciò che senti di voler essere,
    travolgendo chi si frapponga tra te ed il tuo io.


    Bell'egoista che sei. Una volta contento tu chi se ne frega degli altri!!!!
    Spero di non incontrarti sulla mia strada: non esiteresti a schiacciarmi se ne derivasse un vantaggio per te.
    Mi auguro che il tuo "club" non sia molto frequentato!
     
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  15. gheagabry
     
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    la libertà disegna la leggerezza come in un sogno




     
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36 replies since 21/4/2011, 12:37   2004 views
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